lunedì
07 Luglio 2025

A disposizione abbonamenti annuali gratuiti per il bike sharing comunale

Con un contributo della Regione è possibile usufruire delle 285 bici Velospot, 45 sono elettriche

Pexels Snapwire 310983Grazie a un contributo della Regione Emilia-Romagna tutti i residenti e i domiciliati nel comune di Ravenna possono aderire al progetto Bike To Work ottenendo un abbonamento annuale gratuito (fino ad esaurimento delle risorse previste) al servizio di bike sharing comunale. L’obiettivo del progetto è quello di promuovere e incentivare l’uso della bicicletta negli spostamenti. La validità temporale dell’abbonamento partirà nel momento di richiesta e sottoscrizione dello stesso e, complessivamente, sarà pari a dodici mesi. Tutte le informazioni su come aderire si trovano al seguente link.

La rete Velospot di Ravenna comprende 285 biciclette che possono essere prelevate dalle stazioni Velospot; 45 biciclette sono a pedalata assistita, mentre le altre 240 sono tradizionali. Le 45 biciclette elettriche possono essere prese e riconsegnate solo nelle cinque stazioni a loro dedicate: Marina di Ravenna, piazza Piloti del porto; Porto Corsini, via Terzo Sirotti 39; Ravenna, piazzale Aldo Moro e largo della Strada romana (Parco archeologico); Classe, via Classense 94 (museo Classis).

Con pandemia e lockdown è aumentato il consumo di sigarette tra gli adolescenti

Indagine dello Ior tra gli istituti superiori della Romagna: in provincia di Ravenna il 44 percento ha più dipendenza dalla nicotina

Mano SigarettaL’Istituto oncologico romagnolo (Ior) ha sottoposto a un campione di 2.340 studenti di 18 scuole superiori della Romagna un sondaggio per indagare se e quanto le misure restrittive legate al contenimento dell’emergenza sanitaria da Covid-19 abbiano avuto ripercussioni sul consumo di sigarette ed è emerso che il 42 percento degli adolescenti fumatori abbia visto peggiorare la propria dipendenza dalla nicotina. Nello specifico delle province la percentuale si attesta sul 44 per Ravenna, sul 42 per Forlì-Cesena e sul 38 per Rimini. Solo il 25 percento degli intervistati ha dichiarato di averne diminuito il consumo: 22 su Ravenna, 30 su Forlì-Cesena e 23 su Rimini. I giovani che hanno sfruttato il lockdown come occasione per smettere di fumare sono pochissimi e si aggirano intorno al 5,5 percento. I dati sono stati divulgati in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco 2021, in programma per lunedì 31 maggio.

La percentuale di adolescenti romagnoli che dichiarano di consumare sigarette si attesta sul 13%: anche in questo caso è Ravenna ad avere il triste primato col 16 percento, seguita da Forlì-Cesena con il 12 e Rimini con l’11. Per tutte e tre le province la fascia d’età in cui il vizio del fumo colpisce di più è quella che va tra i 17 e i 18 anni, quando il tabacco è abitudine praticamente di un giovane su due (48%). Le ragazze si confermano più tabagiste dei coetanei maschi, statistica in linea con i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che indicano come il tumore al polmone sia in crescita tra le donne: del campione intervistato dichiara di fumare il 16,5% delle ravennati, il 15% delle riminesi e il 13% delle studenti di Forlì-Cesena; percentuali che calano per gli adolescenti rispettivamente al 15%, 7% e 11%.

«Il sondaggio somministrato ai ragazzi dal nostro Team di Prevenzione fotografa una situazione allarmante – spiega il direttore generale Ior, Fabrizio Miserocchi – sapevamo come buona parte delle restrizioni imposte per il contenimento del contagio avessero avuto ripercussioni sulla socialità e sulla quotidianità degli adolescenti. È lecito dunque pensare che l’aumento del consumo di tabacco tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado sia legato a questi stati d’animo. Col piano vaccinale speriamo che la situazione si normalizzi».

Il faentino Pelliconi confermato presidente Cia-Conad. Una ravennate entra nel cda

Il 53enne gestisce il Superstore Filanda con due soci. Tra i quattro nuovi membri del consiglio di amministrazione c’è Loredana Corzani: con i figli guida un punto vendita a San Pancrazio e uno a Ravenna. In totale l’insegna della margherita è presente con 277 negozi in varie regioni: nel 2020 battuti 82 milioni di scontrini

Foto: Fabio Blaco
Maurizio Pelliconi

Il faentino Maurizio Pelliconi è stato confermato presidente di Commercianti indipendenti associati (Cia), cooperativa di dettaglianti del la rete Conad presente con 277 punti vendita nei territori di Romagna, Repubblica di San Marino, Marche, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia. In provincia di Ravenna le insegne Conad sono circa una cinquantina. Conferma anche per l’amministratore delegato e direttore generale Luca Panzavolta.

Il 53enne Pelliconi proviene da una famiglia di commercianti ed è entrato giovanissimo nel mondo del dettaglio. Oggi gestisce con due soci il Superstore Filanda di Faenza, che oltre al supermercato alimentare offre servizi aggiuntivi a marchio Conad quali il distributore carburanti, la parafarmacia e il ristorante self service Con Sapore. È inoltre presidente di Ancd, Associazione Nazionale delle Cooperative tra Dettaglianti.

Di nuova nomina è il vicepresidente, il socio di Pesaro Massimo Marchionni, che già ricopriva la carica di consigliere di amministrazione.

Nel consiglio di amministrazione, composto da 16 persone, fanno il loro ingresso quattro nuovi soci: Loredana Corzani di Ravenna; Filippo Lorenzini di Savignano sul Rubicone; Giuseppe Righi di Urbino; Mario Caione, dello Spazio Conad di Curno in provincia di Bergamo, per l’area lombarda.

Corzani della società Loans snc, socia di lungo corso della cooperativa, è in società dal 2013 con i due figli, Simona e Andrea. Con loro la 58enne gestisce un Conad City a San Pancrazio, nel ravennate, e un Conad in via Cesarea, a Ravenna, oggetto di un recente intervento di complessivo rinnovamento che ha totalmente ridisegnato il negozio, oggi dotato anche di bar Con Sapore Conad.

Lorenzini, della società Iacopo snc, con i suoi 31 anni è il consigliere più giovane. Nipote e figlio di soci Conad, ha iniziato in autonomia la gestione di un Conad City nel 2012; oggi gestisce 3 punti vendita, due a Savignano (un Conad e uno Spesa Facile) e uno a San Mauro Pascoli, costruito ex novo e inaugurato a metà marzo.

Righi, 43 anni di Urbino, è in Conad dal 2006; socio Cia dapprima con un’altra società, nel 2020 ha iniziato un’esperienza in autonomia prendendo in gestione con la sua società G.R. Supermercati il Conad di Vallefoglia frazione Montecchio, in provincia di Pesaro Urbino, negozio derivante dall’acquisizione Auchan.

Caione, 57 anni, è il nuovo consigliere di area lombarda. Già socio Cia con la Emmeci Rimini dal 2015 (che gestisce lo spazio Conad Le Befane di Rimini), nel 2020 ha dato vita alla nuova società MGS Ipermercati srl insieme a due soci, con i quali gestisce due Spazio Conad ex Auchan: quello di Curno, in provincia di Bergamo, e quello di Merate, in provincia di Lecco.

Gli altri componenti, riconfermati, del cda sono Mauro Bosio (dirigente apicale di Conad nazionale), Denis Barichello, Thomas Bellucci, Marina Colomban, Enrico Gaspari, Matteo Lorenzini, Marco Mazzoni, Claudio Pierini e Vanni Zanfini.

Nella recente assemblea di bilancio della cooperativa, che per il secondo anno consecutivo si è svolta in videoconferenza, sono stati presentati alcuni dati tra cui uno particolarmente significativo: nell’arco di dieci anni Cia-Conad ha raddoppiato le proprie vendite ai soci, passando da 751 a 1490 milioni di euro.

Nel 2020 alle casse dei 277 punti vendita sono stati battuti 82,3 milioni di scontrini per un valore al dettaglio di 2,2 miliardi di euro, che salgono a 2,3 inclusi i “concept” come distributori di carburante, pet store, parafarmacie e ristoranti. La crescita delle vendite della rete è stata pari al 3,5% in omogeneo e del 29,5% in assoluto. Risultati che contribuiscono ad affermare Conad come prima catena distributiva del Paese, con il 15,01% del mercato. Per quanto riguarda CIA-Conad il patrimonio netto nel 2020 ha superato i 770 milioni di euro, mentre il valore aggiunto generato è stato di oltre 126 milioni di euro.

Pensioni di guerra senza requisiti: danno da 140mila euro per lo Stato, tre indagati

Indagine della guardia di finanza: i destinatari non avevamo comunicato la crescita del reddito oltre la soglia massima. I fatti in un caso andavano avanti dal 2012

Pexels Pixabay 33786Avevano superato la soglia di reddito oltre la quale non è più previsto il beneficio ma non l’hanno comunicato continuando per anni a percepire la pensione di guerra. Tre persone sono indagate dalla guardia di finanza di Lugo: in totale oltre 140mila euro ricevuti senza i requisiti. I fatti sono iniziati nel 2015, 2016 e in un caso addirittura nel 2012.

Oltre alla responsabilità penale in capo ai beneficiari, ora accusati di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, la condotta illecita è stata anche oggetto di segnalazione alla Ragioneria Territoriale dello Stato per il recupero delle somme indebitamente percepite.

L’attività di indagine svolta dai militari della tenenza di Lugo è stata avviata a seguito di segnalazioni pervenute dal nucleo speciale Spesa Pubblica e Repressioni Frodi Comunitarie delle Fiamme Gialle di Roma che ha compiuto un’analisi a vasto raggio sulla platea nazionale dei soggetti beneficiari di queste tipologie di emolumenti erogati direttamente dallo Stato tramite il ministero dell’Economia e delle Finanze.

Bici, Ravenna investe: ciclabili in via Bonifica e tra Classe e Fosso Ghiaia

Con l’assessore Fagnani il punto della situazione sui principali interventi infrastrutturali a favore delle due ruote a pedali: «Bene il nuovo tavolo tecnico permanente. E con la Regione siamo al lavoro per la Ravenna-Bologna»

21 04 16 Roberto Fagnani E Patrick Martini
A sinistra Roberto Fagnani, durante la registrazione della puntata dedicata a Ravenna del programma Icarus (Sky Sport)

Oltre 5 milioni di euro di investimenti in tre anni per le piste ciclabili, neri su bianco nel Piano 2021-2023 del Comune di Ravenna. Si tratta di interventi che riguardano in particolare lidi e forese (Marina Romea, Punta Marina, Piangipane, Mensa e San Zaccaria) tra cui anche l’atteso percorso ciclopedonale che dovrà unire Fosso Ghiaia a Classe (oltre a 250mila euro per la manutenzione della pista di via Galilei, danneggiata dalle radici).

A rivelarlo è l’assessore alla Mobilità del Comune, Roberto Fagnani, soddisfatto poi per un altro imminente progetto che fornirà un nuovo collegamento ciclabile verso il mare, la riqualificazione di via Bonifica, nel tratto tra Porto Fuori e Lido Adriano: un investimento di oltre 3 milioni di euro, «che porterà anche alla realizzazione di una pista ciclabile larga due metri e mezzo, con cordolo di separazione», sottolinea Fagnani, annunciando l’avvio dei lavori il prossimo anno, mentre al momento sono in corso gli espropri. Espropri (e in particolare un ricorso) che stanno invece rallentando la prosecuzione di un altro progetto atteso, quello Ponte Nuovo-Madonna dell’Albero.

Pista Ciclabile 600x400«Ma il dato importante da sottolineare sull’argomento – commenta Fagnani – è la costituzione nei mesi scorsi del tavolo tecnico permanente per la mobilità ciclabile, che permetterà di trovare insieme a tutti gli addetti ai lavori (anche alla Fiab, ndr) le soluzioni». Si tratta infatti di un organismo che ha natura consultiva, ma anche propositivo per promuovere l’utilizzo della bicicletta e sostenere politiche attive. «Ci sono buchi nella rete ciclabile di Ravenna? Ne siamo consapevoli – è la replica di Fagnani alla Fiab – ma l’Amministrazione ha diversi territori da soddisfare e, devo dire fortunatamente, le richieste sono sempre di più. Credo che l’importante sia il disegno generale, da realizzare man mano, grazie anche a una mappatura della rete ciclabile esistente in continuo aggiornamento».

Bici RubateTra le richieste dei ciclisti stessi, anche quella di poter sfruttare sempre di più gli argini del fiume. «Stiamo lavorando insieme al settore Ambiente per poter intervenire sui Fiumi Uniti, che al momento sono di competenza regionale, come tutti gli argini, per riuscire a realizzare un fondo idoneo, rispettando l’ambiente naturale». La suggestione finale è quella lanciata mesi fa dalla Regione, colta al volo dal sindaco Michele de Pascale: «L’obiettivo è la ciclabile Bologna-Ravenna, da realizzare in parte sul tracciato della vecchia linea ferroviaria Budrio-Massa Lombarda. È un progetto che stiamo portando avanti».

Una “regione allo specchio” nel monologo di Studio Doiz, «cooperativa intellettuale»

Lo spettacolo dà il via alla Festa della Repubblica del Cisim. Un piccolo approfondimento sull’associazione ravennate

Stradona FB 3Sabato 29 e domenica 30 maggio (ore 21) Studio Doiz apre la consueta rassegna del Cisim di Lido Adriano (qui tutto il programma) realizzata in occasione della Festa della Repubblica con lo spettacolo teatrale di Iacopo Gardelli La Stradona. Autobiografia di una regione allo specchio (contributo soci 5 euro, prenotazione obbligatoria, info 389 6697082).

Si tratta di un monologo (con in scena Lorenzo Carpinelli) incentrato sulla via Emilia, che diventa lo specchio di una regione, un viaggio a episodi da Piacenza a Rimini, dal Po all’Adriatico; dalla nascita del Tricolore ai grandi autori che hanno contribuito a formare il nostro panorama simbolico.

L’esempio dell’associazione ravennate Studio Doiz offre uno spaccato interessante per comprendere come oggi, in campo artistico, sia necessario federarsi per sopravvivere. L’associazione culturale, che sul suo sito si definisce “cooperativa intellettuale”, è nata nell’autunno del 2020 partendo da un cuore prettamente teatrale, formato dagli stessi Gardelli e Carpinelli, duo attivo sulle scene dal 2016. Fin da subito, però, l’approccio dell’associazione è stato quello di allargare le sue maglie e ibridare le attività, includendo come associati fondatori anche altri artisti accomunati dall’età e dalla provenienza: Caterina Morigi, artista visiva; Giovanni Barbato, giornalista, fotografo e podcaster; Giacomo Bertoni, musicista; e Lorenzo Basurto, organizzatore.

«L’interesse per la ricerca sonora nello spettacolo dal vivo nasce prima di Studio Doiz, in piena pandemia», racconta Carpinelli. «Assieme a Giacomo Bertoni abbiamo cominciato a interessarci al mondo della computer music production, e il nostro primo spettacolo con musiche elettroniche originali è stato Quaderni della quarantena, che ha debuttato nel luglio del 2020 grazie a Ravenna Teatro. L’esperienza si è poi approfondita con Nastagio. Racconto notturno, spettacolo pensato per essere fruito in pineta e prodotto da Trail Romagna, nel quale era già presente una parte totalmente dedicata all’ascolto di voci registrate: la mia e quella dell’attrice Flaminia Pasquini Ferretti».

«Da queste esperienze è nato il seme del nostro primo radiodramma, L’avvenire è nostro, Carnera!, tratto da un testo inedito di Iacopo, che includeva interviste dal vivo con varie personalità della cultura ravennate, e che abbiamo trasmesso sulla nostra radio online Radio Doiz, in onda tutti i giovedì alle 21: un altro progetto che ci sta assorbendo tantissimo e che sta avendo buoni riscontri. Le dirette sono gratuitamente ascoltabili e scaricabili sul nostro sito, studiodoiz.it. Senza le competenze di tutti gli associati, Giacomo Bertoni per le musiche e Giovanni Barbato per la regìa radiofonica, questo progetto non sarebbe stato possibile».

Il podcast per mantenere un imprescindibile contatto col pubblico anche durante i mesi in cui andare in scena era vietato a causa della pandemia; ma anche come strumento per rispecchiare le anime diverse di Studio Doiz: Barbato e Gardelli, giornalisti, curano le interviste radiofoniche; Carpinelli, attore, continua la sua ricerca vocale con l’uso del microfono; Caterina Morigi, da Bologna, segue la programmazione degli incontri con personalità del mondo artistico.

 

In mostra “Classe e Ravenna al tempo di Dante”, tra reperti e ricostruzioni in 3D

Al museo Classis dal 28 maggio al 26 settembre. L’allestimento a cura di storici, archeologi ed esperti in nuove tecnologie

Foto 3 Ravenna Dettaglio Mulino V11Oggi – venerdì 28 maggio – alle 18.30, sulle pagine social di Ravennantica e del Classis Ravenna e sulla pagina Fb Ravenna per Dante inaugura la mostra Classe e Ravenna al tempo di Dante, promossa da RavennAntica – Fondazione Parco Archeologico di Classe, Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura e Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì – Cesena e Rimini.

L’esposizione, a cura di Enrico Cirelli, Fabrizio Corbara, Giovanna Montevecchi e Giuseppe Sassatelli, apre al pubblico al museo Classis da sabato 29 maggio ed è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 18.30, fino al 26 settembre.
È realizzata in collaborazione con i Dipartimenti di Storia Culture Civiltà (Sezione di Archeologia) e di Beni Culturali dell’Università di Bologna, con il Comune di Cotignola, con l’Archidiocesi di Ravenna e Cervia e con la Casa Matha – Schola Piscatorum.

Che città incontra Dante quando arriva a Ravenna? Il rapporto con il mare e con le vie d’acqua riveste ancora la stessa importanza che aveva avuto durante l’epoca romana? Come si presenta la relazione con Classe e con il territorio circostante? Qual è il panorama monumentale che vede? Ma soprattutto, come si svolgeva la vita a Ravenna quando la città accolse il Poeta nell’ultima fase della sua vita?  Queste sono le principali domande alle quali cerca di dare una risposta la mostra, che attraverso una ricerca originale e mirata, ricostruisce monumenti e paesaggi della città di Ravenna e di Classe ai tempi del Sommo Poeta, anche attraverso soluzioni fortemente evocative.

Durante la sua vita, Dante soggiornò a Ravenna e sicuramente vide alcuni dei suoi importanti monumenti, da cui trasse ispirazione per la sua Commedia, e frequentò i suoi dintorni, in particolare la Pineta di Classe a cui dedicò versi molto efficaci. Non avendo certezze sull’impianto urbanistico della città, sappiamo poco anche della vita quotidiana dei suoi cittadini, di cui la mostra offre uno spaccato in alcune sue articolazioni: la città che vive, la città che produce e la città che prega.

Oltre a tutti i documenti che è stato possibile individuare, alle immagini e ai disegni ricostruttivi, in esposizione anche antiche testimonianze dell’epoca: una selezione di sei boccali in maiolica arcaica provenienti dal pozzo rinvenuto all’interno della chiesa di Santa Croce a Ravenna, una scultura della Madonna col Bambino in legno policromo realizzata in ambito emiliano veneto, un frammento di decorazione architettonica di un edificio di ambito ravennate e un frammento di mosaico proveniente dall’area absidale della Basilica Ursiana. Appositamente creato per la mostra è l’abito medievale femminile realizzato dall’Associazione Mercato delle Gaite di Bevagna di un tipo che possiamo immaginare indossato da Beatrice.

Grande importanza hanno le ricostruzioni in 3D della città e del territorio circostante, realizzate dallo Studio Tre.digital s.r.l. che hanno lo scopo di fornire ai visitatori dell’anno dantesco un quadro urbanistico e paesaggistico di Ravenna e del suo territorio intorno al 1300.

L’accuratezza scientifica e l’innovazione tecnologica sono gli ingredienti su cui si fonda il progetto espositivo: un lavoro di squadra che ha coinvolto storici, archeologi ed esperti in nuove tecnologie, che hanno lavorato insieme con l’obiettivo di garantire la scientificità delle ricostruzioni e degli apparati, realizzati con un linguaggio semplice e coinvolgente.

Ingresso: incluso nel biglietto a tariffa speciale del museo (5 euro).

Per info e prenotazioni Museo Classis Ravenna: 0544 473717 oppure classisra@ravennantica.org

Coronavirus, in provincia sesto giorno di fila con meno di 30 nuovi casi

E in tutta la regione oggi, 27 maggio, solo tre decessi

Per il territorio provinciale di Ravenna oggi, 27 maggio, si sono registrati 22 nuovi casi di Covid: 6 asintomatici e 16 con sintomi; 22 in isolamento domiciliare e nessun ricovero. Nel dettaglio: 13 da contact tracing; 6 per sintomi; 3 test privato. È il sesto giorno consecutivo in cui i nuovi positivi non superano quota 30, dal 12 maggio la media mobile sui sette giorni precedenti è inferiore a 50 (soglia per rientrare in zona bianca ma su base regionale). I tamponi eseguiti sono stati 1415. Oggi la Regione non ha comunicato decessi. Sono state comunicate 58 guarigioni. I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 30232.

Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus in Emilia-Romagna si sono registrati 383.025 casi di positività, 263 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.132 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 1,3 percento. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 39,6 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 48 nuovi casi, seguita da Bologna (42). Poi Reggio Emilia e Rimini (entrambe con 32 nuovi casi), Parma (28), Cesena (23) e Ravenna (22); quindi Forlì (14), Ferrara (11), Piacenza (8) e, infine, il Circondario Imolese (3).

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 17.357 (-176 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 16.624 (-111), il 95,7% del totale dei casi attivi.

Si registrano tre nuovi decessi, di cui 1 a Reggio Emilia (una donna di 57 anni) e 2 in provincia di Bologna (entrambe donne, di 83 e 94 anni). Nessun decesso a Piacenza, Parma, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.170.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 111 (+2 rispetto a ieri), 622 quelli negli altri reparti Covid (-67). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 13.a Parma (+1),13 a Reggio Emilia (invariato), 17 a Modena (-1), 38 a Bologna (+2), 3 a Imola (-1), 5 a Ferrara (invariato), 3 a Ravenna (invariato), 2 a Forlì (invariato), 5 a Cesena (+1) e 9 a Rimini (invariato).

Cmc: Mereghetti non è più Ad e il cda sarà aiutato da un advisory board

Ungania (Studio La Croce) sarà consigliere delegato del nuovo team di professionisti. La coop è in concordato

StampaDavide Mereghetti non è più l’amministratore delegato della Cmc e il consiglio di amministrazione della Cooperativa muratori cementisti di Ravenna prepara un riassetto con l’affiancamento di un advisory board composto da quattro consulenti. Alla guida ci sarà Pier Luigi Ungania, senior partner dello Studio La Croce. Faranno parte del team di professionisti anche Augusto Machirelli, Mattia Berti e Romano Paoletti, manager di provata competenza ed esperienza che assumerà la carica di consigliere delegato. Il gruppo di lavoro avrà il compito di supportare la cooperativa in tutte le attività societarie e consiliari nella gestione ordinaria, nei rapporti con gli organi della procedura, con le istituzioni finanziarie e con gli stakeholder. Cmc sta attraversando le fasi di ristrutturazione aziendale dopo l’omologazione del concordato preventivo con un passivo miliardario.

«L’attività di risanamento avviata proseguirà – dichiara il presidente Alfredo Fioretti – con nuovi standard di organizzazione aziendale, di controllo di gestione e di programmazione, rafforzando sia gli aspetti finanziari che quelli industriali. Siamo impegnati al massimo delle nostre energie per raggiungere gli obiettivi previsti dal piano concordatario. A Mereghetti il cda ha espresso il proprio ringraziamento per il contributo apportato nell’esercizio del suo mandato». Dal canto suo Mereghetti ha ringraziato il presidente, il cda e i soci per la fiducia accordata e per il lavoro svolto.

Annullato il sequestro dell’ambulatorio del veterinario accusato di maltrattamenti

Da Facebook Mauro Guerra annuncia la ripresa dell’attività a Sant’Antonio. Nel garage del medico erano stati trovati 615mila euro in contanti in una scatola

192321317 4038548776224141 825899066294347608 NUna foto mentre bacia la porta di ingresso e la scritto “Domani dalle 8 mi trovate in ambulatorio”. Così il veterinario Mauro Guerra ha annunciato via Facebook, con un posto del 27 maggio, di aver riottenuto la disponibilità del suo ambulatorio di Sant’Antonio, frazione di Ravenna, che era stato sequestrato all’inizio del mese nell’ambito di un’indagine che lo vede accusato di maltrattamento e uccisione di animali. Il medico è lo stesso che in occasione di una perquisizione a dicembre 2020 venne trovato con uno scatolone in garage contenente 615mila euro in contanti. Secondo gli inquirenti sarebbero la prova di un ampio giro di prestazioni in nero. Per quei fatti all’uomo è stato sequestrato un milione di euro.

È morta Carla Fracci. Era attesa a Cervia per due eventi, il cordoglio del sindaco

Gli appuntamenti si svolgeranno ugualmente in onore della celebre danzatrice. Sarà il ballerino Kledi Kadiu a omaggiare la stella della danza

191392240 10160075303274610 8985427628431260524 NIl sindaco di Cervia, Massimo Medri, esprime il cordoglio di tutta la città per la scomparsa di Carla Fracci. La celebre danzatrice era attesa a Cervia nel corso dell’estate con due importanti eventi organizzati da Did MiMa Summer Edition, nata dalla collaborazione tra KlediDance Desenzano, Scuola di Danza diretta da Silvia Frecchiami in collaborazione con il ballerino Kledi Kadiu. Il primo un workshop di danza classica, danza moderna e laboratorio coreografico di street jazz  in cui sarebbe stata insegnante d’eccezione, il secondo lo spettacolo “Carla Fracci mon Amour” a lei dedicato con la Fracci ospite d’onore della serata.

«È scomparsa la stella della danza – commenta il primo cittadino cervese –, un’artista straordinaria che con la sua eleganza, signorilità e leggerezza ci faceva sognare ad ogni suo passo sul palcoscenico. La città di Cervia esprime il più profondo cordoglio, nella consapevolezza che la sua bellezza e la sua leggenda non tramonteranno e continueranno a vivere nei nostri cuori».

Gli eventi si svolgeranno ugualmente in suo onore e sarà proprio il ballerino Kledi Kadiu a omaggiarne il ricordo.

Contributi dal Comune per chi installa antifurti e videocamere a casa

Stanziato un fondo da centomila euro per coprire fino al 50 percento delle spese sostenute da cittadini con Isee inferiore a 40mila euroCamera Cctv Equipment 430208

La giunta comunale di Ravenna ha approvato uno stanziamento di centomila euro per contribuire a parte delle spese sostenute dai cittadini in difficoltà economiche che vorranno dotare le proprie abitazioni e pertinenze di sistemi di sicurezza passiva a difesa da furti e intrusioni, o aggiornare quelli obsoleti. È il progetto “Casa Sicura”: soddisfatto il sindaco che così afferma di tenere fede a un impegno preso nel programma di mandato.

Il contributo riguarda le spese sostenute ad una data successiva alla pubblicazione dell’avviso per l’acquisto e l’installazione di mezzi finalizzati a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti derivanti da intrusioni di terzi mediante il ricorso a sistemi rientranti nelle seguenti tipologie: sistemi antifurto sonori o nebbiogeni; videosorveglianza; porte blindate o rinforzate; rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti. Il termine per la presentazione delle richieste decorre dal primo giugno 2021 sino alle 12 del 31 agosto 2021. Gli interventi e tutta la documentazione comprovante i lavori eseguiti nonché i relativi pagamenti dovranno essere conclusi e pervenire entro il 31 dicembre 2021, pena la mancata erogazione del contributo.

Possono accedere al contributo i cittadini residenti nel comune di Ravenna in possesso di attestazione Isee, in corso di validità, non superiore a 40mila euro. Per la medesima unità immobiliare, ovvero a favore del medesimo soggetto, è ammessa un’unica richiesta di contributo. Il contributo sarà erogato nella misura del 50 percento delle spese ammissibili, comprensive di Iva, e comunque non oltre l’importo massimo di 1.500 euro nel caso di Isee non superiore a 25mila euro e non oltre l’importo massimo di mille euro nel caso di Isee da 25mila a 40mila euro.

L’erogazione dei contributi avverrà secondo il posizionamento nella graduatoria delle istanze pervenute entro la data di scadenza e redatta sulla base dell’ISEE crescente sino all’esaurimento dello stanziamento in bilancio. Le domande collocate in graduatoria ma escluse dal contributo per esaurimento delle risorse finanziate saranno ritenute valide e prese in considerazione ai fini della partecipazione per l’anno seguente, qualora venga approvata la riedizione del progetto. L’erogazione del contributo assegnato avverrà, entro il 28 febbraio 2022 mediante bonifico sul conto corrente indicato dal richiedente al momento di presentazione dell’istanza di contributo.

La richiesta deve essere presentata mediante e-mail all’indirizzo Pec comune.ravenna@legalmail.it, o tramite raccomandata con avviso di ricevimento oppure consegnata a mano ed indirizzata a Comune di Ravenna, Piazza del Popolo n. 1, 48121 Ravenna; dovrà essere allegata copia di un documento d’identità. Le domande presentate a mezzo posta o a mano dovranno essere in busta chiusa e sulla busta dovrà essere riportato IL MITTENTE, L’OGGETTO DELL’AVVISO e consegnate all’Ufficio Archivio e Protocollo del Comune di Ravenna, Piazza del Popolo n. 1, 48121 Ravenna.

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