Blitz nei sexy shop, sequestrati medicinali illegali e pericolosi, simili a Viagra e Cialis

Oltre 10mila confezioni sequestrate, un fermo e undici arresti

I finanzieri del comando provinciale hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo emesso dalla procura della Repubblica di Ravenna, nei confronti di un uomo accusato di commercio di sostanze medicinali contraffatte. Le fiamme gialle hanno poi sequestrato e chiuso la sua attività commerciale ed effettuato 63 perquisizioni presso abitazioni e “sexy shop” riconducibili ad altri 36 altri soggetti indagati anche per ricettazione.

L’operazione arriva al termine di una complessa attività investigativa svolta dai finanzieri della compagnia di Faenza, sotto il coordinamento della procura, che ha consentito di individuare e smantellare un ramificato traffico di sostanze medicinali illegalmente commercializzate su tutto il territorio nazionale, pericolose per la salute e per la sicurezza dei consumatori.

L’attività di indagine ha preso avvio da un controllo fiscale eseguito dalle Fiamme Gialle di Faenza nei confronti di un “sexy shop” della nostra provincia, nel corso del quale sono state ritrovate alcune confezioni di prodotti che, a seguito di perizia disposta dalla procura, sono risultati essere veri e propri farmaci non autorizzati. Si trattava di bustine, pillole e capsule contenenti miscele dei principi attivi Sildenafil e Tadalafil, presenti nei noti farmaci “Viagra” e “Cialis”, nonché di spray contenenti il principio attivo della Lidocaina, normalmente utilizzata negli anestetici locali. Tutti prodotti provenienti per lo più dall’India e dalla Cina e che, proprio per la presenza di questi principi attivi farmacologici, sono qualificabili come medicinali secondo la normativa europea recepita dalla legislazione italiana (D.Lgs. 219/2006). Prodotti, dunque, che possono essere commercializzati solo dopo la preventiva autorizzazione del Ministero della Salute e dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), esclusivamente attraverso il canale delle farmacie e dietro prescrizione medica.

Le immediate investigazioni hanno puntato a ricostruire l’intera “filiera” distributiva dei prodotti illegali, al fine di interromperne i flussi di vendita. La finanza è così risalita al principale fornitore di tali medicinali, individuato nel gestore di un’azienda di commercio all’ingrosso di articoli per adulti della provincia di Pordenone, del quale peraltro risultava essere un semplice dipendente, ma che poi si è rivelato esserne il vero titolare effettivo. Sono quindi stati individuati 28 diversi sexy shop ubicati su gran parte del territorio nazionale (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia), che acquistavano le sostanze medicinali illegali (“Kamagra”, “Cobra”, Super Dragon”, “P-Force”, “Cenforce”, Stud 100”, “Silde”, “Extra Strong”, questi i nomi di alcune).

Al fine di eludere i controlli, il fornitore friulano inviava a questi sexy shop, i cui titolari sono ora indagati dalla Procura, i farmaci non autorizzati occultandoli all’interno di scatole, insieme con articoli per adulti di tipo lecito che fungevano da carichi di copertura, che poi inviava ai destinatari attraverso spedizioni tramite corriere apparentemente normali.

Insomma, un vero e proprio mercato parallelo e clandestino di medicinali illegali, realizzato da soggetti non autorizzati e privi di conoscenze mediche al di fuori del circuito delle farmacie, in quanto perpetrato attraverso il canale non convenzionale dei sexy shop.

Il provvedimento di fermo disposto dalla Procura della Repubblica di Ravenna ha ora posto fine all’attività illecita gestita dal fornitore friulano, che è stato ristretto nel carcere di Pordenone e al quale la Guardia di Finanza ha anche sequestrato l’attività commerciale.

I sexy shop che vendevano i farmaci illegali sono stati perquisiti dalle Fiamme Gialle che, nel corso delle operazioni, hanno complessivamente rinvenuto oltre 10.000 confezioni di medicinali non autorizzati, tutte sequestrate e ritirate dal “mercato nero”. Proprio durante le perquisizioni dei sexy shop è stata riscontrata la flagranza del reato di commercio di sostanze medicinali contraffatte e, pertanto, per 11 titolari di alcuni esercizi di Milano e provincia, di Torino, Brescia, Ravenna, Forlì, Taranto e delle province di Bologna, Rimini, Macerata e Caserta sono scattati gli arresti.

Nel corso delle attività, sono state inoltre rinvenute e sequestrate banconote false per un valore di 780 euro, denaro contante per circa 40.000 euro, 47 proiettili per arma corta e circa mezzo chilo di marijuana oltre a un bilancino di precisione.

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