Non tutti gli articoli vengono per nuocere Seguici su Telegram e resta aggiornato The Kills – Happier Girls Sessions (Domino, 2024) Per chi c’era è impossibile dimenticare l’impatto che nel 2001 ebbe l’uscita sul mercato del primo disco di una band intitolata The Strokes, intitolato Is This It. Era un normalissimo (e bellissimo) disco di canzoni, un po’ influenzato da Television e (soprattutto) Velvet Underground, ma il modo di vestire del gruppo e lo stile generale di tutta la faccenda fecero sì che il mondo si sentisse d’improvviso pronto a un revival rock’n’roll in piena regola. Su altri tavoli si stava affermando un’altra band con l’articolo davanti, The White Stripes – anche loro a metà tra rock’n’roll e immaginario minimale. Il dualismo fu così perfetto che per i due anni successivi ogni singolo gruppo rock messo sotto contratto dalle grandi etichette aveva l’articolo davanti. Poi, all’improvviso, quella scena si dissolse, sepolta dall’ennesimo revival e dall’incapacità dei protagonisti di consegnare all’eternità la loro musica: tanti dischi carini, qualche disco bello, nessun capolavoro. A meno che non vogliate considerare tale un album arrivato un po’ a babbo morto, edito nel 2003 da Domino: il disco d’esordio dei The Kills. Erano anche loro un duo, maschio e femmina stile White Stripes. Due musicisti occupati con altre band, incontratisi in giro per tour inglesi, e che avevano deciso di iniziare a suonare cose assieme. Lei si faceva chiamare VV, lui Hotel. Lei viveva a Londra, lui a New York. Lei cantava, lui suonava la chitarra, il resto lo faceva una drum machine. Si spedivano i nastri per completarli, e a un certo punto erano diventati un gruppo vero e proprio. Il loro disco d’esordio era riuscito a superare i discorsi sul revival: bellissime canzoni squarciate da una chitarra blues e da ritmi ossessivi, il grande disco pop che i Royal Trux non erano mai riusciti a fare o che Patti Smith non è mai riuscita a rifare. È uno dei miei dischi preferiti, uno di quelli a cui vent’anni dopo continuo a tornare periodicamente. Non mi stanca mai. I The Kills hanno continuato a suonare assieme da lì in poi, sopravvivendo brillantemente al tramonto della loro scena. Non hanno mai eguagliato la qualità del loro disco d’esordio, ma ogni nuovo disco ha scavato il gap tra loro e tutti gli altri gruppi di quell’epoca. Da venerdì è fuori il loro ultimo disco: un ottimo ep di revisioni acustiche dell’album uscito l’anno scorso. Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: Popponi