venerdì
01 Agosto 2025

Cannabis terapeutica, il farmacista: «La richiesta è superiore alla disponibilità»

Alla Comune 8 di Ravenna si rivolgono una decina di pazienti. Il dottor Taglioni: «Il principio attivo può arrivare solo dall’istituto militare di Firenze o dall’Olanda ma non c’è continuità nella produzione, chi usa questi farmaci ha ragione a essere arrabbiato»

CalenLa Farmacia Comunale numero 8 a Ravenna rappresenta senza dubbio il punto di riferimento sul territorio per i pazienti che seguono terapia con farmaci a base del principio attivo della cannabis, perché qui avviene la preparazione fin dall’introduzione della legge in modo continuativo, disponibilità del principio attivo permettendo. «Al momento il farmaco è disponibile – ci dice il dottor Gabriele Taglioni – ma ne siamo stati sprovvisti anche per due o tre mesi perché la richiesta di principio attivo è superiore alla disponibilità e questo naturalmente causa un grave disagio ai pazienti che non vogliono e non possono sospendere le terapie. Le associazioni dei pazienti hanno ragione a essere un po’ arrabbiate».

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Gabriele Taglioni della farmacia Comunale 8 di Ravenna

Due gli unici canali di approvvigionamento possibili per i farmacisti: lo Stabilimento militare farmaceutico di Firenze, l’unico a poter produrre la sostanza in Italia, e l’importazione dall’Olanda. Fino a poco tempo fa questo implicava anche costi importanti, che rendevano per le farmacie particolarmente onerosa la preparazione galenica. Oggi una legge ha obbligato a calmierare il prezzo del principio attivo prodotto in Italia a 7 euro al grammo, mentre per quello d’importazione si resta sugli 11 euro. Per una terapia media di un mese (il massimo che può essere prescritto a ogni singolo paziente) si va dai 40/60 a un centinaio di euro, in base alla quantità di principio attivo necessario e al numero di dosi, ma una legge regionale del 2016 permette la mutuabilità del farmaco quando è prescritto per i casi di sclerosi multipla e il dolore cronico nei pazienti oncologici. «In tutto al momento abbiamo una decina di pazienti – ci dice Taglioni – e solo per un paio il farmaco è a carico loro».

La Rekico trova disco rosso a Montecatini: i playoff iniziano con il piede sbagliato

Basket B / In terra toscana netta sconfitta nella prima partita dei quarti di finale al termine di una sfida che ha visto un sussulto dei faentini solo nell’ultimo quarto. Ritorno in programma mercoledì al PalaCattani

Montecatini Terme-Rekico 65-53
(20-19, 36-30, 52-44)

MONTECATINI TERME BASKET: Centanni 12, Artioli 12, Meini 3, Mucci ne, Galli 5, Galmarini 12, Petrucci 15, Callara, Evotti 6, Alioune ne, Bolis. All.: Campanella
REKICO RAGGISOLARIS FAENZA: Aromando 2, Perin 10, Silimbani, Benedetti 2, Venucci 15, Iattoni 9, Pagani 3, Milosevic, Chiappelli 9, Brighi 3. All.: Regazzi.
ARBITRI: Scarfò e Praticò.
NOTE: uscito per falli Galmarini.

Pagani
Il pivot della Rekico Giordano Pagani

Iniziano con un passo falso i playoff della Rekico, caduta 53-65 in casa del Montecatini Terme. La gara 1 dei quarti di finale lascia molti rimpianti, in quanto si tratta di una partita nella quale i faentini tirano con percentuali molte basse e concedono troppi rimbalzi, arrivando comunque a giocarsi la vittoria fino all’ultimo. Il pronto riscatto dovrà arrivare mercoledì alle 20.30 al PalaCattani in gara 2, per pareggiare la serie, andando poi domenica in terra toscana a giocarsi il passaggio del turno.

Primo quarto La Rekico entra in campo con il giusto atteggiamento comandando a lungo i giochi, mostrando però già di avere le polveri bagnate in attacco. La prima frazione termina con il sorpasso di Montecatini arrivato con una tripla di Petrucci all’ultimo secondo, primo segnale di un match dove anche gli episodi saranno contrari (20-19).

Secondo quarto E’ proprio Petrucci insieme a Galmarini a guidare l’attacco toscano (la coppia segna 26 dei 36 punti del primo tempo), facendo andare Montecatini sul 25-19. La Rekico non ci sta e ribalta il passivo, cedendo poi il passo a ridosso dell’intervallo soprattutto a rimbalzo, permettendo a Montecatini di trovare i punti del 36-30 del riposo lungo.

Terzo quarto In questo periodo i Raggisolaris vivono il momento più difficile: la grande fisicità dei toscani e la loro difesa concedono pochi punti e quando le bocche da fuoco si scaldano, volano sul 52-38. La riscossa non tarda ad arrivare ed è Venucci con la tripla del 52-44 di fine terza frazione a darle il via.

Ultimo quarto Faenza inizia a difendere con le maniere forti, lottando su ogni pallone e così azione dopo azione il gap si assottiglia fino al 54-51 del 35′, quando ancora Venucci segna due tiri liberi. All’improvviso il match si riapre e la Rekico sembra poter piazzare il sorpasso, ma Evotti si inventa una tripla da applausi firmando il 57-51 che spezza gli equilibri. Un canestro che rivitalizza Montecatini, brava poi a riprendere nel giro di poche azioni un vantaggio in doppia cifra, e che suona come il colpo del ko per Faenza, tanto che il match termina in anticipo. Ora bisogna fare tesoro degli errori, perchè mercoledì urge un pronto riscatto.

Al “Benelli” il Ravenna s’inchina al Sudtirol e vede sfumare il sogno playoff

Calcio C / Amaro congedo stagionale nell’ultima partita casalinga per i giallorossi, sconfitti dai bolzanini a causa di una doppietta di Candellone. Si tratta di una sconfitta che non cambia però il valore del campionato condotto da Lelj e compagni, bravi a raggiungere la salvezza con tre turni d’anticipo

Ravenna-Sudtirol 1-2
RAVENNA (3-5-2): Venturi; Venturini, Lelj, Capitanio (1’ st De Sena); Magrini, Piccoli (18’ st Selleri), Papa (32’ st Maleh), Palermo, A. Ballardini (7’ pt Rossi); Broso, Marzeglia (32’ st Maistrello). A disp.: Gallinetta, Barzaghi, E. Ballardini, Costantini, Ronchi, Ierardi, Sabba. All.: Antonioli.
SUDTIROL (3-5-2): Offredi; Erlic (41’ st Zanchi), Sgarbi, Vinetot; Tait, Broh (6’ st Cia), Berardocco, Fink (14’ st Smith), Frascatore; Gyasi (41’ st Heatley Flores), Candellone (18’ st Costantino). A disp.: D’Egidio, Bertoni, Cess, Boccalari, Oneto, Gatto. All.: Zanetti.
ARBITRO: Luciani di Roma.
RETI: 17’ pt e 40’ pt Candellone, 3’ st Marzeglia.
NOTE: Amm. Gyasi, Palermo, Papa. Spettatori 1228 per un incasso di 4.838,44 euro. Angoli: 7-4. Recupero: 4’ e 5’.

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I giocatori giallorossi ricevono l’applauso dei tifosi del “Benelli”

Non bastano un secondo tempo arrembante e la prima rete in giallorosso di Marzeglia al Ravenna per trovare i punti necessari per alimentare il sogno playoff. Con questa sconfitta, infatti, i giallorossi sono praticamente fuori dalla seconda fase del torneo che mette in palio una promozione in Serie B: nemmeno una larga vittoria nel derby di Santarcangelo, risultato già molto difficile da raggiungere, dovrebbe bastare per superare il Pordenone, al momento con tre punti di vantaggio e con una differenza reti del tutto favorevole (+2 contro il -7 dei bizantini). Il Sudtirol, tanto fisico quanto solido, sfrutta un primo tempo ben interpretato e la vena realizzativa di Candellone, preferito a bomber Costantino, e autore della doppietta decisiva, per sbancare il “Benelli” e trovarsi a fine pomeriggio addirittura in lizza per il secondo posto nel girone. A Lelj e compagni restano comunque gli applausi e gli abbracci del proprio pubblico che festeggia un altro capolavoro: la salvezza con tre giornate d’anticipo, dopo la promozione dell’annata scorsa.

Primo tempo Partenza sprint del Sudtirol con il Ravenna costretto a subire e al 17’ gli ospiti vanno in vantaggio con Candellone: Broh va in progressione per vie centrali, poi allarga al compagno che in corsa indirizza tra palo e portiere trovando il bersaglio. La reazione dei giallorossi è affidata a Broso che prima sporca una conclusione al volo e poi reclama un rigore, che sembra esserci tutto, per una deviazione col braccio di Erlic sul suo tentativo. In mezzo Gyasi spedisce sul fondo a due passi da Venturi il ghiotto assist di Frascatore. Il Sudtirol non lascia, anzi al 40’ raddoppia: ancora Broh ad ispirare con un’altra progressione, Fink a suggerire per Candellone che controlla, si gira e fa partire una velenosa traiettoria che plana nell’angolino opposto.

Gol Di Marzeglia B35A0146
La rete di Marzeglia che ha dimezzato lo svantaggio del Ravenna

Secondo tempo Nell’intervallo si deve sentire forte l’urlo di Antonioli perché è un altro Ravenna quello che si ripresenta in campo, nella testa e nell’assetto tattico con il tridente d’attacco (c’è De Sena per Capitanio). La mossa funzione perché al 3’ il tiro sbagliato di De Sena diventa un assist per Marzeglia che di testa insacca il suo primo gol col Ravenna. Ora è un’altra partita, col Ravenna a spingere e premere e il Sudtirol a subire e ad agire di rimessa. Ma trovare spazi nell’attenta e organizzata difesa ospite, la seconda del girone per minor numero di reti subite, non è facile per Lelj e compagni che ci provano in tutti i modi e sfiorano il pari nel finale con Venturini e Maistrello, sui quali fa buona guardia Offredi. Sull’altro versante il Sudtirol spaventa i giallorossi con Costantino, su cui in uscita si oppone Venturi, e con Cia (pallone alto di poco). A fine partita è comunque passerella giallorossa: anche senza playoff, resta una stagione memorabile e strepitosa.

Le dichiarazioni del dopo-gara
Mauro Antonioli
(allenatore Ravenna FC): «Dispiace aver chiuso con una sconfitta il nostro cammino in casa, perché comunque ci avrebbe fatto piacere tenere aperta la speranza di playoff con l’ultima partita. Purtroppo abbiamo regalato 20’ all’inizio con un approccio sicuramente non dei migliori e a questo Sudtirol, tra le migliori del girone con una grande qualità tecnica e una grandissima fisicità, non puoi concedere un vantaggio simile. Sotto di due gol è stato difficile recuperare; i ragazzi ci hanno provato, hanno dato tutto quello che avevano, ma oggi serviva qualcosa di più, soprattutto a livello di approccio. Resta comunque il valore di un campionato entusiasmante, in cui abbiamo raggiunto con anticipo il traguardo della salvezza».

Risultati (37ª giornata): Sambenedettese-Albinoleffe 0-1, Vicenza-Bassano 2-2, Renate-Fermana 2-0, Reggiana-Padova 1-1, Mestre-Santarcangelo 0-4, Ravenna-Sudtirol 1-2, Fano-Teramo 0-0, FeralpiSalò-Triestina 4-1. Riposano: Gubbio e Pordenone.

Classifica: Padova 60 punti; Sambenedettese, Sudtirol e Reggiana 52; Feralpisalò° 49; Bassano° 48; Renate 47; Mestre e Albinoleffe 46; Pordenone 45; Triestina e Ravenna 42; Fermana 38; Santarcangelo* e Gubbio 36; Fano 35; Teramo 34; Vicenza** 31 (*un punto di penalizzazione; **4 punti di penalizzazione; °una gara disputata in più).

Che Poesia al terminal crociere: il gigante di Msc per la prima volta a Ravenna

Nave da 4.500 persone a bordo tra passeggeri e equipaggio, arrivata da Venezia e ripartita per il Montenegro

RAVENNA 29/04/18. Terminal Passeggeri, Nave MSC Poesia.Ha fatto scalo oggi, 29 aprile, al terminal crociere di Porto Corsini la nave Poesia della flotta Msc. È stata la prima volta che il gigante da 3.500 passeggeri e mille membri di equipaggio ha toccato il porto di Ravenna. In occasione della prima toccata si è tenuta a bordo la cerimonia del maiden call con scambio di crest tra il comandante Raffele Russo e i rappresentanti delle autorità locali, alla presenza di ospiti istituzionali ed addetti ai lavori.

Con una stazza lorda di oltre 92 mila tonnellate e una capacità massima di oltre 3.500 passeggeri passeggeri, La Msc Poesia è la nave più grande che arriverà quest’anno a Ravenna. Arrivata da Venezia è ripartita nel pomeriggio per il Montenegro.

«Non si può non essere contenti quando si festeggia l’arrivo di una nuova nave nel nostro porto – ha dichiarato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale – e auspichiamo che, anche in ragione dei buoni rapporti che intercorrono con la compagnia Msc che da tempo fa scalo al porto di Ravenna per altri tipi di traffico, la qualità dei servizi che il Porto è in grado di offrire, unita alla ricchezza dell’offerta turistica di questo territorio inducano la compagnia a inserire altre toccate nella programmazione dei propri futuri itinerari. Da questo punto di vista, l’Autorità di Sistema Portuale e Ravenna Terminal Passeggeri stanno lavorando per promuovere in maniera efficace il nostro scalo e rilanciare il traffico crociere a Ravenna».

Rapina in villa, picchiata una persona e aperta la cassaforte con un flessibile

La casa era vuota, aggredito il custode che abita poco distante ed è intervenuto perché è scattato l’allarme

Immagine di repertorio

Una persona picchiata violentemente e una cassaforte svaligiata dopo essere stata aperta con un flessibile: è il bilancio della rapina in una villa a Godo di Russi nella tarda serata di venerdì 27 aprile. La persona aggredita – come si legge sulle pagine de Il Resto del Carlino che riporta la notizia – è un collaboratore dell’anziano padrone di casa che in quel momento era fuori. L’uomo viveva a poca distanza dalla casa ed è intervenuto quando sul cellulare ha ricevuto la segnalazione che era scattato l’allarme. Una volta sul posto si sarebbe resto conto che de persone ero dentro casa e avrebbe provato a chiuderle dentro ma è stato aggredito da altri nel giardino all’esterno. Sull’episodio indagano i carabinieri. Bottino da quantificare.

Mostra il pene a una 17enne in chat per un parere sulle misure: 21enne denunciato

La studentessa aveva accettato un’amicizia su Facebook e poi è cominciato l’invio di foto esplicite. A fermare il molestatore non è bastato l’intervento del fidanzato via social

Sembrava una richiesta di amicizia come tante altre ricevute su Facebook ma dopo averla accettata per una 17enne di Faenza è cominciato l’incubo: un 21enne bolognese ha cominciato a inviarle sue foto nudo per avere un parere sulle dimensioni del pene. La vicenda si è conclusa quando la ragazzina si è rivolta ai carabinieri: il ragazzo è stato denunciato per molestie.

Secondo il racconto fornito dalla studentessa ai militari della stazione di Borgo Urbecco, a cui si è rivolta accompagnata dal padre, non sarebbe servito a nulla ribellarsi all’invio delle prime foto esplicite. La giovane si era allora rivolta al fidanzato che era intervenuto minacciando l’altro di ritorsioni fisiche. Per un paio di mesi la cosa si è calmata e poi il bolognese ha ricominciato in maniera ancora più esplicita con richieste di pareri sulle proprie misure.

I carabinieri sono partiti dal profilo Facebook utilizzato dal giovane per arrivare alla sua reale identità. Il 21enne è stato convocato in caserma nella sua località di residenza e ha ammesso l’accaduto.

Prendendo spunto dall’indagine appena conclusa, il capitano Cristiano Marella, comandante della compagnia dei carabinieri di Faenza, rivolge un appello a chi utilizza i social e ai genitori dei più giovani navigatori: «L’invio sconsiderato di immagini personali attraverso i social network può sollecitare le cattive intenzioni di altre persone, sia minorenni che adulte, ed esporre gli adolescenti al rischio di minacce, di violenze e ritorsioni che, a lungo andare, possono dare luogo a fenomeni di cyberbullismo. Negli ultimi tempi sono molteplici le segnalazioni che giungono in caserma riguardanti l’uso sprovveduto della rete, soprattutto  a causa della recente pratica del “sexting” che riguarda l’abitudine, ormai diffusa anche tra i giovanissimi, di inviare, tramite il telefonino o altri mezzi informatici, messaggi video o fotografici con contenuti sessuali espliciti. Il consiglio che diamo ai ragazzi nelle conferenze che organizziamo nelle scuole è di usare i social consapevolmente e di pensarci bene prima di accettare amicizie dagli sconosciuti; soprattutto occorre evitare di scambiare immagini personali con persone di cui non si conosce la reale identità».

Lotta alla zanzara tigre, in campo 280 studenti con il kit del piccolo entomologo

L’Unione dei Comuni aderisce al progetto della Regione per educare i giovani e divulgare corretti comportamenti

ZanzaraIl progetto coinvolge in totale circa 280 studenti, ragazze e ragazzi dalle scuole elementari agli istituti superiori: l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, insieme al proprio centro di educazione alla sostenibilità, aderisce al progetto regionale “Studenti contro la zanzara tigre” con lo scopo di divulgare una maggiore conoscenza delle caratteristiche di sviluppo delle zanzare e delle conseguenze sanitarie legate alla loro diffusione, oltre alla possibilità di mettere in campo buone azioni preventive attraverso la gestione dei focolai larvali. Insomma un manipolo di studenti entomologi a cui la Regione Emilia-Romagna, oltre a finanziare il progetto, ha fornito i kit composti da ovitrappola, vaschetta per osservare le larve, guanti, pipette, barattoli per contenere le larve e dépliant informativi.

Sono previste attività sul campo per mettere in atto tutte le azioni necessarie, come in un vero e proprio programma di controllo delle zanzare tigre in un territorio. Gli studenti entomologi dovranno effettuare il monitoraggio mediante ovitrappole e seguire tutte le relative fasi, dal posizionamento delle trappole al conteggio delle uova, fino alla costruzione dei grafici. Inoltre, dovranno osservare i focolai di riproduzione anche attraverso l’apertura dei tombini stradali ed esperienze di campionamento, effettuare sopralluoghi in alcune aree selezionate alla ricerca di focolai di sviluppo larvale delle zanzare ed effettuare operazioni di rimozione/inattivazione degli stessi. Quest’ultima attività non verrà svolta dagli alunni della scuola elementare. Infine, i ragazzi parteciperanno alla divulgazione delle conoscenze acquisite attraverso momenti di incontro e di condivisione.

L’attività è svolta da tecnici educatori del Centro agricoltura ambiente di Crevalcore (Bologna) in sinergia con il Ceas Bassa Romagna e i docenti. Sono coinvolte tredici classi: due della scuola elementare (quarta e quinta) di San Bernardino di Lugo; cinque della scuola elementare di Fusignano (terze e quarte), quattro classi prime delle scuole medie di Conselice, Lavezzola e Sant’Agata sul Santerno e due del Liceo scientifico “Ricci Curbastro” di Lugo, suddivisi in tre gruppi di lavoro. La campagna di monitoraggio e il controllo “porta a porta” dei focolai larvali si svolgeranno in un’area cittadina specifica del Comune di Lugo, ovvero giardini di aree private comprese tra via Ricci Curbastro, viale Orsini, viale de Pinedo, viale Tullo Masi, via Marconi, via Brunelli, via Gherardi e via Taroni.

Il liceo scientifico “Ricci Curbastro” partecipa alle attività con circa 60 studenti delle classi terze. Per loro il progetto fa parte del percorso di alternanza scuola-lavoro con l’obiettivo di creare competenze tecniche spendibili nel mondo del lavoro e allo stesso tempo orientare i ragazzi verso possibili corsi di studio universitari in campo tecnico-scientifico, umanistico e comunicativo-divulgativo. I giovani condurranno il monitoraggio, effettueranno catture con trappole specifiche, analizzeranno i campioni raccolti, controlleranno i giardini per individuare i focolai larvali e spiegheranno ai cittadini come prevenire lo sviluppo delle zanzare tigre. È previsto anche un questionario rivolto ai cittadini che permetterà di analizzare le conoscenze delle persone sulla problematica della zanzara tigre. Il periodo di svolgimento del “porta a porta” sarà il mese di maggio per una parte degli studenti e il mese di settembre per l’altra parte. Nel periodo estivo, i ragazzi del Liceo provvederanno inoltre a effettuare il monitoraggio attraverso ovitrappole nei pressi delle proprie abitazioni e controlli in altre aree private. I dati ricavati durante le attività di monitoraggio e censimento in area privata saranno acquisiti attraverso l’applicazione per smartphone “Epicollect5”, a disposizione di ogni studente.

Nell’ultima al “Benelli” Ravenna all’assalto del Sudtirol per avverare un sogno

Calcio C / Domani, domenica 28 aprile, i giallorossi vogliono conquistare i tre punti per avvicinarsi alla zona playoff. Per l’occasione il club bizantino ha fissato a 5 euro il biglietto d’ingresso per tutti i settori. Antonioli: «Abbiamo motivazioni altissime. Ai nostri tifosi vogliamo regalare un’altra grande partita e i playoff»

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Il tecnico del Ravenna Mauro Antonioli

Questa volta Ravenna-Sudtirol non sarà la drammatica sfida di playout di C1 di quasi sette anni fa. Questa volta, in occasione della penultima giornata di campionato, il clima sarà sereno e le due squadre avranno la mente libera ma nonostante il match in programma domani pomeriggio, domenica 29 aprile, alle ore 14.30 allo stadio Benelli (arbitro Luciani di Roma), non sarà la classica partita di fine stagione. Entrambe le formazioni, infatti, dopo aver ottenuto con ampio anticipo l’obiettivo stagionale, hanno la possibilità di regalarsi un traguardo in più che nel caso di Lelj e compagni è l’accesso ai playoff (che limitatamente ai campionati di C o Lega Pro mancano ai giallorossi dalla stagione 2008/09) e nel caso degli altoatesini, oggi quarti, è la possibilità di agganciare il terzo o addirittura il secondo posto nel girone, che vorrebbe dire evitare i primi due turni di playoff. «Abbiamo motivazioni altissime – garantisce il tecnico Mauro Antonioli, l’artefice dalla panchina di questa splendida salvezza dei giallorossi – e la voglia di chiudere nel modo migliore un campionato strepitoso che la squadra ha saputo fare. Siamo in lotta per i playoff e faremo di tutto per ottenerli».

A dare garanzia di una gara gradevole e godibile non ci sono solo le motivazioni ma anche il momento delle due formazioni, suffragato dai numeri: nelle ultime nove partite giocate la squadra di Antonioli ha incasellato 19 punti e ben 6 vittorie, salendo dal 16° al 12° posto, mentre la squadra di Zanetti ha messo insieme 15 punti avanzando dal sesto al quarto posto. «Stiamo bene e ho praticamente tutti a disposizione, a eccezione di Cenci, e dobbiamo mettere in campo tutto quello che abbiamo sul piano fisico e mentale per opporci a un Sudtirol che ha nella fisicità e nell’organizzazione di gioco le sue migliori qualità. Faccio i complimenti al suo allenatore, Zanetti, credo il più giovane del girone, che alla prima esperienza con i grandi ha saputo fare un bel campionato».

Per poter raccogliere l’abbraccio e il saluto del proprio popolo di tifosi e sostenitori in quella che, da calendario, è l’ultima partita casalinga di campionato, la società bizantina ha deciso di attuare un’iniziativa promozionale, fissando a 5 euro il prezzo del biglietto d’ingresso per tutti i settori, a eccezione della curva Sud riservata i tifosi ospiti, e l’ingresso gratuito per tutti gli Under 14 (biglietto omaggio da ritirare alla cassa). «E’ un po’ che lo diciamo, ma rinnovo l’invito – chiude Antonioli – ai nostri tifosi, che ci hanno sempre seguito e aiutato, a essere vicini a noi, molto numerosi e calorosi. Vorrei vedere uno stadio più pieno, i ragazzi lo meritano. E’ l’ultima gara casalinga della stagione, sperando che ci sia un’appendice per i playoff, e vogliamo davvero abbracciare e salutare i nostri tifosi, regalando loro un’altra grande partita».

Il programma (37ª giornata, domenica 29 aprile, ore 14.30): Sambenedettese-Albinoleffe, Vicenza-Bassano, Renate-Fermana, Reggiana-Padova, Mestre-Santarcangelo, Ravenna-Sudtirol, Fano-Teramo, FeralpiSalò-Triestina. Riposano: Gubbio e Pordenone.

Classifica: Padova (32 gare disputate) 59 punti; Sambenedettese (32) 52; Reggiana (32) 51; Sudtirol (32) 49; Bassano (33) 47; Mestre (32) e Feralpisalò (33) 46; Pordenone (33) 45; Renate (32) 44; Albinoleffe (32) 43; Triestina (32) e Ravenna (32) 42; Fermana (32) 38; Gubbio (33) 36; Fano (32) 34; Teramo (32) e Santarcangelo* (32) 33; Vicenza° (32) 30 (*un punto di penalizzazione; °4 punti di penalizzazione).

Rekico, parte una nuova avventura. Faentini in Toscana nel debutto dei playoff

Basket B / Domani, domenica 29 aprile (ore 18), la squadra manfreda affronta in trasferta il Montecatini Terme in gara1 dei quarti playoff. Silimbani: «Ricomincia tutto da zero e siamo convinti di poterci far valere»

Jacopo Silimbani
Una delle colonne della Rekico Faenza, Jacopo Silimbani

Con gara1 dei quarti di finale partono dalla Toscana i playoff della Rekico, impegnata domani, domenica 29 aprile, alle ore 18 in casa del Montecatiniterme Basket, quarta classificata del girone A. Una sfida apertissima che si disputerà in un PalaTerme colorato di neroverde, con centinaia di tifosi manfredi attesi sugli spalti per spingere i Raggisolaris alla vittoria. Si tratta del primo capitolo di quello che si spera sia solo l’inizio di una bella avventura per i faentini: la formula prevede infatti quattro gruppi, la vincitrice dei quali si qualificherà per la final four che mette in palio tre promozioni in A2. Gara2 si giocherà mercoledì 2 maggio alle 20.30 al PalaCattani di Faenza, mentre l’eventuale gara3 è in programma domenica 6 maggio alle 18 a Montecatini Terme. Chi passerà il turno se la vedrà in semifinale con la vincente del confronto tra Baltur Cento e LTC San Giorgio su Legnano (al meglio delle tre partite su cinque). La partita sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook dei Raggisolaris Faenza.

Il Montecatiniterme Basket si presenterà alla sfida con la Rekico con un importante biglietto da visita: è la squadra che ha la migliore percentuali da tre punti di tutta la serie B, tirando con il 38%. Una statistica che conferma le grandi qualità del gruppo del coach Campanella, arrivato quarto davanti a Piombino grazie alla vittoria nello scontro diretto casalingo nell’ultima giornata. Proprio il fattore campo è una delle armi in più dei toscani, come dimostrano i 12 successi in 15 incontri raccolti al PalaTerme, cifra però inferiore a quella della Rekico che davanti al pubblico amico ne ha vinte 13. I punti di forza di Montecatini sono la guardia Centanni, miglior marcatore con 15 punti di media, il centro Galmarini, secondo realizzatore con 12 punti, e il capitano Meini, playmaker classe 1979, storica bandiera del gruppo. Di grande esperienza è anche la guardia/ala Petrucci, ottimo in fase realizzativa con 11.5 di media, mentre sotto canestro si fa valere Artioli con la sua fisicità. Completano il pacchetto dei senior la guarda Callara, l’ala Evotti e il Daniele D’Andrea. Gli under che hanno il maggiore impatto nel gioco sono Bolis, guardia del 1997, e il playmaker Galli (’98). Gli altri giovani sono Mucci (guardia del 2000), l’ala Soriani (’98) e l’ala Alioune (2000).

«Non vedo l’ora di scendere in campo contro Montecatini – afferma il pivot Jacopo Silimbani – perché ricordo ancora l’eliminazione dello scorso anno con Firenze e voglio riscattarla. Come me anche gli altri giocatori che erano in campo quel giorno sono motivatissimi, come i nuovi arrivati che vogliono dare il massimo nella parte più bella del campionato. La vittoria con Crema ci ha ridato maggiore autostima e fiducia nei nostri mezzi: sappiamo di aver perso tante occasioni durante la stagione e che sarebbe bastato poco per arrivare più in alto del quinto posto, ma da domenica tutto ricomincerà da zero e siamo convinti di poterci far valere».

Silimbani termina dicendo che «nei play off sono gli episodi a essere decisivi e dovremo essere bravi a sfruttarli a dovere, restando concentrati e giocando di squadra dal primo all’ultimo minuto. Saranno tre partite equilibrate, dove nulla sarà scontato, e la dimostrazione dell’andamento dei playoff l’abbiamo provata lo scorso anno: con Firenze abbiamo perso le due partite che avremmo meritato di vincere e vinto quella in cui siamo stati più in difficoltà. Montecatini ha un organico con grande qualità e per batterla dovremo essere perfetti: tra i tanti stimoli ci sarà anche quello di poter trovare Cento in semifinale, squadra che sin dagli Anni Novanta ha giocato partite emozionanti contro Faenza. Un remake di quelle sfide sarebbe fantastico».

Il tabellone del girone B – Gara1 quarti di finale (dall’alto verso il basso): domenica 29 aprile , ore 18, Baltur Cento-LTC San Giorgio su Legnano; domenica 29 aprile , ore 18, Montecatiniterme Basketball-Rekico Faenza; sabato 28 aprile, ore 21.30, All Foods Fiorentina Basket Firenze-Tigers Forlì; domenica 29 aprile , ore 18, Tramarossa Vicenza-Gessi Valsesia Borgosesia.

«Le soprintendenze sono piene di reperti mai esposti»

Il Gruppo ravennate archeologico attacca le istituzioni: «Pessima gestione dei siti, ostacolano i volontari»

Nave Comacchio
Una parte della nave come è al momento custodita a Comacchio

«L’antica nave depositata a Comacchio è evidente e palese incongruenza della gestione del patrimonio archeologico di questo Paese: se l’opera non richiama l’interesse di qualche dirigente rimane lasciata a se stessa in qualche deposito. E i depositi delle soprintendenze sono strapieni di incredibili reperti, spesso non studiati, mai esposti». A dichiararlo è Giovanni Fucci, presidente dell’associazione Gruppo ravennate archeologico (Gra) nata a metà anni ottanta e che oggi conta 65 soci volontari. In questi anni il Gra ha recuperato circa 1.400 casse di reperti archeologici.

Il Gra ci scrive all’indomani del nostro approfondimento su temi archeologici, dimostrando una certa insofferenza nei confronti dei metodi della Soprintendenza, a cui spetterebbe anche portare a termine tra le altre cose il definitivo restauro dell’antica ancora ritrovata a Punta Marina ma al momento scomposta e imballata in una stanza dell’Autorità portuale.

Arch«È evidente poi – scrive il Gra – la pessima gestione dei siti archeologici da parte delle soprintendenze, con personale non qualificato, disinteressato e che spesso ostacola anche l’attività dei volontari che gratuitamente tentano di valorizzare questi siti. Non siamo manovalanza a costo zero e ci consideriamo parte del sistema culturale di questo paese, perché abbiamo prodotto e continueremo a produrre pagine di documentazione, informazioni e conoscenze anche quando collide con la scienza ufficiale. Basti pensare  all’ingegner Roncuzzi e al patrimonio di ricerche, dati, rilievi raccolti in oltre 40 anni e che ha lasciato alla collettività, ma che ora giace abbandonato in qualche armadio di qualche istituzione e che (crediamo) nessuno abbia consultato nella preparazione della Carta delle potenzialità archeologiche di Ravenna».

Tornano i divieti per sosta e accesso agli stradelli del mare: multe da 206 euro

Dal 12 maggio si potrà parcheggiare solo nelle aree delimitate da apposita segnalazione

637 Stradelli A MarinaDa sabato 12 maggio tornano le limitazioni che regolano accesso e sosta dei veicoli agli stradelli retrodunali di Marina di Ravenna e Punta Marina. Si tratta di demanio marittimo quindi le violazioni si configurano quali occupazioni abusive di spazio demaniale marittimo con veicoli: non un normale divieto di sosta ma sanzioni ai sensi del codice della navigazione che equivalgono a una multa da 206 euro senza possibilità dello sconto del 30 percento anche qualora si paghi entro cinque giorni dalla notifica del verbale. I provvedimenti, al sesto anno di applicazione e in vigore fino al 28 ottobre, sono stati presi per tutelare le caratteristiche ambientali delle zone interessate e l’incolumità delle persone, salvaguardando il passaggio dei pedoni e dei mezzi di servizio e di soccorso.

Nello specifico, a Marina di Ravenna l’ordinanza riguarda il tratto fra lo stradello in prossimità del bagno Waimea e fino al bagno ai Tamerici; a Punta Marina Terme il tratto fra lo stradello in prossimità del bagno Ruvido e fino al bagno Miramare e dal bagno Miramare al Chaplyn. La sosta e l’accesso dei mezzi motorizzati sono consentiti solo ed esclusivamente nelle specifiche aree, retrostanti gli stabilimenti balneari, autorizzate ai titolari delle concessioni demaniali marittime come ampliamenti stagionali destinati alla sosta dei mezzi motorizzati, che dovranno essere opportunamente segnalate e delimitate a cura dei concessionari al fine di una loro precisa individuazione, prevedendo almeno una postazione per gli utenti diversamente abili.

Inoltre l’accesso dei mezzi motorizzati alle aree del demanio marittimo è consentito attraverso gli stradelli retrodunali adiacenti gli stabilimenti balneari esclusivamente per raggiungere le suddette aree di sosta e per consentire il percorso che da queste conduce alla prima uscita dal demanio marittimo.

Caviro, versati 7,4 milioni per archiviare «una minaccia mortale per il gruppo»

Il gruppo faentino ha chiuso una controversia fiscale in Portogallo che andava avanti da vent’anni. Il 2017 si chiude con risultati positivi nonostante anche altri ostacoli

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Simonpietro Felice, dg Caviro

«Seppure a tutti gli effetti dalla parte della ragione, abbiamo deciso di chiudere una controversia fiscale che andava avanti da vent’anni in Portogallo versando la somma di 7,4 milioni di euro in un’unica rata. Un’enorme perdita per il nostro patrimonio ma abbiamo archiviato una minaccia potenzialmente mortale per l’intero gruppo». Così il direttore generale di Caviro, Simonpietro Felice, in occasione dell’assemblea di bilancio svolta il 27 aprile ha riassunto una delle questioni che hanno segnato il 2017 del consorzio di vitivinicoltori di Faenza.

«Si può dire che lo scorso anno abbiamo attraversato la tempesta perfetta – conclude Felice –. Tutto ciò che poteva accadere è accaduto, ma grazie al carattere resiliente tipico delle realtà cooperative, siamo usciti a testa alta anche da questa prova». Oltre alla questione portoghese, il 2017 è stato contraddistinto da «una vendemmia oltremodo scarsa, cambi ai vertici dirigenziali della compagine e la preparazione di tre diversi progetti strategici».

Questi i numeri del bilancio 2017. Il valore della produzione del gruppo è in crescita e supera i 328 milioni di euro. Positivo anche il margine operativo lordo (Ebitda) che raggiunge la cifra di 24,7 milioni di euro mai toccata prima. Un altro segno più il gruppo lo registra nell’export, che per il solo settore vino passa dal 32 percento al 34,4 sul totale dei ricavi B2C (Business to Consumer). Sul fronte dei ricavi l’incidenza del vino sul totale passa dal 73 percento al 70, diminuisce anche l’area Distilleria (dal 22 al 21 percento) mentre cresce il ramo Energia e Ambiente, che passa dal 5 al 9. Per quel che concerne le vendite dell’intero Gruppo in Italia passano dal 73 al 71 percento a vantaggio dell’export, incluso quello di Caviro Distillerie, che tocca il 29 percento contro il 27 dell’anno precedente.

La questione Portogallo è una delle principali voci dei costi straordinari che hanno portato una perdita nel conto economico di 0,5 milioni di euro. Ecco il riassunto dei fatti: «Circa vent’anni fa Caviro fu vittima in Portogallo di un’organizzazione criminosa che rubò alcol destinato all’export. La nostra cooperativa è stata riconosciuta parte lesa della vicenda in tutti i gradi di giudizio, ma una normativa dell’epoca prevedeva che pure il produttore dell’alcol fosse obbligato a corrispondere le imposte, anche se vittima del furto».

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