L’originale iniziativa per San Valentino alla storica libreria di via Diaz, a Ravenna
Le sorelle Alberta e Angela Longo nell’omonima libreria di via Diaz
Nella settimana di San Valentino, la storica libreria indipendente Dante di Longo di via Diaz 39, in centro a Ravenna, festeggia l’amore per la lettura. L’appuntamento è per sabato 16 febbraio alle 11.30 quando i gruppi di lettura legati alla libreria si incontreranno in via eccezionale.
La Longo infatti promuove più gruppi: due ravennati e uno bolognese. Ogni mese i partecipanti si incontrano dopo aver letto lo stesso libro, discutendo del libro e raccontando la propria esperienza di lettura.
Sabato 16 febbraio, invece, ogni partecipante, per un minuto, diventerà libraio e racconterà il proprio libro del cuore.
Calcio a 5 / Agevole successo contro il Gadtch per i biancazzurri, subito in vantaggio con Pozzovivo e incontenibili nella ripresa
Gadtch Perugia-Faventia 2-11
GADTCH PERUGIA: Gori, Rimini, Baldelli, Amendola, Caldarelli, Vasilache, Silvestri, Ciafardini, Rosi, Acciarino, Bonomo. All.: Pelliccia.
FAVENTIA: Carpino, Barbieri, Gatti, Karaja, Piallini, Cavina, Garbin, Revert Cortes, Matteuzzi, Pozzovivo, Catalano, Tronconi. All.: Placuzzi.
ARBITRI: Di Filippo di Treviso e Zucchiatti di Tolmezzo.
RETI: 1’ pt Pozzovivo, 19’ pt Catalano, 2’ st Piallini, 7’ st Cavina, 9’ st, 15’ st e 19’st Revert Cortes, 10’ st e 13’ st Bonomo, 10’ st Gatti, 11’ st Garbin, 14’ st Barbieri, 19’ st (aut.) Caldarelli.
NOTE – Ammoniti Rosi e Silvestri. Espulso al 19’ pt Ciafardini per fallo di reazione su Garbin.
La gioia di alcuni giocatori del Faventia a fine gara
Un Faventia cinico e determinato non concede nulla al Gatdch Perugia, sbancando con grandissima autorità il campo umbro con un netto 11-2, conquistando così punti preziosi per la corsa playoff. Da segnalare il debutto del giovane portiere Tronconi, in campo negli ultimi otto minuti. Bastano appena 24’’ al Faventia per passare in vantaggio. Nell’area del Gadtch si crea una mischia con Pozzovivo che è il più lesto a calciare il pallone in porta dopo una corta respinta del portiere di casa. Il gol galvanizza i romagnoli che sfiorano il raddoppio in tre occasioni con Piallini, Gatti e Revert Cortes, colpendo anche la traversa con Karaja al 15’. I giocatori del Perugia non creano pericoli offensivi, facendosi notare soltanto al 19’, quando Ciafardini viene espulso per fallo di reazione su Garbin (un pestone all’avversario sdraiato a terra), causando il calcio di rigore. Una chance sfruttata al meglio da Catalano, glaciale nel realizzare il 2-0 con cui si chiude la prima frazione.
La ripresa inizia con un’azione da applausi, tutta di prima e costruita in maniera perfetta. Carpino rinvia il pallone sui piedi di Revert Cortes che serve d’istinto il pallone a Piallini, bravissimo a insaccare al volo, calando il tris di gol. Lo spagnolo si ripete all’8’ regalando un assist al bacio a Gatti che non sbaglia: 4-0 Faventia. C’è solo una squadra in campo ed è quella faentina, trascinata dall’ottimo Revert Cortes che con grande merito mette pure lui il nome sul tabellino dei marcatori firmando il 5-0, sfruttando il passaggio di Barbieri. Dopo aver giocato un match ai mille all’ora, il Faventia ha un piccolo calo di tensione, incassando il gol degli umbri con Bonomo, bravo nel segnare da calcio di punizione. Si tratta però di un lampo nel buio, perché pochi minuti più tardi Revert Cortes e Garbin portano gli ospiti sul 7-1. Il Perugia reagisce e con Bonomo segna il 7-2, ma il Faventia pochi secondo più tardi trova l’8-2 con Barbieri. A chiudere la ‘vendemmia di gol’ sono Revert Cortes con una doppietta e Caldarelli con un autogol: finisce 11-2.
Mentre si dibatte del futuro della Comunale, a Ravenna va avanti anche un progetto parallelo. Investimento da 4 milioni di privati nell’ambito di un intervento ubranistico nel quartiere
L’area dove sorgerà la nuova piscina
E mentre a Ravenna si parla della demolizione e della successiva ricostruzione della comunale di via Falconieri, dall’altra parte della città, nel quartiere San Giuseppe, tra un anno potrebbe aprire anche il cantiere per una nuova piscina coperta. Lo prevede la convenzione stipulata tra alcuni privati e il Comune di Ravenna ormai diversi anni fa nell’ambito di uno dei cosiddetti “articoli 18” pianificati quando ancora l’edilizia sembrava non conoscere crisi.
Si tratta in particolare dell’intervento nel comparto S2, all’ex villaggio Anic, che prevede un’espansione urbanistica nella zona dell’istituto agrario e di via Romea Nord e, come sorta di compensazione, la realizzazione di una piscina, appunto, per un investimento da quasi 4 milioni di euro. «Una piscina che non è in grado naturalmente di sostituire quella comunale, ma che può essere un’integrazione, un’opera complementare in un’altra parte della città», ci dice al telefono Enrico Conti, geometra del gruppo di progettazione che sta accompagnando l’investimento di Epi srl, Magnolia Immobiliare, Carburanti del Candiano (la società nata nell’ambito del gruppo Setramar per il progetto di un impianto a biodiesel a Porto Corsini, mai però decollato) e in piccole quote anche Acmar e Gruppo Nettuno.
«I lavori potrebbero partire grossomodo nei primi mesi del 2020», anticipa Conti, anche se è probabile che non avranno durata breve, essendo in qualche modo legati appunto anche all’insediamento residenziale e commerciale che dovrà essere realizzato contestualmente nella zona.
La struttura natatoria prevede una vasca da 25 metri e un’altra più piccola a scopi ricreativi, oltre a una tribuna per un centinaio di persone, servizi, spogliatoi e un’area ristoro. Sorgerà su via Bisanzio, a poca distanza dal circolo tennis e la palestra del quartiere, lungo via Mattei.
La convenzione impone il termine dei lavori entro il 2023.
Calcio C / Una rete a metà della ripresa di Galuppini permette ai giallorossi di espugnare il “Riviera delle Palme” e puntare con maggiore convinzione ai playoff
Sambenedettese-Ravenna 0-1 SAMBENEDETTESE: Pegorin, Biondi, Gelonese (33′ st D’Ignazio), Zaffagnini (26′ st Rocchi), Di Massimo (15′ st Ilari), Stanco, Calderini (15′ st Russotto), Celjak, Rapisarda, Cecchini (33′ st Bove), Signori. A disp.: Rinaldi, Sala, Panaioli, Caccetta . All.: Quondamatteo.
RAVENNA FC: Venturi, Eleuteri, Galuppini (32′ st Raffini), Nocciolini (43′ st Gudjohnsen), Selleri (13′ st Martorelli), Lelj, Bresciani, Ronchi (1′ st Pellizzari), Trovade (43′ st Sabba), Jidayi, Esposito. A disp.: Spurio, Barzaghi, Scatozza, Siani. All.: Foschi.
ARBITRO: Zufferli di Udine.
RETE: 22′ st Galuppini.
NOTE – Ammoniti Eleuteri, Signori, Pellizzari.
Un’immagine del match vinto dal Ravenna a San Benedetto del Tronto
Il Ravenna si aggiudica una partita molto combattuta al “Riviera delle Palme”, dimostrando che con il giusto approccio nessun risultato è precluso. A decidere il match, superando di misura la Sambenedettese, è una rete a metà della ripresa realizzata da Galuppini. Grazie a questi tre punti, i giallorossi consolidano la loro posizione in classifica e iniziano a vedere il traguardo dei playoff sempre più vicino.
La partita si apre con i padroni di casa che si spingono in avanti alla ricerca del vantaggio, la prima occasione capita sui piedi di Calderini al 6′, ma il suo sinistro dal limite viene respinto in angolo. Risponde il Ravenna con Selleri che cerca Trovade in profondità ma il centrocampista ravennate viene anticipato prima di arrivare a tu per tu con Pegorin. Altra palla buona per Calderini al 24′, ma il tiro strozzato termina ampiamente a lato, poi è di nuovo l’esterno rossoblù a provarci quattro minuti dopo quando ruba palla a Selleri e si invola in contropiede e serve l’accorrente Di Massimo, la sua conclusione è alta, ma l’occasione per la Samb è la più nitida della prima frazione. I marchigiani spingono e arrivano alla conclusione di testa con Gelonese su sponda di Stanco, ma Venturi è attento e blocca il pallone. Al 32′ episodio dubbio nell’area della Sambenedettese quando la deviazione di Galuppini su cross di Eleuteri termina sulla mano di Biondi, ma il direttore di gara non ravvisa gli estremi per il penalty.
Nella ripresa Foschi è costretto a rinunciare a Ronchi, infortunatosi a fine primo tempo e sostituito da Pellizzari. La Sambenedettese prova a spingere, ma la prima occasione arriva al 16′ quando il tiro di Cecchini ribattuto arriva sui piedi di Di Massimo liberissimo in area, ma la conclusione è ben al di fuori dello specchio della porta. Al 22′ il Ravenna punisce i padroni di casa: bel cambio di gioco di Martorelli che trova Eleuteri abile a involarsi sulla fascia e fare partire un velenoso cross che arriva sul secondo palo dove Galuppini incorna, la palla sbatte sul palo e a nulla vale l’estremo tentativo di Pegorin perché il guardalinee ravvisa che la palla è entrata per il vantaggio giallorosso. La pressione dei padroni di casa porta non porta particolari pericoli dalle parti di Venturi, ben protetto dalla retroguardia, anzi è il Ravenna in contropiede con Nocciolini trovato da Raffini a rischiare il colpo del ko, ma la conclusione del centravanti viene parata da Pegorin. Al 48′ l’ultimo brivido della partita con una mischia in area, dove il pallone arriva a D’Ignazio ma anche in questo caso la conclusione è fuori dallo specchio. Al triplice fischio la gioia giallorossa per una vittoria sofferta, ma che regala una classifica ancora più prestigiosa con il consolidamento del piazzamento playoff.
Dichiarazioni post-gara
Luciano Foschi (tecnico Ravenna): «Sapevamo che sarebbe stata una gara dura, con tanti giovani in campo avevo il timore che soffrissero lo stadio. Invece hanno dimostrato personalità, è questo l’aspetto che più mi fa felice di questa partita. Il fare crescere i nostri giovani. Avevamo preparato la partita in questo modo, conoscendo le caratteristiche della Samb, preparandoci a soffrire ma sempre pronti a sfruttare l’episodio. Adesso guardiamo avanti volendo dimostrare partita dopo partita il nostro valore».
Pedinato dai carabinieri di Alfonsine, ne aveva approfittato per restare in giro
Ai domiciliari per ragioni mediche in un appartamento del Ravennate, ha telefonato ai carabinieri per comunicare la necessità di assentarsi per effettuare delle visite all’ospedale di Reggio Emilia, sua città di residenza. Ma a Reggio Emilia l’uomo, un 41enne che deve scontare 13 anni di reclusione, non è mai arrivato.
Pedinato dai carabinieri di Alfonsine, è stato infatti sorpreso ad andare in giro senza permesso e quindi arrestato con l’accusa di evasione.
Dopo la convalida del provvedimento, il Giudice del Tribunale di Ravenna, a seguito della richiesta dell’interessato, ha concesso i termini a difesa rinviando la celebrazione dell’udienza e risottoponendolo ai domiciliari.
Si tratta di un ragazzo del forese, individuato grazie alle telecamere di un ristorante di via Ponte Marino
Ha notato la bicicletta che gli avevano rubato alcuni giorni prima a scuola l’altra sera, in centro a Ravenna, vicino a un ristorante di via Ponte Marino. Così il giovane ha chiamato la questura, dimostrando di essere il proprietario della bici attraverso una sorta di libretto con l’indicazione del numero del telaio.
I poliziotti con l’aiuto del derubato sono risaliti a tre ragazzi seduti a un tavolino del ristorante e in particolare, grazie al sistema di videosorveglianza del locale, hanno individuato il giovane che era arrivato in via Ponte Marino in sella alla bici. Si tratta di un 19enne residente nel forese, portato in questura e denunciato per il reato di ricettazione. Uno dei suoi due amici è stato invece trovato in possesso di una piccola quantità di marijuana ed è stato quindi segnalato all’Autorità amministrativa quale assuntore di droga.
Basket A2 / Domani, domenica 10 febbraio (ore 18), i ravennati sfidano in trasferta i “cugini” biancorossi in un match che si preannuncia molto caldo. Mazzon: «Solo limitando al minimo gli errori si vincono gare importanti come questa»
Il tecnico Andrea Mazzon con i suoi giocatori
E’ arrivato il momento del derby di Romagna parte seconda, perchè domani, domenica 10 febbraio, alle 18 al Palasport di Forlì si affronteranno Unieuro e OraSì in un match sempre molto atteso, per tanti motivi. All’andata vinse Ravenna in rimonta, forse grazie anche alla provocazione dell’ex Giachetti che scatenò non solo il pubblico ma anche la squadra giallorossi. Mercato (è appena arrivato anche Diliegro) e classifica parlano a favore dell’Unieuro, ma proprio per il suo recente curriculum non esaltante saranno proprio i forlivesi maggiormente sotto pressione. L’OraSì, per cercare il colpaccio, dovrà proseguire con l’ottimo rendimento difensivo delle due ultime gare ed essere più precisa dalla distanza.
Ravenna ha lavorato con la solita intensità in settimana, passando anche da uno scrimmage a Pesaro con la formazione di A1 che ha soddisfatto il tecnico Andrea Mazzon, che presenta così questa partita: «Quando si gioca una partita che non è normale, perché un derby non lo è mai, si è consapevoli che solo con l’intensità e la carica agonistica si possono ottenere dei grandi risultati. Sono profondamente orgoglioso dell’impegno dei ragazzi ma è evidente che ancora , io per primo, facciamo degli errori che dovremmo eliminare. Ma solo chi non fa non sbaglia e questo gruppo davvero ci prova in tutti i modi. Ho visto raramente squadre più attaccate alla maglia e alla città di questa. Per la parte tecnica dovremmo essere più scaltri nei momenti chiave e capire molto più rapidamente dove si deve attaccare e chi lo deve fare nelle diverse situazioni della partita, perché solo limitando al minimo gli errori si vincono gare importanti come questa. Passando a Forlì voglio fare i complimenti a Marini, giocatore di altissimo livello che merita la convocazione ricevuta».
Annunciata dal viceministro la firma dei due tanto attesi decreti che stanziano risorse e stabiliscono criteri
Una delegazione dell’Istituto superiore di studi musicali Giuseppe Verdi e dell’Accademia di belle arti, guidata dall’ assessora all’Istruzione superiore, Ouidad Bakkali, si è recata a Roma per partecipare agli Stati generali dell’Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica), promossi dal Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca).
Durante l’incontro, organizzato per informare sui lavori del tavolo tecnico e la relativa programmazione dello stesso Ministero, è stata annunciata ufficialmente dal viceministro Lorenzo Fioramonti la firma dei due tanto attesi decreti che stanziano risorse e stabiliscono criteri per la statizzazione delle Accademie di belle arti e degli Istituti superiori di studi musicali non statali.
La notizia è stata accolta con favore dall’ assessora Bakkali che è impegnata, in sinergia con le Istituzioni coinvolte, nelle fasi procedurali necessarie alla statizzazione dei due fiori all’ occhiello della formazione artistica di Ravenna, quali sono ritenuti il Verdi e l’Accademia di belle arti.
«Sembra giungere a compimento – ha affermato Ouidad Bakkali – la tappa fondamentale per avviare i processi di statizzazione che saranno complessi e graduali. Come amministrazione abbiamo seguito con attenzione la stesura dei decreti attraverso incontri con l’Anci nazionale, il precedente governo Gentiloni e i numerosi tavoli che si sono svolti tra presidenti e direttori delle Istituzioni. Non possiamo che essere soddisfatti e ringraziare l’attuale ministro per la conclusione di un percorso già ben avviato che premia il lavoro di Istituzioni storiche nel mondo culturale italiano, meritevoli di essere sostenute e valorizzate per il notevole sforzo svolto quotidianamente con passione e tenacia a favore dell’arte nelle sue forme più elevate».
Ora si attende la pubblicazione ufficiale per iniziare l’ultimo pezzo di strada utile alla statizzazione delle Istituzioni ravennati secondo le indicazioni che arriveranno dal ministero.
La delegazione era composta, oltre che dall’ assessora Bakkali, dalla coordinatrice didattica dell’Accademia di belle arti, Paola Babini, dalla presidente e dalla direttrice dell’Istituto Verdi, rispettivamente Florinda Orlando e Annamaria Storace (nella foto).
«Grande contributo del nostro territorio, da qui parte un messaggio di unità e di proposte per il rilancio del Paese»
Molti ravennati hanno partecipato oggi alla manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil “Futuro al lavoro” a Roma, dove migliaia di persone hanno sfilato in corteo per la crescita, lo sviluppo, l’occupazione, le pensioni e il fisco.
Dal palco di piazza San Giovanni hanno preso la parola i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Prima di loro sono intervenuti delegati e delegate per dare voce a tutti i settori e le generazioni del mondo del lavoro.
«Oggi abbiamo vissuto una grande giornata – commentano i rappresentanti territoriali di Cgil, Cisl e Uil al termine della manifestazione -: piazza San Giovanni era gremita e coloratissima. Possiamo dire che il territorio ravennate ha fornito un grande contributo con le tantissime persone che in piena notte sono partite per raggiungere la capitale. Ai 10 pullman predisposti dai sindacati, si sono aggiunti tutti coloro che hanno viaggiato con mezzi propri. Da Roma parte un messaggio di unità sindacale e di proposte per il rilancio del Paese. Il Governo deve ascoltare e comprendere le richieste dei sindacati che sono contenute nella piattaforma unitaria. Occorre aprire un confronto serio e di merito sulle scelte da prendere per il Paese: creazione di lavoro di qualità, investimenti pubblici e privati a partire dalle infrastrutture, politiche fiscali giuste ed eque, rivalutazione delle pensioni, interventi per valorizzare gli assi strategici per la tenuta sociale del Paese, a partire dal welfare, dalla sanità, dall’istruzione, dalla Pubblica Amministrazione e dal rinnovo dei contratti pubblici, maggiori risorse per i giovani, le donne e il Mezzogiorno».
Un grande successo – a detta dei proponenti – anche la manifestazione a Roma dei cosiddetti “caschi gialli”, i lavoratori dell’oil&gas che anche da Ravenna (tra maestranze e imprenditori), hanno voluto testimoniarne al Governo la loro preoccupazione per le decisioni prese con l’emendamento che blocca le estrazioni.
A partecipare con i “caschi gialli” anche il consigliere Pd alla Regione Emilia-Romagna Gianni Bessi.
«La prima cosa che ha dimostrato questa manifestazione – dichiara Bessi – è che il mondo dell’energia, dell’industria del gas naturale italiano, dell’impiantistica industriale è vivo, vuole fare sentire la propria voce, vuole testimoniare quale sia l’importanza che ha per il presente e futuro di questo Paese. La seconda è che nonostante Luigi Di Maio continui a non volere ascoltare i lavoratori italiani, rifiuti il confronto con loro che sono i suoi ‘datori di lavoro’, la battaglia per fare valere le proprie ragioni e, in questo caso, la propria occupazione, continua. Voglio ricordare da questo punto di vista che il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha scritto una lettera al presidente del consiglio Giuseppe Conte per chiedere di discutere il futuro di questi cittadini italiani e di queste imprese italiane che, non dimentichiamolo, hanno un prestigio di livello internazionale e che hanno in Emilia-Romagna un distretto industriale che vede migliaia di aziende da Piacenza a Ravenna. Mi impegnerò fino all’ultimo perché questo scempio ai danni di tante brave persone che ogni giorno si svegliano per andare a lavorare, produrre ricchezza e pagare le tasse, non venga consumato».
Il provvedimento in provincia di Ravenna riguarda le colline del Faentino
Nuova allerta meteo in provincia di Ravenna. E non la “solita” gialla, ma una più “allarmante” arancione. È stata diramata da Regione e Arpae per il vento per tutta la giornata di domani, domenica 10 febbraio. A essere interessata è la zona di collina faentina.
Nel pomeriggio-sera, in particolare, «sono previsti venti forti da ovest – citiamo il testo dell’allerta –, che produrranno in Romagna un significativo innalzamento delle temperature per effetto del Foehn». Sull’appennino e le colline della Romagna (tra cui il Faentino appunto) è prevista un’intensità del vento di 75-88 km/h con raffiche puntualmente superiori.
Fa discutere il progetto finanziato «dalla vendita di azioni comunali. Lo sport non è solo la società Stuoie»
Il campo di via Madonna delle Stuoie di Lugo
Il Movimento 5 Stelle di Lugo interviene sul nuovo campo sportivo in sintetico in arrivo a Lugo per denunciare una scelta considerata praticamente di parte. A far gridare allo scandalo i grillini è l’investimento di 400.000 mila euro, «a tanto ammonta nel bilancio comunale di Lugo la somma destinata ai lavori. Una cifra da capogiro – si legge nel comunicato dei 5 Stelle –, e indubbiamente l’investimento più consistente e preponderante di tutto il comparto sportivo, finanziata dall’alienazione, ancora una volta, di azioni comunali».
Una “dichiarazione d’intenti molto chiara” da parte dell’attuale amministrazione secondo i 5 Stelle: «lo sport a Lugo esiste solamente in quel fazzoletto di terra, e solamente se gestito dalla società Sportiva Stuoie».
«Ora magari noi saremo una voce isolata – continua il comunicato –, ma ci pare quanto meno doveroso sottolineare che non è opportuno che un’unica società debba beneficiare di uno stanziamento così
cospicuo. Le altre società sportive lughesi avrebbero potuto usare una parte di questi fondi per sostenere giovani atleti lughesi nelle loro trasferte, o per organizzare eventi di importanza nazionale sul territorio, allo scopo di creare un indotto turistico-sportivo vantaggioso per tutti. O ancora sarebbe stato certamente più elegante concedere in concessione il futuro campo sportivo ad altre società sportive con attività omologhe, giusto per salvaguardare i sani principi della Res Publica su cui si basa la nostra Costituzione». Secondo i 5 Stelle si tratta invece solo di «un desiderio» del sindaco, magari «per rivitalizzare quell’elettorato che proprio a Madonna delle Stuoie la precedente tornata elettorale fece registrare una considerevole emorragia di voti».
Due anni anche al figlio e all’allora dirigente Antonio Ciriello. Sotto accusa sponsorizzazioni fittizie
L’allora patron Gianni Fabbri è stato condannato a quattro anni di carcere (la richiesta del pm era di cinque) per il fallimento del Ravenna Calcio, decretato nel 2012. Condanne (di due anni) anche per il figlio Flavio e il dirigente Antonio Ciriello. L’accusa era di bancarotta fraudolenta.
La notizia è riportata sui quotidiani in edicola oggi, sabato 9 febbraio.
Secondo la Finanza i vertici del Ravenna fecero figurare i bilanci in attivo attraverso sponsorizzazioni fittizie e gli indagati avrebbero procurato un un danno patrimoniale di rilevante gravità per la massa dei creditori, con debiti insoluti calcolati in oltre 5 milioni di euro.
Secodno la difesa, invece, il fallimento sarebbe da attribuire alla gestione successiva, quella di Aletti. Si andrà verso il ricorso in appello.