venerdì
03 Ottobre 2025

Il mercato estivo di Marina di Ravenna rimane in piazza Dora Markus e viale Spalato

La petizione per far tornare le bancarelle in viale Vecchi al momento non è servita a far cambiare idea al Comune

Mercato Marina Di RavennaIl mercato di Marina di Ravenna resterà in piazza Dora Markus e in viale Spalato anche durante l’estate. Nonostante una petizione in atto chieda il suo spostamento nel luogo originario (via Vecchi e piazza Marinai d’Italia), la giunta ha deciso di continuare con la “sperimentazione” (che dura ormai da una decina d’anni) lasciando il mercato nella piazza della fontana anche per la stagione estiva. Sulla carta gli ambulanti concessionari di piazzole sono 64 per l’appuntamento del sabato e 54 in quello della domenica anche se nei fatti non tutti si presentano al mercato della località balneare. Per questo era scattata la petizione da parte di alcuni commercianti e cittadini di Marina, che aveva raccolto in breve centinaia di firme ma che non è servita a fare cambiare idea al Comune.

Ancora maltempo nel weekend: temporali attesi per sabato 18 maggio

La tendenza è quella di una stazionarietà delle condizioni. Potrebbero cadere fino a 70 millimetri di pioggia

PoggiaMaggio continua ad essere piovoso: per la giornata di maggio la protezione civile ha emanato una nuova allerta, questa volta gialla, che apporterà condizioni di tempo perturbato sul territorio regionale. Previste precipitazioni diffuse  più consistenti sul settore centro-occidentale della regione. I quantitativi medi areali giornalieri sono stimati tra i 20 ed i 40 millimetri complessivi con valori massimi localizzati tra 50 e 70 millimetri, che potranno essere associati a rovesci temporaleschi organizzati. Il maltempo potrebbe proseguire anche domenica: la tendenza indicata è infatti quella della stazionarietà.

 

Contributi nei centri estivi: dal 20 maggio è possibile fare domanda

Il progetto è rivolto alle famiglie che al momento della presentazione della domanda abbiano specifici requisiti dettagliati nell’avviso pubblico

Giardino 2Contributi per la frequenza dei centri estivi: si può fare domanda da lunedì 20 maggio al 5 luglio Da lunedì 20 maggio a venerdì 5 luglio è possibile presentare domanda per l’assegnazione di contributi a copertura del costo di frequenza dei Centri estivi aderenti al “Progetto conciliazione vita-lavoro” promosso dalla Regione Emilia-Romagna e finanziato dal Fondo Sociale Europeo, per bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni (nati dal 2006 al 2016) residenti nel Comune di Ravenna.

Per ciascun bambina/o ragazza/o frequentante i Cre che hanno aderito al progetto è previsto un contributo fino a 84 euro a settimana (comprensivo del pasto se previsto). Il contributo massimo erogabile è pari ad euro 336 e potrà essere riconosciuto per la frequenza: a quattro settimane nel caso in cui il costo settimanale di iscrizione sia uguale o superiore ad 84 euro; di un numero superiore a quattro settimane nel caso in cui il costo settimanale di iscrizione sia inferiore a 84 euro (coprendo quindi un numero superiore di settimane o porzioni di settimane, fino ad un massimo ammissibile pari ad 336 euro).

Il progetto è rivolto alle famiglie che al momento della presentazione della domanda siano in possesso di specifici requisiti  dettagliati nell’avviso pubblicato nella pagina del sito del Comune di Ravenna.

Luce Caponegro a cena con i fan: 40 posti per incontrare l’ex pornostar Selen

La 52enne ravennate ex pornostar, oggi imprenditrice con un centro benessere, da Instagram lancia la serata per il 14 giugno a Cervia: «Riservato a persone educate e di buon gusto». Menù a 100 euro. Ci aveva già provato due anni fa poi cancellò tutto per colpa di «cafoni e frustrati»

Lucecaponegroselen«La cena è riservata esclusivamente a persone educate e di buon gusto». Luce Caponegro, la 52enne ravennate nota al grande pubblico per essere stata fino a vent’anni fa la pornostar Selen, mette bene in chiaro le regole per i suoi fan che vogliono partecipare alla serata in programma a Cervia il 14 giugno. «Un’occasione per conoscersi, fare due chiacchiere, parlare amabilmente davanti ad un buon calice di vino. Una cena tra amici», scrive l’ex attrice, recentemente diventata nonna, in un post su Instagram dove ha 31mila follower. In tutto i posti disponibili sono una quarantina, in modo che i partecipanti possano avere possibilità di scambiare due battute con la protagonista della serata.

L’evento, stando a quanto racconta la stessa Luce sempre dal suo profilo sul social network, nasce dal basso, dalla volontà degli ammiratori: «Mi avete sommersa di richieste e allora, vinte le ultime remore, mi sono decisa. Ho organizzato una cena tra amici. Persone che, come me, hanno voglia di trascorrere una serata gradevole, parlando come si fa tra vecchi amici di cose semplici o dei massimi sistemi della vita. Perché anche se non ci siamo mai visti né conosciuti, ne sono certa, abbiamo percorso nelle nostre vite un cammino assieme». Dopo la chiusura delle carriera hard nel 1999, Luce Caponegro è stata dj, attrice a teatro e al cinema non a luci rosse e infine imprenditrice: nel 2012 ha avviato a Ravenna un centro benessere. “Artista” è la definizione da lei scelta per la biografia su Instagram, dove non compare da nessuna parte la parola “Selen” che invece ancora rimane nella sua fan page Facebook anche se ormai poco aggiornata.

La partecipazione alla cena è riservata a persone educate e di buon gusto. Una precisazione che forse nasce anche dall’esperienza già vissuta due anni fa quando Luce provò a organizzare una cosa simile. Nel 2017 tutto venne annullato da lei stessa ancora prima di fissare una data e un luogo. A fare una scrematura in questo caso forse servirà il prezzo della serata: 100 euro a testa per aperitivo e cena romagnola. E non mancano le lamentele tra i commenti al post. Così come non manca il consueto repertorio di battute che fanno riferimento al passato nel porno.

Tessera elettorale persa o esaurita? Ecco cosa fare per poter votare il 26 maggio

Info utili e orari degli uffici dove ritirare un duplicato del documento

Tessera Elettorale 3 3 2Il 26 maggio si vota, dalle 7 alle 23, per eleggere i deputati rappresentanti l’Italia al Parlamento europeo. Hanno diritto di voto i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali che compiranno il 18esimo anno di età entro il 26 maggio.

Il Comune di Ravenna ricorda agli elettori che per votare dovranno esibire la tessera elettorale, unitamente alla carta di identità o altro documento di identificazione munito di fotografia, anche se scaduto, purché in grado di assicurare l’identificazione del votante.

Nel caso la tessera elettorale non risulti più utilizzabile per l’esaurimento dei 18 spazi dedicati alla certificazione del voto o in caso di deterioramento, smarrimento o furto occorre, prima di presentarsi a votare, richiedere e ottenere il rilascio, che sarà immediato, di un duplicato all’Ufficio elettorale o presso uno degli Uffici decentrati delle ex Circoscrizioni. Documentazione da esibire: se allo sportello si presenta direttamente l’elettore che ha esaurito la tessera, basta il documento di identità personale e la tessera elettorale esaurita; se allo sportello non si presenta direttamente l’elettore che ha esaurito la tessera è necessria la fotocopia di un documento di identità del diretto interessato, la tessera elettorale esaurita e la delega al ritiro del duplicato, firmata e non autenticata.

Solo in caso di smarrimento o furto va compilata e sottoscritta dal diretto interessato una domanda su modulo prestampato (che sostituisce la denuncia presso i Carabinieri o la Polizia di stato) disponibile presso gli uffici stessi o scaricabile dal sito tematico del Comune di Ravenna a questo link.

Se la tessera è deteriorata, il cittadino deve riconsegnare quella in suo possesso.

Orari apertura sportelli ufficio elettorale e sportelli degli uffici decentrati del forese
Per tutto il periodo delle elezioni gli sportelli dell’Ufficio elettorale di viale Berlinguer 54 – secondo piano – saranno aperti al pubblico in via ordinaria con le seguenti modalità: dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 e il martedì e giovedì pomeriggio anche dalle 14.30 alle 17.30, il sabato dalle 8.30 alle 12.30.
L’Ufficio elettorale osserverà l’orario continuato: venerdì 24 maggio dalle 8 alle 18; sabato 25 maggio dalle 8.30 alle 18; domenica 26 maggio dalle 7 alle 23 (orario continuato per tutta la durata delle votazioni).
Gli uffici decentrati del forese (ex Circoscrizioni di Sant’Alberto, Mezzano, Piangipane, Roncalceci, San Pietro in Vincoli, Castiglione e Del Mare) saranno aperti al pubblico nelle seguenti giornate: venerdì 24 maggio dalle 8 alle 14; sabato 25 maggio dalle 8 alle 14.
Inoltre, ai soli fini del rilascio dei duplicati delle tessere elettorali, da quest’anno i sette Uffici decentrati del forese saranno aperti anche nella giornata di domenica 26 maggio dalle 8 alle 20 (orario continuato).
Domenica 26 maggio dalle 7 alle 18.30 l’Amministrazione comunale garantirà un servizio straordinario per il rilascio delle carte d’identità cartacee presso lo Sportello polifunzionale (ex anagrafe) in viale Berlinguer 68.

Alla scuola “Arti e Mestieri” Pescarini utile e occupazione sono in crescita

Approvato il bilancio consuntivo del 2018: quasi tremila allievi. Servizi anche per le fasce deboli

IMG 20190516 WA0006L’assemblea dei soci, composta dai rappresentanti dei 18 Comuni della provincia, ha approvato nel pomeriggio di ieri (giovedì 16 maggio) all’unanimità nell’aula magna della sede cittadina alle Bassette, il bilancio consuntivo 2018 della Scuola Arti e Mestieri Angelo Pescarini. La scuola opera su tutto il territorio provinciale attraverso le sedi di Ravenna e Faenza; dallo scorso 2 maggio è attiva, inoltre, una sede anche a Lugo per servizi di consueling, e inserimenti lavorativi.

Il consuntivo di gestione 2018, sotto la direzione di Luciano Casmiro, è stato illustrato dal presidente Sergio Frattini che ha messo in luce i risultati più rimarchevoli in un trend gestionale in crescita, sia sotto l’aspetto finanziario, con un utile netto di 26.276 euro contro i 9.370 del 2017, sia sotto quello occupazionale.

Attività formativa per adulti e ragazzi
L’attività formativa globale del 2018, che comprende sia corsi gratuiti e finanziati dal Fondo Sociale Europeo, sia attività a mercato come il corso per Operatore Socio Sanitario, la cui nuova edizione partirà il 20 maggio alla sede di Ravenna, ha riguardato 2.889 partecipanti (+8 percento rispetto al 2017) per un totale di 17.357 ore di lezione. Il 41 percento degli allievi è costituito da cittadini stranieri, provenienti da 72 paesi: in prevalenza da Nigeria, Albania, Marocco e Senegal.
Sono stati complessivamente 410 gli studenti, di età compresa tra i 15 e i 18 anni, che hanno seguito i percorsi triennali gratuiti di operatore impianti termoidraulici, operatore meccatronico della riparazione dei veicoli e operatore impianti elettrici e solari fotovoltaici.

Sbocchi occupazionali
La capacità della scuola di radicarsi nel territorio e sul mercato del lavoro è testimoniata anche dalle 384 aziende, in prevalenza dei settori elettrico, servizi e manifatturiero meccanico, che ospitano gli allievi in stage e tirocini (332 quelli svolti nel 2018), e dalla collaborazione con agenzie per il lavoro quali Randstad, Umana e Adecco.
Si tratta di una prassi virtuosa che nel 2018 ha consentito l’inserimento lavorativo nelle aziende dell’80,5 percento (+ 7,5 percento rispetto all’anno precedente) dei 410 allievi che hanno conseguito il titolo di operatore impianti termoidraulici, operatore meccatronico della riparazione dei veicoli e operatore impianti elettrici e solare fotovoltaico con una qualificazione all’avanguardia anche grazie alle iniziative didattiche realizzate con marchi nazionali leader di settore quali Immergas, Bticino, Beghelli.

Servizi rivolti alle fasce deboli
La scuola si è occupata inoltre dell’inserimento lavorativo di persone disabili attraverso l’attivazione di tirocini, l’erogazione di 400 ore di formazione e 1.078 ore di accompagnamento e sostegno.
Nell’ambito del Progetto Regionale per Donne Vittime di Violenza, che riguarda tutta l’Emilia Romagna in collaborazione con i Centri antiviolenza, sono state assistite complessivamente 426 donne per l’avvio al lavoro (130 nella provincia di Ravenna), svolgendo 20 corsi di formazione, e attivando 48 tirocini formativi.
A sostegno della transizione scuola-lavoro di giovani con disabilità, sono stati assistiti 56 studenti, con 750 ore di orientamento e 880 ore di formazione erogate. Il progetto è stato realizzato in partnership con Cefal, CFP Sacro Cuore, Irecoop, Engim, IAL e Alfa, con interventi in 12 scuole superiori di 2° grado.

Maestra indagata, l’assessore: «Fare chiarezza ma niente processi su Facebook»

Una insegnante della scuola dell’infanzia accusata di maltrattamenti. Bertocchi invita i cittadini a evitare polemiche: «Non fomentiamo odio, non sostituiamoci agli organi preposti»

Pexels Photo 256468«Invito i cittadini a non fare processi su Facebook o nelle piazze: non diamo il cattivo esempio, non fomentiamo odio, non sostituiamoci agli organi preposti, siccome non abbiamo né i mezzi, né la conoscenza dei fatti per poterlo fare. Non distorciamo la realtà». L’assessore alle Politiche educative del Comune di Conselice, Carlo Bertocchi, mette i panni del pompiere e cerca di smorzare il clima cresciuto sui social dopo la divulgazione della notizia di una maestra della scuola dell’infanzia del paese indagata per presunti maltrattamenti.

Il messaggio dell’amministratore è rivolto soprattutto alla tendenza, particolarmente diffusa sul web, di attaccare duramente i protagonisti di vicende così delicate: «Oltre al rispetto dovuto a chi in una faccenda può soffrire, cerchiamo di portare rispetto anche al decoro della nostra comunità, evitando di seminare sempre la prima cosa che ci passa per l’anticamera del cervello come se fosse la verità scolpita su pietra».

Bertocchi dice di aver appreso dell’inchiesta dai giornali: «La scuola è statale e purtroppo al Comune non è stato comunicato nulla, io stesso che incontro regolarmente i genitori non ho mai ricevuto segnalazioni in merito a questa brutta vicenda. Qualsiasi azione contraria al benessere dei ragazzi e dei bambini che frequentano i nostri istituti va condannata, senza fraintendimenti. Ora è necessario attendere gli esiti delle indagini e le imputazioni che potranno o meno essere mosse».

Una giornata di studi per Giulio Guberti: al Mar critici e storici a confronto

Il 18 maggio al museo di Ravenna un appuntamento a cinque anni dalla scomparsa dell’intellettuale

Giulio GubertiA cinque anni dalla scomparsa di Giulio Guberti, una delle figure di rilievo della scena culturale ravennate, proseguono le attività realizzate in suo ricordo. Sabato 18 maggio al Museo d’arte della città di Ravenna si terrà la giornata di studi dedicata a Guberti dal titolo “Smarginare e rimarginare. La Tradizione del Nuovo tra storia e attualità”.

Dopo la prima edizione del Premio Giulio Guberti ospitata lo scorso anno al Mar a Ravenna e l’incontro “La figura del curatore tra spazi, formati e indipendenza” svoltosi nell’ambito di Arte Fiera a Bologna, un nuovo appuntamento viene dedicato alla memoria e all’approfondimento di esperienze come la rivista La Tradizione del Nuovo, la collana di volumi Artisti contemporanei e le mostre ad esse connesse. La giornata di studi intende riaprire il discorso critico su una stagione ritenuta oggi pionieristica per l’arte contemporanea italiana, momento nel quale le attività espositive ed editoriali coordinate da Guberti presso la Pinacoteca Comunale pongono l’attenzione su artisti ritenuti oggi maestri del secondo Novecento e su temi cardine del dibattito estetico.

L’incontro del 18 si svolgerà in due momenti: la mattina (10-13) in cui, dopo i saluti istituzionali, interverranno Rosetta Berardi (storica dell’arte e autrice dei primi studi sulle esperienze ravennati promosse da Guberti), Claudio Cerritelli (storico dell’arte, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, tra i primi coinvolti da Guberti) e Marco Meneguzzo (critico d’arte, docente e curatore tra le altre della mostra antologica di Mario Schifano a Ravenna nel 1982). Nella sessione pomeridiana, dalle 15 alle 18, invece Claudio Musso (critico d’arte e docente) ha invitato Lorenzo Balbi (direttore artistico MAMbo, Bologna), Davide Ferri(critico d’arte, curatore della sezione Pittura XXI di Arte Fiera, Bologna), Fabiola Naldi (storica dell’arte, docente e curatrice indipendente) e Serena Simoni (storica dell’arte, docente Liceo artistico, Ravenna) a rileggere e ricontestualizzare alcuni degli argomenti trattati nelle pagine della rivista La Tradizione del Nuovo. Al termine degli interventi si svolgerà anche una tavola rotonda a cui prendono parte tutti i relatori. Ingresso libero fino a esaumerimento posti.

Arcigay, una camminata a Ravenna dal centro alla darsena contro l’omofobia

Omofobia 6751 Oggi, venerdì 17 maggio – Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia – è in programma anche a Ravenna una “camminata contro l’omofobia”.

Il raduno è in piazza del Popolo alle 17.30. Si camminerà verso la Darsena, dove alle 19 ci sarà una una lotteria con premi, musica e drink al Circolo Dock61.

Rapina a mano armata al distributore: benzinaio picchiato, malvivente in fuga

Il giovane gestore ha reagito all’aggressione ed è nata una collutazione in cui ha riportato alcune ferite al capo. Bottino di un paio di migliaia di euro

Rapina violenta al distributore di carburante Ip in via Reale a Camerlona, frazione alle porte di Ravenna. In azione verso le 19.30 di ieri, 16 maggio, un uomo solo che ha affrontato il gestore, un ventenne, impugnando una pistola. L’arma dovrebbe essere, secondo quanto riportano Corriere Romagna e Resto del Carlino da cui si apprende della notizia, una scacciacani. Sembra che il malvivente abbia anche esploso un colpo a salve per intimorire il ragazzo. Che invece ha reagito innescando una collutazione tra i due: il benzinaio ha riportato qualche ferita al capo e agli inquirenti, secondo il racconto riportato dai quotidiani, ha raccontato di aver ferito anche il bandito. Caccia all’uomo, fuggito su una piccola vettura di colore scuro con un bottino di un paio di migliaia di euro.

Lugo, Ranalli in cerca di conferma: «Ancora tante riqualificazioni»

Il sindaco uscente si candida al secondo mandato, rivendica il lavoro fatto e indica le priorità per il futuro tra cui il centro polifunzionale dell’ex Ipsia

Continuiamo con le interviste ai candidati sindaci di Lugo che il 26 maggio si sfideranno per la Rocca. Dopo aver sentito Valeria Ricci, sostenuta da una lista che unisce Pci e Rifondazione Comunista con l’appoggio di Possibile e Sinistra italiana, ora è il turno del primo cittadino in carica Davide Ranalli che a 34 anni vuole fare il bis.

Davide RanalliNome: Davide Ranalli
Data e luogo di Nascita: Lugo, 4 luglio 1985
Titolo di studio: maturità artistica
Professione: sindaco in carica di Lugo, in precedenza aveva lavorato per il Partito Democratico e studiato Scienze Infermieristiche
Stato civile: single, con un figlio di 10 anni.
Reddito 2018: 46.190 euro come indennità da sindaco.
Auto: «Una vecchia Bmw di 15 anni fa, che mi fu regalata da mio padre»

Slogan elettorale: Non io, tutti
Coalizione: Pd, Pri, Verdi, Sinistra per Lugo, Insieme per Lugo
Precedenti esperienze politiche: segretario comunale Democratici di sinistra dal 2006-2007 a Cotignola, segretario comunale di Lugo del Pd dal 2007 al 2010, coordinatore del Pd dei nove Comuni della Bassa Romagna 2010-2014. Dal 2010 capogruppo nel consiglio dell’Unione. Dal 2014 sindaco di Lugo.
Personaggio politico attuale che più stima: Gianni Cuperlo (dirigente del Pd a lungo in minoranza, ndr).
Orientamento religioso: cattolico.

Conf 1Il primo provvedimento se fosse confermato sindaco?
«La prima cosa che farei è avviare subito lo studio per un concorso rivolto a giovani architetti per realizzare il progetto del nuovo centro polivalente culturale nell’edificio dell’ex Ipsia, con la conseguente riqualificazione di quella zona».
E tra cinque anni cosa vedrebbe un visitatore venendo a Lugo che oggi non può vedere?
«Come è avvenuto nei passati cinque anni, Lugo conoscerà molte riqualificazioni di aree pubbliche, che possono peraltro essere a rischio degrado. In questi anni abbimo riqualificato piazza Savonarola, sono partiti i lavori per l’ex Acetificio Venturi, abbiamo riqualificato Villa Malerbi e il Pavaglione, abbiamo implementato piste ciclabili e assi viari. Ecco, a questo si aggiungeranno sicuramente l’area dell’ex Cepal e, come dicevo, dell’ex Ipsia».
IcelCosa si rimprovera di non aver fatto a sufficienza negli scorsi cinque anni?
«Credo andasse dedicata una maggiore attenzione al nostro patrimonio di strade e marciapiedi e avremmo potuto fare di più sul tema della barriere architettoniche».

Di che tipo di investimenti ha ancora bisogno Lugo in tema di…

…sicurezza?
«Sulla sicurezza c’è sempre da fare di più: intanto abbiamo realizzato i varchi stradali, che sono lo strumento più utile e all’avanguardia per rispondere alla necessità di presidio del territorio. Dobbiamo ampliare la rete di sorveglianza e lo faremo appena la regione avrà terminato l’intervento sulla banda larga, cioè entro il 2020. Ma accanto a questo, agli strumenti tecnologici, dobbiamo lavorare ancora sulla costruzione di una grande coesione sociale. Sono questi i due elementi su cui poggia la sicurezza».

Ranalli Comitato 01…cultura?
«Noi abbiamo investito molto in cultura, il teatro Rossini riaprirà con la stagione di danza, prosa, musica appena saranno finiti i lavori di restauro dell’immobile, noi auspichiamo entro la fine di quest’anno, per avviare la programmazione nel gennaio 2020. Accanto a questo vogliamo continuare a caratterizzarci in particolare sul tema della musica. Quest’anno per esempio, grazie all’impegno del sottoscritto, siamo riusciti a portare per la prima volta a Lugo due importanti appuntamenti del Ravenna Festival. Dopodiché, ovviamente, sul tema del Festival Purtirimo (festival di musica barocca molto criticato da alcuni oppositori, vedi intervista a Solaroli, ndr) non intendiamo mollare, ci sarà bisogno di vedere e capire le modalità una volta ristrutturato lo spazio ma ritieniamo che sia un elemento che a Lugo non dovrà mancare».

02 DavideRanalli…welfare?
«Credo che dobbiamo continuare a portare attenzione all’ospedale, rispetto a cinque anni fa abbiamo una nuova Rianimazione e sono stati salvaguardati tutti gli aspetti delle chirurgie nell’ospedale. Il presidente Bonaccini ha di recente preso impegni anche per il nuovo Pronto Soccorso. A questo si deve aggiungere la futura apertura della Casa della salute nell’ex acetificio Venturi che si aggiungerà a quella già funzionante di Voltana. Vogliamo inoltre continuare a monitorare il tema delle povertà, del disagio sociale e abitativo e su questo investire ingenti risorse, perché per noi è importante non lasciare indietro nessuno».

L’Unione dei Comuni deve cambiare? E se sì, come?
Io credo che l’Unione abbia dato dimostrazione di essere stata uno strumento molto efficace per realizzare tutta una serie di interventi importanti per tutti i territori. Il limite principale è il tema della democrazia e credo si dovrebbe costruire un sistema più democratico nei consigli dell’Unione, perché dovrebbe essere il consiglio a esprimere gli indirizzi. Ma in questi anni abbiamo dimostrato che con la coesione si possono raggiungere obiettivi importanti, penso al Patto per la sicurezza e al Patto per lo sviluppo, per esempio.

Lei ha insistito sulla coesione dell’Unione, ma cosa potrebbe succedere se si perdesse l’unanimità politica targata Pd nell’Unione?
«Beh, potrebbe accadere che comuni di rilevanza strategica possano essere messi da parte, magari con deleghe alle varie ed eventuali… anche per questo dobbiamo darci da fare per mantenere questa unanimità».

20190511 Cuperlo 02Come sta vivendo questa campagna elettorale dove, di fatto, sono tutti contro di lei? E anche: ci sono proposte, temi o suggestioni che provengono degli avversari che potrebbe accogliere nel suo programma?
«Le campagne elettorali per me sono sempre state appassionanti e mi hanno sempre divertito, a differenza di altri le faccio da quando ero bambino e ne conoscono la dinamica. Certo, quando si fa per se stessi e non per altri tutto diventa un po’ più complicato, però anche questa mi sta appossionando. Non voglio esprimere un giudizio sui miei avversari per rispetto delle persone che si stanno avventurando in questa impresa e ne vedo la buona volontà e la determinazione, ma per quanto riguarda le proposte, faccio fatica ad accoglierle visto che l’unica che vedo è quella di mandare a casa me…».

Lei affrontò uno dei primi ballottaggi in provincia cinque anni fa. È pronto per un eventuale bis? Nel caso, a chi si rivolgerà? Alla sinistra?
«Ma la sinistra è nell’alleanza, c’è forse un’altra sinistra? Ah, lei intende i comunisti (la lista di Valeria Ricci si presenta effettivamente con falce e martello, vedi pagina 13, ndr.). Sinceramente non mi aspetto nulla, loro stanno facendo la loro gara, immagino che siano tra coloro che pensano che la rinascita della sinistra passi attraverso la sconfitta alle elezioni delle forze più riformiste perché la sconfitta sia un segnale o qualcosa del genere. Hanno fatto la loro scelta, peraltro in tutti i comuni».

Ranalli SindacoIn realtà Valeria Ricci, che ora corre contro di lei, era però nella sua maggioranza. E lei quest’anno si presenta con una coalizione ancora più ampia, con anime diverse che vanno dai Verdi e Repubblicani. Questo non rischia di indebolire l’azione di governo in caso di vittoria? Non sarà facile mediare tra tante spinte diverse.
«Le abbiamo tenute insieme durante la scrittura del programma dove abbiamo tenuto conto delle sollecitazione di tutte le forze politiche che fanno parte della coalizione. Quella è la direttrice sulla base della quale ci sceglieranno gli elettori e ci muoveremo. Dopodiché credo che serva un lavoro politico fatto dal sindaco e dalle forze politiche in consiglio comunale, dove io spero entrino tutte, per trovare elementi di sintesi qualora si pongano questioni particolarmente complesse. Quella di Ricci fu una decisione non condivisa da larga parte di gruppi dirigenti di quell’area. E mi piace anche ricordare che l’unico consigliere comunale, rimasto all’opposizione per tutti e cinque gli anni, Fiorenzo Baldini, eletto in Prc in coalizione con i Socialisti, quest’anno è candidato nella lista in mio sostegno».

La Rekico esce dai playoff a testa alta e tra gli applausi dei tifosi del “Cattani”

Basket / Contro Omegna i faentini perdono in modo netto anche la sfida casalinga, raggiungendo quota tre sconfitte nella serie semifinale e chiudendo di conseguenza la stagione

Faenza-Omegna 58-74
(12-28, 32-41, 46-54)
REKICO FAENZA: Fumagalli 4, Costanzelli, Silimbani 7, Samorì ne, Casagrande 5, Venucci, Zampa 11, Petrucci 10, Chiappelli 4, Sgobba 17, Petrini ne. All.: Friso. PAFFONI OMEGNA: Grande 16, Donadoni, Bruno 10, Samoggia 6, D’Alessandro 9, Arrigoni 10, Ramenghi, Balanzoni 16, Guala ne, Cantone 5, Gueye, Scali 2. All.: Ghizzanardi.
ARBITRI: Rodia e Fiore.
NOTE – Usciti per falli: Zampa e D’Alessandro.

Rekico Squadra
I giocatori della Rekico Faenza

La Rekico chiude la stagione tra gli applausi del PalaCattani. La sconfitta con Omegna in Gara3 della semifinale finale playoff non cancella la migliore annata sportiva nella storia della società, dove si è fatta valere in ogni competizione, ritagliandosi sempre un ruolo da protagonista.  La Paffoni merita la finale, ma ai Raggisolaris restano le recriminazioni per non aver affrontato questa difficile serie con l’organico in perfetta forma, a cominciare da capitan Venucci, costretto a uscire dopo soli tre minuti per il riacutizzarsi del problema muscolare che lo sta tormentando da una settimana.

Passando alla partita Omegna gioca uno dei suoi migliori primi quarti della stagione: le altissime percentuali offensive e la solita difesa permettono di arrivare alla prima pausa avanti 12-28, con Faenza che trova il canestro quasi esclusivamente con Sgobba, autore di 10 dei 12 punti complessivi. All’inizio del secondo quarto la Paffoni si porta sul 17-33 e come spesso accade, nel momento più difficile, la Rekico reagisce. Silimbani si prende per mano la squadra in attacco ben aiutato da Zampa e la difesa ritorna a essere quella di sempre, tanto che lo svantaggio si assottiglia fino al 30-37 grazie alla tripla di Sgobba. La Paffoni non subisce il contraccolpo psicologico e risponde con un break di 5-0 arrivando all’intervall0 sul 31-42.

Il carattere dei Raggisolaris si vede anche al rientro in campo e gli sforzi portano al 42-48 grazie a Petrucci, ma purtroppo nelle azioni successive arrivano errori che non permettono di ridurre in modo ulteriore il passivo. Omegna ne approfitta ancora e si prende l’inerzia gestendo un vantaggio intorno alla doppia cifra, dando la spallata decisiva grazie a cinque punti consecutivi di Grande per il 53-69 al 35’. Faenza non smette di lottare, accompagnata dai cori dei tifosi, incessanti fino al termine della gara: il culmine del tifo si ha quando a 1’13’’ dalla fine Friso chiama timeout per ringraziare staff e giocatori per la grande stagione disputata. Squadra e tifosi si legano in un unico abbraccio che chiude nel migliore dei modi l’annata 2018/19.

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