Spara al rivale d’amore del figlio e lo ferisce: due arresti a Lido Adriano

Un 35enne è andato a chiarire una situazione legata ad una ragazza ma si è visto sparare tre colpi contro: uno nel condominio e altri due in strada durante un inseguimento. Fermati un 21enne e un 46enne

Foto 1È andato a suonare al campanello dell’ex ragazzo della sua compagna cercando un chiarimento perché nell’ultimo periodo la stava tormentando ma si è ritrovato a fuggire dai colpi di pistola sparati dal padre del giovane. Questo in sintesi è quanto accaduto nella giornata di venerdì mattina a Lido Adriano, un episodio che ha portato all’arresto di due persone: un uomo di 46 anni, C.D.C., e suo figlio, G.D.C., di 21 anni. Vittima della vicenda un 35enne marocchino, in regola con le norme sul soggiorno e incensurato, che è rimasto ferito da una scheggia di proiettile (prognosi due giorni).

Con questi arresti, portati a termine dalla squadra mobile e dalla squadra volante della polizia, si chiariscono i contorni di una vicenda emersa nei giorni scorsi. Il nordafricano era andato a farsi medicare al pronto soccorso di Ravenna nel pomeriggio di venerdì e gli infermieri avevano estratto  dal braccio una scheggia di metallo. Dal frammento il personale medico non ha potuto stabilire che provenisse da un proiettile ma il 35enne ha raccontato quanto avvenuto e il giorno dopo ha fatto denuncia in questura.

I fatti sono avvenuti la mattina del 2 giugno, venerdì. Il marocchino, residente a Ravenna, aveva appuntamento a Lido Adriano a casa del 21enne. Di mezzo una 19enne che stava con il più giovane ma ora sta con il 35enne. La ragazza aveva manifestato i suoi turbamenti perché l’ex era tornato a farsi sentire con insistenza. Così il 35enne aveva deciso di affrontare la situazione e andare a parlare con il ragazzo. Secondo quanto raccontato alla polizia, però, una volta suonato il campanello è stato accolto dal padre del rivale d’amore a colpi di pistola. Un primo colpo è stato sparato nell’androne: è quello che lo ha colpito con una scheggia, dopo essere rimbalzato nel muro. Immediata la fuga, seguita da altri due colpi di pistola sparati in strada – la polizia ipotizza ad altezza d’uomo, da qui la denuncia per tentato omicidio – poi il 35enne è riuscito a fuggire in macchina.

Dopo la denuncia, il 3 giugno è scattata la perquisizione domiciliare. Il 46enne, di origine napoletana, è già noto alle forze dell’ordine mentre il 21enne è incensurato. La polizia ha trovato la pistola ben nascosta in un finto quadro elettrico: si tratta di una semiautomatica di origina tedesca, non denunciata, con una capacità di nove colpi. Uno era in canna, cinque nel caricatore. Ne mancavano tre e gli investigatori ipotizzano siano quelli sparati al 35enne. La polizia ha poi ascoltato alcuni testimoni che hanno confermato l’accaduto anche se venerdì mattina era arrivata una sola telefonata, anonima, alla polizia che poi non ha trovato nessuno sul posto.

Padre e figlio sono stati arrestati per detenzione illecita di armi e denunciati per porto abusivo, spari in luogo pubblico, lesioni e tentato omicidio.

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