martedì
07 Ottobre 2025

Omicidio Rinelli, nessuna misura restrittiva chiesta dal pubblico ministero

Si valuterà anche l’eventuale sussistenza della legittima difesa.  Il 44enne è incensurato e dagli atti è emersa l’episodicità della sua condotta

antonio rinelli
Antonio Rinelli

Dopo l’interrogatorio la procura di Forlì non ha chiesto nessuna misura restrittiva per il 44enne agente di commercio indagato per la morte del 46enne Antonio Rinelli, deceduto a San Mauro Mare dopo una lite. Rinelli era andato a casa dell’ex compagna e lì aveva trovato il 44enne. I due hanno discusso, la lite è degenerata e si sono affrontati a mani nude, in strada. L’agente di commercio, anch’egli residente in provincia di Ravenna, è stato arrestato dai carabinieri per omicidio preterintenzionale e ricoverato per le lesioni.

La decisione di non chiedere misure coercitive è stata presa dal pm Sara Posa, dopo aver valutato che il 44enne  è incensurato e dal momento che dagli atti emerge l’episodicità della sua condotta. Già la contestazione di omicidio preterintenzionale suggeriva fin da subito assenza di volontà omicida. Bisognerà anche approfondire se possa sussistere la legittima difesa. Una volta dimesso, sarà libero. L’arresto dovrà comunque essere convalidato.

La polizia fa irruzione in un appartamento e trova 2,5 chilogrammi di droga

Gli agenti hanno arrestato tre giovani. Operazione congiunta della questura di Ravenna e di quella di Forlì

DrogaTre giovanissimi sono stati arrestati dalla polizia. Si tratta di due italiani – un 18enne e un 21enne – e un albanese di 19 anni. I tre sono accusati di spaccio: avevano oltre 2,5 chili di droga e la vendevano aFaenza. L’operazione è stata portata avanti dalla polizia di Ravenna e da quella di Ravenna. Gli agenti hanno notato un via vai di persone nell’appartamento che stavano tenendo d’occhio, individuato dopo un’indagine congiunta. Il 21enne è stato visto uscire insieme al 19enne e ha ceduto un involucro ad un cliente. La polizia è intervenuta e ha visto che si trattava di 25 grammi di marijuana.

I poliziotti sono immediatamente intervenuti bloccando tutti i presenti. L’immediata irruzione nell’appartamento, al cui interno è stato identificato il 18enne, ha permesso agli investigatori di rinvenire e sequestrare 1,81 chilogrammi di hashish, 776 grammi di marijuana e 8 grammi di cocaina. La maggior parte della droga è stata rinvenuta già suddivisa in dosi pronte per lo spaccio, e occultata nella camera da letto e nel garage all’interno di una valigia. I tre giovani sono stati arrestati e condannati a due anni di reclusione, 2.500 euro di multa ciascuno e sono stati poi rimessi in libertà.

Non basta un buon approccio alla partita, a Rovigo la My Mech dura solo un set

Volley B2 femminile / Netta sconfitta esterna per le cervesi, che vengono travolte dalle venete dopo una prima frazione abbastanza equilibrata

Rovigo-Cervia 3-0
(25-20, 25-13, 25-14)
FRUVIT ROVIGO: Ghiotti 5, Toffanin 8, Ferroni 19, Bolognesi 14, D’Iseppi 10, Beriotto 4, Franzoso (L), Tridello (L). Ne: Coltro, Schibuola, Baù, Fyda. All.: Perilli.
MY MECH CERVIA: Bosio 6, Di Fazio 8, Ricci 5, Ceroni 7, Pais Marden 4, Petta 2, Fortunati 3, Colombo 3, Gasperini, Toppetti (L). Ne: Fabbri
(L). All.: Braghiroli.
ARBITRI: Pitzalis e Renzulli di Udine.

My Mech Vetri
La schiacciatrice della My Mech Giulia Colombo in attacco

La My Mech esce sconfitta in tre set dal match di Rovigo contro l’ottava forza del girone E di serie B2. Le cervesi, penultime della classe e ormai retrocesse da due settimane, hanno comunque approcciato la partita in maniera volitiva, cercando di onorare il campo e di mettere in difficoltà le rivali.

Nello starting six il coach Braghiroli propone Fortunati in regia, Di Fazio opposta, Bosio e Ceroni schiacciatrici di banda, Petta e Ricci centrali, Toppetti libero. Le gialloblù partono bene (5-5), poi gestiscono il passivo di qualche punto, ritrovando la parità a quota 13. Rovigo piazza il break decisivo sul 17-14, conserva il margine (21-16) e, mantenendo il ‘cambio palla’, si avvia al 25-20. Nel secondo parziale la My Mech è subito costretta a inseguire (7-4). Il tecnico Braghiroli effettua qualche cambio ed entrano così in campo Gasperini, Pais e Colombo, ma l’inerzia non cambia (11-4). Fortunati e Di Fazio tornano sul parquet, ma la svolta non arriva. Rovigo, con un gioco più composto, si aggiudica il set 25-13.

Nella terza frazione Cervia parte con Pais nel ruolo di opposto e Di Fazio in banda, ma il cammino delle padrone di casa resta inarrestabile. Rovigo guadagna subito un margine rassicurante (7-2) e lo porta fino in fondo (25-14). Sabato 13 aprile, alle 21, al centro sportivo ‘Le Roveri’ di Pisignano, la My Mech sarà impegnata nel match casalingo, valido per la terzultima gara della stagione, contro il fanalino di coda Sant’Ilario d’Enza.

Classifica: Imola 61 punti; Forlì, Cremona 49; Riviera di Rimini 45; Arbor Reggio Emilia, Rubiera 38; Lugo 37; Rovigo 36; Gramsci Reggio Emilia 31; Bologna 30; Stella Rimini 28; Campagnola Emilia 24; My Mech Cervia 17; Sant’Ilario d’Enza 0.

Luca Zannoni, candidato del centrodestra: «Senza sottopasso, il traffico soffre»

Un’azienda ha presentato ricorso al Tar per il tunnel di via Bagnoli e il progetto è slittato: «Si sapeva da mesi, la giunta ha omesso questa informazione»

Luca Zannoni
Luca Zannoni, candidato del centrodestra a Bagnacavallo

Il candidato sindaco di centrodestra è Luca Zannoni. Sfiderà il sindaco uscente Eleonora Proni. Impiegato, 35enne  da anni è attivo nella Lega in Bassa Romagna. Miglioramento della viabilità, rivitalizzazione del centro storico e interventi a favore della sicurezza alcuni dei punti principali alla base del programma elettorale. Uno dei primi interventi di Zannoni riguarda il rinvio del sottopasso di via Bagnoli.

«Si sapeva già da mesi – dice Zannoni – che un’azienda di Bagnacavallo avrebbe proposto ricorso al Tar contro il Comune». La contestazione dell’azienda fatta al Comune è quella, riguardo al progetto del sottopassaggio, di non non aver rispettato «gli accordi programmatici sottoscritti tra le parti. Una azienda del territorio, infatti, ha presentato ricorso al Tar per ottenere l’annullamento della delibera del Consiglio Comunale che ha sancito l’approvazione del progetto».  La giunta «ha omesso questa informazione al consiglio comunale con una banale scusa, affermando che sono venuti a conoscenza del ricorso in sede di approvazione del progetto definitivo del sottopassaggio».

Ci chiediamo – scrive il canddato – «perché la giunta e la sindaca non abbiamo rispettato gli accordi presi e in seconda battuta non abbiano tentato di di giungere ad una transazione con la parte in causa – che aveva preannunciato a tempo debito l’intenzione di far valere i propri diritti depositando ricorso al TAR nei confronti degli enti interessati».

La giunta «oltre ad essere in grave ritardo nella cantierizzazione, mai iniziata, del progetto sapeva benissimo che un ricorso ora, produrrà, a meno di clamorosi ulteriori sviluppi, uno slittamento nei tempi di realizzazione di questa opera, di cui il territorio – che lo aspetta da oltre 20 anni – ha assolutamente bisogno, in quanto ritenuta di importanza strategica per alleggerire il traffico attualmente presente in quella zona, con inevitabili disagi per tutti i cittadini  che da li transitano quotidianamente».

Crollo soffitto all’asilo, Flamigni: «Lavori non eseguiti a regola d’arte»

Il “Farini” di Russi riaprirà solo parzialmente, con il trasloco dei bambini della sezione Primavera. Il candidato di Russi Libera e Sicura “L’amministrazione doveva controllare”

Game Room In The KindergartenRiaprirà solo parzialmente, dopo i controlli effettuati nei giorni scorsi la scuola materna “Gardini L.C. Farini”, chiusa la scorsa settimana per il crollo dell’intonaco nella sala Mansa. La sezione Primavera traslocherà per motivi di sicurezza e per consentire nuovi lavori. Ad intervenire ora è Andrea Flamigni, candidato sindaco di Russi Libera e Sicura. «I lavori – dice – non sono stati fatti a regola d’arte. Doveva trattarsi di una semplice verifica dopo il crollo di parte dell’intonaco del soffitto invece è arrivata la riapertura solo parziale». C’è una convenzione che regola i rapporti tra Comune e Fism  (Federazione italiana scuole materne) di cui fa parte l’asilo.

«L’amministrazione comunale ha due suoi rappresentanti all’interno del Consiglio – sottolinea Flamigni – quindi pur essendo obbligo del privato garantire locali idonei, ritengo che l’Amministrazione non possa esimersi da controlli e verifiche a tutela dell’incolumità dei bambini e del personale, considerando inoltre che solo per l’asilo Giardino L.C. Farini ha versato per il periodo 2015-2019 circa 700 mila euro». In merito ai contributi Andrea Flamigni chiede all’Amministrazione maggiore trasparenza sull’assegnazione degli importi, in particolare chiede lumi «sulla determinazione di quelli che sono i contributi elargiti dal Comune a queste strutture paritarie, che immagino derivino da un prospetto di bilancio di consuntivo redatto dalle scuole, documento che l’amministrazione deve poter controllare e quindi effettuare le opportune verifiche per vedere se questa contribuzione è effettivamente coerente con quelle che sono le esigenze delle strutture».

Tornando sulla sicurezza, il candidato di Russi Libera e Sicura chiede maggiori controlli e verifiche puntuali. «La sicurezza nelle scuole e la trasparenza nella concessione di contributi alle scuole paritarie devono essere una priorità, serve un cambio di rotta. La lista Russi Libera e Sicura è pronta a garantire ai cittadini che voteranno per il cambiamento il 26 maggio massima trasparenza nelle procedure per una scuola più sicura».

“Campioni”, amarcord Missiroli: «In tv con Ilaria D’Amico, sul campo con Shevchenko»

Quindici anni fa le telecamere di Mediaset tra i dilettanti del calcio per un reality. Il 38enne era l’unico cervese in squadra, oggi è architetto: «Lo rifarei tutta la vita. Il programma è il motivo per cui tanti ricordano la località»

Mattia Missiroli in versione cantante durante l’anno di Campioni

«Non ho dubbi che “Campioni” sia il motivo per cui molti in Italia hanno conosciuto il nome di Cervia e ancora lo ricordano dopo quindici anni». Mattia Missiroli aveva la maglia numero 6 della squadra gialloblù protagonista del primo reality nel mondo del calcio. Le telecamere di Mediaset arrivarono allo stadio Todoli di Milano Marittima nel 2004 in Eccellenza e se ne andarono nel 2006 in Serie D. Missiroli, difensore dai piedi non troppo educati ma con tanto cuore, era l’unico cervese del gruppo. Rimase solo il primo anno: «Lo rifarei tutta la vita. Me la sono proprio goduta. In un anno abbiamo vissuto le cose che andrebbero vissute in una vita intera».

Dopo un inizio stentato il programma decollò e divenne quasi un fenomeno di costume per un paio di anni. La squadra giocava la domenica mattina per esigenze di diretta televisiva e portava due-tremila persone negli stadi, roba mai vista in Eccellenza. Ragazzine urlanti con striscioni. La formazione titolare veniva annunciata da Ciccio Graziani il sabato pomeriggio su Italia Uno con uno show dagli studi tv di Mirabilandia condotto da Ilaria D’Amico. Sì, quella Ilaria D’Amico ora volto di punta del calcio su Sky e compagna di Gianluigi Buffon.

Il Cervia militava in Eccellenza ma viveva a livelli quasi da grande club nazionale. Ogni mercoledì, ad esempio, la squadra si spostava nei ritiri delle squadre di serie A per un’amichevole: «Contro il Milan ho marcato due volte Shevchenko che era Pallone d’Oro e io non sapevo giocare, rendiamoci conto a cosa eravamo arrivati», scherza ancora Missiroli.

Mattia Missiroli con la maglia del Cervia dopo l’esperienza reality

A creare seguito – ma anche a far storcere il naso a qualcuno – c’era tutto il contorno. La giornata dei calciatori era programmata dagli autori dall’inizio alla fine per avere materiale da filmare e mandare in onda: «Dal corso di inglese alla serata organizzata a cena con ragazze bellissime e mai viste prima. Ci davano una Seat fornita dalla produzione, andavamo a mangiare da qualche parte o anche solo a fare shopping e le telecamere ci seguivano». Poi c’erano le serate in discoteca con le ospitate dei giocatori. Tutto questo per un contratto che non superava i mille euro al mese.

Ma quanto ha cambiato le vite dei protagonisti? «Per un po’ abbiamo continuato a fare serate in discoteca. Per sei-sette anni dopo quell’esperienza la gente mi riconosceva per strada, ed era piuttosto assurdo. A Praga un italiano mi fermò e mi disse “Te sei Missiroli del Cervia”. Ma a parte questa notorietà non è successo granché». Il gruppo era stato composto unendo chi aveva più doti da calciatore con chi aveva più doti da spettacolo: «Ma in nessuno dei due casi c’erano dei fenomeni. Chi ha giocato non è arrivato a gran livelli e chi ha fatto tv al massimo è diventato postino dalla De Filippi, tronista a Uomini e Donne o aiuto regista di Cenci».

A Missiroli – che poi tornò a giocare con il Cervia in D quando le telecamere si spensero – gli autori avevano appiccicato l’etichetta di calciatore-poeta: «È nato tutto nel provino. Ho detto che strimpellavo la chitarra e mi piacevano tutti quei cantautori un po’ pesanti, quei pipponi tipo Guccini e De Andrè che ascoltava anche uno della produzione e da lì è nato tutto un discorso. Poi non è che ci dicessero cosa fare davanti alle telecamere, però sapevano come farci arrivare a quello che era utile per il programma». Il 38enne non digeriva le recite di qualche compagno: «Una volta ho spaccato un armadietto perché vedevo gente che faceva la recita solo davanti alle telecamere e poi tornava “normale”».

Missiroli non nasconde che quella notorietà contribuì al risultato elettorale di 3.013 voti raccolti alle elezioni provinciali del 2006 dove si candidò con il Pd: «Sono stato anche segretario comunale a Cervia per un periodo ma quella è un’esperienza chiusa». Oggi l’ex gialloblù è un architetto con un suo studio, ha aperto il labirinto Dedalo a Cervia ed è vicepresidente del Centro ricerche marine di Cesenatico.

Con i compagni di spogliatoio, almeno con alcuni, il legame è ancora vivo: «Una ventina di quelli di quell’anno siamo in una chat di Whatsapp. Ci passa un po’ di tutto, dalle battute sul calcio ad altro, come qualunque chat tra compagni di squadra. Ogni tanto poi con qualcuno capita di incontrarci». E magari c’è spazio per ricordare gli aneddoti: «Come quelle volte che il direttore sportivo Magrini si nascondeva tra le siepi davanti alla residenza per controllare a che ora tornavano alcuni che erano andati a ballare…».

Il Comune “regala” un muro per aspiranti street artist: al via un laboratorio

A Bagnacavallo su iniziativa di Radio Sonora. Iscrizioni entro il 30 aprile, per ragazzi tra i 14 e i 20 anni

Tails Vibra Cesena 2018Nell’ultimo periodo si è manifestata a Bagnacavallo la necessità da parte di un nucleo di ragazzi di ottenere spazi per la pratica della street art, ossia l’utilizzo di “muri palestra” per aspiranti street artist. Radio Sonora ha accolto la proposta e con il Comune di Bagnacavallo ha dato vita a Street Art Lab, un laboratorio per ragazzi dai 14 ai 20 anni, in programma a maggio, che prevede un workhop su lettering e colorazione per terminare con la pratica su un muro. I ragazzi saranno guidati dallo street artist e insegnante Federico Bocchini.

Il calendario del workshop prevede sabato 11 maggio dalle 15 alle 17 “Storia della street art” e sabato 18 maggio negli stessi orari il workshop “Lettering e colorazione”. Il laboratorio si terrà nella sede di Radio Sonora, in via Bedeschi 9 a Bagnacavallo.

Seguirà un giorno di pratica su muro, che verrà concordato con i partecipanti, i quali poi potranno sfruttare lo spazio nel tempo libero ogni volta che vorranno, ridipingendo la parete. Le pareti individuate per ospitare le opere degli street artist sono quelle di un locale di proprietà comunale in via Togliatti a Bagnacavallo.

I ragazzi tra i 14 e i 20 anni interessati a partecipare al progetto possono scrivere alla mail radiosonora.info@gmail.com dove lasciare il proprio contatto telefonico. La scadenza per la raccolta delle adesioni è il 30 aprile.

La prima edizione del laboratorio prevede un numero massimo di 15 partecipanti.

Per informazioni: radiosonora.info@gmail.com e 335 8002382.

L’ex ministro Calenda dà il via a Faenza alla campagna elettorale per le Europee

Venerdì 12 aprile all’Ex Salesiani l’evento del Pd in vista delle elezioni del 26 maggio

Carlo CalendaVenerdì 12 aprile alle 20.45 nel complesso Ex Salesiani in via San Giovanni Bosco a Faenza, si svolgerà un incontro con l’ex ministro Carlo Calenda, capolista del Pd-Siamo Europei nella circoscrizione Nord Est alle elezioni europee.

Calenda interverrà insieme a Elisabetta Gualmini; modera la consigliera regionale Manuela Rontini.

«Con questo evento – ha detto il segretario provinciale Pd Alessandro Barattoni – diamo avvio alla campagna elettorale per le elezioni europee. Una nuova sfida che sarà un’opportunità per scegliere tra chi sa solo trasmettere odio e chi vuole creare benessere e lavoro e individuare nella sostenibilità un nuovo modello di sviluppo. Siamo uno dei Paesi fondatori dell’Unione ed è nostro dovere, tanto più oggi davanti alle crescenti pulsioni antieuropeiste, fare in modo che nessuno se ne senta penalizzato e distante. Noi crediamo in un progetto europeo che lotta contro le diseguaglianze e punta di nuovo sulla crescita per salvare e rilanciare l’idea che i sovranisti vogliono distruggere per farci tornare ai margini dell’Europa e subalterni alla Russia, alla Cina o agli Stati Uniti. Sarà anche il momento per ribadire che fuori dall’Europa non c’è futuro come la Brexit sta dimostrando. Il voto del 26 maggio è la scelta tra chi vuole più Europa, seppur con i necessari miglioramenti, e chi auspica invece l’uscita. Siamo in campo e lo faremo con i tanti che non si rassegnano ad un’Italia ripiegata su se stessa per un’Europa diversa».

Prima di recarsi a Faenza, Carlo Calenda sarà presente al comitato elettorale che sostiene la candidatura a sindaco di Paola Pula a Conselice.

Quattro giornate per riscoprire i circoli Arci: il programma degli eventi

Da giovedì 11 a domencia 14 aprile prima edizione di “Infestarci” con concerti, spettacoli, incontri e giochi

Dock
Il circolo Arci Dock 61 di Ravenna

“Infestarci” è un progetto di Arci Ravenna che ha lo scopo, attraverso un percorso itinerante nei circoli virtuosi della provincia, di portare agli occhi della città la fitta rete di circoli Arci e le loro diverse iniziative, tra arte, cultura, intrattenimento, servizi, volontariato, divulgazione e accoglienza.

I circoli della provincia di Ravenna sono più di 90 e tutti accessibili con una sola tessera.

Il programma di Infestarci

  • giovedì 11 aprile alle 17.30 alla Rocca Brancaleone di Ravenna la presentazione della rassegna (a seguire performance artistica di Abra Degli Esposti per associazione Ribellarti aps, ingresso libero)
    Alle 21 al Brainstorm di Fusignano concerti di musica rock con band locali: Cacao, Horseloverfat e Aldi dallo Spazio (ingresso gratuito per i soci Arci).
  • venerdì 12 aprile alle 18 al Dock 61 di Ravenna lo scrittore e giornalista Angelo Ferracuti presenta “Selva Oscura”, reportage di fotografia e letteratura sullo stato della Foresta amazzonica (ingresso gratuito per i soci Arci)
    Alle 21.30 al teatro Socjale di  Piangipane Roberto Magnani in “Odisea”, lettura selvatica di Tonino Guerra del Teatro delle Albe.
    A seguire sempre al Socjale concerto dei Roma Amor, che presentano il nuovo album (folk-noir). Ingresso alla serata 5 euro.
  • sabato 13 aprile si parte alle 18 al cinema Arci Gulliver con Cuma Project, progetto di street art a sostegno dell’America latina, con proiezione del documentario ” Los garrobos del Lempa” con Ericailcane e Bastardilla. Ingresso libero.
    Alle 21.30 al Mama’s Club di Ravenna il “poeta parlante” Roberto Mercadini con il monologo “Noi siamo il suolo, noi siamo la terra” (ingresso 5 euro).
  • domenica 14 aprile alle 10.30 al Circolo Quintet di Ravenna l’associazione Lucertola Ludens propone giochi, spettacoli e formazione per i più piccoli (bambini dai 3 ai 10 anni), a seguire spettacolo di burattini. Dalle 15, sempre al Quintet, tornei di giochi da tavolo e sfide per tutte le età (ingresso gratuito per i soci Arci).
    Alle 21.30 al Kinotto di Borgo Masotti (Mezzano) concerto dei Savana Funk (gratuito per i soci Arci).

Per tutte le serate della rassegna la tessera Arci ha un costo di 10 euro.

Una Baldassarri in crescita raccoglie buoni risultati nella World Cup di Pesaro

Ginnastica ritmica / La ravennate cresciuta nell’Edera si distingue in particolare nelle prove alla palla (quinta) e al cerchio (settima)

Baldassarri Mondiali 3 Foto FGI
La ginnasta ravennate Milena Baldassarri alla palla (foto FGI)

E’ andata in crescendo la partecipazione di Milena Baldassarri alla prima tappa del circuito World Cup di ginnastica ritmica che si è svolta a Pesaro dal 5 al 7 aprile. Si è trattata di un’intensa tre giorni di gara, partita venerdì con le qualificazioni a palla e cerchio, dove la ravennate, con i colori azzurri della nazionale, ha chiuso in quinta posizione provvisoria nella classifica generale e ha centrato la qualificazione ad entrambe le finali di domenica. Sabato nelle qualificazioni di clavette e nastro, incappando in qualche errore, il capitano della Faber Ginnastica Fabriano ha chiuso la gara in undicesima posizione, vedendo sfumare l’accesso alle altre due finali.

E’ nella giornata di domenica che la 17enne ginnasta cresciuta nell’Edera Ravenna ha dato il meglio di sé. Nella finale al cerchio è stata proprio Milena ad aprire la rotazione e nonostante fosse proprio lei a far partire la gara ha concluso con un’ottima esecuzione che le è valsa ben 20.600 punti, sfondando di nuovo il muro del 20. In seguito l’azzurra si è ripetita alla grande, eseguendo una palla emozionante, da brividi, premiata da ben 20.850 punti. La Baldassarri ha chiuso così al quinto posto alla palla e settima al cerchio. Buone le sensazioni che la ginnasta ha dato allo staff tecnico, in vista dei prossimi impegni internazionali, visto che gli esercizi sono ancora tutti in rodaggio. Ora si guarda come sempre ai nuovi impegni, che propongono nel prossimo fine settimana del 13-14 aprile la seconda tappa di World Cup a Sofia, in Bulgaria.

Nel reggiseno 51 dosi di cocaina, prova a buttarle sotto i piedi dei carabinieri

Arrestata una 25enne incensurata: portata in caserma ha cercato di disfarsi della droga facendola cadere sotto la scrivania mentre un militare compilava i documenti

Il reggiseno era imbottito ma di droga In tutto 30 grammi di cocaina, suddivisi in 51 dosi, di cui una 25enne incensurata di Faenza ha tentato di disfarsi facendoli cadere uno alla volta sotto alla scrivania del militare che stava compilando gli atti del controllo. La giovane è stata arrestata: stamattina, 8 aprile, la convalida. La donna resterà agli arresti domiciliari in attesa del processo.

L’episodio è nato da un controllo della giovane in via della Croce, strada nel pieno centro di Faenza. La donna era stata notata per strada da una pattuglia dei militari del Borgo in compagnia di una persona nota alle forze dell’ordine. Dopo aver chiesto i documenti a entrambi la 25enne si sarebbe dimostrata nervosa e i carabinieri hanno deciso di approfondire le cose: l’hanno portata in caserma per sottoporla a perquisizione personale, per la quale era necessario far arrivare una carabiniere in servizio in città. Mentre uno dei militari stava compilando alcuni documenti, ha notato che la ragazza sfilava dei piccoli involucri di plastica dal reggiseno e tentava di disfarsene gettandoli per terra.

Pestato a morte dal nuovo compagno della ex, prima della lite nessuna denuncia

L’aggressore è un 44enne agente di commercio: ancora ricoverato ma non in pericolo di vita, sarà ascoltato dal pm in ospedale dove è piantonato dai carabinieri con l’accusa di omicidio preterintenzionale

antonio rinelli
Antonio Rinelli

Non è in pericolo di vita ma resta ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena, piantonato dai carabinieri, il 44enne ravennate (M. G.) accusato di omicidio preterintenzionale per la morte del 47enne Antonio Rinelli, originario di Venosa (Potenza) ma da tempo residente a Punta Marina Terme. Presto, forse già nella giornata di domani 9 aprile, verrà ascoltato dagli inquirenti che stanno indagando sulla lite tra i due avvenuta poco dopo la mezzanotte tra il 7 e l’8 aprile in via Orsa Maggiore a San Mauro Mare, sotto casa di una 41enne che fino a febbraio frequentava la vittima e ora aveva una relazione con l’aggressore. Prima di questo tragico epilogo, non c’erano state denunce o segnalazioni da parte di nessuna delle tre persone.

Secondo quanto ricostruito finora – sul caso indagano i carabinieri di Cesenatico guidati dal capitano Flavio Annunziata – Rinelli stava andando a fare visita alla ex. La loro relazione era finita da poco e lui stava cercando di ricostruire il rapporto senza particolari atteggiamenti oppressivi. In strada Rinelli ha incontrato il 44enne che ora frequenta la donna, un agente di commercio residente a Ravenna. Al momento non è ancora noto se i due si conoscessero e se avessero avuto altri incontri precedenti.

Tra i due sarebbero inizialmente volate parole pesanti – restando fuori dall’abitazione – e poi è si è accesa la lite a mani nude. Colpi violenti al capo e al volto fino a quando uno dei due è rimasto a terra privo di vita. L’altro è stato soccorso dal 118 e portato al Bufalini. Alcuni media riferiscono di un colpo subito da Rinelli cadendo su una staccionata. Al momento gli investigatori tendono a escludere che quella sia la causa del decesso, vista la dimensione dello steccato, ma solo l’autopsia potrà dare elementi utili al riguardo: al momento non è stata ancora disposta ufficialmente ma a breve è atteso l’incarico.

 

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