lunedì
18 Agosto 2025

Inaugurata a Ravenna la scuola di formazione gratuita per metalmeccanici

In zona Bassette, si stima possa dare lavoro a più di un migliaio di giovani solo nel primo anno

INAUGURAZIONE JOB ACADEMY 1È stata inaugurata il 21 marzo la Job Industrial Academy a Ravenna: una nuova realtà gratuita per ragazzi e ragazze maggiorenni che vogliono imparare una professione nel settore metalmeccanico ed entrare nel mondo del lavoro.

Il centro in via Vittorio Emanuele Orlando 4, nella zona Bassette, può contare su circa duemila mq con docenti qualificati, strumenti e attrezzature. Si stima che solo nel primo anno la scuola formerà e darà lavoro ai più di un migliaio di giovani.

INAUGURAZIONE JOB ACADEMY 4L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Ravenna, è sostenuta da Just on Business, agenzia per il lavoro con sede centrale a Milano e attiva da oltre vent’anni in tutta Italia.

Informazioni: academy@jobspa.it oppure 0544 1950893.

La sindaca subito al lavoro dopo il parto: «Allatto durante le riunioni»

Valentina Palli: «Importante conciliare maternità e ruolo istituzionale di vertice»

Sindaca Palli Comune Russi Parto
L’ufficio della sindaca Palli nella sede del Comune di Russi

A fine febbraio la sindaca di Russi, la 38enne Valentina Palli, è diventata madre e dopo un mese è tornata al lavoro in municipio portando con sé la figlia Ada mostrando con una foto su Facebook la nuova disposizione del suo studio: «Dal mio ufficio viene ogni tanto qualche piagnucolio; le riunioni sono intercalate da poppate e quella bella scrivania di cristallo si trasforma spesso in un fasciatoio. È tutto più movimentato ed è anche tutto più luminoso qui, ora».

La prima cittadina ci racconta che era tornata operativa praticamente subito grazie anche alla possibilità di organizzare riunioni online. Era passata infatti una settimana da quando era comparso il fiocco rosa in piazza Farini e Palli così scriveva dal suo profilo: «La allatto mentre faccio riunioni di lavoro e lei ha 7 giorni di vita e mi sorride sorniona come a dirmi “eh si mamma, ce l’abbiamo fatta”».

La sindaca ricorda che alle ultime amministrative solo il 6,6 percento dei sindaci è risultato donna: «Credo sia importante che le donne possano credere nella possibilità di conciliare maternità e ruolo istituzionale di vertice. È impegnativo ma si può fare. Bisogna concedersi di vivere il proprio ruolo con modalità nuove, di allattare serenamente in riunione, di portare con se i propri figli “fregandosene un po’” se a volte può sembrare fuori luogo. La maternità non è fuori luogo mai e se vogliamo essere madri e nel frattempo rivestire posizioni istituzionali, dobbiamo avere la forza di ribaltare il tavolo delle convenzioni e dei tabù e creare una nuova dimensione nella quale siamo a nostro agio e riusciamo a ricavare spazi per essere tutto ciò che desideriamo».

Ma non basta: «Al contempo è necessario che le istituzioni prendano sempre più coscienza della necessità di livello di servizi nuovo, più flessibile ed allineato alle esigenze delle madri lavoratrici. Il percorso per rendere la maternità “lavoro compatibile” è ancora lungo ma è più che necessario che chi amministra si ponga il tema e non c’è strada migliore che viverlo».

Inaugurata la nuova sede della scuola materna: edificio in legno per 52 bambini

In via Pietro da Rimini, è costata un milione di euro: realizzata per ridurre a zero il consumo e l’impatto ambientale

8La scuola dell’infanzia statale “Maria Grazia Zaccagnini” di Ravenna, nella frazione di San Michele, ha una nuova sede. I lavori per la realizzazione dell’edificio in via Pietro da Rimini sono iniziati a gennaio 2021, si sono conclusi a luglio 2022 e stamani, 24 marzo 2023 c’è stata l’inaugurazione. Ma già da settembre 2022 la materna è operativa.

L’edificio completamente in legno riesce a ridurre quasi a zero il fabbisogno di energia per il funzionamento e l’impatto nocivo sull’ambiente grazie, oltre alle caratteristiche dell’involucro, all’installazione di impianti termici ed elettrici performanti con pompa di calore pannelli fotovoltaici, luci a led.

Si tratta di un intervento del valore complessivo di un milione di euro, finanziato per un importo pari a 632mila euro con fondi regionali relativi a mutui Bei 2018.

L’edificio, per una superficie totale di 420 mq, ospita due sezioni di circa 60 mq e può accogliere fino a 52 bambini e bambine, con l’eventuale possibilità di ospitare una sezione primavera. Le aule sono orientate a est e da esse è possibile raggiungere direttamente il giardino esterno per le attività all’aperto.

12A completamento dell’intervento è stato realizzato un parcheggio pubblico adiacente all’edificio scolastico, che ha portato ad un aumento della dotazione di posti auto da 11 a 22 a servizio della scuola e dell’abitato. Si è infine proceduto alla creazione di una pista ciclabile di collegamento tra via Pietro da Rimini e via Melozzo da Forlì.

Al taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, il sindaco Michele de Pascale, l’assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte, l’assessora all’Infanzia Livia Molducci e la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “M. Valgimigli” Antonella Burzo.

La scuola è intitolata a una dei sei figli di Benigno Zaccagnini che morì nel 1957 a dieci anni di età. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti altri due figli del politico: Livia e Giovanni che hanno donato alla scuola, anche a nome del fratello Carlo, un quadro di famiglia raffigurante la sorella Maria Grazia.

L’ex sede della scuola in via Faentina 360, grazie ad un progetto per lavori di risanamento conservativo e riqualificazione approvato dalla giunta, vedrà invece la realizzazione di piccoli appartamenti per anziani non autosufficienti.

Accordo fra otto biblioteche: due milioni di libri in prestito circolante gratuito

Firmata a Lugo l’intesa che vale per diverse realtà della Romagna

Un patrimonio librario moderno di oltre due milioni di volumi suddiviso fra otto biblioteche romagnole è a disposizione di chiunque rivolgendosi a qualunque delle otto realtà. Si possono richiedere tutti i documenti ammessi al prestito nelle rispettive biblioteche, compresi i Dvd, e riceverli gratuitamente nella biblioteca dove si è fatto richiesta. II servizio viene effettuato un giorno a settimana; sono consentite a ogni utente al massimo tre richieste simultanee a ciascuna biblioteca aderente al progetto, e sono esclusi dal prestito periodici, giochi e novità editoriali pubblicate negli ultimi sei mesi. L’accordo, firmato oggi a Lugo, coinvolge le biblioteche Maria Goia di Cervia, Malatestiana di Cesena, Comunale di Cesenatico, Manfrediana di Faenza, Trisi di Lugo, Classense di Ravenna, Oriani di Ravenna e Gambalunga di Rimini.

Nell’aprile 2021, ancora in piena pandemia, le biblioteche Trisi di Lugo, Classense e Oriani di Ravenna e Manfrediana di Faenza decisero di intraprendere un percorso di condivisione del patrimonio librario attraverso un servizio di prestito circolante gratuito che permetta ai libri di viaggiare per raggiungere i lettori nelle altre città.  Dopo una prima sperimentazione e il coinvolgimento di altre Province e Comuni della Romagna, il progetto si è esteso arrivando a coprire un’area vasta che tocca Rimini, Cesena, Cesenatico, Cervia, oltre a Faenza, Lugo e Ravenna.

Nei primi mesi del 2023 è stata avviata una sperimentazione del servizio, in previsione della firma del protocollo dall’1 marzo è stato proposto un breve questionario ai cittadini che hanno usufruito del prestito interbibliotecario, al quale hanno risposto oltre 450 utenti; l’85% di loro ha dichiarato di essere soddisfatto (un restante 14% no ha espresso un giudizio a riguardo), con commenti altamente positivi su per questa ulteriore opportunità offerta grazie alla cooperazione tra le biblioteche aderenti alla Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino.

Una nuova linea bus tra Casa della Salute, centro, nord della città e stazione

Nuovo collegamento in funzione dal 12 aprile. È il terzo collegamento introdotto in città nel 2023

BusIl servizio di trasporto pubblico a Faenza si arricchisce di una nuova linea di collegamento tra il centro storico e l’area a nord della città. Dal 12 aprile un autobus collegherà la stazione ferroviaria, l’area artigianale a ovest di Faenza e la Casa della salute. Per la prima volta in città una linea di trasporto pubblico attraverserà via Dal Pozzo e via Laghi, due direttrici fondamentali sul fronte della viabilità urbana.

La linea partirà in forma sperimentale per alcuni mesi così da verificare l’efficacia e il gradimento degli utenti. I dati che emergeranno saranno utili e contribuiranno alla realizzazione del progetto definitivo del trasporto urbano di Faenza che verrà attivato nella sua nuova configurazione in autunno. I dettagli del collegamento verranno presentati al pubblico tramite la stampa nei prossimi giorni.

È la terza linea introdotta di recente in città.

A gennaio è stata introdotta, in via sperimentale, la Linea 192 (A e B) che, lungo due direttrici, collega l’abitato di Santa Lucia con la città contemplando fermate in zone residenziali di via San Martino e via San Mamante, presso gli istituti scolastici, in Borgo e della città, l’ospedale, alla stazione ferroviaria, nei pressi del polo Asl di via Zaccagnini fino al complesso sportivo della Graziola, altamente frequentato da centinaia di ragazzi. I dati del Comune dicono circa 70 passeggeri al giorno.

Dal primo giorno di marzo è invece partita la navetta a motricità elettrica che collega il Borgo al centro storico.

«L’efficienza del trasporto pubblico – afferma il Comune in una nota – è uno dei temi più importanti legati alla mobilità sostenibile. Poter contare su una rete di mezzi pubblici che permettano il collegamento del centro della città con aree altamente frequentate, zone residenziali, presidi sanitari e luoghi di lavoro, equivale a fornire un servizio completo al cittadino alle sue diverse esigenze. In questo modo il trasporto pubblico diventa mezzo principale per gli spostamenti disincentivando allo stesso tempo l’uso dei mezzi privati e contribuendo ad abbattere l’inquinamento atmosferico».

Entra in un ufficio comunale e ruba il portafoglio di un’impiegata: denunciato

Un 60enne si è allontanato in auto ma è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza: i poliziotti l’hanno raggiunto nei pressi di casa ancora a bordo del veicolo

Un uomo di sessant’anni è stato denunciato dalla polizia per essere entrato in un ufficio comunale di Lugo e aver rubato il portafoglio di una impiegata. L’autore del furto è stato rintracciato grazie alle telecamere di videosorveglianza. L’episodio è accaduto qualche giorno fa ma è stato reso noto dal commissariato solo oggi, 24 marzo.

La donna ha chiamato la polizia e ha riferito agli agenti che in tarda mattinata aveva sorpreso uno sconosciuto all’interno del suo ufficio. Prima di allontanarsi, l’uomo si è giustificato dicendo di essere in cerca dell’Anagrafe. Poco più tardi l’impiegata constatava la mancanza del portafoglio che aveva riposto all’interno di uno zaino custodito in un armadio.

L’esame delle registrazioni dal sistema di video sorveglianza del Comune ha permesso ai poliziotti del commissariato di individuare l’auto con la quale il presunto ladro si sarebbe allontanato. All’esito di una rapida attività di indagine gli agenti riuscivano a rintracciare il presunto responsabile mentre si trovava nei pressi della propria abitazione, ancora a bordo dell’auto. Il portafoglio è stato recuperato e restituito alla vittima.

Un comitato per valorizzare il Borgo San Rocco: eventi, visite e rigenerazione

“Ripensando Ravenna” riunisce cinque associazioni culturali: in collaborazione con cittadini, imprenditori e istituzioni una rassegna di incontri e iniziative per coinvolgere il flusso turistico nel quartiere più antico della città

Ripensando RavennaIl comitato “Ripensando Ravenna”, nato dall’unione di cinque associazioni culturali (TrailRomagna, Dis-Ordine, RavennaFood, Ecologia di Comunità, SlowFood), ha elaborato un progetto per la valorizzazione del borgo San Rocco, il quartiere più antico della città. Il luogo che è stato emblematicamente scelto per la presentazione di oggi, 24 marzo, è il circolo culturale e ricreativo I Mulnér, prima osteria fondata a Ravenna e simbolo per il comitato del valore storico, culturale e folkloristico del quartiere.

Tra gli obiettivi dell’iniziativa – in cui sono coinvolti in primis i cittadini, i commercianti e gli artigiani del Borgo, il comitato “Spasso In Ravenna” e l’assessorato alle Attività produttive – quello di mettere in luce la dimensione storica del quartiere, testimoniata da alcuni importanti presidi come l’ex macello e il Molino Lovatelli (promossi come “luoghi del cuore” di Ravenna in collaborazione con il Fai) e quella sociale, su cui operano realtà come la Parrocchia di San Rocco, le osterie e la mensa di fraternità.

La realizzazione dei progetti di valorizzazione territoriale si attuerà strada facendo, con una sinergia tra volontariato, imprese e istituzioni, dando fin da subito il via alle prime iniziative e integrando nel tempo una prospettiva urbanistica coordinata che permetta la realizzazione di ulteriori attività, come incontri e spettacoli, anche in quest’area della città.

Già da oggi stesso si partirà con una delle tre passeggiate “A spasso nel Borgo”, attività di turismo dolce della durata di circa tre ore coordinata da TrailRomagna. Nel primo appuntamento, dal titolo “Ottocento e Novecento nel Borgo”, si visiterà l’ex Macello (aperto eccezionalmente per l’occasione) e ai luoghi della memoria del Borgo, terminando poi con un aperitivo a base di carne in piazza Anna Magnani (qui informazioni e prenotazioni).

I prossimi appuntamenti sono fissati per sabato 1 luglio con”Le acque del Borgo” (visita al Molino Lovatelli e aperitivo a base di pesce nel cortile interno dietro la pescheria) e per settembre, in data ancora da destinarsi, con “La gastronomia del Borgo, cena itinerante”, un percorso cultural-gastronomico nel rispetto della stagionalità e della tipicità dei prodotti in un itinerario che toccherà le botteghe alimentari del borgo con soste anche negli esercizi pubblici del borgo.

Porta Sisi Borgo San RoccoTra gli altri progetti proposti dal comitato (ancora in divenire e sulla cui realizzazione seguiranno ulteriori comunicazioni) anche la realizzazione di un’area attrezzata permanentemente con luce, gas e acqua e priva di barriere architettoniche, in cui sarà possibile organizzare manifestazioni, comprendente Porta Sisi, Largo Andreana Tavelli, Piazza Magnani e via Ricci, il progetto “Tyche”, elaborato dal gruppo Denara Ravenna, che prevede l’installazione di teloni nelle porte storiche del quartiere con l’intento di dare un primo segnale di arredo urbano che riprendesse le tematiche storico-spaziali dell’identità del Borgo San Rocco, la realizzazione di una Banca dati e un sito Web, la realizzazione di opere musive  a cura di Dis-Ordine, come l’inserimento di QR Code mosaicati in prossimità delle tre porte che una volta inquadrati possano mostrare con testi, video e foto, la storia e l’identità del Borgo e  l’installazione del mosaico raffigurante Anna Magnani nella piazza a lei dedicata, la valorizzazione dei luoghi del cuore Fai e la rivitalizzazione di vetrine vuote e negozi sfitti con mostre di giovani artisti.

Tra le attività sociali invece, la realizzazione di una vetrofania a favore della Mensa di Fraternità utilizzando come finanziamento l’applicazione Satispay e l’inserimento del Borgo San Rocco nel progetto ‘Piatto Sospeso’ gestito da Ecologia di Comunità, RavennaFood e Slow Food e l’organizzazione di eventi nel Borgo, di natura ipoteticamente gastronomica e culturale, cinema estivi, mercati e mercatini che andranno ad aggiungersi ad appuntamenti già consolidati come la Festa della Parrocchia di San Rocco a maggio.

Differenziata porta a porta: non saranno più ritirati i rifiuti sbagliati

Gli operatori lasceranno un bollino giallo con la segnalazione dell’errore commesso, saranno i cittadini a doversi occupare del corretto smaltimento. Si rischiano anche verbali

Rifiuti DifferenziataI sacchetti o bidoncini di rifiuti domestici esposti in maniera errata rispetto al calendario dei passaggi porta a porta non saranno più ritirati dagli operatori di Hera nelle zone della Bassa Romagna dove è attiva la raccolta differenziata. Gli operatori metteranno il cosiddetto “bollino giallo” sui contenitori e sui sacchetti con anomalie per incentivare i cittadini a correggere le proprie abitudini. ). Il rifiuto erroneamente preparato non verrà ritirato e dovrà essere cura del cittadino ripetere l’operazione, secondo le regole note.

Diventa quindi pienamente operativo anche nella Bassa Romagna il servizio di controllo previsto al termine del programmato periodo di rodaggio del sistema di raccolta porta a porta, avviato gradualmente da fine dicembre 2021 in tutte le famiglie e attività dell’Unione dei Comuni. Nel mese di febbraio 2023 le segnalazioni sono in calo di circa il 40 percento rispetto al picco massimo di segnalazioni registrato nel periodo giugno-agosto 2022, a seguito dell’avvio dei servizi e in particolare dopo la rimozione dei cassonetti stradali.

Il “bollino giallo” rappresenta il primo livello di controllo della correttezza della raccolta differenziata e viene effettuato dall’operatore. Viene posta una X in corrispondenza della voce relativa alla non conformità. I casi sono diversi: esposizione del rifiuto in contenitore non corretto, esposizione nel giorno sbagliato, raccolta differenziata non corretta, mancato ritiro del bidone dopo lo svuotamento, conferimento di quantità superiori rispetto a quelle consentite di rifiuto indifferenziato, conferimento di rifiuto non consentito (es. ingombranti).

Un altro livello di controllo riguarda la prevenzione dell’abbandono dei rifiuti ed è rappresentato dall’azione di agenti accertatori, formati e autorizzati all’apertura dei sacchi. Gli stessi agenti possono anche redigere un verbale sanzionatorio, che poi verrà trasmesso alla Polizia locale per l’invio della sanzione all’utente. Nelle situazioni più critiche potranno anche essere installate foto-trappole.

Paola Pula, sindaca referente per l’Ambiente dell’Unione, fa sapere che nel corso del 2022 tutti i nove Comuni si sono attestati al di sopra del 75 percento dei rifiuti differenziati, con percentuali in continuo miglioramento: «Il trend in crescita è confermato dai dati dei primi due mesi del 2023, in cui la percentuale media sfiora addirittura il 79%, consentendo di raggiungere gli obiettivi prefissati dal Piano Regionale dei Rifiuti. Inoltre, rispetto ai mesi di marzo-maggio 2022 di avvio dei nuovi servizi, il numero delle segnalazioni ricevute dai cittadini (attraverso i canali messi a disposizione da Hera) a febbraio 2023 è calato circa del 50-55%. Questi risultati dimostrano che differenziare di più e meglio è possibile e che, dopo un periodo sperimentale durato più di un anno, è il momento di fare un ulteriore passo in avanti. Ricordo infine che anche le stazioni ecologiche presenti su tutti i comuni sono un valido supporto per i cittadini per il conferimento di rifiuti, ovviamente correttamente differenziati».

Ponte sullo Stretto: ecco il modellino del progetto di un ingegnere di Faenza

Il 26 marzo una mostra delle proposte di Marco Peroni che si occupatò dell’opera di Messina già nella tesi di laurea 31 anni fa

FIGURA 8 MODELLO SOLUZIONE MESSINA META' PONTEIn occasione della festa di carnevale di San Lazzaro a Faenza, il 26 marzo nel locale al 44 di corso Europa sarà allestita una mostra curata dall’ingegnere Marco Peroni, titolare e fondatore dell’omonimo studio di progettazione in città, dedicata ai ponti sospesi e in particolar modo al ponte sullo Stretto di Messina di cui si è tornati a parlare in questi giorni con l’annuncio del ministro Matteo Salvini per l’inizio dei lavori nell’estate 2024 e la previsione di completamento in cinque anni.

Nella mostra, visitabile dalle 14 alle 19, sarà possibile ammirare due modellini del ponte che Peroni ha progettato e già pubblicati su diverse riviste del settore. I modelli saranno accompagnati  da una serie di pannelli esplicativi che spiegano come funziona un ponte sospeso e quali sono le problematiche che possono avere. Un progetto inedito di calcolo strutturale (la verifica in tensostruttura del ponte sullo Stretto di Messina) è stata la tesi di laurea di Peroni all’Università di Bologna nel 1992.

La Surgital punta sulle osterie romagnole: entro il 2024 obiettivo dieci locali

L’azienda di Lavezzola della pasta fresca surgelata sta lanciando una catena di locande nel Centro e Nord Italia

CaPellettiBergamo
Ca’ Pelletti di Bergamo

Surgital esporta la Romagna con “Ca’ Pelletti”, la catena di locande che sta aprendo in diverse città l’azienda di Lavezzola attiva nel settore della pasta fresca surgelata. Alle prime due, aperte a Bologna nel 2013, si sono aggiunte quelle di Padova, Bergamo e Firenze, e si prevede di portare, nel Centro-Nord Italia, il numero dei locali a dieci entro il 2024.

«La natura di Surgital rimane comunque produttiva – spiega Elena Bacchini, direttrice marketing -. Questo importante e strategico progetto ci consente di diversificare, sempre rimanendo fedeli ambasciatori della cultura romagnola, che già sosteniamo portando la nostra pasta fresca nel mondo. L’Emilia Romagna sta lavorando tanto per farsi conoscere anche all’estero e come aziende dobbiamo contribuire a questo processo. Per ora, infatti, Ca’Pelletti si svilupperà nel Centro e Nord Italia, ma vorremmo spingerci fuori confine».

Con le dieci locande si presume il raddoppio dell’attuale fatturato di 6,5 milioni di euro (previsione 2023). Nuove aperture significano anche nuove assunzioni: ogni ristorante conta una media di 18 dipendenti. Punto di forza è la varietà dei profili professionali disponibili: il direttore e i manager dei locali sono a contratto a tempo indeterminato, mentre gli addetti multiservizi possono scegliere tempi lavorativi più contenuti, basti pensare che il 70% di loro, ad oggi, sono studenti e studentesse.

La proposta delle locande Ca’Pelletti coniuga – scrivono dall’azienda – «lo stile fast casual dining, la qualità della ristorazione, la velocità di servizio e un prezzo competitivo, 365 giorni all’anno». Punto di forza è la cucina aperta tutto il giorno, dalla mattina con la “Signora Colazione”, passando dal pranzo alla merenda, fino all’aperitivo e alla cena.  Il menù spazia dalle tagliatelle al ragù ai cappelletti, dai pici ai bartolacci, fino alle immancabili piadine, ma anche insalate e taglieri di salumi.

In Ca’Pelletti, Surgital porta così a valore tutta la passione per la cucina tradizionale e l’esperienza maturata nel settore della pasta fresca surgelata, oggi estesa anche a sughi e piatti pronti.

Tre di mesi di cantiere per potenziare un km di acquedotto e eliminare le perdite

Dal 27 marzo via ai lavori di Hera in via Santa Barbara e via Romana per un costo complessivo di 400mila euro. Ci saranno restringimenti della carreggiata e interruzioni del servizio idrico che saranno segnalate via sms agli utenti

Riparazione
riparazione

La rete dell’acquedotto a Fusignano sarà potenziata da Hera con la posa di due condotte in pvc, lunghe complessivamente quasi 1,2 km, in via Santa Barbara (680 metri nel tratto compreso fra via Garibaldi e via Pero) e via Romana (490 m). Il cantiere comporterà un investimento complessivo di 400mila euro e i lavori dureranno circa tre mesi a partire dal 27 marzo 2023. Durante le lavorazioni la viabilità sarà gestita chiudendo di volta in volta porzioni di carreggiata e istituendo un senso unico alternato con semaforo.

L’intervento è in continuità con quanto realizzato in precedenza lungo via Garibaldi e permetterà il potenziamento della portata nonché una maggiore efficienza e funzionalità della rete, con conseguente eliminazione delle perdite.

Hera, inoltre, si farà carico della realizzazione del collegamento, al sistema fognario, della cassa di espansione denominata “Santa Barbara” realizzata dal Comune di Fusignano, dedicata alla laminazione dei picchi di piena provenienti dal bacino agricolo situato a monte dell’abitato. L’intercettazione del collettore fognario lungo la via omonima all’altezza del civico 75 permetterà di sgravare il tratto urbano dello stesso collettore dalle portate provenienti dalla zona monte.

Per le lavorazioni programmate, le utenze interessate saranno avvertite attraverso il servizio di avviso gratuito tramite sms, previsto da Hera in caso di interruzioni idriche programmate. Si ricorda che il servizio è fornito ai clienti che ne facciano richiesta: chi volesse comunicare il proprio numero per attivarlo sul cellulare o cambiare i propri riferimenti, può farlo accedendo dal sito a questo link.

La multiutility assicura di contenere al minimo i tempi dei lavori, ricordando che in caso di urgenza (segnalazione guasti, rotture, emergenze varie) è gratuito e attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette il numero di pronto intervento 800.713.900 per i servizi acqua, fognature e depurazione.

Terremerse rinnova la sua digitalizzazione e punta sulla sicurezza informatica

La cooperativa dell’agroalimentare rivoluziona il suo processo di trasformazione digitale affiancandosi all’azienda Elmec e mettendo al primo posto il rinnovo delle infrastrutture IT e la gestione e protezione dei dati interni

Terremerse, cooperativa multifiliera dell’agroalimentare con sede in provincia di Ravenna, ha scelto di riconvertire la sua infrastruttura tecnologica attraverso un importante processo di Digital Transformation.

Al centro di questa rivoluzione digitale l’aggiornamento delle infrastrutture IT e l’attenzione alla sicurezza informatica e alla protezione dei dati, argomento quantomai importante e attuale per sapere come difendere la propria azienda dagli attacchi di hacker che potrebbero danneggiare non solo gli archivi digitali ma anche la reputazione aziendale con l’eventuale fuga di dati sensibili di dipendenti e utenti. Per effettuare questo importante cambiamento in termini di efficienza tecnologica, formazione e approccio alla cyber security, Terremerse ha ritenuto importante affidarsi a un Managed Service Provider come Elmec Informatica, azienda di Brunello (Va) che da oltre cinquant’anni fornisce servizi informatici e soluzioni IT alle aziende.CybergON 2

Proprio da Elmec sono stati progettati e realizzati tre corsi di approfondimento sulla cyber security, con lo scopo di trasferire a tutti i collaboratori di Terremerse le problematiche causate dal cyber crime, che spesso determinano la compromissione e nei casi peggiori, la perdita o la diffusione dei dati aziendali con gravi danni reputazionali. Le tematiche principali affrontate durante i corsi sono state il phishing, la gestione delle password e le buone norme di comportamento da adottare online quando si utilizzano gli applicativi aziendali. Gli insegnanti certificati hanno proposto anche vere e proprie simulazioni di attacchi di phishing, così da sensibilizzare tutti gli utenti nel riconoscimento dei messaggi sospetti.

«Investire in percorsi formativi verticali sulla cybersecurity è sicuramente una scelta strategica.» Afferma Edoardo Bulgheroni, Business Developer Cyber Security di Elmec Informatica.«È il modo migliore per non trovarsi impreparati di fronte alle minacce che stanno influenzando l’operatività di molte aziende. Affidarsi a un team di esperti permette sia alla governance interna, che ai dipendenti, di prendere consapevolezza dei rischi e aumentare di conseguenza il livello di sicurezza informatica dell’intera struttura»

Per quello che riguarda invece le modifiche strutturali all’IT aziendale, l’obiettivo è stato fin da subito quello di effettuare una trasformazione dei processi tradizionali con particolare attenzione all’implementazione di nuovi strumenti di monitoraggio proattivo, al fine di garantire a tutti i collaboratori la continuità di servizio. La prima fase del progetto ha visto la migrazione dei dati dalla precedente infrastruttura on-premise di Terremerse, all’interno del Data Center 100% green e certificato Tier IV di Elmec. Al contempo è stato avviato anche un processo di upgrade dei sistemi operativi, così da aumentare il livello di sicurezza dell’intera infrastruttura IT.
«Grazie ai nuovi tool sviluppati dall’azienda, possiamo monitorare in tempo reale lo stato di avanzamento di ogni ticket, i backup programmati, l’analisi delle patch e molto altro. L’infrastruttura informatica sviluppata con Elmec ci permette la flessibilità e la scalabilità che volevamo. Due aspetti fondamentali per Terremerse che conta ad oggi 5.600 aziende associate». Racconta Stefano Fenati, IT Manager di Terremerse.

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