venerdì
22 Agosto 2025

Sette cinghiali catturati dai carabinieri forestali alla Bassona

Le prime segnalazioni degli animali risalgono a gennaio poi si erano perse le tracce. Il comportamento mansueto fa pensare che non siano selvatici ma fuggiti o abbandonati da qualche allevamento

I carabinieri forestali hanno catturato stamani, 20 aprile, sette esemplari di ibridi di cinghiale trovati nell’area della Bassona, nella riserva naturale Ortazzino nei pressi della foce del fiume Bevano. Gli uomini dell’Arma escludono che si tratti di un ampliamento dell’area dove vivono gli animali, non avendo individuato tracce tipiche dello stanziamento consolidato: l’atteggiamento docile e mansueto lascia ipotizzare che non si tratti di animali selvatici ma possano essere fuggiti o abbandonati da qualche allevamento anche se non risultano marcati e non sono stati denunciati smarrimenti nei dintorni. I capi sono stati consegnati all’associazione “Amici degli animali”, convenzionata con il Comune di Ravenna per il recupero della fauna, e verranno collocati in una struttura alle Bassette. Sono in buone condizioni e sono in attesa di essere sottoposti ai controlli veterinari del caso.

Lo scorso gennaio erano stati segnalati i primi avvistamenti nella zona e gli uomini dell’ufficio per la biodiversità di Punta Marina avevano predisposto un apposito recinto per la cattura dislocando anche foraggio per attirare le bestie. Poi però si erano perse le tracce degli animali fino al weekend di Pasqua quando sono giunte nuove segnalazioni da privati cittadini che li avevano visti muoversi liberamente a ridosso della spiaggia ma anche dalle pattuglie dei Forestali. Stamani la cattura avvenuta con relativa facilità conducendo gli animali nel recinto. Nella riserva naturale avrebbero potuto arrecare danni all’ecosistema tutelato, alla vegetazione e – in questo periodo – alla nidificazione in atto.

Studente morto in auto, fiaccolata in sua memoria nel giorno del 19esimo compleanno

I carabinieri ipotizzano gli effetti di una overdose: il corpo di Matteo Ballardini trovato senza vita il 12 aprile in un parcheggio, forse abbandonato dagli amici dopo una notte di eccessi (cinque indagati)

13932869 915890965205992 2247626675160604088 NGli amici di Matteo Ballardini, lo studente di Lugo trovato morto nella sua auto il 12 aprile con il sospetto che sia stato abbandonato dai compagni di una nottata condita da un mix letale di droghe (cinque persone sono indagate), hanno organizzato una fiaccolata in sua memoria per oggi, giovedì 20 aprile, giorno in cui avrebbe compiuto 19 anni. L’appuntamento è per le 20 in via Baracca a Lugo.

Mentre le indagini dei carabinieri proseguono e si attende che il consulente della procura depositi l’esito dell’autopsia nel tentativo di individuare che cosa abbia causato l’edema polmonare che ha portato alla morte del 19enne, continua a far discutere l’omelia pronunciata da don Leonardo Poli al funerale che si è svolto il 18 aprile alla chiesa lughese della Collegiata. Dalle colonne de Il Resto del Carlino di oggi, il parroco chiede perdono se le sue parole hanno ferito qualcuno: il prete aveva usato parole dure a proposito di droga e giovani.

Alberi danneggiati durante la potatura, multata un’azienda dalla Forestale

Sono stati strappati rami ad alberature adulte tra cui una quercia monumentale secolare

Un ramo danneggiato
Un ramo danneggiato

Hanno danneggiato diversi alberi di pregio tra cui una quercia monumentale. Per questo i responsabili di un’azienda sono stati sanzionati dalla Forestale con una contravvenzione da 1.250 euro. E’ avvenuto a Brisighella, in un’area boschiva privata. Sono stati strappati rami ad alberature adulte in violazione delle prescrizioni. L’azienda in questione non si occupa di potature ma di manutenzione varia.

Nello specifico, su 12 alberi (10 roverelle, un sorbo domestico e un acero campestre) sono stati rinvenuti rami danneggiati, divelti e strappati con mezzi non idonei. In sostanza all’azienda sanzionata i carabinieri Forestali hanno contestato di non aver rispettato le norme sulle potature degli alberi. Come accennato, una delle roverelle (quercus pubescens) era secolare e come tale tutelata dalle norme regionali.

Una pedalata nella pineta Ramazzotti, distrutta da un incendio cinque anni fa

In programma domenica 23 aprile. La Forestale spiegherà in che modo ricresce il bosco sul litorale

Pineta Ramazzotti Dopo L IncendioUna pedalata nella pineta bruciata. A distanza di poco meno di cinque anni dall’incendio che, tra il 19 e il 20 luglio 2012, distrusse 58 ettari di pineta litoranea Ramazzotti, fra Lido di Dante e la foce del Bevano. La pedalata si svolgerà domenica 23 aprile e partirà alle ore 8,30 dal Piazzale Aldo Moro su un percorso di 12 chilometri circa, adatto anche ai bambini.

L’arrivo alla pineta Ramazzotti a Lido Di Dante è previsto alle ore 10. I partecipanti saranno accolti e guidati dai carabinieri Forestali nella visita della pineta e che mostreranno anche le tecniche di diradamento selettivo che aiutano la crescita delle piante. L’iniziativa, organizzata dalla Fiab rientra nell’ambito della Giornata della Terra 2017.

Al termine della visita, sarà possibile pranzare al ristorante Lidò di Lido di Dante, al prezzo concordato di 25 euro, indifferentemente per un menù a base di carne oppure di pesce. La prenotazione, obbligatoria, dovrà essere fatta entro la giornata di venerdì 21 ai seguenti numeri: Luca 335 6473675 oppure Andrea 347 2643880 specificando se si preferisca carne o pesce.

Pagani (Pd): «Piattaforme esentate dall’Imu? Un disastro per i Comuni coinvolti»

Il deputato Pd scrive a Gentiloni esprimendo la sua contrarietà all’ipotesi: «Nel caso la norma sia proposta, emendamento per cancellarla»

Un regalo alle compagnie petrolifere. Non usa mezzi termini Alberto Pagani, deputato del Pd, nella lettera che ha scritto al premier Paolo Gentiloni commentando l’ipotesi di defiscalizzazione delle piattaforme da Ici, Imu e Tasi. Un provvedimento che, se confermato, costerebbe al Comune di Ravenna 40 milioni di euro con «pesanti conseguenze su servizi e investimenti già programmati». Un danno «enorme e insostenibile». Ai vari enti locali le piattaforme devono un totale di 300 milioni di euro.

Al momento, ricorda Pagani, l’ipotesi è  «un’indiscrezione di stampa uscita su Il Sole 24 ore» e avrebbe efetto retroattivo, dal 2011 al 2016. «Ci troveremmo davanti ad una violazione dei principi contenuti nella sentenza n. 3618 del 24 febbraio 2016 della Corte di Cassazione. Questi principi prevedono che tali fabbricati siano ascrivibili nel catasto edilizio urbano, quindi assoggettabili ai tributi comunali sugli immobili».

Conclude Pagani: «Vogliamo sperare che queste indiscrezioni rimangano tali, diversamente ci vedremo costretti a proporre un emendamento soppressivo della norma.”

Nuovo albergo nell’ex convento. Tutto pronto per il festival olistico: ospite Selen

Il Comune ha affidato la struttura a una coppia di forlivesi: apertura da Pasqua a ottobre, durante l’estate serate con musica live. Dal 29 aprile la tre giorni con lo Spiritual Festival tra mitologia, simbolismo e sacralità. Special guest Luce Caponegro, l’ex pornostar che oggi guida un centro benessere

È cominciata a Pasqua l’avventura imprenditoriale dell’albergo Antico Convento San Francesco, nuovo nome della struttura ricettiva insediata in una parte dell’ex monastero di Bagnacavallo già in passato utilizzato come ostello. Pochi mesi fa il Comune di Bagnacavallo, proprietario dell’immobile, ha assegnato il bando di gestione a due forlivesi, Fulvia Damiani e Paolo Camprini: entrambi trentacinquenni, laureata in Comunicazione e Design a Firenze lei, architetto ed ex store manager lui. L’apertura andrà da Pasqua a metà ottobre, nel restante periodo dell’anno sarà possibile soggiornare su prenotazione e in occasione delle festività: venti camere ampie, servizio di prima colazione, salette relax, bar, ambienti comuni con servizio wi-fi gratuito e parcheggio riservato. La curiosità è l’ambientazione di sei stanze, caratterizzata da colori e arredi ad hoc: Erbe palustri, Melo cotogno, Dolce fico, Vitis 1753, Lunaria e Candida rosa.

Il fiore all’occhiello sarà il suggestivo chiostro: nelle serate estive sarà animato da un programma di eventi aperto anche a chi non alloggia e nella struttura. Dal 13 giugno è prevista tutti i martedì e i venerdì l’apertura serale con “Quel che passa il Convento”: spettacoli, vino e musica. Inoltre nei mesi di maggio, giugno e luglio ci saranno altre iniziative come cene e weekend con delitto, con murder party tra le stanze del convento.

«Abbiamo scelto come annuncio “Nó arvém. Aperti! Open” perché, partendo dalla tradizione – spiegano Damiani e Camprini – ci vogliamo aprire a un turismo senza confini per far apprezzare la nostra storia e la nostra ospitalità. Puntando anche molto sulla convivialità: noi saremo sempre presenti per avere un contatto quotidiano con gli ospiti. Inoltre le aperture serali estive daranno la possibilità a tutti di visitare questo luogo così pieno di memoria per assistere a spettacoli o ascoltare musica ma anche soltanto per ammirare la struttura o prendere un caffè».

Tra i primi eventi ospitati dalla struttura c’è anche lo Spiritual Festival (dal 29 aprile all’1 maggio). L’ideatrice della manifestazione è Claudia De Matteis, presidente dell’associazione “Il Cerchio della Vita” e antesignana delle discipline olistiche. Lei ha sottolineato la particolarità di un «progetto tutto al femminile, che non insegue guru, ma che si propone di insegnare alle persone la strada per raggiungere il proprio Dio interiore». La filosofia dell’evento, dicono gli organizzatori, è «la passione per la conoscenza» in cui si coniugano mitologia, simbolismo e sacralità. Tra i promotori c’è Sara Duè, intervenuta alla presentazione del festival svolta a Milano Marittima: «Anche il mondo dei locali si sta aprendo, in maniera sempre più convinta, alle discipline sciamaniche che, benché più impegnative e profonde, restano un elemento aggregante e di vera socialità». La special guest della tre giorni bagnacavallese sarà Luce Caponegro, nota al grande pubblico anche per il suo passato da attrice hard con il nome d’arte Selen: «Nel corso della mia vita – ha spiegato l’ex pornostar ravennate che ora guida un centro benesse – a dispetto delle apparenze, ho sempre coltivato con grande assiduità la mia sfera interiore. Il mio passato pubblico ha sempre avuto una dimensione terrena, ma anche quando ero Selen, mi sono presa cura della mia anima e sono sempre stata affascinata dalle discipline olistiche. Oggi potrei rinunciare ai piaceri terreni, ma non potrei mai fare a meno dei miei sogni e della mia parte più spirituale».

Il campione della Roma Radja Nainggolan al Pineta: «Non è la prima volta…»

60aa95f4 12ac 478c 9ec6 78397ae32d7d
Nainggolan con il direttore del Pineta

Tra i personaggi noti che nel weekend di Pasqua sono stati avvistati al Pineta ci sono, come tradizione impone, anche molti calciatori. Tra questi anche il centrocampista della Roma Radja Nainggolan che, con il suo riconoscibile look con tanto di cappellino da baseball, ha trascorso una serata nella disco-luxury di Milano Marittima: «Non è la prima volta che vengo al Pineta – ha detto il campione belga della Roma, in una dichiarazione riportata dall’ufficio stampa del locale – qui ho tanti amici e, ogni volta, il divertimento è garantito».

Nainggolann si è intrattenuto, in particolare, con il direttore del locale Pietro Biagi (nella foto).

Ecco le imprese artigiane che continuano ad assumere. Ma le aziende calano ancora

Il riconoscimento di Cna a 12 associati. Negli ultimi 8 anni il comparto ha perso complessivamente quasi 1.500 ditte

Premio Sviluppo E Occupazione Cna XIX Edizione
I rappresentanti delle imprese premiate da Cna

Anche quest’anno la Cna provinciale di Ravenna ha riconosciuto il premio “Sviluppo e Occupazione” a dieci imprese associate che nel corso del 2016 si sono contraddistinte per aver sviluppato la loro attività attraverso un aumento della loro base occupazionale. Si tratta di Come srl di Alfonsine, Euritmica Ravenna, Gruppo Erbacci di Faenza, Laboratorio Pasticceria Mazzoni di Ravenna, Lattuga Giulio srl di Lugo, Lavanderia Castagnetti Marco srl di Cervia, S.V.A.RI.EP. sas di Faenza, Tekno Pav srl di Voltana Lugo, Vittorio Parrucchieri di Ravenna e Zeus Car Faenza.

Per il quarto anno consecutivo è stata inoltre riconosciuta una menzione speciale per premiare, quest’anno, due consorzi artigiani associati, Arco Lavori e Cear, che si sono contraddistinti, nell’arco dell’ultimo decennio, oltre che per aver aumentato il numero dei lavoratori dipendenti, per aver consolidato la loro struttura attraverso l’acquisizione di lavori e servizi a favore delle imprese consorziate, prevalentemente artigiane, e per avere aumentato il numero dei soci.

Sono pertanto 12 le aziende premiate in questa diciannovesima edizione della manifestazione e sono oltre 260 le aziende premiate complessivamente.

Un premio particolarmente importante – affermano Pierpaolo Burioli e Massimo Mazzavillani, presidente e direttore della Cna di Ravenna – «in un anno, il 2016, che ha confermato un quadro, per la nostra economia, che permane ancora negativo ma con una leggera tendenza al miglioramento.
In questa situazione di costante difficoltà del nostro sistema economico il dato che ci preoccupa maggiormente riguarda la tenuta del sistema imprenditoriale, in particolare del segmento dell’impresa diffusa».

Al 31 dicembre 2016 erano iscritte presso la Camera di Commercio di Ravenna 39.704 aziende: la flessione rispetto al 31 dicembre 2014 è stata di 794 unità, con un tasso di variazione del -1,96%. Questo risultato particolarmente negativo è frutto della cancellazione d’ufficio di 543 imprese fallite prima del luglio 2006 come disposto dalla Corte di Cassazione. Senza cancellazioni d’ufficio il saldo, pur sempre negativo, sarebbe stato più contenuto, -251 aziende(-0,61%). La flessione del Registro Imprese nel periodo 2008/2016 è stata del 6,9%, -2.936 unità imprenditoriali.
Rispetto alla media generale provinciale l’arretramento dal comparto dell’artigianato è risultato più pesante . Nello stesso periodo le imprese artigiane si sono ridotte di 103 unità, pari al -0,95% (erano 10.674 le imprese artigiane iscritte all’Albo al 21 dicembre 2016). Negli ultimi otto anni il comparto ha perso complessivamente 1.470 aziende, – 12,1%.

«Nonostante tutto, in questi anni difficili – evidenziano Burioli e Mazzavillani – molte imprese hanno compiuto il miracolo, hanno resistito e sono riuscite a stare sul mercato. Oggi è indispensabile rimettere al centro dell’azione politica l’impresa da cui dipende il lavoro, riducendo su entrambi i fronti la pressione fiscale, ricollocandola in linea con le più competitive economie europee. Per questo bocciamo con forza la decisione del Governo di estendere il meccanismo dello split payment anche alle prestazioni nei confronti delle società partecipate dirette e indirette, contrariamente a quanto sollecitato dalla nostra Confederazione».

«Oggi – termina la nota dei vertici di Cna Ravenna – ci vuole soprattutto uno sforzo straordinario per accelerare il processo di innovazione del sistema politico e istituzionale del Paese che deve passare, in primis, da un contenimento della spesa pubblica. E ci vogliono risposte concrete e immediate per il sistema imprenditoriale su diversi fronti: contenimento della pressione fiscale, riduzione dei tempi di pagamento della pubblica amministrazione, semplificazione e snellimento burocratico, maggior accesso al credito».

Niente Ici e Imu per le piattaforme? Il sindaco: «Pesanti conseguenze per Ravenna»

De Pascale scrive al premier per chiedere un incontro urgente. Il deputato Paglia (Sinistra Italiana): «Un regalo all’Eni»

52502 635x360«Abbiamo appreso che il Governo, nell’ambito della manovra correttiva varata nei giorni scorsi, avrebbe introdotto – senza alcun confronto con gli enti territoriali interessati – una norma interpretativa che blocca il pagamento di Ici e Imu da parte delle piattaforme di estrazione idrocarburi anche con effetto retroattivo». Lo comunica il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, con un posto su Facebook piuttosto stizzito. Anche perché, come scrive lui stesso, «questo per il nostro Comune significherebbe non incassare 40 milioni di euro più la parte corrente, con ovvie pesanti conseguenze per Ravenna».

De Pascale rivela poi di aver scritto subito al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni per chiedere un incontro urgente «e in queste ore – assicura – stiamo combattendo, con il pieno sostegno di Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) per chiedere che quella norma, palesemente anticostituzionale, venga cancellata».

«Da parte nostra – termina il sindaco – sul tema non c’è mai stata nessuna demagogia, ma solo il rispetto di un iter giurisprudenziale che abbiamo seguito in tutti i gradi di giudizio; ora ci aspettiamo solo che vengano rispettate le sentenze e la Costituzione. Per il futuro siamo totalmente disponibili al un confronto, ma ciò che è già stato determinato oggi va semplicemente rispettato, come peraltro più volte confermato anche dai proprietari stessi delle piattaforme».

Poche ore prima era stato il deputato ravennate di Sinistra Italiana, Giovanni Paglia, a denunciare il caso. «Si tratta di un regalo enorme all’Eni e contrario alle volontà più volte espresse dal Parlamento e a sentenze delle magistratura, fino alla Cassazione – ha dichiarato Paglia –. Mi sono sempre battuto e continuerò a farlo perché si facciano pagare le tasse a chi può farlo, essendo già favorito dalle royalties più basse d’Europa.

I tecnici della Regione al lavoro per quantificare i danni della grandine

L’Emilia-Romagna potrebbe concedere sgravi fiscali, più difficile l’accesso al Fondo di solidarietà che scatta solo in caso di eventi non assicurabili. Il Pd: «Si valuti lo stato di calamità»

Dopo le stime di Coldiretti, ora tocca ai tecnici della Regione quantificare esattamente i danni della grandinata di Pasqua che ha colpito la Romagna. Secondo l’associazione degli agricoltori, il maltempo tra il 16 e il 17 aprile ha causato danni al 40 percento delle produzioni, soprattutto su frutteti e vigneti, campi di grano, cipolle ed erba medica. Secondo quanto spiega la Regione, l’obiettivo è arrivare al più presto ad una esatta quantificazione delle perdite subite dagli agricoltori, per verificare la possibilità di un intervento contributivo per il ristoro dei danni. Ma – precisano i tecnici – l’intervento del Fondo di solidarietà scatta solo in caso di eventi calamitosi non assicurabili. Sono assicurabili, e quindi non coperti dal Fondo, i danni causati alle colture e alle strutture aziendali da grandine, vento forte ed eccesso di pioggia.

L’intervento del Fondo, tra l’altro, è previsto soltanto quando il danno provocato dalla calamità supera il 30 percento della produzione lorda vendibile (Plv) del triennio precedente o del quinquennio precedente, con esclusione in questa seconda ipotesi delle due annualità che hanno fatto registrare la Plv più alta e più bassa. In ogni caso, le aziende agricole potrebbero accedere ad altri sgravi, come il trattamento di integrazione salariale e gli sgravi di tipo fiscale.

La politica intanto si muove. Il Pd, con un’interrogazione rivolta alla giunta e firmata anche dai consiglieri ravennati Gianni Bessi e Mirco Bagnari, chiede alla Regione di verificare  «se ci siano le condizioni per la richiesta dello stato di calamità» e quindi un intervento anche da parte dello Stato. Chiede azioni «veloci e concrete» anche la Lega Nord, con il consigliere regionale faentino Andrea Liverani.

Bunge, Bonitta: «Puntiamo a vincere la Final Four per tornare a giocare in Europa»

Superlega / A margine della presentazione dell’Educamp, il camp estivo organizzato dal Porto Robur Costa rivolto ai bambini e ai ragazzi delle scuole elementari e medie, anche Spirito e Torres hanno parlato dell’ultimo appuntamento stagionale, in programma a Verona domenica e lunedì: «Vogliamo arrivare fino alla fine»

VOLLEY PALLAVOLO, BUNGE PRESENTA CENTRI ESTIVI
Il palleggiatore Luca Spirito e l’opposto Maurice Torres

«Noi metteremo tutte le energie in questa competizione, in quanto la partecipazione a una coppa europea è un obiettivo importante sia per la società, sia per lo sponsor».  Il direttore generale Marco Bonitta non nasconde le ambizioni della Bunge in vista della Final Four dei playoff per il quinto posto, in programma domenica e lunedì prossimi a Verona, che assegnano un pass per la Challenge Cup. «La squadra è concentrata e focalizzata su questo appuntamento e tutti i giocatori, come hanno mostrato nei quarti contro Vibo Valentia, si faranno trovare pronti. In semifinale sfidiamo la formazione più forte del lotto, la Calzedonia, che organizza l’evento e che scenderà in campo per vincere. Sono sicuro che daremo il massimo».

Come il dirigente del Porto Robur Costa, i giocatori Luca Spirito e Maurice Torres mostrano tutto il loro entusiasmo e la loro voglia di vincere. «Io sono in buona forma dopo l’infortunio – spiega il palleggiatore – e la squadra è pronta ad affrontare le gare in cui verrà chiamata in causa, che speriamo siano due. Per me sarà bello tornare a Verona, ma il mio pensiero sarà rivolto solo a vincere la partita per raggiungere la finale». «Nell’ultimo mese e mezzo – aggiunge l’opposto portoricano – abbiamo lavorato molto bene. Siamo carichi e vogliamo arrivare fino alla fine, utilizzando una delle nostre caratteristiche principali, che è quella di non mollare mai».

RAVENNA 18/04/17. VOLLEY PALLAVOLO, BUNGE PRESENTA CENTRI ESTIVI
Da sinistra Marco Bonitta, Roberto Costa e Umberto Suprani

L’incontro avvenuto alla sede provinciale del Coni è stato però soprattutto l’occasione per presentare il camp estivo denominato Educamp, un progetto che propone centri estivi sportivi multidisciplinari con programmi di attività motoria e sportiva polivalente, in prevalenza a carattere ludico-aggregativo, che vanno dalla pallavolo e dal beach volley fino al tennis e al beach tennis, passando per l’arrampicata e gli scacchi. «Si tratta del frutto di una sinergia tra il Coni e la nostra società – racconta sempre Bonitta – che da quest’anno ci mette anche la sua forza e le sue competenze. Noi da sempre siamo impegnati nella pallavolo giovanile, ma con questo nuovo progetto ci mettiamo a disposizione dei ragazzi che non hanno ancora scelto quale sport praticare. Ci tuffiamo nell’avventura con grande umiltà, con la speranza che tanti giovani si possano avvicinare al nostro camp estivo».

L’Educamp è indirizzato ai ragazzi e alle ragazze delle scuole elementari e medie e si terrà a Marina di Ravenna dal 12 al 30 giugno. Come spiega la presidente provinciale del Coni, Claudia Subini, presente all’incontro assieme al presidente regionale Umberto Suprani, «il Porto Robur Costa è la prima società che aderisce a questo progetto, intraprendendo un’esperienza nuova e non facile che lo scorso anno ha visto l’adesione nell’arco di tre settimane di ben quattrocento ragazzi. Noi daremo il nostro aiuto in modo che si raggiungano i risultati sperati, con l’obiettivo che i bambini escano dall’Educamp con un bel ricordo».

CARATTERISTICHE EDUCAMP L’Educamp è rivolto agli alunni delle scuole elementari e medie ed è in programma nelle settimane che vanno dal 12 al 16 giugno, dal 19 al 23 giugno e dal 26 al 30 giugno all’Obelix Beach, in viale delle Nazioni 204 a Marina di Ravenna. La giornata tipo prevede la partenza in autobus da Ravenna dalle 8 alle 8.30 (alle 8 alla Coop Faentina, alle 8.15 al piazzale della Darsena, alle 8.25 al Pala De André), dalle 9 fino alle 12 le attività sportive, dalle 12.30 alle 14 il pranzo, dalle 14 alle 15 le attività ricreative, dalle 15 alle 17 le attività sportive e ludiche, alle 17 la partenza dell’autobus per il rientro (alle 17.15 al Pala De André, alle 17.25 al piazzale della Darsena, alle 17.40 alla Coop Faentina). Gli sport che verranno praticati sono la pallavolo, il beach volley, il tennis, il beach tennis, l’arrampicata e gli scacchi La quota per partecipare all’Educamp è di 110 euro e comprende il trasporto, il kit d’abbigliamento, il pranzo, la merenda della mattina e del pomeriggio e l’assicurazione. L’iscrizione dovrà essere effettuata entro il 30 maggio inviando via email, all’indirizzo segreteria@portoroburcosta.it, o via fax, al numero 0544-1847141, il certificato di idoneità sportiva, il modulo d’iscrizione compilato e la ricevuta del bonifico effettuato alla BCC (iban: IT11M0854213106040000158035). Il modulo è scaricabile nella home page del sito del Porto Robur Costa, www.portoroburcosta.it, e sulla pagina Facebook. Gli sponsor dell’Educamp sono Crai, Fassa Bortolo, Obelix Beach, Car Fibreglass e Gamberinibus. Per ulteriori informazioni chiamare alla sede del Porto Robur Costa al numero di telefono 0544-421032, dalle ore 9 alle 13 nelle giornate da lunedì a venerdì.

Presentato Purtimiro 2017: il nuovo festival barocco torna a settembre

Al Rossini di Lugo l’evento diretto da Rinaldo Alessandrini si apre con Bach e si chiude con Monteverdi. Biglietti disponibili da maggio

Gli equivoci nel sembiante, Regia Jacopo Spirei
Uno degli spettacoli messi in scena nel 2016

La seconda edizione di Purtimiro torna a Lugo in anticipo rispetto allo scorso anno, quando il festival di musica barocca si svolse a fine anno. Gli appassionati potranno tornare al Rossini dal 29 settembre al 15 ottobre. In programma ci sono dieci eventi dei quali due dedicati alla rilettura del genio di Johann Sebastian Bach (Variazioni Goldberg e musiche per il violino).  Non mancheranno brani di Pergolesi, Stradella, Vivaldi, Caldara e Monteverdi e rarità assolute come l’opera “La Filli” di Giovanni Cesare Netti e il dittico buffo con “Fidalba e Artabano” di Giovanni Alberto Ristori e “Serpilla e Bacocco” di Giuseppe Maria Orlandini.

La direzione artistica è sempre a cura di Rinaldo Alessandrini: clavicembalista, musicologo, direttore, noto interprete per la musica del Sei-Settecento. Purtimiro 2017 apre con Johann Sebastian Bach e chiude con Monteverdi, due autori fondamentali nella sua carriera interpretativa.

Rinaldo Alessandrini
Rinaldo Alessandrini

Ed esattamente venti anni dopo che Alessandrini aveva licenziato la sua lettura dell’Arte della Fuga di Bach eccolo tornare all’amatissimo Bach con una nuovissima lettura delle celebri Variazioni Goldberg nel concerto inaugurale del 29 settembre al Teatro Rossini, che prende il titolo “Variations on Variations” e sottotitolo “Le Variazioni Goldberg di Bach come non si sono mai sentite”. Si tratta infatti della prima esecuzione della sua nuova trascrizione per archi e cembalo dell’immenso capolavoro reso celebre dalle interpretazioni pianistiche di Glenn Gould.

E un “altro” Bach è in programma il 14 ottobre alle 20.30: un “Crossdressing Bach” che vedrà il  clavicembalista romano suonare in duo con il violinista Enrico Gatti. Insieme rileggeranno a modo loro pagine originariamente nate per altri strumenti ma da Bach stesso trascritte in forme alternative.

Sabato 30 settembre sempre alle 20.30 sarà poi la volta di una rarità operistica di un compositore barocco di origine pugliese: Giovanni Cesare Netti, nato a Putignano di Bari nel 1649 e morto a Napoli nel 1686 a 36 anni. Si potrà ascoltare in forma di concerto l’opera “La Filli”,  esempio di commedia pastorale di scuola napoletana in cui protagonisti sono due coppie di giovani amanti le cui storie d’amore di intrecciano con inevitabili travestimenti, equivoci e colpi di scena. A dirigere sarà Antonio Florio alla testa della sua Cappella Neapolitana.

Sempre a lui  è affidato il terzo evento in cartellone, domenica 1 ottobre alle ore 16, col concerto dal titolo “Buffo sotto il Vesuvio” con la partecipazione straordinaria di Pino De Vittorio, attore-cantante che meglio di chiunque altro ha saputo interpretare e riproporre ai nostri giorni quella stagione straordinaria del passato, grazie alla perfetta intesa col complesso della Cappella Neapolitana di Antonio Florio, specializzato nel repertorio barocco napoletano. Sempre domenica al Rossini è in programma  il concerto “Il prete rosso all’opera” con  Alessandrini alla testa del Concerto Italiano. Il  “prete rosso” è  Antonio Vivaldi, del quale si potranno ascoltare arie e cantate dalla voce di Sara Mingardo, considerata uno dei più grandi contralti al mondo.

Altro grande genio del barocco è stato Alessandro Stradella (1639-1682), geniale autore di opere, musica strumentale e liturgica. “Ecco amore ch’altero risplende” è il titolo della ricca antologia di Sinfonie e Madrigali di Stradella in programma al Teatro Rossini venerdì 6 ottobre, con Alessandrini sul podio del Concerto Italiano.

Evento clou del festival è la messinscena di un cosiddetto “dittico buffo” in programma sabato 7 ottobre alle 20.30 con replica domenica 15 ottobre alle ore 16: due rari intermezzi in musica che a suo tempo conobbero un enorme successo in tutta Europa. Parliamo di “Fidalba e Artabano” del compositore di origine bolognese Giovanni Alberto Ristori (1692-1753) e “Serpilla e Bacocco”, ovvero “Il marito giocatore e la moglie bacchettona”, del prolifico compositore fiorentino Giuseppe Maria Orlandini (1676-1760).  A mettere in scena i due intermezzi buffi è stato chiamato un grande nome del teatro italiano, Walter Le Moli, classe 1947, molto attivo sia all’opera che nella prosa. In buca il Concerto Italiano, sul podio Alessandrini.

Domenica 8 ottobre alle 16 il “big” barocco di turno sarà invece Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736), autore dello Stabat Mater e delle due Salve Regina. Capolavori che verranno eseguiti nel concerto dal titolo “Virgo Virginum Praeclara” . Interpreti il controtenore Carlo Vistoli, il soprano Lucia Martín Cartón e l’Abchordis Ensemble diretto dal clavicembalista Andrea Buccarella.

Purtimiro prosegue venerdì 13 ottobre sempre al Teatro Rossini con la riproposizione per la prima volta in epoca moderna dell’oratorio “La Morte d’Abel” (1732) di Antonio Caldara (1670-1736). A interpretarlo sarà Alessandrini col suo gruppo-emanazione Concerto Italiano.

Ultimo appuntamento in cartellone (domenica 15 ottobre alle 20.30, subito dopo l’unica replica del dittico buffo delle ore 16) con  Claudio Monteverdi, di cui si celebra in tutto il mondo il 450esimo anniversario della nascita. “Dalla prima alla seconda pratica” è il titolo del concerto diretto da Alessandrini.

Biglietti da 7 a 32 euro in vendita dal 6 maggio sul circuito vivaticket.

 

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi