Torna a splendere a Milano il Museo dell’Arredo di Biagetti

Una selezione di pezzi della collezione che ha sede a Russi
allestita per il Salone del Mobile e nei prossimi mesi per l’Expo

Museo dell'Arredo RussiFra Russi e Ravenna non ha avuto la fortuna che si meritava, ora il Museo dell’Arredo Contemporaneo, realizzato da Raffelo Biagetti nel lontano 1988, trova ospitalità e visibilità a Milano, in occasione del Salone del Mobile aperto in questi giorni. Una selezione della collezione, messa a disposizione dagli eredi di Raffaello, i figli Alberto e Alice Biagetti, è allestita, a cura di Giuseppe Ghidoli, fino al 17 aprile a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa in Piazza Affari per la serie degli eventi “fuori salone“.

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Sala Museo ArredoLa mostra – realizzata grazie al network per la valorizzazione del patrimonio culturale Musei Italiani, presieduto da Federico Bonadeo – è stata reintitolata “1880-1980 A Century of Fine Art“ e si snoda attraverso un percorso di oltre cento pezzi, per l’appunto creati da grandi architetti internazionali e italiani fra le fine dell’800 e fine Novecento. Si va dall’art noveau di Gaudì, Mackintosh e Thonet per arrivare alla Secessione viennese al Bauhaus di Breuer e Mis Van Der Rohe e a Rietveld, passando da Wright e Le Corbusier fino allo stile nordico di Alvar Alto. Il dopoguerra è quasi interamente rappresentato dal design made in Italy con pezzi memorabili (fra mobili e lampade) di Mollino, Castiglioni, Ponti, Scarpa, Aulenti, Zanuso, Albini, Magistretti, Munari… per finire con le sperimentazioni postmoderne dello studio Memphis di Sottsass e Alchimia di Mendini.

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Diversi gli esemplari unici o a tiratura limitata che l’ideatore Raffaello Biagetti – assieme a Giovanni Klaus Koening, Giuseppe Chigiotti e Filippo Alison, con la consulenza di architetti e designer come Gavina, Sottsass e Gardella  – avevano recuperato quasi trent’anni fa, immaginando una rassegna inedita, più unica che rara, sia sul piano storico sia su quello didattico, che aveva trovato spazio in un grande capannone di oltre mille metri quadrati sulla statale San Vitale, ai margini della campagna ravennate. Una struttura concepita nel percorso interno da Gae Aulenti con un’illuminazione a “cielo stellato“ di Piero Castiglioni (in parte ricostruita nell’attuale allestimento milanese), poi arricchita da uno straordinario padiglione a corte, progettato dallo stesso Ettore Sottsas.

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Museo Arredo SottsassUn complesso assolutamente originale, di valore nazionale e internazionale, ma che non è mai riuscito ad essere valorizzato e sostenuto sia in termini culturali che turistici, nonostante gli sforzi di promuoverlo e valorizzarlo da parte di Raffaello (anche con mostre d’arte ed eventi) e poi dei figli Alberto e Alice. A sette anni dalla scomparsa del “pioniere“ Biagetti, la sua originale creatura torna a far parlare di se, non solo con la mostra legata al Salone italiano del design, ma anche con un’esposizione aperta al pubblico durante tutto il periodo dell’Expò. In futuro, sempre con la promozione dell’organizzazione Musei Italiani, e della Triennale milanese, l’obiettivo è portare la mostra in giro per mondo, grazie al sostegno di una serie di aziende legate al mondo del design e dell’alto artigianato made in Italy.

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