Rekico, da Ravenna arriva il baby talento Rubbini. Tesserato anche Santucci

Basket B / I faentini si rinforzano con il ventenne play/guardia bolognese e con l’ala classe ’98 proveniente dalla Tiber Roma. I due giocatori: «Questo il posto giusto per compiere un altro passo avanti nel nostro percorso»

ORA SI’ BASKET RAVENNA BASKET FORLI’.

Il play/guardia Michele Rubbini passa da Ravenna a Faenza

Compleanno speciale per Michele Rubbini. Il play\guardia bolognese è da oggi un giocatore della Rekico, ufficialità arrivata proprio nel giorno del suo ventesimo compleanno. Come per Santucci, anche per il ragazzo di scuola Virtus Bologna la carta d’identità non è veritiera, perché vanta già una carriera di tutto rispetto, vissuta lungo la via Emilia. Nato a Bologna il 3 luglio 1999, Rubbini inizia a giocare a pallacanestro nella Virtus Bologna dove compie tutta la trafila delle giovanili fino all’Under 20, togliendosi la soddisfazioni di vincere da protagonista lo scudetto Under 18 Eccellenza nel 2017. Un anno importante per la sua carriera, perché colleziona anche una presenza in Serie A2 con la prima squadra (guarda caso sul campo dell’Andrea Costa Imola, ancora sulla via Emilia…), festeggiando la promozione nella massima serie con il gruppo di coach Ramagli. Nel campionato successivo si trasferisce in Serie B a Lugo dove disputa un’ottima stagione da rookie, dimostrando grande personalità e guidando la squadra da vero leader, tanto da entrare nel mirino dell’OraSì Ravenna. In serie A2 (stagione 2018/19), Rubbini colleziona 26 presenze tra regular season e play off ed è ora pronto alla nuova avventura in maglia Rekico.

«Sarà molto stimolante giocare a Faenza – sottolinea Rubbini – perché è una piazza che ama la pallacanestro. Me ne sono reso conto due anni fa quando sono venuto a giocarci con Lugo e ora finalmente avrò la possibilità di vivere quelle emozioni in prima persona. I Raggisolaris saranno tappa fondamentale della mia carriera per crescere, perché potrò compiere un altro passo avanti nel mio percorso da giocatore dopo l’anno in serie A2 a Ravenna che mi è servito molto per maturare dal lato personale e tecnico. Per caratteristiche tecniche posso giocare sia da playmaker che da guardia, ruolo in cui sono stato impiegato prevalentemente nella Virtus, e mi riesco ad adattare ad ogni situazione. Mi piace tirare, passare il pallone e giocare il pick and roll, mettendomi sempre al servizio dell’allenatore. Mi auguro possa essere una stagione ricca di soddisfazioni e da parte mia darò il massimo per raggiungere questo obiettivo».

Matteo Santucci

Matteo Santucci, ala classe 1998 proveniente dalla Tiber Roma

Nei giorni scorsi è stato invece tesserato Matteo Santucci, ala classe 1998, presentatosi a Faenza con le migliori premesse per ritagliarsi un ruolo da protagonista. Figlio d’arte (il padre Pierluigi è stato un giocatore di pallacanestro ed è ora un dirigente della Tiber Roma), si tratta di uno dei tanti prodotti del florido vivaio della Tiber Roma, club in cui ha militato dal settore giovanile fino alla serie B, debuttando in prima squadra in C Gold nel 2013. Dopo aver vinto la C Gold nel 2016/17, esordisce in B nel 2017/18 (stagione in cui è in doppio tesseramento con l’Eurobasket Roma in serie A2) mostrando di non risentire del salto di categoria. Il suo apice lo raggiunge il 24 marzo 2018 quando segna ben 28 punti in 18 minuti nel match in casa di Sestu con un immacolato 5/5 da due punti e 6/6 da tre. Proprio in quel campionato attira le attenzioni di molte società ed infatti nel 2018/19  gioca in serie A2 con Jesi, avventura terminata a febbraio con il passaggio a Palestrina, ambiziosa formazione di serie B, arrivata fino alla finale play off. Nato a Roma il 10 aprile 1998, Santucci è un’ala piccola di 1.94 m con il colpo sempre in canna: sarà quindi un’ottima arma offensiva per la Rekico.

«Faenza è un’opportunità importante per la mia carriera – spiega Santucci – che mi servirà molto per crescere. Giocherò in un club serio che mi ha fatto sentire importante sin dal primo contatto avuto. Ho conosciuto l’allenatore Friso durante il torneo dei Giardini Margherita a Bologna e mi ha mostrato subito quella fiducia che non avevo avuto nell’ultima stagione, dicendomi di puntare molto su di me. Sono molto motivato per questa nuova avventura e cercherò di dare il massimo per il bene del gruppo. Nonostante per caratteristiche tecniche sia un tiratore, non sono un egoista e infatti mi piace molto passare il pallone ai compagni, giocando al servizio della squadra, come faccio anche in difesa. Per quanto riguarda gli obiettivi della Rekico, credo sia fondamentale giocare con spensieratezza ed entusiasmo e concentrarsi su una partita alla volta: questo è il modo migliore per disputare buone stagioni».

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