Il pazzo mondo della bibliomania raccontato da Antonio Castronuovo

Appuntamento il 19 gennaio, alle 18, alla Classensa per i dialoghi con gli autori “Il Tempo ritrovato”

Antonio Castronuovo Scrittore

Antonio Castronuovo

Primo appuntamento del nuvo anno, mercoledì 19 gennaio (alle 18) per Il Tempo Ritrovato alla Biblioteca Classense, la rassegna di incontri letterari curati da Matteo Cavezzali.

Ospite della rassegna (contrariamento a quanto programmato con Bruno Ventavoli che è invece posticipato al 9 febbraio) Antonio Castronuovo con il Dizionario del bibliomane (Sellerio).
Nel corso della serata, in cui l’autore dialogherà con Matteop Cavezzali, si racconterà l’amore per i libri, un mondo zeppo di ossessioni, frenesie, capricci e irragionevoli stramberie: tra le monomanie, le fobie, l’avidità e gli smodati vaneggiamenti che affliggono gli accumulatori di libri (siano essi collezionisti, cacciatori, predatori, semplici compratori, bibliofili, bibliomani, bibliofagi…). Una moltitudine di figure crocifisse al proprio delirio: il libro inteso come oggetto materiale, come merce e come idea, mezzo o strumento. Tutto nasce da un’assurdità insita nella formazione stessa di una biblioteca: «Che senso ha affastellare libri, che costituiscono un pesante problema di conservazione e pulizia? Che senso ha se ognuno di quei libri verrà toccato sì e no ogni quindici anni?».

Da questo ramo guasto germinano i frutti: i mille tipi di insania, le tante storie di persone reali, gli episodi stravaganti e spesso al limite dell’incredibile che queste pagine svelano. Dominati da una ironia affilata e non feroce, i brevi ritratti di Antonio Castronuovo bersagliano anche chi di libri vive: i librai, gli editori, gli scrittori. E svelano infine il paradosso di fondo: le fonti su cui s’incardina questo catalogo di morbosità sono a loro volta libri accumulati, alcuni rari, altri bizzarri, spesso del tutto superflui. E così, la figura del «biblio-patologo» che l’autore dichiara di voler fondare – e in cui furtivamente s’incarna – serve a diagnosticare il morbo da cui egli stesso è affetto: quello incurabile della bibliofilia.

L’incontro è ad ingresso gratuito, non serve prenotazione, sono richiesti però greenpass rafforzato e mascherina fpp2.

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