martedì
23 Dicembre 2025

Tra pupazzi, marionette e immagini documentarie, al Comunale di Russi va in scena il fango dell’alluvione

Ultimo appuntamento della rassegna “Acqua”, il progetto di Ater Fondazione e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna che ha coinvolto i Comuni della Bassa Ravennate in un percorso di incontri, spettacoli e riflessioni sul cambiamento climatico, raccontato attraverso differenti linguaggi e punti di vista.

A chiudere il programma, mercoledì 5 novembre (ore 20.45) al Teatro Comunale di Russi, sarà Golem_e fango è il mondo, lo spettacolo vincitore del bando regia Under 35-Biennale Teatro 2025, scritto e diretto da Mariasole Brusa, con protagonisti Eva Luna Betelli, Giovanni Consoli, Sofia Orlando, Angela Dionisia Severino.

Golem_e fango è il mondo è un’esperienza immersiva e visionaria che intreccia teatro di figura, animazione e immagini documentarie per esplorare il legame profondo e a volte drammatico tra uomo e natura. Ispirato alla leggenda del Golem e all’esperienza personale dell’autrice vissuta durante l’alluvione del 2023 in Romagna, «lo spettacolo dà forma all’emozione, alla fragilità e alla forza di chi resiste – si legge nella cartella stampa -. Tra ombre, pupazzi, marionette e sogni: un viaggio poetico nella materia e nell’immaginazione, un invito a interrogarci sul nostro ruolo nel ciclo eterno di creazione, distruzione, rinascita, a riconnetterci con noi stessi, a riscoprire la bellezza nella rovina, la speranza nella disperazione, la vita nel fango».

Falciato in bici da un’auto pirata: muore Ettore Pausini, 78enne zio della cantante Laura

Un uomo di 78 anni originario di Solarolo è stato ucciso ieri, 2 novembre, in un incidente stradale in provincia di Bologna: un’auto lo ha travolto in bici in via degli Stradelli Guelfi, nel tratto tra Castenaso e San Lazzaro di Savena, e non si è fermata a prestare soccorso. La vittima è Ettore Pausini, appassionato ciclista e zio della nota cantante Laura Pausini.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e le forze dell’ordine ma, nonostante i tentativi di rianimazione, per l’anziano non c’è stato nulla da fare. Secondo le prime ricostruzioni, verso le 13.30 il 78enne stava tornando da una delle sue uscite in bicicletta quando, per cause ancora da accertare, è stato travolto da un’auto che procedeva in direzione opposta. L’impatto è avvenuto all’altezza del civico 12. I carabinieri hanno avviato un’indagine analizzando le telecamere di sorveglianza della zona per identificare il responsabile. Secondo quanto riporta il sito de Il Resto del Carlino, la vettura è stata ritrovata parcheggiata sulla stessa strada a distanza di un paio di km dall’incidente in direzione Pilastro, parcheggiata. Il veicolo non risulta rubato.

Ettore Pausini, vedovo con una figlia residente in Trentino, era conosciuto a Bologna dove lavorava come barbiere in piazza Azzarita. Negli anni scorsi aveva affrontato e superato un tumore, diventando poi testimonial dell’associazione Onconauti che si occupa di riabilitazione per pazienti oncologici.

Travolto da un treno in fase di frenata, è grave al Bufalini

Un uomo è stato colpito da un treno in fase di frenata, al secondo binario della stazione di Ravenna nella tarda serata di ieri, domenica 2 novembre. Si tratta di un ragazzo di 27 anni di origini straniere, ricoverato d’urgenza al Bufalini di Cesena con gravi ferite riportate in particolare alle gambe, oltre al trauma cranico. Il giovane ha perso parecchio sangue ma era cosciente al momento dei soccorsi e non sarebbe in pericolo di vita. Fortunatamente il treno che lo ha investito, proveniente da Rimini, si stava fermando in stazione. Sul posto anche i vigili del fuoco – per liberare il ferito, rimasto incastrato sotto ai binari – e la polizia, che dovrà cercare di ricostruire la dinamica. Non risultano coinvolte altre persone nell’incidente, che si è verificato attorno alle ore 22.

Le pagelle del Ravenna che ha battuto l’Ascoli: la rivincita di Anacoura, che eleganza Esposito

Ecco le pagelle del Ravenna che ha vinto il big match contro l’Ascoli (qui cronaca, tabellino e classifica)

ANACOURA 7,5: la rivincita del giocatore finora più criticato della squadra: il miracolo su D’Uffizi nel primo tempo, ancora non lo sapevamo, ma vale i 3 punti. Si fa trovare poi sempre pronto sui tiri da fuori. Qualche apprensione con i piedi.

SCARINGI 6,5: mezzo punto in più per il rischiosissimo ma efficacissimo salvataggio in scivolata in piena area di rigore su Rizzo Pinna lanciato a rete, che ha strappato l’ovazione del Benelli sul finire del primo tempo. Comunque sempre attento.

ESPOSITO 7: certo, a volte lascia pericolosamente scoperta la zona centrale della difesa, ma gli automatismi di squadra dovrebbero servire proprio a colmare queste lacune. Quando parte palla al piede è uno spettacolo e riesce nell’impresa di essere tra i più pericolosi del Ravenna anche da ultimo uomo. Preciso pure negli uno contro uno difensivi, sempre elegante. Impossibile anche solo pensare di farne a meno.

SOLINI 6,5: contribuisce con la solita sicurezza a mantenere inviolata la porta del Ravenna, andando anche oggi vicino al gol di testa.

DONATI 6,5: si prende la responsabilità di giocare il pallone (quasi) sempre, dando sicurezza anche a chi gli sta vicino. E poi partecipa anche quando viene sostituito, facendo da sorta di vice a Marchionni e invitando la tribuna a battere le mani, un leader. (42′ st DA POZZO 6,5: pochi minuti, ma il gol di Okaka è per metà anche suo).

TENKORANG 6: poteva fare sicuramente meglio nell’occasione più ghiotta del Ravenna, dopo pochi minuti. In crescita rispetto alle ultime uscite, ma non ancora dominante come in settembre, gol a parte.

LONARDI 5,5: perde un paio di palloni sanguinosi nel primo tempo e in fase di possesso non riesce a dare ritmo, men che meno a prendersi la squadra sulle spalle, come successo invece in altre occasioni. Mezzo punto in più per la fase difensiva, con alcuni recuperi importanti abbassandosi tra i difensori (30′ st FALBO 6,5: per il cross da cui arriva il gol).

ROSSETTI 6: non si scompone davanti all’insistente possesso palla dell’Ascoli, mantenendo sempre la posizione giusta e chiudendo gli spazi. Poco coinvolto in fase di possesso.

RRAPAJ 6,5: sbaglia più del solito le scelte e la misura delle giocate, ma la sua generosità è quasi commovente ed è bravo a inserirsi nei pochi spazi che l’Ascoli lascia scoperti (42′ st Ilari sv).

SPINI 5,5: il controllo in corsa prima di servire l’assist per l’occasione di inizio gara di Tenkorang è una chicca per esteti del gioco del pallone, così come l’uno-due chiuso d’esterno a Donati nel finale della prima frazione di gioco. Danno ancora più fastidio quindi le scelte sbagliate e le palle perse in ripartenza. Un potenziale bel giocatore, ma ancora alla ricerca della maturità (18′ st ZAGRE 5,5: rispetto ad altre volte, non riesce a cambiare la partita, perdendosi spesso il pallone tra i piedi dopo alcuni tentativi di incursione. Si fa sentire fisicamente).

LUCIANI 5,5: si batte, ma ha poche occasioni, è poco servito e fa quel che può. Forse anche un po’ meno… (30′ st OKAKA 7,5: che dire, in un quarto d’ora colleziona una percussione di venti metri che gli altri sembrano volare via, segna il quarto gol (ancora una volta decisivo) in una settimana, irride un avversario battendogli le mani in faccia, litiga con mezza panchina dell’Ascoli e invita la tribuna a cantare. Quando entra in campo, il Benelli si accende).

Vergognosi cori razzisti dei tifosi dell’Ascoli al Benelli

Ululati di gruppo, epiteti razzisti, irripetibili, urlati senza vergogna contro i giocatori di colore del Ravenna. I tifosi ascolani presenti in massa al Benelli in occasione del big match di Serie C vinto dai giallorossi hanno chiuso nel peggiore dei modi la loro trasferta.

Con lo stadio semi deserto, infatti, gli ultras bianconeri rimasti sugli spalti se la sono presa in particolare con Tenkorang e Okaka (che ha realizzato il gol decisivo) mentre il Ravenna stava svolgendo il classico lavoro fisico post partita sul campo del Benelli. Non cori isolati, né di una piccola minoranza, ma che hanno visto la partecipazione di decine di persone in gruppo. E che non dovrebbero restare impuniti. Secondo quanto si apprende, infatti, in campo era ancora presente un rappresentante della procura federale.

Marchionni e i cambi che hanno deciso la partita: «Fortuna…». Anacoura: «Grazie a mister e società per la fiducia»

«Avevamo bisogno di vincere una partita così, avevamo bisogno di prendere punti contro una grande del campionato per dimostrare che possiamo stare lassù». L’allenatore del Ravenna, Marco Marchionni, è soddisfatto della vittoria sull’Ascoli (1-0, Okaka): i giallorossi restano secondi a un punto dalla vetta occupata dall’Arezzo e lasciano i bianconeri a tre punti di distacco.

Il Ravenna è riuscito nell’impresa di segnare un gol alla miglior difesa del calcio professionistico in Europa (prima sconfitta in campionato per l’Ascoli) e non prendere gol dal miglior attacco del girone B della serie C: «Questo significa tanto – riconosce Marchionni –. È stato determinante un episodio, mentre in altre occasioni gli episodi ci avevano sfavorito. Queste partite, però, ti spremono molto mentalmente e ti costringono a fare subito risultato domenica prossima altrimenti non è servito a niente». La pressione aumenta: «Quando dimostri che puoi stare lassù poi tutti si aspettano di continuare a restarci e questo rende tutto più difficile».

In due settimane al Benelli si sono viste prima l’Arezzo e poi l’Ascoli. L’allenatore giallorosso spende parole di elogio in particolare per i bianconeri: «Sono diverse, l’Arezzo sfrutta più i singoli e l’Ascoli è più corale e più bello da vedere. Non dimentichiamo che l’Ascoli ha dei giocatori di categoria superiore che fanno la differenza».

Per Okaka quarto gol in tre partite. Marchionni si gode l’attaccante 36enne (con cui ha anche giocato in serie A nella Sampdoria e nel Parma): «Giocatori come lui e Donati possono fare la differenza anche con pochi minuti a disposizione. L’ho messo dentro quando stavamo facendo fatica a tenere su la palla in attacco e avevamo bisogno di qualcuno che ci aiutasse. Preferisco al momento sfruttare Okaka solo per 15 minuti, sapendo che può darci una mano, piuttosto che farlo giocare mezz’ora ma dovendola fare senza poter dare il massimo per tutto il tempo perché non ha la condizione fisica ottimale. Okaka sa fare gol anche grazie alla sua grande esperienza».

Da sottolineare che nell’azione della rete hanno partecipato Falbo, Da Pozzo e Okaka, tutti e tre messi in campo nel secondo tempo. L’allenatore ravennate ironizza: «Allora siamo stati fortunati…». Poi si fa serio: «Falbo è stato bravo a fare quel cross nel modo giusto e poi in area Da Pozzo sul secondo palo ci è arrivato e sulla respinta del portiere ha completato l’azione Okaka con il gol».

Una fetta del successo del Ravenna sull’Ascoli ha il nome di Francesco Joyce Anacoura. Il portiere ha mantenuto inviolata la porta in più di un’occasione: «Ho fatto il mio, è il mio lavoro. Sono contento per esser riuscito a dare una mano alla squadra a portare a casa i tre punti, che era l’obiettivo». Una prestazione che riscatta le incertezze viste contro l’Arezzo. «Sono sempre lo stesso giocatore di due settimane fa, sempre lo stesso portiere. Nel calcio può capitare di sbagliare e sono molto autocritico nel riconoscere di aver sbagliato. Devo ringraziare i compagni, il mister e la società che mi hanno dimostrato grande fiducia e mi sono stati vicini perché quando qualcuno viene messo in croce per un errore è il primo a starci male e invece se l’ambiente crede in te è più facile ripartire».
L’estremo difensore indica la via per il futuro: «Adesso più squadre staranno attente al Ravenna, ma noi dobbiamo continuare con l’unica cosa che sappiamo fare, il lavoro».

Tra i giocatori a prendere il microfono a fine partita anche Joshua Tenkorang, vicino al gol a pochi minuti dal calcio d’inizio. «Vedo gli avversari più attenti nel marcarmi in area, forse è anche per questo che non riesco a segnare come all’inizio, ma l’importante è che oggi la squadra abbia vinto. C’è un po’ di rimpianto per quell’occasione dopo pochi minuti perché potevo fare meglio, sono stato colto di sorpresa dall’errore del difensore davanti a me. Sono consapevole che devo migliorare ancora tanto, soprattutto nella fase di palleggio e infatti ci sto lavorando in settimana».

Tra i migliori in campo, il difensore Adriano Esposito: «Siamo molto contenti di aver vinto e di non aver subito gol contro una squadra molto forte in attacco. Siamo stati coraggiosi e bravi a giocare uomo contro uomo tutta la partita. Personalmente sono contento di essere tornato titolare. Io e Bianconi siamo due giocatori con caratteristiche diverse: a me piace portare palla per cercare di liberare le giocate, ma la cosa importante è che faccia bene la squadra».

Delirio al Benelli: ancora Okaka, il Ravenna batte un ottimo Ascoli e continua a sognare – TABELLINO – CLASSIFICA

RAVENNA-ASCOLI 1-0
Ravenna (3-5-2): Ancoura; Scaringi, Esposito, Solini; Donati (42′ st Da Pozzo), Tenkorang, Lonardi (30 st Falbo), Rossetti, Rrapaj (42′ st Ilari); Spini (18 st Zagre), Luciani (30 s.t Okaka). All. Marchionni
Ascoli (4-2-3-1): Vitale; Alagna, Curado, Rizzo, Pagliani (27 s.t Guiebre); Damiani, Milanese ( 42 s.t Ovisazach); Silipo, Rizzo Pinna, D’Uffizi (s.t Ndoj); Gori (27 s.t Chakir). All.: Tomei
Rete: 43′ st Okaka.
Ammoniti: Solini (R), Alagna (A), Rizzo (A), Okaka (R)
Calci d’angolo 5-5.
Tiri (di cui in porta) 7 (3) – 11(6)
Fuorigioco: 1 -1
Recupero 0′ – 4′
Falli commessi: 12 – 10

Una vittoria pesantissima, che vale molto più di 3 punti, arrivata grazie al quarto gol in una settimana di un ritrovato Stefano Okaka, contro la miglior squadra vista quest’anno al Benelli, migliore probabilmente anche dell’Arezzo capolista. Un Okaka che nel finale si trasforma anche in capopopolo, incitando tutto lo stadio e dando davvero un volto diverso alla stagione di tutto il Ravenna, come i tifosi speravano questa estate quando la sua era ancora soltanto una scommessa (per qualcuno campata per aria).

Una vittoria che arriva quando ormai lo 0-0 sembrava scritto, e sarebbe stato comunque un punto importante per il Ravenna, che parte benissimo nei primi dieci minuti e poi lascia con il passare dei minuti il pallino all’Ascoli, squadra organizzata, tecnica, che non butta mai via un pallone, sempre propositiva. Solo la versione migliore vista finora di Anacoura (miracoloso nel primo tempo su D’Uffizi) permette al Ravenna di uscire dal Benelli con la porta inviolata.

L’Arezzo capolista resta a un solo punto di distanza, l’Ascoli scivola a -3 dei giallorossi.

CLASSIFICA: Arezzo 31, Ravenna 30, Ascoli 27, Forlì e Guidonia 20, Ternana 19, Carpi 18, Gubbio 17, Pineto e Campobasso 16, Sambenedettese, Pianese e Juventus Next Gen 14, Vis Pesaro 13, Pontedera 12, Bra e Livorno 10, Perugia e Torres 7, Rimini -1.

Ravenna travolge l’ambiziosa Taranto davanti a oltre mille tifosi al Pala De André

Con una prestazione di altissimo spessore, la Consar Ravenna travolge al Pala De Andrè la Prisma La Cascina Taranto e si prende una vittoria di prestigio per 3-0 contro una delle candidate al salto di categoria.

Funziona tutto al meglio nella Consar: dalla regia lucida di Russo alla fase break e muro- difesa, esalata dal duo Canella-Bartolucci che chiude con una percentuale di positività superiore al 60% ed è incisivo ed efficace l’attacco, che trova in Dimitrov l’mvp con 16 punti nel giorno del suo 26esimo compleanno. Taranto paga oltremisura l’assenza dell’opposto Lawani, che potrà debuttare dalla prossima partita, l’incapacità di trovare continuità e i tanti errori commessi (14 in totale), soprattutto nel secondo set, quando vanifica un vantaggio di cinque punti.

Il commento del coach Antonio Valentini: «Sono molto contento per la vittoria, per la prestazione dei ragazzi ma anche per l’evoluzione di alcune situazioni del nostro gioco, su cui stiamo lavorando tanto. A differenza delle due gare precedenti, questa sera abbiamo avuto l’approccio giusto già nelle prime azioni e poi nel secondo set, quando Taranto ha cominciato a metterci più in difficoltà con la battuta, e a prendere un buon vantaggio, mi è piaciuta la reazione della squadra che col cambio palla e lavorando bene col break, con le fasi della battuta e del muro».

Ravenna-Taranto 3-0 (25-15, 25-20, 25-18)
CONSAR RAVENNA: Russo 3, Dimitrov 16, Bartolucci 10, Canella 3, Zlatanov 13, Valchinov 11, Goi (lib.), Gottardo. Ne: Iurlaro, Ciccolella, Giacomini, Bertoncello, Gabellini, Asoli (lib.). All.: Valentini.
PRISMA LA CASCINA TARANTO: Yamamoto 1, Cianciotta 10, Bossi 3, Sanfilippo 4, Pierotti 8, Antonov 12, Gollini (lib.), Luzzi (lib.), Lusetti, Lorusso, Hopt, Zanotti 1. Ne: Galiano. All.: Graziosi.
ARBITRI: Jacobacci di Pellestrina e Nava di Monza.
NOTE: Durata set: 24’, 30’, 28’, tot. 82’. Ravenna (4 bv, 8 bs, muri, 6 errori, 54% attacco, 46% ricezione), Taranto (4 bv, 5 bs, 2 muri, 14 errori, 33% attacco, 49% ricezione). Spettatori: 1.100. Mvp: Dimitrov.

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Influenza aviaria, abbattuti 150 polli e impianto sotto sequestro tra Forlì e Ravenna

Un focolaio di influenza aviaria è stato individuato in un allevamento della pianura forlivese, in un’area di confine con Ravenna. Abbattuti 150 polli da carne e impianto posto sotto sequestro.

Lo riporta l’edizione forlivese del Resto del Carlino.

«Dopo il sospetto e la conferma della malattia l’impianto è stato posto sotto sequestro, sono stati abbattuti 150 polli da carne ed è stata fatta una prima disinfezione – dice al giornale Claudio Romboli, direttore del servizio Sanità animale e igiene della produzione zootecnica dell’Ausl Romagna – L’allevamento resterà vuoto per circa due mesi».

Il primo campione biologico era stato inviato dall’impresa stessa dopo aver riscontrato mortalità anomala in un settore dell’allevamento. L’esito genetico dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha stabilito che il virus non è correlato ai focolai del nord Italia presenti in questa stagione, quindi è probabile che l’introduzione sia dovuta a fauna selvatica.

L’Ausl ha verificato gli stabilimenti industriali nel raggio di 10 chilometri e al momento sono tutti negativi. Sotto controllo anche tutti gli stabilimenti che sono stati in contatto tramite l’accesso di veterinari, personale e mangimi.

Romboli lancia un appello ai cittadini che hanno animali da cortile: «Tante famiglie in campagna hanno delle galline: consigliamo di tenerle chiuse e separate dagli animali selvatici. La prevenzione è fondamentale». (fonte Ansa.it)

Economia, dopo il Covid la provincia di Ravenna è cresciuta meno di Italia ed Emilia-Romagna

Rispetto all’anno pre-Covid (2019), la provincia di Ravenna è cresciuta meno delle medie nazionale e regionale, piazzandosi al 56esimo posto in Italia (leggermente sotto Forlì-Cesena e 13 posizioni sopra all’altra provincia romagnola, Rimini) nella classifica stilata dall’ufficio studi della Cgia, l’associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre.

La stima è quella della crescita economica registrata tra il 2019 e il 2025, tra i vari lockdown che si sono susseguiti nel 2020/2021, i contraccolpi negativi provocati dalla pandemia, l’impennata dell’inflazione, lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina e il caro energia.

In questo lasso di tempo il Pil reale dell’Italia è aumentato del 6,4 per cento, a fronte di una media dei paesi dell’Area Euro del +6,2 percento. La provincia di Ravenna registra invece una crescita del 5,1 percento. In testa alla classifica Siracusa (addirittura +44,7 percento) e Caltanisetta (+13,5), con Milano (+12,9) a chiudere il podio.

Per quanto riguarda le regioni, la crescita più sostenuta è quella della Sicilia, mentre l’Emilia-Romagna si colloca al settimo posto con un +5,6 percento.

Molto diversi i risultati dell’analisi della ricchezza pro capite relativa al 2025, con Ravenna al 28esimo posto in Italia con un Pil per abitante di 39.804 euro, circa 1.500 euro in più della media italiana, ma 5mila euro in meno di quella regionale; Ravenna è infatti la terzultima provincia dell’Emilia-Romagna davanti solo a Rimini e Ferrara (nella top ten italiane le emiliane Bologna, Modena, Parma e Reggio Emilia). L’area più ricca d’Italia risulta essere la Città Metropolitana di Milano che conta un Pil per abitante pari a 75.127 euro.

Spruzzano spray al peperoncino a bordo del bus, ragazzina in ospedale

Hanno spruzzato spray urticante al peperoncino su un autobus di linea, nella tratta tra Ravenna e Villanova, creando il panico a bordo. È successo a bordo di un pulmino della ditta Gamberini (che fornisce il servizio pubblico) attorno alle 15 di ieri, sabato 1° novembre.

I fatti sono riportati con ulteriori dettagli sui due quotidiani in edicola oggi.

A causa dello spray, l’autista del pulmino è stata costretta a fermarsi e a far scendere i passeggeri, alcuni momentaneamente in difficoltà respiratoria. Ad avere la peggio una ragazzina, portata in ospedale per accertamenti. Oltre alle ambulanze, sul posto anche i carabinieri di Godo che ora cercheranno di risalire ai responsabili. Secondo le prime testimonianze, sarebbero stati alcuni giovani saliti a bordo a Piangipane ad azionare lo spray, probabilmente per scherzo.

Disagi anche per il traffico lungo la Faentina.

La banda della banconota strappata: indagate tre persone specializzate in furti in attività commerciali

Una banda specializzata in furti ai danni di esercizi commerciali è stata individuata dalla polizia locale di Ravenna, al termine di un’articolata attività d’indagine avviata all’indomani del furto aggravato avvenuto lo scorso 11 luglio, ai danni della tabaccheria in Piazza Duomo.

Tre le persone che ne farebbero parte, secondo gli agenti: due uomini e una donna, tutti di origine sudamericana, di età compresa tra i 40 e i 43 anni. Avrebbero agito utilizzando false identità e autovetture noleggiate a prestanome, per depistare le indagini e rendere difficoltosa la loro individuazione.

La tecnica utilizzata, nota come il “trucco della banconota strappata”, prevedeva che uno dei complici, fingendosi cliente, distraesse l’esercente con una banconota parzialmente danneggiata. Un secondo componente fungeva da palo e il terzo si introduceva nel locale, con il titolare uscito per farsi cambiare la banconota, per razziare denaro dal registratore di cassa.

L’identità dei componenti della banda – denunciati – è stata ricostruita grazie al paziente lavoro degli agenti, che hanno analizzato, frame dopo frame, le immagini delle videocamere, fino a risalire alla targa di un veicolo risultato preso a noleggio, a partire dal quale è stato possibile raccogliere testimonianze utili sul territorio.

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