domenica
05 Ottobre 2025

Cala il sipario sulla stagione dell’OraSì, estromessa dai playoff da Capo d’Orlando

Basket A2 / Al Pala De André arriva la terza sconfitta in altrettante partite per i giallorossi, surclassati ancora un volta dai siciliani al termine di una sfida equilibrata solo fino alla metà del secondo parziale

Ravenna-Capo d’Orlando 76-92
(23-19, 40-49, 63-71)
ORASI’ RAVENNA: Smith 22, Cardillo 13, Masciadri 9, Hairston 16, Montano 3, Marino 5, Jurkatamm 6, Seck 2, Baldassi, Rubbini, Tartamella. All.: Mazzon.
BENFAPP CAPO D’ORLANDO: Laganà 7, Triche 30, Parks 19, Trapani 13, Bruttini 13, Mei 6, Neri 6, Mobio 4, Murabito, Galipò. All:. Sodini.
ARBITRI: Boscolo Nale, Nuara, Almerigogna.
NOTE – Spettatori 2300. Ravenna: tiri da due 20/41, da tre 10/29, liberi 6/6, rimbalzi 23. Capo d’Orlando: tiri da due 24/39, da tre 8/21, liberi 20/28, rimbalzi 45.

RAVENNA 2/05/2019. LNP Serie A2 Play Off Ottavi Di Finale Gara 3. OraSì Basket Ravenna Benfapp Capo D'Orlando.
Capitan Masciadri cerca di liberarsi dalla difesa di Trapani

Non bastano un ottimo inizio e una fiammata a metà dell’ultimo quarto alla OraSì per giocarsi la vittoria fino al termine del match con un Capo d’Orlando che ha dimostrato di essere di un livello superiore. E’ inevitabile così la sconfitta al Pala De André dei ravennati, che salutano i playoff dopo solo tre partite degli ottavi, con la Benfapp che non ha mai visto in discussione la propria superiorità sia nel punteggio (76-92 il risultato finale che in pratica bissa il divario già visto nelle de gare disputate in terra siciliana), sia nella qualità del gioco e degli interpreti in campo. La squadra giallorossa ci prova fino alla fine, rimontando anche fino a -3, ma deve cedere a una delle grandi favorite per la promozione. A fare la differenza in Gara3, oltre ai soliti Parks e Triche (strepitoso), sono stati i rimbalzi conquistati in larga maggioranza (45 a 23) dai siciliani (pesantissima l’assenza di Gandini una volta ancora) e i tanti liberi (28) tirati dagli ospiti.

Avvio scoppiettante dell’OraSì, triple di Marino e Cardillo per il 10-2 al quale i siciliani replicano con Triche, premiato prima del via come miglior giocatore dell’A2 Ovest. Ma Hairston da sotto, Cardillo ancora dalla lunga e Masciadri dalla lunetta ripartono (19-7), prima che Triche e Parks accorcino (19-15), con Smith che però tiene a distanza i siciliani: 23-19. In avvio di secondo quarto arriva prima il pari di Trapani a quota 23 e poi il sorpasso di Parks con una bomba (25-26). Replica l’OraSì con due assist di Smith (premiato come top scorer della regular season) per Hairston ma le triple di Triche e Parks spingono la Benfapp al primo vantaggio consistente (36-44), mantenuto fino all’intervallo lungo, prima del quale è Parks con un tiro da tre a fissare il 40-49.

Ospiti in controllo all’inizio del terzo quarto, con i fischi arbitrali che calano in modo drastico ma scontentano il pubblico di casa. La Benfapp gioca sul velluto con Laganà (46-56), mentre Parks da tre firma il massimo vantaggio esterno (52-65), ma si scatena Smith, che dimezza dalla lunghissima distanza con due bombe consecutive (61-67) e l’OraSì resta in partita a 10’ dalla fine: 63-71. Ravenna resta a galla con le triple di Montano (66-72) e Jurkatamm (69-74) e con grinta e crescita difensiva arriva sul 71-74 con la schiacciata di Hairston. Una fischiata assurda sullo stesso lungo (in precedenza Cardillo aveva subito un chiaro sfondamento da parte di un avversario) scatena il De Andrè, ne approfitta la Benfapp con Trapani e Triche (71-81) per l’allungo definitivo. Nel finale c’è la possibilità per tutti per calcare il parquet e la squadra giallorossa chiude con i giovani Seck, Baldassi e Tartamella, mentre Capo d’Orlando non infierisce, vincendo con il punteggio di 76-92.

Cadavere in mare: una 20enne senza segni evidenti di omicidio, in acqua da 10 giorni

I primi rilievi dell’ispezione sul corpo recuperato l’1 maggio al largo di Ravenna dopo la segnalazione di un diportista

GUARDIA COSTIERA 3Secondo la prima ispezione del medico legale sul cadavere recuperato ieri, 1 maggio, in mare un miglio circa al largo del litorale nord di Ravenna si tratterebbe di una donna tra i 20 e i 30 anni di età, senza segni riconducibili in maniera evidente a un omicidio. Sulla base dello stato di decomposizione, si suppone che si trovasse in acqua da almeno 5-10 giorni. Lo si apprende dal sito dell’agenzia di stampa Ansa.

La donna, ripescata dalla guardia costiera dopo la segnalazione di una imbarcazione da diporto che ha avvistato il corpo galleggiare, era senza abiti né documenti: per identificarla, si stanno vagliando le denunce di scomparsa delle ultime settimane. In attesa di esami autoptici più approfonditi, gli inquirenti si concentrano casi di suicidio o evento accidentale.

Inaugurata la rotonda delle Saline: costata due milioni, nel 2012 le prime firme

Diametro esterno di 111 metri, progettata dallo studio Cogest di Forlì

Rotonda SalineÈ stata inaugurata stamani, 2 maggio, la rotonda realizzata a Cervia all’incrocio tra la statale 16 la provinciale 254R e la via Martiri Fantini, uno dei principali accessi all’abitato di Cervia, per il traffico pendolare e turistico proveniente dall’entroterra ovest, dall’autostrada A14, dalla E45. L’opera progettata dallo studio Cogest di Forlì è costata 2,1 milioni di euro e arriva a sette anni dalla firma sulla convenzione che disciplinava i rapporti tra Regione, Anas, Provincia e Comune per la progettazione, la realizzazione e la futura gestione di una rotatoria per la messa in sicurezza dell’intersezione. I lavori sono iniziati a settembre 2017.

La rotatoria ha un diametro esterno di 111 metri e un’isola centrale in erba di 87 metri di diametro, due corsie della larghezza di 4,5 metri ciascuna, bracci di ingresso a due corsie della larghezza di 3,5 metri, bracci di uscita ad unica corsia della larghezza di 4,5 metri, barriera fonoassorbente integrata di altezza totale 2,5 metri a protezione dell’abitato.

«Per la nuova piscina una soluzione con più spazi acqua e senza chiusure per lavori»

L’assessore comunale ai Lavori pubblici risponde a un’interrogazione del gruppo misto assicurando che entro un mese verrà presentata una proposta per migliorare l’impianto tenendo conto delle principali esigenze espresse dalle società sportive

PiscinaEntro il mese di maggio la giunta De Pascale porterà in consiglio comunale a Ravenna una soluzione per il rifacimento della piscina Gambi di via Falconieri che permetta di ampliare gli spazi acqua attuali e non renda necessaria l’interruzione dell’utilizzo per i lavori. Lo ha affermato Roberto Fagnani, assessore con deleghe a Lavori pubblici e Sport, il 30 aprile in municipio in risposta a un question time presentato dal consigliere comunale Emanuele Panizza (gruppo misto) che chiedeva aggiornamenti sul futuro dell’impianto. Alla fine di febbraio era stato il sindaco Michele de Pascale a sospendere la delibera che prevedeva di lanciare un bando in project financing partendo dalla proposta del consorzio Arco Lavori. Il progetto Arco non era piaciuto alla Federazione Nuoto.

La nuova soluzione a cui fa riferimento Fagnani nasce dall’incontro avvenuto il 14 marzo tra amministrazione comunale e società sportive dove, secondo lo stesso assessore, da parte delle realtà che svolgono l’attività natatoria sarebbero emerse nuove esigenze fino a quel momento non così esplicite. Le principali sono appunto quelle già ricordate: più vasche per l’attività e nessuna chiusura provvisoria della piscina per i lavori di rifacimento (il progetto Arco stima sei mesi di chiusura).

Come il Comune intenda trovare la quadratura del cerchio ancora non è noto: Fagnani davanti ai consiglieri comunale infatti non ha voluto fornire dettagli sulla soluzione a cui sta lavorando sostenendo che la divulgazione in questo momento ne potrebbe compromettere il buon esito. Ma il sindaco Michele de Pascale, sulle pagine del Carlino, ha dichiarato come sia in dirittura d’arrivo la trattativa per acquisire l’area privata adiacente l’attuale piscina per realizzarvi una nuova vasca olimpionica da 50 metri, in modo da avere già pronta un’alternativa quando si renderà necessario chiudere la comunale per lavori.

Va infine ricordato che il prossimo 30 giugno scade la proroga di sei mesi che il Comune aveva definito con l’attuale gestore per continuare l’avviamento dell’impianto.

Tornano le regole contro la sosta selvaggia negli stradelli: multe da 206 euro

L’ordinanza in vigore dall’11 maggio a Marina di Ravenna e Punta Marina. Dal 3 maggio in vigore anche il divieto di consumo alcolici per strada e bevande in vetro

637 Stradelli A MarinaCon la stagione balneare alle porte, tornano in vigore a Marina di Ravenna e Punta Marina i provvedimenti che regolano la sosta e l’accesso dei mezzi motorizzati agli stradelli retrodunali di proprietà del demanio marittimo, da sabato 11 maggio a domenica 27 ottobre nel tratto tra il bagno Waimea e il bagno Tamerici a Marina e tra il bagno Ruvido e il bagno Chaplyn a Punta la sosta e l’accesso dei mezzi motorizzati sono consentiti solo ed esclusivamente nelle specifiche aree, retrostanti gli stabilimenti balneari, autorizzate ai titolari delle concessioni demaniali marittime come ampliamenti stagionali, che dovranno essere opportunamente segnalate e delimitate a cura dei concessionari al fine di una loro precisa individuazione. L’ordinanza diventa permanente, cioè sarà in vigore ogni anno dal secondo sabato di maggio all’ultima domenica di ottobre.

Le violazioni si configurano quali occupazioni abusive di spazio demaniale marittimo con veicoli quindi sanzionabili con multe da 206 euro ai sensi dell’articolo 1161 comma 2 del Codice della Navigazione e successive modificazioni e integrazioni. Trattandosi di Codice della Navigazione non è possibile applicare lo sconto del 30 percento previsto in caso di sanzioni emesse sulla base del Codice della strada qualora si paghi entro cinque giorni dalla notifica del verbale.

Entrerà anche in vigore da domani, 3 maggio, la consueta ordinanza estiva che introduce il divieto di consumo di bevande alcoliche in qualsiasi contenitore e di bevande e alimenti forniti in bottiglie di vetro, lattine e contenitori vari a Marina di Ravenna nell’ambito della zona fra il parcheggio “scambiatore”, viale Delle Nazioni, gli stradelli di raccordo con gli stabilimenti balneari e nell’area retrodunale. Divieti di vendita, somministrazione e consumo di bevande in contenitori di vetro e lattine nell’ambito dei pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande lungo il tratto di viale Delle Nazioni fra l’intersezione di via Ciro Menotti e la tabella di inizio centro abitato ”Marina di Ravenna” e negli stabilimenti balneari. Fanno eccezione il servizio e il consumo al tavolo negli spazi dedicati alle attività di somministrazione/ristorazione. I divieti sono in vigore dal 3 maggio al 30 giugno e dall’1 al 15 settembre esclusivamente nei fine settimana da venerdì a domenica; tutti i giorni nel periodo tra l’1 luglio e il 31 agosto. Le violazioni prevedono sanzioni amministrative pecuniarie che vanno dai 200 ai 250 euro.

Arrestato il 22enne che in bici aveva investito una donna a piedi

Il giovane è finito in manette per aver tentato di mordere i poliziotti al termine di un controllo al parco Mita dopo una lite con un’altra persona

Alla richiesta di esibire i documenti di identità, ha reagito tentando di mordere i poliziotti e colpirli con calci e pugni. Un 22enne ghanese, S. I. le iniziali, è stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale nel pomeriggio di martedì 30 aprile al parco Mita dove aveva avuto un diverbio con un altro uomo per cui era intervenuta la volante della commissariato.

È stato denunciato all’autorità giudiziaria anche per porto di oggetti atti ad offendere per un cutter con lama di 6 centimetri. Il giovane è titolare di un permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari scaduto a novembre scorso ed era in possesso di una lettera di prenotazione per regolarizzare la propria posizione all’Ufficio rifugiati della questura di Milano: il documento è stato sequestrata perché ritenuto falso.

Il giovane è lo stesso che negli ultimi dieci giorni è stato protagonista di altri due episodi di cronaca: in particolare il 26 aprile in sella a una bicicletta ha investito una donna che usciva da scuola con la figlia ed è stato denunciato dalla polizia municipale. Per le ferite riportate nella caduta la donna si trova ancora ricoverata in serie condizioni di salute.

Il giorno dell’investimento il giovane aveva appena incassato una condanna a un anno di reclusione (pena sospesa) perché il 20 aprile era stato arrestato dalla polizia mentre si trovava su un treno in fermata nella stazione ferroviaria di Faenza: senza biglietto disturbava gli altri passeggeri e quando gli agenti gli hanno chiesto i documenti ha reagito con violenza, uno dei due poliziotti ha riportato ferite con una prognosi di 30 giorni.

All’udienza di convalida per i fatti di martedì 30 aprile, che si svolta nella mattinata odierna 2 maggio in tribunale di Ravenna, sono stati concessi i termini a difesa e nei confronti dell’uomo è stata disposta la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Ravenna, in attesa del processo previsto per il 22 maggio prossimo.

A Cervia una 23ª edizione della Granfondo Via del Sale all’insegna dei grandi nomi

Ciclismo / Iscrizioni ancora aperte e grandi ospiti attesi ai nastri di partenza della classica gara amatoriale di domenica 5 maggio. Saranno presenti Tafi, Pucinskaite, Velo, Senni, Zaina e il comico Giovanni Sorti. E sabato 4 maggio appuntamento con i protagonisti del prossimo Giro d’Italia

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Una partenza della Granfondo Via del Sale

E’ tutto pronto per uno degli eventi ciclistici più attesi della primavera, la 23ª edizione della Granfondo Via del Sale, al via dal 3 al 5 maggio nella location del Fantini Club e del Lungomare di Cervia. Fra gli ospiti che domenica 5 maggio saranno schierati in griglia accanto ai compagni di avventura, pronti a vivere in prima persona le emozioni della gara, torna il campione fiorentino Andrea Tafi, unico italiano ad aver vinto sia il Giro delle Fiandre sia la Paris-Roubaix. Insieme a lui ci saranno altri grandi del ciclismo: Edita Pucinskaite, l’unica donna ad aver vinto Giro d’Italia, Tour de France e campionato del mondo e anche la sola ad aver indossato la maglia gialla di leader del Tour de France dalla prima all’ultima tappa, l’ex ciclista Marco Velo, il gregario che ha accompagnato i successi del “pirata” Marco Pantani al Giro d’Italia e Tour de France 1998, vincitore di tre campionati nazionali a cronometro e due Firenze-Pistoia, ed Enrico Zaina, vincitore di tre tappe del Giro d’Italia e una della Vuelta.

Sulla linea di partenza della Via del Sale ci sarà poi il comico Giovanni Storti (del celebre Trio Aldo, Giovanni e Giacomo), pronto a dare il “via” ufficiale alla gara 2019. Da sempre appassionato di ciclismo, Giovanni è anche uno dei fondatori di MANIma, una Onlus che ha tra i suoi obiettivi primari quello di fornire cure osteopatiche, soprattutto in ambito pediatrico e ai neonati prematuri. Ancora una volta, infatti, la Granfondo Via del Sale sceglie di affiancare alla sfida sportiva quella solidale, offrendo duecento iscrizioni a sostegno delle associazioni MANIma e Linea Rosa. Chi ancora non è riuscito a iscriversi può dunque acquistare uno degli ultimissimi dorsali charity, ancora disponibili sul sito granfondoviadelsale.com, che consentono di partire in griglia blu, in griglia rossa d’onore, oppure davanti a tutti in griglia Vip, con ingresso in griglia riservato e il gruppo dei ciclisti alle proprie spalle.

Fra gli appuntamenti del ricco programma della 23ª Granfondo Via del Sale un evento novità è la tavola rotonda “Aspettando il Giro d’Italia in Emilia-Romagna”, che si terrà sabato 4 maggio alle ore 18.30. A una settimana esatta dalla partenza della 102ª edizione del Giro, che vedrà l’Emilia-Romagna grande protagonista, con partenza da Bologna e tre tappe in Regione, la Via del Sale ospita in esclusiva sulla spiaggia del Fantini Club un focus dedicato sui temi dello sport e della sicurezza. Parteciperanno all’evento Stefano Bonaccini (Presidente della Regione Emilia-Romagna), Paolo Bellino (AD e Direttore Generale di RCS Sport), Andrea Corsini (Assessore al Turismo Regione Emilia-Romagna), Roberto Sgalla (Prefetto Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato e Presidente della Commissione Nazionale Direttori di Corsa e Sicurezza della FCI), Davide Cassani (Ct della Nazionale Italiana Ciclismo e Presidente di Apt Servizi Emilia-Romagna), Emiliano Borgna (Presidente Acsi Ciclismo), Luca Coffari (Sindaco del Comune di Cervia), Gianni Grandu (Assessore allo sport del Comune di Cervia), Bruno Reverberi (General manager del team Bardiani CSF), Andrea Tafi (ex ciclista, che dal 1988 al 2005 ha vinto Lombardia, Fiandre e Roubaix), Edita Pucinskaite (ex ciclista e giornalista lituana, laureatasi campionessa del mondo in linea nel 1999), Enrico Zaina (ex ciclista, professionista dal 1989 al 2000, vincitore di tre tappe al Giro d’Italia e una alla Vuelta a España), Manuel Senni (ciclista professionista romagnolo, che parteciperà al Giro, per il team Bardiani-CSF); Claudio Fantini (Patron della Granfondo Via del Sale e del Fantini Club). Conduce l’incontro Andrea Berton, giornalista de La Gazzetta dello Sport e speaker ufficiale del Giro d’Italia. L’appuntamento, ingresso gratuito, è in programma alle ore 18.30 nel villaggio hospitality del Fantini Club.

Per iscrizioni e maggiori infomazioni visitare il sito granfondoviadelsale.com.

Programma Cervia Cycling Festival

Dal 3 al 5 maggio: Cervia Cycling Expo’ + Area Street Food (esposizione delle aziende tecniche e area street food)
4 maggio alle ore 7: Randonnee Cervia-Firenze-Cervia
4 e 5 maggio dalle 10 alle 18.30: Gimcana bimbi
4 maggio alle ore 15.30: pedalata dei piccoli atleti
4 maggio ore 15, ore 16, ore 17: Group Cycling Special Class
4 maggio alle ore 15: presentazione del libro “In Fuga” di Davide De Zan
4 maggio alle ore 16.30: conferenza stampa 23ª Granfondo Via Del Sale
4 maggio dalle ore 18.30: Tavola Rotonda “Anteprima Giro D’Italia in Emilia-Romagna”
4 maggio, dalle ore 20: Granfondo Beach Party
5 maggio: partenza alle ore 7 23ª Granfondo Di Ciclismo
5 maggio alle ore 10: Percorso Gourmet “Le Strade Dei Sapori”
5 maggio alle ore 12 circa: premiazioni 23ª Granfondo Via Del Sale

Una mappa interattiva dei monumenti e delle lapidi ai caduti della Resistenza

Presentazione il 4 maggio al centro sociale Il Tondo di Lugo. L’obiettivo finale del progetto, rivolto agli studenti delle scuole medie, è mettere in collegamento la linea gotica con tutti i luoghi in cui sono avvenuti gli eccidi di partigiani e antifascisti

Mappa Della MemoriaQuali sono i luoghi della Resistenza nella Bassa Romagna? A questa domanda vuole rispondere il progetto indetto dal coordinamento comunale delle sezioni Anpi del comune di Lugo che sabato 4 maggio alle 9.30 nella sala del centro sociale “Il Tondo” in via Lumagni 30 presenta la “Mappa della memoria”. Gli studenti, coadiuvati dalla cooperativa Alveo di Bologna, presenteranno la mappa interattiva dei monumenti e delle lapidi ai caduti della Resistenza del Comune di Lugo e di Massa Lombarda.

L’incontro sarà aperto dai saluti dell’amministrazione comunale, mentre le conclusioni saranno affidate al direttore dell’Istituto storico della Resistenza di Ravenna Giuseppe Masetti.

L’obiettivo finale del progetto, rivolto agli studenti delle scuole medie, consiste nella realizzazione di “percorsi della memoria” per mettere in collegamento la linea gotica con tutti i luoghi in cui sono avvenuti gli eccidi di partigiani e antifascisti. Il risultato sarà uno strumento interattivo di consultazione che, dopo un accurato controllo dei dati inseriti da parte dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Ravenna e provincia, potrà essere consultato da chiunque in rete su computer, smartphone e tablet.

I Finanzieri si fingono turisti e arrestano il pusher, in casa tre etti di cocaina

Le Fiamme Gialle si sono mescolate tra i villeggianti della riviera per seguire i movimenti di un 27enne disoccupato che aveva preso in affitto un appartamento al mare per gestire l’attività di spaccio

FotoAnche se disoccupato aveva preso in affitto un appartamento in un residence nei pressi del lungomare di Cervia e la guardia di finanza ha scoperto che il giovane non lo usava per una vacanza ma per lo spaccio di cocaina. Le Fiamme Gialle del comando provinciale di Ravenna hanno arrestato a Cervia un ventisettenne albanese trovato in possesso di 330 grammi di droga.

I Finanzieri cervesi – nel corso dei quotidiani controlli finalizzati al contrasto dei traffici illeciti, particolarmente intensificati nel corso di questo periodo di festività – si sarebbero insospettiti dai movimenti del 27enne: ripetuti e fugaci appuntamenti con altri individui, spesso concretizzatisi in una semplice stretta di mano. E allora i militari in borghese si sono mescolati tra i numerosi turisti giunti in riviera per i ponti primaverili e hanno seguito il sospettato.

Quando l’hanno fermato per il primo controllo ha provato a sviare le indagini riferendo di risiedere in un diverso domicilio ma poi è saltato fuori che aveva le chiavi dell’appartamento in affitto. Nel corso della perquisizione dell’abitazione in una cassaforte sono stati trovati tre involucri sottovuoto contenenti 330 grammi di cocaina pura, un bilancino di precisone e materiale per il confezionamento delle dosi. L’uomo è stato arrestato e condotto in carcere.

L’amministrazione comunale esprime «il più vivo plauso alla Tenenza di Finanza di Cervia e alla Guardia di Finanza per le operazioni di questi giorni che hanno portato agli arresti due spacciatori trovati in possesso di cocaina. L’amministrazione comunale coglie l’occasione per esprimere alla Tenenza di Finanza di Cervia e all’intera Guardia di Finanza, un particolare ringraziamento per l’impegno continuo e costante a contrastare gli illeciti e a garantire l’ordine pubblico e la  legalità nel nostro territorio».

Acqua da 42 metri di profondità: le terme al mare con i minerali della collina

Il centro benessere sul litorale ravennate ha tre pozzi che pescano da una sacca di argilla che protegge l’oro blu dalle ingressioni marine a una temperatura di 17 gradi. Ogni stagione 35mila presenze, fatturato annuo da 4,2 milioni. Nel 2009 l’apertura del resort in spiaggia che fa novemila pernottamenti all’anno

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La terrazza sulla spiaggia del Terme Beach Resort di Punta Marina

Forse non tutti sanno che a Punta Marina le Terme esistono davvero. Nel senso che non sono solo nel cartello della località e nel nome del celebre stabilimento vicino al Bbk. Ma esiste l’acqua di Punta Marina, che non è quella del mare, bensì quella in arrivo dalle colline, pescata con tre pozzi a ridosso delle Terme a 42 metri di profondità da una sorta di sacca d’argilla che la custodisce, al riparo dalle ingressioni marine. Si tratta di acqua salsobromoiodica calcica magnesiaca – indicata in particolare per l’apparato muscolo-scheletrico e quello respiratorio – pescata a 17 gradi e poi riscaldata a 33 gradi nelle piscine che tanti ravennati frequentano o hanno frequentato almeno una volta (per arrivare poi a 37 gradi nelle vasche più piccole).

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Andrea Accardi, direttore del settore hospitality delle Terme di Punta Marina

A parlarcene è Andrea Accardi, direttore del settore hospitality, da otto anni allo stabilimento di Punta Marina, località che ha una vocazione termale fin dal 1963, nonostante non fosse ancora stata scoperta l’acqua vera e propria utilizzata tuttora, nota ai tempi soprattutto come stazione per la semplice talassoterapia.

Le terme come sono conosciute oggi sono frutto di due grandi interventi di riqualificazione, il primo nel 1994 e l’ultimo nel 2008, che ha portato l’anno seguente all’inaugurazione dell’albergo annesso, il Terme Beach Resort, il tutto di proprietà da decenni di una stessa società, la Terme di Punta Marina srl.

La parte prettamente termale (con un fatturato annuo da 4,2 milioni di euro e circa 80 persone che ci lavorano a regime) può contare su ambulatori per la fisioterapia e per le cure inalatorie, due piscine e la Spa, a cui si aggiungono la parte “hospitality” con ristorante, stabilimento balneare e l’albergo. «Abbiamo 29 camere a servizio delle terme – spiega Accardi –, nel senso che tutti quelli che alloggiano qui usufruiscono di qualche servizio dello stabilimento». Con alcuni valori aggiunti. «Si tratta di una struttura costruita tutta in legno e con camere in grado di dare qualcosa in più, come quelle che si affacciano direttamente sulla spiaggia, che sono le più ricercate. Altre si affacciano invece nel giardino interno, con tanto di palme, mentre al primo piano ci sono camere family che possono ospitare fino a quattro adulti. Senza dimenticare la grande terrazza panoramica a disposizione dei clienti…».

Punta3In media l’hotel registra circa 9mila pernottamenti all’anno, che coinvolgono solo una piccola parte delle 35mila presenze annue registrate invece per le cure termali, il cui mercato principale è quello locale, entro i 40-50 chilometri, di cosiddetti “pendolari”. L’albergo delle terme di Punta Marina riesce però anche a intercettare ospiti del cosiddetto turismo del benessere. «Non sono più gli anni sessanta, anche le stazioni termali più rinomate soffrono – commenta Accardi – e le famiglie che vengono al mare per 15 giorni sono una piccolissima percentuale. La maggior parte in estate resta tra i 3 e i 7 giorni e si intercetta con diverse modalità, dalla promozione a un lavoro mirato con i gruppi che necessitano di cure termali e, in periodi di bassa stagione, verso un target di “singoli” che cercano spa e piscine calde. In generale – commenta Accardi, che elogia comunque il lavoro dell’assessorato regionale al Turismo – tutto il territorio deve cercare di promuoversi su più livelli, perché abbiamo diverse leve da poter muovere. Di certo, sembra una banalità, ma più che il territorio sempre più a fare la differenza sono le strutture: vince chi riesce a offrire servizi e strutture di alto livello a prezzi leggermente più bassi dei concorrenti e non invece chi offre i prezzi più bassi, ma con strutture di altrettanto basso livello…».

Incontri, teatro, musica e arte nei cimiteri della Bassa Romagna

Da sabato 4 maggio “Musei a cielo aperto. Tra passato e presente un territorio si racconta”

Concerto Cimitero MonumentaleDa sabato 4 maggio torna in Bassa Romagna la rassegna “Musei a Cielo Aperto. Tra passato e presente un territorio si racconta” con visite guidate, percorsi tematici, letture, teatro, poesia e musica. Dopo il successo delle edizioni precedenti (nel 2018 sono state sfiorate le 5.000 presenze), anche quest’anno la rassegna toccherà sei cimiteri del territorio bassoromagnolo: Sant’Agata sul Santerno, Fusignano, Lavezzola di Conselice, Bagnacavallo, Lugo e San Severo di Cotignola.

La rassegna ha l’obiettivo, partendo da luoghi particolari come i cimiteri, di ri-costruire una memoria diffusa e condivisa del territorio attraverso la sua storia, la sua cultura e la sua arte. Particolare attenzione viene posta al coinvolgimento diretto di associazioni, studiosi e appassionati locali per fare in modo che sia ogni singola comunità a raccontare se stessa.

Il primo appuntamento sarà a Sant’Agata sul Santerno sabato 4 maggio.
Alle 16 Costantino Gianstefani parla di “Curiosità sul cimitero di Sant’Agata”, seguiranno, alle 16.30 Giovanni Baldini con “Fatti e misfatti di Sant’Agata” e alle 17 Decio Testi, Armanda Capucci e Giovanni Baldini con “Personaggi che hanno fatto la storia di Sant’Agata”. Concluderà il ciclo di interventi Armanda Capucci con “Loris Ricci Garotti, filosofo santagatese”. Conclude l’evento l’Orchestra “Scuola e Musica” di Lugo diretta da Giovanni Garavini con musiche di Martin, Pachebel, Haydn e Vivaldi; al piano Emanuela Bassi. Letture di Paolo Parmiani. Esposizione, nel corso del pomeriggio, di “Angeli”, installazioni di Laura Medici.

Il giorno seguente, domenica 5 maggio, sarà la volta di Fusignano.
Alle 9.30 “Persone e personaggi che hanno fatto la storia della città” a cura di Matteo Mascia, alle 10 “I Calcagnini a Fusignano” a cura di Norino Cani e alle 10.30 la storica Laura Orlandini presenta il suo libro “Battista Emaldi, l’assassinio di un sindaco” (La Mandragora); termina la mattinata, alle 11.15 la “Corale Arcangelo Corelli”, diretta da Paola Pironi, che esegue brani di De Marzi, Bizet, Mascagni, Verdi, Rossini. Nel pomeriggio, alle 15.45 “Tracce della Fusignano di una volta” a cura di Matteo Mascia, alle 16.15 Antonio Cortesi/violoncello e Federica Zanotti/violino, eseguono musiche di Bach, Scarlatti, Vivaldi e danze tradizionali scozzesi e inglesi. Alle 17 sarà la volta di Alessandro Guerrini, che presenta il suo libro “Tra le radici e il cuore. Una famiglia nella storia della Bassa Romagna” (Il Ponte Vecchio). Per finire, alle 17.30 Il Centro Diego Fabbri presenta “Ciò che resta dei poeti. A funeral tea party”, un viaggio unico alla scoperta delle maggiori personalità della letteratura italiana, conferenza spettacolo di e con Paolo Rambelli, letture di Laura Sciancalepore, musiche composte ed eseguite dal vivo da Paolo Benedetti, regia di Daniela Piccari. Esposizione, nel corso della giornata, degi “Angeli” di Laura Medici.

Si passa poi a sabato 11 maggio al cimitero di Lavezzola.
Alle 16 “I caduti della Prima Guerra Mondiale di Lavezzola” a cura di Paolo Gagliardi, alle 16.15 “Quattro cimiteri per una storia. Lavezzola e i sui camposanti” a cura di Fausto Renzi, alle 16.40 “Un maestro di grammatiche e un poeta civile in quel di Lavezzola: Andrea Cantoni e Giacomo Golfera” a cura di Elli Signani e alle 17.05 “Fatti e misfatti. Lavezzola in noir” a cura di Fusto Renzi. Alle 17.30 sarà la volta di Antonio Cortesi/violoncello che esegue musiche di Bach; alle 17.50 Renzo Rossi legge alcune sue poesie in dialetto romagnolo dalla sua “La vulandra” e altre raccolte; chiude il pomeriggio, alle 18.10, Antonio Cortesi al violoncello con musiche di Gabrielli.

Domenica 12 maggio, Bagnacavallo.
Alle 9.30 “Appunti sulla toponomastica di Bagnacavallo” a cura di Bruna Bertini, alle 10.00 “Cronaca familiare di un ottuagenario” dialogo tra Paolo Gagliardi e il prof. Marcello Savini sulla Bagnacavallo tra le due guerre mondiali. Alle 10.30 Mario Maginot Mazzotti parla e conduce alla ricerca di bagnacavallesi illustri (prima parte), mentre alle 11.00 Alessandro Guidi/pianoforte e Nicoletta Bassetti/violino eseguono musiche di Mozart, Corelli, Rossini, Elgar, Massnet e Monti.
Si riprende alle 16.00 con “Francesco Bubani, politico e collezionista di libri” a cura di Federica Fabbri, alle 16.30 Mario Maginot Mazzotti parla e conduce alla ricerca di bagnacavallesi illustri (seconda parte), alle 17.00 gli allievi della Scuola Musicale DoReMi eseguono musiche di Chopin, Debussy, Mendelssohn, Bach. Alle 17.45 “Per le faustissime nozze di… I biglietti augurali per nozze nel Fondo Antico della Biblioteca Comunale “Giuseppe Taroni” di Bagnacavallo a cura di Bruna Bertini e Federica Fabbri; la giornata si conclude alle 18.15 con La “Corale Ebe Stignani” diretta dal Maestro Giorgio Coppetta Calzavara, che esegue brani di autori classici. Esposizione, nel corso della giornata, di “Angeli”, installazioni di Laura Medici.

A Lugo l’appuntamento è per sabato 1 e domenica 2 giugno.
Nella prima giornata le iniziative cominciano alle 15, con Ivan Tabanelli che legge poesie dalla sua raccolta “Il mondo che non muore” (Epika), alle 15.30 “Gli enti benefici a Lugo. Dagli spedali e confraternite ai Fratelli Zucchini” a cura di Sonia Muzzarelli (Gruppo Cultura Ausl Romagna); primo intervento musicale alle 16.15 con Nicoletta Bassetti/violino e Piergiorgio Anzelmo/violoncello, che eseguono musiche di Bach; alle 16.40 Alessandro Guerrini presenta il suo libro “Tra le radici e il cuore. Una famiglia nella storia della Bassa Romagna” (Il Ponte Vecchio), come ricostruire la propria storia familiare e con essa le linee essenziali della storia locale, segue il secondo intervento musicale di Bassetti e Anzelmo con musiche di Vivaldi e Brahms. Alle 17.45 l’arte incontra la poesia: gli “Angeli” di Laura Medici (esposti nel pomeriggio) e “Dare il nome alle cose” (Ed.Minerva) di Rossella Renzi.
Domenica 2 giugno, alle 9.30 “Il Ghetto di Lugo all’inizio dell’800. Popolazione, economia, architettura” a cura di Silvia Pattuelli; alle 10.15 Gli alunni della classe 3 Ac del Liceo Classico Trisi-Graziani” di Lugo in “Il Paradiso può attendere. Lughesi illustri al vaglio di San Pietro”, pièce scritta e diretta dalle proff. Stefania Battaglia e Flavia Montanari. Alle 11.00 l’Orchestra “Scuola e Musica” di Lugo, diretta dal prof. Giovanni Garavini esegue musiche di Martin, Pachebel, Haydn e Vivaldi; al piano il prof. Luca Bombardi. Alle 11.45 Gian Ruggero Manzoni presenta Cesare Baracca e le sue opere (esposte tra tombe e lapidi nel corso della mattinata).
Nel pomeriggio, alle 15.45 Paolo Casadio e Roberto Matatia presentano, interagendo tra loro, i rispettivi libri “Il bambino del treno” (Piemme) e “I vicini scomodi” (Giuntina), L’attore Franco Costantini legge brani tratti dai due romanzi e Stefano Savini/chitarra, esegue brani di Bach, Paganini, Giuliani, Tárrega. A conclusione dell’evento, alle 17.30, il Centro Diego Fabbri presenta “Ciò che resta dei poeti. A funeral tea party”, un viaggio unico alla scoperta delle maggiori personalità della letteratura italiana, conferenza spettacolo di e con Paolo Rambelli, letture di Laura Sciancalepore, musiche composte ed eseguite dal vivo da Paolo Benedetti, regia di Daniela Piccari.

La rassegna si conclude infine domenica 9 giugno a San Severo di Cotignola.
Alle 10.30, si parte dalla locale chiesa parrocchiale alla ricerca del Castello di Cunio, a cura del Dipartimento Storia Culture Civiltà dell’Università degli Studi di Bologna.
Nel pomeriggio, alle 16, sempre a piedi, dalla chiesa parrocchiale (ascoltandone la storia), si va verso il cimitero. Qui avranno luogo tre interventi a cura del Circolo Parrocchiale Anspi “Mario Fani”: alle 16.15 “La simbologia funeraria ottocentesca”, alle 16.30 “Storie di militari e civili di San Severo caduti durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale” e alle 17 “Persone e personaggi che hanno fatto la storia di San Severo”. Alle 17.30 Gianni Parmiani legge brani da “La Cumégia” di Luigi Soldati, traduzione in dialetto romagnolo della Divina Commedia di Dante Alighieri; lo accompagna Stefano Savini/chitarra con musiche di Bach, Da Milano, Molinaro, Carcassi. Alle 18.30, preso la chiesa parrocchiale, il Coro “Alea/Dunant” di Cotignola, diretto dalla Ma Alba Tasselli esegue brani di Mozart, Vivaldi, Rossini, Caccini. Seguirà un buffet offerto dal Circolo Anspi “Mario Fani” di San Severo.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero. Il ritrovo degli appuntamenti è, solitamente, all’ingresso dei rispettivi cimiteri.

 

La direzione artistica di “Musei a Cielo Aperto” è di Paolo Gagliardi. La rassegna è organizzata dall’associazione “Storia e Memoria della Bassa Romagna” con la collaborazione dei Comuni di Sant’Agata sul Santerno, Fusignano, Conselice, Bagnacavallo, Lugo e Cotignola.

 

La rassegna gode del patrocinio dei sei Comuni coinvolti, dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, della Provincia di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna.

 

Godo di nuovo tra i big, il ds Casadio: «Ci affidiamo al nostro nocciolo duro»

I rossoblù di nuovo nel massimo campionato italiano del batti e corri dove erano stati nel decennio 2006-15

Alfonso Reda E Luca Di RaffaeleSi sono accese di nuovo le luci sul diamante di via Rivalona, con la nuova avventura in A1 per il Godo Baseball. Dopo tre anni passati nella categoria inferiore la squadra rossoblù ha compiuto il grande salto, conquistando la massima serie al termine di un campionato esaltante. Si tratta di un ritorno per la società ravennate, che già per un decennio (dal 2006 al 2015) aveva fatto parte del gotha del “batti e corri” italiano.

«Soprattutto per motivi economici – inizia lo storico direttore sportivo Attilio Casadio – avevamo deciso di adottare un profilo più basso possibile, scendendo in A2 dove comunque ce la siamo cavata abbastanza bene, raggiungendo i quarti playoff nel 2016 e una tranquilla salvezza nel 2017. L’anno scorso, invece, è stato tutto in crescendo, con una partenza un po’ lenta seguita da una progressione fantastica, culminata con la vittoria nella finale dei playoff contro un avversario agguerrito come Macerata».

Per il campionato 2019, due ko 2-0 nelle prime due giornate contro Parma e Nettuno, i dirigenti rossoblù non hanno fatto rivoluzioni, puntando in gran parte sul gruppo della promozione. «Ripartiamo dal nostro nocciolo duro, composto in gran parte da ragazzi del territorio e sperando di aver mantenuto la stessa determinazione e la stessa forza dell’anno scorso, con l’intenzione di toglierci altre soddisfazioni. Non abbiamo voluto compiere il passo più lungo della gamba, con un occhio al portafoglio in modo di non creare problemi economici in futuro. Scendiamo in campo senza le velleità di dover per forza raggiungere grandi traguardi, ma nello stesso tempo con la voglia di divertire il nostro pubblico e di far crescere i giovani».

Gabriele Piumatti Stefano Naldoni Marco Bortolotti GianLuca Poli E William HolmbergLe novità maggiori nel roster guidato sempre da Marco Bortolotti (affiancato dai nuovi Gianluca Poli e, in qualità di collaboratore, Bill Holmberg) riguardano il monte di lancio, che sarà composto, oltre che da Galeotti e Piumatti, da Alessandro Ciarla (proveniente da Nettuno), Luca Di Raffaele (da Rimini) e dal cubano Jorge Hernandez (da Miami). Per quanto riguarda i ricevitori, al confermato Evangelista si aggiunge l’italo-americano Alfonso Reda, che ha preso il posto del ritirato Rubboli. Altri arrivi sono quelli di Lorenzo Di Raffaele, un jolly difensivo proveniente da Rimini, e di una vecchia conoscenza, l’esterno Eugenio Monari. «A nostra disposizione c’è un altro visto da “spendere” per uno straniero, ma prima vediamo se qualche sponsor ci vuole dare una mano. In pratica, in caso di necessità, ci teniamo una sorta di asso nella manica da giocare a stagione in corso per un lanciatore o un battitore».

Naldoni Carlo E Alfonso RedaIl campionato di A1 sembrava dovesse essere a 12 e invece, con la rinuncia di Rimini, sarà addirittura di sole sette squadre. «Purtroppo questa formula è negativa, perché ci permette di disputare in tutto 24 partite. Un po’ poche, visto lo sforzo organizzativo richiesto. Dall’altra parte, però, non sono previste retrocessioni, quindi possiamo scendere in campo con la mente libera. Questo torneo è in pratica diviso in due con i campioni della Fortitudo Bologna a giocarsi il titolo con San Marino e Nettuno e noi a vedercela con Redipuglia, Parma e Castenaso – termina Casadio –, spinti dall’entusiasmo per il nostro ritorno e dalla voglia di rivivere le belle esperienze del passato».

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