martedì
12 Agosto 2025

Controlli antidroga a scuola, il cane Lucky trova hashish per uso personale

Carabinieri e guardia di finanza in classe alle superiori e sugli autobus

Controlli antidroga in alcune scuole superiori del comprensorio di Faenza. Nelle ultime settimane i carabinieri della locale compagnia e il personale dei Cinofili della guardia di finanza sono entrati in classe durante l’orario di lezione e sono saliti a bordo degli autobus.

I controlli con Lucky, il cane labrador anti-droga delle Fiamme Giale, hanno trovato dell’hashish addosso ad alcuni studenti e altra droga era stata abbandonata in autobus al momento del controllo. Il comunicato dei carabinieri non specifica le quantità rinvenute ma informa che rientravano nell’uso personale.

Gli studenti coinvolti sono stati segnalati alla prefettura e la droga è stata sequestrata, assunta in carico e custodita in attesa di essere versata presso il competente ufficio.

Come andava con il Covid un anno fa? In 80 giorni 600 casi in più e doppio dei morti

A confronto i dati provinciali nello stesso periodo in quarta e seconda ondata

GraficoMentre viviamo la quarta ondata della pandemia da Covid-19, ci siamo chiesti come andavano le cose in provincia di Ravenna esattamente un anno fa quando stavamo vivendo la seconda ondata e non avevamo i vaccini. La risposta veloce è che andava peggio. I numeri e il grafico in questa pagina mostrano quanto.

Abbiamo preso in considerazione gli 81 giorni compresi tra l’1 settembre e ieri, 20 novembre. E li abbiamo confrontati con lo stesso periodo del 2020. In totale ci sono stati seicento contagi in meno, cioè una diminuzione del 14 percento rispetto ai 4.600 dell’anno scorso. Ancora più marcato l’effetto sui decessi: quest’anno ci sono state 29 morti (di cui circa un terzo per il focolaio divampato nella Cra Bedeschi di Bagnacavallo) che sono meno della metà delle 67 vittime del 2020.

C’è un dato ancora più utile a capire la ricaduta del farmaco. Ogni giorno l’Ausl comunica i nuovi positivi individuati e quanti di questi hanno bisogno di ricovero ospedaliero. Nei due periodi a confronti la differenza è abissale: 222 un anno fa e 57 quest’anno.

Il grafico aiuta a dare una visualizzazione grafica di quello che gli esperti ripetono da tempo: la vaccinazione ha effetto soprattutto per evitare gli esiti più gravi della malattia (nell’ordine ricoveri, ricoveri in Terapia intensiva, decessi) mentre hanno meno efficacia sul contagio. La cosa è ben evidenziata dal grafico: i contagi ogni 5 giorni nel 2021 sono rimasti stabili fino a metà novembre e di più in termini assoluti rispetto al 2020 anche per effetto della variante Delta più contagiosa. Ma quando un anno fa la seconda ondata entrò nel vivo la curva dei morti impennò verticalmente e i contagio fecero la stessa cosa.

Si rivedono i cortometraggi “da Sogni” sullo schermo del Mariani

Dal 22 al 24 novembre un’inedita versione autunnale del festival. Tra gli ospiti in rassegna anche lo scrittore Fabio Geda

Corti Da SogniIl festival “Corti da Sogni – Antonio Ricci” torna a Ravenna in un’inedita versione autunnale, al cinema Mariani, in via Ponte Marino, dal 22 al 24 novembre. La 22esima edizione presenta tre categorie in concorso: “Sogni Fiction” (riservata ai corti internazionali) e le tradizionali “Premio Giuseppe Maestri” (opere di animazione) e “Made in Italy” (destinati ai cortometraggi italiani). I cortometraggi giunti alla fase finale del festival sono 29 provenienti da Iran, Colombia, Canada, Francia, Germania, Russia, Usa, Taiwan, Australia e Italia.

Le proiezioni (ingresso a 5 euro) prenderanno il via lunedì 22 novembre alle 20,30 con i cortometraggi in concorso e la presentazione in anteprima del cortometraggio 2020: nascita e morte di un virus di Edo Tagliavini, in cui il regista ravennate ripercorre i momenti più drammatici della pandemia, soffermandosi su una Ravenna deserta e sul bombardamento mediatico che è entrato nelle case di tutti gli italiani.

Il festival proseguirà il 23 novembre sempre con proiezioni dalle 20,30, mentre nella giornata conclusiva di mercoledì 24 novembre, il programma prende il via alle 18 con la proiezione dei corti in concorso e l’evento speciale “Il lato oscuro della luna”, in collaborazione con la libreria Momo.
Si tratta di un progetto, ideato da Sara Panzavolta, in cui un gruppo di giovani lettori si è trasformato in una squadra cinematografica per portare sullo schermo il testo Il lato oscuro della luna scritto a quattro mani da Fabio Geda e Marco Magnone (autori di Berlin, serie letteraria cult peri giovanissimi). Il progetto è un ibrido tra cortometraggio e booktrailer e si pone l’obiettivo di avvicinare il linguaggio della letteratura a quello del cinema attraverso lo sguardo degli adolescenti. Le risorse per realizzare l’opera sono state raccolte grazie a un progetto di crowdfunding che ha ottenuto anche un importante riconoscimento internazionale. Il cortometraggio è interamente girato a Ravenna.

La regia è a cura del collettivo torinese Ratavoloira, attori e costumiste sono gli stessi ragazzi e ragazze del gruppo di lettura. Al termine della proiezione del cortometraggio è previsto un incontro con lo scrittore Fabio Geda che sarà a Ravenna perla proiezione in anteprima del booktrailer.

A seguire (mercoledì dalle 20.30) si terrà la cerimonia di premiazione del festival.
Torna anche la collaborazione con Ravenna Teatro: tutti coloro che saranno spettatori della 22esima edizione di Corti da Sogni, conservando il tagliando, avranno diritto a uno sconto sul biglietto dello spettacolo – in programma il 21, 22 e 23 dicembre all’Almagià – all’interno di Fèsta 2021.

La Caveja consegna una borsa di studio da 500 euro a uno studente dell’Iti

Dopo le celebrazioni per il Moro di Venezia, iniziativa dell’associazione di promozione sociale per il più meritevole dell’indirizzo Nautico

RAVENNA 19/11/21. LA CAVEJA APS DONA UNA BORSA DI STUDIO AL CORSO NAVALE DELL' ITIS.La consegna di una borsa di studio del valore di 500 euro allo studente più meritevole dell’indirizzo Nautico dell’istituto tecnico industriale Baldini di Ravenna, avvenuta il 19 novembre, è il completamento di un percorso che l’associazione di promozione sociale La Caveja aveva avviato lo scorso maggio con le celebrazioni per il 30ennale della vittoria del Moro di Venezia alla prima edizione del Mondiale per barche di classe Coppa America.

RAVENNA 19/11/21. LA CAVEJA APS DONA UNA BORSA DI STUDIO AL CORSO NAVALE DELL' ITIS.Alla presenza dei docenti, del dirigente scolastico Antonio Grimaldi, del sindaco Michele de Pascale, e dell’assessora con deleghe al Porto Annagiulia Randi, il presidente de La Caveja Angelo Antonelli ha consegnato l’assegno: «Siamo molto orgogliosi di quanto abbiamo raggiunto in cosi poco tempo. Era un obbiettivo che ci eravamo prefissati sin dalla nascita dell’associazione e l’averlo raggiunto con largo anticipo ci fa capire che siamo sulla strada giusta. Speriamo di poter supportare, altri istituti anche in futuro, magari con borse di studio anche più cospicue».

Premiati gli studenti vincitori del concorso in memoria di Enrico Liverani

Sesto anniversario della scomparsa dell’assessore candidato a sindaco. Iniziativa promossa dall’associazione Amata Brancaleone

A palazzo Rasponi a Ravenna sono stati premiati gli studenti vincitori del concorso dedicato dall’associazione Amata Brancaleone a Enrico Liverani, l’assessore di Ravenna scomparso nel 2015 a 39 anni mentre era candidato sindaco per il Pd alle elezioni 2016. In occasione del sesto anniversario dalla morte si è svolto il concorso “Le avventure di Sir Enrico Brancaleone”.

Dal 2014 l’associazione prosegue un percorso per recuperare e rilanciare la Rocca Brancaleone e nell’ambito di un patto di collaborazione con il Comune di Ravenna bandisce appunto ogni anno un concorso per le scuole in memoria di Enrico Liverani. Per l’anno scolastico 2020/2021 il tema del concorso è stato l’illustrazione grafica e pittorica del racconto “Le avventure di Sir Enrico Brancaleone” scritto dalla studentessa Sofia Sajri, vincitrice dell’edizione precedente.

A premiare i giovani ragazzi degli indirizzi di grafica e pittura del liceo artistico Nervi Severini è stato l’assessore alla Cultura e alla Scuola Fabio Sbaraglia. «Da sei anni a Ravenna il 20 novembre non è più una data come le altre – ha dichiarato Sbaraglia – è un giorno triste che ci ricorda la scomparsa di un amico, di una persona cara, di un collega e di un candidato sindaco. Da allora per Ravenna è diventato doveroso ricordare Enrico Liverani e per questo voglio ringraziare tutti gli insegnanti e i ragazzi per il percorso che hanno fatto lavorando sulla figura di Enrico».

Presenti alla premiazione anche la presidente dell’associazione Amata Brancaleone Rita Rambelli, il dirigente scolastico del liceo artistico Nervi-Severini Gianluca Dradi, il presidente della commissione Loris Dalmonte, i familiari di Enrico Liverani e la vincitrice dell’anno scorso Sofia Sajri.

Questa la classifica finale del concorso:

Primo premio (diritto di pubblicazione e buoni acquisto) a Simone Babini e Taryn Cavalcoli;
Secondo premio (buoni acquisto) ad Asia Galeati ed Elena Dragoni;
Terzo premio (attestato di merito) ad Anya Costantina Diaconu e Giulia Boscarino;
Quarto premio (attestato di merito) a Carmelo Ali e Giulia Ardore;
Quinto premio (attestato di merito) ad Alice Giacomini e Adele Baldisserri

Al termine della premiazione la compagnia teatrale Siamoseri ha presentato lo spettacolo “Brancaleone”, scritto e diretto da Matteo Dalmonte, ispirato al racconto di Sofia Sajri, con Andrea Chioetto, MarcoDari, Ilaria Cottignoli, Luca Funari e Matteo Dalmonte.

Classe ha un nuovo punto lettura per adulti e bambini, coinvolti 40 volontari

Inaugurato lo spazio all’ingresso del percorso che conduce al museo Classis

Classe ha un nuovo spazio per la lettura. Nella frazione di Ravenna è stato inaugurato ieri, 20 novembre, il Punto lettura all’ingresso del percorso che conduce al museo Classis. L’edificio più grande sul lato sinistro è dedicato a adulti e reception/polifunzionale del Parco Archeologico di Classe. L’edificio di destra, più raccolto, è destinato ad attività e letture rivolte a bambini e bambine di età compresa tra 0 e 6 anni.

Al taglio del nastro erano presenti Fabio Sbaraglia, assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Giuseppe Sassatelli, presidente Fondazione RavennAntica, Sergio Fioravanti, direttore Fondazione RavennAntica, Nicoletta Bacco, bibliotecaria della Biblioteca Classense, Carlo Pilotti, presidente Associazione Amici di RavennAntica ed Antonio Puglisi, presidente del Comitato Cittadino di Classe.

Turisti e visitatori avranno un ulteriore servizio di accoglienza, mentre la cittadinanza potrà disporre di nuovi luoghi di frequentazione, in un mutuo scambio di funzioni, spazi e progetti.

Si tratta di un esperimento di cittadinanza attiva che, grazie all’attività del Comitato Cittadino di Classe e dell’associazione Amici di RavennAntica, vede l’adesione di oltre quaranta volontari disponibili ad impiegare il proprio tempo libero in questa attività.

Il progetto, promosso e supportato da Assessorato alla Cultura – Comune di Ravenna, Fondazione RavennAntica, Istituzione Biblioteca Classense, Associazione Amici di RavennAntica e Comitato Cittadino di Classe è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Il Punto lettura, aperto al pubblico dal 23 novembre, osserverà i seguenti orari: martedì, giovedì e sabato dalle 9.30 alle 12.30; mercoledì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30. Per accedere al Punto lettura è necessario esibire il Green Pass. Per informazioni: 0544-473678 oppure infoamici@ravennantica.org.

È tempo di derby al Benelli: il Ravenna ospita un Forlì farcito di 5 ex giallorossi

Alle 14.30 fischio di inizio: i padroni di casa terzi in classifica vogliono riprendere la caccia a Lentigione e Rimini. Tra gli ospiti tanti protagonisti dell’ultima promozione giallorossa tra i professionisti

Antonini GuidoneÈ tempo di derby allo stadio Benelli: oggi pomeriggio, 21 novembre, per la dodicesima del campionato di serie D si gioca Ravenna-Forlì (kickoff alle 14.30).

C’è la rivalità campanilistica e ci sono tanti ex nelle due formazioni. Analizzando gli ospiti si va da Filippo Capitanio a Matteo Ronchi, passando per Paolo Rrapaj ad Elia Ballardini, protagonisti in giallorosso del campionato 16/17 che riportò il Ravenna tra i professionisti. L’altro grandissimo ex siederà sulla panchina del biancorossi, quel Massimo Gadda, che prima da calciatore, poi da allenatore ha regalato tantissime gioie ai tifosi giallorossi. Assenti invece i due ex in casa giallorossa, Marco Spinosa che non è ancora al meglio dopo l’operazione alla mano e Alex Ambrosini che ha rimediato un problema muscolare che lo costringerà al forfait.

Stadio Benelli TribunaMa i motivi che rendono interessante questa gara non risiedono soltanto nella composizione delle rose. Si troveranno di fronte due squadre motivate per ragioni diverse. Il Forlì è partito con ben altre ambizioni di classifica ma ora ha solo 5 squadre sotto. Il Ravenna, terzo in classifica, vuole cancellare subito la macchia della sconfitta contro l’Alcione Milano e vuole ripartire subito alla caccia di Lentigione e Rimini, più avanti rispettivamente di 5 e 8 punti.

Nel corso della rifinitura di ieri, alcuni tifosi sono andati a incitare la squadre. Si può prevedere una discreta cornice di pubblico. I botteghini apriranno alle 12.30 per permettere l’acquisto a chi non si fosse premunito di biglietto in prevendita, ma la società consiglia alla tifoseria di presentarsi comunque per tempo per espletare i controlli obbligatori di green pass e temperatura. La questura ha vietato la vendita di alcolici allo stadio ma i primi 205 a entrare avranno una birra omaggio in un pub di Ravenna.

Il tecnico giallorosso Andrea Dossena ha introdotto così la gara nella conferenza stampa della vigilia: «Sappiamo che per la città non è una partita come le altre. I tifosi venendo ad incitare la squadra alla rifinitura ci hanno fatto un favore, cerchiamo sempre di dare giuste motivazioni alla squadra e avere una spinta in più è tutto di guadagnato. Sul campo mi aspetto che la mia squadra sia quella di sempre, cercando di togliere gli errori che ci hanno fatto lasciare punti per strada a prescindere dal fatto che giochiamo il derby contro il Forlì. Se vuoi fare il calciatore non devi vedere l’ora di vivere partite ed emozioni come queste, sentire l’adrenalina più forte».

In prossimità del fischio d’inizio nell’ambito della rassegna “Una società per relazioni” ci sarà una lettura a tema per sensibilizzare il pubblico del Benelli sul tema della violenza sulle donne.

«Creare un precedente: accogliere a Ravenna una famiglia di profughi»

Lettera aperta di associazioni e cittadini al Comune sul caso umanitario alla frontiera fra Polonia e Bielorussia

Profughi Polonia Bielorussi

Riceviamo e pubblichiamo questo appello inviato al sindaco De Pascale e alle assessore comunali all’immigrazione e cooperazione  intenazionale Federica Moschini e Annagiulia Randi per farsi carico di ospitare a Ravenna almeno una delle famiglia ammassate ai confini dell’Europa.

«La concreta realtà delle migliaia di esseri umani, intrappolati fra Bielorussia e Polonia e da ogni parte respinti, impone a tutte le persone di buona volontà, ognuna secondo il proprio ruolo e le proprie competenze, di farsi carico di una situazione intollerabile da qualsiasi punto di vista la si osservi.

Purtroppo la partita che si gioca sulla vita di queste persone è  dettata da calcoli e preoccupazioni che si situano unicamente nell’ambito della geopolitica.
Perché dal punto di vista pratico, la risoluzione del problema immediato sarebbe tanto semplice, che nessuno – se venisse attuata – nemmeno se ne accorgerebbe.
Stiamo parlando di circa quattromila persone. Significa che se anche un solo Paese, poniamo l’Italia (che conta ottomila comuni) decidesse di farsene carico per scelta totalmente autonoma, in pratica  si tratterebbe di accogliere una (una!) persona ogni due (ogni due!) comuni. Nella pratica, se qualche città si offrisse di ospitarne anche solo una decina, la maggioranza delle località non ne verrebbe nemmeno sfiorata.

Qualcun*, e purtroppo non solo a destra, dirà che si rischierebbe di “creare il precedente”.
Ma non è che, invece, “creare il precedente”  è proprio  quello che bisogna fare oggi?  Dimostrerebbe che una politica di accoglienza praticata dalla volontà anche dei singoli Paesi e delle singole Comunità locali, senza aspettare le decisioni delle cancellerie internazionali, è in grado di affrontare i problemi, anziché acuirli, allentare le tensioni anziché esasperarle, e soprattutto di salvare vite umane anziché abbandonarle al loro destino  di gelo, violenze e naufragi.

Ma forse i governi europei (ahimé sostenuti da un consenso non minoritario dei loro popoli) non hanno intenzione alcuna di allentare le tensioni e risolvere i problemi, perché i calcoli della geopolitica suggeriscono altro, che assume di volta in volta le sembianze di gas, di armamenti, di aree d’ influenza.
Sarebbe importantissimo che una città come Ravenna, che in diverse occasioni ha mostrato di saper usare saggezza e solidarietà, desse un segnale preciso alla propria comunità, a tutti i Comuni, al Paese e a tutta l’ Europa.
Vi chiediamo di agire, subito, e dichiarare la volontà di Ravenna di ospitare almeno una famiglia, o un gruppo di profughi “imprigionati* fra i fili spinati di Bielorussia e Polonia.

L’appello è firmato da: Comitato Rompere il silenzio – Ravenna, Associazione Avvocato di strada – Sportello di Ravenna, Associazione Femminile Maschile Plurale Aps – Ravenna, Casa delle donne – Ravenna, Associazione Dalla parte dei minori – Ravenna, UISP Comitato Ravenna-Lugo Aps, Comitato in Difesa della Costituzione – Ravenna, Arci Ravenna APS, Amici di Rekko 7 – Ravenna ODV Gruppo Amici di Lourene – Ravenna, Lucertola Ludens Aps – Ravenna, Terzo Mondo Odv – Ravenna, Collettivo La Gruppa – Ravenna, Dock 61, SpazioFiaba , Avvocato Andrea Maestri, Gabriele Tagliati, Alberto Giorgio Cassani, Joanna Olszewka, Alessandro Perini, Erika Minetti, Giovanni Paglia, Marina Morellato, Ivano Mazzani, Alexandra Calathaki, Mariella Garavini, Bettina Chiadini, Mirna Saporetti , Isa Mariani, Consuelo Zondini, Giovanni Capponi, Maria Guidotti, Francesco Stringa, Alessandro Stringa, Chiara Stringa, Mattia Salimbeni, Sabrina Cellini, Turchese Caletti, Filippo Benzoni.

La settimana si chiude con una media di oltre cento nuovi casi al giorno

I numeri dei contagi sono simili a quelli di aprile ma nei sette giorni dal 15 al 21 novembre ci sono stati 5 ricoveri e invece sette mesi fa erano stati il quadruplo

Nelle cronache della pandemia in provincia di Ravenna, la settimana dal 15 al 21 novembre si chiude con 123 nuovi casi individuati nell’ultimo giorno e la media giornaliera nella settimana è così superiore a cento, come accaduto solo in aprile l’ultima volta. Dei 760 casi settimanali solo 5 hanno avuto bisogno di ricovero nella giornata in cui sono stati diagnosticati. In aprile erano stati 20. Se si guarda al periodo 15-21 novembre 2020 c’erano stati 1.254 contagi e 69 ricoveri.

Tornando al bollettino odierno, 21 novembre 2021, i 123 casi fanno riferimento a 2.274 tamponi per una percentuale di positività del 5,4 percento. Oggi la Regione non ha comunicato decessi in provincia (7 in Emilia-Romagna). I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 36.469.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 445.473 casi di positività, 998 in più rispetto a ieri, su un totale di 26.351 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,79 percento.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 177 nuovi casi e Rimini con 140: seguono Ravenna (123), Cesena (96), Ferrara (90), poi Forlì (88),  Modena (80), Reggio Emilia (78), il Circondario Imolese (50), Piacenza (44) e infine Parma con 32 nuovi casi. Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 52 (+1 rispetto a ieri), 522 quelli negli altri reparti Covid (+33). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (invariato rispetto a ieri); 6 a Parma (invariato); 4 a Reggio Emilia (invariato); 4 a Modena (+1); 14 a Bologna (invariato); 5 a Imola (-1); 8 a Ferrara (invariato); 3 a Ravenna (+1); 2 a Cesena (invariato); 2 a Rimini (invariato). Anche oggi nessun ricovero in terapia intensiva a Forlì.

Rimosso l’ultimo troncone da 800 tonnellate: Piomboni liberato dal relitto Berkan

Quello che resta del mercantile turco dopo quattro anni in acqua è stato posizionato su un pontone per essere trasportato a Piombino e demolito

IMG 20211120 WA0025L’ultimo troncone da 800 tonnellate del relitto della motonave Berkan B è stato rimosso stamani, 20 novembre, dal canale Piomboni al porto di Ravenna. Si tratta del mercantile turco che affondò parzialmente nel 2017 a ridosso della banchina della penisola Trattaroli per un errore nella proceduta di demolizione.

Per poter effettuare le complesse operazioni di sollevamento dell’ultimo troncone, l’azienda Fagioli ha sviluppato una soluzione tecnica che definisce «probabilmente mai adottata in Italia»: un tiro combinato di tre gru tralicciate della portata complessiva di 1.750 tonnellate posizionate su un mezzo navale. Le gru hanno preso carico in modo graduale durante la notte fino al sollevamento finale e successivo posizionamento, avvenuto durante la mattinata, su una chiatta oceanica precedentemente allestita. Il pontone inizierà il suo ultimo viaggio verso il cantiere di demolizione di Piombino.

IMG 20211120 WA0010«Il progetto è stato particolarmente impegnativo dal punto di vista prima ingegneristico e poi operativo – si legge in un comunicato della Fagioli – anche a causa della differenza riscontrata tra i dati tecnici storici di riferimento della nave e quelli realmente riscontrati durante le varie attività di progetto». Per l’operazione Fagioli ha impegnato oltre 40mila ore di lavoro tra ingegneria e tecnici specializzati.

«Il recupero del relitto della Berkan B – ha affermato Fabio Belli, amministratore delegato Fagioli – è stato un’altra impresa unica nel suo genere che ha visto i tecnici Fagioli protagonisti grazie alla propria indiscussa capacità tecnico-operativa che ha consentito lo svolgimento dei lavori nel rispetto dei più alti standard di qualità, sicurezza e attenzione all’ambiente».

Come noto, attorno all’affondamento della Berkan è in corso un processo in tribunale che vede imputati il presidente e il segretario dell’Autorità portuale, Daniele Rossi e Paolo Ferrandino.

Halloween da criminali: passamontagna e coltello, 4 minorenni denunciati per rapina

Baby gang in azione il 31 ottobre al parco di via Calamelli: in un caso sono stati interrotti dall’arrivo di altre persone, in un’altra occasione si sono fatti consegnare soldi

1Se doveva essere uno scherzetto per Halloween, non ci hanno preso le misure. Quattro 17enni sono stati denunciati per una rapina compiuta e una tentata a tre ragazzi la sera del 31 ottobre a Faenza. La baby gang è stata individuata dalla polizia locale dell’Unione della Romagna faentina  al termine di un’indagine coordinata dalla procura dei minori di Bologna. I giovani sono residenti tra Faenza e Imola. Sul telefonino di uno dei minorenni un video mentre faceva le prove del passamontagna.

Le indagini sono cominciate a inizio novembre dopo la denuncia delle vittime. Due episodi distinti ma descrizioni simili per gli autori: più alti del metro e ottanta, con passamontagna bianchi e un coltello serramanico.

Gli agenti del nucleo di polizia giudiziaria del comando di via Baliatico hanno cominciato a visionare le immagini delle telecamere della videosorveglianza cittadina. La baby gang è arrivata alla stazione di Faenza alle 20 con un treno da Imola che aveva fatto scalo anche a Castel Bolognese dove è salita una parte della banda, lungo il tragitto sputi e spintoni a diversi passeggeri. In corso Garibaldi due hanno indossato i passamontagna e al parco di via Calamelli sono entrati in azione: in un caso la rapina non è andata a buon fine per l’arrivo di altre persone mentre nel secondo caso i rapinatori si sono fatti consegnare i soldi da un 18enne.

DSCF1593Una volta che la polizia locale è riuscita a dare un nome ai quattro protagonisti, anche grazie alla collaborazione dei carabinieri, sono scattate una serie di perquisizioni nelle abitazioni. In un cellulare di uno dei quattro c’erano sue foto e video mentre la mattina del 31 ottobre si provava il passamontagna. Alcuni dei ragazzi indagati risultano inoltre avere già precedenti penali.

La polizia locale dell’Unione invita, qualora ci fossero altri cittadini rimasti vittime di violenze nella serata di Halloween a Faenza da parte della baby gang, a presentarsi al comando di via Baliatico per sporgere denuncia.

Rivendeva marche da bollo prese dagli atti: a processo ex impiegato della questura

Sotto accusa un 48enne dipendente amministrativo in servizio all’ufficio Passaporti fino al 2019: in quattro anni avrebbe accumulato 30mila euro

Passaporto 3Staccava le marche da bollo da 73,50 euro sulle domande per i passaporti e le rivendeva ad altri cittadini che ne erano sprovvisti quando si presentavano al suo ufficio con la stessa richiesta. In quattro anni, secondo l’accusa, avrebbe manomesso 415 pratiche mettendosi in tasca circa 30mila euro. Un 48enne ex impiegato amministrativo della questura di Ravenna, dipendente del ministero dell’Interno in servizio all’ufficio Passaporti di viale Berlinguer fino al 2019, è accusato di peculato. Così come si legge su Corriere Romagna e Resto del Carlino che riportano la notizia, il processo è iniziato ieri, 19 novembre.

L’uomo era inquadrato come operatore amministrativo (e non come poliziotto come scritto in un primo momento anche su queste pagine per un errore di cui ci scusiamo) e quando venne scoperto, grazie ai sospetti di una collega, ammise i fatti. A marzo 2022 le prossime udienze con le prime audizioni dei testimoni. Al momento sarebbe in corso la procedura per la restituzione della somma indebitamente raccolta.

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