M5s: «Riviera meno sicura e più violenta». L’assessore: «Falso, l’ordine c’è»

Polemica a distanza a livello regionale tra la consigliera Sensoli e l’assessore Corsini: botta e risposta sullo stato di sicurezza della costiera nel periodo estivo

Volantemare

Volante di mare

«Meno sicura, sempre meno adatta alle tranquille vacanze per famiglie e sempre più luogo di sballo, spaccio e violenza». Così Raffaella Sensoli, consigliera regionale del Movimento 5 stelle a Bologna, dipinge la riviera romagnola nell’estate 2018. E con un’interrogazione la grillina chiede alla giunta di intervenire con misure di contrasto all’abuso di alcol e stupefacenti, in difesa di un divertimento più responsabile.

A stretto giro di posta arriva la risposta piccata di Andrea Corsini, cervese e assessore regionale al Turismo dopo aver ricoperto lo stesso ruolo per il Comune di Ravenna: «Affermazioni infondate. Non c’è un aumento di episodi di violenza e di disordine pubblico, dipingere la nostra Riviera come un luogo di spaccio è inaccettabile: mette a rischio l’immagine di un settore industriale strategico e in cattiva luce il lavoro di migliaia di operatori turistici».

Sensoli sostiene che l’estate della riviera sia stata segnata «anche quest’anno da gravi episodi di violenza e di disordine pubblico legati anche, a volte in via esclusiva, a un’insensata e pericolosissima idea di divertimento». La pentastellata fa notare anche come la stagione estiva sembri registrare un calo di presenze, soprattutto nella spesa realizzata sul territorio dai turisti, e come recentemente alcuni locali del riminese siano stati chiusi dalla questura per ripetute irregolarità nella somministrazione di alcool a minorenni, risse, rapine, furti e presenza di stupefacenti. La consigliera M5s chiede di ricercare, in accordo con le imprese e gli operatori del settore, «la definizione di codici di comportamento condivisi e l’introduzione di misure a supporto al divertimento responsabile e di prevenzione di comportamenti impropri». Nel complesso, infine, chiede alla Regione di promuovere azioni dirette a «contrastare alla radice il percorso per cui la Romagna tende a essere non più un luogo per il turismo e lo svago di tutti, ma solo di sballo e di lucro per qualcuno».

All’opposto la posizione di Corsini: «Il turismo delle famiglie è proprio il nostro core business e questo anche grazie al lavoro delle forze dell’ordine che contribuiscono attivamente a fare del litorale romagnolo un luogo sicuro e accessibile a tutti. Non accetto quindi parole in libertà in grado di provocare un danno d’immagine in piena stagione turistica. Oltretutto nell’anno in cui la prestigiosa guida internazionale Lonely Planet ha insignito l’Emilia-Romagna (e la Riviera) del “Best in Europe” come prima meta europea per le vacanze davanti a Olanda e Spagna. Forse – conclude l’assessore – è proprio questo che non piace alla consigliera: che da inizio legislatura, grazie al lavoro di squadra tra privati e istituzioni, il turismo regionale abbia rialzato la testa e l’Emilia-Romagna piaccia sempre più anche fuori dai confini regionali».

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