Il ministro: «Norme snelle per i dragaggi e serenità istituzionale, così scaveremo»

Delrio al convegno di Ormeggiatori e Agenti: «Finanziamenti garantiti, il futuro dei trasporti è via mare e treno». Firmato il protocollo per l’attivazione del nodo Vts al porto: traffico navale più sicuro

Delrio

L’intervento di Graziano Delrio, ministro dei Trasporti

«Abbiamo ripristinato la serenità e la collaborazione istituzionale e salvaguardato i finanziamenti. Il porto di Ravenna può fare benissimo la sua parte». A dirlo è stato il ministro dei Trasporti Graziano Delrio che ha annunciato anche una semplificazione della norme sui dragaggi, elemento che dovrebbe accelerare le procedure, quanto meno burocratiche, per l’escavo dei fondali.

Delrio era a Ravenna oggi, venerdì 26 settembre, per partecipare al forum sulla sicurezza organizzato dall’Angopi (l’associazione nazionale degli Ormeggiatori) e alla 68esima assemblea degli Agenti Marittimi. A fare gli onori di casa Cesare Guidi, ravennate e presidente nazionale degli Ormeggiatori, e Carlo Cordone, presidente regionale degli Agenti Marittimi.

Il convegno sulla sicurezzaIl tema della sicurezza è stato affrontato insieme ai vertici nazionali della Capitaneria di Porto e ad Autorità Portuale. Il presidente di Ap Daniele Rossi ha firmato il protocollo che attiva il nodo ravennate del Vts (vessel traffic system) con l’obiettivo di migliorare la sicurezza monitorando il traffico portuale in maniera puntuale. Un sistema con il quale in futuro si potrebbero impedire tragedie della Gokbel, avvenuta nel dicembre di due anni fa. Il presidente di via Antico Squero ha poi annunciato che nei prossimi giorni sarà rinnovato il protocollo sulla sicurezza nello scalo romagnolo, che in prefettura verrà firmato da enti pubblici, sindacati e associazioni imprenditoriali.

Secondo quanto emerso durante il convegno, il sistema portuale italiano ha bisogno di regole uniformi su tutto il territorio per quanto riguarda la sicurezza e sono necessarie procedure burocratiche più snelle che garantiscano economie maggiori e la tutela del lavoratore. A chiedere una «disciplina di regole uniforme su tutto il territorio» è stato in particolare il presidente di Angopi,  Guidi. Sul tema delle regole si è soffermato anche Altero Mattioli, presidente della commissione Trasporti alla Camera, spiegando che  «in questo settore la semplificazione non è semplice» e parlando di un forte «localismo» che fino ad oggi ha caratterizzato la portualità italiana. Localismo che, per l’ammiraglio Giovanni Pettorino, comandante della Capitaneria di Porto di Genova, andrebbe superato a fronte di una «dimensione nuova» di carattere più internazionale.

Il presidente di Federagenti, Gian Enzo Duci, ha poi elogiato la riforma Delrio sulla portualità e analizzato la situazione del traffico portuale italiano, ricordando che, per  per quanto rappresenti il 51 percento del valore delle merci spostate via mare, quello dei container è un traffico che riguarda solo il 18 percento delle navi che arrivano nel suolo italico. In altre parole: quando si parla di logistica è bene non dimenticare il resto del traffico che, per quanto riguarda Ravenna, è nettamente maggioritario. Duci ha poi chiesto allo stesso ministro di farsi carico della proposta del Nobel per la Capitaneria di Porto. «Non so se riusciremo a farglielo avere – ha detto Delrio prendendo la parola – ma agli uomini della Guardia Costiera va tutta la nostra stima e ammirazione e, per quanto mi riguarda, posso garantire che non volgerò per nessun motivo lo sguardo dall’altra parte».

In ogni caso, il futuro della logistica italiana passa per il trasporto via mare e su treni. Questo è il nucleo delle conclusioni del ministro:  «Voglio togliere dalla strada i camion per tratti sopra i 500 chilometri – ha spiegato Delrio – per questo bisogna puntare su navi e treni, discutendone tutti insieme e, ad esempio, aumentando i pedaggi via gomma e abbassando le tasse per chi muove le merci utilizzando il ferro». Delrio si è soffermato anche sulla riforma portuale da lui varata: «In molti mi chiedono come sta andando ma, per un provvedimento atteso da vent’anni, credo che un anno di assestamento sia accettabile. Intanto stiamo lavorando su partite come quella della semplificazione dei dragaggi».

Tema, quest’ultimo, molto sentito a Ravenna. Riguardo allo scalo ravennate – per il quale si discute dell’approfondimento del porto canale – il ministro ha affermato che «finalmente è stata ristabilita la serenità istituzionale» e si dice convinto che, a breve, l’escavo dei fondali possa essere realtà. La logistica, ha ricordato poi Delrio, vale oggi il 7 percento del Pil ed è quindi un tema fondamentale per lo sviluppo del Paese. Durante una pausa del convegno Delrio ha risposto anche ad una domanda sulla reintroduzione dei voucher e sulla possibile crisi di governo di cui si sta parlando in queste ore: «Lo spazio per lavorare c’è, poi sarà il Parlamento a decidere».

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