Nuovo supermercato autogestito: 230 persone interessate, da gennaio il primo test

Progetto Stadera: i soci lavorano e fanno la spesa. All’inizio del 2020 la prima sperimentazione con prodotti sostenibili fino a 40 percento in meno

Stadera

Sta destando grande interesse a Ravenna la prossima apertura in città di un supermercato autogestito, dove i soci potranno acquistare prodotti “sostenibili, locali e di qualità” a un prezzo fino al 40 percento inferiore rispetto a quello proposto dalle tradizionali catene del comparto biologico.

Si tratta del progetto Stadera, anche recentemente premiato (con un contributo a fondo perduto di 12mila euro e l’accompagnamento alla costituzione di una cooperativa) alla seconda edizione di Coopstartup Romagna, il bando per la nascita di nuove imprese promosso da Legacoop, Coopfond e Coop Alleanza 3.0.
L’innovazione organizzativa di questo tipo di cooperativa di consumo risiede nel triplice ruolo del socio, che è proprietario, cliente e lavoratore, per circa 3 ore al mese con mansioni relative alla gestione della cassa, alla ricezione merci e alle pulizie. Valore aggiunto del progetto risiederebbe poi nel rapporto diretto con i produttori, da cui i soci acquisterebbero senza intermediari, mantenendo una filiera il più possibile corta, con prodotti biologici e sostenibili, dal punto di vista ambientale e da quello sociale.

Si tratta di un’esperienza già piuttosto diffusa all’estero, in particolare negli Stati Uniti (una futura socia di Stadera ha per esempio raccontato da poco in un video l’esperienza della Park Slope Food Coop di Brooklyn, a New York), a Parigi, Bruxelles, fino ad arrivare pochi mesi fa anche in Italia, con la prima esperienza di supermercato autogestito nata nella vicina Bologna con il negozio Camilla, già divenuto oggetto di studi.

Camilla Scaffali

L’allestimento degli scaffali a Camilla (Bologna), primo supermercato autogestito d’Italia

Non essendo ancora nata ufficialmente la cooperativa Stadera, non si può parlare ancora di soci, ma al momento – ci dicono i promotori – sono circa 230 le persone fortemente interessate a diventarlo, tra quelle che hanno partecipato agli incontri di presentazione di queste settimane (il prossimo è in programma il 18 ottobre dalle 20.30 al circolo Arci Dock 61 di via Magazzini Posteriori, in Darsena). Secondo le stime dei promotori sarebbero sufficienti circa 300 soci fondatori per rendere sostenibile la cooperativa. La quota sociale d’ingresso per questi ultimi non è ancora stata definita, mentre sarà molto probabilmente di 25 euro quella di ingresso nella cooperativa, che garantirebbe appunto (se in regola con il turno di lavoro) la possibilità di fare acquisti nel negozio e che verrebbe restituita nel caso si decidesse in futuro di uscire.

L’obiettivo realistico che si sono dati i promotori è quello di aprire il supermercato a gennaio 2020, in un locale da 80-100 metri quadrati, un “negozio test” (come è stato definito) non definitivo, più piccolo rispetto a quello da circa 300 metri quadrati previsto dal progetto una volta a regime. È già al lavoro un gruppo di sette persone per la ricerca del locale, che sarà a Ravenna ma fuori dal centro storico, dove sarà possibile parcheggiare e anche arrivare in bicicletta.
In questa fase è prevista l’assunzione di una persona part-time addetta al negozio e che dovrà in qualche modo anche coordinare le mansioni dei soci, con la possibilità in futuro di creare ulteri posti di lavoro: «A Bruxelles per esempio – ci dicono –, nella cooperativa già avviata da tempo, ci sono sei dipendenti».

«Il lavoro dei soci – si legge infine nella presentazione del progetto sul web – non solo ridurrà i costi di struttura, ma farà di essa una vera comunità di persone: i legami che si creeranno saranno forti perché saldati dal lavoro quotidiano nella nostra cooperativa, che diventerà un vettore sociale ed economico. La riappropriazione dei valori mutualistici e dell’atto di consumo, infatti, è il fine ultimo di questa cooperativa».
È possibile restare aggiornati sul progetto scrivendo alla mail roadto.progetto52@gmail.com.

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