Le concessioni balneari sono state prorogate fino al settembre del 2027

Varato il decreto dal Governo. Previsti indennizzi pari al valore dei beni ammortizzabili e all’equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni

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Ombrelloni chiusi per lo “sciopero” dei balneari

Le concessioni balneari andranno a gara entro giugno 2027, quelle attualmente in corso invece saranno valide fino al settembre dello stesso anno. I concessionari che eventualmente subentreranno dopo le gare dovranno versare un indennizzo economico ai precedenti titolari.

Il Consiglio dei ministri ha varato il Dl Infrazioni, che contiene anche le tanto attese norme sulle concessioni demaniali che riguardano coste marittime, laghi e fiumi per finalità turistico-ricreative e sportive. Del testo di discute da mesi.

Le concessioni precedentemente erano state prorogate dall’esecutivo fino al 31 dicembre 2024, ma il Consiglio di Stato aveva valutato la proroga illegittima chiedendo di procedere subito con le gare.

La collaborazione tra Roma e Bruxelles, fa sapere Palazzo Chigi, ha consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l’opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari. L’Ue commenta tramite la portavoce per il Mercato interno, Johanna Bernsel: «La Commissione europea accoglie con favore la decisione dell’Italia sul caso delle concessioni balneari. Ciò fa seguito a scambi costruttivi attraverso i quali la Commissione e le autorità italiane hanno raggiunto un’intesa comune sul quadro legislativo della riforma alla luce del diritto dell’Ue, con una soluzione completa, aperta e non discriminatoria che copra tutte le concessioni da attuare entro i prossimi tre anni».

Le nuove concessioni avranno una durata da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, al fine di garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati. Il testo prevede anche l’assunzione di lavoratori impiegati nella precedente concessione, che ricevevano da tale attività la prevalente fonte di reddito per sè e per il proprio nucleo familiare.

Tra i punti centrali del provvedimento c’è l’indennizzo per il concessionario uscente a carico del subentrante e pari al valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati e all’equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni.

Tra i criteri di valutazione delle offerte, sarà considerato anche l’essere stato titolare, nei cinque anni precedenti, di una concessione balneare quale prevalente fonte di reddito per se’ e per il proprio nucleo familiare. (fonte Agi.it)

Del tema se ne parlerà questa sera (5 settembre) alle 20.45 alla festa dell’Unità di Ravenna in un dibattito con l’assessore al Turismo della Regione Andrea Corsini e i rappresentanti dei bagnini.

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