mercoledì
10 Settembre 2025

Lavori in viale Manzoni, a Lido Adriano, fino al 27 ottobre

Viale ManzoniPartirà lunedì, 16 ottobre, un intervento finalizzato a ripristinare la viabilità di viale Manzoni a Lido Adriano, attualmente soggetta a limitazione di transito per i veicoli aventi una massa a pieno carico superiore alle 33 tonnellate, a causa del deterioramento progressivo del manufatto esistente sul ramo abbandonato dello scolo consorziale, denominato Acque Basse Rasponi.

I lavori termineranno entro il 27 ottobre, salvo imprevisti ed eventuali condizioni di maltempo. Per tutta la durata dei lavori verrà istituita una deviazione del traffico con percorsi alternativi:
1. direzione Ravenna/Lido Adriano – tutti i veicoli verranno deviati verso Punta Marina, transitando in viale dei Navigatori, girando a destra in via della Pineta e successivamente a destra in via dei Campeggi sino a viale Manzoni;
2. direzione Lido Adriano/Ravenna – tutti i veicoli verranno deviati verso Punta Marina, transitando su viale Manzoni, girando a destra in via dei Campeggi e continuando in via della Fontana, proseguendo poi in viale dei Navigatori per immettersi in via canale Molinetto direzione Ravenna;
3. direzione Marina di Ravenna/Lido Adriano – tutti i veicoli verranno deviati in viale dei Navigatori sino alla rotonda del Villeggiante e ritorno sempre in viale dei Navigatori girando a destra in via della Pineta e successivamente a destra in via dei Campeggi sino a viale Manzoni.

All’esordio al Pala Costa la Conad combatte ma si inchina in 4 set al forte Chieri

Volley A2 femminile / Davanti a 600 spettatori le ravennati lottano per due frazioni, vincendo la seconda, ma nelle successive due le ospiti piemontesi non sbagliano più nulla e si aggiudicano il match. Si torna in campo, sempre in casa, mercoledì 18 ottobre: arriva Collegno

Ravenna-Chieri 1-3
(19-25, 30-28, 14-25, 17-25)
CONAD OLIMPIA TEODORA RAVENNA: Bacchi 13, Torcolacci 4, Kajalina 10, D’Odorico 17, Menghi 11, Scacchetti 3, Paris (L); Neriotti, Ceroni, Aluigi, Panetoni 1, Vallicelli. Ne: Drapelli. All.: Angelini.
FENERA CHIERI ‘76: Akrari 7, Manfredini 25, Perinelli 10, Lualdi 13, De Lellis 3, Angelina 20, Bresciani (L); Sandrone (L). Ne: Mezzi, Moretto, Colombano, Salvi. All.: Secchi.
ARBITRI: Mattei e Rossetti.
NOTE – Ravenna: bs 8, bv 3, errori 17, muri 6; Chieri: bs 11, bv 3, errori 12, muri 13. Durata set: 23’, 32’, 21’, 22’ (tot. 98′). Spettatori: 600.

 

D'Odorico Conad Chieri
Sara D’Odorico a lungo ha tenuto a galla la Conad

Una combattiva Conad lotta, vince un set, ma alla fine cade in quattro frazioni di fronte a un Chieri costruito per stazionare nelle prime posizioni del torneo di Serie A2. Troppo forti le piemontesi, che con De Lellis in regia e soprattutto le implacabili Manfredini e Angelina riescono a scardinare la grande voglia di far bella figura delle ravennati nel debutto davanti al loro pubblico del Pala Costa. E se i primi due periodi sono equilibrati, con il secondo vinto dalle biancorosse al termine di una esaltante serie ai vantaggi, negli ultimi due la Fenera ingrana la marcia superiore e in particolare a muro sbarra la strada alla volenterosa formazione di Angelini. Non c’è però tempo per leccarsi le ferite, in quanto già mercoledì 18 ottobre, alle ore 20.30, l’Olimpia Teodora ospiterà la Barricalla Collegno.

Al fischio d’inizio il coach Angelini conferma lo starting six di Montecchio Maggiore, con la capitana Bacchi affiancata da D’Odorico a posto 4, Scacchetti e Kajalina a formare la diagonale, Torcolacci e Menghi al centro, con Paris libero. Per Chieri partono invece titolari le bande Perinelli e Angelina, le centrali Lualdi e Akrari, l’opposto Manfredini e la pallegiatrice De Lellis, con Bresciani libero. Davanti a circa 600 spettatori l’Olimpia Teodora parte forte nella prima frazione e allunga sul 9-5, ma la reazione ospite vale l’immediato pareggio a quota 9. Ravenna trova un altro minibreak grazie a un gran attacco di D’Odorico al termine di uno scambio combattutissimo per l’11-8, ma la Fenera alza il suo livello di gioco nella seconda parte del set e, dopo aver trovato il primo vantaggio sul 12-13, non si guarda più indietro allungando fino al 17-23 e chiudendo il parziale per 19-25.

Kajalina Conad Chieri
L’opposta estone Anna Kajalina

La Conad entra nel secondo set con grinta e, guidata dalla capitana Bacchi si porta subito sul 9-4. Chieri ricuce subito lo strappo sul 9-8, ma le ragazze di Angelini riescono ad allungare di nuovo fino al 17-12. Ancora una volta la reazione ospite è veemente e permette alla Fenera di trovare addirittura il 22-22, portando il set ai vantaggi. In un parziale interminabile, Ravenna combatte e annulla due set point, prima di chiudere per 30-28 al quarto tentativo grazie al fortunato ace di Panetoni. L’Olimpia Teodora inizia bene anche il terzo periodo sul 3-1, ma Chieri supera sul 3-7 grazie a un parziale di 6-0. Le ospiti alzano il livello di gioco e non sbagliano più nulla, allungando addirittura 8-18 prima di chiudere comodamente sul 14-25. La Conad non riesce più a riprendere in mano l’inerzia della partita nel quarto set, la Fenera va subito 4-8 e non si volta più indietro volando fino al 17-25 finale, che vale la vittoria in quattro frazioni. 

Abbonamenti Per sottoscrivere l’abbonamento all’intera stagione casalinga 2017-2018 è sufficiente recarsi presso la sede dell’Olimpia Teodora, via Trieste 86, Ravenna, da lunedì a sabato, dalle ore 8.30 alle ore 12.30. Nei giorni in cui l’Olimpia Teodora giocherà in casa, gli abbonamenti saranno in vendita anche presso la biglietteria del PalaCosta. Abbonamento intero 100 euro, ridotto 80 euro, ragazzi dai 12 ai 18 anni 50 euro. I bambini sotto i 12 anni entrano gratuitamente.

Tutti a tavola, tra ex magazzini e vecchie discoteche: la “rigenerazione” di Cervia

Nella Città del Sale edifici pubblici affidati ai privati per il recupero, all’insegna (anche) del cibo

Cervia sta attraversando da alcuni anni una sorta di rinascita all’insegna di grandi eventi, presenze turistiche in costante crescita, lavori pubblici, aperture di nuovi locali e recupero di edifici storici. In particolare è quest’ultimo tema, quello della cosiddetta rigenerazione urbana, a caratterizzare l’attività dell’Amministrazione, che ha deciso di puntare su un forte coinvolgimento dei privati. «Il ragionamento che abbiamo fatto è stato semplice – ci racconta al telefono la dirigente comunale Daniela Poggiali –, non avendo i soldi pubblici necessari, abbiamo deciso di mettere a disposizione i nostri beni, puntando però sul valore della partecipazione, con percorsi di coinvolgimento che hanno individuato le linee guida su cui portare avanti le varie riqualificazioni». Con la conseguenza, però, contesta qualcuno, che i privati non possano che avere come obiettivo il profitto. Non è un caso, così, che a proliferare all’interno di edifici storici siano in particolare forme più o meno innovative di ristorazione. Ma a differenza di quanto accaduto negli anni scorsi per esempio a Ravenna – dove gli edifici di proprietà pubblica sono stati piuttosto lasciati in stato di abbandono (come l’ex anagrafe) o riutilizzati dal Comune stesso (come l’ex dogana in darsena) – Cervia ha preferito correre questo rischio, mettendo in fila in una sorta di delega autonoma nella propria azione di governo “50 e più luoghi da rigenerare”. Nella nostra panoramica partiamo dal più imponente e importante, anche dal punto di vista simbolico.

Magazzino Darsena

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Un rendering della futura riqualificazione del Magazzino Darsena

In questi giorni sarà pubblicato dal Comune il bando di gara per il progetto definitivo ed esecutivo, a cui seguirà quello per la realizzazione dei lavori veri e propri che dovranno terminare nel 2019, anno in cui riaprirà totalmente rinnovato, lungo il canale, il Magazzino Darsena, tra le cartoline di Cervia.
Un progetto da quasi 7 milioni di euro (2,850 dalla Regione, 2 dal Comune e i restanti dai privati) presentato dall’imprenditore bolognese Leopoldo Cavalli che la scorsa primavera ha vinto il bando pubblico. In particolare capofila è l’azienda Fonoprint di Bologna, prestigiosa sala d’incisione di cantanti come Morandi, Vasco Rossi, Dalla, in partnership con Julian Fashion, Terme di Cervia, San Patrignano, Radio 105 e il regista Roberto Cenci. Il progetto prevede una piazza coperta su più livelli, suddivisa in cortili con proposte che vanno “dal cibo di qualità ai percorsi sensoriali visivi con l’arte, con i profumi, con i trattamenti Spa, percorsi di sale, musica dal vivo e moda”. Verrà mantenuta l’acqua anche all’interno, con un piccolo attracco per le barche, un giardino di fiori e ninfee mentre all’esterno ci sarà un pontile galleggiante.

Ex discoteca Woodpecker

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La situazione attuale dell’ex discoteca Woodpecker

Altro luogo in questo periodo al centro dell’attenzione è l’ex discoteca Woodpecker di Milano Marittima, abbandonata da anni ma ugualmente nota ben oltre i confini provinciali anche per il murales di Blu e le numerose foto che viaggiano sul web, ultimamente utilizzata come cornice per eventi artistici anche grazie all’attività del collettivo Magma. Ma l’intenzione del Comune è quella di far rinascere a tutti gli effetti la discoteca abbandonata e farne stabilmente un “parco delle arti e della musica”. A questo scopo in giugno è stato pubblicato un bando per affidarne la gestione, andato però deserto. Ora l’Amministrazione ci riprova: sono stati approvati gli atti per riaprire entro pochi giorni la gara con un’unica ma sostanziale modifica, la durata della concessione, che passa dai 9 anni inizialmente previsti a 25, un tempo decisamente più congruo per dare modo ai privati di rientrare dall’investimento.

Il Kursaal Lido

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Un rendering del restyling della discoteca Kursaal Lido, a cura dell’architetto Fabrizio Fontana

Stanno per partire invece i lavori in un’altra storica discoteca, il Kursaal Lido, chiuso dall’anno scorso per i debiti della vecchia gestione (il locale è di proprietà dell’Agenzia del Demanio ma rientra tra i beni demaniali marittimi gestiti dall’Amministrazione comunale) e che riaprirà i battenti rinnovato nel 2018. Il locale nei mesi scorsi è stato dato in concessione (per 20 anni, a fronte di un investimento superiore ai 300mila euro, con un canone che parte da circa 65mila euro annui) sempre tramite bando pubblico al raggruppamento di imprese formato dalle società Voilà Caffè, Remo Biserni e dalla ditta individuale Bettoli Mirko. Il progetto – dell’architetto Fabrizio Fontana, tra i protagonisti di questa ondata di rigenerazione urbana di Cervia – prevede la riqualificazione della struttura su una superficie di circa 2.120 metri quadrati, con l’obiettivo di valorizzarne la storia: resterà principalmente un dancing e la musica continuerà a essere la protagonista ma il Kursaal sarà anche ristorante, direttamente sulla spiaggia, di cui rappresenterà un accesso privilegiato in un’area così centrale della località, a pochi passi dal Grand Hotel.

L’ex Cral Saline

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Le Officine del Sale, recentemente riqualificate, durante l’ultimo incontro di architettura della rivista Casa Premium

Ad aver già inaugurato, ultimo in ordine di tempo tra gli edifici “rigenerati” di Cervia, è l’ex Cral delle Saline, nello storico complesso dedicato al deposito del sale, oggi ribattezzato Officine del Sale, un bar-caffè, bottega con prodotti a km 0, con piccolo corner-libreria, osteria marinara, ristorante e luogo di incontro. L’edificio – che si apre su via Evangelisti, a pochi passi dalla Torre di San Michele – è rinato (dopo 20 anni di oblio e sempre con un progetto dell’architetto Fontana) grazie a un’idea di Alessandro Fanelli, ristoratore di Milano Marittima e anima del celebre Felix, che con la società Gestint ha partecipato al bando pubblicato dal Comune di Cervia nel 2016, ottenendone la concessione per 15 anni.

Gli altri edifici “rigenerati”
Il processo di rigenerazione di alcuni immobili di proprietà del Comune di Cervia è partito circa cinque anni fa con il Lungomare 24, osteria molto frequentata sul lungomare D’Annunzio che ha ottenuto la concessione fino al 2021 (quando avrà comunque diritto di prelazione) e che si occupa di curare anche l’area verde adiacente, con tanto di parco per bambini.
Nel corso di questi anni sono poi tornate a nuova vita, sempre all’insegna della ristorazione, l’ex pescheria Muschin, dal 2014 Enoteca Pisacane (grazie al bando vinto l’anno precedente) e, sempre nell’omonima piazzetta, le antiche pescherie comunali, con l’inaugurazione nel dicembre del 2015 della Vecchia Pescheria (anche qui con il restauro dell’architetto Fontana), affidata con il tradizionale bando nel 2014 alla società del Caffè della Rotonda grazie a un rialzo del 25 percento rispetto ai 10mila euro di base d’asta e a un progetto ibrido che avrebbe dovuto prevedere anche l’organizzazione di iniziative culturali.
Nel 2015 ha invece aperto – sempre grazie alla concessione comunale – la Bottega Garibaldi nell’omonima piazza cuore di Cervia, una vecchia attività di barbiere trasformata in una prosciutteria di pesce. A pochi metri, nella stessa piazza, il Comune ha tentato di rilanciare un bar con un altro bando che ha permesso la nascita, nel 2013, della Frullerìca, locale per merende (e aperitivi naturali) in stile americano anni cinquanta.

La salute? Passa dalla casa. Ecco i segreti dell’arredo al naturale

Dalle cere agli incastri senza viti, fino ai mobili di cartone

FalegnameriaRubboliVivere in salute significa anzitutto stare bene fra le pareti di casa propria. In tal senso un ruolo importante è rivestito, non solo dai cibi con cui ci alimentiamo, ma anche dai mobili di cui ci circondiamo. I mobili bio in legno naturale migliorano la qualità e il benessere dentro casa, in quanto favoriscono il riposo, grazie alle molteplici proprietà antibatteriche e antiparassitarie.

«Oggi l’inquinamento maggiore è dentro casa – afferma Cristina Valgimigli del Mobilificio Rubboli di San Zaccaria –. Un tema sul quale la gente, pur attenta, non è ancora sufficientemente informata. Un mobile realmente biologico non è solo quello che rispetta l’ambiente, in quanto frutto realizzato con il legno di alberi che saranno poi nuovamente piantumati, ma che non contiene sostanze nocive per l’uomo. Anche il ben noto truciolare è “ecologico”, ma spesso i collanti contenuti al suo interno non fanno bene alla salute. Solo il legno massello non emette sostanze tossiche, perché non contiene colle con benzene o formaldeide. Anche le vernici ad acqua sono ecologiche, in quanto l’acqua fa da solvente, ma sprigionano ugualmente sostanze chimiche. Per questo, le nostre finiture sono a base di olio e cere naturali, ossia di materie prime naturali al 100 percento».

Nata negli anni Sessanta come una falegnameria, da vent’anni Rubboli vende prodotti fatti per durare nel tempo, realizzati con legni europei a taglio controllato (tranne che per il ciliegio di origine americano), da fornitori di fiducia. «Riduciamo al minimo anche l’uso di serramenti – aggiunge Valgimigli –, in particolare nel reparto notte, per evitare di attirare campi elettromagnetici. I letti, per esempio, sono eseguiti con la tecnica dell’incastro, senza viti e metallo. Ma anche negli altri mobili, le viti sono ridotte al minimo, cose come le cerniere. Tutto questo è possibile grazie a un attento lavoro artigianale».

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«La camera da letto è l’ambiente più delicato della casa – conferma Laura Beltrami di Cugini Toccasana di Alfonsine – perché è lì che passiamo almeno otto ore al giorno, mentre riposiamo e le nostre difese immunitarie sono particolarmente basse. Il salto di qualità è cercare di usare solo legni masselli certificati, con finiture a cera e oli vegetali, senza prodotti petrolchimici per intenderci. I benefici sono numerosi in quanto oltre a evitare di respirare sostanze tossiche, consentono di respingere la polvere e si prestano a essere facilmente puliti, riparati e restaurati. Come dico sempre, un bel mobile di oggi è l’antiquariato di domani. Certo il prezzo non può essere lo stesso proposto dalla grande industria, ma il mobile è davvero destinato a durare nel tempo. Non si tratta del classico usa e getta che va molto di moda oggi. Per chi comprende le ragioni dell’investimento, si può cominciare proprio dal letto, per proteggere in particolare la salute dei più piccoli. A loro proponiamo diverse soluzioni, con mobili anche di ispirazione montessoriana».
«Una valida alternativa economica – conclude Beltrami – sono i mobili in cartone, molto più salutari della plastica. Sono molto funzionali e robusti, perché progettati da attenti ingegneri, e consentono di arredare tutte la casa. Nel nostro mobilificio abbiamo un’ampia scelta di sgabelli, sedie, tavoli, lampade, scrivanie, libreria, realizzate con bel cartone».

La Bunge debutta al ‘De André’. Casadio: «Contenti di come ci sostiene Ravenna»

Volley Superlega / Domenica 15 ottobre la squadra guidata da Soli è pronta a tuffarsi nella nuova stagione con la prima gara, in casa contro la Wixo LPR Piacenza (inizio alle 18). Boom degli abbonamenti: ben 978 persone hanno sottoscritto la tessera. Il tecnico: «Giocare davanti al nostro pubblico ci carica di entusiasmo e responsabilità».

Soli Col Gruppo
Il coach Fabio Soli con i giocatori della Bunge

E’ una Bunge rinnovata e con tanta voglia di stupire, quella che sfida la Wixo LPR Piacenza nella prima giornata del campionato di Superlega, in programma al Pala De André domenica 15 ottobre, con fischio d’inizio alle ore 18 (arbitri Umberto Zanussi di Treviso-Belluno e Daniele Rapisarda di Udine). L’attesa è terminata e, dopo un precampionato molto positivo a cui si è aggiunta la vittoria di Vibo Valentia nel debutto di Coppa Italia, la squadra guidata da Soli è pronta a tuffarsi nella nuova stagione. A far sorridere in modo ulteriore la società ravennate è la fresca notizia che viene dal botteghino, con ben 978 persone che hanno sottoscritto la tessera nel corso della campagna abbonamenti terminata ieri, superando di gran lunga la quota 868 del 2016. «Siamo contenti e orgogliosi – dichiara il presidente del Porto Robur Costa, Luca Casadio – di aver raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Si è registrata una crescita di più di cento abbonati rispetto la scorsa stagione, a dimostrazione che la città e i ravennati hanno capito l’importanza e la serietà del nostro progetto. La nostra speranza è che Ravenna continui a sostenerci: la risposta ricevuta rappresenta un bel viatico in vista del futuro».

Nel corso dell’estate l’organico della Bunge è stato rivoluzionato, inserendo oltre a giocatori giovani anche altri di esperienza, che affiancano i confermati Goi, Raffaelli e Marchini. Il più navigato tra tutti è il palleggiatore Orduna, che fa da ‘chioccia’ al gruppo assieme al francese Marechal e all’argentino Poglajen, entrambi posto 4 come Mazzone, indisponibile per infortunio. E’ del tutto cambiato il reparto centrali, con gli arrivi di Diamantini, del bulgaro Georgiev e di Vitelli, come il pacchetto opposti, formato dall’austriaco Buchegger e dal cubano Gutierrez, quest’ultimo appena sbarcato a Ravenna dopo un’estate in nazionale. «Arriviamo a questo debutto con entusiasmo – spiega il tecnico Fabio Soli – sulla spinta anche della vittoria in coppa a Vibo. È stata una bella soddisfazione, che ci teniamo stretta e che utilizziamo come strumento per le prossime partite, che saranno durissime, considerato che ci aspetta un ciclo terribile. Molti dei giocatori non sono mai scesi sul campo del Pala De André, dove non ci siamo mai allenati. Anche l’anno scorso è stato così, ma l’impatto con l’ambiente non fu negativo, anzi».

Di fronte Orduna e compagni si trovano una Wixo LPR che poggia solide basi sull’organico della passata stagione: emigrata in Turchia la diagonale Hierrezuelo-Hernandez, sono arrivati a Piacenza il regista Baranowicz e l’opposto Fei, che ritorna in biancorosso dopo tre anni. Il tecnico Giuliani, al suo terzo anno in Emilia, punta molto sulle riconferme degli schiacciatori Clevenot, Marshall e Parodi, dei centrali Alletti e Yosifov e del libero Manià, a cui si uniscono Hershko, Kody e Giuliani. «Ci attende un match tosto e intenso – riprende Soli – contro un Piacenza che ha nel suo roster tanta esperienza. Non può più contare su uno dei bomber dello scorso campionato, ma dall’altra parte ha acquisito moltissima qualità in regia e in più la rosa è rimasta in gran parte invariata. Ci saranno di sicuro dei momenti difficili, dove dovremo cercare di tirare fuori il meglio per portare a casa il più possibile. Giocare al Pala De André, davanti al nostro pubblico, ci carica di entusiasmo e responsabilità, cercando prima di tutto di mostrare un grande attaccamento alla maglia, con grinta e voglia di vincere».

BIGLIETTI Questi i prezzi dei biglietti della gara tra Bunge e Wixo LPR Piacenza: Tribuna Vip 20 euro (no ridotti); Distinti 15 euro (ridotto 12 euro); Gradinata 12 euro (ridotto 10 euro). Le riduzioni sono applicabili ai tesserati Ravenna Volley Supporters, ai nati fino al 2003 incluso (fino a sei anni ingresso gratuito senza posto assegnato), Over 65, accompagnatori di possessori di carta bianca. L’apertura della biglietteria è in programma alle ore 16.30, quella dei cancelli alle 17.

IN TV La partita tra Bunge e Wixo LPR Piacenza sarà seguita in diretta dalle ore 18 in video sul canale a pagamento Lega Volley Channel, con telecronaca di Giovanni Casadei.

Le partite (prima giornata, domenica 15 ottobre, ore 18): Diatec Trentino-Revivre Milano, Sir Safety Conad Perugia-Kioene Padova, Azimut Modena-BCC Castellana Grotte, Gi Group Monza-Biosì Indexa Sora, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia-Cucine Lube Civitanova, Bunge Ravenna-Wixo LPR Piacenza, Taiwan Excellence Latina-Calzedonia Verona.

OraSì, attenzione a Udine. Per il tris di vittorie c’è da superare una Gsa ferita

Basket A2 Est / Domani, domenica 15 ottobre (ore 18), pericolosa trasferta per i ravennati con il fanalino di coda friulano, intenzionato a rimettersi in piedi. Il coach Martino: «I nostri avversari hanno un valore superiore alla loro classifica»

Rayvonte Rice Orzinuovi
La guardia americana Rayvonte Rice

Terza giornata di andata e seconda trasferta per l’OraSì, che dopo il successo di Roseto proverà a fare il bis in campo esterno domani, domenica 15 ottobre, al Pala Carnera di Udine contro la Gsa: fischio d’inizio alle 18, arbitrano Brindisi di Torino, Marton di Conegliano e Del Greco di Verona. Si prospetta un match molto ostico per il quintetto giallorosso, perchè non deve trarre in inganno la classifica di una Gsa che ha perso le prime due partite, ma conta su un roster molto interessante ed è stata protagonista sul mercato la scorsa estate. Nessuno, insomma, in casa OraSì si fida delle difficoltà accusate finora da una squadra che, tra l’altro, in settimana è stata strigliata a dovere dal vulcanico presidente Pedone e che aspetta questa partita per riscattare il difficile inizio.

Ravenna sarà al completo, ecco come il coach Antimo Martino presenta la partita di Udine, con gli avversari che dovrebbero presentarsi in campo con il quintetto formato dal play Dykes, dalla guardia Vedeman, dalle ali Benevelli e Raspino e dal centro Montellato: «Vincere le prime due partite ci ha dato la possibilità di lavorare bene in vista delle prossime gare in programma. Siamo contenti di come la squadra stia crescendo e siamo ottimisti di arrivare presto a livelli ottimali. Udine ha un valore superiore alla sua classifica perchè ha un roster certamente importante. Quindi troveremo una squadra che a livello mentale avrà molta voglia di rifarsi dopo le prime due sconfitte, ci aspetta una partita che rappresenta un test importante per noi, una partita certamente difficile ma anche stimolante».

IN TV Il match di Udine sarà trasmesso in diretta gratuita dalla Lega sul canale web LNP Tv Pass, a partire dalle 18. La differita andrà invece in onda martedì 16 alle ore 23 su Teleromagna (canale 74 digitale).

Le partite (terza giornata): sabato 14 ottobre ore 20.30 Bondi Ferrara-Consultinvest Bologna, ore 21 Bergamo-Tezenis Verona; domenica 15 ottobre ore 18 Alma Pallacanestro Trieste-Andrea Costa Imola Basket, Termoforgia Jesi-De’ Longhi Treviso, Assigeco Piacenza-XL Extralight Montegranaro, Agribertocchi Orzinuovi-Roseto Sharks, G.S.A. Udine-OraSì Ravenna, Unieuro Forlì-Dinamica Generale Mantova.

Classifica: Trieste, Bologna, Ravenna e Mantova 4 punti; Jesi, Forlì, Imola, Verona, Piacenza, Ferrara, Treviso e Montegranaro 2; Roseto, Bergamo, Orzinuovi e Udine 0.

Tour de force al ‘Benelli’ per il Ravenna: col Salò primo di tre match in 8 giorni

Calcio C / Domani, domenica 15 ottobre (ore 14.30), la formazione giallorossa prova a sbloccarsi contro una big del torneo, reduce però da quattro pareggi consecutivi. Antonioli: «Dovremo mettere in campo tutta la rabbia che abbiamo in corpo»

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L’attaccante del Ravenna Samb Fallou

Comincia per il Ravenna un’altra settimana di impegni ravvicinati, con tre partite casalinghe in otto giorni. Si comincia al “Benelli” domani, domenica 15 ottobre (alle ore 14.30, direzione di gara affidata a Luigi Carella di Bari, assistito da Dell’Olio di Molfetta e Politi di Lecce) con la sfida con la Feralpi Salò, match inedito nella storia dei giallorossi. Si prosegue mercoledì 18 ottobre (ore 18), con il turno di qualificazione ai sedicesimi di Coppa Italia, con il match interno con la Reggiana. Si chiude infine domenica 22 ottobre con l’arrivo in terra bizantina dell’Albinoleffe (ore 14.30).

Si tratta di una settimana importante per la squadra di Mauro Antonioli, che ha bisogno di rimettersi in carreggiata dopo le due sconfitte consecutive e soprattutto dopo la beffa di Pordenone, con un risultato positivo e meritato buttato via per ingenuità e distrazioni. «Sono ancora arrabbiato per quella sconfitta – inizia il mister giallorosso – soprattutto per come è maturata, vanificando una partita disputata molto bene sul campo di una delle squadre più forti del girone. Spero che i ragazzi mi facciano sbollire questa rabbia con una prestazione sopra le righe, contro un avversario che molti addetti ai lavori hanno inserito tra le 4-5 favorite».

Dopo una partenza altalenante, la Feralpi ha trovato continuità di risultati: non perde da 5 gare, ma in questo arco di partite ha ottenuto una sola vittoria e ben 4 pareggi, consecutivi, gli ultimi tre dei quali per 0-0. «Ha meno punti in classifica di quelle che sono le sue aspettative e viene qua per fare la partita e vincere, ma la nostra squadra dovrà essere ancora più arrabbiata dei nostri avversari. Dovremo mettere in campo tutta la rabbia che abbiamo in corpo: ci vorrà agonismo, gioco, personalità e attenzione in tutte le fasi della partita. Dovremo stare in partita perché le occasioni ci capitano e dovremo essere pronti a sfruttarle. Dobbiamo scrollarci di dosso il fatto di fornire sempre le prestazioni – termina Antonioli – e dobbiamo tornare a fare punti, soprattutto quando c’è l’opportunità concreta di farli».

Tre partite in otto giorni, ma il tecnico giallorosso non potrà fare troppo turn over: le assenze prolungate continuano a pesare e anche in questa circostanza dovrà fare a meno di Barzaghi, Capitanio, Lucarini (problemi al tallone in settimana) e Tabacchi. Pieno recupero per Broso, mentre anche Selleri torna a disposizione, dopo l’infortunio alla clavicola patito nel match contro il Padova.

Le partite (nona giornata): sabato14 ottobre ore 14.30 Teramo-Padova; domenica 15 ottobre ore 14.30 Bassano-Triestina, Fermana-Vicenza, Mestre-Reggiana, Ravenna-FeralpiSalò, Renate-Sambenedettese, Sudtirol-Santarcangelo; domenica 15 ottobre ore 18.30 AlbinoLeffe-Pordenone, Gubbio-Fano. Riposa: Modena.

Classifica: Pordenone (8 gare disputate) e Sambenedettese (8) 18 punti; Bassano (8) 17; Renate (7) e Padova (7) 16; Vicenza (7) 14; Mestre (8) 12; Fermana (8) 11; FeralpiSalò (8) e AlbinoLeffe (7) 10;  Triestina (7) e Ravenna (8) 9; Reggiana (7) e Sudtirol (8) 8; Teramo (7) 7; Gubbio (7) 5; Fano (7) e Santarcangelo (8) 4; Modena (7) -1.

Nascondeva sotto la siepe le dosi di cocaina: arrestato 29enne incensurato

Blitz dei carabinieri, che avevano notato un sospetto viavài di persone in un appartamento

Image005Insospettiti da un insolito viavài, i carabinieri hanno fermato alcune persone scoprendo che avevano appena comprato della droga in un appartamento di Alfonsine.

I militari hanno quindi fatto irruzione nell’abitazione, trovando 23 dosi di cocaina nascoste sotto la siepe del giardino. Per questo motivo il 29enne che ci abita – incensurato – è stato arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

In tribunale il ragazzo ha patteggiato una pena di 8 mesi di reclusione.

Aveva un garage in affitto in centro ma invece dell’auto ci teneva 11 kg di droga

Marijuana e cocaina che avrebbero fruttato circa 80mila euro. Contatti con i giovani in strada e poi l’uomo scendeva nel seminterrato

IMG 2896Aveva preso in affitto un box nel garage seminterrato di un condominio in centro a Faenza ma invece dell’auto ci teneva in deposito la droga. Che poi probabilmente spacciava al dettaglio. Quasi undici chili di marijuana e un etto di cocaina, per un valore sul mercato di circa 80mila euro, quella sequestrata dai carabinieri nel pomeriggio dell’11 ottobre al termine di un’operazione conclusa con l’arresto di un 29enne disoccupato di Granarolo Faentino, con precedenti specifici. Quando i militari della stazione locale hanno spalancato il portone del box l’hanno trovato con le mani nell’erba, intento a confezionare dosi.

Dai primi accertamenti, gli investigatori ipotizzano che non si tratti di marijuana autoprodotta ma di importazione. Le indagini proseguono per individare i canali di approvvigionamento.

I carabinieri hanno cominciato a pedinare il giovane dopo essersi accorti che aveva un consistente giro di contatti in alcune zone della città frequentate soprattutto da giovani, in piazza del Popolo o nella zona degli ex Salesiani. Brevi e fugaci incontri in strada e poi il 29enne raggiungeva il condominio per infilarsi nel garage nonostante avesse posteggiato l’auto in strada. Conoscendo i suoi precedenti collegati al giro dello spaccio, anche se non era mai stato considerato un “magazziniere” della droga, i carabinieri sono intervenuti. Hanno trovato le ante del portone socchiuse perché all’interno non c’era luce elettrica e il giovane aveva bisogno di una fessura per far filtrare la luce.

 

L’ex ispettore scolastico Raffaele Iosa nuovo segretario del circolo Pd “D’Attorre “

In passato ha collaborato con i ministri Berlinguer e De Mauro. «Candidatura nata dalla base»

Raffaele Iosa
Raffaele Iosa

Nella storica sala Strocchi di Ravenna, l’assemblea del circolo Pd “D’Attorre” ha eletto il suo nuovo segretario. Si tratta di Raffaele Iosa, veneto di origine e ravennate di adozione, già ispettore scolastico a Ravenna, con una lunga esperienza politica vissuta sempre a sinistra, anche in veste tecnica.  Ha infatti direttamente collaborato con i ministri Berlinguer e De Mauro, fino a redigere il Decreto 275/99 sull’ autonomia scolastica e a gestire gli uffici del Miur a favore dell’integrazione degli studenti con disabilità. In questo ruolo ha svolto anche incarichi europei. Iosa è stato anche impegnato nel volontariato per l’accoglienza dei bambini di Cernobyl.

«La sua candidatura – spiegano in una nota dal circolo Pd – costituisce una novità, nata dalla base degli iscritti  (84 le firme di sostegno raccolte in pochissimi giorni), nella prospettiva di  una nuova vitalità fra le fila degli iscritti e di aprire il Circolo alla città, all’insegna della partecipazione. La lista dei componenti il nuovo Consiglio direttivo del Circolo è unitaria, ha raccolto il consenso di tutte le diverse sensibilità degli iscritti, è di “merito” e non di “appartenenza”. Si tratta di persone scelte per competenza (professionalità, impegno nel sociale, conoscenza della città) e disponibilità ad operare in un efficace modello organizzativo fondato sulle responsabilità e i progetti, per valorizzare il grande patrimonio di volontari di cui il Circolo tuttora dispone».

I giovanissimi volontari in festa: aiutati 4mila turisti, riparate 35 panchine

Il bilancio del progetto delle “magliette gialle”, tra video e musica all’Almagià

Ragazzi Che CantanoRagazziUna festa da protagonisti, non solo perché hanno recitato e cantato, proiettato video e foto, ma soprattutto perché hanno ricevuto, ieri sera all’Almagià, i ringraziamenti da parte della città attraverso il sindaco Michele de Pascale e l’assessore al Decentramento Gianandrea Baroncini, che hanno consegnato ai ragazzi delle “Magliette gialle” un attestato per la partecipazione ai progetti di volontariato e cittadinanza attiva “Lavori in Comune”. Sono 672 i ragazzi e ragazze dai 14 ai 18 anni che vi hanno aderito. Un’esperienza che hanno definito, in base ad un questionario, “divertente, interessante, utile, bella, coinvolgente e formativa”. Il 92% di loro la ripeterebbe.

Ragazzi Che RecitanoTra i risultati conseguiti: sono stati aiutati a fare i compiti 750 bambini in 36 laboratori creativi; sono stati ricamati 25 lenzuolini e 20 tra cuffiette e scarpine donati ai piccoli pazienti dei reparti di neonatologia e pediatria dell’ospedale di Ravenna; è stata fornita assistenza a più di 4.000 turisti in visita in città; sono state riparate e rigenerate 35 biciclette donate ad associazioni di volontariato; aggiustate e riverniciate in aree verdi pubbliche 35 panchine; hanno partecipato attivamente all’evento teatrale per ricordare la strage al Ponte degli Allocchi; in 25 hanno acquisito competenze utili in caso di emergenze.

Quelli che scrivono sulle riviste musicali. «Un campo di sperimentazione letteraria»

Francesco Farabegoli di Rumore: «La narrazione della musica è quello che dà alla musica un senso»

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Francesco Farabegoli in una foto di Francesca Cauli

In uno degli ultimi numeri il direttore di Rumore Rossano Lo Mele si diceva orgoglioso di ospitarlo – insieme ad altri – in quanto uno dei migliori critici musicali in Italia. Lui è Francesco Farabegoli, cesenate ma ormai ravennate d’adozione, noto sul web per il suo blog Bastonate, collaboratore anche del nostro mensile R&D Cult (a questo link la sua rubrica on line) e firma appunto di Rumore, una delle riviste musicali italiane che ancora si possono comprare in edicola (su una “concorrente”, Blow Up, ci scrive un altro giornalista ravennate, Federico Savini, con un’altra ancora, Il Mucchio Selvaggio, ha iniziato a collaborare in un’insolita veste di giornalista il patron del Bronson Chris Angiolini), nonostante i tempi durissimi della concorrenza proprio del web.

Abbiamo contattato Francesco per capire cosa significhi e naturalmente abbiamo pubblicato le sue risposte integralmente, come una sorta di articolo nell’articolo.

Come sei finito a scrivere su riviste di musica?
«Per via di mio fratello. Mio fratello era un modesto consumatore di musica, non aveva manco un lettore Cd, comprava 3 o 4 cassette all’anno, ma era un avidissimo lettore di riviste di musica. Portava a casa un botto di riviste e le leggeva, fondamentalmente senza ascoltare i gruppi di cui le riviste parlavano. Io le ho lette di straforo e ci sono finito in mezzo. Sarebbe un po’ come quelli che ascoltano gli Husker Du, rimangono folgorati e prendono in mano una chitarra elettrica, solo che io sono rimasto folgorato da Luca Frazzi e ho preso in mano una penna Bic».
Cosa ti piace delle riviste di musica?
«Beh la narrazione della musica è quello che dà alla musica un senso. I concerti non sarebbero un granché se fossero cose che succedono alle sette di sera a casa tua, la musica diventa bella quando è un’esperienza condivisa. E quindi raccontare la musica è un po’ come trovare modi sempre nuovi di condividerla, di tener viva una passione – che poi in realtà va anche oltre le passioni, spesso la narrazione della musica è in generale la narrazione del mondo che abbiamo intorno, o di una delle cose che nel mondo sono più presenti. Forse più di tutto però mi piace che sia un campo letterario inesplorato. Per esempio esistono grandi opere letterarie, riconosciute urbi et orbi, che parlano di amore, guerra, omicidio, politica internazionale, psicanalisi e nuclei famigliari sardi, ma non c’è un vero e proprio testo di riferimento universale per la musica, un Guerra e Pace del pop, un libro che va bene per tutto. Questo tra le altre cose vuol dire che ogni giorno qualcuno ci può provare e fa sì che – relativamente parlando – la scrittura musicale sia un campo di sperimentazione letteraria molto vivo, dinamico, fresco. Ed è molto meglio oggi che 20 anni fa, si leggono cose migliori, più complesse».
Che tipo di reazioni e riscontri hai, scrivendo su una rivista di musica?
«Reazioni di ogni tipo. La gente legge, scrive, a volte si complimenta e a volte ti insulta, quindi comunque partecipa al gioco. Perlopiù la gente che legge di musica è gente che scrive di musica, diciamo, ci hanno tutti provato o ci provano, il lettore passivo non esiste più. Del resto non so se esista più nemmeno l’ascoltatore passivo, cioè una persona che si ascolta un gruppo senza poi organizzare concerti o suonare in un gruppo o fare il giornalista il dj, il grafico, eccetera».
Quali sono i tuoi giornalisti musicali preferiti?
«Vecchia scuola: Carlo Bordone e Maurizio Blatto. Nuova scuola: Valerio Mattioli e Francesco Birsa Alessandri».

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