Scienza e fantascienza alla base della serie ormai cult della primavera

Lunedì 25 marzo sui monitor delle stazioni ferroviarie di Roma e Milano, al posto delle normali informazioni sul traffico dei treni, è improvvisamente comparsa una scritta minacciosa e ambigua: Siete insetti. Subito in molti hanno pensato al peggio… Ma tranquilli: si trattava solo della campagna pubblicitaria per la nuova serie Netflix di fantascienza appena uscita, Il problema dei 3 corpi, che sta già diventando la serie cult di questo inizio di primavera, tratta dall’omonimo romanzo del cinese Liu Cixin, e realizzata da David Benioff e Daniel B. Weiss, gli autori de Il Trono di Spade, dal quale recupera alcuni attori protagonisti quali John Bradley, Liam Cunningham e Jonathan Pryce, oltre al Benedict Wong che ricorderete in molti Avengers e alla Rosalind Chao attrice in molti episodi di Star Trek – Next Generation.

Ogni fantascienza parte da una base di vera scienza. Il problema dei 3 corpi è un classico problema irrisolto della fisica: si dimostra infatti che 3 corpi in attrazione gravitazionale (basta pensare a Sole, Terra e Luna) hanno orbite che, a lungo termine, non sono prevedibili né stabili. Nessuno cioè può prevedere che non avvenga mai un collasso tra stelle o pianeti… E senza fare spoiler, questo scopriremo essere il motore dell’intera vicenda, che si snoda su più piani narrativi in flashback.

Nella Cina del 1967 è in corso la Rivoluzione Culturale di Mao, e la giovane Ye Wenjie vede suo padre, fisico di levatura internazionale, morire per mano di una guardia rossa. Lei stessa, giovane scienziata, viene imprigionata; per poi essere destinata in un centro di ricerca segreto nel quale un radiotelescopio invia segnali segreti nello spazio… Ye diviene poi un’astrofisica di fama mondiale, e oggi vive da pensionata a Oxford dopo aver cresciuto una nuova generazione di fisici, tra cui sua figlia Vera. Qualcosa di strano sta però accadendo nel mondo della scienza: i laboratori non producono più dati coerenti, e soprattutto c’è una misteriosa catena di suicidi tra i fisici più geniali, in tutte le nazioni. Tutti i morti manifestano strane visioni, tra cui quella di un countdown tanto misterioso per quanto terrificante per chi lo vive. E anche nel gruppo di giovani fisici di Oxford questa strana epidemia di follia sta dilagando, tanto da portare al suicidio di Vera; mentre una notte accade un evento inquietante: il lampeggiare assurdo di tutte le stelle nel cielo.

Su tutto indaga un’agenzia di controspionaggio a livello internazionale. Chi sono i responsabili? Che non siano umani? E c’è un legame con questi messaggi mandati nello spazio anni prima? Non vado oltre per non rovinare la visione. Ottima serie di fantascienza, con due soli limiti: il finale rimanda alle prossime stagioni; ed è un po’ troppo diluita e sfilacciata nella narrazione – ma questo è un problema strutturale di quasi ogni serie Tv.

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