Piante, attrezzi, concime, vasi, annaffiatura: consigli utili per balconi e giardini

Stefano Siboni spiega come occuparsi di rinvaso e potature in primavera

GiardinaggioCon l’arrivo della primavera, ricomincia la vita all’aria aperta e sono in tanti a dedicarsi, con rinnovata passione, al giardinaggio che è una vera e propria arte, in cui non ci si può improvvisare.

A fornire qualche utile consiglio a chi non ha il pollice verde, ma desidera ugualmente cimentarsi, è il giardiniere ravennate Stefano Siboni, titolare dell’omonima ditta di giardinaggio.

Siboni, che si abbia un balcone o un piccolo giardino, partiamo da quali sono i piccoli attrezzi indispensabili.
«Se si è alla prima esperienza, è bene comprare guanti da giardinaggio, un paio di occhiali, palette di ferro, un piccolo rastrello dotato di 4 o 5 dentini con cui spianare la terra, una zappetta con tridente e un annaffiatoio da 10-12 litri in modo da non dover fare troppi giri al rubinetto. Poi chiaramente servono i vasi, e qui la scelta va fatta con criterio».

Può spiegarci meglio quali e perché?
«Le due macro-categorie sono i vasi leggeri in plastica o quelli pesanti in terracotta. I primi hanno il vantaggio di poter essere spostati più facilmente, per contro si surriscaldano in fretta. I secondi non hanno particolari controindicazioni, però è bene fare attenzione e scegliere quelli lisci, ossia senza bordo all’interno che creano una sorta di “lama”, provocando difficoltà al momento dello svasamento. Va poi calibrata la grandezza dei vasi in base alla pianta che si compra e allo spazio disponibile. Per i vasi più grandi, può essere utile acquistare una struttura bassa con ruote per muoverli più agevolmente nel terrazzo o in giardino. In caso di dubbi, ci si può informare sul web o dal proprio giardiniere di fiducia».

Quali sono le piante più indicate per un balcone o un piccolo giardino?
«Molto gettonati tra i fiori sono i gerani, le violette, le rose, ma ci sono anche diverse tipologie di cespuglio. Le piante in vaso, si sa, crescono meno di quelle piantate a terra. A fare la differenza è anche il terreno: se ce n’è poco, chiaramente si avrà una pianta con poca radice e poco fusto. Piante come le ortensie, le camelie e l’osmantus possono anche crescere molto in base alla terra a disposizione».

Come e dove vanno sistemate le piante in vaso?
«Dopo aver scelto il vaso giusto, è necessario mettere sul fondo un coccio per lasciare sfilare l’acqua in eccesso, e sopra il terriccio dedicato e due o tre dita di argilla espansa. Ci sono piante d’appartamento che hanno bisogno di luce e che in primavera, con l’arrivo del caldo, possono essere messe all’aperto. Altre invece è bene tenerle sempre in casa o fuori, preoccupandosi di trovare la posizione giusta per non farle andare in sofferenza».

Quali sono i sintomi?
«Le foglie ingiallite o i germogli che non sbocciano, la pianta che non cresce. A ogni modo, si può chiedere al vivaista da cui si compra, diffidando invece dai consigli dei vicini o dirimpettai che spesso non sono giusti».

Il concime è un elemento importante. Come sceglierlo?
«Per gran parte delle piante di appartamento va bene quello liquido universale della Compo. Per le rose si possono usare anche i concimi minerari o la cornunghia che va interrata e lasciata marcire con un po’ di acqua. Per gli agrumi esiste un concime particolare a base di lupini che, dato una volta l’anno, è un ottimo integratore di sostanza soprattutto per i limoni».

Quanta acqua dare alle proprie piante?
«Bisogna leggere la scheda informativa per farsi un’idea. In generale, mettere un dito nel terriccio è sempre una buona soluzione. Alcune piante vanno annaffiate ogni 15 giorni, altre anche solo una volta al mese».

Cosa dire invece delle piante rampicanti?
«Tra le più diffuse c’è il gelsomino rustico che ha bisogno di una struttura, di un graticcio fissato alla parete del balcone e di un vaso. Molto delicata è la fase di svasatura, per cui occorre girare attorno al vaso con una paletta e tirar fuori le radici da ripulire. Per rinforzare questo tipo di pianta, è utile l’ossido ferroso, circa 30 grammi in polvere al metro quadrato. Per dare colore alle foglie, ottimi sono i chelati di ferro in aggiunta al concime minerale liquido. Per le potature, è sempre bene aspettare che finisca il periodo della fioritura».

La primavera è la stagione ideale per il rinvaso e le potature?
«Sì, il rinvaso è necessario farlo in questo periodo quando la pianta è cresciuta e ha bisogno di più spazio. Di preferenza la pianta deve essere asciutta. Per gli agrumi è bene aspettare maggio quando fa ancora più caldo. Se ci sono radici in eccesso, le si può recidere con un coltellino. Nelle camelie per esempio si può spuntare un po’ sopra le gemme, dare il giusto concime e poi posizionarle in modo da avere il sole la mattina. Le rose al contrario amano il sole più forte, devono essere annaffiate di frequente e richiedono vasi capienti. In generale, dico no alle grandi potature perché le piante devono sempre essere belle e ordinate».

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