Operazione della guardia di finanza a Voltana: immobili in condizioni fatiscenti individuati con un elicottero. Denunciato il legale rappresentante della società proprietaria dei beni
La guardia di finanza di Ravenna ha sequestrato un’area di 20mila mq e nove capannoni su di essa perché le rispettive coperture, fatiscenti e parzialmente sbriciolate, contengono amianto. Il rappresentante legale della società proprietaria dell’area a Voltana, una volta adibita a distilleria, è stato denunciato per abbandono e gestione di rifiuti pericolosi non autorizzata (reato previsto dal testo unico ambientale). Gli elementi raccolti nel corso dell’intervento saranno valutati anche per approfondire eventuali ulteriori risvolti di natura economico-finanziaria.
L’operazione è stata condotta dai militari della sezione operativa navale di Marina di Ravenna, in collaborazione con Ausl e Arpae, dopo l’individuazione del sito sospetto da parte di un elicottero della sezione aerea della Finanza di Rimini durante un volo di ricognizione sul territorio.
Dall’inedita collaborazione con la Sicis sul mosaico alle convenzioni da rinnovare con strumenti di evidenza pubblica, dalla “grande mostra” del 2018 al Mar fino alla fondazione unica per la gestione del patrimonio
Elsa Signorino intervistata dalla redazione di Ravennaedintorni.it
La presentazione dei primi appuntamenti della prossima edizione della biennale dedicata al mosaico (a questo link) è stata lo spunto per una chiacchierata a tutto tondo con Elsa Signorino, ex presidente della fondazione Ravennantica, già parlamentare e assessore regionale, da quasi un anno assessore alla Cultura del Comune di Ravenna. La ospitiamo per un’intervista collettiva nella nostra redazione.
Assessora, tra le novità della Biennale c’è sicuramente la partecipazione della Sicis, storica azienda ravennate che lavora nell’ambito del design e del mosaico industriale un po’ in tutto il mondo ma che a Ravenna per un motivo o per un altro non è mai stata, per così dire, valorizzata…
«Insieme al sindaco abbiamo pensato che non si può parlare di mosaico a Ravenna prescindendo da una realtà di successo come la Sicis. Siamo lieti che per la prima volta la società abbia deciso di collaborare a questo progetto con l’Amministrazione, d’altronde il primo obiettivo che ci eravamo dati per questa biennale era quello di rilanciare in tutte le sue possibili declinazioni il mosaico, come elemento costitutivo dell’identità della città». In futuro potrebbero aprirsi le porte per una presenza dell’azienda in centro a Ravenna? Ci risulta sia in campo l’ipotesi di uno show-room all’interno dell’ex palazzo dell’Anagrafe, di proprietà comunale e abbandonato da anni…
«Non mi occupo di patrimonio. Restiamo ai fatti: ribadisco che con Sicis è partita una collaborazione sulla Biennale e speriamo in futuro di poter continuare e ampliare l’impegno comune». La biennale è un evento su cui si è speso molto il sindaco De Pascale sin dal suo insediamento, promettendo maggiori risorse rispetto al passato e un comitato scientifico di caratura internazionale…
«Abbiamo creato un comitato di coordinamento tra i vari eventi – ognuno con una direzione artistica a sé stante – composto da personalità, associazioni e istituzioni che operano nel settore, in città e non solo, compresa l’università. Connessioni internazionali sono però garantite sia dalla presenza della stessa Sicis, sia dalla mostra del Mar (vedi sempre il link, ndr), fino al coinvolgimento del Museo Nazionale che ospiterà una mostra importante, alla collaborazione inedita con il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, per creare un legame con Argillà (la grande fiera internazionale dedicata alla ceramica della città manfreda, ndr) e fino allo storico rapporto con l’Aimc (l’associazione internazionale dei mosaicisti, ndr)». E quale sarà l’investimento del Comune?
«Si tratta come evidente di una biennale che richiede un grande impegno, anche economico. Saranno stanziate più risorse rispetto al passato: l’idea è quella, oltre che di utilizzare risorse proprie del Mar, e quindi comunali, di coinvolgere importanti sponsor che stanno definendo proprio in questi giorni il loro apporto». Ci sono altri eventi particolari e novità che ci può anticipare?
«Sono interessata a quei progetti che saranno in grado di lasciare segni in città, o comunque di proseguire negli anni, come quello dell’associazione di intellettuali Dis-ordine che prevede la sistemazione del verde e un’installazione a mosaico che riproduce il labirinto della basilica di San Vitale nell’area antistante l’ingresso del carcere, per la cui realizzazione collaboreranno anche alcuni detenuti. Oppure come il progetto “Onda che esonda”, in collaborazione con l’Università, un percorso che partendo dall’onda in mosaico del nuovo Museo riconnette l’intero parco di Classe attraverso una chiamata rivolta a tutti i mosaicisti per caratterizzare quel percorso. Gli stessi atelier, infine, non solo durante la biennale garantiranno un’apertura serale ma ci hanno proposto la realizzazione corale di un mosaico collettivo ispirato ai cerchi dell’Inferno dantesco».
Il Mar – Museo d’arte della città di Ravenna
La biennale coinvolgerà naturalmente in prima battuta il Mar, il museo d’arte della città di Ravenna di cui tanto si è discusso in questi mesi dopo l’addio dello storico curatore Claudio Spadoni e l’assenza, nel 2017, di una grande mostra come comunemente intesa, che tornerà invece solo nel 2018. Può dirci qualcosa di più?
«La premessa necessaria che mi sento di fare è che non credo che un museo possa identificarsi in una sola vocazione. Il primo obiettivo deve essere quello della messa in valore delle collezioni; poi c’è l’attività didattica e di ricerca e a questo proposito a breve partiranno i lavori per la realizzazione dei laboratori aperti (grazie al finanziamento dell’Unione Europea da 1,5 milioni di euro che coinvolge Mar e anche il nuovo museo di Classe, ndr), luoghi di vera sperimentazione sull’innovazione tecnologica. Poi certo, il museo vive anche di eventi temporanei, che non sono mancati neppure nel 2017 va detto, basti pensare anche all’imminente mostra in collaborazione con il Ravenna Festival di Lelli e Masotti, fotografi ravennati di fama internazionale e ovviamente alla mostra della Biennale curata dal professor Panzetta. Stiamo organizzando per il 2018 altri eventi dedicati proprio ai fotografi ravennati famosi nel mondo. Il 2018, certo, sarà anche l’anno in cui tornerà la mostra di rilievo, come l’avete definita voi: ci sono alcune ipotesi in campo, durante l’estate presenteremo il progetto. Al momento (dice rispondendo alle nostre sollecitazioni, ndr) preferisco non fornire ulteriori dettagli su budget o direzioni artistiche».
Parlando di istituzioni e Ravennantica, è inevitabile una domanda sulla nuova Fondazione unica auspicata dal sindaco Michele de Pascale per gestire il patrimonio artistico-culturale ravennate, in cui possa approdare anche lo Stato.
«Intanto è bene ricordare come sia stato firmato un importantissimo accordo tra Comune, Regione e Ministero per la valorizzazione dei monumenti (accordo che riguarda tutti i servizi di ospitalità e strumentali – con particolare riferimento alla promozione, alla biglietteria e alle visite guidate – dei beni archeologici, storici e artistici di Comune, Regione e Stato, che saranno gestiti da Ravennantica, i dettagli a questo link, ndr), uno dei pochi in Italia. Sarà una sfida, perché non stiamo parlando di fare dei biglietti, ma di reinventarci una nuova generazione di servizi per l’accesso al patrimonio, con l’obiettivo di puntare a numeri più alti, perché crediamo di averne le potenzialità. Stiamo insediando ora il comitato paritetico dove siederanno insieme a due direttori generali del Ministero anche il direttore generale del Comune e il nuovo dirigente della Cultura. Il nuovo percorso prenderà il via nel novembre del 2017 e sarà un punto di partenza per una nuova gestione del nostro patrimonio. Il ridisegno delle istituzioni culturali, è un obiettivo di legislatura (in scadenza nel 2021, ndr), di cui vedrete i risultati nel corso degli anni. Una fondazione unica? Forme e modi li vedremo strada facendo, possono esserci idee anche diverse. Per ora stiamo però già lavorando sulla strada della stretta collaborazione tra le istituzioni».
Elsa Signorino nella nostra redazione
A questo proposito, come va il rapporto con la Curia? E il tanto dibattuto, negli anni scorsi, biglietto unico?
«Con la Curia c’è un dialogo aperto che in questi mesi ha portato anche a interessanti eventi realizzati in collaborazione. Per quanto riguarda il biglietto unico io non credo sia in alcun modo risolutivo, il problema è l’integrazione tra i circuiti ma dobbiamo lasciare anche alle persone la possibilità di scegliere tra più proposte. Sono convinta che l’accordo di valorizzazione di cui abbiamo parlato prima possa essere un traino per tutti, non essendo in alcun modo esclusivo, ma aperto alla Curia e a un’estensione ad altri territori». A proposito di istituzioni culturali, ci sono novità in particolare sulla biblioteca Oriani, in difficoltà per i tagli di fondazioni e soprattutto i fondi venuti meno dalla Provincia? Come valuta la proposta del nuovo direttore Tarantino di renderla una biblioteca di ricerca?
«Una proposta interessante, vedremo. Ma voglio ricordare che i fondi della Provincia sono venuti meno a tutti. E anche il taglio del 50 percento delle fondazioni bancarie vale per tutti». Però il Comune in fase di assestamento di bilancio ha compensato questi tagli solo per Ravenna Festival, Classense e Ravennantica…
«Solo in parte minima in realtà, per alcuni. E quando si parla di compensazioni bisogna sempre considerare il punto di partenza. Le istituzioni culturali hanno una storia diversa, ci sono istituzioni che essendo più antiche hanno una spesa storica consolidata sul bilancio comunale, come giusto che sia: non rinuncerei mai ai fondi per Mar e Classense, sia chiaro. Altre più recenti non godono invece della stessa spesa storica». Come Ravennantica?
«Come Ravennantica, certo, è l’ultima arrivata. Altre istituzioni sono garantite dal versante statale, per fortuna, come lo spettacolo dal vivo (il riferimento è a Ravenna Manifestazioni e altre realtà cittadine, ndr). Hanno tutte storie diverse, l’importante è che cessi quel regime per il quale le istituzioni operavano una separata dall’altra. Giudico di straordinaria rilevanza, per esempio, la collaborazione tra Ravenna Festival e Ravenna Teatro sullo spettacolo dell’Inferno dantesco in forma di sacra rappresentazione. Ravenna Festival è l’istituzione più prestigiosa che abbiamo a Ravenna sotto ogni punto di vista ed è importante che continui a portare avanti esperimenti e collaborazioni con una molteplicità di soggetti, anche giovani». Ecco, arrivando alla molteplicità di soggetti attivi nel panorama culturale cittadino, arriviamo alle convenzioni culturali, in scadenza a fine anno. Verranno rinnovate? In che modo e con quali criteri?
«Sono più di 30 i soggetti convenzionati (per quasi 3 milioni di euro all’anno complessivi, di cui però quasi 2,2 solo per Ravenna Teatro e Ravenna Manifestazioni, comprensivi della gestione dei due teatri, ndr), un numero altissimo con pochi paragoni a livello nazionale. Le convenzioni sono uno strumento con alcuni vantaggi non di poco conto, in primis perché danno agli operatori culturali una garanzia di continuità per gli anni a venire. Per il loro rinnovo stiamo elaborando strumenti di evidenza pubblica aperti a tutti: ho affidato al nuovo dirigente Tarantino il compito di condurre un’istruttoria importante sui criteri da utilizzare per l’assegnazione e per il successivo monitoraggio. Una volta definiti gli strumenti di evidenza pubblica e i criteri ho intenzione di organizzare un confronto pubblico con gli operatori, prima di adottare le decisioni conseguenti, già prima della pausa estiva». E dal punto di vista dell’impegno economico?
«Complessivamente il sindaco ha confermato un forte impegno sul versante della cultura, la cifra complessiva non verrà quindi ridimensionata. Le convenzioni non saranno però rinnovate in maniera automatica». L’ultima domanda riguarda il 2021, con le celebrazioni dantesche. A che punto siamo?
«La nostra intenzione è che non sia per la nostra città solo un appuntamento che si esaurisca in un anno, ma in grado di lasciare segni urbanistici permanenti (il sindaco de Pascale ha annunciato in particolare una riqualificazione in piazza Caduti, ndr). Per il momento abbiamo bisogno nel corso di quest’anno di avere certezze di riferimenti sui quadri istituzionali, per questo stiamo preparando un’intesa con la Regione Emilia-Romagna che definisca impegni e responsabilità della stessa Regione con Ravenna capofila delle celebrazioni dantesche. Poi aspettiamo la legge nazionale, con i finanziamenti che sembrano fortunatamente ora in crescita rispetto al primo testo (che prevedeva 3 milioni e mezzo di euro ma complessivamente per tre anni, dal 2018 al 2021, e comprese anche le celebrazioni di Leonardo e Raffaello, ndr). Poi stiamo cercando di costruire fin da subito relazioni importanti, con il sindaco di Firenze e con le grandi istituzioni che si occupano di Dante nel mondo. A questo proposito vi rivelo che il 24 maggio prenderà avvio, a Ravenna, un convegno internazionale organizzato dall’università di Bologna, in collaborazione col Comune, con 200 fra i maggiori studiosi al mondo di Dante e una tavola rotonda con i rappresentanti della maggiori istituzioni dantesche».
Basket Serie A2 playoff / Grazie a un’ottima prova corale e di sacrificio i ravennati riescono a recuperare uno svantaggio di 13 punti e a superare per la seconda volta i veronesi. Prossimo match venerdì in terra veneta
La grinta di Alberto Chiumenti è il simbolo di un’OraSì che non molla mai
È un’OraSì capace ancora una volta di gettare il cuore oltre l’ostacolo quella che fa sua Gara 2 dei quarti di finale playoff di Serie A2, battendo la Tezenis Verona per 64-63, in una bellissima cornice di pubblico giallorosso nel PalaCattani di Faenza. Grazie a questa vittoria i ravennati si portano a due vittorie a zero nella serie e guardano con ottimismo alla prossima trasferta in terra veneta in programma venerdì, con la possibilità di chiudere i conti. In caso di sconfitta, Gara 4 è prevista sempre all’AGSM Forum nella giornata di domenica, mentre in caso di pareggio sul 2-2 la “bella” si disputerà ancora al PalaCattani il 24 maggio. Nel frattempo nella serie che designerà l’avversaria della vincente tra Ravenna e Verona la Virtus Bologna ha battuto Roseto, pareggiando il numero di successi.
Ancora senza Marks i ragazzi del coach Martino rimontano da -13 nonostante le non eccelse percentuali al tiro e grazie soprattutto a un’ottima prova difensiva. Top scorer del match è Gherardo Sabatini, con 15 punti, ma è ancora una volta tutta la squadra a offrire una gran prova corale. In doppia cifra vanno anche Masciadri (14 con 6 rimbalzi) e Tambone (15, 5 rimbalzi e 3 assist), che segna i due liberi della vittoria. Tra gli ospiti Robinson aggiunge 12 punti a una gran prova di energia da 7 rimbalzi e 6 palle rubate, ma trova una serata sfortunata dalla lunetta (4/8). Non bastano gli 11 di DiLiegro e i 10 di Amato, perché per Ravenna il palazzetto faentino è un vero e proprio sesto uomo in campo nei momenti decisivi del match.
Ravenna parte bene nel primo quarto con la tripla di Sgorbati e si porta 5-2 sulla schiacciata di Smith, ma Verona alza il livello di intensità difensiva e trova prima il sorpasso, poi l’allungo con la tripla di Portannese per il 5-9. Il parziale di 0-7 è interrotto dalla bomba di Crusca, ma gli ospiti grazie a un ottimo Diliegro e a una grande difesa si portano prima a +6 sull’8-14, poi a +8 sul 10-18 con il tapin di Totè. Il coach Martino è costretto al timeout e i canestri di Chiumenti e Sabatini tengono in partita i padroni di casa fissando il parziale del primo parziale sul 14-18. L’OraSì continua a faticare in attacco e non mette a referto punti per i primi due minuti e mezzo del secondo periodo, Verona può così volare a +13 con la tripla di Brkic e il canestro in contropiede di Robinson che firma il 14-27. La reazione giallorossa è targata Sabatini, che con 5 punti consecutivi prova a ricucire lo strappo sul 19-27. Per gli ospiti risponde Boscagin dalla lunga, ma anche Masciadri si iscrive alla partita con 5 punti consecutivi che valgono il -6 sul 24-30 (3-10 il parziale). Ancora il lungo giallorosso con due triple, intervallate dalla risposta sempre da 3 di Amato, riporta per due volte i padroni di casa a -3 sul 29-32 e 32-35, ma Verona non perde il controllo della partita e chiude il primo tempo con un mini parziale di 0-5, chiuso ancora da Amato con la bomba sulla sirena per il 32-40.
L’OraSì rientra dagli spogliatoi con una grande grinta difensiva e non concede punti per i primi 2’, tornando sul 36-40, prima che Diliegro sblocchi il tabellino degli ospiti. Le difese la fanno da padrone per tutta la prima metà del quarto e Ravenna è brava ad accorciare le distanze con pazienza. La tripla di capitan Raschi vale il -2 sul 46-48, poi ancora Masciadri segna il libero del -1 e il canestro della parità a quota 49. Amato dalla lunetta firma il nuovo vantaggio ospite (49-51), ma Tambone sulla sirena firma il vantaggio giallorosso con una gran tripla, mandando le squadre all’ultimo riposo sul 52-51. I ragazzi di coach Martino rientrano bene in campo nel quarto periodo e con i canestri di Sgorbati e Chiumenti si portano a +5 sul 56-51, ma la stanchezza e le rotazioni accorciate si fanno sentire. Verona stringe le maglie della difesa e 6 punti consecutivi di Frazier riportano avanti gli ospiti sul 56-57, mentre l’OraSì trova appena due punti di Sabatini in oltre 6’ per il 58-57. Robinson pareggia dalla lunetta e poi chiude il parziale di 2-11 con cui Verona si porta a +4 sul 58-62. Chiumenti sblocca i giallorossi a 1’ e 30’’ dalla sirena finale, poi, dopo un altro libero di Robinson per il +5 (58-63, Sabatini firma il -1 a 50’’ (62-63). Ravenna è fenomenale negli ultimi possessi difensivi e si guadagna il possesso per vincere la partita. Tambone trova due liberi a 10’’ dalla fine e non sbaglia dalla linea della carità, poi nell’ultimo possesso il PalaCattani difende con i giallorossi e Smith è ottimo a contestare il tiro di Frazier che va corto, regalando il successo ai giallorossi per 64-63.
La presentazione alla stampa dell’iniziativa. Da sinistra: Marco Pasi, presidente di Iniziative Turistiche, che organizza per conto di Confesercenti la Borsa delle 100 Città d’arte; Monica Ciarapica, presidente provinciale di Confesercenti; l’assessore al Turismo del Comune di Ravenna Giacomo Costantini e Filippo Donati, presidente nazionale di Asshotel Confesercenti
Sarà un fine settimana molto intenso quello che 22 tour operator stranieri e Penelope Susan Wainwright, giornalista della rivista specializzata del Regno Unito “Italia! Exclusive”, trascorreranno a Ravenna. Per loro è infatti stato organizzato un educational tour nell’ambito della ventunesima edizione della Borsa del turismo delle 100 Città d’arte d’Italia, che si svolgerà a Bologna dal 19 al 25 maggio. I tour operator che verranno a Ravenna provengono da Stati Uniti, Austria, Danimarca, Francia, Germania, Regno Unito, Irlanda, Norvegia, Olanda, Polonia e Svezia.
Il programma del soggiorno è di due giorni e oltre alla visita ai monumenti Unesco prevederà anche quella ad altre eccellenze. Sabato sera ci sarà la visita al Mar – Museo d’arte della città, che effettuerà un’apertura straordinaria fino alle 23 in occasione della Notte dei Musei. Al Mar saranno presentate le offerte culturali della città e verrà proposta una visita guidata alla collezione dei mosaici contemporanei e alla mostra fotografica “Musiche” di Lelli e Masotti.
Domenica sono previste le visite guidate a musei e monumenti cittadini.
Il 25 e 26 maggio la settima edizione di Opera in piazza Marsala a Ravenna con dibattiti, proiezioni di film e musica live
«Ci eravamo preparati per far coincidere il festival Opera con la chiusura della campagna per il referendum sul lavoro, fortunatamente non ce n’è stato bisogno perché le nostre rischieste sono state ascoltate senza dover ricorrere al referendum», spiegano Maura Masotti e Manuela Trancossi della Cgil di Ravenna presentando la nuova edizione festival del lavoro in cui ci saranno dibattiti politici su lavoro, diritti e precariato, proiezione di film e musica dal vivo. La due giorni si svolgerà il 25 e il 26 maggio in piazza Marsala, proprio sotto alle finestre della sede Cgil in centro storico.
Saranno tante le forme d’arte protagoniste nelle giornate del festival, a partire da due interessanti concerti. Giovedì 25 maggio salirà sul palco la cantante Valeria Burzi, mentre venerdì sarà protagonista il gruppo Amycanbe.
I temi proposti per la settima edizione di Opera saranno approfonditi nel corso di due dibattiti. Il primo è in programma giovedì 25 maggio alle 20.15. Il titolo è “Tipicamente atipici: una generazione di precari” e si confronteranno Claudio Treves, segretario generale nazionale del Nidil Cgil, Andrea Lassandari, docente universitario, e Costantino Ricci, segretario provinciale della Cgil di Ravenna. Modererà il dibattito la giornalista Federica Angelini. Il secondo dibattito si terrà venerdì 26 maggio alle 20.15 e parlerà de “Diritti e lavoro: un’Europa a più velocità”. Interverranno Ilaria Bonaccorsi, giornalista, Marta Fana, ricercatrice, Fausto Durante, responsabile delle politiche europee e internazionali della Cgil, Luigi Giove, segretario generale della Cgil Emilia Romagna. Il dibattito sarà condotto dal giornalista Corradino Mineo.
Nelle due mattinate sarà proiettato per un pubblico di ragazzi delle scuole “In bici senza sella” alla camera del lavoro. Dopo il film il regista Alessandro Giuggioli incontrerà gli studenti.
I soldi erano nascosti in armadi e cassetti. Operazione della Mobile cominciata con un controllo davanti a un fast food
In un vano segreto ricavato dentro al sedile passeggero della vettura tenevano un panetto da mezzo chilo di eroina, negli armadi e nei cassetti di casa tenevano 18.400 euro in contanti: due albanesi di 27 e 30 anni sono stati arrestati per detenzione di droga ai fini di spaccio.
L’operazione antidroga è cominciata a Modena nella mattinata di ieri, 15 maggio, con il controllo a una Seat Leon nel parcheggio di un fast food della città emiliana, da tempo segnalato come piazza di spaccio. Dopo un lungo pedinamento, su una segnalazione di alcuni cittadini là residenti, i poliziotti della squadra mobile di Modena hanno fermato la vettura più volte segnalata con i due giovani a bordo. Lo stupefacente era abilmente occultato all’interno del sedile lato passeggero in un alloggiamento ricavato tagliando stoffa e gommapiuma risultando raggiungibile solo dopo aver svitato una placca in metallo opportunamente collocata per eludere i controlli.
Uno dei due risulta domiciliato a Ravenna dove si è svolta la seconda parte dell’operazione con le perquisizioni delle abitazioni in uso al giovane e ai suoi familiari. Nel domicilio che condivideva con la compagna sono stati rinvenuti e sequestrati circa 8 grammi di marijuana e la somma in contanti ritenuta provento dell’attività illecita dello straniero che non ha attività lecite.
In mostra fino a luglio gli scatti della sigla che unisce i due fotografi nati a Ravenna e un’installazione su Palazzo San Giacomo
“Musiche” è la mostra organizzata da Ravenna Festival al Museo d’Arte della Città (dal 19 maggio all’11 luglio, tutti i giorni tranne il lunedì dalle 9 alle 18), che vede protagonisti 85 scatti firmati Lelli e Masotti con i protagonisti di tutte le “musiche” – da Stratos a Pollini, da Miles Davis a Arvo Pärt.
Per la XXVIII edizione – la cui immagine è peraltro impreziosita dai potenti scatti del ravennate Alex Majoli, fotografo di punta dell’agenzia Magnum – il Festival collabora così con il Museo sotto il segno della musica e della fotografia d’un lato, e con il desiderio di celebrare la creatività dei professionisti che da Ravenna si sono imposti sulla scena internazionale.
«Non più musica alta e bassa – scrivono gli autori Silvia Lelli e Roberto Masotti – seria, leggera, pesante, ma compresenza attiva nel paesaggio musicale che vive attorno a noi. Non c’è volontà di catalogazione, di elenco, di tassonomia, c’è una serie che si compone e si scompone, un percorso personale ed evocativo che ricorda momenti inesorabilmente fissati». Questo lo spirito che guida il viaggio di “Musiche”, il cui percorso fotografico è completato da una proiezione di materiali estratti dall’archivio dei fotografi. Protagonista, da una parte, la sigla Lelli e Masotti, che dal 1979 unisce i due fotografi originari di Ravenna. Protagonisti, dall’altra parte dell’obiettivo, musicisti classici, contemporanei, sperimentatori, jazzisti, coreografi, danzatori. Come Demetrio Stratos, Astor Piazzolla, Keith Jarrett, Jan Garbarek, Miles Davis, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovich, Leonard Bernstein, Maurizio Pollini, Claudio Abbado. Protagonisti, sempre, la musica e il gesto.
Oltre a questa mostra sempre al Mar il Ravenna Festival presenta l’installazione della stessa Lelli “Vuoto con memoria”, esito di un’ininterrotta ricerca che prosegue da anni negli spazi silenziosi e deserti del seicentesco Palazzo San Giacomo a Russi. «Vuoto, con memoria, uno spazio liberato dalle passioni, dal quotidiano, dalla negatività dell’esistenza umana – spiega Silvia Lelli – Un limbo. Tenuto lontano dall’oggi. Ora è messo in dialogo e mostra la sua luce uscendo parzialmente e solo momentaneamente dall’ombra». Creata appositamente per Ravenna Festival, la videoinstallazione si compie all’incontro delle immagini di Silvia Lelli con lo spazio sonoro firmato da Luigi Ceccarelli con la partecipazione della chitarrista Alessandra Novaga.
L’inaugurazione è in programma il 19 maggio alle 18.
Biglietto “Musiche” / “Vuoto con memoria”: 1 euro.
Il biglietto di ingresso alle collezioni permanenti del Mar (intero 6 euro) include l’ingresso alla mostra.
Anziano grave al Bufalini di Cesena, travolto da un 23enne su una Punto
Un 83enne è stato investito da un’auto nel primo pomeriggio mentre stava gettando l’immondizia nel cassonetto di viale Baracca (all’altezza del civico 19), in centro a Ravenna.
Stando a una prima ricostruzione, l’anziano pare sia retrocesso di alcuni passi dopo aver gettato la spazzatura, andando a finire in strada, dove è stato investito da una Fiat Punto condotta da un ragazzo ravennate di 28 anni, in direzione di piazza Baracca.
L’uomo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Cesena con il codice di massima gravità. Al momento la dinamica dell’incidente è al vaglio della Polizia Municipale di Ravenna.
Dalla sua apertura un solo incidente. Anas ha intimato di riprendere i lavori entro maggio
La nuova rotonda tra Adriatica e Ravegnana, alle porte di Ravenna, è stata completata solo all’80 percento. La conclusione dei lavori era stata inizialmente prevista da Anas alla fine dello scorso mese di ottobre. La stessa Anas – si tratta come noto di un’opera su una strada di competenza statale – ha formalmente contestato i ritardi all’impresa esecutrice – che verserebbe in una situazione di difficoltà – intimandole di ricominciare i lavori entro il mese di maggio.
I dettagli sono stati forniti dall’assessore alla Mobilità del Comune, Roberto Fagnani, che in consiglio comunale ha risposto all’interrogazione di Samantha Gardin della Lega Nord, che a sua volta ha sottolineato come si debba nuovamente intervenire sugli avvallamenti creatisi a causa del passaggio dei mezzi pesanti.
Fagnani ha sottolineato come la rotonda stia comunque svolgendo a dovere i propri compiti e come gli incidenti – rispetto al tanto discusso incrocio killer che ha sostituito – siano drasticamente calati: all’Amministrazione risulta infatti se ne sia verificato solo uno, in gennaio, dopo l’apertura della rotonda dello scorso settembre.
La rotonda è stata realizzata grazie a un investimento di oltre un milione di euro da parte di Anas (con l’appalto assegnato con un ribasso d’asta del 31 percento) con il Comune che si è invece impegnato a erogare complessivamente circa 55mila euro, di cui 25mila per gli espropri che sono stati necessari per la realizzazione dell’opera, gli altri saranno versati ad Anas per lo smantellamento e il futuro riposizionamento del semaforo.
Patto di collaborazione per la cura del verde tra l’associazione “Giardino & Dintorni” e il Comune
L’inaugurazione del nuovo Giardino Bucci
In occasione della manifestazione Meraviglie Segrete, venerdì scorso è stato inaugurato a Ravenna il progetto “Giardino Bucci”, un patto di collaborazione per la cura dei beni comuni tra l’associazione Giardino & Dintorni e l’assessorato alla Partecipazione del Comune.
Il patto di collaborazione, in gran parte già realizzato, ha come obiettivo la sensibilizzazione dei residenti del quartiere e del centro storico alla cura del giardino Giannantonio Bucci, al termine di via Pier Traversari, e alcune altre iniziative di promozione del parco e del verde pubblico sono già in cantiere per le prossime settimane.
«Il progetto – spiega l’assessora alla Partecipazione Valentina Morigi – prevede l’impegno dell’associazione nella cura di uno spazio verde dedicato ai bambini e alle bambine della città, ai residenti e ai turisti con l’obiettivo di valorizzare un giardino importante dal punto di vista storico e archeologico e di favorire l’aumento del senso civico e del rispetto degli spazi comuni. Un luogo bello dove i più piccoli possano imparare ad apprezzare la vita all’aria aperta e dove poter fare diretta esperienza dal verde e dalla natura».
Il progetto si è articolato in varie fasi: dapprima la messa a dimora delle piante da parte dell’istituto tecnico agrario Luigi Perdisa, poi la progettazione del verde a cura dell’associazione Giardino & Dintorni, Hortus di Paolo Tasini, Casa Matha, servizio Ambiente ed Energia del Comune di Ravenna, Azimut e infine il lavoro di pulizia, rimozione delle piante secche, potatura, preparazione del terreno e piantumazione da parte degli studenti dell’istituto tecnico agrario Luigi Perdisa in collaborazione con il servizio educativo sperimentale Tante Lune e l’associazione Pensiero Magico.
Intervento da 50mila euro del Comune, dopo la realizzazione degli spogliatoi e la sistemazione delle tribune
Uno scorcio dell’ex ippodromo di Ravenna
Con l’obiettivo di rendere il campo da calcio principale del polisportivo Darsena (nell’area dell’ex ippodromo) agibile per la prossima stagione sportiva 2017/2018, e quindi permettere il regolare svolgimento delle attività, nell’ultima giunta, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici e sport Roberto Fagnani, è stato approvato un atto relativo a un intervento di manutenzione straordinaria.
Si tratta di lavori che prevedono, tra l’altro, l’eliminazione delle erbe infestanti, la sabbiatura e il livellamento dell’intera superficie, la semina e la concimazione.
«L’intervento – afferma l’assessore Fagnani – si inserisce nel contesto di riqualificazione del complesso polisportivo che ha già visto la realizzazione degli spogliatoi e la sistemazione delle tribune in una delle strutture più frequentate e amate dai ravennati».
Molti di loro devono costruirsi un futuro in fretta, spesso senza una casa. Il “Care leavers” day anche a Ravenna
Foto di repertorio dell’area sportiva della parrocchia dove si svolge l’evento
Sono circa 3mila i ragazzi che ogni anno diventano maggiorenni dopo essere cresciuti “fuori famiglia”, in comunità, casa-famiglia o in affido. Molti di loro non rientrano in famiglia e devono costruirsi un futuro in fretta spesso senza una casa, un lavoro o un sostegno sociale adeguato.
Per accendere i riflettori e sensibilizzare la cittadinanza sulla situazione dei “care leavers” in Italia, l’associazione Agevolando promuove la prima Giornata nazionale dei care leavers: #CareleaversDay.
Nelle diverse città d’Italia in cui ha sede l’associazione verranno realizzati eventi e attività. Anche Ravenna aderisce all’iniziativa e promuove un evento che si svolgerà il 18 maggio dalle 14 alle 19.30 all’Oratorio di San Simone Giuda in via Antica Milizia 54. Si disputerà un torneo di calcetto tra i ragazzi delle Comunità di accoglienza, progetto Sprar, Quake, Ass.Agevolando e studenti universitari. Durante la giornata ogni “realtà” potrà crearsi un proprio spazio espositivo e/o punto informativo e i ragazzi esprimere i propri talenti e passioni con danze, canti, musica…
Il progetto a livello nazionale è sostenuto dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e a livello locale in collaborazione con l’Assessorato delle Politiche giovanili del Comune di Ravenna e la Coop. Soc. Persone in Movimento.
La collaborazione e i finanziamenti ricevuti dal Comune di Ravenna – si legge in una nota di Agevolando – «hanno permesso all’associazione di portare avanti diversi progetti fondamentali per l’integrazione dei neomaggiorenni, quali lo sviluppo dello Sportello del Neomaggiorenne», attivo presso il Centro di aggregazione giovanile Quake di Via Eraclea, 25, «e gli appartamenti a Lido Adriano destinati ad accogliere alcuni giovani inseriti in percorsi di autonomia per i quali, sempre grazie al contributo del Comune di Ravenna, sono stati attivati alcuni tirocini lavorativi e formativi».
L’evento anticipa l’importante appuntamento del prossimo 17 luglio a Roma quando, all’Auditorium Cnel, si riunirà la I Conferenza nazionale dei care leavers, realizzata in collaborazione con l’Autorità nazionale garante per l’infanzia e l’adolescenza, in cui i ragazzi presenteranno le loro raccomandazioni e le loro richieste. Verranno inoltre presentati gli esiti di un’indagine quantitativa sui care leavers in Italia promossa da Agevolando con la supervisione dell’Università di Padova.