La quarantena ideale

Tra i miei buoni propositi per l’anno nuovo, al primo posto della mia lista, figurava quello di evitare polemiche inutili. Al secondo posto, quello di evitare polemiche inutili sulla pandemia.

Mi astengo dunque dal commentare le nuove regole sulla scuola, tranne esprimere grande sollievo all’idea di non correre alcun rischio di essere interpellata dal Ministero dell’Istruzione.

Non saprei davvero cosa suggerire, tranne l’ovvio, ovverosia che palestre senza muffa, infissi decenti, muri che stanno in piedi e soprattutto insegnanti in numero sufficiente, sarebbero tutte belle cose che potrebbero fare comodo anche a fine pandemia. Ma sicuramente al Ministero ci hanno già pensato, e altrettanto sicuramente avranno ottime ragioni per spendere diversamente i due spicci del Pnrr.

Insomma, di questi tempi la vita dei genitori con figli in età scolare è quanto mai avventurosa: esci la mattina e non sai mai cosa ti aspetta. Il sottile brivido dell’ignoto ti accompagna verso i portoni di asili e scuole mentre preghi che quel colpo di tosse sfuggito ieri a quel bimbetto col cappello rosso fosse una semplice bronchite, che la bidella che sta venendo verso di te con la faccia da poker non stia portando la ferale notizia.

Davvero non ho idea di come possano reggere la tensione i genitori insegnanti: doppia spada di Damocle, le mie coronarie non potrebbero farcela.

Ma tanto, di questi tempi, cadiamo come birilli, e per (quasi) tutti arriva prima o poi il momento tanto temuto e la famosa bidella con faccia da poker, o un ancor più asettico messaggino su whatsapp, ti avvisano dell’imminente quarantena. Così. Senza un abbraccio, una pacca sulla spalla, un bonus psicologo. Nulla.

Naturalmente a quel punto ostenti un coraggio che non sapevi di avere e, superata la fase della rabbia e del sospetto (di sicuro l’infido bimbetto dal cappello rosso si è beccato il virus perché conduce una vita di irresponsabile promiscuità: capacissimo di essere andato a trovare i cuginetti, o addirittura a giocare a pallone in mezzo a sputacchianti bambini estranei alla sua bolla), ti attrezzi per affrontare gli inevitabili 10 giorni di reclusione forzata con minorenni al seguito.

Ecco, in breve, come funziona di solito, naturalmente se hai l’immensa fortuna che tuo figlio stia bene e quindi non hai preoccupazioni davvero serie:

Giorno 1: sei piena di buoni propositi e decisa a trascorrere in modo produttivo questi giorni di pausa obbligata. Sicuramente farete bellissimi lavoretti, preparerete pasti gustosi ed equilibrati, metterai ordine negli armadi e tu e tuo figlio vi avvicinerete e vi divertirete tantissimo.

Giorno 2: i lavoretti con la pasta di sale forse non sono stati una buona idea, ma certamente una volta terminato di scrostare le pareti da quell’informe pappetta, te ne verrà una migliore. Se non altro hai preparato pasti gustosi ed equilibrati e hai iniziato a svuotare gli armadi.

Giorno 3: i 20 minuti normalmente concessi davanti alla tv, potrebbero essere diventati un’oretta (o due? no, di sicuro non più di due), ma non ti scoraggi. Continui a preparare pasti gustosi ed equilibrati dribblando le pile di vestiti sul pavimento.

Giorno 4: quanto può essere diseducativo nutrirsi di patatine al formaggio davanti alla tv?

Giorno 5: i cumuli di vestiti che non riesci a rimettere nell’armadio si sono rivelati utili come porte improvvisate per giocare a calcio-corridoio: soprammobili sopravvissuti pochini, ma pazienza. Sarà una nuova vita all’insegna del minimalismo, tanto a quel punto hai rinunciato anche a riordinare l’armadio e hai deciso di buttare via tutto. Pure l’armadio.

Giorno 6:  cominci ad invidiare i genitori in quarantena di figli un po’ più grandi, che almeno hanno la DAD: ripassare le guerre puniche o le divisioni in colonna iniziano a sembrarti diversivi gradevoli. Ho detto tutto.

Sul totale abbrutimento degli ultimi tre giorni soprassiedo.

La ciliegina sulla torta, naturalmente, è che hai pure avuto metà stipendio: pensate, queste gioiose vacanze forzate sono pure parzialmente coperte dall’Inps. Comunque, essendo un’inguaribile ottimista, sto già facendo progetti per la prossima quarantena. Magari potrei scrivere Il magico potere della quarantena, almeno non avrei più bisogno dell’indennità Inps.

SABBIONI BILLB SYBY 18 03 – 07 04 24
SAFARI RAVENNA BILLB 14 03 – 03 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24