I pescatori ripuliscono il mare: recuperata una tonnellata di rifiuti in pochi mesi

Il progetto Pescami è coordinato dal centro per l’innovazione di Fondazione Flaminia: dodici pescherecci con il coordinamento del Cestha fanno gli spazzini anche durante la normale attività di pesca

 MG 3097In pochi mesi a Marina di Ravenna è stata raccolta oltre una tonnellata di rifiuti recuperati dal mare tra reti, boe, ancore, plastica e altro materiale. Sono i primi esiti dell’attività Pescami (PESCAtori aManti dei marI), progetto in difesa del mare coordinato da Cifla (Centro per l’Innovazione di Fondazione Flaminia) e finanziato dal Flag Costa dell’Emilia-Romagna con i fondi Feamp 2014-2020.

Il progetto, finalizzato a contrastare il fenomeno della presenza dei rifiuti in mare e della pesca fantasma, causato dagli attrezzi da pesca perduti o abbandonati, prevede il coinvolgimento dei pescatori delle cooperative di Marina di Ravenna La Romagnola e Nuovo Conisub e di altri pescatori di Cervia e Porto Garibaldi, per un totale di dodici pescherecci. I pescatori, coordinati dal Cestha (Centro sperimentale per la tutela degli habitat), si occupano del recupero dei rifiuti in mare con uscite dedicate o durante la normale attività di pesca.

DSC 0537 00001 RevIn questi primi mesi di attività del progetto, l’attività dei pescatori ha consentito di recuperare tipologie diverse di rifiuti che poi vengono conferiti in banchina negli appositi contenitori messi a disposizione gratuitamente da Clara Ambiente per Porto Garibaldi ed Hera per Marina di Ravenna e Cervia. Si va da reti fantasma nel caso del ravennate, costituite sia da vecchie reti, perse o abbandonate, sia da nasse che vengono utilizzate dai pescatori professionisti e dai pescatori sportivi e per le quali ne è frequente l’abbandono, a rifiuti legati alle attività di pesca come boe, ancore, segnali da pesca, calze utilizzate negli allevamenti di cozze, e contenitori di polistirolo; per continuare con rifiuti civili che restano intrappolati nelle reti come bottiglie, bicchieri di plastica, tappi, guanti e mascherine.

La raccolta proseguirà nei prossimi mesi. Nel complesso sono previste un’ottantina di uscite in mare. Il progetto terminerà a febbraio 2021 quando è in programma un focus finale con restituzione degli esiti del progetto alla città, ma anche un confronto con gli operatori e i soggetti coinvolti.

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