sabato
13 Settembre 2025

I tecnici della Cmc: «Chiusi in casa, intervenga il ministro degli Esteri»

I due dipendenti della cooperativa temono che dopo la richiesta di concordato la loro posizione si possa aggravare: «I fornitori verranno da noi»

Cmccella
Un fotogramma del video girato in cella da uno dei lavoratori Cmc arrestati in Kuwait

Da giorni sono in Kuwait e non possono tornare in Italia e in Portogallo, dove vivono le rispettive famiglie. I tecnici della Cmc Andrea Urciuoli, cesenate, e Ricardo Pinela, portoghese, all’Ansa hanno spiegato qual è la loro situazione attuale: «Siamo come prigionieri in ostaggio, chiusi in casa 24 ore su 24 e adesso che si è saputo della richiesta di concordato siamo ancora più preoccupati perché tutti i fornitori verranno da noi. Non abbiamo notizie e tutto tace da ogni parte. Abbiamo bisogno dell’intervento dei ministri degli esteri di Italia e Portogallo».

I due tecnici sono bloccati da giorni a Kuwait City, dopo la rescissione di un contratto da 22 milioni. I problemi per il cesenate Urciuoli e il portoghese Pinela sono iniziati il 21 novembre. Sono stati arrestati e hanno passato una notte in cella con l’accusa di aver danneggiato i macchinari delle ditte a cui erano stati subappaltati i lavori, poi sono stati liberati. In seguito, però, sono stati minacciati di essere nuovamente arrestati. Il sindaco di Cesena Paolo Lucchi ha scritto a tal proposito al ministro degli Esteri chiedendo di risolvere la situazione.

Ironici dubbi in un dialogo dal Regno Profondo: «Perché sei qui»?

Chiara Guidi e Claudia Castellucci, si rispecchiano in una lettura drammatica che viene da lontani orizzonti della ricerca teatrale. Sul palcoscenico del teatro Ras il 14 dicembre


«Perché sei qui»?” È la prima di molte domande che due “luogotenenti” arroccate su un podio, si scambiano. Sono domande elementari, di discorsi ancora più poveri, che entrano all’improvviso nel turbine di un dubbio radicale. La logica stringente – cui le due figure si sottopongono – è captata da un’ironia che pretende onestà. Il carattere scettico e vedovile del dialogo rifluisce in un mare comico che lascia perplessi.

Le due autrici teatrali e attrici, fondatrici della Societas Raffaello Sanzio sono attese venerdì 14 dicembre, al teatro Rasi di Ravenna, per la Stagione dei Teatri 2018/19.

Biglietti in prevendita. Info www.ravennateatro.com

L’InfinityBio asfalta l’Elite Roma ma perde Franceschelli per infortunio alla mano

Basket A2 femminile / Altro successo per le manfrede, che in casa dominano la sfida con le laziali. Frattura del terzo metacarpo per la giocatrice, attesa da un lungo stop

Faenza-Elite Roma 78-57
(20-9, 43-27, 63-42)
INFINITYBIO FAENZA: Franceschelli 14, Schwienbacher 6, Franceschini 8, Morsiani 8, Ballardini 4, Caccoli 2, Bornazzini 3, Giorgetti, Soglia 10, Meschi 9, Preskienyte 14, Panzavolta. All.: Ballardini.
ELITE ROMA: Grattarola 7, Buscaglione 3, Loi ne, Introna 2, Di Stazio 8, Masic 19, Kolar 5, Magistri 4, Gentile 2, Giambalvo, Chrysanthidou 5, Salvucci 2. All.: Prosperi.
ARBITRI: Spinello e Canali.

Federica Franceschelli
Federica Franceschelli in azione durante il match

Era una partita da vincere e Faenza ha rispettato il pronostico, superando con più di venti punti l’Elite Roma. Troppa la differenza tecnica e fisica dei due roster e, nonostante la determinazione messa in campo, la formazione laziale poco ha potuto contro le padrone di casa. Fra le prestazioni delle manfrede da segnalare la prova di Preskienyte, che in poco più di venti minuti ha messo a referto 14 punti (4/5 da 2 e 6/6 ai liberi) e 8 rimbalzi, e la prova di Franceschelli, anche lei con 14 punti (3/5 da 3) e 4 rimbalzi. Proprio quest’ultima, però, è rimasta vittima di un infortunio che la terrà lontana dal campo per un periodo abbastanza lungo. Federica, infatti, ha riportato la frattura del terzo metacarpo della mano sinistra e dovrà ricorrere a un intervento, che verrà eseguito la prossima settimana all’ospedale di Faenza. La giocatrice verrà seguita sia per l’operazione, sia per il post-operatorio dai dottori Alessandra Colozza e Luigi Perna.

Franceschelli Infortunata
Franceschelli con il gesso a causa della rottura di un osso della mano sinistra

L’InfinityBio inizia con l’approccio giusto concedendo poco in difesa e sfruttando bene la superiorità fisica delle sue lunghe e già a fine primo quarto si porta sul +11 sul parziale di 20-9. Nel secondo periodo la musica non cambia. Masic tenta di tenere le sue in scia, ma Faenza continua a segnare con continuità e a sette minuti dal termine sulla bomba di Franceschelli si porta sul +20 sul parziale di 31-11. Il massimo vantaggio lo firma Ballardini realizzando da due dentro l’area che vale il 40-17. Solo sul finale Roma riesce a piazzare un parziale di cinque a zero con la tripla finale di Kolar che manda le formazioni all’intervallo lungo sul 43-27.

A inizio terzo quarto Roma tenta il massimo sforzo e su una tripla di Grattarola rientra a -11 dopo due minuti giocati. Ma la reazione di Faenza non tarda ad arrivare ed è Franceschelli che ancora con una tripla interrompe il parziale e così l’InfinityBio torna in poco tempo padrona del match, chiudendo la frazione a +21 (63-42). La partita non ha più molto da dire e così Faenza sfrutta al massimo le rotazioni dando minuti importanti a tutte le giocatrici a disposizione. L’ultimo periodo si chiude in parità sul 15-15, che fissa il risultato finale sul 78-57.

Inaugura la nuova mensa e la palestra della scuola primaria, costate 2,4 milioni

Il nuovo blocco di oltre 600 metri quadrati permetterà di avere uno spazio per le attività motorie e uno per la refezione scolastica in grado di ospitare 400 alunni in due turni

PalestraSi è tenuta sabato primo dicembre la cerimonia di inaugurazione della nuova palestra e nuova mensa della scuola primaria di Conselice. Al taglio del nastro hanno partecipato la sindaca di Conselice Paola Pula, la dirigente dell’istituto comprensivo “Felice Foresti” Daniela Geminiani, la dirigente ravennate dell’Ufficio scolastico regionale Agostina Melucci e il consigliere regionale Mirco Bagnari. I vecchi spazi interni sono stati riorganizzati in funzione di una didattica attuale, coinvolgendo sia gli insegnanti, sia gruppi di genitori in gruppi di lavoro fondamentali per il lavoro dell’architetto Stefano Cornacchini e dell’ingegnere Marco Peroni, firmatari del progetto.

Il nuovo blocco di oltre 600 metri quadrati, strutturato su due piani, permetterà di avere uno spazio per le attività motorie adeguato alle linee guida del Miur e uno spazio per la refezione scolastica in grado di ospitare i 400 alunni in due turni. Ad oggi la palestra della scuola primaria di Conselice è l’unico spazio scolastico del comprensorio ad avere una parete di arrampicata, che sarà a disposizione anche delle società sportive del territorio.

Agli spazi a disposizione delle attività e della mensa si aggiungono, al piano terra, un ampio deposito per il ricovero delle attrezzature ludico-sportive, mentre al primo piano il refettorio è completamente riorganizzato con spazi autonomi per lo sporzionamento pasti e spazi di servizio per il personale coinvolto. Il costo dell’intervento è stato di 2.400.000 euro ed è stato finanziato con risorse comunali.

«Lo sforzo di rigenerazione urbana messa in cantiere dall’Amministrazione comunale di Conselice riconsegna alla comunità un edificio storico più funzionale alla didattica moderna e adeguato sismicamente – ha dichiarato la sindaca Paola Pula -. Durante la prossima estate sarà completata l’opera di consolidamento statico e si procederà alla conclusione dei lavori esterni dell’edificio centenario, sostituendo tutte le porte e le finestre, tutti i corpi illuminanti con altri a led con un significativo risparmio energetico, termico ed elettrico».

 

Si accende il Natale al Pavaglione. Per la prima volta c’è la pista da pattinaggio

L’8 dicembre taglio del nastro del monumento rinnovato dopo gli interventi di restauro. Nella sala Baracca il presepe popolare romagnolo

Il PavaglioneIl Pavaglione di Lugo è pronto per mostrarsi al pubblico completamente rinnovato. Sabato 8 dicembre è infatti in programma l’inaugurazione del quadriportico monumentale lughese, dopo gli interventi di restauro che lo hanno interessato negli ultimi anni. Al taglio del nastro sarà presente anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. L’evento sarà accompagnato, come da tradizione, dall’inaugurazione del presepe, dall’accensione delle luminarie e dell’albero di Natale e dai mercatini.

Dice il sindaco Davide Ranalli: «L’8 dicembre sarà per Lugo una giornata importante, grazie al taglio del nastro di questo importante monumento completamente rinnovato e alle tradizionali accensioni delle luminarie e dell’albero di Natale in piazza Mazzini, all’inaugurazione del presepe in sala Baracca e, novità di quest’anno, alla pista di pattinaggio».

Il programma della giornata inizia alle 15 nella Sala Baracca della Rocca con l’inaugurazione del presepe popolare romagnolo. Il presepe è ideato e realizzato dal presepista ravennate Piergianni Gualtieri e propone la tradizionale rappresentazione della Natività in uno spaccato di un borgo romagnolo durante un giorno di mercato ai primi del Novecento. Il presepe sarà visitabile fino al 6 gennaio nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18; sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; il 25 dicembre dalle 10 alle 12. Per informazioni: 0545 38378 (Ufficio promozione urbana).

Si prosegue alle 16 con lo spettacolo della Contesa Estense in piazza Mazzini, mentre alle 17 sotto alle Logge del Pavaglione sarà il momento dell’inaugurazione del quadriportico alla presenza del sindaco di Lugo Davide Ranalli e del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. L’accensione dell’albero di Natale sotto al Pavaglione e delle luminarie nelle vie del centro storico è prevista subito dopo, alle 17.30 circa. Le luminarie sono offerte anche quest’anno dal consorzio AnimaLugo. Infine, dalle 18 le Logge del Pavaglione ospitano uno spettacolo musicale con Rob Dye, Vini Lopez e Lorenzo Semprini, a cura dell’associazione Nebraska.

Per tutta la giornata sarà inoltre possibile usare la pista di pattinaggio sul ghiaccio in piazza Mazzini e girare tra le casette di legno con prodotti tipici, a cura del Consorzio AnimaLugo, oltre alle bancarelle del mercatino Dona, a cura della Pro Loco.

Al Pavaglione e al suo completo restauro è dedicato anche un convegno, in programma venerdì 7 dicembre alle 10.30 nel Salone Estense della Rocca.  A seguire ci sarà l’inaugurazione della mostra fotografica “Il Pavaglione ai tempi del restauro” presso l’Oratorio di Sant’Onofrio, in largo Baruzzi, a cura di Gianpaolo Ossani. L’esposizione è visitabile dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.

 

La polizia municipale allontana una carovana di nomadi da via Eraclea

Venerdì scorso un blitz dei vigili e dei carabinieri ha portato allo sgombero di via Medulino, lungo la Darsena di città

Ex Tavar 3Proseguono le azioni di controllo da parte della Polizia Municipale, per contrastare ogni forma di illegalità circa la presenza di camper utilizzati da nomadi che campeggiano nelle vie del quartiere Darsena. Questa mattina, personale dell’Ufficio Polizia Giudiziaria e della Vigilanza di Quartiere son intervenuti in via Eraclea dove stazionavano 4 camper. I proprietari dei camper sono stati sanzionati per campeggio abusivo e scarico di acque reflue sulla sede stradale. I controlli, che proseguiranno anche nei prossimi giorni, hanno interessato anche altre zone del quartiere Darsena e precisamente via Travaglini, via Nicolodi e piazzale del Pala de Andrè, dove era stata segnalata la presenza di camper.

Nei giorni scorsi c’era stato uno sgombero in via Medulino, la strada del ponte mobile (ex piazzale Tavar). Venerdì è intervenuta la Municipale insieme a due pattuglie dei carabinieri. Otto mezzi sono stati multati tra 75 e 500 euro, per mancata autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico (e dunque mancato pagamento della relativa tassa). Un veicolo è stato sequestrato perché senza assicurazione e per omessa revisione.

Così commenta Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna: «Che per effettuare normali controlli sia stato necessario impiegare 15 operatori di legalità, agire di sorpresa e chiudere ogni via di fuga la dice lunga di come, in pieno centro urbano, nel territorio del famoso progetto da 12 milioni chiamato “Darsena, il mare in piazza”, si sia creata un’enclave minacciosa che si governa da sé».

Di questa anomalia “mi sono ripetutamente occupato tempo addietro, senza ottenere riscontro. Circostanze di disagio e preoccupazione sono state spesso segnalate dai cittadini al consiglio territoriale della Darsena, dove sono state discusse più volte, notificate dal presidente Nicola Grandi al comandante della polizia municipale». Il comandante Andrea Giacomini – «che occorre ringraziare» – ha ricevuto la consigliera di LpRa Elisa Frontini, assicurandole l’intervento.  «È stato il primo passo importante di un cammino che tutti in Darsena vorrebbero fosse portato a compimento».

Il Ravenna Woman stende la temibile Lazio e cala un pokerissimo di successi

Calcio B femminile / Sul campo di casa la squadra di Piras batte le biancazzurre con quattro reti (a segno Burbassi, Filippi-bis e Cimatti) e sale al secondo posto

Ravenna Women-Lazio 4-0
RAVENNA WOMEN: Copetti, Cameron, Bouby, Carrozzi (15′ st Haanpaa), Colini, Greppi, Burbassi, Barbaresi, Cimatti, Montecucco (37′ st Raggi), Filippi. A disp.: Ghidetti, Cinque, Giovagnoli, Pelloni, Amadori. All.: Piras.
LAZIO: Natalucci, Santoro (22′ st Carosi), Lore’ (22′ st Proietti), Gambarotta, Castiello (1′ st Cianci), Di Fazio, Picchi, Pezzotti, Di Giammarino, Palombi. A disp.: Felicella, Carosi, Vaccari, Weithofer, Pedullà. All.: Tesse.
ARBITRO: Bordin di Bassano del Grappa.
RETI: 44′ pt Burbassi, 9′ st e 45′ st Filippi, 32′ st Cimatti.
NOTE: espulsa Carosi per doppia ammonizione.

2 12 RAVENNA
La gioia finale delle ragazze del Ravenna Woman

Quinta vittoria consecutiva per il Ravenna Women che in casa supera 4-0 la Lazio e balza al secondo posto in classifica scavalcando la Roma, battuta 2-1 dal Mozzecane. Altra grande prestazione per le ragazze di Piras che giocano una gara intelligente, senza mai lasciare spazio alle temibili rivali. Al triplice fischio festa grande per le padrone di casa che salgono al secondo posto alle spalle della Roma. La settimana prossima il campionato si ferma per dare spazio alla Coppa Italia: per capitan Cimatti e compagne l’avversario è l’Hellas Verona, che sarà ospite delle giallorosse sabato 8 dicembre.

Dopo una prima fase di studio è la Lazio a sfiorare il vantaggio con Castiello che da buona posizione sfiora il palo. Il Ravenna ha più possesso palla e colleziona qualche corner ma non riesce mai ad impensierire la porta di Natalucci. Alla mezz’ora buona chance per Di Giammarino che dal limite manda fuori di poco, stessa sorte per un tiro di Palombi al quarantesimo. Allo scadere il gol che sblocca il match: cross dalla destra di Carrozzi e colpo di testa vincente di Burbassi, che batte Natalucci e sigla l’1-0 con cui si chiude il primo tempo.

Nella ripresa il primo sussulto è di Carrozzi, che ci prova dalla distanza ma senza fortuna, mentre al 9′ arriva il raddoppio delle padrone di casa, per opera di Filippi, che dai 25 metri piega le mani di Natalucci e firma il 2-0. La Lazio prova a riaprire il match con una bella combinazione Palombi-Picchi, ma quest’ultima riesce solo a sfiorare la palla senza imprimere la forza necessaria per impensierire Copetti. Qualche minuto dopo bel calcio piazzato di Savini e bella parata di Copetti che manda in corner. Alla mezz’ora altra buona occasione per la Lazio, con Palombi che di testa manda alto da pochi metri. Al 32′ il gol che chiude virtualmente la gara: Cameron ruba palla a Cianci e dopo uno slalom di 40 metri serve Cimatti che batte Natalucci con un bel pallonetto. Saltano gli schemi e fioccano le azioni da gol: palo di Barbaresi, traversa di Cimatti, Lazio in dieci per l’espulsione di Carosi, due grandi parate di Copetti e quarto gol giallorosso ancora griffato Filippi, che mette il sigillo al pomeriggio magico del Ravenna Women.

Risultati (7^ giornata): Empoli-Arezzo 2-2, F.Mozzecane-Roma 2-1, Inter-Milan Ladies 2-0, Cittadella-Cesena 1-1, Ravenna Women-Lazio 4-0, Roma XIV-Genoa 0-3.

Classifica: Inter 21 punti, Ravenna 17, Asd Roma 15, Mozzecane 14, Empoli 13, Cittadella 12, Lazio 8, Milan Ladies 7, Genoa 6, Cesena 4, Arezzo 1, Roma XIV 0.

Crollo diga, già mezzo milione di costi. La Regione: «Pagheranno i responsabili»

Poco più di un mese fa l’incidente sul fiume Ronco dove è stata costruita una centrale idroelettrica. L’assessora Gazzolo (Protezione civile) fa il punto sui lavori di ripristino: a dicembre il progetto definitivo e solo dopo le previsioni sui tempi di riapertura della Ravegnana. Ecco chi ha rilasciato i permessi per l’opera

IMG 7006La Ravegnana è chiusa da un mese all’altezza di Longana per ripristinare l’argine sinistro del fiume Ronco, su cui corre la statale 67, dopo il crollo parziale della chiusa Farini dove è stata realizzata una centrale idroelettrica. La competenza è della Regione. L’assessora Paola Gazzolo ha le deleghe Difesa del suolo e Protezione civile

Assessora, fra quanto tempo è ipotizzabile che si arrivi alla riapertura della Ravegnana?
«Il 25 novembre si sono concluse le verifiche per fotografare lo stato di salute dell’argine sul fiume Ronco lungo la Ravegnana. Avviate subito dopo il dissequestro dell’area disposto dall’autorità giudiziaria lo scorso 7 novembre, ad eccezione della centralina sullo sbarramento, hanno rispettato i tempi fissati. L’esito degli studi svolti sarà la base per condividere, a inizio dicembre, le prime idee progettuali sull’intervento da porre in campo con il Tavolo tecnico istituito al Comune di Ravenna, partecipato dai rappresentanti dei vari Enti coinvolti. È quella la sede per individuare la soluzione più adeguata, coniugando la necessità di agire nella massima tempestività con la massima garanzia della sicurezza.

IMG 7016A seguito del crollo, quali lavori sono stati fatti, si stanno facendo e si faranno nel sito?
«Dopo il primo e parziale dissequestro dell’area, su incarico della magistratura l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ha subito svolto gli interventi più urgenti: con 260 mila euro è stata realizzata una barriera di palancole, tavole di acciaio, per bloccare il flusso di acqua e interrompere l’erosione dell’argine. Quindi, in seguito al successivo dissequestro dell’intera area, ad eccezione della centralina, si sono avviate le indagini già citate sulle condizioni dell’argine finanziate con altri 200 mila euro. Per la progettazione, fondamentali sono le grandi professionalità dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile».

La Regione avrà modo di rivalersi sui soggetti privati per i costi a carico del pubblico?
«La Regione è pronta a mettere in campo tutte le risorse che serviranno per riaprire al più presto la viabilità, rivalendosi poi su chi sarà giudicato responsabile dell’accaduto al termine dell’indagine giudiziaria in corso.»

La realizzazione della centrale idroelettrica era stata ultimata? Ora che ne sarà del manufatto?
«Al momento dell’incidente la centralina non era ancora ultimata e quindi non era in funzione. Oggi rimane l’unica area ancora sottoposta a sequestro dalla magistratura per cui è interdetto l’accesso. Gli interventi svolti riguardano esclusivamente la messa in sicurezza dell’intera sezione dell’argine dove si sono verificati i crolli. Il futuro dell’impianto è strettamente legato alla procedura giudiziaria in corso, che verificherà le cause dell’incidente tragico costato la vita a Danilo Zavatta e sarà la base per ogni ulteriore decisione».

IMG 7012Quali diversi uffici o enti hanno espresso parere favorevole per arrivare all’apertura di questo cantiere?
«Il 10 ottobre 2011 il legale rappresentante della Gipco di Forlì, Daniele Tumidei, ha presentato la domanda di concessione per la realizzazione di un impianto idroelettrico sullo sbarramento. Il 6 marzo 2013 la Provincia di Ravenna ha indetto la Conferenza dei Servizi unificata per la procedura di valutazione di impatto ambientale. I lavori si sono chiusi il 9 aprile 2014 con esito favorevole e la giunta provinciale lo ha recepito con apposita delibera. Nel periodo luglio-dicembre 2016 l’impresa ha presentato la documentazione del progetto esecutivo. L’Agenzia regionale di protezione civile ha richisto modifiche migliorative e non sostanziali e, una volta recepite dall’impresa, ha emesso il nulla osta di competenza alla fine di dicembre 2016. Il 25 ottobre 2017 Arpae ha rilasciato la concessione dell’area demaniale e l’autorizzazione unica che conclude l’iter amministrativo per avviare la costruzione e l’esercizio dell’impianto».

La centrale ha una convenzione con il Gse per incentivi pubblici sulla vendita dell’energia?
«Per questo tipo di impianti sono previsti i contributi nazionali del Gse. Nel caso della centralina di San Bartolo nemmeno un euro era stato erogato, in quanto l’opera non era ancora conclusa».

Danilo Zavatta ha perso la vita sul lavoro. Dovevano essere seguite altre procedure per i controlli?
«Prima di tutto ci tengo a rinnovare la vicinanza della Regione alla famiglia di Danilo, un prezioso collaboratore della protezione civile, un conoscitore profondo dei “suoi” fiumi su cui svolgeva attività di vigilanza idraulica. È morto nel corso di un incidente, mentre stava svolgendo la sua professione. L’indagine avviata dalla magistratura servirà anche a far luce sulle origini del crollo repentino di cui è stato vittima».

IMG 7017Un incidente come questo avrebbe avuto tutt’altro impatto se fosse avvenuto in un altro contesto con altra viabilità. Sarebbe dovuto essere un motivo per non autorizzare l’intervento in quel punto?
«Non posso rispondere perché la questione è coperta da segreto istruttorio».

Ci sono altri impianti simili in provincia?
«In provincia di Ravenna ci sono tre impianti per produzione superiore ai 100 kilowatt di potenza. Oltre a San Bartolo, uno a Brisighella e uno a Massa Matelica, lungo il Savio (quest’ultimo realizzato dalla stessa Gipco, ndr). La gravità del fatto non può portare a mettere genericamente in discussione l’idroelettrico. A maggior ragione nel caso dei piccoli impianti, come la maggior parte di quelli presenti in Regione, che garantiscono continuità della produzione di energia pulita, nel rispetto dell’ambiente e in piena integrazione con altri settori come l’agricoltura. Ciò che conta, è la qualità dei progetti e dei lavori di realizzazione dell’opera. Confermo che l’attenzione della Regione, in collaborazione con i carabinieri forestali e gli altri Corpi dello Stato, è e continuerà a restare alta».

Liberazione di Ravenna: venti giovani attori raccontano il quattro dicembre 1944

Lady Godiva Teatro mette in scena la Resistenza, con protagonisti Bulow e Zaccagnini  al palazzo dei Congressi di Largo Firenze

Settantaquattro anni fa, il 4 dicembre 1944, Ravenna veniva liberata dal nazifascismo ad opera delle truppe alleate e dai partigiani italiani della 28esima Brigata Garibaldi. Martedì 4 dicembre la ricorrenza verrà celebrata con un intenso calendario di eventi, promosso dal Comune, che prevede, oltre alla consueta cerimonia commemorativa, un omaggio al cippo restaurato, uno spettacolo teatrale, la presentazione di un volume dedicato, l’inaugurazione dello stemma della Repubblica italiana in sala preconsiliare.

Il programma

Alle 8.45, nel vicolo dei Francesi, angolo via Narsete, Omaggio al restaurato cippo in memoria di Renato Melandri e dei vigili del fuoco Ezio Molducci e Otello Rambaldi, trucidati dai nazisti il 20 novembre 1944, che prevede il saluto del sindaco, Michele de Pascale, del comandante dei Vigili del Fuoco, Giuseppe Lomoro e del presidente provinciale Anpi Ravenna, Ivano Artioli.

Alle 9.45, nella sala preconsiliare della residenza municipale avrà luogo l’inaugurazione dello stemma pavimentale della Repubblica italiana a fianco dello stemma del Comune cui parteciperanno il prefetto Enrico Caterino e il soprintendente Giorgio Cozzolino, e saranno presenti gli studenti delle scuole della città.

Alle 10.30 in piazza del Popolo  si terrà la cerimonia di deposizione di corone e omaggio alla lapide in memoria dei Caduti della seconda guerra mondiale alla presenza del picchetto d’onore militare interforze, accompagnata dalla esibizione della banda cittadina

Alle 11, nel palazzo dei Congressi, in Largo Firenze 9, dopo il saluto del sindaco, verrà presentato lo spettacolo teatrale “L’è e sù tèmp! Per ogni cosa c’è il suo momento un tempo per la guerra e un tempo per la pace” di Lady Godiva Teatro. Un gruppo di 20 giovani attori racconta piccole storie che hanno fatto la grande Storia. Democrazia, Libertà, Resistenza, Bulow e Zaccagnini saranno i protagonisti del loro raccontare. Campagna, pianura, collina, città, valle e pineta saranno i luoghi del loro agire.

Alle 17.30, nella sala Spadolini della biblioteca Oriani, in via Corrado Ricci 26, verrà presentato il volume Calamandrei. Biografia morale e intellettuale di un grande protagonista della nostra storia di Alessandro Galante Garrone. Interverranno il sindaco Michele de Pascale, Silvia Calamandrei, presidente della Biblioteca/Archivio Piero Calamandrei, Tomaso Montanari, storico dell’arte, presidente di Libertà e giustizia, Francesco Moroni, curatore dell’opera.

 

La Consar sta al passo con i tricolori di Perugia solo per un set: netto ko per 3-0

Volley Superlega / Saitta e compagni cedono con l’onore delle armi al cospetto di una Sir Safety trascinata da un Leon implacabile e dal solito strepitoso pubblico

Perugia-Ravenna 3-0
(25-11, 26-24, 25-18)
SIR SAFETY CONAD PERUGIA: De Cecco 1, Atanasijevic 13, Podrascanin 8, Galassi 8, Lanza 7, Leon 17, Colaci (L), Piccinelli, Della Lunga, Seif 1. Ne: Ricci, Bucciarelli. All.: Bernardi.
CONSAR RAVENNA: Saitta 1, Ryclichki 13, Verhees 6, Russo 5, Poglajen 2, Raffaelli 2, Goi (L), Di Tommaso, Argenta, Lavia 7. Ne: Elia, Smidl, Marchini. All.: Graziosi.
ARBITRI: Zanussi di Casale sul Sile e Cerra di Bologna.
NOTE: Durata set: 20’, 31’, 24’, tot. 75’. Perugia (9 bv, 16 bs, 9 muri, 1 errore), Ravenna (4 bv, 10 bs, 3 muri, 11 errori). Spettatori 3270. MVP: Leon.

Coach Graziosi Carica La Squadra
Il coach Gianluca Graziosi prova a caricare i suoi giocatori

Quando hai un giocatore straripante come Leon (non a caso premiato come MVP) e un pubblico di Sirmaniaci così che ti trascina ad ogni momento, è molto più facile vincere. Se poi a questi si aggiungono i nove muri e i nove ace e un 58% di positività in attacco e un organico che permette tante soluzioni si trovano le ragioni del 3-0 con cui Perugia riscatta la bruciante sconfitta casalinga di domenica scorsa e smonta tutte le velleità e i buoni propositi della Consar. Che, in realtà, dopo un primo set da incubo, ha la forza e il merito di giocare a testa alta il resto della partita sfiorando anche la conquista del secondo set (Ravenna si ferma sul 22-24), mostrando carattere, voglia di lottare e capacità di non farsi condizionare dall’incredibile e straordinario tifo dei perugini.

I sestetti Bernardi si affida al sestetto con De Cecco-Atanasijevic, Podrascanin e Galassi al centro, Lanza e Leon in attacco, Colaci è il libero. Graziosi si affida al sestetto solito con la diagonale Saitta-Ryclichki, i centrali Verhees e Russo e gli schiacciatori Raffaelli-Poglajen con Goi libero.

Primo set E’ un Perugia che schiuma rabbia dopo la sconfitta con Monza e se ne accorge subito la Consar. I campioni d’Italia si avventano e sul match e sull’avversario tirando fuori un primo set di grande efficacia. Perugia sfrutta al meglio il turno al servizio di Atanasijevic per piazzare il primo allungo con un break di 5-0 che costringe Graziosi a chiamare il time-out (6-1). Non va meglio alla Consar col servizio di Leon: un altro break di 4 punti, che fa volare la Sir Safety sull’11-2. Altro time out di Graziosi per una Consar frastornata e incapace di sviluppare il suo gioco. Continuando a forzare al servizio (3 ace e 4 errori) e con una grande varietà di gioco (62% in attacco), la Sir Safety porta a casa il primo set con l’errore finale di Poglajen.

Secondo set Col suo turno al servizio la Consar, nel cui starting six c’è Lavia, vola sullo 0-4 e poi sul 2-6. Mini break di Perugia al servizio con Leon e distanze ridotte a -1. Ma adesso è un’altra Consar, più efficace in battuta e in ricezione e più incisiva in attacco. Bernardi chiama il time out sul 9-12. La Consar tiene il vantaggio, anzi lo incrementa con il turno al servizio di Lavia (un ace per lui) e nuovo time out di Perugia sul 12-17. Ravenna rifiata: un attacco di Leon e due errori riportano sotto i padroni di casa (15-17). Ora è punto a punto, Leon firma il pari a quota 20, un muro di Atanasijevic il primo vantaggio umbro del secondo parziale. Rychlicki e Lavia mettono la freccia, Russo piazza un muro da urlo (22-24). Ci pensa Leon con due servizi a oltre 120 e uno a 130 km/h a portare a Perugia anche il secondo set.

Terzo set Saitta e compagni sono pronti ad annullare un primo strappo dei padroni di casa (4-4). Perugia di nuovo in vantaggio, Graziosi prova a reinserire Raffaelli al posto di Poglajen e Rychlicki cerca di tenere a galla i suoi. Ma quando dalla tua parte hai un’arma illegale come Leon non puoi temere nulla: col suo turno al servizio e le sue percentuali d’attacco, la Sir Safety prende il largo (14-9), fino a chiudere sul 25-18.

Dichiarazioni dopo-gara
Gianluca Graziosi
(allenatore Consar Ravenna): «Perugia è una delle migliori squadre del mondo; abbiamo incontrato una formazione forte e arrabbiata, in una cornice di pubblico eccezionale e perdere il primo set in quel modo ci sta; siamo stati invece bravissimi a rimanere tranquilli, sereni, in partita, abbiamo fatto un ottimo secondo set e con un po’ più di lucidità nei momenti importanti  avremmo anche potuto portarlo a casa; un paio di occasioni e di contrattacchi potevamo anche finalizzarli. Gli obiettivi tra noi e loro sono totalmente differenti. Perdere qua ci sta, importante è che abbiamo giocato e, anche se non con grandissima continuità, abbiamo dimostrato che Ravenna c’è».

L’OraSì “regala” il primo quarto: quando suona la sveglia, Roseto è già scappato

Basket A2 / I ravennati pagano un avvio disastroso nella trasferta in terra abruzzese, con gli Sharks che poi si limitano a difendere l’ampio vantaggio acquisito

Roseto-Ravenna 91-80
(26-9, 51-35, 72-55)
ROSETO SHARKS: Nikolic 4, Person 12, Eboue 6, Akele 34, Bushati 6, Pierich 12, Sherrod 9, Bayehe, Rodriguez 8. All.: D’Arcangeli.
ORASI RAVENNA: Laganà 11, Smith 29, Cardillo 2, Masciadri 12, Hairston 8, Montano 15, Rubbini 3, Jurkatamm, Gandini 3. All.: Mazzon.
NOTE – Roseto: tiri da due 21/41, da tre 9/17, liberi 22/25, rimbalzi 37. Ravenna: tiri da due 15/29, da tre 10/34, liberi 20/20, rimbalzi 28.

Roseto Orasi
Una immagine della partita persa dall’OraSì a Roseto

L’alba della partita trova l’OraSì lontana dal campo, la miglior edizione stagionale di Roseto invece prende subito il largo con un Akele stile Michael Jordan che chiuderà addirittura con 40 di valutazione. Una volta passata la burrasca, Ravenna torna in linea di galleggiamento ma è tardi, con Smith che entra nel match per propiziare la rimonta finale, incompleta però. Finisce 91-80 ed arriva così la seconda sconfitta esterna, meno attesa rispetto a quella di Bologna ma l’OraSì adesso può e deve ritrovarsi prontamente, come ha fatto dopo lo stop con Udine al quale hanno fatto seguito tre vittorie consecutive. Appuntamento a sabato prossimo contro Jesi, allora.

Avvio choc per l’OraSì: Roseto nel primo quarto tira con il 70% da due e il 75% da tre, Ravenna non si raccapezza e l’applauditissimo ex Smith non trova il canestro. Dall’altra parte Eboua non sbaglia mai e Akele lo tallona a ruota. La prima sirena arriva sul 26-9, con cinque punti di Montano e quattro di Hairston, unici a trovare la retina da parte giallorossa. Smith inaugura il suo tabellino dalla lunetta dopo 17 minuti, con Ravenna che è già carica di falli (3 per Hairston, Rubbini e Montano) e riesce solo a non aumentare il divario (40-23) ma senza suonare la carica per la rimonta. Roseto non accenna nessun calo, con Akele scatenato (17 punti) ma, quanto meno, i primi canestri di Smith e le triple di Masciadri e Laganà mandano Ravenna all’intervallo lungo con uno svantaggio ridotto di un punto rispetto al primo quarto. Si riparte con l’OraSì che risale a meno dieci con Smith (53-43) ma poi incassa uno 0-8 con gli Sharks che mandano a canestro Sherrod e Rodriguez e poi aumentano ulteriormente il margine con Akele, imprendibile. Ultimi dieci minuti con Ravenna che grazie a Smith si avvicina ma ormai è tardi, l’OraSì paga caro il black-out del primo quarto.

Dichiarazioni dopo-gara
Andrea Mazzon (tecnico OraSì Ravenna): «Ci sono due tipi di analisi da fare, la prima esce dalla negatività e dalla rabbia e di questo ne parlo in spogliatoio con la mia squadra. La seconda è l’umiltà che bisognava avere per venire a giocare qui, come avevamo fatto a Imola e Bologna. Qui invece non c’è stata e abbiamo perso tutti i duelli individuali. Sapevamo che Roseto era superiore alla sua classifica e a livello fisico e atletico a noi. Non ci siamo svegliati dopo i primi due ceffoni ed è andata così. Rispetto ad altre sconfitte nette siamo arrivati a rimontare fino a meno otto ma non abbiamo insistito, in particolare non è possibile tirare 34 volte da tre, sotto questo aspetto siamo stati vergognosi».

La Conad lotta col cuore, ma viene piegata al tiebreak dalla capolista Perugia

Volley A2 femminile / In svantaggio 1-0 e 2-1, le ravennati raggiungono in entrambi i casi le forti avversarie, per infine cedere nel set decisivo

Ravenna-Perugia 2-3
(22-25, 25-17, 20-25, 25-23, 11-15)
CONAD RAVENNA: Aluigi 13, Gioli 16, Agrifoglio 2, Bacchi 21, Torcolacci 10, Mendaro 14, Rocchi (L); Calisesi 2, Ubertini. Ne: Altini, Lombardi, Canton, Vallicelli. All.: Caliendo.
BARTOCCINI PERUGIA: Lapi 13, Smirnova 22, Pietrelli 5, Casillo 17, Demichelis 5, Pascucci 8, Bruno (L); Kotlar, Catena 10. Ne: Marchi, Santibacci (L), Gierek. All.: Bovari.
ARBITRI: Marotta di Firenze e Licchelli di Reggio Emilia.
NOTE – Conad: bv 3, bs 8, muri 17, errori 17. Perugia: bv 3, bs 8, muri 16, errori 17. Durata set: 28’, 23’, 26’, 27’, 19’ (tot. 123’). Spettatori: 500.

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Un attacco di Lucia Bacchi nel corso del match contro Perugia

Al PalaCosta la Conad viene piegata al tiebreak dalla capolista Perugia, conquistando comunque un punto prezioso. Due volte in svantaggio, le ravennati raggiungono in entrambi i casi le forti avversarie, per infine cedere nel set decisivo. Nel risultato finale pesa non poco l’andamento della prima frazione, con le biancorosse che non riescono a sfruttare al meglio un buon vantaggio, disunendosi nel momento decisivo. Grazie a questo passo in avanti l’Olimpia Teodora raggiunge al quinto posto la Cus Torino, ferma per il turno di riposo e prossimo avversario nel match in terra piemontese in programma sabato 8 dicembre.

Sestetti titolari Al fischio d’inizio il coach Caliendo schiera lo starting six titolare composto da capitan Bacchi e Aluigi sulle bande, Mendaro opposto, Agrifoglio al palleggio, Torcolacci e Gioli centrali, con Rocchi libero. Dall’altra parte del taraflex rosa il tecnico Bovari fa scendere in campo Demichelis al palleggio, Smirnova in diagonale, Casillo e Lapi al centro, Pietrelli e Pascucci attaccanti di posto 4, con libero Bruno.

Primo set L’avvio di partita è equilibrato, ma la Conad accelera presto le operazioni, anche grazie a una serie di spettacolari difese del libero Rocchi. Gioli apre con due muri e chiude in attacco il parziale che vale l’allungo delle padrone di casa sul 10-5. Perugia reagisce e torna sotto sul 14-13, mentre gli scambi si fanno combattutissimi. Le ospiti hanno però in mano l’inerzia del set, pareggiano a quota 16 e sorpassano con due muri consecutivi sul 16-18, chiudendo un parziale di 2-9 iniziato sul 14-9. Le biancorosse lottano fino alla fine e con Mendaro tornano avanti sul 21-20, ma un altro blackout in chiusura di set costa alle padrone di casa lo 0-1 con il punteggio di 22-25.

Secondo set L’Olimpia Teodora apre con maggiore attenzione e si porta subito sul 6-3 con un muro di Torcolacci e un appoggio inaspettato di Aluigi. Ravenna non abbassa la tensione nonostante i tentativi di rimonta ospite e Gioli firma il +5 sul 12-7. Mentre la Bartoccini prova nuovamente a rintuzzare, ma le padrone di casa mantengono le distanze con Torcolacci e concretizzano la fuga con un muro di Gioli e un mani fuori di Aluigi per il 19-12. L’ultimo sussulto ospite vale il 21-16, ma Torcolacci chiude i conti per il 25-17, pareggiando il conto dei set sull’1-1.

Terzo set Le ospiti partono decisamente meglio lavorando bene a muro e volano subito sul 2-7. La Conad ricuce lo strappo e si riporta sul 7-8 con il muro di Torcolacci, ma è un fuoco di paglia perché Perugia è più incisiva e riesce subito a riallungare, prima sull’8-12, poi sul 9-14. Ravenna prova a reagire e torna a -3 in un paio di occasioni, ma l’attacco di Bacchi per il 18-21 è l’ultimo acuto delle padrone di casa, che devono cedere la terza frazione per 20-25.

Quarto set È ancora Perugia a controllare l’avvio, portandosi 3-7, ma, come nel parziale precedente l’Olimpia Teodora torna subito a contatto sul 7-8 con Aluigi. Il copione sembra lo stesso della terza frazione, con le ospiti che scappano ancora sul 9-13 e respingono il nuovo tentativo di rimonta ravennate sul 13-16. A questo punto, però, le biancorosse piazzano la zampata con un parziale di 6-0 creato grazie a una grande efficacia a muro, che vale, prima il pareggio a quota 16, poi il sorpasso sul 19-16. Due attacchi consecutivi di Mendaro, il secondo da ben dietro metà campo, valgono il 21-17, poi è Gioli a respingere il tentativo di rimonta ospite con muro e ace del 24-20. Smirnova annulla da sola tre set point, ma la capitana Bacchi chiude al quarto tentativo per 25-23, rimandando il verdetto al tie break.

Tiebreak Il quinto e decisivo set si apre in equilibrio, ma ben presto la stanchezza della Conad affiora e Perugia si porta sul 3-7. Dopo il cambio di campo la musica non cambia, le ravennati combattono ma cedono la maggior parte degli scambi più lunghi, finendo sotto fino al 5-10. La reazione di carattere guidata da Gioli riporta l’Olimpia Teodora fino all’8-10 e al 9-11, quando un attacco di Bacchi viene dichiarato out nonostante le proteste delle padrone di casa per un tocco a muro. Sull’episodio Caliendo viene punito con il cartellino giallo e Ravenna cede le armi, uscendo sconfitta con onore per 11-15.

Dichiarazioni post-gara
Nello Caliendo (tecnico Conad Ravenna): «È stata una bella partita, molto intensa, merito a Perugia che non ha mollato e ha dimostrato di essere prima in classifica con merito, noi però abbiamo dato filo da torcere. Nel tiebreak abbiamo pagato l’abitudine a giocare con questo ritmo, loro sono stati più continui e la continuità nel gioco che fa la differenza. Ora ci aspetta un bel tour de force: Torino, Orvieto e per finire in casa con Trento. Una alla volta le faremo tutte».

Lucia Bacchi: «Credo che abbiamo disputato una buona gara. Se ce lo avessero detto prima di iniziare forse ci avremmo messo la firma su un risultato del genere. È logico che poi sul due pari in casa speri di portarti a casa la partita. Siamo stati comunque bravi a impensierire una squadra forte come Perugia, che non a caso si trova in prima posizione. Bisogna però non accontentarsi perché anche se abbiamo giocato bene alla fine abbiamo perso. Bisogna avere sempre fame di fare risultato, lottare su ogni pallone e difendere alla morte. Da adesso in poi ogni partita sarà difficile e andrà affrontata come se fosse determinante per la stagione».

Classifica: Bartoccini Gioiellerie Perugia 20 punti, Delta Informatica Trentino 18, Omag S. Giov. In Marignano 17, Canovi Coperture Nolo 2000 Sassuolo 17, Barricalla CUS Torino 12, Conad Olimpia Teodora Ravenna 12, Cuore Di Mamma Cutrofiano 11, Sorelle Ramonda Ipag Montecchio 5, Sigel Marsala 5 (CUS Torino una partita in meno).

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