mercoledì
06 Agosto 2025

La questura cerca un gestore per il bar, richiesti almeno 9mila euro per 3 anni

Indagine di mercato, domande entro il 27 maggio. L’attività è al servizio del personale. A carico dell’impresa anche le utenze: circa 13.500 euro in totale

2018.10.20 Digos Espulsione Straniero[236348]La Polizia di Stato cerca un gestore per il bar interno alla questura di Ravenna in viale Berlinguer riservato al personale che consiste in più di duecento persone. La questura ha pubblicato un avviso di indagine di mercato (consultabile a questo link): il canone a base di gara è novemila euro totali per un periodo di affidamento del servizio di tre anni (la cifra è stata ribassata di mille euro rispetto all’avviso precedente di gennaio 2023). Sono a carico dell’impresa i costi relativi alle utenze, quantificati per i tre anni in complessivi 13.500 euro (comprensivi di Iva).

L’affidamento avverrà mediate procedura negoziata sulla base del massimo rialzo. La questura provvederà ad invitare a presentare offerta, attraverso invito in formato elettronico, tutti i soggetti idonei che hanno fatto domanda entro il 27 maggio 2023. Saranno invitati al massimo 10 operatori. Qualora le richieste di partecipazione superassero il limite si procederà con un sorteggio il giorno 31 maggio 2023.

Gli ospiti raccontano l’esperienza dello studentato universitario di Santa Teresa

Iniziativa della Regione che ha collaborato con la Fondazione caritatevole per la realizzazione della prima struttura di Ravenna per alloggiare studenti fuori sede

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Il primo studentato universitario di Ravenna è nato in un’ala dell’edificio che ospita l’Opera Santa Teresa e ora alcuni degli studenti che alloggiano (25 posti disponibili) hanno raccontato l’esperienza in un filmato realizzato dalla Regione Emilia-Romagna.

Ad aprire le porte dello studentato e a descrivere come si svolge la vita al suo interno sono alcuni delle ragazze e dei ragazzi che ci abitano: Lucia Parigi, Mira Perghem, Giacomo Masarotti, Aisha Ashfaq, Simona Perta e Martina Concas. È invece il vicedirettore della Fondazione Santa Teresa Luciano Di Buò a spiegare come nasce l’idea di offrire le proprie strutture, una volta destinate ad accogliere anziani e bisognosi, ai  fuorisede.

Interni Dello StudentatoTradizionalmente impegnata nel sociale a servizio di anziani e bisognosi, la Fondazione Opera di Santa Teresa del Bambino Gesù ha riconosciuto nell’esigenza di alloggio di tanti studenti uno dei nuovi bisogni del nostro tempo e, per dare risposta a questo bisogno, ha messo quindi a disposizione propri spazi nel cuore della città.

L’ente ha potuto contare sull’immediata disponibilità della Regione Emilia-Romagna che tramite Ergo, l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori dell’Emilia-Romagna, ha integralmente recuperato lo stabile e fornito gli arredi e gli accessori.

Un app sul telefonino mostra quanti pazienti sono in coda al pronto soccorso

L’Ausl Romagna lancia una app gratuita che rende accessibili i dati già visualizzati sui monitor nelle sale d’attesa dei pronto soccorso con il calcolo medio dei tempi nelle precedenti 24 ore

PRESENTAZIONE NUOVI POSTI AL PRONTO SOCCORSO DI RAVENNA

Chi ha bisogno del pronto soccorso in Romagna ora può vedere sul telefonino quanti pazienti sono in coda per ogni codice di colore e i tempi medi di attesa nelle 24 antecedenti. L’Ausl ha lanciato l’app gratuita “Pronto Soccorso Romagna” (per il momento disponibile solo per sistema operativo Android) con informazioni dei sette servizi di Ps: Ravenna, Faenza, Lugo, Cesena, Forlì, Rimini e Riccione (aggiornamento ogni 30 minuti). Il tema dell’attesa di cura al Ps è stato spesso argomento di dibattito nell’opinione pubblica locale.

All’apertura dell’app vengono visualizzate le informazioni relative al pronto soccorso più vicino in base alla geolocalizzazione ed è possibile scorrere lateralmente la schermata per visualizzare i dati relativi alle altre sedi. È possibile rilevare informazioni descrittive dei livelli di urgenza ed i principali riferimenti telefonici, l’elenco e la mappa delle varie sedi, accedere al dettaglio oppure attivare direttamente il navigatore.

Analoghe informazioni, relative al numero di pazienti presenti ed ai tempi di attesa medi per le singole sedi sono già visualizzate tramite i monitor informativi presenti nelle sale di attesa di ogni Ps dell’Ausl Romagna. Le stesse informazioni saranno rese disponibili anche sul sito internet aziendale.

All’asta in tv oggetti di antiquariato per comprare un defibrillatore a una scuola

Un 48enne parteciperà al programma su La9 per convincere i mercanti della quarta edizione di  “Cash or Trash”

Un 48enne residente a Russi sarà tra i protagonisti della quarta stagione della trasmissione televisiva “Cash or Trash”, in onda dal 15 maggio sul canale Nove dal lunedì al venerdì alle 19.30, per raccogliere fondi per l’acquisto di un defibrillatore professionale da donare a una scuola di Russi, che sarà individuata in accordo con l’amministrazione comunale. Nel programma persone comuni, come il russiano Mario Guido Ferranti, cercano di ricavare il più possibile mettendo all’asta oggetti vintage o trovati in soffitta.

Ferranti metterà all’asta due oggetti regalatigli da un antiquario molti anni fa. Alla cifra raccolta in tv saranno anche aggiunte le eventuali donazioni di chi vorrà aderire all’iniziativa. «Al momento – fa sapere l’ufficio stampa del Comune di Russi – hanno già dato il loro contributo alcune attività commerciali: nel dettaglio, la pasticceria Babini di Russi, la rosticceria pasta fresca La Furzena e il ristorante Casale Falasco». Per informazioni su come contribuire all’iniziativa: 346-3761136.

 

La riorganizzazione delle emergenze in ospedale a Cervia diventa modello regionale

Il sistema introdotto nel 2020 è stato mantenuto e aggiustato nel tempo e ora la Regione e l’Ausl lo considerano un riferimento di come vorrebbero rivedere l’assistenza sul territorio per alleggerire il peso sui pronto soccorso

Altro Ambulatorio PPI Territoriale CerviaLa riorganizzazione del punto di primo intervento territoriale all’ospedale di Cervia, avviata nel 2020 in occasione dell’ondata pandemica, è diventato un prototipo da replicare in regione per la gestione dei pazienti con codice a bassa complessità. I vertici dell’Ausl Romagna, il sindaco cervese e l’assessore regionale competente hanno illustrato lo scenario in una conferenza stampa il 28 aprile.

Il primo intervento di Cervia è gestito dalle Cure Primarie, è attivo 24 ore su 24 per la presa in carico territoriale delle patologie meno gravi, in alternativa all’accesso in pronto soccorso a Ravenna.

Esterno Punto Primo Intervento Territoriale Cervia«La riforma dell’emergenza-urgenza che abbiamo in mente è già realtà qui a Cervia dove si riesce a garantire la presa in carico dei casi a bassa intensità – afferma l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini –, quelli che di fatto costituirebbero il 70 percento di accessi al Pronto soccorso, e che invece trovano una risposta appropriata alla Casa della Comunità grazie al lavoro di squadra tra medici di continuità assistenziale e infermieri, anche con la possibilità di approfondimenti diagnostici, inviando ai reparti di emergenza i casi che invece hanno una caratteristica di emergenza».

Donini ha fornito un po’ di dati regionali. Nel 2022 gli accessi da parte dei cittadini nelle strutture di urgenze-emergenze della Regione hanno eguagliato e superato quelli del 2019: su 1,7 milioni di accessi in Ps, l’80 percento riguarda le strutture più grandi, i cosiddetti Dea di primo e secondo livello, mentre il 95 percento è codici bianchi e verdi. «E ancora, 70 cittadini su 100 vanno in pronto soccorso non perché sono a rischio vita ma perché hanno un bisogno urgente di salute. Allora è necessario intervenire sulle modalità di accesso, separando l’urgenza dall’emergenza e dall’altro sull’organizzazione delle strutture di assistenza. La soluzione al problema qui a Cervia è già stata trovata, ringrazio tutti gli operatori che vi lavorano e che stanno dando prova di efficacia ed efficienza».

La riorganizzazione del punto di primo intervento territoriale nasce dalla necessità di contrastare la carenza di personale medico dell’emergenza individuando soluzioni organizzative territoriali.

Il primo intervento a gestione dell’unità operativa Cure Primarie è attivo dal settembre 2020, passando da un modello a gestione ospedaliera ad un modello di tipo territoriale  attraverso l’impegno dei medici di continuità assistenziale e/o i medici di base (in  integrazione con il 118 per la definizione dei protocolli di emergenza e delle interfacce per l’accesso ai Dea di secondo livello) garantendo  la presa in carico delle urgenze a bassa complessità con un’apertura articolata nelle 24 ore.

Ambultaorio PPI Territoriale CerviaIl modello organizzativo ha visto una trasformazione a partire dal settembre 2020 connotandosi dapprima come una struttura organizzativa facente parte della struttura complessa di pronto soccorso e medicina d’urgenza dell’ospedale di Ravenna e successivamente come un punto di primo intervento territoriale a gestione della unità operativa di Cure Primarie in forte integrazione con il 118.

Medici ospedalieri sono stati affiancati dai colleghi di continuità assistenziale e da essi stessi sono stati progressivamente sostituiti, dopo un percorso di formazione e affiancamento da parte del personale esperto. Attualmente la formazione avviene attraverso un percorso sul campo in affiancamento con i colleghi esperti.

Conferenza StampaLa rete dell’emergenza territoriale, con il coordinamento della centrale operativa 118, attraverso l’impiego delle ambulanze e delle automediche presenti sul territorio cervese e comuni limitrofi, consente un collegamento con gli ospedali sede di Dea di secondo livello laddove le esigenze cliniche del paziente lo richiedano.

Il modello di valutazione dell’utente ha visto il passaggio da un modello di triage globale, che prevede l’elaborazione di un codice di priorità alla visita, ad un modello di tipo prestazionale con il criterio di accesso alla visita principalmente di tipo temporale, sovrapponibile in parte alle prestazioni di tipo ambulatoriali di supporto ai Medici di Medicina Generale.

La lista civica Viva Ravenna chiede un museo per la barca il Moro di Venezia

In darsena di città o a Marina di Ravenna: un museo dove raccogliere cimeli e testimonianze della barca armata da Raul Gardini arrivata in finale di Coppa America nel 1992

barca moro veneziaUn museo a Ravenna dedicato al Moro di Venezia, la barca a vela armata dal ravennate Raul Gardini che disputò la finale di Coppa America del 1992. È la proposta di Viva Ravenna, lista civica di opposizione in consiglio comunale che conta tra le sue fila Filippo Donati, candidato sindaco del centrodestra alle elezioni del 2021.

Attraverso un’interrogazione al sindaco firmata da Donati e dal capogruppo Nicola Grandi, si chiede studio di fattibilità, progettazione e realizzazione del museo, nell’area della darsena di città o a Marina di Ravenna.

Il museo dovrebbe raccogliere cimeli, fotografie, filmati e testimonianze, gadget e merchandising «di quella che fu una delle più belle e partecipate avventure sportive ed imprenditoriali di questa città».

Come noto, la barca di Gardini partecipava formalmente con l’insegna di un circolo velico di Venezia e quella finale si disputò nelle acque della California. Allora Viva Ravenna chiede di valutare di intraprendere un percorso che conduca ad un gemellaggio, anche limitatamente al perimetro di tale progetto, con Venezia e con San Diego, «nel nome di una barca e di una storia che ha veramente lasciato il segno ed era armata da un grande ravennate».

Infine, visto che attualmente in testa al canale Candiano in darsena è esposto uno dei quattro scafi che vennero costruiti prima di arrivare a quello definitivo che partecipò alla Coppa, i consiglieri comunali chiedono di installare una passerella che corra a fianco del ponte di coperta con annessa segnaletica esplicativa e un cartello che indichi di quale barca si tratta e ne racconti la storia. In un editoriale di qualche tempo fa, la proposta provocatoria di demolirlo.

Che fine ha fatto il Moro di Venezia della Coppa America 1992?

In occasione del trentennale della vittoria del Mondiale, nel 2021, Ravenna&Dintorni ha rintracciato i cinque scafi e ricostruito la loro storia trentennale. Di seguito gli articoli dei cinque Moro di Venezia:

  • Il Moro 5 è nel giardino di un miliardario a Boston;
  • Sul Moro 4 si può veleggiare per 125 dollari;
  • Il Moro 3 vinse il Mondiale 1991 e ora è in darsena a Ravenna;
  • Il Moro 2 naviga in Laguna;
  • Il Moro 1 fu varato con Zeffirelli e Morricone, oggi è in Canada.

Cervia offre 200 euro per il logo del nuovo skatepark “Sombrero” da 400mila euro

L’impianto sarà pagato da Comune e Regione e sarà omologato per gare nazionali

338902682 203017205756968 963145122646468837 NIl nuovo skatepark in costruzione tra Cervia e Milano Marittima, nell’area dove sorgeva il vecchio impianto, si chiamerà “Sombrero”. Il nome è stato scelto attraverso i social e il contributo della comunità. Ora è aperto un concorso per il logo del nuovo skatepark cervese e il Comune offre 200 euro (qui il bando).

L’amministrazione comunale sta realizzando un impianto sportivo nuovo e omologato per gare nazionali, in parte finanziato dalla Regione Emilia Romagna con la legge che sostiene la rigenerazione di aree degradate che possano diventare un punto di aggregazione e socializzazione per giovani. La costruzione della struttura costerà 400mila euro (100mila dalla Regione e il resto dal Comune).

All’interno del progetto “In ludere, quando il gioco si fa spazio”, promosso dal Comune di Cervia in partnership con la Regione Emilia Romagna, è possibile presentare (esclusivamente a mezzo email) la propria proposta grafica. Le domande dovranno essere inviate all’indirizzo mail skateparkcervia@gmail.com entro il 21 maggio 2023 (qui il modulo da compilare).

Il vincitore, individuato dalla cabina di regia composta dai referenti del progetto e da rappresentanti del Comune di Cervia, vincerà un premio in denaro di 200 euro.

L’Emilia-Romagna ha deciso le date di inizio e fine dell’anno scolastico 2023-24

In Emilia-Romagna la prima campanella di scuola dell’anno 2023-24 suonerà il 15 settembre e l’ultimo giorno sarà il 6 giugno

Bambini A ScuolaL’anno scolastico 2023-2024 in Emilia-Romagna comincerà venerdì 15 settembre 2023 e finirà, in tutte le scuole di ogni ordine e grado della regione, giovedì 6 giugno 2024. Lezioni sospese nella giornata del 2 novembre 2023 per la commemorazione dei defunti, per le vacanze natalizie dal 24 dicembre 2023 al 6 gennaio 2024 e per quelle pasquali dal 28 marzo al 2 aprile 2024. Lo ha stabilito la giunta regionale approvando il calendario scolastico che riguarda sia le classi del primo ciclo di istruzione (elementari e medie), sia quelle del secondo ciclo del sistema di istruzione (superiori) e formazione (Iefp).

La normativa nazionale stabilisce che l’anno scolastico debba contare non meno di 200 giorni di attività didattica, oltre ad un significativo numero di giorni per lo svolgimento di ulteriori programmi didattici e educativi.

Nell’ambito delle proprie competenze, la giunta regionale ha fissato in cinque giorni aggiuntivi il periodo per gli interventi didattici e educativi; quest’anno, considerate le giornate disponibili in calendario, si aggiunge un ulteriore giorno oltre a quelli fissati dalla delibera, che permetterà alle scuole una maggiore autonomia nella programmazione. Le autonomie scolastiche potranno articolare i giorni aggiuntivi anche in termini di ore, quantificate in misura forfettaria in numero di 30.

Le singole istituzioni scolastiche potranno poi adattare il calendario secondo le esigenze specifiche previste nell’ambito del proprio Piano dell’Offerta Formativa, rispettando comunque le date di inizio e fine delle lezioni.

Confermata anche la facoltà per le scuole dell’infanzia (3-6 anni) di anticipare la data di avvio e di posticipare quella di fine attività didattiche, con le modalità e nei limiti previsti dalla delibera della Regione: la scelta deve essere in linea con le finalità del Piano dell’offerta formativa e le decisioni degli organi collegiali della scuola interessata e richiede l’intesa con il Comune d’appartenenza.

I controllori sugli autobus pubblici avranno mini telecamere attaccate alle divise

Iniziativa dell’azienda Start per il personale in servizio sulle linee più esposte a aggressioni e danneggiamenti: mini telecamere sulla divisa, le riprese andranno attivate in caso di pericolo e le immagini serviranno solo per denunce

Image (2)I controllori sugli autobus del trasporto pubblico in Romagna saranno dotati di una cosiddetta bodycam, una piccola telecamera attaccata alla parte anteriore della divisa per riprendere l’area antistante in caso di situazioni di aggressioni. È l’annuncio di Start, l’azienda pubblica che fornisce il servizio di trasporto nelle tre province romagnole. La dotazione tecnologica sarà fornita al personale della azienda Holacheck che effettua il servizio di controllo a bordo, in particolare sulle linee più esposte a fenomeni di aggressione e danneggiamenti.

Image (3)Le finalità sono quelle, innanzitutto, della deterrenza e della prevenzione di aggressioni al personale. La conservazione delle immagini, che avviene in base ai principi della normativa sulla privacy, consentirà di fornire elementi a supporto di denunce a seguito di aggressioni subite dal personale. Già la polizia locale di Ravenna ne è dotata.

Il dispositivo dovrà essere attivato in caso di effettiva necessità, basandosi sulla valutazione dell’operatore, sulla pericolosità che la situazione comporta e potrà avvenire anche fuori dal mezzo di trasporto, ma limitatamente alla fermata del bus o in spazi di pertinenza aziendale. Gli operatori dovranno avere massima cura nel minimizzare il rischio di riprendere passanti o altri soggetti estranei ai fatti e a loro insaputa. Le immagini saranno rese disponibili alle forze dell’ordine in caso di loro richiesta.

La body cam si aggiunge ad altri interventi in questi ultimi anni adottati da Start Romagna per incrementare la sicurezza del viaggio.

Il panic button è un pulsante all’interno della cabina, a disposizione dell’autista, per attivare un allarme sonoro recepito dalle sale operative, con l’immediata trasmissione alle forze dell’ordine delle immagini e la geolocalizzazione del mezzo. La presenza del panic button sui mezzi della flotta di Start Romagna è comunicata da un adesivo circolare di colore rosso.

In piazza a Pinarella le coppie più famose dei social: Space Family e LaSabri & Pika

Cervia è tra le cinque città coinvolte nel progetto Romagna Wow per la promozione turistica estiva tramite i cosiddetti content creator

Telefonini AdolescentiCinque città della Romagna, tra cui Cervia unica in provincia di Ravenna, si trasformano nella casa delle vacanze per influencer, tiktoker, youtuber. In totale dodici serate dal vivo a ingresso gratuito (distribuite fra giugno, luglio e agosto) dedicati alle nuove generazioni e alle loro famiglie. Sul palco i creator più famosi d’Italia: Dieffe Bros, LaSabri & Pika, Space Family e altri ancora che sommano un pubblico online potenziale di follower di diversi milioni di utenti. Le altre città coinvolte sono Rimini, Bellaria Igea Marina, Cattolica e San Mauro Pascoli.

È il progetto “Romagna Wow”, iniziativa di promozione, intrattenimento e comunicazione turistica di sistema, con il coordinamento di Visit Romagna.

Youtuber, tiktoker e content creator – figure disparate del panorama dei social network – saranno i protagonisti attraverso una serie di appuntamenti ed eventi diffusi dedicati espressamente agli appartenenti alla Generazione Z (quella dei nativi digitali, nati tra il 1997 e il 2012) e alla cosiddetta Generazione Alpha (la prima generazione interamente nata nel nuovo millennio), che avranno la possibilità di incontrare i propri beniamini.

«La Romagna non può mancare a un appuntamento così importante dedicato ai nostri ragazzi e ai nostri bambini, che avranno l’opportunità di incontrare dal vivo i loro influencer, le star del web che creano contenuti coinvolgenti sulle varie piattaforme, aggregando intorno a loro milioni di follower – afferma Jamil Sadegholvaad, presidente di Visit Romagna e sindaco di Rimini –, Come amministratori di città vocate al turismo, i miei colleghi e io, non potevamo trascurare tali tribù di appassionati. Coinvolgere ed essere a nostra volta coinvolti in iniziative dal taglio contemporaneo che richiama una tribù di appassionati e le loro famiglie. Abbiamo ritenuto che per poter capire meglio le esigenze dei nostri ragazzi, dobbiamo conoscere i loro ambienti preferiti! Ecco che allora, come Visit Romagna ci siamo sentiti di appoggiare questo evento a tappe tra Cattolica, Pinarella di Cervia, San Mauro Mare, Bellaria Igea Marina e Rimini.  Dietro a questi video ci sono persone che hanno storie da raccontare e condividere in momenti di aggregazione dov’è bello che tra ragazzi si ritrovino».

A Cervia l’appuntamento è per il 17-18 giugno a Pinarella in piazzale Moneta. Per la prima volta sarà portato in scena un evento con le due coppie “family” più famose di YouTube: LaSabri & Pika con Space Family. Complessivamente, tra le piattaforma di YouTube e Instagram, le due coppie, contano più di 5 milioni di fan.

Approvato l’aumento di organico della Cooperativa portuale da 400 soci a 420

Autorizzazione concessa dal ministero su richiesta di Ap

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Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha autorizzato l’aumento di organico della Cooperativa portuale di Ravenna, unico soggetto autorizzato alla fornitura di lavoro portuale temporaneo, che può ora passare dagli attuali 400 soci a 420 soci. Lo rende noto oggi, 29 aprile, l’Autorità portuale che aveva formulato la richiesta un mese fa.

La variazione di pianta organica era stata ritenuta necessaria poiché in più occasioni la comunità portuale aveva manifestato il convincimento che tutte le iniziative in corso nel porto di Ravenna (lavori dell’Hub Portuale con graduale aumenti dei pescaggi e rifacimento di tutte le banchine, nuova stazione crociere, realizzazione impianto trattamento fanghi, sviluppo delle aree logistiche, ecc.) richiederanno un maggiore impiego dei servizi svolti dalla Cooperativa portuale.

«La caratteristica peculiare dell’organizzazione del lavoro nel porto di Ravenna – si legge in un comunicato di Ap – è che le operazioni portuali, per loro natura discontinue, sono svolte da parte delle imprese terminaliste concessionarie (ex art. 18) e non concessionarie (autorizzate ex art. 16) mediante il ricorso regolare e costante al fornitore di lavoro temporaneo, il quale è strutturato non in base ai cosiddetti “picchi” di domanda di lavoro bensì in riferimento al livello medio della domanda di lavoro nel porto, avvalendosi nelle giornate di massima concentrazione di lavoro della facoltà di ricorrere ai soggetti abilitati alla fornitura di prestazioni di lavoro temporaneo, i cosiddetti lavoratori interinali».

Il presidente della Compagnia portuale di Ravenna, Luca Grilli, accoglie la notizia dell’aumento di organico come un riconoscimento per il lavoro svolto negli ultimi anni: «Le quasi 100 stabilizzazioni e le oltre 200 somministrazioni degli ultimi 6 anni, accompagnate dall’eccellente risposta operativa avuta nel periodo di emergenza sanitaria, sono stati segnali propedeutici a questo risultato frutto anche della meritata fiducia che l’Autorità Portuale in primis ed il Ministero competente hanno rivolto alla Compagnia Portuale di Ravenna. Di fatto, in questi anni, la nostra Società ha certamente rappresentato un punto di riferimento per tutta la comunità portuale Ravennate e Nazionale dimostrandosi un soggetto per la portualità serio, competente e disponibile. Siamo estremamente orgogliosi del risultato ottenuto e questo ci stimola ad affrontare le prossime sfide che il nostro porto ci offrirà».

Elisabetta Sgarbi al Rasi con Nino Migliori per il film sul grande fotografo

Presentazione il 30 aprile nell’ambito del ciclo “Iconographica” che prosegue poi il 4 maggio con un focus su Shiro Takatani

Nino Migliori Tuffatore
La celebre foto del tuffatore di Nino Migliori

Elisabetta Sgarbi presenta a Ravenna (il 30 aprile dalle 20.30 al teatro Rasi) il suo film Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza.
«È la storia di un film mio e non mio – ha dichiarato Sgarbi –. È un film su Nino Migliori che, sin da subito, sfugge di mano, e diventa un film di Nino Migliori. Sono contenta di aver sintetizzato il lavoro di una vita di uno dei più importanti fotografi del Novecento e di questo primo quarto del nuovo millennio in 42 minuti».

Nella pellicola, Migliori si racconta per la prima volta nello spazio del suo atelier bolognese, ripercorrendo la sua vita artistica e personale, le sue imprese e le sue sperimentazioni. Il film si avvale della complicità di Marina Truant, direttrice della Fondazione Nino Migliori, e della partecipazione di Gilda Mariani. Le musiche originali sono di Mirco Mariani, polistrumentista e leader degli Extraliscio. Direttore della fotografia è Andres Arce Maldonado. Montaggio di Andres Arce Maldonado e Elisabetta Sgarbi. Scenografie di Simone Puzzolo e Lorenzo Soriani.

Al Rasi sarà proiettato in una nuova versione con contenuto inedito. La proiezione sarà anticipata da un dialogo con la regista Sgarbi, Nino Migliori, l’aiuto regista Eugenio Lio e l’autore delle musiche Mirco Mariani, coordinato da Aliona Shumakova. Introduce l’incontro (a ingresso libero, info e prenotazioni al 348 1382632) Ermanna Montanari del Teatro delle Albe e della scuola di vocalità Malagola.

La serata si inserisce nel ciclo di proiezioni e incontri dal titolo “Iconographica”, nato dalla collaborazione tra il master universitario Ikona (sulla produzione, la curatela digitale e la valorizzazione del patrimonio audiovisivo dello spettacolo dal vivo) e il Cantiere Malagola di Ravenna Teatro. Una rassegna che spazia tra linguaggi diversi, dal cinema alla fotografia, dal teatro alla danza, dall’archivio alla videoarte.

Il prossimo appuntamento è in programma giovedì 4 maggio, dalle 15.30 al Mar, il Museo d’Arte della città di Ravenna, con Shiro Takatani. Between nature and technology (Francia, 2019, 55 min.) di Giulio Boato. Dopo la proiezione, Giulio Boato (in collegamento online) sarà in dialogo con Enrico Pitozzi, direttore del master.

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