Legacoop Romagna: la spesa 2022 per l’energia è triplicata per un’associata su tre

Il 2 febbraio terzo congresso per la centrale nata dieci anni fa che riunisce 380 aziende con circa 24mila occupati e un fatturato di sei miliardi di euro. Il nuovo presidente sarà Paolo Lucchi

Paolo Lucchi Giornali 2022

Paolo Lucchi

A dieci anni dalla nascita, avvenuta nel 2013, Legacoop Romagna si presenta al suo terzo congresso. Giovedì 2 febbraio all’Almagià di Ravenna, a partire dalle 9.30, si riuniranno i delegati delle circa 380 imprese associate (circa 24mila persone occupate, con un fatturato che supera i 6 miliardi di euro) nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Il presidente uscente Mario Mazzotti non si ripresenterà, in ossequio al regolamento che prevede l’incandidabilità alla carica di presidente di Legacoop per i pensionati. Il candidato indicato dalla direzione di Legacoop Romagna a seguito di apposita consultazione è Paolo Lucchi, attuale amministratore delegato di Federcoop Romagna.

I lavori si apriranno con un video in cui saranno riassunte le iniziative realizzate da Legacoop e Federcoop Romagna dall’ultimo congresso a oggi, seguiranno i saluti delle autorità istituzionali per arrivare alla relazione del presidente uscente Mario Mazzotti. Interverrà quindi Simone Gamberini, direttore di Coopfond, candidato alla presidenza di Legacoop nazionale. Seguiranno il dibattito, le presentazioni delle nuove cooperative associate uscite dal concorso Coopstartup e le votazioni per il rinnovo degli organi associativi.

Tanti i temi che entrano a fare parte del dibattito congressuale di Legacoop Romagna, visto il particolare momento storico ed economico, segnato dal conflitto in Ucraina, dai rincari delle materie prime e dall’inflazione. Una recente rilevazione interna evidenzia come nel corso dell’ultimo anno un terzo delle cooperative associate abbia subito aumenti dei costi dell’energia non inferiori al 200 percento e i restanti due terzi si attestino su aumenti che arrivano al 100 percento. Numeri che mettono a rischio imprese e posti di lavoro, vanificando i segnali di ripresa del 2021 e posticipando decisamente il recupero degli indicatori economici ai livelli pre-pandemia.

Difficoltà a reperire personale, aumento dei redditi, sostenibilità, welfare, innovazione, infrastrutture, riforma istituzionale, promozione cooperativa e identità di genere: queste le priorità per i prossimi anni indicate dal documento congressuale di Legacoop Romagna, indicatori del modello di sviluppo economico a cui vuole tendere il movimento cooperativo, basato su giustizia sociale, legalità, inclusione ed uguaglianza.

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