Il fumetto per William che passa (anche) dalla basilica a Ravenna

Testamento Di William SChi segue questa rubrica sa della mia predilezione per i fumetti, al di là di quella per (quasi) ogni genere di letteratura popolare. Una passione che viene da lontano, che si è formata sulle pagine del mensile “Sgt Kirk” che, nel numero 1 del 1967, pubblica la prima puntata de Una ballata del mare salato di Hugo Pratt. In quegli stessi anni Mondadori recupera e lancia gli autori della cosiddetta ligne claire dell’area franco belga, con il periodico “I Classici dell’Audacia”. Fra i molti personaggi (oggi in parte ripubblicati dalla “Gazzetta dello Sport”) spiccavano le storie di Edgar P. Jacobs con protagonisti Philip Angus Mortimer e Francis Percy Blake. Il fascino della serie, che nel 2016 ha compiuto 70 anni, arrivava dalla perfetta miscela di realismo e visionarietà, con invenzioni tecnologiche e schegge di esoterismo, thriller e ricostruzione storica. La nuova avventura si intitola Il Testamento di William S. (Alessandro Editore) ed è firmata dalla coppia di autori che con maggiore costanza prosegue la serie da quasi tre lustri, Yves Sente (sceneggiatura) e André Juillard (disegni). La storia si sviluppa negli anni Cinquanta, fra Inghilterra e Italia e gli autori hanno scelto con intelligenza la traccia principale: i 400 anni della morte del “grande Bardo”. Perché il William del titolo è fondamentalmente Shakespeare. E a Venezia, nelle stanze di Palazzo De Spiri, si scopre un documento che potrebbe illuminare un aspetto della vita del grande drammaturgo. Qualcosa si inceppa, c’è chi vuol far sparire il documento e allora deve entrare in scena lo scienziato e uomo d’avventure Phil Mortimer, come sempre affiancato dal capitano del MI5 Francis Blake (e con sullo sfondo il nemico di sempre, il colonnello Olrik). Attorno alla trama principale si snoda l’indagine su un gruppo di teppisti che assale e rapina esponenti della borghesia londinese.  La trama non perde un colpo, è piena di sorprese e regala un piacere in più ai lettori ravennati: nelle proprie ricerche infatti Mortimer trova un indizio fondamentale: la tomba di famiglia degli ospiti veneziani è nella basilica di San Francesco, a Ravenna. Così, a bordo di una Ferrari testa rossa, Mortimer arriva in piazza del Popolo (dove curiosamente un passante sta leggendo il “Daily Mirror”), si ferma davanti a San Francesco; entra nella basilica e scopre come custodisca davvero la chiave del mistero.  Ah, certo, Blake e Mortimer risolvono contemporaneamente anche la vicenda dei rapinatori.

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