Tra i protagonisti anche la band La Rua e la cantautrice Margherita Vicario
Manuel Agnelli in una foto di Nicola Dalmo durante il recente concerto al teatro Fabbri di Forlì
Il Comune di Cervia annuncia la prima edizione di un festival di musica “indie”, sempre che questa definizione (che dovrebbe comprendere la cosiddetta musica indipendente italiana, oggi in parte divenuta mainstream) abbia ancora un senso. Si tratta del Cervia Loves Indie, tappa cervese del tour estivo organizzato da Rai Radio2, in programma il 14 e 15 giugno nella Città del sale.
Il 14 giugno il festival inizia con La Rua, giovane gruppo pop-folk arrivato al cuore del pubblico dopo il grande consenso raccolto grazie alla partecipazione alla trasmissione Amici di Maria De Filippi nel 2016 e a Sanremo Giovani nel 2018. A seguire la giovane cantautrice (e anche attrice) Margherita Vicario.
Il 15 giugno è invece la volta dell’artista di spicco di questa due giorni, leader di una delle band più longeve del panorama rock italiano: Manuel Agnelli, frontman degli Afterhours e giudice delle ultime edizioni di X Factor.
Oltre alla musica, il festival propone un villaggio con “street food biologico e di alta qualità, aree benessere a cielo aperto, insieme ad iniziative di book crossing e visite naturalistiche e culturali”, si legge sul sito del Comune.
Tre episodi contestati. Nel 2012 l’arrestato dopo aver preso 15mila euro per aggiustare una sanzione da 800mila euro. La difesa: non bustarelle ma il pagamento di consulenze fatte come secondo lavoro
Chiedeva soldi agli imprenditori, in particolare negozianti e commercianti, per favorire l’esito di verifiche fiscali. Il tribunale di Ravenna ha accolto la tesi dell’accusa e ha condannato a sei anni di carcere Nicola Ricciardi, ex funzionario dell’Agenzia delle Entrate. La sentenza contesta due episodi di concussione e una tentata induzione indebita avvenute nel 2012. Come si legge sulle pagine dei quotidiani locali, Corriere Romagna e Resto del Carlino, il pronunciamento dei giudici è arrivato ieri, 5 giugno, dopo un’ora e mezza di camera di consiglio. La procura (pm Lucrezia Ciriello) aveva chiesto in totale nove anni di carcere.
L’arresto di Ricciardi era avvenuto sette anni fa, il 20 aprile del 2012, fuori da un bar di Milano Marittima dopo avere ricevuto 15mila euro dalla titolare di una boutique di abbigliamento che aveva ottenuto in cambio della promessa di mitigare una sanzione da 800mila euro frutto di una verifica fiscale. La titolare del negozio si era rivolto alla guardia di finanza che aveva organizzato una trappola. L’imputato si è sempre difeso dicendo che quei soldi incassati non erano frutto di minacce ma il pagamento di consulenze che avrebbe fornito a chi era finito sotto la lente dell’Agenzia delle Entrate, una sorta di doppio lavoro.
In Italia gli occupati della catena sono 1.800 (450 in Emilia-Romagna di cui 45 a Russi). L’obiettivo è la riapertura per salvaguardare lavoratori e clienti che attendono prodotti già pagati
La Regione Emilia-Romagna inviterà l’Inps a pagare il Trattamento di fine rapporto (Tfr) maturato dai lavoratori del Mercatone Uno fino ad agosto 2018, cioè prima del passaggio alla gestione della Shernon Holding che a distanza di un anno è stata dichiarata fallita con la conseguente chiusura dei punti vendita e la crisi per 1.800 dipendenti in Italia (45 a Russi). Al contempo, la Regione continua a collaborare con i Comuni dove hanno sede i negozi della catena per applicare tutti i possibili interventi sociali in questa fase di sospensione dei lavoratori, che sono privati priva di ogni forma di reddito o di ammortizzatore sociale. Lo ha affermato l’assessora regionale alle Attività produttive Palma Costi, nell’incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dei Comuni sede di punti vendita, che si è svolto oggi pomeriggio, 5 giugno, a Bologna per condividere azioni a supporto dei lavoratori (450 in Emilia-Romagna e 1.800 in Italia), coinvolti nella crisi Mercatone Uno/Shernon Holding.
L’incontro è stato anche occasione per riportare ai sindacati l’esito del vertice con le banche di lunedì scorso, firmatarie del Protocollo di anticipazione della cassa integrazione, in merito alla richiesta di sospensione temporanea dei mutui e dei prestiti avanzata da Regione e Comuni. Richiesta che è stata recepita dalle banche. I sindacati hanno apprezzato l’impegno della Regione e la disponibilità dei Comuni ad attivarsi.
Al termine dell’incontro con i sindacati, l’assessora regionale ha avuto uno scambio di vedute con le associazioni di consumatori, in rappresentanza di centinaia di clienti in attesa di merce non consegnata. Clienti che aspettano, pur da posizioni diverse, di conoscere il destino della Shernon (a Ravenna in programma un incontro il 18 giugno). Nell’incontro è stato fatto il punto sulle ripercussioni che la crisi del Mercatone Uno sta avendo sulla clientela. La rapida riapertura dei punti vendita, è stato condiviso, rappresenterebbe anche una soluzione per i diritti dei clienti, oltre a rappresentare il riavvio di un percorso di rilancio dell’azienda, da tutti auspicato. Inoltre la Regione sosterrà la richiesta delle Associazioni Nazionali dei Consumatori di essere coinvolte dal Ministero nel confronto per la soluzione a questa vicenda.
Si parte da Villa Prati. Secondo appuntamento il 28 giugno. Chiunque può organizzare: bisogna contattare i vicini per allestire e poi spazio alla creatività
Partiranno giovedì 6 giugno da Villa Prati gli appuntamenti dell’estate 2019 della Festa dei Vicini, iniziativa promossa dal Comune di Bagnacavallo e dai Consigli di Zona per festeggiare il piacere di stare assieme fra tavole imbandite, animazioni e chiacchiere. A partire dalle 19 i residenti nella frazione si ritroveranno alla Câ di Prè per condividere una cena in allegria. La serata si concluderà con Fumo, fuoco e fiamme, spettacolo a cura di Emidio Galassi.
I cittadini possono organizzare ritrovi conviviali in strade, parchi e giardini. Sono ancora aperte le adesioni per la tappa bagnacavallese della Festa dei Vicini, fissata per venerdì 28 giugno. Le modalità di partecipazione sono semplici: contattare i propri vicini di casa e mettersi d’accordo per allestire una cena o una merenda lasciando spazio alla creatività e alle abilità di ciascuno. Per aderire alla manifestazione occorre consegnare o inviare via mail entro sabato 15 giugno all’Ufficio Cultura, Comunicazione e Partecipazione l’apposito modulo che è possibile scaricare dal sito del Comune www.comune.bagnacavallo.ra.it oppure ritirare presso l’ufficio. È possibile inoltre richiedere la chiusura delle strade per il periodo di svolgimento della festa.
Per informazioni e adesioni: Ufficio Cultura, Comunicazione e Partecipazione, 0545 280814, partecipazione@comune.bagnacavallo.ra.it.
I casi di Bagnacavallo e Mezzano con l’arresto di due gestori sono il terzo in un anno in provincia di irregolarità di varia natura in strutture assistenziali per anziani
Occorre un tavolo di coordinamento istituzionale in prefettura, con la partecipazione delle parti sociali e dei soggetti ispettivi, per monitorare il fenomeno e coordinare i controlli da parte di tutti i soggetti che ne hanno competenza, con particolare attenzione alla regolarità delle prestazioni lavorative. È la richiesta dei sindacati Cgil, Cisl e Uil per il settore delle case famiglia, di nuovo finito al centro della cronaca locale a Ravenna con l’arresto di due coniugi accusati di caporalato.
Per i rappresentanti dei lavoratori i fatti contestati ai gestori delle due strutture «si configurano come particolarmente gravi, richiamando il reato di caporalato, ma anche senza giungere a situazioni estreme come in questo caso, le irregolarità nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, che sono spesso persone fragili e ricattabili, sono frequenti e poco è servito finora rivolgersi agli organi ispettivi».
Quello dei giorni scorsi è il terzo caso in provincia nell’ultimo anno. Una frequenza che allarma: «È evidente la necessità di continuare a tenere alta la guardia rispetto ad un fenomeno che continua ad essere percepito, da alcuni gestori, come una facile occasione di business, in un mercato nel quale i bisogni assistenziali sono in crescita esponenziale e il sistema pubblico non è nelle condizioni di offrire risposte a tutti ed in tempi celeri».
I sindacati sono soddisfati per l’adozione di un Regolamento per le case famiglia omogeneo da parte dei Comuni della provincia: «È un passo importante ma non basta. Segna la consapevolezza delle istituzioni di dover fare sistema, chiedendo garanzie ai gestori, sia di natura organizzativa che strutturale, prevedendo un ruolo per i medici di famiglia e garantendo l’apertura delle strutture alle comunità e al volontariato. Allo stesso tempo i controlli effettuati dall’Ausl permettono di individuare irregolarità organizzative, verificando se la casa famiglia è compatibile con le condizioni di salute degli ospiti».
Quando è stato tolto il velo è apparsa la scritta “Scuola laica” a rovinare il disegno di piazza San Francesco realizzato per l’occasione dagli alunni della elementare. In arrivo una denuncia contro ignoti
Brutta sorpresa alla scuola elementare Torre di via Pavirani, a Ravenna. Poche ore prima della festa di fine anno delle quattro classi quinte, bambini e maestre impegnati nelle prove in cortile hanno infatti scoperto che il murales realizzato dagli alunni per l’occasione è stato vandalizzato. Sotto il telone che lo ricopriva è apparsa una scritta in rosso, “Scuola laica”, a imbrattare il disegno di piazza San Francesco realizzato sul muro dell’istituto.
Il murales imbrattato alla scuola Torre
Il murales rappresenta il culmine di un progetto dedicato alla città di Ravenna – “ArtLabRa: la Ravenna che vorrei” – che ogni anno alla Torre viene proposto ai bambini (un centinaio circa) delle classi quinte. Un progetto interdisciplinare che coinvolge tutte le materie, con uscite didattiche ai vari monumenti della città e lavori a tema realizzati in classe. Responsabile dell’iniziativa una maestra di religione – ci spiegano dalla scuola –, ma sono coinvolti anche gli altri insegnanti, non essendo un progetto legato esclusivamente all’insegnamento della religione cattolica, ma aperto invece a tutti i bambini e, appunto, tutte le materie. E che non aveva, soprattutto, nulla di religioso.
Gli alunni e le maestre hanno visto così danneggiato un lavoro frutto di tante ore trascorse insieme. La scuola ha deciso di presentare una denuncia contro ignoti alle autorità competenti, che potranno visionare presumibilmente anche i filmati delle telecamere presenti nella scuola.
Le insegnanti hanno comunque deciso di confermare la festa e di scoprire ugualmente il murales, spiegando cosa è successo, tra la delusione dei genitori. Svelato l’imbrattamento, la responsabile del progetto al microfono, con la voce rotta dalle lacrime, ha sottolineato come il gesto abbia «offeso tutti noi, ma in primo luogo i bambini, che sono l’unico scopo della scuola pubblica. Ma noi non vogliamo nascondere la realtà a nessuno, anzi, vogliamo aiutare i ragazzi ad avere una visione aperta sulla realtà. E oggi è festa per tutti». E la festa è proseguita, all’insegna della musica e dell’emozione, nonostante quella scritta.
Si comincia con “Il verdetto” di Eyre. La rassegna si concluderà a fine luglio. Pacchetto cena nel parco e film a 13 euro
L’arena estiva della Rocca Brancaleone a Ravenna è pronta per una nuova stagione di cinema: da sabato 8 giugno cominciano le proiezioni serali all’aperto alle 21.30 e si andrà avanti fino alla fine di luglio per un totale di 49 serate con le pellicole che hanno contraddistinto la stagione invernale e hanno incassato i premi dei principali festival internazionali. Il primo weekend propone “Il verdetto” di Richard Eyre e “Bohemian Rhapsody” di Brian Singer (a questo link gli aggiornamenti per le visioni successive).
La rassegna è curata dall’associazione Cinemaincentro, la stessa che segue la programmazione del Mariani a Ravenna e del Sarti e dell’Italia a Faenza. La novità di quest’anno è data da una convenzione con i nuovi gestori del bar nel parco della fortezza costruita nel XV secolo dai veneziani: prima del film si potrà cenare all’aperto (qui maggiori info).
Decisione del sindaco dopo l’eccessivo utilizzo dell’anno scorso. Confermato il divieto di accesso per i cani allo stadio per non disturbare i cavalli in gara
Un’ordinanza del sindaco di Faenza vieta l’utilizzo dei fumogeni durante le manifestazioni del Palio del Niballo in programma il 23 giugno. «La decisione – fa sapere il Comune – è maturata nell’ambito del Comitato Palio e si è resa necessaria visto l’utilizzo eccessivo di fumogeni avvenuto lo scorso anno». Episodi che avevano causato un temporaneo calo di visibilità ma soprattutto fastidio e irritazione per occhi e mucose degli spettatori.
Il provvedimento vieta di introdurre ed utilizzare qualsiasi tipo di fumogeni in piazza del Popolo ed all’interno dello stadio Bruno Neri in occasione delle manifestazioni sia della Bigorda che del Palio del Niballo. I tradizionali controlli all’ingresso allo stadio, pertanto, fino all’anno scorso limitati ad escludere l’introduzione di vetro, lattine e bevande alcoliche, si estenderanno da quest’anno anche ai fumogeni.
«Al fine di scongiurare spiacevoli discussioni con il servizio d’ordine, si precisa inoltre che, come gli anni scorsi, non sarà consentito l’ingresso allo stadio con cani al seguito, anche se di piccola taglia, per il possibile disturbo ai cavalli in gara».
Appuntamento il 7 giugno nella celebre basilica in centro a Ravenna. I promotori della Pastorale Giovanile e Vocazionale: «Le nostre chiese sono anzitutto delle catechesi viventi, luoghi di richiamo alle nostre radici e quindi anche di annuncio»
Anche la Diocesi di Ravenna aderisce alla “Lunga notte delle chiese”, la notte bianca della spiritualità che, giunta alla sua quarta edizione, collega luoghi di culto di tutt’Italia e non solo (ci sono adesioni anche dalla Romania e dal Sud America), per una serata di evangelizzazione attraverso l’arte e la spiritualità aperta a tutti. Venerdì 7 giugno, dalle 21 fino a mezzanotte la Basilica di San Vitale sarà aperta al pubblico per un momento di preghiera di fronte ai mosaici che ha per titolo “Una Chiesa di luce”.
«Abbiamo scelto proprio San Vitale – spiega il direttore dell’Ufficio Beni Culturali don Lorenzo Rossini –, perché è la più centrale e speriamo che quante più persone, vedendo la Basilica aperta, possano entrare e pregare con noi».
La serata è stata organizzata dalla Pastorale Giovanile e Vocazionale, guidata da don Matteo Papetti: «Stiamo preparando un’animazione fatta di canto, brani biblici, Adorazione eucaristica. La domanda dalla quale parte l’iniziativa nazionale è “Da quale luce ti lasci illuminare?”. Vorremmo declinarlo secondo questa chiave di lettura che parte dai nostri mosaici che anche nella notte si accendono e trasmettono un messaggio di luce con la L maiuscola. È un modo per ricordarci che le nostre Basiliche sono anzitutto delle catechesi viventi, luoghi di richiamo alle nostre radici e quindi anche di annuncio».
Il progetto ha l’ambizione di soddisfare con una sola applicazione per telefonino tutte le esigenze di chi vive una città
Informazioni istituzionali sulla città, sugli uffici pubblici e sui servizi disponibili online, così come informazioni sugli eventi, i mercati ed i parchi cittadini, nonché riferimenti turistici su cosa fare e vedere in città, itinerari, luoghi d’interesse. Tutto questo si può trovare in Cityway, una app che punta a unificare utilità, servizi, informazioni, turismo e commercio per il cittadino e il turista e ora è disponibile anche per Ravenna. È stata presentata questa mattina, 5 giugno, nella sede di Confesercenti.
Oltre al capoluogo, in provincia di Ravenna l’applicazione è già attiva anche su Faenza. Presto sarà disponibile sia per i comuni della Bassa Romagna che per il Cervese. Spostandosi di comune in comune, CityWay si geolocalizza restituendo le informazioni personalizzate a seconda del luogo in cui ci si trova. L’app è disponibile su Google Play ed Apple Store, e presto sarà scaricabile direttamente anche dal sito Confesercenti Ravenna.
«Con piacere sposiamo questo progetto – spiega Riccardo Ricci Petitoni, responsabile per il settore Commercio e Centro Storico dell’associazione di categoria – nella convinzione che la semplificazione sia la chiave di volta per rendere più funzionale ed apprezzato l’ecosistema cittadino, di cui fanno parte anche le nostre imprese, che di sviluppo e promozione dei nostri centri urbani vivono».
L’ambizione della app è racchiudere all’interno della propria infrastruttura una serie di informazioni e di servizi che l’utente altrimenti può trovare solo attraverso tante altre applicazioni o siti web, ognuna pensata per fare o comunicare una sola cosa: «CityWay fa a monte tutto questo lavoro, presentando informazioni ed utilità in un’unica piattaforma, più semplice, più immediata, più fruibile», illustra Maurizio Manara, referente del progetto.
L’app avrà anche una parte dedicata alle imprese, che potrà dar loro occasioni di visibilità, una vetrina in cui farsi trovare e promuovere, integrandosi appieno nel resto dell’infrastruttura.
Ma sono consentiti solo al guinzaglio. Vietato il bagno nelle ore centrali della giornata
Sono stati individuati dal Comune di Ravenna i tratti di spiaggia libera dove è consentito l’accesso ai cani. Quest’anno sono sei le aree designate. Si è aggiunta infatti Marina di Ravenna, nel tratto di spiaggia libera di 80 metri adiacente al lato nord dello stabilimento balneare Ruvido di Punta Marina.
Gli altri si trovano come lo scorso anno a Casal Borsetti, nel tratto di spiaggia libera della lunghezza di circa 70 metri a sud dello stabilimento balneare Overbeach; a Marina Romea nel tratto di spiaggia libera di 100 metri circa, tra i campeggi Reno e Romea; a Lido Adriano, nel tratto di 80 metri circa a nord dello stabilimento balneare Oasi; a Lido di Classe nel tratto di spiaggia libera, a nord della scogliera, trasversale alla foce del fiume Savio, che dai 30 metri di lunghezza della scorsa estate è passato ai 60 metri di oggi; a Lido di Savio nel tratto di spiaggia libera della lunghezza di 40 metri a sud della scogliera, trasversale alla foce del fiume Savio.
L’utilizzo di tali aree, definito dall’apposita ordinanza, è consentito dall’alba al tramonto, fino al secondo fine settimana di settembre.
Potranno accedere alle spiagge esclusivamente i cani regolarmente iscritti all’anagrafe canina, “mantenuti al guinzaglio avente lunghezza non superiore a 1,5 metri, non dovranno arrecare disturbo al vicinato – si legge nell’ordinanza –, nè manifestare aggressività verso gli altri soggetti contemporaneamente presenti; devono essere esenti da infestazioni di pulci, zecche o altri parassiti. È interdetto l’accesso ai cani femmina in calore. Il proprietario dovrà essere munito di paletta/raccoglitore per le deiezioni dell’animale da riporre nei contenitori appositamente installati. È fatto obbligo ai conduttori dei cani portare al seguito museruola rigida o morbida da applicare in caso di rischio per l’incolumità delle persone e degli animali o su richiesta delle autorità competenti».
È consentita la balneazione dei cani nelle zone di mare antistanti le aree dedicate, evitando la permanenza in acqua nelle ore centrali della giornata, indicativamente dalle 11,30 alle 14,30.
“I cani – si legge ancora nel testo dell’ordinanza – dovranno essere mantenuti al guinzaglio fino all’ingresso dello specchio acqueo e all’uscita dall’acqua il cane dovrà esser nuovamente assicurato al suo guinzaglio».
Le aree non sono dotate di ombreggio, acqua e servizio di salvataggio, per cui sarà sempre cura del proprietario, per il benessere dell’animale, creare zone d’ombra e provvedere alla fornitura di acqua per l’abbeverata e la docciatura.
Le infrazioni saranno punite con sanzioni pecuniarie.
Spetterà a Hera provvedere a effettuare periodici interventi di pulizia e di risanamento dell’arenile.
Oltre a queste aree libere, diversi stabilimenti balneari hanno delimitato e attrezzato, all’interno dei propri impianti, aree destinate alla permanenza dei cani. Ecco di seguito l’elenco dei 26 stabilimenti balneari aperti per i cani:
– Casal Borsetti: Romeo – Conchiglia e Overbeach
– Lido Adriano: Arcobaleno
– Lido di Classe: Go-Go – Jamaica Beach – 2000 – Katia – Cayo Loco e Gustofino Beach By Bagno Vanni
– Lido di Dante: Del Passatore e Classe
– Lido di Savio: Soleluna – Cavallino – Salsedine 367 – Internazionale – Banana Beach – Oscar e Hotel Apollonia
– Marina di Ravenna: La Duna degli Orsi
– Marina Romea: Azzurro – Nettuno – Aloha Beach – Graziella – Marisa
– Punta Marina Terme: Profumo di Mare
La XXX edizione del Festival si apre con gli appuntamenti dedicati ai percussionisti. Franco Manzecchi alla Classense, Alejandro Oliva dirige i percussionisti improvvisati al Pop Up
Alejandro Oliva
Ravenna capitale del ritmo: tamburi, metallofoni, xilofoni, djembe, m’bire, kalimbe, dagli strumenti più classici a quelli più esotici, stringono la città in un assedio musicale per dieci giorni di concerti, scoperte e incontri organizzati in collaborazione con Accademia Musicale Chigiana. Con la rassegna Le 100 percussioni la navigazione “per l’alto mare aperto” della XXX edizione di Ravenna Festival esplora e celebra il vasto arcipelago di questi strumenti – onnipresenti in ogni cultura, genere, stile – che disegnano i nostri universi sonori sin dall’alba dei tempi. L’avventura culminerà nel concerto finale al Pala De André – protagonista una grande formazione di sole percussioni – dopo appuntamenti in teatri e chiese, archeologie industriali e capanni sugli argini.
Giovedì 6 giugno il porto di partenza è, fisicamente e idealmente, Ravenna: nel Chiostro della Biblioteca Classense con la conversazione, a cura di Francesco Martinelli, dedicata al “ravennate a Parigi” Franco Manzecchi, pioniere della batteria jazz moderna, e alla Darsena PopUp con All You Can Play, un’occasione per tutti di fare parte di un’insolita orchestra di insoliti strumenti, tra pentole, mestoli e bidoni. Entrambi gli eventi sono alle 18 e a ingresso libero.
Inizi precoci accanto al fratello Gino, anche lui batterista; nel secondo dopoguerra Bologna e il nascente movimento jazzistico italiano; poi fino a Parigi, culla del jazz europeo, dove accompagna musicisti americani trasferitisi o di passaggio nel vecchio continente. È questa la storia di Franco Manzecchi, ravennate classe 1931; quel che accade dopo ha il sapore della leggenda: attraversa swing, bebop, dixieland e altri stili jazzistici e suona e incide con musicisti del calibro di Bud Powell, Chet Baker, Eric Dolphy, Stephane Grappelli e l’organista americano Larry Young, ispirandosi prima a Kenny Clarke, poi a Max Roach, Roy Haynes, Elvin Jones e infine Tony Williams. Giovedì 6 giugno alle 18 nel Chiostro della Biblioteca Classense, Francesco Martinelli, direttore del Centro Studi sul Jazz “Arrigo Polillo” di Siena Jazz e docente di storia del jazz, ripercorrerà la biografia di Manzecchi – scomparso prematuramente nel 1979 e figura poco conosciuta oggi, anche perché molti suoi dischi non sono mai stati ripubblicati in digitale – anche attraverso l’ascolto di rari dischi in vinile.
All You Can Play è invece l’occasione per suonare oggetti di uso comune: armati di mestolo di legno, scegli un oggetto di uso quotidiano (pentolino, padella o contenitore di plastica per alimenti) e portali alla Darsena PopUp giovedì 6 giugno, alle 18, per unirti al ritmo di una grande improvvisazione musicale, con la guida di Alejandro Oliva della Bomba de Tiempo di Buenos Aires e Diego Occhiali. Un appuntamento sotto il segno del coinvolgimento che trova collocazione, significativamente, alla Darsena PopUp, contesto legato all’identità portuale di Ravenna quindi anche alla vocazione della città alla contaminazione di culture, idee e ritmi. Così il rito del fare musica insieme può essere celebrato in quello che è, a tutti gli effetti, un tempio del riuso, spazio creativo e camaleontico dove tutto è possibile… anche un’orchestra di pentole e bidoni. In collaborazione con Officina del Ritmo, All You Can Play è un’anteprima del Festival delle Culture e saranno messi a disposizione una serie di oggetti di riuso, decorati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna con la supervisione di Paola Babini e Andrea Chiesi. L’età minima per partecipare a All You Can Play è 12 anni.
La rassegna continua con gli omaggi a Igor Stravinskij, Egisto Macchi e Giusto Pio nei tre concerti Harmograph di Matteo Scaioli al Refettorio del Museo Nazionale (7-9 giugno) e con il percorso musicale e gastronomico del concerto trekking (domenica 9 giugno), fra gli artisti ospiti anche la regina della m’bira Stella Chiweshe. Lunedì 10 giugno percussioni e maratona con il video-romanzo di Mauro Covacich L’umiliazione delle stelle a Palazzo dei Congressi alle 21, mentre la techno incontra le percussioni ugandesi con Nihiloxica alle Artificerie Almagià alle 23. Martedì 11 giugno protagoniste le composizioni Occam Ocean – Occam XXVI di Eliane Radigue (al Refettorio alle 18), Ostinato di Giorgio Battistelli e Drumming di Steve Reich (al Rasi alle 21), mentre il 12 giugno alle 21 la Darsena PopUp accoglie Officina del Ritmo, per un’esperienza guidata dai codici gestuali de “La Bomba de Tiempo. Giovedì 13 a S. Giacomo a Forlì per Kathinkas Gesang di Karlheinz Stockhausen alle 21; dopo gli appuntamenti con Terra di Nicola Sani (Teatro Alighieri alle 18), il Chigiana Percussion Ensemble mutato in Marching Band (centro storico alle 19) e Glen Velez all’Almagià alle 21, venerdì 14 si conclude alla Darsena PopUp alle 23 con Percussion Voyager di Matteo Scaioli e Maurizio Rizzuto. Inseguendo i timbri di strumenti da ogni latitudine, sommando battito su battito per un’unica, vibrante pulsazione, la rassegna è coronata sabato 15 dal concerto Tamburi nella notte, la nuovissima composizione di Michele Tadini che sarà eseguita in prima da una grande formazione di sole percussioni senza precedenti nella storia della musica.