domenica
28 Dicembre 2025

Cantiere al teatro Rossini, il sindaco: «Vogliamo riaprirlo entro la fine del 2020»

Incontro pubblico per presentare nel dettaglio gli interventi di adeguamento sismico e tecnologico. Aggiornamento sulla tempistica: all’apertura dei lavori il Comune aveva fissato ottobre 2020

Teatro Rossini Lugo«La nostra intenzione è riaprire il teatro entro la fine del 2020». Il sindaco di Lugo, Davide Ranalli, si è espresso così a proposito del Rossini che da luglio è chiuso per lavori di prevenzione sismica e adeguamenti tecnologici e conservativi. La tempistica, fornita dal primo cittadino oggi, sabato 30 novembre, in un incontro al salone Estense della Rocca per illustrare ai cittadini gli interventi strutturali, è un po’ più ampia rispetto alla previsione fornita ufficialmente dalla nota del Comune a giugno alla vigilia dell’apertura del cantiere: ottobre 2020.

Il Teatro Rossini (1)Gli interventi previsti nel progetto, con un investimento complessivo di quasi un milione di euro in più anni, di cui oltre 240mila euro di contributo regionale, prevedono opere antisismiche e di restauro. In particolare, le opere antisismiche sono effettuate nella parte superiore delle murature longitudinali esterne (interessando le zone comprese tra il boccascena e la parte retrostante del palcoscenico), nelle murature del foyer del teatro, consolidando le pareti portanti perpendicolari alla facciata principale, e nella struttura del boccascena stesso. Le opere edili e di restauro riguardano il ripristino degli intonaci delle facciate esterne, nelle parti interessate dalle opere antisismiche e, all’interno, il ripristino degli intonaci del foyer e del boccascena con le tecniche del restauro architettonico-artistico.

Da Sinistra Giovanni Liverani Domenico Randi Anna Giulia Gallegati Davide Ranalli E Andrea CorsiniInoltre, per garantire la piena funzionalità del teatro sono in corso d’esecuzione opere edili e lavorazioni tecnologiche, di cui, fra le principali, il ripristino dell’impianto di riscaldamento dei quattro piani della zona foyer e di alimentazione delle macchine Uta presenti nel sottotetto del teatro.

Il progetto prevede inoltre opere meccaniche, elettriche, speciali e antincendio nonché relative al miglioramento degli apparati scenotecnici, per garantire l’efficienza degli impianti tecnologici e soddisfare il comfort interno dello storico, settecentesco, teatro comunale tipologicamente definito “barocco all’italiana”. Tutte le opere sono soggette a un “controllo acustico” per non modificare l’attuale resa-acustica del Rossini.

«Il Teatro Rossini è uno dei luoghi più amati dai lughesi – ha dichiarato Davide Ranalli -. L’Amministrazione comunale ha quindi voluto prendersi cura di questo luogo, programmando alcuni interventi indispensabili per il suo futuro. Purtroppo, questo ha significato sospendere la programmazione del teatro, ma lo abbiamo fatto per eseguire i lavori necessari nello stesso momento e non in maniera frammentaria. Una decisione sofferta, ma non più rinviabile. Credo che tra i temi che della cultura ci sia, mai come oggi, quello dell’identità. Il teatro Rossini fa parte dell’identità di Lugo e se il prezzo da pagare per farlo tornare al suo splendore e alla funzione che ha sempre avuto è la sua chiusura per un anno, sono disposto, da amministratore, a pagarlo perché grazie a questo possiamo rilanciare la nostra città e la nostra voglia di crescere culturalmente».

Escavi, Rossi (Ap): «Bando complesso, in Italia una dozzina di imprese all’altezza»

Il presidente dell’Autorità portuale assicura che la gara da 235 milioni di euro interessa anche importanti aziende in nord Europa: «Il futuro degli scali è fatto di maggiori spazi a terra, migliori connessioni infrastrutturali e navi più grandi: con questo progetto tocchiamo tutti i punti»

Il presidente dell’Autorità portuale di Ravenna, Daniele Rossi

«Questo progetto è indispensabile per garantire un futuro al porto di Ravenna. Quale futuro dipenderà da come lo costruiremo ma deve essere chiaro che senza questa opera il nostro porto sarebbe stato esposto al rischio di un significativo declino». Daniele Rossi passerà alla storia come il presidente dell’Autorità portuale che riuscì a pubblicare il bando per il dragaggio. E quindi non può che esserne un convinto sostenitore: «Il futuro dei porti è fatto di maggiori spazi a terra connessi con le banchine, migliori connessioni infrastrutturali, navi più grandi: con il progetto per l’hub portuale stiamo lavorando su tutti i tre fronti».

Allora cominciamo parlando dei maggiori spazi per la logistica: in tutto 150 ettari suddivisi fra Bassette, penisola Trattaroli e terreni in zona Porto Fuori.
«Le opere di urbanizzazione spetteranno al pubblico o ai privati a seconda della proprietà delle aree. Tra i porti italiani forse solo Gioia Tauro può offrire spazi così ampi: avranno l’accesso alle banchine e saranno serviti dalla ferrovia. Saranno una risorsa importante in un momento in cui l’aumento del naviglio mondiale richiede grandi spazi a terra per sbarcare gli enormi carichi: non avremo i fondali che ha Trieste ma avremo spazi a terra che diventeranno interessanti. Me li immagino destinati soprattutto alla logistica ma auspico anche insediamenti industriali».

Gru Al PortoHa fatto riferimento ai collegamenti ferroviari. Quando avremo le stazioni merci in destra e in sinistra Candiano?
«Stiamo intensamente dialogando con Anas e Rfi. La fase progettuale è andata bene, ora serve un cambio di passo da parte loro».

Quando dice che i nuovi fondali permetteranno l’ingresso di navi più grandi, di che numeri parliamo?
«Oggi il pescaggio massimo cosentito ammette portacontainer da 2.500 teus. Con fondali da 12,5 possiamo arrivare anche a seimila teus e sarà un balzo in avanti straordinario. Saremo un porto di servizio per le navi da 15-20mila teus che continueranno ad andare a Koper, Trieste o Pireo. E le opere che stiamo per fare guardano già alla possibilità di arrivare fino a 14,5».

Veduta aerea della penisola Trattaroli (foto Meetup A rivedere le stelle)

Il bando prevede una durata massima dei lavori di 3.100 giorni, questo significa lavorare per qualcosa che avrà effetti sul lungo termine. È già prevedibile lo scenario del futuro?
«Questo progetto è indispensabile per dare un futuro al porto. Le banchine saranno pronte in tre-quattro anni e per i fondali molto dipenderà se riusciremo a mettere a disposizionne altre casse di colmata: ne abbiamo individuate due, Centro direzionale e Trieste, che sono piene e per cui sono in corso le richieste di autorizzazione per lo svuotamento».

La stesura del bando è stata delicata perché non c’erano altre esperienze di riferimento in Italia con la formula del general contractor con il nuovo codice appalti. Quali sono pro e contro?
«Non avevamo un benchmark e siamo stati costretti a fare i pionieri. Ma la ricerca di un contraente generale è la formula giusta: i lavori non sono di una estrema complessità tecnica ma c’è una straordinaria complessità operativa che ha bisogno di un unico interlocutore. Dobbiamo fare tutto senza far perdere un’ora di lavoro ai terminalisti».

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Il terminal traghetti dentro al porto

Quante offerte vi aspettate?
«Difficile fare previsioni. I criteri sono altamente selettivi: a livello italiano sono una dozzina le imprese che possono soddisfare le richieste. Ma molte aziende del nord Europa guardano con interesse al bando. In ogni caso auspichiamo una ricaduta sul territorio perché il tipo di lavoro richiede l’impiego di mezzi e manodopera che qui non mancano: troverei curioso che si andassero a prendere da fuori».

C’è anche una soddisfazione personale nell’essere arrivati a questo punto?
«Faccio il manager, chi fa il mio mestiere sa che bisogna sempre tenere gli aspetti personali fuori da questioni lavorative».

Nuovo parco “Diritti dei bambini”: via ai lavori da 200mila euro, pronto a primavera

Il progetto vuole valorizzare le pinete di Tagliata e Pinarella colpite dalla mareggiata del 2015 attraverso la posa di attrezzature-gioco che permettano ai più piccoli l’apprendimento attraverso il divertimento, la sperimentazione, la curiosità

Sono iniziati i lavori del nuovo “Parco dei diritti naturali dei bambini e delle bambine” per valorizzare le pinete di Pinarella e Tagliata. Il completamento delle opere è previsto per la primavera 2020. Il progetto di 200mila euro è  interamente finanziato con fondi europei.

Dopo la mareggiata del 2015, il Comune di Cervia ha rimediato ai gravi danni con interventi di forestazione. Gli alberi, seppur di adeguate dimensioni, hanno bisogno di anni per crescere. Si è dunque sviluppata l’idea di utilizzare e valorizzare le radure createsi, dove le piante esistenti fungono da cortina e sfondo, tematizzando degli spazi ed interpretandoli in stretto collegamento con l’ambiente naturale, attraverso la posa di attrezzature-gioco che permettano ai bambini l’apprendimento attraverso il divertimento, la sperimentazione, la curiosità, ed allo stesso tempo appunto all’esercizio dei propri “diritti naturali”: alla natura, ai suoni, ai colori, alla vita selvatica.

Il progetto esecutivo è  stato redatto dall’architetta Aida Morelli, con il contributo di idee di Confesercenti, Proloco Riviera dei Pini, Proloco Pinarella Terraeventi e l’associazione La mia Pineta.

«Le installazioni – si legge nel comunicato divulgato dal Comune – sono concepite per generare un ricordo positivo e di apprezzamento da parte di grandi e piccoli, con il desiderio di ritornare per trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta in un ambiente piacevole e curato in questa località.

Il percorso con stazioni tematiche, è pensato per essere fruito sia in maniera libera, e sia in maniera collettiva attraverso attività di didattiche organizzate rivolte alle scuole, corredato anche da una cartellonistica illustrativa e l’utilizzo dei particolari giochi-attrazione».

L’obiettivo specifico è quello di creare un percorso tematico di interesse turistico e didattico, adatto sia ad una fruizione singola che collettiva, organizzata e/o libera, con finalità  di favorire l’incontro, la socializzazione, la presa di coscienza di sé, lo stimolo e la riflessione per i più piccoli in particolare e per tutti i cittadini, sia in vacanza e sia in ogni giorno dell’anno nell’ottica del miglioramento della fruizione e dell’attrattività di questo spazio naturale ai fini turistici, ricreativi e sociali.

La proposta progettuale, trae ispirazione dal “Manifesto dei diritti naturali dei bimbi e delle bimbe” di Gianfranco Zavalloni, educatore cesenate morto prematuramente, il quale aveva individuato una serie di diritti come ad esempio all’ozio, a sporcarsi, all’uso delle mani, al selvaggio, all’odore, ecc. che si prestano ad un’interpretazione didattico–ambientale secondo un percorso costruito e guidato affinché l’ambiente naturale possa diventare un luogo di divertimento, inteso non solo come momento di svago ma anche come una diversa modalità di apprendimento.

Fondazione Flaminia: dai 3.300 studenti ricadute economiche per 10 milioni nel 2018

Le stime dell’organizzazione che da trent’anni sostiene e promuove l’insediamento dell’Ateneo di Bologna a Ravenna: dal 1989 in totale un indotto calcolato tra 160 e 200 milioni di euro

UNIVERSITALe ricadute economiche sul territorio ravennate generate nel 2018 dai 3.300 studenti dei corsi universitari dislocati tra Ravenna e Faenza sono stimabili tra 9 e 11 milioni di euro. È un calcolo elaborato dalla Fondazione Flaminia, organizzazione che riunisce pubblico e privato tra i soci per promuovere l’insediamento dell’Università di Bologna a Ravenna sin dall’inizio, nel 1989. In trent’anni di campus, riassume Flaminia, gli studenti avrebbero generato un indotto economico sul territorio tra i 160 e i 197 milioni di euro.

La stima deriva da un calcolo basato su una spesa media annua per l’abitazione compresa tra 2.400 e 3.600 euro a cui si aggiungono le altre spese considerate, che vanno dai 3.400 ai 3.600 euro circa. Si arriva così complessivamente a una spesa media annua che tra 5.700 e 7.200 per ogni studente domiciliato fuori sede. Somma più contenuta per i pendolari, che va tra i 1.800 e i 2.160 euro annui.

Flaminia ha presentato il primo bilancio sociale di attività: ammontano a oltre 50 milioni di euro, di cui 42 ricevuti dai soci, le risorse che in trent’anni ha destinato all’insediamento universitario ravennate. I soci (32 nei trent’anni, 25 attualmente) che hanno maggiormente contribuito in questo arco temporale sono: Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna (14,3 milioni), Comune di Ravenna (9,9), Comune di Faenza (3,4), Provincia di Ravenna (2,9), Camera di Commercio (2,7), Regione (2,4), Fondazione del Monte (non più socia dal 2012, ma presente con contributi finalizzati a progetti specifici pari a 1,1 milioni euro), Confindustria Romagna (1,1). La cifra mobilitata da Flaminia nei suoi 30 anni è stata investita in tre principali settori di intervento: attività di supporto ai corsi, alle sedi e attività culturali; attività di supporto agli studenti; progettazione europea, supporto alla ricerca e all’innovazione tecnologica e sociale.

Dopo 12 anni il Pala De Andrè torna un ring: il 6 dicembre incontro super welter

La sfida tra i professionisti Quarneti (Lugo) e Gomes Vargas (Perugia) sarà il match clou di una serata con dieci duelli di varie categorie. L’ultima volta nel palazzetto fu con Servidei per il titolo di campione europeo pesi piuma

DSC 7413Torna in città a Ravenna il pugilato di alto livello. Il 6 dicembre al Pala De Andrè dalle 20.30 (biglietto intero 8 euro, ridotto 6) dieci incontri di varie categorie e a conclusione il match di cartello tra i professionisti super welter Nicola Quarneti e William Gomes Vargas. Per il secondo anno consecutivo l’associazione “Ravenna Boxe” guidata dal maestro, ex campione europeo, Alberto Servidei, organizza un evento sportivo, che ha il patrocinio del Comune, con l’intento di riportare la grande boxe al centro dell’attenzione del pubblico ravennate. E sul ring c’era proprio Servidei l’ultima volta in cui la boxe riempì il Pala De Andrè: dodici anni fa la conquista del titolo di Campione Europeo dei pesi piuma sul ring di casa.

Per il 6 è in programma una riunione mista composta da quattro incontri giovanili categoria school girl e junior, sei incontri categoria Elite di cui due di prima serie senza il casco e a seguire il match clou: Quarneti della società Boxe Lugo e Andres William Gomes Vargas della società Perugia Fight.

Molti gli atleti di casa presenti negli incontri in programma: nella categoria Juniores maschile i giovani Filippo Serafini e Vincenzo Tosti; tra le donne Marta Ricci, mentre gli Elite maschili saranno rappresentati da Gaetano Campanella, Deniam Tafa, Marco Piancastelli, Stefano Lo Giudice Stefano e Marco Bombardi.

«È con grande soddisfazione – ha affermato l’assessore allo Sport, Roberto Fagnani – che accogliamo questo evento sportivo, con l’augurio che Ravenna torni ad essere una città al centro della boxe di alto livello come lo è stata quando al Pala Costa si assisteva ad incontri davvero importanti. Sarà un momento agonistico, ma anche di spettacolo sportivo, come solo la boxe sa essere. Impegno, passione e lavoro sono le caratteristiche che riscontro tra i giovani che la praticano».

Alcuni di questi giovani, grazie al Progetto Sport lavoro realizzato con Job Just che ha anche il supporto dell’assessorato allo Sviluppo economico, sono riusciti a formarsi professionalmente e a trovare lavoro come saldatori in aziende che hanno aderito all’iniziativa. Le due edizioni dei corsi hanno visto la formazione professionale di 20 atleti in saldatori a filo. I ragazzi formati verranno assunti e inseriti nel mondo lavorativo con un contratto in somministrazione della durata minima di 6 mesi.

Giornata mondiale contro l’Aids: a Ravenna nuove diagnosi Hiv in calo, 18 nel 2018

L’1 dicembre in molte piazza iniziative di sensibilizzazione, informazione e test gratuiti e anonimi. Aperture straordinarie degli ambulatori dell’Ausl per la settimana

Attachment (1)Le nuove diagnosi di Hiv nel 2018 in provincia di Ravenna sono state 18, con un incidenza di 4,6 ogni centomila abitanti. A livello regionale i casi sono stati 220 (4,9). Numeri divulgati dall’assessorato regionale alla Salute che certificano come siano sempre meno le persone contraggono l’infezione. In Emilia-Romagna in dieci anni, dal 2009 al 2018, le nuove diagnosi tra i cittadini residenti sono quasi dimezzate, passando da 418 a 220 (-47 percento). Calo che si è fatto ancor più rilevante negli ultimi anni, considerando che nel 2015 i nuovi casi erano 291 (in quell’anno l’incidenza provinciale a Ravenna era al 7,9). Le statistiche sono state diffuse in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids in programma domenica 1 dicembre.

In molte piazze medici e infermieri del servizio sanitario regionale saranno a disposizione per eseguire gratuitamente il test attraverso un tampone salivare o con una semplice puntura sul dito, naturalmente in forma anonima. (Sui siti delle Ausl e su quello regionale www.helpaids.it è possibile conoscere le iniziative in programma).

Torna l’iniziativa di Ausl Romagna con l’apertura degli ambulatori di Malattie Infettive, Malattie Sessualmente Trasmesse e SerT dal 30 novembre al 7 dicembre, dalle 8 alle 12, per invitare le persone ad effettuare gratuitamente il test per l’Hiv ed offrire tutte le informazioni utili alla prevenzione dell’Aids. A Lugo il 30 novembre al Sert in via Bosi 32. A Ravenna il 7 dicembre all’ospedale Santa Maria delle Croci (ambulatorio Malattie infettive, scala viola, piano rialzato; ambulatorio Malattie Sessualmente Trasmesse, scala viola, piano rialzato; Sert via Missiroli 16). A Faenza il 7 dicembre all’ospedale per gli Infermi (Ambulatorio Malattie infettive), al Sert in via Zaccagnini 22, primo piano ingresso B.

L’Avis provinciale aderirà all’iniziativa organizzando tre momenti dedicati nelle piazze dei principali centri della provincia: qui saranno presenti l’Autoemoteca, i volontari e gli operatori (infermieri) dell’Associazione per effettuare prelievi di sangue gratuiti per fare il test Hiv senza necessità di ricetta medica. Mercoledì 4 dicembre a Lugo in piazza Baracca, dalle 8 alle 12; giovedì 5 dicembre a Faenza in piazza della Libertà (davanti al Duomo) dalle 8 alle 12; sabato 7 dicembre a Ravenna in piazza del Popolo, dalle 16 alle 19.30.

I dati, elaborati dal Servizio prevenzione collettiva e sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna, fotografano la situazione dello scorso anno e dell’arco temporale 2006-2018.
Esaminando l’intero periodo di sorveglianza sanitaria, tra le persone sieropositive il 74% è maschio, il 32% ha dai 30 ai 39 anni, il 69% è italiano. La classe di età più colpita è quella tra i 20 e i 49 anni (78%), i casi di sieropositività sono invece modesti tra i più giovani e negli ultracinquantenni. L’incidenza tra i maschi è 11,8 casi ogni centomila abitanti, tra le femmine è 4,0. Le persone straniere con Hiv sono poco meno di un terzo del totale (31%), sensibilmente più giovani rispetto agli italiani e prevalentemente di sesso femminile.
La modalità di trasmissione principale (90% nel 2018) è quella sessuale. Il 50% di tutti i casi è dovuto a trasmissione eterosessuale e purtroppo la percezione del rischio tra gli eterosessuali è molto bassa: solo il 14% dei sieropositivi l’ha dichiarata come motivazione del test di diagnosi.

Le persone giunte tardi alla diagnosi lo scorso anno sono state 132: il 60% dei nuovi casi; in particolare, al momento della diagnosi il 37% delle persone era già in Aids o in una fase molto avanzata dell’infezione. I residenti in Emilia-Romagna che hanno sviluppato la malattia conclamata, quindi l’Aids, sono stati 47 nel 2018 (61 nell’anno precedente). «La diagnosi precoce – spiega la Regione – consente di attivare tempestivamente cure efficaci, invece il 60 percento delle persone che scoprono per la prima volta di essere sieropositive lo fa nella fase avanzata dell’infezione, o quando è già in Aids conclamato».

Per questo la Regione continua a insistere sulla necessità di informare e sensibilizzare i cittadini, e lo fa con la campagna “Proteggersi sempre, discriminare mai”: comunicazione social, manifesti, video per coniugare l’attenzione alla prevenzione con l’impegno a contrastare il pregiudizio nei confronti delle persone sieropositive o malate di Aids. Al suo fianco ci sono le Aziende sanitarie e le associazioni di volontariato, che per l’1 dicembre hanno programmato iniziative e incontri su tutto il territorio.

Musica, J-Ax al centro commerciale Esp di Ravenna

J AX IMG 0031 E1574789314196J-Ax sarà al centro commerciale Esp di Ravenna il 28 gennaio.

Si tratta del tour cosiddetto “instore” del celebre rapper, che incontrerà i fan e terrà anche una sorta di mini-concerto per presentare il suo nuovo album, “Reale”, in uscita pochi giorni prima.

Sulla pagina Faacebook del centro commerciale verranno pubblicate tutte le informazioni per poter partecipare all’evento, mentre sono già in vendita dei biglietti “prioritari” a 3 euro per poter assistere all’evento vicino al palco.

A Lugo torna la mostra-mercato dell’articolo natalizio: 5 giornate al Pavaglione

Mercatini Di NataleA Lugo tornano i giorni di Dona, la coloratissima e attesa mostra-mercato dell’articolo natalizio e da regalo, che rientra nelle attività organizzate dalla Pro Loco di Lugo e che si avvale del patrocinio del Comune.

Il primo appuntamento è fissato per domenica 1 dicembre; poi gli appuntamenti si rinnoveranno sabato 7 (la giornata in cui verrà acceso l’albero di Natale) e domenica 8 dicembre e i successivi sabati del 14 e 21 dicembre, sempre dalle 10 alle 19: nei due lati corti del Pavaglione, quello che si affaccia su largo della Repubblica e quello antistante il teatro Rossini, allestiranno le loro bancarelle un centinaio fra hobbisti, artisti, commercianti e produttori, di prodotti tipici dell’enogastronomia del territorio, oggettistica, artigianato tipico ed artistico, ceramiche, giocattoli e quant’altro possa stimolare la fantasia per idee regalo davvero originali in vista delle festività natalizie.

In tutte le giornate di Dona, sarà in funzione la Giostra di Natale in piazza Martiri.

«Siamo già pieni per tutte le date – sottolinea con soddisfazione Cristiano Cavolini, presidente della Pro Loco Lugo – e quegli ambulanti e commercianti che vorranno partecipare potranno farlo solo a chiamata, in caso di defezioni. Questo conferma il gradimento che i nostri mercatini riscuotono: piacciono ai venditori e piacciono ai compratori. C’è sempre stata una buona partecipazione».

Nell’ottica di una sinergia con gli esercizi commerciali del centro, la presenza di Dona non va a intaccare l’attività dei negozi e delle attività produttive del Pavaglione, che resteranno comunque aperti.

In occasione dei mercatini dell’8 dicembre, la Pro Loco proporrà anche la Festa di San Nicola, con distribuzione di cioccolata di ogni tipo ai bambini.

Salvini a Ravenna il 5 dicembre, il giorno dopo l’evento delle Sardine in darsena

L’ex ministro inaugurerà la nuova sede della Lega, in pieno centro

1553269021741.jpg Matteo Salvini Clamoroso Faccia A Faccia Chi Si Trovera Davanti Da Maurizio CostanzoMatteo Salvini sarà a Ravenna giovedì 5 dicembre, il giorno dopo la manifestazione delle Sardine in Darsena. [AGGIORNAMENTO: LA MANIFESTAZIONE DELLE SARDINE È STATA POSTICIPATA]

Lo annuncia sui social Samantha Gardin, segretaria provinciale della Lega.

Salvini sarà in città (alle 19) nell’ambito della campagna elettorale per le Regionali del 26 gennaio per inaugurare la nuova sede della Lega, in via Rasponi, angolo piazza Kennedy, in pieno centro storico.

A introdurre l’incontro Jacopo Morrone, segretario Lega Romagna.

Caso pioggia nera, Ancisi (Lpr): «Andavano informati protezione civile e cittadini»

Il consigliere comunale lamenta le tempistiche con cui si è mossa Arpae e con cui è stato divulgato l’esito dei controlli dopo l’episodio del 27 novembre

Attachment 2019 11 27T102253.844«Al di là di quello interno all’azienda interessata, il preallarme avrebbe dovuto essere trasmesso immediatamente, secondo ragionevolezza, almeno ad un indirizzo di protezione civile locale». Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lista per Ravenna, non condivide come le autorità competente abbiano gestito la comunicazione della fuoriuscita accidentale di carbon black (nero fumo) da un’azienda del petrolchimico con la conseguenza di una pioggia nera caduta nell’area tra porto e Bassette. In buona sostanza il decano dell’opposizione fa notare che la divulgazione degli esiti degli accertamenti da parte di Arpae è avvenuto soltanto dopo le 17, a distanza di oltre otto ore dalla segnalazione inviata dai lavoratori del Consorzio di Bonifica all’agenzia per la tutela ambientale. Nel frattempo solo Gianluca Benzoni, consigliere territoriale di Lpr, si era preoccupato di informare l’opinione pubblica inviando alcune foto alle testate online.

«Il sindaco è autorità territoriale di protezione civile riguardo alle articolazioni appartenenti o dipendenti dal proprio Comune – sottolinea Ancisi –. Il fatto di ieri è inquadrabile nel fenomeno ricavabile dal commento di una nostra lettrice: “A volte in quella zona bisogna coprirsi la bocca con un fazzoletto per non respirare gli acidi che sono nell’aria e che fanno bruciare la gola”. Compito di protezione civile dovrebbe essere anche informare in tal caso la popolazione, dettando le relative norme di comportamento. Il tutto tramite un’adeguata definizione di protocolli sulla base dei quali le imprese possano rapportarsi convenientemente allo scopo col servizio pubblico, ma che, a giudicare da quanto sopra, non sembrano sussistere». Sulla necessità di predisporre programmi di protezione civile atti a fronteggiare le emergenze ambientali e per come agire convenientemente al riguardo, Ancisi ha presentato un’interrogazione al sindaco.

Inaugura il campo da calcio sintetico a Lugo: il Comune ci ha investito 400mila euro

Nell’impianto sportivo di Madonna delle Stuoie, “per favorire l’aggregazione”

Campo Da Calcio A Madonna Delle StuoieSabato 30 novembre alle 17 inaugura a Lugo il nuovo campo da calcio sintetico dell’impianto sportivo di Madonna delle Stuoie. Al taglio del nastro saranno presenti il sindaco Davide Ranalli, il vicesindaco con delega allo Sport Pasquale Montalti e l’assessore regionale Andrea Corsini.

La realizzazione del campo da calcio in sintetico, con un investimento di 400mila euro del Comune, rientra – si legge in una nota – “negli interventi di valorizzazione delle attrezzature sportive comunali per favorire l’aggregazione sociale dei cittadini del territorio lughese”.

Il campo realizzato misura 96 x 50 metri, compatibili per l’omologazione in Prima Categoria. Inoltre, il progetto ha previsto la realizzazione di due campi per il calcio a 7 e il settore giovanile, ricavati nelle due metà campo del campo a 11.

Il campo è stato dotato di un nuovo impianto d’illuminazione costituito da quattro torri-faro, con proiettori a Led dell’altezza di 18,50 metri.

“Ha drogato e violentato per mesi la moglie del padre”: bloccato in aeroporto

Il giovane ha anche minacciato più volte di mostrare al padre immagini compromettenti

Violenza Sessuale LapresseÈ accusato di avere per mesi violentato la moglie del padre, sia servendosi di un farmaco per stordirla che minacciandola di mostrare al genitore immagini compromettenti.

Per questa ragione, un giovane di origine magrebina é stato fermato sabato in aeroporto a Bologna mentre – come riportato dai quotidiani locali – stava per tornare nella città dove abita, Lugo.

Il fermo, disposto dai Pm ravennati Alessandro Mancini e Antonio Vincenzo Bartolozzi, é scattato per pericolo di fuga alla luce delle dichiarazioni della donna, ritenute plausibili, su presunti abusi andati avanti dal novembre 2018 al luglio scorso. Dichiarazioni corroborate anche da quanto riferito dal padre del giovane, a partire dalle sue lunghe assenze da casa che avrebbero lasciato campo libero al ragazzo.

L’uomo ha anche detto di essere in un’occasione caduto dalle scale per via della somministrazione di un farmaco, forse da parte del figlio, che gli aveva sdoppiato la vista. (Ansa.it)

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