Giovane, tecnologica, contemporanea: “La serva padrona” diventa social

La produzione che debutta il 14 novembre ha unito le forze di Ravenna Teatro, Conservatorio, Accademia di Belle Arti e Alighieri

Presentazione La Serva Padrona DSC 3809 07 Ottobre 2023 Ph. Emma Graziani

Martedì 14 novembre (ore 20.30) il teatro Alighieri di Ravenna ospita il riallestimento dell’opera buffa La serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi, in scena nella nuova produzione che unisce più soggetti culturali della città – il conservatorio “G. Verdi”, l’Accademia di Belle Arti, Ravenna Teatro e Teatro Alighieri (dove è prevista anche una matinée per le scuole) – e dedica particolare attenzione ai giovani, interpreti sul palco e in buca ma chiamati anche a contribuire con creazioni originali. Dul palco i giovani cantanti Paolo Leonardi, Elena Salvatori e Sveva Pia Laterza, mentre l’ensemble strumentale del conservatorio è diretto da Federico Ferri, con Mirko Maltoni al cembalo ed eccezionalmente Alessandro Tampieri come primo violino, nel segno della nuova collaborazione del Verdi con Accademia Bizantina. Regista dell’opera è Roberto Magnani (noto al pubblico ravennate per la sua militanza come attore e autore nel Teatro delle Albe), che re-immagina il titolo per la nostra epoca e la nuova generazione di nativi digitali, curandone anche scene, luci e costumi, con Alessandro Tedde (di Produzione Antropotopia) alla regia video e Beatrice Pucci (docente del corso di Applicazioni digitali per le arti visive dell’Accademia) che coordina le video-animazioni create dai suoi studenti. Nell’affiancare pagine di Pergolesi a nuove composizioni di Gabriel De Pace e Damiano Ferretti (autori rispettivamente del Preludio e dell’Intermezzo su testo di Pierfrancesco Venturi), la messa in scena reinventa l’intreccio tra convenzione, seduzione e divario economico nel linguaggio di YouTube, del cosplay e dello streaming. 

È dunque interamente a misura d’adolescente La serva padrona immaginata da Magnani, che accompagna il pubblico nella camera da letto di uno streamer, ovvero Uberto, un ricco content creator dedito a dirette video sul suo canale Twitch. L’immaginario è quello tipico dei video che su YouTube trasmettono musica hip hop LoFi, computer sempre acceso e letto disfatto. Serpina – la serva che, in definitiva, la fa da padrona – è forse una donna delle pulizie o una governante oppure semplicemente una ragazza che vive nella casa di Uberto e, appassionata di cosplay, adora calarsi nei panni di una provocante cameriera. A osservare e commentare azioni e baruffe dei personaggi ci sono centinaia di utenti abbonati che popolano la chat sul canale social di Uberto e che, al pari degli spettatori, si ritrovano a spiare il piccolo e buffo universo sul palcoscenico.

L’allestimento si avvale di scenografie video, realizzate come si diceva dagli studenti dell’Accademia in due tipologie, l’una digitale e animata con la tecnica del rotoscopio, l’altra con la più tradizionale tecnica stop-motion. Mauro Montalbetti ha invece coordinato gli allievi della sua classe di Composizione per l’ideazione di un preludio strumentale e di un intermezzo collocato fra primo e secondo atto dell’intermezzo pergolesiano. Per il Preludio, De Pace ha composto due brani a partire da materiali preesistenti nella Serva, guardando anche al neoclassicismo di Stravinskij, alle complessità ritmiche di Ligeti e a una gestione armonico-melodica modaleggiante alla Bartók, con riferimenti alla musica elettronica e ambient. Il libretto di Venturi per l’Intermezzo ci svela una smaliziata serva filosofa, capace di ammonire il pubblico circa la vanità delle cose e dei rapporti umani. Un’umoristica critica alla società che il compositore Ferretti ha messo in musica tra citazioni delle pagine di Pergolesi, riferimenti alla tradizione popolare partenopea e momenti di spaesamento per l’orchestra di fronte a una Vespona che ha infranto tutti gli schemi. Lo spettacolo sarà replicato il 15 novembre al Galli di Rimini, coproduttore del lavoro.

Prevendite Biglietteria Teatro Alighieri – tel. 0544 249244 – www.teatroalighieri.org

Biglietti 10 euro, under 14: 5 euro.

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