venerdì
12 Settembre 2025

Vino faentino nei calici di Giappone e Usa

L’azienda agricola La Sabbiona produce 50mila bottiglie all’anno a Oriolo: il 30 percento va all’estero.

Operaio

Ci sono molti modi di produrre vino. Alessandra Ravagli ha scelto quello che passa dalla tradizione e dalla vendita a chilometro zero. La sua azienda agricola vende soprattutto al mercato contadino di Campagna Amica di Coldiretti e i suoi campi consistono in quattro ettari di vitigni che Ravagli coltiva dal 2010, un lavoro tramandato dal padre al quale paga un contratto di affitto per i terreni. «Prima ero impiegata nella ristorazione, poi ho scelto questa attività che dà soddisfazione ma costa anche molti sacrifici». I suoi terreni si trovano a Ragone e producono una decina di tipi di vino, puntando sui vitigni autoctoni e sui bianchi aromatici che «per fortuna vanno molto di moda ultimamente».

Quella di Alessandra Ravagli è un’azienda «a conduzione familiare, molto piccola» ma non per questo è meno dispendiosa. I costi burocratici sono «gli stessi, a prescindere dagli ettari di cui si dispone». Raccoglie cento quintali ad ettaro: una parte la conferisce alla cantina sociale, l’altra la vinifica. «In questo modo riesco a tenere alta la qualità del vino, che vendo direttamente, e a selezionare le uve». Un lavoro fatto a mano che conta molto sul passaparola: «Ciò che è importante, con questa filosofia, è trovare il ristoratore che abbia voglia di spendere parole sul tuo vino, magari con la stessa passione che ci metti tu quando glielo vendi».

A Ragone i vigneti coltivati
da Alessandra Ravagli: «La sfida
di quest’anno è preservare
la qualità nonostante l’acidità del prodotto»

La vendemmia 2017 non è andata male: «Ho già pigiato tutto, ho quasi finito, e devo dire che a differenza di altri che si lamentano per la quantità io non ho riscontrato grosse differenze. Le gelate invernali hanno toccato qualche varietà, non ho avuto grandine e sono riuscita ad irrigare durante il periodo più siccitoso». Il problema quest’anno forse sarà tenere sotto controllo la qualità del vino – «L’uva ha molta acidità» – sperando di arrivare ai picchi degli ultimi due anni quando Ravagli ritiene di aver fatto un ottimo lavoro: «Tutto quello che so l’ho imparato da mio padre, poi negli ultimi anni ho acquisito una certa esperienza. Ogni anno provo a migliorarmi e devo dire che le annate 2015 e 2016 sono state quelle che mi hanno soddisfatto di più».

Una storia molto diversa è quella dell’azienda agricola La Sabbiona, a Oriolo dei Fichi, nel Faentino. Dal 1970 la famiglia Altini è attiva nella produzione di vino e oggi ha 28 ettari di terreno, di cui 17 a vigneto. La Sabbiona è anche agriturismo e nella parte restante dei campi crescono cereali, frutta e ulivi.

«Mio padre inizialmente vendeva vino sfuso – spiega Mauro Altini – poi dal 1998 abbiamo aumentato la quantità. Oggi abbiamo una produzione artigianale che ci permette di produrre circa 50mila bottiglie all’anno». Di queste, il 30 percento finisce all’estero, con il mercato giapponese e quello statunitense su tutti. «Sono mercati che danno molta soddisfazione, loro sono interessati ai nostri vini più tipici e valorizzano l’impegno dei viticoltori». In totale sono 14 le tipologie di vino che La Sabbiona manda nelle cantine. Viene vinificata il 70 percento circa dell’uva e il resto viene venduto. Come nel caso di Ravagli, il fatto di non mettere in bottiglia tutto il prodotto raccolto permette di selezionarlo e creare vini di maggiore qualità. Quest’anno anche La Sabbiona ha anticipato rispetto agli scorsi anni la raccolta dell’uva e conferma una diminuzione della resa: «Circa il trenta percento in meno, dovuto in parte alle gelate e in parte al clima dell’estate. Abbiamo però giocato d’anticipo e la qualità si è salvata. I risultati ci sembrano ottimi».

Ecco i “Giovani” e i Concerti della Domenica dell’associazione Mariani

Presentato il programma delle due rassegne autunnali alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna

Gigliola Di Grazia
Gigliola Di Grazia

Casa Melandri, a Ravenna, è stata teatro nei giorni scorsi della presentazione delle stagioni concertistiche autunnali dell’associazione Angelo Mariani. Alla presenza del presidente dell’associazione, Ernesto Alfieri, e dell’assessore alla cultura Elsa Signorino, la direttrice artistica Ottilia Zaccari ed il Mº Romano Valentini hanno descritto con dovizia di particolari gli appuntamenti ravennati che andranno in scena alla Sala Arcangelo Corelli del Teatro Alighieri.

La rassegna Giovani in Musica (appuntamenti alle 17) prenderà il via mercoledì 4 ottobre quando il trio formato dalla violinista Sharipa, il violoncellista Francesco Stefanelli e il pianista Giacomo Fiori eseguirà il Trio op.8 di Johannes Brahms nella sua versione definitiva del 1889 e il Trio op.8 di Dmitrij Šostakovič. Lunedì 9 ottobre sarà la volta di un recital pianistico di Gigliola Di Grazia che eseguirà una delle più belle sonate di Wolfgang Amadeus Mozart, la K311, le famose Variazioni sul tema originale op.21 n.1 di Johannes Brahms e la Kreisleriana di Robert Schumann. Dato che il Novecento è il tema, nemmeno troppo celato, della rassegna, mercoledì 11 ottobre il clarinettista Matteo Succi ed il pianista Marco Santià si cimenteranno nell’esecuzione di musiche dell’ars gallica francese composte a cavallo tra la fine dell’Ottocento ed il Novecentro storico, con omaggi anche alla tradizione italiana rappresentata da Luciano Berio e a quella russa e francese rispettivamente presenti con brani di Sergej Rachmaninov e Manuel de Falla.

Quintetto Opera Cinque
Quintetto Opera Cinque

Martedì 17 ottobre sarà il quintetto Opera Cinque, composto da studenti del conservatorio Maderna e dell’Accademia pianistica di Imola, a cimentarsi nel Quintetto in sol minore di Dmitrij Šostakovič op.57 e nell’incredibile Quintetto opera 34 di Johannes Brahms. Il duo composto dal violoncello di Giacomo Cardelli e dal pianoforte di Lorenzo Grossi saranno i protagonisti del concerto di giovedi 19 ottobre nel quale verrà ripreso e confermato l’impegno di diffondere la musica del Novecento, grazie all’esecuzione, della Sonata op.65 di Benjamin Britten e della Romance di Jean Roger-Ducasse. La violinista Giulia Pasquini e la pianista Sofia Adinolfi, vincitrici del “Premio delle Arti” indetto dal Miur, saranno le protagoniste dell’appuntamento di martedì 24 ottobre, con un programma nel quale spicca la bellissima Sonata di César Franck. L’ultimo appuntamento vedrà il Duo Zaleo impegnarsi in un concerto con brani capisaldi della letteratura, dalle sonate per viola da gamba di Johann Sebastian Bach, alla celeberrima “Arpeggione” di Franz Schubert ed al Marchenbilder op.113 di Robert Schumann.

La seconda rassegna presentata, i Concerti della Domenica, prevede sette appuntamenti che andranno in scena alle ore 11. Aprirà, il 5 novembre, questa serie di concerti l’Associazione Lirica Manfreda Coro Lirico Città di Faenza che porterà sul palco ravennate una serie di musiche tratte dalle più celebri opere liriche con brani composti, tra gli altri, da Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini e George Bizet.
Raramente si ha la possibilità di ascoltare un nonetto, ma quest’anno l’Ensemble Musica Viva, il 12 novembre, si cimenterà nell’impresa proponendo al pubblico le composizioni di due compositori a torto poco frequentati, Louis Spohr e Bohuslav Martinů. Il 19 novembre sarà il recital pianistico di Federica Bortoluzzi il protagonista di un viaggio nella musica europea, dalla Spagna alla Turchia, dall’Italia all’Ungheria. Il Trio Fontana Mix Ensemble si esibirà il 26 novembre con due tra i brani più noti del tardo romanticismo, il Trio op.101 di Johannes Brahms ed il Trio di Maurice Ravel. Il 3 dicembre sarà invece la volta del gruppo ravennate Ensemble Dolce Concento che offrirà al pubblico il grande splendore veneziano de “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi. Il 10 dicembre saranno le mani di Sofia Adinolfi ed Era Caushaj a dividersi la tastiera nella Suite op.11 di Sergej Rachmaninov e nella trascrizione per pianoforte a quattro mani di Le bœuf sur le toit di Darius Milhaud. L’ultimo appuntamento sarà all’insegna della musica transatlantica con il Coro Gospel Voices of Joy diretto da Daniela Peroni.

Info sul sito web dell’associazione, a questo link

Un eurogol di Papa a Fano regala al Ravenna il primo sorriso lontano da casa

Calcio C / Una rete spettacolare dalla gran distanza del centrocampista consente ai giallorossi di conquistare i primi punti in trasferta e di aggiudicarsi un importante match salvezza contro la diretta concorrente marchigiana

Fano-Ravenna 0-1
FANO (4-3-1-2): Miori; Lanini, Maddaloni (31’ st Torelli), Ferrani, Fabbri (17’ pt Masetti); Eklu (13’ st Melandri), Capellupo, Schiavini (31’ st Varano); Filippini; Fioretti, Germinale. A disp.: Thiam, Soprano, Rolfini, Costantino, Nacciarriti. All.: Cuttone.
RAVENNA (3-5-2): Venturi; Ierardi, Lelj, Venturini; E. Ballardini, Selleri (13’ st Severini), Papa, Cenci (13’ st Piccoli), Magrini (40’ st A. Ballardini); Samb Fallou (13’ st Maistrello), De Sena (48’ st Ronchi). A disp.: Gallinetta, Lucarini, Portoghese, Sabba. All.: Antonioli.
ARBITRO: Tursi di Valdarno.
RETE: 32’ pt Papa.
NOTE: Amm. Papa, Eklu, Germinale, Filippini, Ronchi. Spettatori 1070. Angoli: 7-6. Recupero: 2’ e 5’.

Papa DCS 2170
Il centrocampista giallorosso Salvatore Papa ha deciso la sfida di Fano

Un eurogol di Papa e il Ravenna sbanca il campo della diretta concorrente Fano, centrando in un colpo solo tre obiettivi: la prima vittoria in trasferta in campionato, la seconda consecutiva e il salto in classifica fino al nono posto. Con nove punti in 6 partite il Ravenna eguaglia la terza miglior partenza nei tornei di serie C nell’era dei tre punti a vittoria. E il cambio di modulo (3-5-2) sembra funzionare: per la seconda gara di fila, infatti, Venturi resta imbattuto. La striscia di tre sconfitte di fila sembra ora un lontano ricordo.

Il match parte con un’inizio aggressivo del Fano e dopo 2’ sul tiro di Fioretti c’è una deviazione in angolo. Dalla bandierina calcia Filippini, nel mucchio svetta Eklu: la traversa salva i giallorossi. Il Ravenna fiuta il pericolo e resta molto compatto, aspettando che la spinta dei padroni di casa si affievolisca, poi al 32’ Papa da posizione siderale vede il portiere di casa leggermente fuori dai pali e si inventa una saetta che plana alle spalle di Miori. Gol da cineteca e inerzia della gara ora dalla parte del Ravenna che con De Sena (pallone mancato a due passi dalla porta), Samb (tiro in corsa sull’esterno) e Selleri (debole conclusione dal limite, preda di Miori) legittima il vantaggio al cospetto di un Fano che non riesce mai a trovare un’idea o una soluzione di gioco positiva.

Dagli spogliatoi esce un Fano aggressivo e più determinato e Lanini al 2’ al volo da fuori sfiora il gol e subito dopo Fioretti cerca di intervenire sul cross di Masetti ma non trova lo spazio per la battuta a rete. Lo stesso Fioretti al 5’ chiude un’azione personale con un velenoso diagonale che Venturi devia, poi Magrini perfeziona il salvataggio difensivo. Ma anche in questa frazione, la spinta e l’azione del Fano si fanno più confuse e meno efficaci grazie alla capacità del Ravenna di stare compatto e tenere strette le proprie linee. Piccoli e De Sena spaventano Miori, Fioretti ci prova quasi dalla linea di fondo, trovando attento Venturi e in pieno recupero la botta in corsa di Varano, ben servito da Melandri, trova il muro ospite. Con merito e senza troppo soffrire, il Ravenna incassa un successo pesantissimo che lo proietta in piena zona playoff, l’ideale per affrontare con serenità le due corazzate Padova e Pordenone che bussano alla porta nel giro di una settimana: mercoledì al “Benelli” contro i biancorossi, domenica in trasferta contro i friulani.

Risultati (sesta giornata di andata): Reggiana-Sambenedettese 0-2, Bassano-AlbinoLeffe 1-0, Gubbio-Sudtirol 1-0, Teramo-Fermana 0-0, Triestina-Renate 0-1, Fano-Ravenna 0-1, Modena-Mestre rinviata, Padova-Santarcangelo 3-0, Feralpisalò-Pordenone (stasera). Riposa: Vicenza.

Classifica: Renate 15 punti; Pordenone* e Bassano 13; Sambenedettese 12; Fermana e Vicenza* 11; Padova* 10; AlbinoLeffe e Ravenna 9; Mestre* 8; FeralpiSalò* 7; Triestina*, Teramo* e Sudtirol 5; Reggiana* e Gubbio 4; Fano* e Santarcangelo 3; Modena* 0 (* una gara in meno).

Prossimo turno (mercoledì 4 ottobre): ore 14.30 Fermana-Bassano, Mestre-Sambenedettese; ore 18.30 Ravenna-Padova, Santarcangelo-Reggiana, Sudtirol-Modena; ore 20.30 Vicenza-Fano, AlbinoLeffe-Triestina; giovedì ore 14.30 Pordenone-Gubbio, Teramo-FeralpiSalò. Riposa: Renate.

 

Trascinata da Buchegger e Vitelli, la Bunge non si ferma e stende anche la Revivre

Volley Superlega / Dopo aver sconfitto in semifinale la quotata Calzedonia di Grbic, la squadra ravennate travolge con un secco 3-0 l’ambizioso Milano e si aggiudica il Torneo di Montichiari

Ravenna-Milano 3-0
(25-21, 25-19, 25-23)
BUNGE RAVENNA: Buchegger 22, Marechal 2, Diamantini 4, Orduna 2, Poglajen 8, Vitelli 12, Goi (L); Raffaelli 3. Ne: Pistolesi, Georgiev, Marchini, Klobucar, Vega. All.: Soli.
REVIVRE MILANO: Sbertoli, Schott 5, Averill 2, Abdel Aziz 8, Klinkenberg 6, Piano 1, Fanuli (L); Piccinelli (L), Daldello, Tondo 11, Galassi 2, Preti 7. Ne: Pian. All.: Giani.
NOTE – Ravenna: bs 13, bv 4, errori 8, muri 7; Milano: bs 11, bv 3, errori 11, muri 5. Durata set: 25’, 24’, 24’ (tot. 73’).

Esultanza Torneo Montichiari
L’esultanza dei giocatori della Bunge al termine del Torneo di Montichiari

È una Bunge già in forma campionato, che addirittura fa sognare i suoi tifosi, quella che si aggiudica con grande autorità il “Torneo di Montichiari” disputato nel weekend nella località bresciana. Dopo aver sconfitto in semifinale in quattro set la quotata Calzedonia Verona di Grbic, la formazione ravennate fa anche meglio nella finale per il primo posto, travolgendo con un secco 3-0 l’ambiziosa Revivre del tecnico Giani. Un successo, questo, che è frutto di una prestazione eccellente in tutti i parziali: i primi due condotti dall’inizio alla fine da Orduna e compagni, il terzo vinto al termine di uno stupendo recupero nella parte finale, a dimostrazione del carattere e della voglia di non mollare mai che il coach Soli ha trasmesso ai suoi giocatori in queste settimane di duro lavoro.

Un successo, inoltre, che fa ben sperare per l’inizio della stagione, che partirà l’11 ottobre con la trasferta di Coppa Italia a Vibo Valentia e con il debutto in campionato al Pala De André del 15 ottobre contro Piacenza. Senza dimenticare che da domani ripartirà la campagna abbonamenti per assicurarsi un posto in prima fila per godersi non solo lo spettacolo della Superlega, ma soprattutto di una Bunge che appare carica e capace di lottare contro qualsiasi avversario. E l’obiettivo di raggiungere quota mille abbonati non è un’utopia, per una squadra che vorrà sorprendere non solo in campo italiano, ma anche europeo, con la partecipazione alla Challenge Cup.

Soli disegna il sestetto iniziale con qualche cambiamento rispetto alla vittoria su Verona: confermata la diagonale composta da Orduna e Buchegger, in banda Poglajen affianca Marechal, mentre al centro Vitelli completa il reparto assieme a Diamantini (Goi libero). La Revivre risponde con Sbertoli al palleggio, Adbel Aziz opposto, Schott e Klinkenberg schiacciatori, Averill e Piano centrali e Fanuli in seconda linea. Nel primo set c’è equilibrio fino al 13-13. Quando due errori dei lombardi più un muro di Vitelli su Abdel-Aziz (ben limitato il talentuoso olandese, che nella semifinale con Monza aveva fatto sfracelli) provocano un break di tre punti (16-13), i ravennati prendono in largo e si allontanano in maniera ulteriore con Buchegger (19-15), che poi chiude 25-21.

Nella seconda frazione la Bunge sta in pratica sempre in vantaggio, accelerando ancora con l’austriaco per il 10-7 e per il 20-15, ben imitato da Diamantini, e con la Revivre che commette numerosi errori, sia in battuta, sia in attacco: 25-19. Il terzo periodo è il più lottato: la squadra di Giani tiene a distanza di una/due lunghezze i ravennati grazie in particolare ai neo entrati Tondo, Galassi e Preti, tentando la fuga grazie a un ace di Abdel Aziz (14-17). Orduna e compagni però non si scompongono nemmeno quando si trovano sotto di quattro punti (17-21) e con Vitelli e Raffaelli confezionano una bella rimonta che vale un break di 8-2 che vale il successo finale del “Torneo di Montichiari”. Nel frattempo lunedì pomeriggio riprende la campagna abbonamenti per assistere alle partite casalinghe in Superlega e Challenge Cup: questa fase durerà fino a venerdì 6 ottobre e durante questo periodo sarà possibile acquistare l’abbonamento al PalaCosta, tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 17.30 alle ore 20.

L’OraSì parte con il piede giusto: a Roseto debutto con una vittoria convicente

Basket A2 / Nella prima giornata di campionato i ravennati piegano gli Sharks nella ostica trasferta in terra abruzzese. Subito bene i due americani Rice e Grant, molto positivo anche Chiumenti

Roseto-Ravenna 75-82
(20-21, 35-40, 53-63)
ROSETO SHARKS: Ogide 15 (1/3, 4/4), Marulli 12 (2/2, 1/3), Casagrande 12 (2/4, 2/4), Lupusor 12 (3/6, 0/1), Contento 11 (1/1, 2/5), Infante 7 (3/6 da due), Combs 6 (2/7, 0/2), Zampini (0/1, 0/1), Di Bonaventura (0/1 da tre), Lusvarghi. Ne: D’Eustachio. All.: Di Paolantonio.
ORASI’ RAVENNA: Rice 16 (2/8, 4/6), Grant 16 (5/10 da due), Masciadri 15 (3/5, 3/3), Chiumenti 13 (6/11, 0/1), Montano 8 (1/4, 1/2), Raschi 7 (1/2, 1/1), Giachetti 4 (1/2, 0/3), Sgorbati 3 (0/1 da due), Vitale. Ne: Esposito. All.: Martino.
ARBITRI: Noce di Latina, Maffei di Preganziol e Capurro di Reggio Calabria.
NOTE – Roseto: T2 14/30; T3 9/21; TL 20/26; rimbalzi 28. Ravenna: T2 19/41; T3 9/16; TL 17/19; rimbalzi 35.

Grant Contro Fortitudo
Jerai Grant in doppia cifra a Roseto con 16 punti

Buona la prima. Anzi, buonissima. L’OraSì passa a Roseto sul sempre difficile campo degli Sharks (75-82) dopo una partita condotta sempre all’avanguardia grazie a una bella prova del collettivo di coach Martino, che ha sempre trovato la forza di ripartire ogni qualvolta i padroni di casa si avvicinavano nel punteggio. Jerai Grant è emerso alla distanza a raccogliere il testimone da Rice, che con le sue conclusioni dalla distanza aveva regalato a Ravenna il primo vantaggio consistente. Ottima anche la prova di Chiumenti, al tiro e a rimbalzo, ma tutti, da Montano a Raschi fino a Giachetti e Sgorbati, hanno portato un importante mattone alla costruzione di un prezioso successo.

Si parte in equilibrio e l’OraSì, una volta raggiunta a quota 10, piazza un break di 7-2 propiziato da Masciadri che viene però recuperato dagli Sharks nel finale del primo quarto, che termina con Ravenna avanti di un punto (20-21). Si va punto a punto anche all’inizio del secondo periodo, poi arriva il sorpasso abruzzese (29-26) prontamente pareggiato da una bomba di Rice, che poi trascina di peso l’OraSì in vantaggio (35-40) all’intervallo lungo con un eloquentissimo 4/5 da tre.

All’inizio della terza frazione sale in cattedra Grant, che confeziona il più otto (37-45) prima di rifiatare in panchina. Roseto ha la forza di riavvicinarsi di nuovo, ma questa volta è il capitano a ricacciarla a distanza di sicurezza prima che una bomba di Montano scavi il massimo vantaggio sul 49-59. Gli Sharks, però, aggrediscono l’ultimo quarto con Ogide sugli scudi e a 4’ dalla fine torna tutto in discussione sul 70-72, anche perché l’OraSì ha esaurito da tempo il bonus e perde troppe palloni. Poi Grant non sbaglia dalla lunetta e Masciadri stoppa Ogide prima che Jerai riservi lo stesso trattamento a Combs. Un gioco da tre di Giachetti chiude di fatto i giochi (72-79) e Ravenna può festeggiare il successo nel match di apertura del propri campionato.

Risultati (prima giornata): Bergamo-Dinamica Generale Mantova 67-73, G.S.A. Udine-Consultinvest Bologna 71-76, Bondi Ferrara-XL Extralight Montegranaro 83-69, Unieuro Forlì-Andrea Costa Imola Basket 76-63, Termoforgia Jesi-Tezenis Verona 96-86, Assigeco Piacenza-De’ Longhi Treviso 86-83, Roseto Sharks-OraSì Ravenna 75-82; lunedì ore 20.30 Agribertocchi Orzinuovi-Alma Pallacanestro Trieste.

Classifica: Ferrara, Ravenna, Bologna, Forlì, Jesi, Mantova e Piacenza 2 punti; Orzinuovi°, Trieste°, Montegranaro, Imola, Verona, Treviso, Roseto, Bergamo e Udine 0 (° una gara in meno).

L’esordio non sorride a Orva e Rekico: arrivano dei ko a Olginate e Ferrara

Basket / Nella gara di debutto in Serie B Lugo e Faenza si inchinano in trasferta nell’ordine contro gli emiliani e i lombardi. In A2 femminile la Infinity Bio batte in modo netto l’Alghero

SERIE B MASCHILE

Cento-Faenza 81-69
(25-32, 41-42, 59-55)
BALTUR CENTO: Ba 1, Piunti 11, Vico 18, Chiera 14, Graziani, Pasqualin 2, D’Alessandro 9, Benfatto 17, Cantone 9. Ne: Govoni, Mastrangelo, Rizzitiello. All.: Benedetto.
REKICO FAENZA: Aromando, Perin 10, Silimbani 5, Benedetti, Venucci 21, Iattoni 10, Pagani 4, Chiappelli 15, Brighi 4. Ne: Milosevic e Samorì. All.: Regazzi.
ARBITRI: Gallo e Secchieri.

Venucci
Il play della Rekico Mattia Venucci

Il cuore non basta alla Rekico, caduta in casa della Baltur Cento per colpa di un calo nell’ultimo periodo che l’ha condannata al 69-81 finale, ma che non cancella la prova di carattere e di grinta del gruppo. La buona notizia della giornata è la conferma del pieno recupero di Pagani, impiegato per un elevato minutaggio.

In un PalaBenedetto gremito e con un centinaio di tifosi faentini preenti, la Rekico si presenta con il giusto atteggiamento e quasi con sfrontatezza. Nessun timore referenziale in avvio, anzi una incredibile mira da tre permette di arrivare sul 26-14 grazie alla tripla di Perin, che firma il quinto centro dai 6,75 in altrettanti tentativi della sua squadra. La Baltur soffre la pressione avversaria e la mancanza di Rizzitiello, in panchina solo per onore di firma, e decide di affidarsi ai tiri da fuori dei suoi cecchini Chiera e Vico che riportano in partita Cento, L’inerzia passa minuto dopo minuto nelle mani degli emiliani che con D’Alessandro trovano il sorpasso al 17’ (39-38). La Rekico però reagisce alla grande e con i punti di Venucci arriva all’intervallo avanti 42-41. Nel secondo tempo si continua a giocare sul filo dell’equilibrio con la Baltur che riesce a mantenere qualche lunghezza di vantaggio con i canestri da sotto di Piunti e Benfatto e le solite triple, trovando proprio con il pivot il 66-55 al 32’. La Rekico ancora una volta reagisce e al 35’ si porta sul 62-68, ma continua a soffrire a rimbalzo. Cento ha ormai le mani sulla vittoria e a suon di rimbalzi e canestri da sotto piazza l’allungo decisivo. Cantone con un tiro da tre chiude il break di 7-0 e regala il 75-62 che chiude i conti. Alla Rekico restano gli applausi, ma anche le recriminazioni per essere stata bella soltanto per trenta minuti.

Olginate-Lugo 85-78
(25-14, 37-35, 60-60)
GORDON NUOVA PALL. OLGINATE: Siberna 16, Planezio 10, Todeschini 10, Tagliabue 6, Rota 2, Colnago 13, Bassani 17, Marinò 3, Seck 8. Ne: Moretti, Bonfanti. All.: Galli.
ORVA LUGO: Valentini, Seravalli 12, Moretti 13, Stanzani 3, Filippini 28, Rubbini 4, Tynsley 14, Galassi, Gatto, Campori 4. Ne: Thiam e Collina. All.: Galetti.
ARBITRI: Suriano e Barra.
NOTE – Olginate: T2 20/46, T3 10/23, TL 15/28; Lugo: T2 13/31, T3 11/35, TL 19/28.

Basket Lugo
L’Orva Lugo è stata sconfitta a Olginate nella gara di debutto

Nella prima giornata del campionato di Serie B, nella sfida tra neopromosse al Pala Ravasio è Olginate a imporsi per 85 a 78 sull’Orva. Sul campo dei lombardi i lughesi lottano per tutto il match, ma alla fine si inchinano ai padroni di casa. La formazione di Galetti paga qualche distrazione difensiva di troppo e qualche passaggio a vuoto in attacco, ma allo stesso tempo dimostrato di avere buoni margini di miglioramento e carattere che lasciano ben sperare per il proseguimento del campionato.

Dopo la buona partenza degli Aviators (4-0) è la squadra di Galli a prendere in mano le redini dell’incontro e portarsi sul + 13, (23-10) a 1’20” dal termine sul tap in di Seck, e a chiudere avanti 25-14 il primo quarto. Nella seconda frazione Filippini e Tynsley sfruttano il calo della NPO e riportano l’Orva sul -2 (37-35) sulla tripla firmata dalla guardia bianco-verde a 1’58” dal termine, con i padroni di casa che chiudono in vantaggio i primi venti minuti di gioco sul 37-35.

Al rientro in campo dopo l’intervallo lungo Olginate prova un nuovo allungo sul 52 a 46 prima che Seravalli capitalizzi al meglio un tecnico sanzionato a Tagliabue, realizzando cinque punti consecutivi che riportano di nuovo la formazione di coach Galetti a stretto contatto con i lombardi, con la terza frazione che si chiude 60-60. Gli ultimi dieci minuti della gara vedono l’ottima partenza di Lugo che sulla schiacciata di Moretti tocca il massimo vantaggio sul 61-66, ma Bassani e Colnago riportano in parità l’incontro (66-66). Nel finale Siberna piazza la giocata del 82-78 che di fatto chiude il match con gli Aviators che negli ultimi due minuti di gara non riusciranno più a trovare la via del canestro e Olginate che chiude 85-78.

Risultati (prima giornata): Green Basket Palermo-Virtus Padova 61-92, Tigers Forlì-Iseo Serrature Costa Volpino 85-61, Bakery Piacenza-Pallacanestro Aurora Desio 89-59, Gordon Nuova Pall. Olginate-Orva Lugo 85-78, Bmr Basket 2000 Reggio Emilia-Tramarossa Vicenza 56-60, Pallacanestro Crema-Lissone Interni Bernareggio 78-60, Baltur Cento-Rekico Faenza 81-69, NTS Informatica Rimini-Gimar Basket Lecco 91-35.
Classifica: Piacenza, Padova, Olginate, Crema, Rimini, Vicenza, Cento e Forlì 2 punti; Bernareggio, Reggio Emilia, Faenza, Lecco, Desio, Costa Volpino, Lugo e Palermo 0.

SERIE A2 FEMMINILE

Faenza-Alghero 75-51
(23-13, 41-25, 58-39)
INFINITY BIO FAENZA: Franceschelli 2, Schwienbacher 9, Coraducci 15, L. Morsiani 10, Tridello 9, Ballardini
11, Caccoli 4, Bornazzini, Soglia 13, Minichino 2. Ne: D. Morsiani. All.: Ballardini.
MERCEDE ALGHERO: Beretta 18, Dzhikova 3, Boi 2, Ceccanti 8, Azzellini 13, Petrova 5, Sow 2, Saias. Ne: Manconi, Canu. All.: Cau.
ARBITRI: Caravita e Culmone.

Faenza rompe il ghiaccio nel migliore dei modi, conquistando al PalaBubani una bella vittoria al debutto nel campionato di A2 superando in modo netto Alghero. La squadra di Ballardini fin dal riscaldamento sembra molto concentrata e al fischio d’inizio mette a segno un break di 12-0, ponendo fin da subito sui binari giusti la partita. Solo al primo giro di cambi l’Infinity Bio ha un attimo di sbandamento, ma poi si riprende bene e non rischia mai di perderne il controllo. Questo permetto a Ballardini di dedicarsi di più al ruolo di coach e di gestire al meglio i cambi per dare minuti importanti a tutte le giocatrici a disposizione. La squadra faentina gioca bene sia in difesa, tenendo alta la concentrazione per tutta la partita, e in attacco, dove ha tirato con buone percentuali. Fra tutte da sottolineare la prestazione di Coraducci, che chiude con un 5/7 dal campo, di cui un 4/5 dalla lunga distanza che le permette di essere la migliore realizzatrice con 15 punti.

Risultati (prima giornata): Pall. Femm. Umbertide-Surgical Virtus Cagliari 76-53, Tigers Rosa Libertas Forlì-Andros Basket Palermo 39-70, Progresso Femm. Bologna-San Raffaele Roma 87-57, La Molisana Campobasso-Ceprini Costruzioni Orvieto 47-61, Infinity Bio Faenza-Mercede Alghero 75-51, RR Retail Galli S. G. Valdarno-Carispezia Cestistica Spezzina 82-56, Infa Feba Civitanova M.-Cestistica Savonese. Riposa: USE Rosa Scotti Empoli.
Classifica: Palermo, Bologna, Faenza, S. G. Valdarno, Umbertide, Orvieto 2 punti; Savonese, Civitanova M., Empoli, Campobasso, Cagliari, Spezzina, Alghero, Roma e Forlì 0.

Ausl: «Per l’estate 2018 nuovo impianto di aria condizionata all’obitorio»

Nei mesi scorsi fino a 30 gradi nelle camere ardenti, necessaria la refrigerazione delle salme. Caso sollevato da Ancisi (Lpr)

Camera MortuariaPer l’estate 2018 l’obitorio di Ravenna potrebbe avere un nuovo impianto di climatizzazione che risolva il problema delle insostenibili temperature nelle camere ardenti lamentato dagli utenti nei mesi estivi appena trascorsi. La problematica è dovuta alla vetustà delle macchine di raffreddamento che hanno quasi vent’anni e devono essere sostituite perché la semplice manutenzione non è più sufficiente.

A rendere noto queste circostanze è Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lista per Ravenna e decano dell’opposizione, che il 27 luglio scorso ha presentato al sindaco un’interrogazione con cui segnalava che «la temperatura nelle stanze era intorno ai 30 gradi quando la legge ne ammette un massimo di 18». Per questo le porte venivano tenute aperte rendendo obbligatoria la refrigerazione delle salme «che per singolo giorno di calendario o frazione di esso costa 55 euro per ogni defunto».

L’inconveniente dei ritardi nella sostituzione delle macchine sarebbe dovuto al rimpallo di responsabilità tra l’Ausl, proprietaria della camera mortuaria, e il Comune di Ravenna, che l’ha ricevuta in uso affidandola poi alla propria società Azimut che ha in gestione i servizi mortuari: «Il 31 agosto scorso l’Ausl ha risposto al sindaco con una nota firmata dal direttore generale Marcello Tonini: “L’eccezionalità climatica dell’attuale stagione estiva ha evidenziato tutti i limiti dell’attuale impianto di climatizzazione dell’obitorio, con la conseguente necessità, inderogabile, di provvedere ad una sua sostituzione, in tempi utili per affrontare in sicurezza la prossima estate”. Scusandoci con la cittadinanza per i disagi patiti, si assicura il massimo impegno di questa direzione per una soluzione efficace e definitiva delle problematiche evidenziate”».

Bruno Rosetti, al Mondiale arriva un bronzo che vale come una medaglia d’oro

Canottaggio / Grandissima prestazione nella competizione iridata in Florida dell’otto azzurro, che lotta fino alla fine piazzandosi al terzo posto alle spalle di Germania e Stati Uniti e riuscendo a precedere l’Olanda, in grande recupero

Otto Festeggia
Bruno Rosetti, quinto da sinistra, festeggia il bronzo con i compagni dell’otto azzurro (foto Perna)

E’ una medaglia di bronzo che vale come un oro, quella conquistata da Bruno Rosetti ai campionati mondiali di canottaggio che si sono chiusi oggi a Sarasota (Florida), negli Stati Uniti. Il suo otto azzurro – composto da lui, Gabbia, Liuzzi, Parlato, Perino, Paonessa, Mumolo, Pietra Caprina e dal timoniere D’Aniello – si piazza infatti al terzo posto in una finale A caratterizzata dall’altissimo livello tecnico e dal grande equilibrio, con i primi cinque classificati che sono giunti al traguardo nello spazio di nemmeno cinque secondi.

A vincere la finalissima è la Germania, che godeva dei favori del pronostico dopo la debacle degli olimpionici britannici, eliminati nei recuperi, e che conduce tutta la gara dai cinquecento metri fino alla fine, amministrando il notevole vantaggio accumulato ai 1500 metri. Al secondo posto si piazzano i padroni di casa degli Stati Uniti, capaci di resistere al grande ritorno degli italiani, precedendoli di soli 45 centesimi in una volata a tre dove era coinvolta anche l’Olanda, quarta classificata. L’unico rammarico degli azzurri è quello di non essere riusciti a superare nel finale gli americani, ma è molto più grande la gioia per aver approfittato del crollo dei neozelandesi, secondi fino a metà regata, e aver resistito al tentativo di sorpasso al fotofinish degli orange, che a tre quarti di gara erano sesti. Ordine d’arrivo: 1. Germania 5’26”85; 2. Stati Uniti 5’28”45; 3. Italia 5’28”90; 4. Olanda 5’29”23; 5. Romania 5’31”41; 6. Nuova Zelanda 5’34”00.

Rambaldi terzo Alla grande gioia di Rosetti va aggiunta quella dell’ex Canottieri Ravenna Luca Rambaldi, capace di vincere la medaglia di bronzo nel doppio senior maschile assieme a Mondelli. Secondi nei primi mille metri alle spalle della Nuova Zelanda, i due azzurri nel terzo quarto innestano il turbo scavalcando i Kiwi e passando in testa, prima di un finale rocambolesco che vede la Polonia risalire la china prepotentemente fino alla vittoria, con Mondelli e il ferrarese che battagliano punta a punta con i neozelandesi, mettendosi al collo un bronzo dal dolce sapore, considerato che giù dal podio restano equipaggi quotati come Norvegia e Lituania.

Baldini quarto nella finale B Termina infine quarto nella finale B il portacolori della Canottieri Ravenna, il romano Simone Baldini, che nel singolo Para-Rowing viene preceduto da Germania, Polonia e Lituania. La cronaca della gara vede l’azzurro portarsi subito in terza posizione, dopo che Germania e Polonia hanno iniziato a fare le locomotive, mantenendola fino a 1500 metri. Nell’ultima parte di gara Baldini viene superato dalla Lituania, che dalle retrovie ha recuperato alcune posizioni. Italia quarta, decima assoluta.

Un altro tiebreak per l’Olimpia Teodora, ma questa volta a sorridere è Perugia

Volley A2 femminile / Altra buona prestazione per le ravennati nell’amichevole in casa della Bartoccini. Il tecnico Angelini fa ruotare tutte le giocatrici e riceve incoraggianti indicazioni in vista dell’inizio del campionato

Perugia-Ravenna 3-2
(19-25, 26-24, 26-24, 21-25, 15-10)
BARTOCCINI PERUGIA: Lotti 14, Repice 11, Mazzini 3, Pascucci 12, Garcia Zuleta 16, Fiore 15, Giampietri (L); Puchaczewsky 2, Mancinelli 1, Rimoldi 2, Barbolini 1. Ne: Kotlar, Santibacci. All.: Bovari.
OLIMPIA TEODORA RAVENNA: Scacchetti, Bacchi 10, Neriotti 9, Kajalina 5, D’ Odorico 17, Menghi 8, Paris (L); Ceroni 6, Aluigi 14, Panetoni (L), Drapelli 2, Vallicelli 1. Ne: Torcolacci. All.: Angelini.
ARBITRI: Nampli e Varfaj.
NOTE – Perugia: bs 8, bv 4, errori 28, muri 11; Ravenna: bs 14, bv 7, errori 16, muri 5. Durata set: 24′, 26′, 28′, 26′, 15′ (tot. 219′).

Menghi Teodora
La centrale dell’Olimpia Teodora Sara Menghi (foto D. Ricci)

L’Olimpia Teodora continua in modo positivo il suo processo di avvicinamento all’inizio del campionato in programma domenica 8 ottobre (trasferta a Montecchio Maggiore, in Veneto) disputando una buona prestazione sul campo di Perugia, prossima avversaria in A2 e squadra affrontata martedì scorso nel “Trofeo Guerra”. Al termine di un match equilibrato, in cui hanno trovato spazio tutte le ragazze a disposizione del coach Angelini (eccetto la centrale Torcolacci), le giallorosse cedono per 3-2, con la Bartoccini che vince con lo stesso risultato di qualche fa.

Nel primo set l’Olimpia Teodora (sestetto base formato dalla diagonale Scacchetti-Kajalina, dalle schiacciatrici Bacchi e D’Odorico, dalle centrali Neriotti e Menghi e dal libero Paris) dimostra una buona crescita dal punto di vista del gioco rispetto alle ultime uscite, mentenendo il controllo e chiudendo bene il parziale per 19-25. Dopo aver condotto anche buona parte del secondo periodo, Ravenna spreca un vantaggio di 17-23 per un passaggio a vuoto che costa caro, con le padrone di casa che pareggiano il conto vincendo 26-24. Nella terza frazione le ragazze di Angelini ritrovano il filo della partita, ma al termine di un parziale equilibrato e combattuto è Perugia ad avere la meglio, sempre in volata (26-24). L’Olimpia Teodora reagisce e conduce il quarto set, chiuso per 21-25 grazie anche al contributo delle più giovani (Ceroni su tutte). Il tie break finale vede infine prevalere le padrone di casa, che dimostrano maggiore freschezza vincendo per 15-10 e guadagnandosi la rivincita della sconfitta di martedì al “Trofeo Guerra”.

Il Ravenna Woman comincia con un pari che lascia un po’ di amaro in bocca

Calcio A femminile / In vantaggio sul finire del primo tempo con Errico, le biancorosse di Balacich e Rizzo vengono raggiunte dalle padrone di casa dell’Empoli in pieno recupero

Empoli-Ravenna 1-1

EMPOLI LADIES (4-3-3): Baldi; Di Guglielmo, Esperti, Filangeri, Parrini (34’ st Fusini); Orlandi, Caucci (1’ st Orsi), Morucci; Bargi, Borghesi (8’ st Mastalli), Prugna. A disp.: Vicenzi, Venturini, Naticchioni, Meropini. All.: Pistolesi.
RAVENNA WOMEN (4-3-3): Guidi; Quadrelli, Cuciniello, Manieri, Costantino; Errico, Carrozzi, Casadio; Baldini (43’ st Alunno), Pugnali (31’ st Muratori), Pittaccio (20’ st Principi). A disp.: Tampieri, Campesi, Cimatti. All.: Balacich-Rizzo.
ARBITRO: Giacometti di Gubbio.
RETI: 40’ pt Errico, 48’ st Bargi.
NOTE: amm. Quadrelli. Recupero 0’ pt, 7’ st. Angoli: 3-2.

Il Ravenna Woman inizia il suo cammino in Serie A con un pareggio sul campo dell’Empoli che vede la squadra del duo Balacich-Rizzo tornare a casa con qualche rammarico. La squadra biancorossa, passata in vantaggio nel corso del primo tempo grazie a una bella punizione di Errico, viene infatti raggiunta in pieno recupero al termine di un secondo tempo caratterizzata dalla grande pressione delle toscane. Il punto assegnato in modo equo aalle due squadre sembra comunque giusto alla fine dei conti.

Il duo Balacich-Rizzo imposta un Ravenna con Pugnali terminale centrale dell’attacco, mentre a centrocampo l’esperienza di Carrozzi supporta le baby Casadio a sinistra ed Errico a destra. A difendere i pali Guidi, con Manieri a guidare una difesa giovanissima composta da Cuciniello, Costantino e Quadrelli. I primi 30’ si incanalano sui binari dell’equilibrio, con le occasioni di Pugnali ed Errico per le biancorosse e di Borghesi e Prugna per le biancazzurre che non trovano fortuna.  A sbloccare il risultato è Errico, che al 40’ con un rasoterra velenosissimo su punizione colpisce il palo prima che il pallone finisca in rete per l’1-0 delle romagnole. Malgrado il vantaggio il Ravenna continua a rendersi pericoloso e al 45’ Baldini  si trova a tu per tu con Baldi, ma l’estremo difensore dell’Empoli compie un vero e proprio miracolo.

Nella ripresa l’Empoli va subito in avanti a caccia del pareggio, sfiorato al 3′ con Borghesi e sul corner successivo da Prugna. Il Ravenna soffre, ma allo stesso tempo riesce a controllare le incursioni empolesi, pur non riuscendo più a pungere in avanti. Al 30’ una punizione vagante in area viene controllata in due tempi da Baldi, ma due minuti dopo tocca a Carrozzi fare gli straordinari con un recupero prodigioso in area su Orsi. L’Empoli tenta sempre più l’assalto all’arma bianca e nel giro di quattro minuti (dal 34’ al 38′) Guidi salva due volte su Bargi. La squadra toscana però non demorde e, quando la resistenza del Ravenna sembra andare a buon fine, al 48’ pareggia: nella circostanza il Ravenna è in inferiorità per un infortunio a Carrozzi, la centrocampista è fuori e Orsi dal fondo mette al centro dove Bargi trova la deviazione per l’1-1 finale.

Risultati (prima giornata): Pink Bari-Brescia 0-6, AGSM Verona-Fiorentina 1-1, Mozzanica-Juventus 0-3, Res Roma-Chievo Verona 3-0, Sassuolo-Tavagnacco 0-4, Empoli Ladies-Ravenna Woman 1-1.
Classifica: Brescia, Juventus, Res Roma e Tavagnacco 3 punti; AGSM Verona, Fiorentina, Empoli e Ravenna 1; Bari, Mozzanica, Chievo Verona e Sassuolo 0.

Errani, Bersani e Pisapia in città: grandi manovre a sinistra per nuove alleanze

Il 5 ottobre i tre saranno intervistati all’Almagià da De Angelis (Huffington): passa da Ravenna l’accordo tra Mpd e Cp?

Pisapia
Pierluigi Bersani e Giuliano Pisapia, entrambi a Ravenna con Vasco Errani il 5 ottobre

Il futuro di almeno un pezzo della sinistra in Italia potrebbe passare effettivamente per Ravenna. Qui infatti, tre big stanno per incontrarsi in un momento non facile di trattativa. Si tratta del ravennate Vasco Errani insieme al compagno di partito nonché ex segretario Pd, un tempo molto amato da queste parti, Pierluigi Bersani, ora tra i fondatori di Articolo 1 – Mdp,  e Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano, ora fondatore di Campo Progressista.

Tutti insieme saranno intervistati dall’acuto e “spietato” Alessandro de Angelis dell’Huffington Post il 5 ottobre all’Almagià in Darsena (via dell’Almagià) alle 20.30. L’incontro per chi segue le sorti della sinistra si prospetta quanto mai interessante vista la situazione in continuo movimento tra giochi di alleanze e veti incrociati non sempre facili da ricostruire (per usare un eufemismo).

A Ravenna fanno riferimento all’avvocato ex primo cittadino del capoluogo lombardo gli aderenti a Sinistra per Ravenna, lista civica che raccoglie parte di ex Sel (gli altri sono in Sinistra Italiana e parteciperanno presumibilmente all’assemblea di Alleanza popolare) e parte degli ex Pd (che però stanno si stanno avvicinando a Mdp) e che è alleata del Pd in giunta (come del resto lo stesso Mdp).

Sul territorio Sinistra per Ravenna da mesi lavora a braccetto con Mdp su diversi fronti. Abbiamo allora chiesto a Ilaria Morigi, coordinatrice provinciale dell’associazione politica, cosa sperano che accada a Ravenna il 5 ottobre e si ci si può aspettare che sia sancita un’alleanza che ancora a oggi non si è capito se esiste o meno. «Noi non speriamo, noi assieme ad Mdp a livello locale stiamo lavorando per  rimettere in circolo energie e pensiero. Tutto il centrosinistra deve ricominciare a farlo. Il 5 abbiamo una serata di discussione che fa parte di questo percorso che non sarà facile né breve».

Vendemmia 2017, produzione in calo. Coldiretti: «In collina il 35 percento in meno»

Prezzi in aumento nel listino della Camera di Commercio. In provincia sette aziende agricole su dieci coltivano uva. La burocrazia schiaccia gli investimenti: 70 pratiche per una bottiglia

Vendemmia

Se tutto andrà come previsto, la vendemmia del 2017 porterà ad avere meno vino ma di qualità migliore. «Se le leggi del mercato sono valide, dovrebbe essere una buona notizia», è l’auspicio di Massimiliano Pederzoli, presidente della Coldiretti di Ravenna. Tradotto in due frasi: la qualità si paga, soprattutto se la materia prima scarseggia.

La fotografia della provincia
Con 16mila ettari utilizzati, Ravenna è la prima in regione per superficie vitata: il 25 percento è destinato alla produzione di vini di origine controllata. Non è tutto: la provincia ravennate è anche una delle più produttive in Italia, con la resa per ettaro che nel 2015 ha toccato i 270 quintali. Forse per questo il calo del 30 percento – «Ma in collina si arriva anche al 35», dice Pederzoli – stimato per quest’anno potrebbe fare meno male nella nostra provincia. «Le produzioni viticole conferite sino ad oggi dai nostri soci – dichiara il presidente della cooperativa Cesac di Conselice, Stefano Andraghetti – mostrano un ottimo livello qualitativo mentre dal punto di vista quantitativo risultano leggermente inferiori rispetto al raccolto del 2016». Lo scorso anno in provincia sono stati raccolti oltre 3,9 milioni di quintali di uva da vino. Un terzo dell’intera regione. Il 70 percento delle aziende agricole produce uva. Si tratta quindi di una coltivazione fondamentale. L’estensione media dei vigneti ravennati è superiore ai tremila ettari. Si coltiva, al 77 percento, bacca bianca: è il dato più alto in tutta la Regione. La maggior parte dei vigneti produce Trebbiano (10.700 ettari), seguito dal Sangiovese (1.800), Merlot (470), Longanesi (440) e Albana (412).

116mila
Gli ettari a vite in provincia
Primo posto in regione

I problemi dei viticoltori
Le dolenti note riguardano una certa riduzione della superficie coltivata negli ultimi dieci anni: duemila ettari sono stati persi. Non solo, c’è una problematica che riguarda la vetustà degli impianti: l’età media è di circa trent’anni. A non aiutare i coltivatori ad investire c’è anche il discorso della burocrazia. Secondo un’indagine Coldiretti per arrivare a produrre una bottiglia di vino ci vogliono 70 pratiche burocratiche, «una situazione «insostenibile». Così a volte di fronte alla prospettiva di un investimento, la paura di dover perdere tempo tra bolli e scartoffie frena i coltivatori. Coldiretti ha proposto lo scorso anno una serie di norme che sono confluite nel testo unico approvato all’inizio dell’anno. Le pratiche burocratiche si sono snellite e la situazione  è migliorata leggermente ma Pederzoli parla solo di «qualche timido passo avanti», che pare una frase volta a vedere il bicchiere mezzo pieno. La vendemmia intanto è stata anticipata di qualche settimana e quasi tutti i viticoltori sono ormai alla fine della raccolta. «La siccità e alcune gelate hanno influenzato molto la stagione», spiega Pederzoli. Le gelate, nello specifico, sono state quelle primaverili, arrivate nelle notti di una primavera più calda della media che aveva fatto germogliare i vigneti per poi metterli in ginocchio con le brinate notturne.

3,9 milioni
I quintali prodotti nel 2016
Un terzo dell’Emilia-Romagna

La dinamica dei prezzi
Resta da capire come influirà una produzione di questo tipo sui costi delle bottiglie. Per farsi un’idea della dinamica dei prezzi si può dare un’occhiata al listino della Camera di Commercio: una borsa che divide in tre piazze (Faenza, Ravenna e Lugo) la provincia. A Ravenna, cento chili di Trebbiano di Romagna vanno da 46 a 55 euro. Lo scorso anno – nello stesso periodo –  la forbice era più stretta, da 45 a 50. A Faenza e Lugo le quotazioni sono espresse con una diversa unità di misura. La quotazione, di un bianco comune su Faenza va da 0,45 a 0,72 euro al litro. Lo scorso anno era molto più bassa: da 0,29 a 0,38. Stesso discorso per il Sangiovese: si va da 0,78 a 0,86 euro al litro. Nel 2016 i prezzi oscillavano tra i 0,46 e 0,52 euro. Sulla piazza di Lugo i rossi e i rosati si scambiano ad almeno 0,62 euro al litro contro lo 0,33 dello scorso anno.  «In queste prime settimane – dice ancora Andraghetti – il mercato dei mosti ha evidenziato un sensibile incremento delle quotazioni influenzato dalle previsioni di vendemmia, che indicano una diffusa contrazione produttiva non soltanto in Italia, ma in tutta Europa. I corretti parametri chimico-fisici delle prime quantità di uve collocate nelle vasche di fermentazione lasciano presupporre che la produzione vinicola di quest’anno presenterà un buon livello qualitativo, secondo il miglior standard romagnolo». A ben vedere, le previsioni di Pederzoli potrebbero essere rispettate e se il trend sarà confermato avremo una di quelle annate dal vino pregiato, e si potrà fare un figurone quando ci si presenterà a casa di amici con un “Sangiovese 2017”.

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