Servono 244 interventi da 87 milioni di euro per ripristinare le strade in provincia

L’appello delle istituzioni al Governo: «Procedure di gara veloci e più personale per i Comuni»

De Pascale elenco strade alluvione

La Provincia di Ravenna – anche per conto dei 18 Comuni che la compongono – ha comunicato alla Regione Emilia-Romagna (e per suo tramite alla struttura commissariale presieduta dal generale Francesco Paolo Figliuolo), l’elenco degli interventi urgenti di ricostruzione, ripristino e riparazione per la messa in sicurezza dei collegamenti viari in provincia di Ravenna a seguito degli eventi alluvionali dello scorso maggio. Interventi da realizzare già nel 2023.

Il dato complessivo è di 244 interventi per un importo complessivo di circa 87 milioni di euro, di cui circa 30 milioni di diretta competenza dell’ente provinciale e i restanti 57 ripartiti tra i Comuni.

Per quanto riguarda Ravenna si parla di 19 interventi per un totale di 9.431.750 euro; Faenza 11 interventi per un totale di 10.763.360 euro, Lugo 31 interventi per un totale di 21.008.800 euro, Bagnacavallo 13 interventi per un totale di 4.404.611 euro; Conselice 1 intervento da 2.000.000, Russi 4 interventi per un totale di 890.410 euro, Cotignola 4 interventi da 185.300 euro, Cervia 12 interventi da 1.987.800 euro, Sant’Agata sul Santerno 3 interventi da 417.009,83 euro, Bagnara 31 interventi per un totale di 199.811,50 euro, Massa Lombarda 12 interventi da 272.660 euro, Fusignano 3 interventi da 18.000 euro, Castel Bolognese 3 interventi da 1.500.000 euro, Alfonsine 3 interventi per un totale di 279.000 euro, Solarolo 6 interventi da 75.000 euro.

«Le spese sostenute per tutti gli interventi effettuati nei mesi scorsi – ha spiegato il Presidente della Provincia Michele de Pascale – sono stati anticipati dagli enti locali, per un importo complessivo di oltre 400 milioni di euro, rispetto ai quali, come promesso, con grande correttezza da parte del commissario Figliuolo, ne è stato disposto il rimborso. Le opere già fatte però sono solo una minima parte degli interventi necessari, ci sono opere di somma urgenza che non sono ancora state fatte perché c’erano somme urgenze più prioritarie o per carenza di ditte, e ci sono poi interventi che non potevano essere affrontati in maniera immediata poiché necessitavano di uno studio geologico complesso che doveva precedere l’intervento. L’elenco delle opere presentate oggi ricopre la quasi totalità del ripristino della rete viaria provinciale. In alcuni casi si può intervenire ripristinando, in altri servono opere infrastrutturali di grande impatto. Questi interventi ci consentiranno di procedere in via definitiva sulle principali arterie di traffico, come le strade provinciali 302 “Brisighellese” e la 306 “Casolana” e ripristinare le connessioni intervallive».

Le istituzioni segnalano però due criticità.«Fino ad ora abbiamo operato, nella piena legalità e trasparenza, con lo strumento della somma urgenza, ora non possiamo pensare di passare alle procedure ordinarie, altrimenti i tempi si allungherebbero in maniera drammatica. Ecco perché abbiamo chiesto al commissario Figliuolo di prevedere nella sua ordinanza il massimo della semplificazione possibile. L’altra criticità è relativa al personale: la mole di attività di questi progetti richiede di potenziare temporaneamente gli organici per i prossimi due anni. Su questo aspetto ci rivolgiamo al Governo, infatti insieme alle associazioni degli enti locali, presenteremo tre emendamenti al decreto di agosto. Due riguarderanno il tema degli indennizzi a famiglie e imprese, l’altro riguarderà l’applicazione anche all’alluvione dello stesso strumento utilizzato per il Pnrr, dove una quota di tutti i progetti può essere utilizzata dagli enti locali per assumere personale a tempo determinato finalizzato alla realizzazione del progetto. Questi interventi rappresentano un impegno che prendiamo col Commissario, col Governo e il territorio. Saremo in grado di mettere a terra questi lavori per offrire ai nostri cittadini e cittadine un livello di sicurezza superiore a quello di prima, ma per farlo abbiamo bisogno di procedure di gara celeri e della possibilità di rafforzare le nostre strutture».

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