Stupra una 19enne ubriaca mentre l’amico filma con il telefonino: due arresti

I due devono rispondere di violenza sessuale di gruppo. L’abuso in un appartamento in centro a Ravenna a conclusione di una serata passata a bere in un locale. In casa anche un’amica che racconta di non essere riuscita a intervenire

Violenza Sessuale

Lei non si reggeva più in piedi per quanto aveva bevuto e aveva già vomitato più volte ma i due ragazzi prima l’hanno derisa facendole una doccia fredda con addosso solo la biancheria intima e poi uno dei due l’ha violentata sul divano mentre l’altro filmava la scena con il telefonino, come aveva fatto poco prima in bagno. Un 26enne romeno e un 27enne italiano di origini senegalesi sono stati arrestati dalla squadra mobile con l’accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di una 19enne.

I fatti si sono svolti nella notte tra il 5 e il 6 ottobre in un appartamento in pieno centro a Ravenna, a conclusione di una serata condita da molti drink. La vittima era uscita in compagnia di due coetanee. In un bar in città hanno  incontrato i due ragazzi, uno dei quali già conosciuto di vista. Quando la giovane ha cominciato a sentirsi male per quanto aveva bevuto, il gruppo ha deciso di aiutarla a riprendersi spostandosi a casa di un terzo ragazzo dove è stata accompagnata a spalla. Quando lo stupro è avvenuto il padrone di casa era fuori per accompagnare a casa una delle tre ragazze e al momento pare del tutto estraneo ai fatti. La posizione dell’altra amica invece è al vaglio del magistrato: era in casa quando durante lo stupro ma racconta che i due ragazzi le avrebbero impedito di intervenire.

La 19enne si è risvegliata la mattina del 6 ottobre a casa dell’italo-senegalese vestita con abiti maschili non suoi con grandi vuoti di memoria sulla serata trascorsa. È stato addirittura il 27enne a mostrarle il filmato che aveva fatto. E successivamente l’amica le ha raccontato quanto accaduto. Dopo un paio di giorni si è rivolta al pronto soccorso che, come prevede il protocollo per casi di questo genere, ha inoltrato una segnalazione alla questura mettendo in moto le indagini.

La polizia ha sequestrato il telefonino di uno dei due giovani nel quale sono stati trovati alcuni video girati nella notte sotto indagine. Dovranno essere esaminati a fondo soprattutto per isolare le voci che si sentono fuori campo in modo da individuare con più precisione chi fosse in casa e in quali momenti. Al momento pare che l’autore del video lo abbia inviato via Whatsapp solo al padrone di casa.

Il 26enne lavora con il fratello e il padre e hanno un’attività di commercio auto, anche di grossa cilindrata. Il 27enne è un facchino.

 

 

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