martedì
16 Settembre 2025

I minorenni possono fare apprendistato anche in settori diversi da quello di studio

Il chiarimento del ministero del Lavoro dopo la richiesta di una interpretazione avanzata dalla Regione Emilia-Romagna

Lavoro Cameriere GermaniaIl contratto di apprendistato stagionale può essere utilizzato anche dai minorenni in settori diversi da quello del percorso di istruzione frequentato. Dopo un confronto con il ministro del Lavoro, la Regione Emilia-Romagna ha ottenuto il parere positivo che permette ai giovani tra i 15 e i 25 anni d’età di essere assunti con un contratto di apprendistato di primo livello. Il chiarimento ha sciolto il nodo dell’interpretazione restrittiva della norma, in base alla quale ai giovani che stanno seguendo un percorso di istruzione liceale sarebbe stata preclusa la possibilità di avere una prima esperienza di accesso al mercato del lavoro con il contratto di apprendistato.

La Regione ha evidenziato come l’alternanza scuola-lavoro – obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi -, costituisca una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e a testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e, in futuro di lavoro.

La richiesta di precisazione interpretativa della normativa sollecitata dall’Emilia-Romagna è stata quindi segnalata dal ministero all’Ispettorato nazionale del lavoro, che ha chiarito che il contratto di apprendistato stagionale può essere stipulato anche in settori diversi da quelli del percorso di istruzione frequentato dai giovani studenti, ai quali va data la possibilità di acquisire le competenze organizzative, trasversali, umane e relazionali che possono rappresentare un patrimonio, non solo in relazione agli obiettivi formativi, ma più in generale quale bagaglio esperienziale per il proprio sviluppo professionale.

L’utilità dello strumento del contratto di apprendistato è garantita dalla sottoscrizione, da parte dell’istituzione formativa cui lo studente è iscritto, del protocollo che stabilisce il contenuto e la durata degli obblighi formativi del datore di lavoro (articolo 43, comma 6, del D.Lgs. n. 81/2015 ). Ne deriva che proprio la sottoscrizione del protocollo costituisce già una garanzia di coerenza del percorso formativo e di utilità del contratto di apprendistato ai fini dello sviluppo formativo e professionale dello studente.

La Cooperativa bagnini di Cervia conferma Ceccaroni alla presidenza

Il titolare del bagno Delfino di Pinarella si dice pronto per affrontare il tema Bolkestein: accantonato un fondo negli ultimi anni per la progettazione del Piano Industriale delle spiagge

Pexels Rachel Claire 4846172Si è riunita nei giorni scorsi all’hotel Dante di Cervia l’assemblea ordinaria degli imprenditori balneari della Cooperativa bagnini di Cervia per il rinnovo delle cariche sociali. Dopo l’approvazione del bilancio 2023, in particolare della voce dedicata al fondo Bolkestein prudentemente accantonato negli ultimi anni per la progettazione del Piano Industriale delle spiagge, è stato votato il consiglio di amministrazione che vede la conferma – in ordine di voti – di: Fabio Ceccaroni, Danilo Piraccini, Paola Batani, Luca Andreucci, Giuseppe Testa, Lorenzo Massi, Samantha Delorenzi, Denis Sintuzzi, Alice Pellacani, Davide Senni, Giorgio Lelli, Fabio Dell’Amore e l’ingresso di Mirko Baldazzi.

Il neoeletto cda si è poi riunito per eleggere il presidente, confermando all’unanimità Fabio Ceccaroni del Bagno Delfino di Pinarella, presidente uscente, nuovamente al vertice della cooperativa per i prossimi tre anni. Eletto all’unanimità anche il vice presidente, Lorenzo Massi. Confermata anche la delega speciale al consigliere Danilo Piraccini che si occuperà in particolare di Bolkestein.

«A causa della Bolkestein è sicuramente un momento storico molto pesante – ha affermato Fabio Ceccaroni –. Ma se i colleghi hanno deciso di votarmi non posso esimermi dal continuare a portare avanti i progetti e i percorsi intrapresi dalla cooperativa proprio per affrontare quello che si prospetta essere la sfida più grande: l’applicazione  della Direttiva Europea. Anche la decisione dei soci di confermare il cda uscente è un segnale di fiducia nel lavoro che la cooperativa sta facendo. Sono sicuro che il Piano industriale delle spiagge di Cervia, a cui la cooperativa sta lavorando da anni, è la strada più efficace per affrontare i bandi pubblici davanti ai quali dobbiamo farci trovare pronti per salvaguardare i nostri imprenditori balneari e le loro aziende. Un ringraziamento ai consiglieri eletti e collaboratori per il contributo e la stima manifestata nel tempo, ciò ha permesso di poter lavorare con serenità ed efficacia, condizioni essenziali per poter realizzare gli obiettivi di mandato».

Via al primo dei 32 cantieri stradali finanziati dal commissario per l’alluvione

Dal 29 aprile in via Compagnoni nel tratto tra corso Garibaldi e via Emaldi: previste modifiche alla viabilità

Via Compagnoni a LugoÈ in partenza a Lugo il primo dei 32 cantieri stradali di ripristino dei danni dell’alluvione finanziati dal commissario straordinario con 21 milioni di euro. Da lunedì 29 aprile lavori in da via Compagnoni nel tratto tra corso Garibaldi e via Emaldi.

Il cantiere determinerà alcune modifiche alla viabilità come la chiusura della strada nel tratto interessato, ovvero tra corso Garibaldi e via Emaldi, per tutta la durata dei lavori. Lunedì 29 aprile la chiusura scatta a partire dalle 8.40 circa. Giovedì 2 maggio viene invece realizzata una pre chiusura già a partire dall’intersezione con viale Miraglia per via Compagnoni e piazza Trisi per via Emaldi; via Emaldi sarà riaperta nella sera del 3 maggio. L’investimento per via Compagnoni è pari a 150mila euro e il progetto prevede, se necessario, il ripristino dei sottoservizi come gli allacci alle caditoie delle fognature se risultassero compromessi in fase di verifica di cantiere.

Il Pri passa dall’opposizione alla coalizione per il bis di Graziani come sindaco

Il Pri nell’alleanza di centrosinistra guidata dal Pd per le elezioni amministrative di Alfonsine. Laura Beltrani era capogruppo dell’Edera all’opposizione e ora sarà candidata in una lista della coalizione

Da Sx Venturi Graziani Beltrami FusignaniNella coalizione di centrosinistra a sostegno della conferma di Riccardo Graziani a sindaco di Alfonsine entra anche il Partito repubblicano italiano (Pri). Laura Beltrami, segretaria della federazione provinciale di Ravenna dell’Edera, sarà candidata al consiglio comunale con la lista “Alfonsine Sì Centrosinistra”: «Fino al 2019 mi sono candidata alle amministrative di Alfonsine in autonomia; dal 2024 mi assumo la “responsabilità storica” di entrare in una lista civica in alleanza con il Pd. La decisione è stata frutto di un’analisi di quanto sta accadendo in Italia e in Europa, dove avanza sempre più la necessità di contrastare il populismo e il sovranismo, che rischiano di distruggere l’Europa e di far naufragare l’Italia».

Beltrani sostiene che serva il campo laico, progressista, europeista del centrosinistra: «Un centrosinistra che sappia parlare agli elettori e dare le risposte giuste per governare i problemi. Iniziare il percorso dalle realtà più piccole come può essere il comune di Alfonsine, è un contributo a questa causa. Al candidato sindaco Riccardo Graziani va la mia stima avendo avuto modo in questi ultimi cinque anni di legislatura all’opposizione, di apprezzarne l’impegno, impegno che a volte dai cittadini non è stato percepito in pieno, forse anche per la sua riservatezza. Personalmente, se eletta mi impegnerò come sempre affinché le necessità di tutti i cittadini, soprattutto i più fragili e deboli, abbiano una risposta».

Graziani spende parole dolci per i repubblicani: «In questi anni in cui le difficoltà sono state molteplici, il Pri di Alfonsine con capogruppo Laura Beltrami ha sempre saputo esercitare le proprie funzioni con responsabilità, mai abbandonandosi ad una opposizione acritica. Abbiamo sempre saputo trovare le necessarie convergenze, cercando di fare prima di tutto il bene della comunità».

L’accordo di Alfonsine è un altro tassello che va nella volontà del segretario provinciale Eugenio Fusignani di omogeneizzare, per quanto possibile, la presenza repubblicana nel territorio della provincia di Ravenna e, più in generale, nella regione: «Ovviamente nell’ottica di un respiro che supera i confini municipali e che ha come orizzonte politico la strutturazione di un’area laica, repubblicana, liberal-democratica, riformatrice, europeista ed atlantista utile alla regione e al Paese».

Torri Hamon, la professoressa: «Il territorio non può bloccarsi per musealizzare»

La professoressa Ramona Quattrini è vicedirettrice del dipartimento di ingegneria civile, edile e architettura (Dicea) dell’Università delle Marche che ha seguito il progetto di museo virtuale in cui erano già state inserite le torri Hamon: 290mila euro di fondi europei all’Autorità portuale di Ravenna

Sarom Torri Est 3Le torri Hamon di Ravenna non esistono più. Il 16 aprile è cominciata la demolizione anche della seconda delle due rimaste nell’area dell’ex raffineria Sarom compresa tra Candiano e via Trieste nel tratto tra Pala De Andrè e svincolo con la Classicana. Per radere al suolo la prima erano bastate le due settimane precedenti. La memoria di quei manufatti in cemento armato alti 50 metri, torri di raffreddamento dalla particolare forma iperboloide utilizzate nei processi industriali interrotti nel 1985, resterà nel requiem sui social network, nel film Deserto rosso del 1964 e in un museo virtuale nato sul web tra 2019 e 2021.

Si tratta del progetto Remember nell’ambito delle iniziative dell’Unione europea. Lo scopo è promuovere il turismo attraverso la valorizzazione del patrimonio storico monumentale e immateriale dei porti in chiave turistica e la generazione di nuova economia e nuova occupazione. Oltre a Ravenna sono coinvolti altri sette porti dell’alto Adriatico tra Italia e Croazia: Ancona (capofila del progetto), Venezia, Trieste, Fiume, Zara, Dubrovnik, Spalato.

Ogni città portuale ha il suo museo virtuale visitabile al sito www.adrijo.eu con foto, video, testi e animazioni inerenti le eredità storico-culturali (la home page si apre proprio con il fotogramma di Monica Vitti nel film di Michelangelo Antonioni). Il totale dei fondi europei messi a disposizione è 2,8 milioni di cui 290mila assegnati all’Autorità portuale di Ravenna.

Le authority dei porti hanno potuto contare su un partner accademico: il dipartimento di ingegneria civile, edile e architettura (Dicea) dell’Università delle Marche. In particolare a occuparsene sono stati i professori Ramona Quattrini, vicedirettrice del Dicea, e Paolo Clini.

Professoressa Quattrini, qual è il principio ispiratore di questo progetto co-finaziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia 2014-2020?
«L’obiettivo è preservare e promuovere le eredità storiche e culturali delle città portuali dell’Adriatico, sia intangibili come culture e tradizioni, che tangibili come edifici e infrastrutture. L’intento era far capire che i porti non vanno visti come posti da cui tenersi lontani, ma sono un luogo di sedimentazione di culture e ognuno ha le sue specificità. Le Autorità portuali hanno cercato di smarcarsi dal ruolo di gestori delle attività più classiche degli scali per aprirsi ad altri orizzonti. Il tutto cercando di unire i fili tra le due sponde dell’Adriatico».

Il prodotto finale è il museo virtuale?
«Con la collaborazione del nostro dipartimento, soprattutto per gli aspetti tecnologici, e del museo di Zara, per gli aspetti più culturali, sono state scritte le linee guida. Le otto Autorità portuali si sono occupate di acquisire dati, preparare testi, realizzare video e modelli 3D nel periodo da gennaio 2019 a giugno 2022».

Sarom Torri EstCome sono state scelte “le opere” da esporre in un museo virtuale?
«Ogni singolo porto ha indicato le sue specificità, cercando corrispondenze fra Italia e Croazia: costruendo così una storia corale».

È corretto quindi dire che con questo progetto i porti cercano di inserire le proprie storie nell’offerta turistica del territorio in cui sorgono?
«È proprio così, infatti la linea di finanziamento europeo riguarda strumenti innovativi per la cultura e il turismo. Il patrimonio tangibile dei porti, in tutte le sue sfaccettature, ha una valenza turistica. Non dobbiamo concepire il museo come qualcosa che riguarda solo il passato ma anche l’oggi e il futuro».

434394706 10231363612343881 7144465887685772519 NLe torri Hamon di Ravenna sono una delle “opere” del porto di Ravenna nel museo virtuale Adrijo. Non è una contraddizione abbatterle?
«La cosa non mi sconvolge. Un bene può essere trasformato o anche abbattuto, soprattutto se ne abbiamo una documentazione che preserva la memoria. Non conosco nello specifico la vicenda delle torri Hamon, ma qualcosa che ha valore patrimoniale non deve essere conservato per forza nella sua interezza. È importante seguire o anticipare le necessità del territorio, nel conservare o modificare. Il valore ereditario delle torri, ad esempio, è nel cinema e quello non potrà mai essere cancellato. Ma il territorio deve andare avanti e non si deve bloccare per musealizzare qualsiasi cosa: le trasformazioni sono accettabili e il digitale garantisce che anche i posteri potranno conoscere lo scenario che li ha preceduti».

Così non si finisce per perdere tutta l’archeologia industriale?
«Non sempre ha senso musealizzare un edificio costruito per una funzione produttiva quando questa viene a cessare. Bisogna capire il contesto: se in sostituzione di un edificio del passato c’è qualcosa che porta più valori da più punti di vista, non solo economico, allora bisogna avere un approccio più disincantato. Il “dov’era com’era” è una ricetta che blocca il nostro paese».

Riparte la biblioteca su ruote della Classense

Il servizio del Bibliobus mette a disposizione libri e dvd per il prestito in zone “scoperte”

Bibliobus Classense

Ripartirà giovedì 2 maggio il Bibliobus, la biblioteca circolante della Classense che mette a disposizione libri e dvd per il prestito da parte dei cittadini residenti nei territori che saranno toccati dal percorso del mezzo, scelti tra quelli che non dispongono di una sede del sistema bibliotecario ravennate, con l’obiettivo di favorire in modo concreto la parità di accesso al patrimonio culturale.

Il servizio, che negli anni ha registrato un incremento di fruitori e un notevole gradimento da parte della comunità e dei turisti, ripartirà con un’ampia offerta: sugli scaffali della biblioteca su ruote si potranno trovare tutti i generi di letteratura, per accontentare lettrici e lettori di tutte le età; inoltre, è possibile fare richiesta di volumi posseduti dalle altre biblioteche ravennati e non solo, ricevendoli al successivo passaggio del mezzo.

Per accedere al servizio basta essere iscritti ad una delle biblioteche della Rete di Romagna e San Marino oppure ci si può registrare per la prima volta allo stesso Bibliobus.

I documenti presi a prestito potranno essere restituiti in qualsiasi biblioteca del sistema bibliotecario urbano oppure al Bibliobus nei successivi appuntamenti.

Questo il percorso del Bibliobus, dal 2 al 31 maggio e dall’1 settembre al 31 dicembre. Le date estive saranno consultabili a partire dai prossimi giorni sul sito della biblioteca.

  • Lido Adriano: area parcheggio di via T. Zancanaro
    1° e 3° venerdì del mese ore 15.30-18
  • Ponte Nuovo: c/o Polisportiva Ponte Nuovo
    2° e 4° mercoledì del mese ore 15.30-18
  • Porto Fuori: area parcheggio di via Combattenti Alleati
    1° e 3° martedì del mese ore 15.30-18
  • Punta Marina: piazza San Massimiano
    4° venerdì del mese ore 15.30-18
  • Ravenna: area parcheggio di via Caorle, 24
    1°, 2°,3° e 4° giovedì del mese ore 15.30-18
  • Ravenna: ia E. Mattei/via Lago di Garda
    1° e 3° mercoledì ore 15.30-18
  • San Pietro in Campiano: via 2 giugno 1946, 2
    2° e 4° martedì del mese ore 9.30-12
  • San Pietro in Campiano: via della Libertà, 1
    2° venerdì del mese ore 15.30-18
  • San Pietro in Vincoli: piazza Foro Boario
    4° martedì del mese ore 15.30-18
  • San Zaccaria: c/o Scuola Primaria di via della Libertà, 464
    3° martedì del mese ore 9.30-12
  • Savarna: piazza Italia
    1° martedì del mese ore 9.30-12
  • Savio: piazzale A. Gridelli
    2° martedì del mese ore 15.30-18

Effetto Pasqua ma non solo: primo trimestre da record per il turismo in provincia

I pernottamenti nel comune di Cervia sono cresciuti addirittura del 106 percento rispetto al 2019

Turisti Ravenna Pasqua
Turisti in centro a Ravenna nei giorni di Pasqua

Un primo trimestre da record, quello del 2024, per il turismo in provincia di Ravenna.

Stando ai dati Istat provvisori, infatti, sono 364.961 i pernottamenti registrati da gennaio a fine marzo nelle strutture ricettive del territorio. Un dato – influenzato dalla Pasqua anticipata, ma non solo – che rappresenta una crescita del 24 percento rispetto all’anno scorso e addirittura del 50,6 percento rispetto allo stesso periodo del 2019 pre pandemia.

I turisti veri e propri, i cosiddetti arrivi, sono stati invece quasi 135mila (+22,1 e +25,5 percento rispettivamente sul 2023 e sul 2019).

A pesare sul totale è l’ottima performance del comune di Cervia che ha registrato quasi 47mila turisti (di cui ben 5.500 stranieri), in crescita di oltre il 50 percento sia sul 2023 che sul 2019, e oltre 112mila pernottamenti, che sono quasi il 50 percento in più rispetto all’anno scorso e addirittura il 106 percento in più rispetto allo stesso periodo pre pandemia.

Risultati simili per i lidi ravennati, con quasi 75mila pernottamenti, mentre l’intero comune di Ravenna ha chiuso il trimestre con oltre 62mila turisti (+12,7 percento sul 2023 e +22,4 sul 2019) e quasi 177mila pernottamenti (rispettivamente +18 e +51 percento su 2023 e 2019).

Quella di Ravenna è la provincia con la migliore performance percentuale di tutta la regione insieme a Forlì-Cesena.

Rifiuti, la Tari aumenta dell’8 percento. «Inaccettabile»

La Pigna contro il Comune di Ravenna. Dal 2025 potrebbe arrivare la tariffa puntuale

Indifferenziato

Aumenti in vista per la Tari, la tariffa rifiuti, ben oltre le percentuali di inflazione. Si parla infatti di circa un 8% in più per famiglie e aziende del comune di Ravenna che dovranno pagare un totale di 35,8 milioni di euro per il servizio, come illustrato in commissione Bilancio dall’assessore all’Ambiente Gianandrea Baroncini.

Tra le ragioni dell’aumento ci sarebbero l’inflazione e l’estensione della raccolta porta a porta. Dal prossimo anno la tariffa dovrebbe inoltre diventare puntuale, ovvero si pagherà in base a quanti rifiuti si producono e per le aziende ci potrebbero essere detrazioni.

L’obiettivo confermato è quello del 79 percento di differenziateta entro il 2029.

Contraria agli aumenti l’opposizione con la Pigna in prima linea che già aveva sollevato il tema nei giorni precedenti che puntava il dito peraltro contro il servizio offerto, denito «in continuo peggioramento».

«L’ennesima stangata che dimostra ancora una volta come per il Pd i ravennati siano “polli” da spennare con continui aumenti delle imposte comunali» tuona la lista della consigliera Veronica Verlicchi. «Un aumento inaccettabile tanto più se si considera il fatto che il servizio del gestore Hera-Consorzi Cooperativi della raccolta dei rifiuti urbani è in continuo peggioramento, come testimoniano le innumerevoli segnalazioni che arrivano quotidianamente a Comune e Hera. Una situazione intollerabile alla quale noi de La Pigna ci stiamo opponendo con ogni mezzo, presentando proposte e formulando atti da sottoporre alla votazione del Consiglio Comunale. Evitare l’aumento si può e si deve».

Il 25 aprile in piazza – FOTO – Il sindaco e la Costituzione «antifascista»

L’appello del prefetto: «Basta divisioni»

Piazza gremita a Ravenna per le celebrazioni ufficiali del 25 aprile, 79esimo anniversario della Liberazione.

«Basta divisioni», è stato l’appello del prefetto Castrese De Rosa, riferito alle ormai consuete polemiche nazionali, mentre il sindaco Michele de Pascale ha sottolineato l’importanza della parola «forse difficile da pronunciare» – ha commentato – «antifascista». Come la Costituzione, di cui il sindaco ha letto alcuni articoli in piazza, sottolineando in particolare la richiesta di pace in questo momento delicato a livello internazionale.

«Dovrebbe essere una festa unificante, una festa di tutti coloro che credono nella libertà e nella democrazia. Purtroppo le sinistre si sono appropriate di questa festa, rendendola di parte e consegnandola alle piazze dell’odio e dell’intolleranza». Così in una nota, invece, il parlamentare della Lega Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna.

Molestie sessuali ai danni di una studentessa: arrestato professore

Prima i complimenti e qualche regalo, poi i presunti abusi. L’uomo è ai domiciliari

scuola insegnante professore
Foto di repertorio

Un professore ultracinquantenne di un istituto superiore di Ravenna è stato arrestato, e si trova ai domiciliari, con l’accusa di avere abusato di una studentessa minorenne che frequenta la stessa scuola.

L’uomo, riporta il Resto del Carlino, è stato raggiunto da ordinanza cautelare emessa dal Gip Andrea Galanti su richiesta del Pm Stefano Stargiotti.

La vicenda, secondo quanto ricostruito dalla polizia, si è sviluppata a fine 2023 quando l’uomo avrebbe iniziato a rivolgerle complimenti, battute, messaggi e qualche regalo. In altre occasioni ci sarebbero inoltre state molestie sessuali. L’insegnante è accusato di violenza sessuale aggravata. (fonte Ansa.it)

Uil: «Nel turismo non si trova personale perché i salari non sono adeguati»

Il sindacato mette in luce la tendenza delle imprese a privilegiare la forma dell’apprendistato perché ha costi minori rispetto all’inquadramento tradizionale

Adult Bath Towels Bed 1437861(1)«È giunto il momento di chiedersi come mai in pochi ambiscano a un lavoro nel settore turistico. Se non si trovano lavoratori è anche perché i salari nel settore del turismo non sono adeguati, si lavorano troppe ore spesso con parziale regolarizzazione contrattuale». Il sindacato Uil di Ravenna interviene nel dibattito, ormai puntuale ogni primavera, delle difficoltà lamentate dall’imprenditoria turistica nel reperire personale.

«Prima era colpa del reddito di cittadinanza – prosegue la nota del sindacato – e ora è colpa delle presunte limitazioni di applicazione dell’apprendistato per i minori? Se davvero non si trovano lavoratori le aziende hanno provato ad offrire condizioni di lavoro e salariali migliori per attrarre manodopera?».

Il riferimento alla formula dell’apprendistato è da legare alle perplessità del presidente di Confcommercio Rimini: «Un allievo/a dello Scientifico può già lavorare come lavoratore dipendente con contratto stagionale, ma non può essere assunto con l’apprendistato di primo livello poiché tale tipologia di apprendistato è riservata ad altre ipotesi applicative. Forse le aziende mirano a tale forma contrattuale unicamente per risparmiare contributi e retribuzioni: un’apprendista nel turismo è pagato l’80% della retribuzione rispetto ad un lavoratore qualificato. La soluzione al problema della carenza di manodopera potrebbe non essere quella di puntare sugli apprendisti, soprattutto se minorenni».

Uil parla di rispetto delle regole per quelle che sono a tutela di minorenni proprio in quanto soggetti vulnerabili, maggiormente sfruttabili o ricattabili: «È forse giunto il momento di mettere in discussione un modello imprenditoriale obsoleto che non è più in linea con i tempi che cambiano».

I sindacalisti accolgono con favore le recenti dichiarazioni di alcuni imprenditori riminesi che riconoscono un cambiamento culturale nella classe dei giovani lavoratori cambiando il modello da seguire per fare impresa: «Turni giusti, giorni di riposo garantiti con un’attenzione al benessere dei lavoratori. Serve un cambiamento culturale e di mentalità degli imprenditori del settore del turismo, solo così il settore sarà appetibile dai lavoratori che altrimenti sceglieranno altri settori».

La Uiltucs dell’Emilia-Romagna l’anno scorso ha svolto un’indagine sul lavoro stagionale: è emerso che il 73,8 percento dei lavoratori ha pensato di lasciare il lavoro prima della fine della stagione, l’86 percento pensa che il sistema debba cambiare in quanto servono paghe giuste, il 79 percento non si sente adeguatamente retribuito.

«Il contratto collettivo del Turismo, firmato da associazioni quali Confcommercio e Confesercenti, è scaduto da 5 anni e il mancato rinnovo non è certamente imputabile alle organizzazioni sindacali che si stanno battendo da tempo per avere un rinnovo giusto in termini di incrementi salariali. I prezzi dei ristoranti e degli alberghi aumentano ma i salari no. Non è arrivato il momento di redistribuire i profitti?».

Protocollo firmato tra Ausl e Coldiretti per promuovere sani stili di vita a tavola

Cuochi contadini, aziende agricole Campagna Amica, agriturismi Terranostra e Ausl danno avvio a corsi di cucina salutare rivolti a cittadini e pazienti

Firma Protocollo Con PrefettoContribuire a promuovere il benessere nel piatto e la salute quale sano stile di vita alimentare è l’obiettivo del primo protocollo d’intesa tra Ausl Romagna e Coldiretti della provincia di Ravenna. Siglato nella mattinata di oggi, 24 aprile, all’agriturismo Martelli di Borgo Montone, il protocollo parte dal Piano Regionale della Prevenzione 2022-2025 ponendosi in continuità con gli obiettivi e gli indirizzi della Legge regionale 19/2018 rispetto allo sviluppo di sani stili di vita nell’ambito dei servizi sanitari, con l’obiettivo di riuscire a cambiare i comportamenti che determinano un rischio clinico per la salute stessa della persona, in quanto in grado di provocare malattie croniche generative non trasmissibili.

Sulla base delle indicazioni nazionali e internazionali (Linee Guida per una Sana Alimentazione Crea), che ribadiscono la necessità di coinvolgere ed incentivare nel cittadino, soprattutto se già fragile per patologia o altra situazione di difficoltà, la filosofia del corretto stile alimentare, il protocollo siglato tra Ausl Romagna e Coldiretti Ravenna darà attuazione a specifici percorsi di educazione teorico–pratico rivolti al miglioramento delle abitudini alimentari dei cittadini e/o pazienti con il coinvolgimento ove possibile anche di familiari e/o caregiver.

«Coldiretti Ravenna – spiega il presidente Nicola Dalmonte – già attiva sul fronte della promozione del cibo salutare, della filiera corta e dell’educazione alimentare attraverso i mercati, le aziende agricole e gli agriturismi delle reti Campagna Amica e Terranostra, nonché mediante il coinvolgimento del patronato Epaca e dei Movimenti Donne Impresa, Giovani Impresa e Senior – ritiene fondamentale questa nuova collaborazione con Ausl e si impegna ad offrire sia le materie prime utili agli interventi laboratoriali in coerenza alla rotazione stagionale sia, in ciascun distretto sanitario della provincia di Ravenna, un’adeguata location funzionale all’esecuzione dei laboratori pratici di cucina salutare che vedranno in cattedra i cuochi contadini di Terranostra affiancati ovviamente dal personale Ausl».

«Attraverso questi percorsi formativi – spiega la direttrice della Sanità pubblica, Raffaella Angelini – ci poniamo l’obiettivo di far conoscere le diverse tipologie di alimenti, le loro capacità nutrizionali, una corretta composizione di pasto completo e salutare, introdurre la conoscenza e la differenza tra abbinamenti alimentari corretti e abbinamenti da evitare, in quanto capaci di interferire con eventuali terapie mediche, ma anche far comprendere quanto sia importante riuscire a garantire la rotazione dei nutrienti nel corso della giornata, e non ultimo vogliamo incentivare un approccio costante ad una alimentazione corretta e sana che possa essere facilmente acquisita come abitudine alimentare all’interno delle famiglie con o senza soggetti fragili».

I percorsi di educazione alimentare teorico–pratica, il cui calendario e programma sarà divulgato nelle prossime settimane sui canali Ausl – saranno infatti aperti a tutti i cittadini-consumatori che intendano acquisire competenze relative alla preparazione di pasti che siano al tempo stesso salutari e gustosi attraverso l’utilizzo di prodotti, quanto più possibile freschi, territoriali, a filiera corta, stagionali e correttamente abbinati, al fine di consentire al partecipante di raggiungere e conservare nel tempo un reale ed effettivo benessere fisico e psicologico.

I laboratori pratico-didattici di cucina salutare si svolgeranno in ciascuno dei tre distretti sanitari della provincia (Ravenna, Lugo e Faenza) con la collaborazione dei cuochi contadini associati a Coldiretti e alle reti Campagna Amica-Terranostra rappresentati oggi da Gianluca Martelli, titolare dell’Agriturismo Martelli, sede su Ravenna dei corsi, nonché Presidente di Terranostra Ravenna, l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio rurale di Coldiretti. «Promuovere il benessere e il gusto nel piatto partendo da prodotti locali, a km zero e di stagione e soprattutto rispettando ed esaltando le caratteristiche nutrizionali di tali  prodotti, è ciò che negli agriturismi Terranostra facciamo quotidianamente – afferma Martelli – bene, dunque, questa nuova collaborazione con Ausl che ci consentirà di educare al mangiar sano in un momento storico in cui origine e trasparenza delle produzioni e, quindi di ciò che rischia di finire sulle tavole degli italiani, è costantemente minacciato dal falso made in Italy che giunge dai Paesi Ue ed extra Ue».

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