Il Maestro e il Filosofo, in concerto alla Reggia di Caserta: in visione su Rai 5

Riccardo Muti e Massimo Cacciari protagonisti dell’evento dedicato a “Le sette ultime parole di Cristo sulla croce” di Haydn

Riccardo Muti dirige l'Orchestra Cherubini nel tetro di corte della reggia di Caserta (foto Marco Borrelli)

Riccardo Muti dirige l’Orchestra Cherubini nel tetro di corte della reggia di Caserta (foto Marco Borrelli)

Appuntamento da non perdere questa sera (ore 21.15) su Rai 5 con il Riccardo Muti e Massimo Cacciari per l’evento, tenuto al teatro di corte della Reggia di Caserta, che partendo dal concerto Le sette ultime parole di Cristo sulla croce di Franz Joseph Haydn si ricollega alla rilflessione fra il Maestro e il Filosofo, dedicata all’opera di Haydn e alla Crocifissione di Masaccio esposta al Museo di Capodimonte, pubblicata recentemente dalla casa editrice Il Mulino.
L’evento è stato realizzato in anteprima al teatro Alighieri Ravenna, nel dicembre scorso, ma per le misure di sicurezza anticovid, era riservato solo ad un ristretto numero di familiari del compianto dirigente dei teatri ravennati e già sovrintendente del Ravenna Festival, Mario Salvagiani, nel primo anniversario della scomparsa.

Ora l’opera di Haydn, registrata a Caserta, è disponibile alla visone del grande pubblico, grazie a Rai Cultura e con la produzione della Regione Campania attraverso la Società Campana Beni Culturali, in partnership con Ravenna Festival, RmMusic, e la collaborazione della direzione della Reggia di Caserta-MiBact.

«Un concerto alla Reggia di Caserta è una combinazione di musica, natura, scultura, arte, bellezza: le ragioni per cui l’umanità dovrebbe esistere» ha commentato Riccardo Muti che ha diretto la composizione sacra di Haydn sul podio dell’Orchestra Giovanile Cherubini.
Per la prima volta Muti dirige nel teatro della Reggia, piccolo gioiello di ori, stucchi e velluti dove gli era stato conferito, nel 1998, il premio internazionale Vanvitelli, riconoscimento per personalità del mondo dell’arte e della cultura: «Questo è un luogo unico che chiamare teatrino è riduttivo. Anche l’acustica è straordinaria – ha sottolineato il direttore – raramente nel mondo, anche nelle grandi e sofisticate sale europee e americane, ho trovato un’acustica così perfetta dove i suoni si riproducono in maniera naturale. In questa sala meravigliosa si ripresenta l’emozione di essere immersi tra la storia e la bellezza, come è stato a Paestum».
Nel luglio scorso, infatti, la Cherubini e Muti erano  nel Parco Archeologico per l’Eroica di Beethoven in programma per il secondo concerto, dopo quello di Ravenna, dedicato alla Siria nell’ambito dell’annuale progetto di Ravenna Festival, intitolato alle “Vie dell’Amicizia”.

 

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