Volley A2 femminile / Domani, martedì 20 febbraio, le ravennati ospitano al PalaCosta (ore 20.30) la quotata Ubi Banca San Bernardo nell’anticipo dell’ottava giornata di ritorno
La grinta delle giocatrici della Conad Ravenna
Dopo la breve sosta per la finale di Coppa Italia torna il campionato di Serie A2: domani, martedì 20 febbraio, nell’anticipo dell’ottava giornata del girone di ritorno la Conad ospita infatti al PalaCosta (inizio ore 20.30, arbitri Pozzi di Alessandria e Armandola di Pavia) la UBI Banca San Bernardo Cuneo con l’obiettivo di conquistare la quinta vittoria di fila in casa e conservare la buona ottava posizione in classifica. All’andata in Piemonte le ragazze di Angelini si sono imposte al tiebreak al termine di una delle loro migliori prestazioni e riproveranno a bissare l’impresa contro la quarta della classe.
La formazione piemontese guidata da Pistola, che nel mese scorso ha sostituito Salvagni, è stata costruita nella sessione estiva di mercato per occupare le parti alte della classifica e nelle sue fila conta molte importanti giocatrici che vantano trascorsi anche in categoria superiore. Tra queste spiccano per esperienza e anni giocati in A l’opposto ceco Vanzurova, la laterale Segura, la palleggiatrice Dalia e la centrale Mastrodicasa, a cui a gennaio si sono aggiunte l’altra centrale Guidi e il libero Caforio.
«Giovedì scorso siamo stati a Pesaro per un allenamento congiunto – presenta il match il tecnico Simone Angelini – e ho approfittato per ruotare tutte le ragazze e per fare un po’ di esperimenti. Il test è stato positivo e importante per tenere alto il ritmo partita. Dall’ultima partita giocata contro Baronissi abbiamo gestito qualche problemino di routine in infermeria e ora è tutto sotto controllo. La partita contro Cuneo per noi sarà importante come tutte le prossime da qui alla fine del campionato, perché ci giochiamo l’accesso ai playoff. Siamo ottavi e dobbiamo cercare punti in ogni partita per restare tra le prime nove. Cuneo è un’ottima squadra, fatta per vincere, molto organizzata e con pochi punti deboli. Noi in casa negli ultimi tempi stiamo giocando bene, tuttavia dobbiamo tenere i piedi saldi per terra, cercando di non lasciare nulla di intentato e di puntare al massimo del risultato».
Biglietteria Il costo del biglietto per assistere alla partita è di 10 euro (ridotto 8), i ragazzi dai 12 ai 18 anni pagano 5 euro, gli Under 12 entrano gratuitamente.
Il programma (26ª giornata): martedì 20 febbraio, ore 20.30, Conad Olimpia Teodora Ravenna-Ubi Banca San Bernardo Cuneo; mercoledì 21 febbraio, ore 20.30, Sorelle Ramonda Ipa Montecchio-Volley Soverato, Sigel Marsala-Golem Olbia, Delta Informatica Trentino-Golden Tulip Volalto Caserta, Fenera Chieri-Zambelli Orvieto, Barricalla Collegno-P2P Givova Baronissi, Club Italia Crai-LPM Bam Mondovì; giovedì 22 febbraio, ore 20.30, Bartoccini Gioiellerie Perugia-Battistelli San Giovanni in Marignano. Riposo: Savallese Millenium Brescia.
Classifica: Mondovì 54 punti; San Giovanni Marignano 52; Brescia 51; Chieri e Cuneo 49; Trento 44; Soverato* 42; Ravenna 39; Club Italia 35; Orvieto* e Collegno* 33; Baronissi 25; Montecchio* 20; Olbia 18; Perugia* 16; Caserta* e Marsala* 8 (* una gara in meno).
Un 22enne denunciato per lesioni personali e omissione di soccorso: dal frammento dello specchietto rimasto nel fosso i carabinieri sono risaliti alla vettura e al rivenditore di ricambi che aveva ricevuto un ordine di acquisto
La calotta danneggiata di uno specchietto retrovisore laterale, ritrovata nel fosso accanto al corpo del ferito, è stato l’elemento che ha permesso ai carabinieri di risalire in pochi giorni all’identità del pirata della strada che la notte di San Valentino ha investito un 32enne marocchino venditore ambulante di fiori in via Ravegnana a Faenza all’altezza della farmacia comunale. Si tratta di un 22enne residente nel Faentino che dovrà rispondere di lesioni personali stradali colpose gravi, inottemperanza all’obbligo di fermarsi in caso di incidente e omissione di soccorso. L’uomo ferito è ancora in prognosi riservata al Bufalini di Cesena.
La dinamica dell’incidente ipotizzata dai carabinieri del nucleo radiomobile di Faenza è che l’uomo, mentre stava spingendo la sua bicicletta sul ciglio della strada, sia stato travolto da un’autovettura proveniente dalle sue spalle. Le indagini sono state poi portate avanti dai militari della stazione del Borgo Urbecco:
lo specchietto raccolto sul luogo dell’incidente è risultato di un’Opel Astra station wagon prodotta qualche anno fa. I militari hanno setacciato le officine meccaniche e rivenditori di ricambi per auto della zona fino a trovarne uno dove era stato ordinato uno specchietto retrovisore per il modello di auto emerso dalle indagini. La vettura è intestata a una ditta della zona: il veicolo presentava danni alla carrozzeria compatibili con la dinamica dell’incidente ricostruita attraverso i rilievi tecnici. Sono state anche scansionate le immagini delle telecamere della videosorveglianza cittadina che avevano ripreso alcuni passaggi dell’automobile sotto indagine, risalenti a qualche ora prima dell’incidente, quando lo specchietto retrovisore si trovava regolarmente al suo posto. A quel punto è stato facile appurare chi era al volante il giorno dell’incidente.
Quando è stato convocato in caserma il giovane è scoppiato a piangere: ha raccontato che mercoledi notte, probabilmente a seguito di una distrazione, ha avuto un piccolo incidente ma era convinto di aver urtato un palo della segnaletica verticale e mai avrebbe immaginato di aver investito una persona, motivo per cui non si era fermato. Il giovane ha anche rischiato l’arresto perché secondo la legge in vigore aveva 24 ore di tempo per costituirsi alle forze dell’ordine, cosa che non ha fatto. I carabinieri vista la giovane età e il suo atteggiamento collaborativo lo hanno denunciato in stato di libertà.
Nei guai un 32enne e una 45enne. Lui ha tentato di camuffarsi durante la fuga ma è stato comunque rintracciato
La polizia ha denunciato un 32enne barese e un 45enne torinese, entrambi nomadi, per il reato di furto aggravato in concorso. I due hanno colpito al centro commerciale Extracoop, al punto vendita Scarpe&Scarpe. Una dipendente ha segnalato che poco prima una coppia aveva fatto scattare il sistema d’allarme. I due sono tornati sui loro passi e la donna ha consegnato alla responsabile del negozio una borsa alla quale era stato strappato il cartellino del prezzo di vendita, mentre il dispositivo antitaccheggio risultava integro.
Mentre la dipendente stava osservando ulteriori danni riportati dall’articolo in vendita l’uomo, con una mossa fulminea si è impadronito nuovamente della borsa ed è corso in direzione dell’uscita. Nel corso della fuga, la commessa ha continuato a tenerlo d’occhio notando che ha sciolto un fermaglio che gli legava i capelli e ha risvoltato il giubbotto nero che indossava. Ora il giubbotto era verde. Così la polizia lo ha fermato nel parcheggio . L’uomo e la donna, due nomadi senza fissa dimora, sono stati pertanto condotti in Questura e denunciati a piede libero per il reato di furto aggravato in concorso, mentre la borsa oggetto del furto, non avendo riportato danni che ne pregiudicano la vendita, è stata restituita ai responsabili del negozio.
Era stata una degli esponenti della giunta Matteucci e si era iscritta al Pd dopo essere entrata in quota Idv. Ora scrive: «Voglio vedere come si comporta un partito che almeno non ho mai visto governare»
Non sappiamo che risultato avrà il Movimento 5 Stelle a Ravenna: i grillini sono piuttosto in difficoltà sul territorio, tanto che lo stesso ex candidato sindaco ha chiesto recentemente scusa agli elettori per la situazione. Almeno un voto, di certo, lo hanno strappato al Pd: quello dell’ex assessore alla sicurezza, Martina Monti. Dopo un lungo preambolo su Facebook, Monti dichiara che il 4 marzo la sua croce finirà proprio sul simbolo degli ex avversari.
Secondo l’ex assessore, gli «ideali e le filosofie non esistono più perché i partiti politici hanno preferito esprimersi sui vari temi in base alla moda del momento o al “sentimento da social” cercando di immaginare quale dichiarazione porterà più voti». Il Movimento 5 Stelle «è quanto di più lontano per me si possa concepire dall’ideale di politica, perché non ne ha uno! Non ha una collocazione ideologica definita, basa il suo agire più su un frammentario programma basato su un concetto casuale di “bene comune”». Tuttavia «a questa tornata elettorale voterò Movimento 5 Stelle proprio per questo motivo».
Monti dice di fare questa scelta «in uno stato di grandissima sofferenza» ma vuole dare «un’occasione al concetto astratto di “onestà” che sbandierano ai quattro venti, per vedere come si comporta un partito che almeno non ho mai visto governare, composto per lo più da persone che non conosco e che non so come agiranno, a differenza degli altri partiti che candidano sempre i soliti nomi (LeU compreso, ahimé). Perché, lasciatemelo dire, oggi come oggi sento di preferire un partito senza ideali definiti, piuttosto che un partito che degli ideali ne fa un vessillo, che affonda le proprie radici culturali in valori ben precisi e che invece non fa altro che tradirli e sputarci sopra continuamente nel concreto». L’ex assessore conclude dicendo di sognare un giorno in cui potrò votare un partito social liberale, che si comporti da social liberale e che non scenda a compromessi coi propri valori».
Entrata a 23 anni in giunta, Martina Monti è stata dal 2011 al 2016 assessore della giunta Matteucci con la delega alla sicurezza. In quell’occasione era stata scelta dall’ex sindaco come esponente dell’Italia dei Valori ma ne nacque un caso: l’Idv infatti disconobbe la scelta e ci furono giorni di tensione politica. Monti si era poi iscritta al Partito Democratico.
La Guardia di Finanza ha messo i sigilli a 178mila prodotti non conformi alle norme sulla sicurezza dei consumatori. Si tratta di merce destinata ai più piccoli
Finanzieri e funzionari delle dogane con i prodotti sequestrati al porto
Sono 178mila i prodotti contraffatti e destinati ai più piccoli, giunti dalla Cina, che le Fiamme Gialle hanno sequestrato insieme ai funzionari dell’ufficio Dogane. Si tratta di giocattoli, peluches, stickers, consolle ed accessori per sale giochi, ma anche capi di abbigliamento, articoli per telefonia ed altro che, fin dalle prime fasi del controllo eseguito dalle Fiamme Gialle e dai funzionari doganali, ha evidenziato una bassissima qualità della manifattura, con palesi difetti di fabbricazione quali, ad esempio, l’uso di materiali e colori visibilmente scadenti. In questo caso a rischio erano soprattutto i bambini.
Tra i numerosissimi prodotti sequestrati, infatti, vi sono palline, portachiavi, penne, portamonete, palloncini gonfiabili e confezioni di peluches e stickers raffiguranti noti personaggi del mondo dei cartoni animati, quali Spider Man, Pokemon, Smile, Emoji, Winnie The Pooh, Topolino, Hello Kitty, Doraemon, Dora, Spongebob, Principessa Sofia, Peppa Pig, Angry Birds, Little Pony, Frozen, Pikachu, Tom & Jerry, Minions, Captain America, Fragolina, Power Ranger, Barbie, Sirenetta e Trenino Thomas.
Sequestrati anche alcuni modellini di automobili radiocomandate confezionate in scatole con logo della Ferrari, macchine e consolle per sale giochi raffiguranti personaggi dei Transformers e dei Minions nonché decine di migliaia di gettoni metallici utilizzabili nelle sale giochi, riportanti su entrambi le facce il disegno di Topolino, anch’esso non originale. Presenti anche alcuni capi di abbigliamento contraffatti, in particolare alcune centinaia di magliette riproducenti il marchio Burberry. L’importatore è un cinese di 40 anni, residente e e gestore di un esercizio pubblico nel bolognese, è stato denunciato per il reato di introduzione nello Stato di merce contraffatta nonché segnalato alla Camera di Commercio per violazione alla normativa sulla sicurezza dei prodotti.
Secondo quanto scrive il Viminale il giovane è stato rintracciato il 6 febbraio in città. Venerdì era stato allontanato un suo connazionale 23enne
E’ l’espulsione numero 257 in Italia di soggetti legati al terrorismo (dato dal 2015 ad oggi) ed è anche la seconda in pochi giorni a Ravenna quella che è stata annunciata oggi dal Ministero dell’Interno.
Si tratta di un 27enne tunisino, recentemente segnalato dalle autorità di Tunisi quale soggetto legato all’autoproclamato stato islamico, partito dal suo Paese per raggiungere l’Italia o altre nazioni europee. Fermato lo scorso 6 febbraio a Ravenna, lo straniero è stato prima trattenuto nel centro per rimpatri e oggi, 19 febbraio, è stata eseguita l’espulsione con accompagnamento nel suo Paese con un volo decollato da Palermo e diretto a Tunisi. Venerdì scorso era stato espulso un 23enne, anch’esso tunisino, che era stato fermato in città il 31 gennaio.
La Uil scrive una lettera alla direzione sanitaria dell’Ausl: «Bisogna ripristinare la serenità dei dipendenti e dell’utenza»
Contro furti ed episodi di violenza la Uil Fpl chiede che in ospedale siano installate le telecamere. Il sindacato in una lettera scrive di ritenere «necessario e indispensabile la messa in sicurezza degli spazi lavorativi attraverso mirati interventi di prevenzione e deterrenza di vicende che minano la serenità dei professionisti».
Il riferimento è ai furti e agli episodi di violenza in pronto soccorso, tra cui la maxi rissa avvenuta in gennaio. Il sindacato chiede alla direzione di valutare l’installazione di telecamera «nel pieno rispetto di appositi regolamenti aziendali e accordi sindacali» oltreché «delle vigenti norme in materia di controllo a distanza dei lavoratori». Al di là di queste questioni di natura contrattuale, secondo la Uil l’occhio elettronico potrebbe «restituire a tutti i dipendenti un minimo di tranquillità all’interno di un contesto che è auspicabile pensare essere protetto sia per i lavoratori che per l’intera utenza».
Iniziati i contatti con la Ferrari: alle iniziative potrebbe partecipare anche la scuderia, il cui Cavallino era il simbolo dell’eroe lughese
Il funerale di Francesco Baracca
Un anno dedicato a Francesco Baracca. Il 2018 vedrà infatti diversi appuntamenti organizzati in onore dell’asso dei cieli a cento anni dalla sua morte, avvenuta il 19 giugno del 1918. La città di Lugo vuole infatti celebrare Baracca, con iniziative volte a valorizzare la storia e la figura di un personaggio cruciale per la storia del Novecento italiano e dell’aviazione. Le celebrazioni saranno inoltre l’occasione per far conoscere Lugo a un pubblico di livello nazionale e ad appassionati di aeronautica di tutto il mondo. Sono inoltre in corso contatti con la Ferrari per definire le modalità di partecipazione della scuderia di Maranello, il cui simbolo del Cavallino è lo stesso di Baracca, alle celebrazioni.
Il programma Le iniziative partiranno già sabato 24 febbraio: Paolo Varriale presenterà nel salone estense il suo libro Seguendo il Cavallino di Baracca. La 91ª Squadriglia nella Grande Guerra di Paolo Varriale.
Venerdì 9 marzo alle 20.45 il Salone estense ospita la conferenza “Dagli assi francesi della Prima Guerra Mondiale al futuro dell’aviazione” con l’ingegnere Alexandre Fournier. Conducono Mauro Antonellini e Claudio Conti. L’iniziativa è in collaborazione con l’associazione gemellaggi “Adriano Guerrini”. Sabato 10 marzo alle 16.30, sempre nel Salone estense, presentazione della graphic novel Baracca e il Barone di Alberto Guarnieri, Paolo Nurcis e Luca Vergerio (2017, Edizioni Segni d’Autore).
Venerdì 4 maggio dalle 15 alle 17 arriva il Motogiro con visita al Museo Baracca in compagnia del Motoclub Terni e in collaborazione con Motor Valley e Ducati. Mercoledì 9 maggio alle 21 ci si sposta a Ravenna, nel Circolo Ravennate e dei Forestieri (via Corrado Ricci 22), con l’incontro dal titolo “Scultura monumentale in Romagna: dal Fante che dorme al Monumento a Francesco Baracca” con lo storico e professore dell’Università di Bologna Roberto Balzani.
Giovedì 10 maggio il teatro Rossini ospita alle 21 “Francesco Baracca. L’Ala che volava incontro al sole”, lettura a due voci di e con Gianni e Paolo Parmiani. Si esibiranno anche Nicola Nieddu al violino e Antonio Cortesi al violoncello. Sabato 12 maggio alle 10 spazio alla presentazione e inaugurazione del riallestimento del museo “Francesco Baracca”, previsto nel Saone estense e nel museo stesso. Sabato 12 e domenica 13 maggio all’aeroclub di Villa San Martino ci sarà “Io volo come Baracca”, il raduno di biplani. Sabato 19 maggio alle 18 Paolo Varriale torna nel Salone estense per presentare la biografia aggiornata su Baracca, scritta da lui (2018, Edizioni Ufficio Storico Aeronautica Militare). Sabato 26 maggio alle 9 la Croce Rossa Italiana inaugura, nella sua sede di Lugo in viale Orsini 17, la sala museale. Seguiranno una conferenza sulla presenza a Lugo di ospedali Croce Rossa e il concerto della Banda della Croce Rossa.
Le celebrazioni in piazza
Lunedì 28 maggio alle 20.30 al Teatro Rossini Paolo Dirani e Mauro Landi faranno un tributo al pianoforte a Claude Debussy nel centenario della sua morte. Il Chiostro del Carmine, inoltre, ospita le letture di E se brucia anche il cielo di Davide Rondoni. A giugno Piero Deggiovanni e Valeria Roncuzzi presenteranno il loro libro Francesco Baracca. Dal mito al logo (2018, Minerva Edizioni), in collaborazione con Caffè Letterario. Domenica 17 giugno a Nervesa della Battaglia, ci sarà la cerimonia solenne per Francesco Baracca con motoraduno. Martedì 19 giugno, giorno della morte di Baracca, dalle 9.30 alle 12 ci sarà la cerimonia solenne alla presenza di autorità dello Stato con visite guidate. Nello stesso giorno via Baracca ospita la Festa gastronomica a cura del Motoclub dalle 19 alle 23.
Le celebrazioni continuano poi sabato 23 giugno con alcune iniziative ciclistiche a Lugo e Nervesa della Battaglia. Anche quest’anno, inoltre, tornano le Frecce Tricolori sul lungomare di Punta Marina con la manifestazione “Valore Tricolore”, prevista per sabato 30 giugno e domenica 1 luglio.
Tante anche le mostre in programma. Dal 9 maggio al 23 giugno la biblioteca “Fabrizio Trisi” di Lugo ospita la mostra fotografica e documentaria con catalogo “Inediti dal Fondo Baracca” a cura di Laura Orlandini. L’inaugurazione è mercoledì 9 maggio alle 17.30. Dall’1 al 24 giugno nelle Pescherie della Rocca ci sarà la personale di Omar Galliani “Omaggio al Volo e a Baracca”, mentre dal 2 al 24 giugno l’oratorio di Sant’Onofrio ospiterà l’esposizione del sarcofago di Francesco Baracca e la mostra fotografica sui funerali. Dal 20 al 30 settembre spazio alla mostra sul tema del volo a cura dell’associazione “Una Passione in moto” in programma alle Pescherie della Rocca, dove dal 3 al 18 novembre è invece prevista la mostra della donazione Pezzi-Siboni sulla Grande Guerra, a cura di Isrec Ravenna. L’inaugurazione è sabato 3 novembre alle 17.
Superato il pre-Cipe, il comitato interministeriale doveva riunirsi il 19 ma è stato deciso uno slittamento: l’hub portuale di Ravenna rimane all’ordine del giorno
Ravenna
Il comitato interministeriale per la programmazione economica ha rinviato dal 19 febbraio al 22 la riunione in cui dovrà pronunciarsi sul progetto per l’approfondiamento dei fondali del porto di Ravenna. Resta all’ordine del giorno l’esame del progetto per il quale il 14 febbraio scorso si è svolta la riunione preparatoria, il cosiddetto pre-cipe che ha decretato l’ammissibilità alla discussione in comitato, avendo concluso positivamente la fase istruttoria. Pertanto la delibera di approvazione, che consentirà l’avvio della fase esecutiva, dovrebbe essere assunta giovedì 22, l’occasione per ottenere l’ultimo sì definitivo necessario per avviare i lavori di escavo.
Il 14 febbraio, durante il cosiddetto pre-Cipe, il presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centro-settentrionale, l’avvocato Daniele Rossi, ha fornito tutte le ulteriori informazioni che in questa fase istruttoria di approfondimento erano necessarie per arrivare all’esame definitivo. «L’incontro è stato positivo – dichiara Rossi – e con il parere favorevole espresso oggi si è compiuto un altro passo verso l’appuntamento decisivo della prossima settimana che segnerà la conclusione dell’iter avviato con la consegna del progetto al ministero delle Infrastrutture e Trasporti il 18 settembre scorso». Il progetto è poi passato al vaglio del consiglio superiore dei Lavori Pubblici che il 15 dicembre ha formalmente espresso il proprio parere positivo, ed è già stato oggetto di una precedente, positiva, riunione pre-Cipe prima di Natale.
Parla Ilaria Morigi, l’ex consigliera comunale di Sel, oggi con Sinistra per Ravenna, che si presenta nella lista di Grasso. «Il Pd dice che favoriamo la Lega? Sono loro ad averlo fatto, con le politiche messe in atto da Renzi»
Ilaria Morigi è la prima a sinistra
Avvocatessa, 44 anni, ex Sel, coordinatrice (autosospesa) di Sinistra per Ravenna, Ilaria Morigi è la candidata all’uninominale alla Camera per Liberi e Uguali (Leu). Il quarto contendente, per certi versi, quello che non ha praticamente speranze di essere eletto ma che può fare molto male, soprattutto al Pd. Sarà anche lei presente all’incontro sul lavoro di Leu in programma martedì all’hotel Cube (vedi i dettagli in fondo all’intervista).
Sostiene il Pd a livello locale, si candida in alternativa a livello nazionale ed è insieme a persone che anche qui sono all’opposizione. E assicura che, comunque andranno le elezioni, a livello locale non cambierà nulla. Non ci vede qualcosa di contraddittorio?
«No, non vedo alcuna contraddizione. A Ravenna si veniva da un’esperienza di sinistra di governo positiva ed era proprio quella positiva esperienza che si cercava di non disperdere. Il testo dell’appello che firmai nel 2015 affermava che fosse possibile dar vita ad un’alleanza in grado di poter costruire una piattaforma programmatica capace di spostare a sinistra e verso la tutela dei beni comuni l’azione di colui che era candidato a divenire il futuro sindaco di Ravenna. A seguito di quell’appello abbiamo avviato con De Pascale un confronto: la risposta è stata positiva. E ad oggi, alcuni punti programmatici da noi richiesti sono stati attuati. Sottolineo infine che, nella Regione Lazio Leu sostiene il candidato Zingaretti alla presidenza. L’obbiettivo è lavorare per un confronto con tutte le forze di sinistra che intendano assumersi la responsabilità di governare». Il Pd vi accusa di favorire indirittamente la Lega, a sinistra Potere al Popolo vi ritiene inaffidabili perché tra le vostre fila c’è anche chi, come gli ex Pd, hanno votato il Jobs Act e l’abolizione dell’articolo 18. Cosa risponde agli uni e agli altri?
«Alle accuse del Pd di Renzi posso rispondere che sono state le politiche messe in atto dal Pd di Renzi a livello nazionale a favorire la Lega in questa tornata elettorale. Mentre facevo volantinaggio una signora mi ha detto “io sono sempre uguale, sono sempre di sinistra, sono loro (il Pd) che sono cambiati”. Potere al Popolo ritiene Leu inaffidabile? Mi pare sia politicamente insensato. I distinguo, i “ma”, i “però”, le rivendicazioni di purezza non creano le condizioni per essere una sinistra di governo credibile. Così ragionando, a mio avviso, ci si condanna solo al ruolo dell’eterna opposizione, nella migliore delle ipotesi». Data la legge elettorale, la sua è quella che si definisce una candidatura di servizio. Qual è l’obiettivo? Una testimonianza di sinistra in Parlamento o ottenere una forza tale da costringere il Pd di Renzi a trattare con voi?
«Mi sono candidata perché credo in questo progetto politico. L’obiettivo è quello di essere sinistra di governo e per far ciò occorre avere un peso specifico elettorale rilevante, che si traduce con “l’unico voto utile è il voto a sinistra”. Dopo le elezioni, se gli elettori ci daranno tale possibilità, discuteremo con chi vorrà parlare di dignità del lavoro, welfare universalistico e una vera sanità pubblica. Si cercherà il confronto su questi temi. Discutere e confrontarsi, non “trattare”, che è un termine che non mi appartiene. L’aspirazione di essere una sinistra di testimonianza, invece, la lascio ad altri». Lei si ritrova con ex compagni di partito come Giovanni Paglia, ora in Sinistra Italiana. Come possono gli elettori essere rassicurati dal fatto che passato il 4 marzo non tornerete a dividervi fuori e dentro il Parlamento?
«Le forze politiche che hanno aderito a Leu lo hanno trovato la sintesi a sinistra e formulato punti programmatici chiari e definiti per rimettere al centro la dignità delle persone con l’obiettivo di essere sinistra di governo. Dopo le elezioni si continuerà a perseguire il nostro obiettivo che è quello di mettere insieme tutti i progressisti e tutti coloro che, anche dalla società civile, vogliano assumersi responsabilità di governo».
Liberi e Uguali della provincia di Ravenna organizza un incontro di ascolto e di proposte sul mondo del lavoro in programma martedì 20 febbraio alle 20.30 a Fornace Zarattini, nella Sala dell’Hotel Cube sul tema: “Le proposte programmatiche di Liberi e Uguali per dare ruolo e rappresentanza al lavoro e all’impresa responsabile, per uno sviluppo socialmente equo, innovativo e di qualità”. Tra i relatori i candidati Giovanni Paglia, Ignazio Belfiore e Vasco Errani. Saranno presenti anche i candidati locali Antonio Bandini, Alessandra Govoni, Arianna Marchi e Ilaria Morigi. Sono previste interventi e testimonianze del mondo del lavoro, della ricerca e dell’economia della provincia di Ravenna. All’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, sono state invitate le organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil e le organizzazioni imprenditoriali del territorio.
Volley Superlega / Grazie al successo sulla Tonno Callipo, maturato al termine di una partita quasi mai in discussione, il vantaggio dei ravennati sul nono posto di Padova sale a ben cinque lunghezze
L’esultanza dei giocatori al termine del match vinto a Vibo Valentia
Bella e autoritaria vittoria della Bunge sul campo della Tonno Callipo, battuta in tre set al termine di una partita dominata dall’inizio alla fine. A Vibo Valentia i ravennati mettono in mostra una grande prestazione, centrando il quinto successo consecutivo, l’ottavo se si aggiungono i tre in Challenge Cup, e continuano la loro brillante corsa verso i playoff: grazie a questi tre punti, a tre giornate dalla fine il vantaggio sul nono posto di Padova (sconfitto 3-1 nella trasferta contro Milano) sale infatti a cinque lunghezze. Solo nella seconda frazione c’è un minimo di equilibrio, mentre la prima e la terza sono senza storia, con l’mvp Orduna capace di giostrare al meglio la sua orchestra, con il solista Buchegger a menar le danze con 19 punti personali e la squadra a sfoggiare ottimi numeri sia al servizio (ben dieci ace, di cui quattro dell’opposto austriaco), sia a muro (sette, di cui tre di Diamantini). Non c’è però tempo per rifiatare, in quanto la formazione di Soli mercoledì scenderà in campo al Pala De André (ore 20.30) contro la corazzata Azimut Modena.
Sestetti iniziali La Tonno Callipo di Fronckowiak scende in campo con Coscione in regia, il baby polacco Domagala opposto, gli schiacciatori Lecat e Massari, i centrali Costa e Verhees e il libero Marra. La formazione iniziale schierata dal tecnico Soli vede il palleggiatore Orduna in diagonale con Buchegger, Vitelli e Diamantini al centro, Marechal e Poglajen di banda, Goi in seconda linea.
Primo set La Bunge parte con un break di tre punti che la spinge sull’1-4 a firma di Buchegger, ma viene raggiunta a quota 5 da Domagala. L’ace dell’austriaco vale il 5-7, lo stesso opposto mette a terra la palla del 7-10, mentre l’errore di Domagala fa schizzare sul +4 i ravennati: 8-12 e time out di Fronckowiak. Al rientro in campo Diamantini realizza il muro dell’8-13, ripetendosi poco dopo: 9-15 e Izzo e Patch prendono il posto di Coscione e Domagala. L’invasione di Lecat fa aumentare a sette le lunghezze di vantaggio della squadra di Soli: 10-17 e il tecnico di casa ferma ancora il match. La Tonno Callipo non riesce a reagire e continua a essere colpita da Buchegger (10-19) e Poglajen, con l’argentino che infila un filotto di tre battute vincenti, l’ultima sul primo set ball, chiudendo la prima frazione: 12-25.
Lo schiacciatore Cristian Poglajen in azione
Secondo set Verhees realizza l’ace del 6-4, ma Vitelli a muro inverte la tendenza (6-7), imitato poco dopo da Diamantini: 9-11. Il break di 3-0 dei calabresi provoca il sorpasso della Tonno Callipo (13-12), bloccata da due servizi vincenti di Diamantini: 14-16 e Fronckowiak chiama il time out. Buchegger porta a +3 il vantaggio della Bunge (15-18), con il divario che aumenta grazie a Marechal: 17-21 e il coach di casa utilizza la sua seconda pausa. Vibo Valentia dimezza il gap (20-22) e Soli chiama i suoi giocatori in panchina, ma al rientro in campo Massari avvicina in modo ulteriore la sua squadra: 21-22 e il tecnico giallorosso ferma ancora la partita. Prima Marechal e poi Buchegger scacciano la paura (21-24), Patch annulla il primo set point, ma sul secondo c’è il regalo del neo entrato Presta, che tira fuori la battuta: 23-25.
Terzo set Gli attacchi fuori di Felix e Verhees mandano sul 4-6 la Bunge, che poi realizza un break letale di 7-0 dove sono protagonisti Poglajen con un muro e Buchegger con due ace, a cui si uniscono altri errori della Tonno Callipo: 5-13. Marechal porta a +9 il vantaggio ravennate (6-15), che diventa di undici lunghezze grazie a Poglajen e all’ace di Marechal: 9-20. Vitelli e Buchegger a muro bloccano la strada agli attacchi dei calabresi (11-23) e infine è l’opposto austriaco a terminare in bellezza la sfida con la battuta vincente del 12-25.
Il libero Riccardo Goi in ricezione
Le dichiarazioni del dopo-gara Riccardo Goi (Bunge Ravenna): «E’ un bel periodo per noi, dove stiamo facendo bene. Era fondamentale portare a casa i tre punti e sapevamo che dovevamo dare tutto per vincere. In battuta siamo davvero una buona squadra e penso sia uno dei nostri punti di forza. Ora vogliamo continuare la corsa ai play-off». Fabio Soli (tecnico Bunge Ravenna): «Siamo stati bravi a spingere fin dall’inizio, rendendo molto semplice una partita che altrimenti si sarebbe potuta complicare. Per noi infatti la posta in palio era altissima, con tre punti fondamentali da conquistare, mentre per i nostri avversari non c’era nulla da perdere, con la possibilità di giocare con pensieri e prendere coraggio ed entusiasmo nel corso del match. Per fortuna siamo andati benissimo nel primo set, dove abbiamo battuto con grande precisione, accumulando in progressione un notevole vantaggio, mentre nel secondo c’è stato più equilibrio, e anche qui siamo stati bravi ad accelerare nel momento giusto. La terza frazione, infine, è stata la conseguenza delle due precedenti, con un avversario ormai in difficoltà, che ha mollato quasi subito. I playoff? Finché la matematica non ci dà ragione, noi non ci vogliamo pensare. Il nostro unico obiettivo è quello di guadagnare altri punti e di concentrarci sul prossimo impegno, durissimo, in casa contro un Modena che sta recuperando quasi tutti i suoi pezzi».
Basket A2 / I giallorossi sconfiggono di un solo punto i forlivesi dell’Unieuro grazie soprattutto alla bella prova in difesa negli ultimi due quarti
Ravenna-Forlì 68-67 (19-21, 35-46, 58-56)
ORASI’ RAVENNA: Giachetti 16, Rice 10, Chiumenti 4, Grant 13, Sgorbati 4, Montano 5, Masciadri 12, Raschi 2, Esposito, Vitale 2. All.: Martino.
UNIEURO FORLI: Naimy 14, Fallucca 6, Jackson 13, Severini 13, Diliegro 9, Castelli 9, De Laurentiis, Campori, Bonacini 3, Thiam. All.: Valli.
ARBITRI: Benis, Marton e Valleriani.
NOTE – Ravenna: tiri da due 24/51, da tre 5/19, liberi 5/6, rimbalzi 45; Forlì: tiri da due 13/33, da tre 9/22, liberi 14/17, rimbalzi 30. Prima della gara è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare il piccolo Diego Marisi.
Una esultanza dei giocatori giallorossi
Un grande spot per il basket, il derby di Romagna giocato davanti a un Pala De Andrè stracolmo con oltre 3000 presenti e risolto di misura dall’OraSì (68-67) con una seconda parte di gara di eccezionale intensità difensiva, che ha consentito all’Unieuro solo 20 punti, e con una netta superiorità ai rimbalzi. Non è stata una gara spettacolare, con tanti errori da entrambe le parti, ma agonismo ed emozioni non sono mai mancate, fino all’ultimo secondo. Forlì, dopo un eccellente prima metà di gara, si è bloccata e le marcature multiple su Jackson oltre a quella di Montano su Naimy hanno tolto dal vivo della partita i due giocatori trainanti di Valli.
Inizio di primo quarto intenso e ben giocato da entrambe le squadre, con Giachetti che porta avanti l’OraSì (11-8) ma l’Unieuro riprende subito il filo con Naimy (13-18) e un break di 10-2 che costringe coach Martino al timeout. Montano inventa per due volte per Chiumenti che riporta sotto Ravenna che al primo intervallo è sotto di due. Secondo periodo e l’Unieuro sfodera un campionario di triple (arriverà a metà gara con il 63%) per cercare la fuga (26-32) mentre Ravenna si carica di falli (29-39) e Naimy non perdona dalla lunetta. L’OraSì sbaglia un’enormità di tiri da sotto e Forlì traghetta così all’intervallo lungo in doppia cifra di vantaggio (35-46).
Dagli spogliatoi esce finalmente la vera OraSì, che nella terza frazione in breve rimonta otto punti di svantaggio con una difesa più convincente (50-53) e pareggia dopo 9’ con due liberi di Raschi a quota 56 per sorpassare a breve con Masciadri, che all’inizio adesso domina (63-59). Sale la tensione e le due squadre faticano a trovare la via del canestro (5-5 nei primi cinque minuti dell’ultimo quarto), la grande difesa dell’OraSì a questo punto fa la differenza ma un’azione da tre di Diliegro rimette tutto in gioco (68-66) a 41 secondi dalla fine. Ravenna perde palla sulla rimessa poi Naimy fa 1/2 dalla lunetta e, sul tiro sbagliato di Giachetti, Masciadri e Montano difendono la palla e conquistano la rimessa della vittoria fra il tripudio del De Andrè.