Geo Barents, concluse le operazioni di sbarco dei 336 migranti – FOTO

Nessuna criticità. Il Sindaco: «La risposta della città e della sua comunità anche in questa circostanza è stata esemplare». Bonaccini: «La solidarietà fa parte di ciò che siamo».

WhatsApp Image 2024 01 03 At 08.12.43Si sono concluse alle 13 le operazioni di sbarco dei 336 migranti a bordo della nave Ong Geo Barents di Medici Senza Frontiere. Nessuna criticità, ora i migranti sono al Pala De André per le visite mediche, triage infermieristico, colloqui con i Servizi Sociali e Mediatori, adempimenti di polizia.

Si tratta di donne e uomini, soccorsi in mare in acque libiche dalla Guardia costiera, provenienti da Pakistan, Siria, Eritrea, Bangladesh, India, Senegal, Sudan del Nord e del Sud, Egitto, Nigeria, Palestina, Sri Lanka e Yemen. Trentaquattro di loro sono minorenni27 dei quali non accompagnati. A bordo c’era anche una donna incinta. Si tratta del più alto numero di migranti mai sbarcato in Emilia-Romagna. Ad assisterli, la macchina organizzativa dell’Emilia-Romagna: oltre 200 operatori tra personale della Prefettura, del Comune di Ravenna, forze dell’ordine, medici, infermieri, mediatori culturali, Croce Rossa e volontari della Protezione Civile.

Una giornata iniziata alle 7 di stamattina con l’arrivo in rada, approdo a Porto Corsini, poi la salita a bordo dei Medici Usmaf, Croce Rossa Italiana, 118 e lo sbarco dei primi migranti alle 8. Una giornata lunga che si chiuderà con i trasferimenti dei migranti in Lombardia (112), in Toscana (112) e a Bologna per i restanti 112, che saranno ripartiti tra le varie province. A Ravenna ne rimarranno 10.

«Le operazioni di sbarco dei 336 migranti salvati in mare, sono terminate come da programma – ha dichiarato il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale –. Al netto della domanda più volte fatta al Governo e a cui non è mai stata data risposta, sul perché vengano individuati per gli sbarchi porti del centro-nord, allungando così il viaggio delle navi con tutti i rischi connessi, la risposta della città di Ravenna e della sua comunità anche in questa circostanza è stata esemplare. Le nostre politiche di accoglienza si fondano su due pilastri fondamentali: umanità e organizzazione. Qualsiasi intervento parte dal fatto che abbiamo a che fare con un flusso di esseri umani provenienti da esperienze tragiche e da un viaggio drammatico. Questa umanità si contrappone alla disumanità delle tante speculazioni politiche, promesse tradite, slogan violenti che abbiamo udito e a cui ha poi seguito la moltiplicazione degli sbarchi. Ma l’umanità è, purtroppo, una condizione necessaria, ma da sola non sufficiente per gestire un fenomeno tanto complesso, servono una strategia complessiva sui flussi migratori, che può essere messa in campo solo dalla Repubblica italiana e dall’Unione Europea, e grandi capacità organizzative. Ciò che abbiamo potuto fare come comunità ravennate è disporre un’organizzazione efficace e una capacità di gestione a carattere locale. In questo senso l’efficienza del personale del Comune di Ravenna e dello Stato, di quello socio-sanitario, di polizia, di volontariato, di Croce rossa italiana, di mediazione culturale, dimostra che agendo con serietà, professionalità e umanità, anche una sfida drammatica e complicatissima come quella della gestione dei flussi migratori può essere vinta».

«Ancora una volta, la macchina dell’accoglienza regionale, pur dinanzi a una situazione senza precedenti per il numero di persone da assistere, si è attivata con prontezza e con un grande dispiegamento di forze per prestare soccorso a chi si trova in condizioni di difficoltà – affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore al Welfare, Igor Taruffi – donne, uomini e bambini fuggiti da situazioni drammatiche, spesso dalla guerra, che hanno trascorso molti giorni in mare dopo essere sopravvissuti a un naufragio. A tutti gli operatori che in queste ore stanno lavorando senza sosta, al nostro personale medico e sanitario, sempre in prima linea, con professionalità e umanità, per prestare le cure necessarie a coloro che ne hanno più bisogno, va il nostro ringraziamento».

«Di fronte a un Governo che diceva di voler chiudere addirittura i porti e si trova invece a gestire in maniera improvvisata gli arrivi e l’accoglienza, lasciando spesso soli i territori – aggiungono presidente e assessore -, l’Emilia-Romagna, come sempre, risponde con i fatti. Perché la solidarietà fa parte di ciò che siamo, e rappresenta un valore irrinunciabile».

CGIL BILLB REFERENDUM 09 – 16 05 24
RFM 2024 PUNTI DIFFUSIONE AZIENDE BILLB 14 05 – 08 07 24
SAFARI RAVENNA BILLB 13 – 19 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24