Via Maggiore, i lecci della discordia: piantumati 12 alberi contestati da 2500 firme

I residenti chiedevano il ripristino dei pini, ma il Comune ha tirato dritto

Lecci Via Maggiore

Il camion che ha portato i lecci da piantumare in via Maggiore

Nonostante le critiche dei cittadini, il Comune ha piantumato dodici lecci in via Maggiore al posto dei pini. Di questi ultimi, ritenuti pericolosi per i possibili cedimenti, erano stati abbattuti circa 60 esemplari dal 2012 a luglio scorso. L’amministrazione ha ritenuto di sostituirli con un’altra varietà arborea, mentre i residenti avevano raccolto oltre 2500 firme per chiedere che fossero ripristinati con altri pini giovani.

Il dibattito andava avanti da mesi: secondo i residenti, i lecci scelti da Azimut e dal Comune sarebbero inadatti poiché a crescita troppo lenta, oltre a non rappresentare una varietà tipica del paesaggio locale. Ma l’assessorato al verde ha tirato dritto col suo progetto.

Sulla piantumazione, avvenuta ieri, sono giunte le critiche di Rosanna Biondi (Lista per Ravenna): «Non stupisce, anzi conferma la scorrettezza e la scarsa etica istituzionale dell‘assessorato al verde pubblico, l’andare contro la volontà dei cittadini piantando lecci al posto dei pini abbattuti in via Maggiore. La volontà degli abitanti e dei commercianti di questo viale è stata chiaramente manifestata nella petizione di circa duemila firmatari, che ho avviato personalmente e intensamente sostenuto: conservare il viale pinetato, essendo il pino immortalato nel gonfalone e simbolo della città di Ravenna fin dall’antichità».

«Finché il contraddittorio si è mantenuto sul piano di un confronto civile nelle sedi istituzionali, c’è stato rispetto verso i cittadini, ma agire a loro insaputa, come fatto per abbatterli, trasportando i lecci sul posto senza nemmeno un preavviso alla popolazione, è significato calpestare i principi base della democrazia», conclude Biondi. «I lecci non c’entrano niente con la storia e l’estetica del viale, conferendo perciò al paesaggio un senso di intrusione posticcia. Hanno inoltre una crescita molto più lenta di quella dei pini, per cui, prima di ombreggiare il viale, passeranno 15/20 anni. Una simile maldestra gestione del problema è la prova dell’inadeguatezza di questa amministrazione comunale nella gestione del verde e dell’ambiente».

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