martedì
01 Luglio 2025
LOCALI
Contenuto sponsorizzato A cura di KUMA ORIENTAL TASTE

Kuma Oriental Taste, il ristorante che punta sulla qualità per un viaggio nella cucina giapponese e fusion

Niente “All You Can Eat”, ma un menù alla carta con possibilità di scegliere anche tra percorsi di degustazione: dai ravioli all’anatra al sashimi, dalla tartare di gambero alle ostriche, fino agli spaghetti di grano saraceno saltati nel wok

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KumaDa qualche settimana ha aperto a Ravenna (al civico 1 di via Romea Sud, a Ponte Nuovo, di fronte alla rotonda delle tartarughe) un nuovo ristorante che ha come obiettivo quello di soddisfare una clientela gourmet e ricercata, con una proposta che si discosta dagli altri locali concorrenti. Si chiama Kuma Oriental Taste ed è un ristorante di cucina giapponese e fusion che non è però il ristorante di cucina giapponese e fusion a cui siamo abituati a Ravenna e dintorni.

La prima differenza è la scelta di non proporre l’ormai inflazionata formula “All You Can Eat”, bensì un menù alla carta da cui scegliere liberamente, con la proposta di alcuni percorsi di degustazione (piccolo, medio e grande), puntando tutto sulla qualità e sull’esperienza dello chef, noto per il suo lavoro in passato in alcuni locali del settore a Milano. La proposta, in effetti, è quella che si addice esattamente a una grande città, ma che ora vuole mettere radici anche in provincia, cercando di aprire la mente di una clientela forse erroneamente non ancora abituata a considerare un ristorante di cucina di stampo asiatico una vera alternativa a un locale di pesce di alto livello.

Tartare Tonno CopiaProvando senza preconcetti il Kuma (completamente rinnovato anche negli interni, con suggestivi maxi schermi che proiettano immagini dal Giappone) si resterà invece sorpresi e potrà trovare soddisfazione anche il palato di chi non è solito assaggiare questo genere di piatti.

A fare la differenza, come detto, è la qualità, ricercata fin dalla scelta del riso. «Nei ristoranti giapponesi siamo soliti utilizzare sacchi della stessa quantità di riso che vanno da 20 a 100 euro – ci spiega il titolare, che in passato ha guidato anche locali con la formula “All You Can Eat” -. Il nostro riso ne costa 95, tanto per essere chiari. Solitamente, ci si ferma a poco più di 20 euro e la differenza credo che si senta». Da dove nasce – gli chiediamo – la scelta di voler puntare tutto sulla qualità? «Volevo cambiare, fare qualcosa di diverso per cercare di soddisfare una clientela più esigente di quella degli “All You Can Eat”, che la qualità sappia davvero apprezzarla».

Ravioli CopiaIl consiglio è di provare il Kuma facendosi guidare dal maitre, per andare oltre i soliti “nigiri” e scoprire molte altre sfaccettature del menù. Ne varrà la pena. Basti citare i ravioli misti, che nulla hanno a che vedere con quelli già provati in altri locali concorrenti: da quello con il ripieno d’anatra che piacerà anche agli amanti della cacciagione (chi l’avrebbe mai detto) al gambero che si sposa con il tartufo (chi l’avrebbe mai detto), fino al ripieno di funghi, per completare un viaggio sensoriale tra i continenti.

Viaggio che al Kuma – lo abbiamo provato personalmente un sabato sera – inizia con un tris di entrée golose, per poi proseguire con una serie di antipasti, tra cui proviamo una tartare “amaebi” (con gambero rosso marinato, delicata e gustosa allo stesso tempo) e un “Salmone Spring Roll”, con l’insalata che gli dà anche un colore invitante e i sapori che in bocca esplodono di freschezza. In lista, tra gli antipasti, anche le ostriche con gelatina di sumo, da notare.

Il piatto principale assaggiato durante la nostra cena è il sashimi speciale, che non ha niente a che vedere con i sashimi a cui siete abituati, con una menzione di merito almeno per la ventresca di salmone, che si scioglie in bocca, e la leggera affumicatura dello sgombro, ma tutto il piatto spicca per l’alta qualità della materia prima.

Roll Insalata CopiaLa cena prosegue con un classico “Rainbow Roll”, ottimamente eseguito e con il riso a fare la differenza, ma è possibile scegliere alla carta tra nigiri (anche con i ricci di mare), uramaki e hosomaki, con materie prime non banali tra cui anguilla, foie gras o astice.

Tra i piatti caldi, abbiamo provato la “Yakisoba”, uno dei piatti tradizionali giapponesi più famosi, gli spaghetti al grano saraceno saltati, in questo caso al wok, con frutti di mare. Un piatto che racchiude in sé una delle qualità più evidenti del Kuma, che lo rende diverso dai ristoranti giapponesi “All You Can Eat”, dove i sapori si perdono, diventando un po’ tutti uguali: qui invece è possibile apprezzare il gusto distinto dei vari ingredienti, mangiando consapevolmente e aprendo gli occhi su una cultura gastronomica lontana dalla nostra ma da continuare a riscoprire.

Yaki CopiaDa segnalare anche una buona proposta vegan, per soddisfare ogni esigenza, così come l’ampissima scelta di piatti senza glutine per chi soffre di celiachia.

Il tutto al giusto prezzo, perché la qualità si paga, abbandonando per una volta i canoni del “paghi meno e mangi di più”.

Il ristorante è aperto anche a pranzo con menù studiati appositamente per la pausa lavorativa.

Per le feste in arrivo, da segnalare il party in stile orientale con aperitivo e musica il 30 dicembre (quando sarà comunque possibile cenare alla carta) e il cenone di Capodanno (disponibile il 31 dicembre anche a pranzo) a 60 euro a persona.

385911585 122106024176061655 6207608845252417853 Nvia Romea Sud 1, Ravenna
tel. 0544 188 4357
cell. 375 830 0111
Pagina FB KUMA Oriental Taste
IG kuma_orientaltaste

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