In totale sono costate quasi due milioni di euro a carico di enti pubblici ma è tutto fermo per una causa al Tar tra Palazzo Merlato e la cooperativa delle famiglie che lavoravano in cantiere
Da due anni e mezzo i 14 appartamenti del cantiere dell’autocostruzione a Filetto sono finiti e collaudati, pronti per essere assegnati come case popolari, ma è tutto bloccato per un contenzioso tra il Comune di Ravenna e la cooperativa Mani Unite che riuniva le famiglie degli autocostruttori selezionate dalla stessa pubblica amministrazione con un bando di gara. È l’ultimo aggiornamento sulle due palazzine di via Malmesi fornito da Massimo Cameliani, assessore comunale incaricato di seguire la partita per la giunta: l’amministratore è intervenuto il 25 novembre nella riunione del consiglio territoriale di Roncalceci durante la discussione di un ordine del giorno proposto dall’opposizione (Lista per Ravenna, Forza Italia, Lega e l’indipendente Valerio Calistri).
Cameliani ha ripercorso i punti saliente della storia che iniziò nel 2007 quando il Comune selezionò le 14 famiglie che si riunirono in cooperativa. Il progetto, in sintesi, era questo: la Coop Alisei, con esperienza nel campo, avrebbe coordinato i lavori mentre le famiglie avrebbero prestato manodopera in cantiere per abbattere i costi di costruzione. A Filetto il progetto non giunse mai a conclusione, interrompendosi i lavori ad uno stato di avanzamento di circa il 50 percento nel corso del 2012.
A quel punto il Comune si inserì per finire le opere. L’importo per il completamento dei lavori è stato un totale di 1,185 milioni di euro (280mila a carico della Regione, 505mila a carico del Comune, 400mila a carico di Acer) che vanno ad aggiungersi ai 780mila euro pagati dal Comune a Banca Etica a fronte del mutuo acceso dagli auto costruttori e non restituito. Il Comune di Ravenna ha realizzato l’intervento attraverso Acer proprio per destinare le abitazioni a edilizia pubblica. I lavori sono conclusi e gli immobili sono stati collaudati con fine lavori del 6 luglio 2017.
Il Comune, secondo quanto spiegato da Cameliani, non ha potuto ancora procedere con l’emissione del bando per assegnare gli alloggi perché gli autocostruttori non intendono sottoscrivere l’atto di trasferimento del diritto di superficie al Comune a seguito della pronuncia di decadenza della coop Mani Unite. Il Comune ha dichiarato decaduta la convenzione con la coop ma quest’ultima ha avviato una causa al Tar dell’Emilia Romagna per l’illegittimità dell’atto di decadenza dalla concessione-contratto. Lo scorso settembre il Comune ha chiesto al Tar di anticipare l’udienza di discussione del ricorso per l’esistenza di motivi che ne giustifichino la necessità.
«Sono, con quello entrante, tre inverni che le case sono terminate e sono disabitate – commenta Ulisse Babini, consigliere territoriale di Lpr –. Noi non dobbiamo solo evitare il loro ammaloramento per mancato utilizzo, ma non possiamo nemmeno accettare il rischio che questo possa avvenire, mentre il mancato utilizzo, specialmente nella stagione invernale, questo rischio lo fa diventare sempre più probabile. Le parti dovrebbero fare delle reciproche concessioni ed uscire dalla causa al Tar, consentendo così la disponibilità immediata delle case per l’abitazione».
Per la giornata di lunedì 2 dicembre il transito di una perturbazione atlantica apporterà piogge diffuse sull’Emilia-Romagna già dalle prime ore della notte. Le precipitazioni assumeranno anche carattere di rovescio con valori medi areali intorno ai 25/45 mm/24h sulla parte orientale della regione e sono previste in attenuazione nella seconda parte della giornata ad iniziare dal settore occidentale della regione.
L’Opera si apre con il Serse (10 e 12 gennaio) di Händel, secondo l’interpretazione musicale di Ottavio Dantone, al clavicembalo e alla direzione della sua Accademia Bizantina, e la visione drammaturgica di Gabriele Vacis alla regia.
Il cartellone opera si completa con la Lucrezia Borgia (6 e 8 marzo) di Donizetti nel nuovo allestimento diretto da Andrea Bernard, con l’Orchestra Giovanile Cherubini guidata da Riccardo Frizza. Così, dall’ombra di un platano di una Persia senza tempo all’orto racchiuso fra le mura di un monastero fino alla Venezia del Carnevale, i titoli d’opera popolano il palcoscenico di immagini di pace, e allegria, presto avvelenate – non solo metaforicamente – da rivalità e antiche colpe. Forse l’antidoto ai conflitti “di famiglia” del Serse, di Suor Angelica e di Lucrezia Borgia sta tutto nel Gianni Schicchi, nella sua arguzia quanto nel suo cuore, pronto a commuoversi alla vista dei giovani innamorati il cui abbraccio conclude l’opera.
Gran finale con la prima visita a Ravenna della Compagnie Hervé Koubi (4 e 5 aprile) e il più potente ed emblematico lavoro del coreografo franco-algerino, Les nuits barbares, creazione ad altissimo impatto visivo dedicata alle origini del Mediterraneo.
“Appunti per un Terzo paesaggio” è il progetto della rete di associazioni Almagià ispirato al pensiero del paesaggista francese Gilles Clément. Giunto alla quarta edizione, prosegue nella raccolta e nella costruzione di nuovi luoghi, connettendo paesaggio, natura e cultura, a partire dalle esperienze più liminali e sperimentali, privilegiando un approccio multidisciplinare, tra storytelling e storydoing, attraverso mostre, opere-ambiente, narrazioni, workshop, esperimenti, tra arti visive, performative, rigenerazione urbana, architettura, con un’attenzione sempre rilevante alle generazioni più giovani.
Tra gli strumenti che i carabinieri potranno utilizzare nella lotta alla violenza di genere, in particolare nella campagna di sensibilizzazione a sostegno dell’importanza delle denunce, ci sarà anche uno spot realizzato a Ravenna. Il video di 30 secondi è stato girato nel parco di via Vicoli e nella caserma del comando provinciale con l’autorizzazione del comando generale dell’Arma e sarà quindi a disposizione di tutte le stazioni che vogliano utilizzarlo nelle iniziative rivolte alla cittadinanza.
Lo spot, intitolato “Fidati” perché si concentra proprio sull’aspetto della difficoltà delle vittime a rivolgersi alle autorità, è nato da un’idea della società Publimedia che già in passato aveva realizzato qualcosa di simile sul tema delle truffe agli anziani. La regia è di Gerardo Lamattina. Iniziativa svolta a titolo gratuito da tutti i soggetti coinvolti. Gli attori non sono professionisti ma si sono impegnati in prima persona anche alcuni militari.
«Il tema è di grande attualità – ha commentato il colonnello Roberto De Cinti, comandante provinciale – e vale la pena cercare sempre nuovi metodi per comunicare con le persone, per cercare di spiegare che l’unica via d’uscita è fidarsi delle istituzioni e denunciare. Non solo ai carabinieri, a tutte le istituzioni capaci di ascoltare l’allarme di una donna in difficoltà».
Il video, in sintesi, mostra un bambino che consegna a un carabiniere un disegno in cui ha raffigurato la madre che chiede aiuto di fronte al padre che la picchia. «Non è una scelta fatta a caso – spiega il regista –. La cosiddetta “violenza assistita” è un fenomeno non affatto secondario in queste vicende. I minori sono spesso vittime in questo senso e devono essere anche loro i primi a fidarsi, come avviene in questo caso con un bambino che incontra un carabiniere in un parco».
Si è presentato all’ufficio Immigrazione del commissariato di polizia di Faenza mostrando un passaporto falso ed è stato arrestato per possesso o fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Protagonista della vicenda accaduta ieri, 29 novembre, un 21enne senegalese. Questa mattina il giudice, dopo la convalida dell’arresto, ha condannato il giovane a dieci mesi di reclusione (pena sospesa).
I residenti della zona lo vedevano spesso in pineta ma non era lì per amore della natura: un 55enne di origini albanesi è stato sorpreso dalla guardia di finanza mentre spacciava cocaina nell’area verde di Tagliata di Cervia. L’uomo è in Italia da oltre vent’anni e lavora come aiuto cuoco nel periodo estivo in alcune strutture alberghiere della zona.
Sono aperte le iscrizioni al nuovo corso di giardinaggio “Flori Cultura Est – Vestiamo la città”, che ha in programma sei incontri a Lugo a partire dal 13 gennaio 2020. Le lezioni si terranno sempre di lunedì ogni due settimane dalle 20.30 alle 22.30 nell’Aula Magna dell’Istituto tecnico Compagnoni di Lugo (via Lumagni 26).
Il museo Classis a Classe compie un anno e domani, domenica 1 dicembre, la Fondazione Ravennantica propone una serie di iniziative rivolte a grandi e bambini.
Nel corso del ventiduesimo congresso nazionale dell’associazione medici diabetologi (Amd), la più grande società scientifica della diabetologia italiana, che si è chiuso oggi 30 novembre a Padova, il dottor Paolo Di Bartolo di Ravenna è stato proclamato presidente succedendo a Domenico Mannino. Il congresso ha anche eletto il prossimo presidente, che entrerà in carica fra un biennio e che assume da subito il ruolo di vicepresidente: Graziano Di Cianni. Di Bartolo è direttore della Rete Clinica di Diabetologia dell’Ausl della Romagna e convive con il diabete di tipo 1 dall’età di 17 anni.
Il movimento delle Sardine ha deciso di spostare la data già annunciata del raduno a Ravenna dal 4 al 5 dicembre in modo che avvenga lo stesso giorno in cui Matteo Salvini sarà in città a inaugurare la sede della Lega per la campagna elettorale di Lucia Borgonzoni alle Regionali del 26 gennaio. “Gli daremo il benvenuto che si merita – scrivono gli organizzatori sulla pagina ravennate del movimento nato a Bologna in piazza – attirando l’attenzione dei social, dei giornali e dell’Italia intera su di noi privandolo dell’unico elemento che lui necessita: visibilità”. Restano confermati orario e luogo di ritrovo: alle 19 in Darsena. Il leader del Carroccio invece sarà allo stesso orario in via Gioacchino Rasponi.
Il ponte sul canale Torricchia a San Zaccaria, in corrispondenza dell’incrocio tra via Dismano e via Nuova, sarà demolito e ricostruito con un progetto da 180mila euro sostenuti in parti uguali da Comune di Ravenna, Consorzio di bonifica della Romagna e Provincia di Ravenna.