martedì
29 Luglio 2025

Teatro, parate, i concerti di Giacomo Toni e Savana Funk: la festa di Lido Adriano

Al Cisim si celebra la Repubblica con l’undicesima edizione del festival, in programma sabato 1 e domenica 2 giugno

Savana Funk Peruch
I Savana Funk con Nicola Peruch

Sabato 1 e domenica 2 giugno al Cisim di Lido Adriano è in programma l’undicesima Festa della Repubblica, organizzata dall’associazione culturale Il lato oscuro della costa e che celebra la conclusione della stagione invernale del Cisim.

Il festival – realizzato in collaborazione con Comune di Ravenna, Ravenna Teatro, Ravenna Festival, Osservatorio Fotografico e Coop Libra – partirà alle 19.30 di sabato 1 giugno con il debutto del laboratorio della non-scuola del Teatro delle Albe con i bambini e le bambine di Lido Adriano e Ravenna, dal titolo “Siamo tutti Alici”, liberamente tratto da “Alice nel Paese delle Meraviglie” (guide: Federica Francesca Vicari, Flaminia Pasquini Ferretti, Elena Pelliccioni e Anna Agati). A seguire verrà presentato il “quaderno n. 6” del Cisim “Me Myselfie and (the) Eye”, esito del laboratorio fotografico curato da Alessandra Dragoni con i ragazzi e le ragazze del centro polivalente Agorà di Lido Adriano.

Il festival riprenderà poi domenica 2 giugno la parata per le strade della località con i musicisti Francesco Giampaoli, Marco Zanotti, Diego Sapignoli e Tim Trevor Briscoe, con tanto di esibizione di danza a cura di DancER. Dalle 19 è in programma il reading della giovane poetessa Rachele Pavolucci,  “Grazie Ortica”, sull’importanza “nel dire e sentire di donne, uomini, animali e guerriere trasparenti”.

A seguire la serata culminerà con i concerti  del cantautore forlivese Giacomo Toni e della band emiliana Savana Funk (tra funk, suggestioni africane, richiami anglosassoni e blues), con alle tastiere il noto Nicola Peruch, che si esibirà anche in una performance in solo dal titolo “Macchine Parlanti”.

L’ingresso è gratuito ma riservato ai possessori di tessera Aics  2018/19 (quota di iscrizione 5 euro). Info: cisim.lidoadriano@gmail.com e 389 6697082.

Lugo, il “nuovo” Ranalli si gioca la credibilità tra auditorium e festival Purtimiro

Il programma del centrosinistra è ambizioso e attento alla cultura e dopo la vittoria al primo turno è lecito aspettarsi molto

Concerto Italiano Rinaldo Alessandrini
Il direttore Rinaldo Alessandrini durante la terza edizione del Purtimiro Festival

«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» . Questo era il pensiero che Giuseppe Tomasi di Lampedusa teorizzava nel suo Gattopardo. Le elezioni amministrative a Lugo, il 26 maggio scorso, sono state un paradigma di questa frase: tutto è rimasto com’era ma tutto è cambiato. Il Ranalli bis si apre meglio di quanto avesse previsto l’eletto in persona, il quale era già pronto all’ineluttabilità di un ballottaggio mai davvero vicino durante il pomeriggio di spoglio delle schede. I lughesi si confermano, quindi, ininterrottamente con la guida a sinistra dal Dopoguerra a oggi, ma, analizzando questa vittoria dal punto di vista programmatico, salta subito all’occhio una cifra importante che già nel primo mandato di Ranalli era portata a vessillo: la cultura. Probabilmente la grande attenzione a questo aspetto (al contrario degli altri candidati che lasciavano in fondo al programma – magari dedicando poche laconiche righe – questa importante area d’azione) ha portato punti essenziali al vecchio-nuovo sindaco. In particolare, è da rimarcare la grandissima attenzione alla musica colta, impropriamente detta classica.

La prima cosa che si nota, compresa nel primo punto del programma culturale ranalliano, è la tanto sospirata individuazione di un luogo dove creare un auditorium. Lugo ha dignità di città dal 1817, concessa dal romagnolo Papa Chiaramonti, e nel corso degli anni ha avuto tanti luoghi deputati all’esecuzione musicale extrateatrale: l’ultimo è forse stato quello che gli allora studenti del Malerbi, che lì svolgevano i saggi, chiamavano obitorio e che, chiuso una trentina di anni fa, si affacciava su Largo della Repubblica. Il futuro lughese potrà ritrovare, quindi, una dimensione più ampia grazie anche allo sviluppo di questa nuova dimora culturale che andrebbe a nutrire le possibilità di offerta musicale proprio in una zona centrale della città, l’attuale sede dell’Ipsia.

È interessante, all’interno del programma, l’accenno ai lavori del Teatro Rossini che partiranno a giorni. Ci si augura che la prossima stagione concertistica (sia essa la 2019-2020 o la 2020-2021) sia ancor più sostenuta dal Comune, in modo da poter continuare a offrire ai lughesi artisti di spessore, magari aumentando gli appuntamenti in cartellone. Certo l’apertura all’utilizzo da parte di realtà locali (citato in una riga minimale dal programma ranalliano e, invece, vero fiore all’occhiello di qualche concorrente) non dovrà, però, trasformare il glorioso Rossini in un banale teatro parrocchiale tanto più che, proprio allo stesso punto è prevista la ripresa di Purtimiro, con il cui respiro internazionale questa campanilizzazione striderebbe assai. Proprio il festival di musica antica sarà il vero banco di prova della credibilità di questa amministrazione: tanto amato e tanto odiato dai lughesi, bisognerà non solo metterlo in piedi nuovamente, ma rilanciarlo dopo un anno di pausa puntando di più e meglio non tanto sul lato artistico, già vertiginoso, ma sugli aspetti organizzativi e comunicativi, ricercando una collaborazione con quel sinedrio che è l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Anche alla luce di ciò ci si chiede perché Lugo che ha disposto fino a quest’anno di un festival musicale di caratura mondiale come Purtimiro, invece di ampliarlo e valorizzarlo sempre più, debba ricercare un sodalizio con il mostruosamente importante Ravenna Festival. Appare, ciò, un utilizzo di risorse che potrebbero essere impiegate per valorizzare il “prodotto locale”: la presenza, inoltre, del sindaco lughese nel consiglio di amministrazione di Ravenna Manifestazioni, forse, oggi risulta fuori luogo.

Capitolo Malerbi. La scuola musicale di tutta la Bassa Romagna senza dubbio merita una sede adeguata ed è in questo solco che, in continuità con quanto fatto precedentemente, quest’amministrazione vuole operare. In fondo è sulle spalle dei fratelli Malerbi che poggia lo studio rossiniano. Il Cigno di Pesaro è stato il grande protagonista dell’ultimo anno. Proprio con le celebrazioni del 150º anniversario della morte di Rossini si è finalmente ricominciato a guardare a quel piccolo patrimonio culturale che il grande compositore ha lasciato in città. Interessante dunque sarà non solo la ristrutturazione totale di Casa Rossini, ma anche come essa verrà utilizzata per avvicinare le nuove generazioni a una cultura musicale così distante dal mondo musicale odierno. In quest’ottica sarà molto curioso vedere l’orchestra di giovani “braccio artistico e operativo” che verrà impiegata nelle iniziative all’interno della città. Non meraviglierebbe che questo gruppo di musicisti altro non fosse che l’Orchestra Arcangelo Corelli, così grandemente impiegata dal comune durante il Festival rossiniano come testa di ponte per la diffusione della musica colta in tutti gli strati della popolazione.

Il programma 2019 presentato da Ranalli è ambizioso, ma, da come ha conseguito la vittoria alle urne, è giusto aspettarsi molto.

Auto fuori strada sull’A14: i morti sono due giovani fidanzati

Le vittime sono il 31enne Brahim Habbi e la 27enne Maria Shaitit

Brahim
Brahim Habbi

Sono due giovani fidanzati di origini marocchine le vittime dell’incidente di ieri mattina (mercoledì 29 maggio) in autostrada, all’altezza del casello di Faenza.

I due – stando a quanto riportano i quotidiani oggi in edicola – pare fossero diretti all’aeroporto di Bologna. E secondo quanto riporta il Carlino, a breve avrebbero annunciato il loro matrimonio.

Si tratta di Brahim Habbi, 31enne di Predappio, e Maria Shaitit, 27enne di Riccione. Alla guida si trovava la ragazza. Ancora da accertare le cause che hanno portato l’auto a finire fuori strada e finire – tragicamente – in un laghetto. Per i due ragazzi non c’è stato nulla da fare.

A Predappio è forte la commozione per Brahim Habbi che fino a pochi mesi fa giocava a calcio nella squadra locale di Seconda Categoria, poi abbandonata per motivi di lavoro (era dipendente di una ditta d’arredamento di Predappio).

Taverna Bukowski ancora chiusa, dubbi sulla riapertura del pub

Il locale storico sulla costa non è aperto. Dietro c’è un contenzioso tra la società concessionaria e il Demanio Forestale, legato ad alcune irregolarità emerse lo scorso anno

Taverna bukowski
Taverna bukowski

Uno dei locali storici di Marina di Ravenna, all’affacciarsi dell’estate, è ancora chiuso. La Taverna Bukowski, il grande e centralissimo pub di via delle Nazioni, è inchiodato ad un contenzioso con il proprietario dell’area: il Demanio Forestale. Molte sono le domande che in questi giorni si stanno facendo i residenti di Marina sul destino del pub, malinconicamente chiuso e con l’erba che cresce rigogliosa all’interno. Tanto che se ne sarebbe parlato di recente anche ad un consiglio territoriale, dove non erano tuttavia emerse notizie certe sul suo destino.

Taverna bukowski
Taverna bukowski

Dietro alla mancata apertura c’è un contenzioso nato da alcune irregolarità che hanno portato a contestazioni da parte dei carabinieri forestali. Irregolarità nate probabilmente da un esposto di altre attività. In questi giorni c’è stato un incontro tra la società concessionaria e la Forestale per superare le difficoltà che sono sorte. «Stiamo lavorando per adempiere a quanto ci è stato indicato e cercare di aprire per l’estate»: a parlare è Beppe Rossi, uno dei soci della srl concessionaria dell’area. «Ci sono stati alcuni problemi lo scorso anno riguardo ad alcune presunte irregolarità», spiega poi l’imprenditore.

Anche negli ambienti dei Forestali si parla di alcune inadempienze contrattuali che hanno portato al contenzioso con la società concessionaria. Nessuno dei protagonisti della vicenda si sbottona troppo, segno evidentemente di una situazione non semplice e di un dialogo tra le parti in corso. Quel che è certo è che – al momento – non c’è una data certa sulla riapertura del pub.

 

In 200 per “Paolone”: le vecchie glorie dell’Azzurra ricordano lo storico dirigente

A Porto Fuori un triangolare e una cena benefica in omaggio a Paolo Cortesi, morto in gennaio a 67 anni

PaoloneSaranno circa 200, tra “vecchie glorie” dell’Azzurra Rinascita e loro famigliari, a ricordare “Paolone”. L’appuntamento è per venerdì 7 giugno dalle 18 al campo sportivo di Porto Fuori, dove per un triangolare si ritroveranno in tanti, di diverse generazioni, cresciuti giocando a calcio al campo sportivo di via Zalamella, a Ravenna. Tutti accomunati da un forte legame nei confronti di Paolo Cortesi, “Paolone” appunto, storico dirigente dell’Azzurra Rinascita scomparso a 67 anni lo scorso 6 gennaio.

A dare il calcio d’inizio saranno i nipotini Alessia, Alice, Ginevra e Luca.

Paolo Cortesi Azzurra
Paolo Cortesi (a destra) con Roberto Della Torre

Esponente inizialmente della Rinascita, negli anni ottanta “Paolone” fu protagonista della fusione con l’Azzurra San Biagio in quella che per alcuni anni venne chiamata Azzurra Rinascita. Cortesi ne fu vicepresidente nonché protagonista per una ventina d’anni nella sede di via Zalamella, diventata la sua seconda casa. In tanti ricordano i suoi modi volutamente bruschi (le pacche sulle spalle, le mani “stritolate”, le simpatiche prese in giro), che nascondevano un grande affetto verso i più giovani. «Per tutti quelli che l’hanno conosciuto – sono state le parole del presidente onorario dell’Azzurra, Roberto Della Torre, appresa la notizia della morte –, Paolone sarà sempre il burbero buono, innamorato dei giovani, del calcio e della sua Azzurra».

In queste settimane la moglie Mirella e i figli Michela, Valentina e Yuri stanno organizzando l’evento del 7 giugno, raccogliendo decine e decine di adesioni. Dopo la partita, la serata terminerà con una cena e una lotteria il cui ricavato andrà in beneficenza all’associazione Letizia.

Fiumi Uniti, 38 capanni su 43 a rischio demolizione. La Lega chiede i motivi

Interrogazione in Regione sulle sorti delle strutture sulla golena dei Fiumi Uniti che non hanno ricevuto il nullaosta idraulico

I CapanniTrentotto capanni su 43 che si trovano sulla golena dei Fiumi Uniti non avrebbero ricevuto il nullaosta idraulico e, molto probabilmente, per questo verranno demoliti perché «secondo i tecnici della Regione ostacolerebbero il flusso dell’acqua in caso di piena». I consiglieri in Regione della Lega hanno presentato una interrogazione alla giunta con cui chiedono quali sono i motivi ostativi al rilascio del nullaosta e gli studi ingegneristici in possesso dei tecnici della Regione, se esiste un protocollo d’intesa nel quale sono indicati gli interventi in caso di piena dei fiumi, perché fino ad ora sia stata rilasciata l’autorizzazione a quei capanni e se la Regione intenda davvero abbatterli. In questo caso la richiesta è quella di capire «se sono previste forme di indennizzo ai proprietari o forme incentivanti per modificarne la struttura».

Secondo i leghisti l’eventualità che possano ostacolare il flusso dell’acqua è già stata smentita dagli studi idraulici fino ad oggi condotti. Infatti, sottolineano i leghisti, «i titolari dei capanni avrebbero anche sottoscritto un protocollo per le emergenze idriche che prevede il mancato accesso agli impianti da pesca solo in caso di piena dei fiumi». Tale protocollo, insiste la Lega, «sarebbe completo di relazione di un ingegnere che certifica che i capanni non costituiscono ostacolo in caso di piena».

Infine la Lega sottolinea anche «il danno che la mancata autorizzazione all’attività dei capanni costituirebbe dal punto di vista del turismo, della società ravennate e delle tradizioni locali».

Street food e mercatini dal tramonto a tarda notte con le saline sullo sfondo

Il 30 maggio Truck n’ Giostra, evento che unisce le specialità del territorio realizzate dai furgoncini itineranti con la musica e gli aperitivi del ristorante La Giostra

DSC 9463Dal tramonto a tarda notte tra street food, musica e mercatino vintage e artigianale. Giovedì 30 maggio al ristorante La Giostra in via Romea Sud, nella cornice del parco delle saline di Cervia, i migliori food truck di Romagna si riuniranno per inaugurare il primo evento di Truck n’ Giostra, il nuovo appuntamento dell’estate 2019, con la partecipazione straordinaria del Garage Sale.

Dalle 18 le cucine itineranti si racconteranno, preparando e proponendo specialità del nostro territorio in chiave creativa e street e poi aperitivi, vino, birra e cocktail. Non mancherà l’area market, curata da Garage Sale, con espositori handmade, vintage e secondhand per tutti i gusti e tutte le tasche. Alle 18 aprirà anche il djset di Garage Sale e, a seguire, le Clary’s Strings in versione live.

Cos’è quella statua coperta con un telo nero in piazza Marinai d’Italia a Marina?

Il 15 giugno l’inaugurazione dell’opera di Alberto Muro Pelliconi dedicata ai palombari

001 Monumento Piazzale Marinai d’Italia a Marina di Ravenna ospiterà un Monumento al palombaro. È quella statua che da qualche giorno si vede avvolta in un telo nero. Si tratta di un riconoscimento per le gesta del “lavoratore del mare”, così come lo definì Victor Hugo. La cerimonia di inaugurazione avverrà nel tardo pomeriggio di sabato 15 giugno. Alle 16 visite guidate al vicino Museo delle attività subacquee (Mas), alle 18 lo svelamento e alle 19 un buffet.

Il monumento avrà un’altezza altezza totale di 3,8 metri: base ottagonale in pietra d’Istria alta 30 cm e diametro 170, un cilindro alto un metro con diametro 115 ricoperto in mosaico in cui sono raffigurati quattro diversi sistemi d’immersione e una statua in bronzo di 2,3 metri di altezza realizzata col processo della cera persa da una fonderia di Verona. La statua è opera di Alberto Muro Pelliconi che ha scelto di lavorare gratuitamente.

L’annuncio arriva dalla società Hds Italia che nel 1998 ha realizzato negli spazi del centro civico il Mas, museo delle attività subacquee, dove è conservata la statua originale in gesso del “Cristo degli Abissi” plasmata da Guido Galletti nel 1954 e ora posta sotto vincolo da parte della Soprintendenza. Il Mas è l’unico museo del genere in Italia e uno dei pochi nel mondo.

Dall’1 luglio piscina comunale senza gestore. Si studia una proroga e come ampliarla

Arriva a scadenza il contratto avviato nel 2004 che non prevedeva prolungamenti ma ne ha già avuto uno semestrale e ora ne avrà un altro per coprire il bimestre luglio-agosto in attesa che l’1 settembre entri in carica il nuovo gestore individuato tramite invito. Per il rifacimento Palazzo Merlato chiede ad Arco di rivedere il progetto con una vasca in più. L’opposizione non ci sta: tutto da annullare e ricominciare

PiscinaManca un mese alla scadenza del contratto di quindici anni con cui il Comune di Ravenna nel 2004 ha affidato alla società Nuova Sportiva la gestione della piscina comunale “Gambi” e al momento non c’è ancora nulla di certo su cosa succederà dal giorno seguente. Dall’1 luglio chi aprirà il cancello dell’impianto in via Falconieri?

I tempi stringono e le strade possibili, per scongiurare una clamorosa interruzione del servizio, sono essenzialmente due: una proroga temporanea all’attuale gestore, che sta già beneficiando di una proporoga semestrale rispetto alla scadenza naturale a fine 2018, oppure la gestione diretta in mano all’amministrazione comunale per traghettare l’impianto fino all’1 settembre quando dovrebbe subentrare l’assegnatario scelto da Palazzo Merlato tra quelli che hanno manifestato il proprio interesse per partecipare alla nuova procedura di affidamento.

Il tema è emerso ieri, 28 maggio, in una riunione del consiglio comunale dedicata alla piscina, nuova puntata della telenevola cominciata a fine novembre 2018 quando la giunta accolse il project financing presentato da Arco Lavori per la demolizione dell’impianto costruito più di trent’anni fa e la sua ricostruzione con centro fitness e ristorante annessi. La vicenda prese poi una piega inattesa, anche sulla scia della rivolta delle società sportive, portando il sindaco a una clamorosa sospensione della discussione sulla delibera.

In consiglio è intervenuto Stefano Savini dell’ufficio Sport del Comune: «È in pubblicazione un avviso per raccogliere manifestazioni di interesse da soggetti per l’affidamento della piscina per un anno e eventuale rinnovo per un altro. Abbiamo individuato come strada quella della procedura negoziata che prevede l’invito a presentare offerte (entro il 31 maggio, ndr). Contiamo che la gestione nuova possa partire dall’1 settembre. Resterebbero scoperti luglio e agosto: stiamo valutando se è tecnicacmanete possibile una proroga di due mesi alle condizioni del precedente contratto con l’attuale gestore che si è già detto disponibile». Ma quello che rende tutto delicato è la legittimità della mossa: il contratto siglato nel 2004, proprio perché di durata talmente estesa, non prevedeva la possibilità di proroghe. E l’opposizione questo l’ha segnalato da più parti: l’attuale proroga sarebbe già contro le norme. Ma considerando minime le possibilità che il Comune si metta a fare il bagnino è probabile che si andrà a fare un’altra proroga per evitare la chiusura estiva.

Ma la riunione di ieri è stata soprattutto un confronto fra minoranza e giunta, rappresentata dall’assessore allo Sport e ai Lavori pubblici Roberto Fagnani, per quello che riguarda il progetto di rifacimento. Una delibera di giunta del 21 maggio scorso chiede ad Arco Lavori di aggiornare il proprio progetto perché includa la realizzazione di una vasca aggiuntiva nel terreno adiacente di 4mila mq che il Comune ha di recente acquisito per lo scopo. Una manovra di cui Fagnani ha difeso la legittimità ai sensi del Codice degli appalti ma che non è piaciuta all’opposizione perché la si valuta troppo favorevole all’azienda che ha presentato il progetto mentre si dovrebbe incentivare anche altri a presentare progetti alternativi. Veronica Verlicchi, consigliera comunale della Pigna, chiede che la delibera di giunta venga annullata e si ricominci da capo: «Il nuovo terreno cambia tutte le richieste del Comune. Bisogna ripartire da capo e Arco potrà ripresentarsi».

Verlicchi e Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lpr, sono poi concordi nel suggerire una strada diversa da battere: «Il Comune deve elaborare il progetto e poi metterlo a gara così che tutti possano giocare alla pari». E per il progetto i tecnici comunali dovrebbero avvalersi della consulenza della Federazione nuoto e delle società sportive. L’assessore ha assicurato che il rapporto con il Coni ci sarà. Non finora visto che nei mesi scorsi una lettera del presidente regionale della Fin aveva bocciato il progetto Arco bollandolo come impossibile da omologare per le gare: «La posizione della Fin è stata poi ribadita anche di recente», sottolinea Verlicchi.

La ceramica di Miquel Barcelò al Mic: trent’anni di produzione dell’artista spagnolo

Dal primo giugno al sei ottobre antologica su uno dei massimi protagonisti della scena contemporanea internazionale

Miquel BarcelòDal 1 giugno al 6 ottobre il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza dedica una grande personale all’artista spagnolo Miquel Barceló uno dei massimi protagonisti della scena contemporanea internazionale. La mostra faentina, a cura di Irene Biolchini e Cécile Pocheau Lesteven, è la prima vera antologica in Italia dedicata alla sua produzione ceramica, dagli esordi ai giorni nostri, e vede nascere un progetto speciale realizzato dall’artista appositamente per il Mic di Faenza in dialogo con le opere della storia della ceramica esposte nel più grande museo al mondo dedicato a questo linguaggio.

Per il Mic di Faenza l’artista creerà un’installazione all’interno della sezione dedicata alle ceramiche faentine. L’artista posizionerà le sue ceramiche, dai primi lavori in argilla della fine degli anni Novanta ai giorni nostri. Inoltre, in tributo alla storia del MIC, selezionerà per affinità alcuni pezzi chiave della collezione in maniera mimetica, in un racconto autobiografico in cui l’elemento privato si mischia alla storia.
La mostra proseguirà negli spazi destinati alle mostre temporanee del museo.

Barceló, artista poliedrico capace di coniugare diversi linguaggi artistici è soprattutto noto al grande pubblico per la sua ricerca pittorica gestuale e la vicinanza al gruppo della Transavanguardia italiana e i Neo Espressionisti tedeschi. Alla metà degli anni ’90, durante i suoi numerosi soggiorni in Mali, inizia il suo avvicinamento alla ceramica realizzando le prime terrecotte con l’antica tecnica dogon. Dal 1996 riprende la produzione ceramica nella sua isola natale, Mallorca, dove ancora oggi realizza i propri lavori.

Il legame con l’Italia è una costante nella sua ricerca, dai primi viaggi a fine anni Settanta al soggiorno in Campania su invito di Lucio Amelio per l’organizzazione della grande mostra Terraemotus. In Italia, e più in particolare a Vietri, l’artista è tornato all’inizio del 2000 quando con Vincenzo Santoriello ha realizzato il monumentale rivestimento per la Cattedrale di Palma di Mallorca: una cappella totalmente ricoperta di ceramica, uno degli interventi artistici più grandi al mondo in questo materiale. L’artista, che ha esposto nei più prestigiosi musei del mondo, ha presentato le proprie ceramiche in Italia nel 2009 nel Padiglione Spagnolo della Biennale di Venezia in un dialogo tra pittura e scultura ceramica. A quasi un ventennio da quell’evento l’artista torna in Italia con una mostra antologica sulla propria produzione ceramica e lo fa scegliendo il Mic e la sua collezione, unica al mondo.

In occasione dell’apertura al pubblico, il 31 maggio, alle 17, e il 1 giugno alle 10.30 e alle 17, il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza propone tre visite guidate speciali (incluse nel prezzo del biglietto) condotte, del tutto in via eccezionale, dalla curatrice Irene Biolchini.
Poi ogni martedì di giugno e luglio (tranne il 23 luglio), alle 18, sarà comunque possibile usufruire di una visita guidata gratuita (inclusa nel prezzo del biglietto). Info e prenotazioni: 0546 697311, info@micfaenza.org

Incidente in A14, un’auto fuori strada finisce in un canale: due morti

Il veicolo si è capovolto mentre viaggiava in direzione di Bologna

Un’auto è finita fuori strada in A14 all’altezza del casello di Faenza e ha terminato la sua corsa in un canale accanto alla carreggiata causando la morte di due persone. È successo stamani, 29 maggio, in tarda mattinata. Nel tratto compreso tra il bivio con la diramazione per Ravenna e Faenza in direzione di Bologna – spiega Autostrade per l’Italia – un’auto si è capovolta all’altezza del chilometro 64, finendo in un canale di irrigazione. Sul tratto autostradale in cui è avvenuto l’incidente il traffico è attualmente regolare.

Una 24 ore di pallavolo e sitting volley sulla sabbia nel ricordo di De Pol

Memorial / L’evento, che raduna gli amici del tecnico scomparso di recente, si svolgerà venerdì 14 giugno a partire dalle ore 18 al bagno Kia Orana di Marina di Ravenna

De Pol Al Centro Accanto A Sergio Guerra
Al centro della foto Valmore De Pol, accanto al tecnico Sergio Guerra

Ventiquattro ore ininterrotte di pallavolo per ricordare la persona e un grande e indimenticato amico. Gli amici di Valmore De Pol, in collaborazione con Porto Robur Costa, Fipav, Pro Loco Marina di Ravenna, Bagno KIA Orana e Associazione Cuore e Territorio, organizzano una ventiquattro ore di volley e sitting volley.  L’inizio della manifestazione è fissato per venerdì 14 giugno alle ore 18 al Bagno KIA Orana di Marina di Ravenna. L’evento partirà con il ricordo degli amici di “Pollo”, come Valmore era soprannominato, e proseguirà con una maratona di volley fino a sabato 15 giugno alle ore 20.00. L’evento amatoriale, all’insegna del divertimento e della voglia di stare insieme, è privo di un costo di iscrizione ed è autoregolamentato. Sono previste delle sfide 3×3. Ogni partita avrà durata di 40 minuti e ciascuna squadra potrà giocare al massimo due gare. È possibile effettuare delle “sfide dichiarate”.  Stesse regole per il Sitting Volley, al quale potrà partecipare chiunque voglia cimentarsi in questo sport. Gli incontri verranno suddivisi in quattro fasce gastronomiche: si partirà dall’aperitivo con piadina (ore 18-24) passando per bomboloni caldi (ore 24-8) e brioche e cappuccino (ore 8-12) per concludere con pizzette e gelato (ore 12-20).

In occasione della manifestazione l’associazione “Cuore e Territorio” metterà a disposizione un defibrillatore e un team di cardiologi, a cui appartengono stimati professionisti del territorio, che eseguiranno elettrocardiogrammi in loco. La manifestazione sarà preceduta da una conferenza stampa al bagno KIA Orana, durante la quale verranno forniti gli ultimi dettagli sull’evento e sarà presentata la collaborazione con “Cuore e Territorio”, con l’obiettivo di veicolare una campagna di sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione anche per coloro che non praticano attività sportiva continuativa. Per iscriversi inviare una mail a segreteria@portoroburcosta.it o chiamare il numero 0544 421032 (da lunedì a venerdì, ore 9.30-12.30) entro venerdì 7 giugno, indicando nome della squadra, nome dei partecipanti e fascia oraria in cui si preferisce giocare.

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