giovedì
21 Agosto 2025

Controlli sulle misure anti-Covid: un disco-pub e un ristorante chiusi per 5 giorni

Ispezionate anche due discoteche dove non sono emerse irregolarità nella gestione. Disattenzione e scarso utilizzo delle mascherine tra la clientela

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Pattuglie della polizia locale di Ravenna in centro a Marina di Ravenna

Un disco-pub a Marina di Ravenna e un ristorante a Lido Adriano sono stati sanzionati dalla polizia locale di Ravenna nella notte tra il 4 e il 5 luglio per violazioni ai protocolli che stabiliscono le misure anti-Covid da predisporre nelle attività di ristorazione e ballo. Per il primo locale anche una sanzione complessiva di duemila euro. Spetterà ora alla prefettura fissare l’esatto periodo di durata della sospensione dell’attività (fino a un massimo di 30 giorni).

I locali sanzionati sono il Localito Clandestino a Marina e il Calandrino a Lido Adriano. Nel primo i vigili urbani ritengono di aver individuato numerose e gravi trasgressioni alle “Linee guida regionali per discoteche”. Nel secondo invece sarebbero emerse carenze organizzative in violazione al “Protocollo di regolamentazione degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande”.

Come aveva preannunciato il vicesindaco con delega alla Sicurezza, la polizia locale ha messo in campo una serie di controlli per accertare che le attività della movida applicassero le disposizioni richieste dalle normative.

Quattro pattuglie (Polizia Commerciale e Tutela del Consumatore, Ufficio Periferia – Sezione Mare e Sezione Pronto Intervento), capeggiate dal comandante Andrea Giacomini, tra mezzanotte e le 4 del mattino hanno svolto accertamenti lungo l’intero tratto rivierasco. Tra i locali controllati anche due discoteche, il Matilda e il Bbk, dove la gestione è risultata adeguata.

A parte le disposizioni richieste alle attività, è poi emerso un comportamento della clientela contraddistinto da generale disattenzione e trascuratezza nel rispettare, nonostante i numerosi e chiari avvisi, la misura di prevenzione dell’utilizzo di protezioni delle vie respiratorie nelle occasioni (assai frequenti) in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza.

Parcheggia il Suv in spiaggia e sale sugli scogli ma cade e resta incastrato

E il carro-attrezzi che interviene per la rimozione resta insabbiato e serve un trattore

WhatsApp Image 2020 07 05 At 17.15.59 (1)Ha posteggiato il Suv sulla spiaggia di Marina Romea, nei pressi dello stabilimento Boca Barranca alla foce del Lamone, e poi è sceso per fare una passeggiata sugli scogli ma, complice il probabile stato di ebbrezza, è caduto ed è rimasto incastrato fra i sassi rendendo necessario l’intervento dei soccorsi e il trasporto in ospedale per le medicazioni. È quanto accaduto stamani, 5 luglio, prima delle 8.30 a un uomo di cui non sono note le generalità.

La vicenda poi ha avuto un ulteriore sviluppo paradossale. Il carro-attrezzi, intervenuto per rimuovere il veicolo dall’arenile dove stavano arrivando i bagnanti, è rimasto a sua volta insabbiato. Per liberare il mezzo pesante è servito un trattore del vicino circolo velico.

Nei confronti del proprietario del Suv procede la capitaneria di porto con le sanzioni previste per la bravata.

«In provincia perse 1.573 imprese in dieci anni. E ora l’economia è ferma»

La Cna presenta il rapporto congiunturale e lancia un appello al Governo

Lavori podere Pantaleone«Esprimiamo forte preoccupazione sullo stallo della situazione econo- mica del Paese che può avere effetti negativi su tutto il sistema Italia». È quanto affermano Pierpaolo Burioli e Massimo Mazzavillani, rispettiva- mente presidente e direttore della Cna di Ravenna, nel presentare i dati del tradizionare rapporto congiunturale sull’economia della provincia elaborato dall’associazione degli artigiani. «C’è l’esigenza – continuano Burioli e Mazzavillani, lamentando anche una cronica difficoltà nell’accesso al credito da parte delle imprese – che il Governo, in una fase così critica, garantisca modalità e tempi della ripartenza economica fluidi e snelli, eliminando tutti gli ostacoli».

Per quanto riguarda il rapporto, nel corso del 2019 il sistema produttivo della provincia di Ravenna è riuscito a realizzare performance leggermente inferiori a quelle regionali e migliori di quelle medie nazionali, con indicatori comunque ancora in crescita. Secondo gli scenari di previsione infatti il 2019 si è chiuso con una crescita stimata del valore aggiunto, cioè della ricchezza prodotta, per la provincia pari al +0,3 percento rispetto al 2018. Unico dato negativo, quello del valore aggiunto dell’agricoltura, in calo del 6,5 percento. Cna conferma il calo del numero delle imprese e il saldo negativo fra avvii e chiusure di attività. Al 31 dicembre 2019 infatti sono state contabilizzate 38.674 imprese in provincia di Ravenna e sono risultate 435 in meno rispetto alla stessa data dell’anno precedente. Rispetto all’intero tessuto produttivo provinciale, l’incidenza delle imprese artigiane passa dal 26,86 percento del 31 dicembre 2018 al 26,73 di un anno dopo, un dato pressoché invariato. Ciò a fronte del fatto che – rispetto al decremento del Registro Imprese di 435 unità – le imprese artigiane sono diminuite di 167 unità.

«Come si può facilmente osservare – sottolineano ancora dalla Cna –, da fine 2008 a fine 2019, il Regi- stro Imprese registra un calo di 3.966 imprese, delle quali oltre il 45 percento sono imprese artigiane». Da notare anche che il dato delle imprese artigiane registrate in Emilia-Romagna (-1,08 percento) a fine 2018 è “migliore” rispetto a quello riscontrato su Ravenna (-1,59), ed in linea con quello nazionale (-1). Il 2019 si chiude anche con una variazione positiva dell’1,15 percento del fatturato, proseguendo il trend positivo iniziato nel 2015. Se si confrontano i dati di fine 2019 con quelli di fine 2008 si riscontra, comunque, un calo del fatturato di poco superiore al 10 percento. Per quanto riguarda il 2020 lo scenario si presenta molto difficile – sottolinea la Cna di Ravenna – «e, in una ottica più ottimistica, con trend in recupero a partire dal 2021. La crisi inciderà particolarmente nell’Area dell’Euro, già colpita da un progressivo rallentamento e per la quale viene prevista una pesante variazione negativa del Pil. L’Italia sarà tra i Paesi più in sofferenza e la crisi a livello nazionale, colpirà più duramente le province a vocazione turistica e ricettiva, quelle con forte componente artigiana, formata da piccole e micro-imprese, e le province export-oriented».

Scendendo nel dettaglio territoriale, secondo le previsioni di Prometeia, per il 2020 nella provincia di Ravenna è attesa una diminuzione del valore aggiunto complessivo, rispetto al 2019, pari a -6,4 percento: una caduta inferiore a quella prevista per l’Emilia-Romagna (-7). Questi da- ti potrebbero essere rivisti al ribasso in relazione alle ultime previsioni Istat. Tutti i settori ne risentiranno e in diminuzione risulterà anche il valore aggiunto per abitante: si passerà dai 29.000 euro del 2019 ai 27.200 di ricchezza pro-capite nel 2020. Sulla base di queste stime, la ricchezza prodotta dal complesso dell’economia ravennate scenderà a 10,6 miliardi di euro, contro gli 11,3 del 2019. Al 31 marzo 2020, nota infine la Cna, le imprese artigiane registrate in provincia di Ravenna sono risultate 10.241, con una riduzione di 158 unità in tre mesi. Negli ultimi dieci anni si sono perse 1.573 imprese artigiane (-13,3 pecento). I dati occupazionali di questi primi tre mesi del 2020 infine esprimono valori in forte contrazione, invertendo il trend che aveva caratterizzato il 2019 per quanto riguarda le piccole imprese o quelle artigiane.

Lavori in via Serra: per l’estate il Mac Gowan va in darsena e diventa Porters Pub

Trasloco temporaneo per il locale in stile irlandese negli spazi che erano del circolo Dock61 per evitare il disagio del cantiere stradale nel borgo San Rocco

IMG 20200702 200024 01Porter è il nome con cui si indica un tipo di birra scura ma anche il lavoro del facchino, attività svolta per generazioni dai famigliari di Stefano Gamberini che ha deciso di chiamare Porters Pub il suo locale in darsena a Ravenna, negli spazi occupati fino a poche settimane fa dal circolo Arci Dock61. Si tratta della versione estiva del Mac Gowan, storica birreria in stile irlandese nel Borgo San Rocco. Gamberini infatti ha deciso di traslocare temporaneamente per evitare il disagio del cantiere stradale in via Renato Serra.

L’attività estiva è aperta dalle 20.30 e offre, oltre ad una vasta scelta di birre, una piccola ristorazione come hamburger e pizza. A breve si aggiungerà anche il piccolo intrattenimento musicale fedele ai ritmi irlandesi da sempre di casa in via Serra. Con l’autunno riaprirà i battenti il Mac Gowan nella sua sede abituale, ma l’idea per il futuro è di organizzare altri eventi in darsena tra cui il San Patrick Day.

«Siamo molto felici di poter supportar Stefano e Fulvia nella loro attività – dice  il funzionario Confesercenti Riccardo Ricci Petitoni –, specie in un periodo così complesso dove hanno comunque trovato il modo di rinnovarsi e rilanciare, cosa non sicuramente scontata né da tutti. La darsena acquista un’attività di peso che senza dubbio contribuirà ad accrescere l’offerta e l’attrattività».

Tanti a tavola sotto le stelle per la prima cena-concerto del Mercato Coperto

La rassegna “Note di Sapore” in piazza Costa è partita con Lisa Manara e proseguirà con altri quattro appuntamenti in luglio

WhatsApp Image 2020 07 05 At 09.53.30 (1)È partita con una buona affluenza di pubblico la nuova rassegna che unisce musica e cucina sotto le stelle in piazza Andrea Costa a Ravenna, nel cuore del centro storico. Ieri sera, 4 luglio, il concerto della cantante emiliana Lisa Manara ha aperto “Note di Sapore” organizzato da Mercato Coperto e Costa Cafè che si affacciano sulla piazzetta.

Le serate si sviluppano con aperitivo con dj dalle 18 e cena con concerto dalle 21. Concerto che, per rispettare le norme anti Covid, sarà fruibile esclusivamente seduti ai tavoli, per cui è consigliata la prenotazione.

Si prosegue il 9, 14, 21 e 28 luglio con altri artisti della zona, rispettivamente Sara Zaccarelli, Gloria Turrini, King Frisco, Hernandez & Sampedro. In collaborazione anche con Spiagge Soul.

Vie dell’Amicizia, il Ravenna Festival a Paestum: Muti dirige al parco archeologico

Il progetto che visita luoghi simbolo della storia antica e contemporanea quest’anno è dedicato alla Siria, legata al sito campano da Palmira. Il 5 luglio la Cherubini suona l’Eroica di Beethoven (su Rai 1 il 23 luglio)

Muti DoganSilvia Lelli 03072020 07379Palmira e Paestum, l’una “sposa del deserto”, l’altra colonia greca dedicata a Poseidone: unite dal comune passato romano, dal riconoscimento Unesco, dal più recente gemellaggio e, domenica 5 luglio, dal concerto diretto da Riccardo Muti. Il Ravenna Festival è al Parco Archeologico per la seconda tappa, dopo il concerto a Ravenna di venerdì, delle Vie dell’Amicizia, il progetto che dal 1997 visita luoghi simbolo della storia antica e contemporanea.

L’Eroica di Beethoven per unire musicisti italiani e siriani, dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e della Syrian Expat Philharmonic Orchestra; sullo stesso palcoscenico anche la cantante Aynur Doğan e l’artista Zehra Doğan, entrambe di origine curda. Il concerto è dedicato alla memoria dell’attivista civile Hevrin Khalaf (1984-2019) e dell’archeologo Khaled al-Asaad (1932-2015), vittime dell’Isis.

L’appuntamento – sostenuto dalla Regione Campania con la Camera di Commercio di Salerno, in collaborazione con il Comune di Capaccio, il Parco Archeologico di Paestum e Velia, organizzato in collaborazione con Scabec, società della Regione Campania per i Beni Culturali – sarà trasmesso su Rai Uno il 23 luglio alle 23.15.

VieAmiciziaSilvia Lelli 03072020 9894«Arriviamo da Ravenna proseguendo il cammino dei viaggi dell’Amicizia – spiega Riccardo Muti – iniziato tanti anni fa in una Sarajevo martoriata dalle bombe con l’esecuzione dell’Eroica di Beethoven. E con l’Eroica di Beethoven siamo a Paestum, gemellata con Palmira; questo sottolinea il rapporto tra il nostro mondo e il mondo siriano e il sentimento di fratellanza nei confronti di una terra che visitammo già molti anni fa e dove ebbi l’occasione di lavorare con giovani musicisti siriani. Siamo fieri di aver incorporato nell’Orchestra Cherubini alcuni musicisti che provengono dalla Filarmonica Siriana Espatriata e che si uniranno a noi secondo un criterio che il Festival di Ravenna ha sempre osservato, quello di invitare i musicisti di ogni luogo che visitiamo a unirsi alle nostre forze musicali, che sono forze giovanili e quindi una speranza per un futuro migliore e un futuro di pace».

In auto 9 cani da caccia stipati, 8 con la coda mozzata: 54enne denunciato

L’uomo di Casola Valsenio in casa aveva un fucile modificato ma il rinnovo della licenza venatoria era stato rifiutato

Caccia 1200x800Trasportava in auto nove cani da caccia di cui otto con la coda mozzata, esemplari di Segugio maremmano di età e taglie diverse, stipati all’interno di due vani realizzati nella parte posteriore del mezzo, di cui uno addirittura ricavato da un sottofondo del piano delle bombole a gas metano. Un uomo di 54 anni di Casola Valsenio, B. G. originario di Forlì, è stato denunciato per maltrattamento di animali e violazione alla legge sulle armi.

È molto probabile che il 54enne sia un bracconiere. L’ipotesi è supportata dal ritrovamento a casa dell’uomo di un’arma da caccia alterata per agevolarne il trasporto e l’occultamento. L’arma è stata sottoposta a sequestro.

Da diverso tempo sia la questura di Ravenna che la polizia provinciale di Ravenna avevano avuto segnalazioni circa i movimenti sospetti di un uomo che deteneva numerosi cani da caccia ed era stato visto più volte in zone boschive con gli animali. Gli approfondimenti preliminari hanno evidenziato che alcuni anni era stato respinto il rinnovo della licenza di porto di fucile per uso caccia.

Mirati servizi di osservazione hanno portato al controllo nella serata dell’1 luglio lungo la provinciale 70 “Prugno”. E sono emersi i due vani in auto: secondo i rilievi della polizia gli animali erano costretti a comportamenti insopportabili per le loro caratteristiche fisiche, tanto che non riuscivano a stare in piedi a muoversi e risultavano essere accalcati l’uno agli altri.

Sono 17 i braccianti stranieri positivi: «Tutti isolati, situazione sotto controllo»

Il presidente della Provincia invita coloro che sono rientrati dall’estero o hanno avuto contatti con persone rientrate dal Bangladesh o da altri Paesi a rischio, a contattare l’Igiene pubblica per effettuare un tampone

APERTURA ATTIVITà COMMERCIALI DOPO CHIUSURA COVID RAVENNASono in totale 17 i braccianti, tutti uomini, provenienti dal Bangladesh e arrivati in provincia di Ravenna per lavoro ma risultati positivi al coronavirus (tutti asintomatici) e per questo in isolamento. I lavoratori sono entrati in Italia con diversi voli atterrati a Fiumicino: 14 sono domiciliati nel comune di Ravenna (13 residenti nella stessa abitazione) e tre nel comune di Cervia facenti parte del medesimo nucleo abitativo. I loro contatti stretti sono stati rintracciati dalle autorità sanitarie e per loro è stato disposto l’isolamento a domicilio in albergo covid; sono inoltre in corso i relativi tamponi.

Il presidente della Provincia, Michele de Pascale, definisce la situazione sotto controllo: «Grazie all’attivazione di procedure sperimentate in questi mesi e alla collaborazione tra tutte le autorità sanitarie, il dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl Romagna ha subito individuato i pazienti da sottoporre a tampone e quindi le positività. Va sottolineato che queste persone, per lo più rientrate dall’estero, erano già in isolamento domiciliare, ma comunque il personale sanitario ha tempestivamente individuato tutti i loro contatti che sono stati posti, a loro volta, in isolamento, e sta effettuando ulteriori tamponi. Questo ci porta a dire che la situazione si può ritenere sotto controllo. Ad ogni modo, per il principio di massima prudenza, invitiamo tutti coloro che sono rientrati dall’estero o hanno avuto contatti con persone rientrate dal Bangladesh o da altri Paesi a rischio, a contattare l’Igiene pubblica per effettuare un tampone. Grazie alla collaborazione di tutti riusciremo a mantenere la situazione sotto controllo».

Annega in mare mentre fa il bagno con gli amici: tragica fine per un 28enne

Inghiottito dalle onde e riemerso vicino alla scogliera nei pressi del bagno Go Go: inutili le manovre di rianimazione portate avanti a lungo

20200704 175646Un 28enne è annegato nelle acque di Lido di Classe all’altezza del bagno Go Go nel pomeriggio di oggi, 4 luglio, mentre faceva il bagno in compagnia di alcuni amici. Il mare era mosso e il servizio salvataggio era in pausa: il giovane è stato inghiottito dalle onde sparendo dalla vista degli amici e riaffiorando vicino alla scogliera già in gravi condizioni. Inutili i tentativi di rianimazione: le manovre sulla spiaggia, iniziate dai bagnini arrivati sul posto e proseguite dal personale del 118, non sono servite. La vittima è residente nel Forlivese.

Sostegno alla stampa locale: un milione dalla Regione per sei campagne sul Covid

Il contributo va da 3.600 euro a diecimila per tv, radio, quotidiani, periodici e siti

È aperto il bando da un milione di euro messo a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna per sostenere chi fa informazione locale: contributi a emittenti radio-Tv, quotidiani e periodici, testate online. Il contributo andrà da un minimo di 3.600 euro per le testate online a un massimo di 10mila euro per la stampa cartacea quotidiana e le emittenti televisive, per la diffusione di sei campagne regionali di comunicazione istituzionale esclusivamente su temi inerenti l’emergenza Covid-19 e le sue conseguenze da agosto a dicembre 2020.

Fino al 15 luglio possono presentare domanda le imprese aventi qualsiasi forma giuridica e le imprese editrici costituite come cooperative di giornalisti o enti senza fini di lucro, attive nell’ambito territoriale regionale e iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (Roc). Il  bando è aperto a soggetti di tutti i comparti: emittenti radio-televisive; stampa cartacea quotidiana e periodica, regionale e locale; testate giornalistiche on line; agenzie di stampa quotidiane. Fra i requisiti richiesti, la testata giorrnalistica regolarmente registrata, un direttore responsabile, l’attività giornalistica svolta esclusivamente da personale iscritto all’Albo professionale, essere in regola con il pagamento degli stipendi e i versamenti contributivi previdenziali di tutto il personale.

Da Imola a Massa Lombarda per abbandonare rifiuti in strada: 270 euro di sanzione

Lo scarico nei pressi dell’isola ecologica di Fruges: furbetti del rusco individuati grazie alle fototrappole e all’indagini sul materiale nei sacchetti. Incastrati anche due residenti in paese: per loro sanzione da 104 euro

Abbandono RifiutiLa polizia locale di Massa Lombarda ha sanzionato quattro persone per abbandono di rifiuti fuori dagli appositi cassonetti. Si tratta di due residenti a Massa e altrettanti provenienti da Imola, che avevano lasciato in strada i rifiuti nei pressi dell’isola ecologica di base (Ieb) di via Argine San Paolo, angolo via Mameli, a Fruges. La sanzione è pari a 104 euro per l’abbandono di rifiuti, a cui si aggiungono 166 euro per chi commette la violazione fuori dal proprio Comune di residenza.

I responsabili degli abbandoni sono stati scoperti grazie alle immagini della fototrappola mobile, installata nell’area, e grazie al lavoro degli agenti del presidio di Massa Lombarda della polizia locale che hanno rinvenuto nei sacchetti lasciati in strada gli elementi utili all’identificazione dei trasgressori.

«L’amministrazione comunale prosegue il lavoro di presidio del territorio per contrastare questi atti incivili a scapito della comunità – dichiara il sindaco di Massa Lombarda, Daniele Bassi-. Se da parte di tutti non si assume la consapevolezza che non esistono solo diritti da urlare ma anche doveri da praticare, qualsiasi tipo di controllo non sarà mai sufficientemente efficace. Noi continueremo con determinazione a intervenire, ma serve anche la collaborazione dei cittadini per mantenere pulita la nostra città. Colgo l’occasione per ringraziare gli agenti del nostro presidio per il grande lavoro che continuano a fare».

Isolamento domiciliare per 13 braccianti arrivati dall’estero già positivi al Covid

Dal Bangladesh a un’azienda agricola ravennate: sono tutti asintomatici, contagi individuati nei controlli di prassi sulle persone in arrivo dall’esterno

Agriculture Backyard Blur Close Up 296230Tredici persone provenienti dal Bangladesh, rientrate regolarmente in Italia nei giorni scorsi con un volo atterrato a Fiumicino per lavorare come braccianti agricoli in un’azienda a nord di Ravenna, sono state trovate positive al coronavirus e sono state isolate, tutte asintomatiche. A fornire dettagli sulla vicenda è il sindaco Michele de Pascale, con un post su Facebook, dopo la pubblicazione della notizia sull’edizione odierna, 4 luglio, del Corriere Romagna.

Le indagini dell’Ausl sono partite giovedì 2 luglio e hanno permesso di isolare le persone rientrate in Italia e chi con loro era entrato in contatto. I cittadini bengalesi sono subito stati messi in isolamento domiciliare, sotto stretta sorveglianza delle autorità sanitarie che ha eseguito i tamponi rilevando le positività e facendo scattare le dovute misure di contenimento.

Il primo cittadino fa presente che non si tratta di un vero e proprio focolaio come comunemente inteso: «Non vi è stata una diffusione locale del virus, in quanto le positività sono state riscontrate entro la procedura standard di controllo dei rientri e circoscritte al nucleo di riferimento».

Sono diversi, anche in altre parti d’Italia, i cittadini bengalesi rientrati regolarmente nel Paese con alcuni voli nel mese di giugno: poiché il Bangladesh e tutta l’area del sub continente indiano sono interessati da una forte circolazione virale, ed essendo le loro capacità di individuare i casi più basse delle nostre, partono e arrivano diversi cittadini positivi. L’attenzione sul fenomeno è alta: «L’importante – spiegano dall’Ausl che monitora con grande attenzione la situazione – è intercettare subito questi casi di rientro per evitare la diffusione del virus al di fuori di questi cluster circoscritti».

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