mercoledì
20 Agosto 2025

Un comitato per valorizzare il Borgo San Rocco: eventi, visite e rigenerazione

“Ripensando Ravenna” riunisce cinque associazioni culturali: in collaborazione con cittadini, imprenditori e istituzioni una rassegna di incontri e iniziative per coinvolgere il flusso turistico nel quartiere più antico della città

Ripensando RavennaIl comitato “Ripensando Ravenna”, nato dall’unione di cinque associazioni culturali (TrailRomagna, Dis-Ordine, RavennaFood, Ecologia di Comunità, SlowFood), ha elaborato un progetto per la valorizzazione del borgo San Rocco, il quartiere più antico della città. Il luogo che è stato emblematicamente scelto per la presentazione di oggi, 24 marzo, è il circolo culturale e ricreativo I Mulnér, prima osteria fondata a Ravenna e simbolo per il comitato del valore storico, culturale e folkloristico del quartiere.

Tra gli obiettivi dell’iniziativa – in cui sono coinvolti in primis i cittadini, i commercianti e gli artigiani del Borgo, il comitato “Spasso In Ravenna” e l’assessorato alle Attività produttive – quello di mettere in luce la dimensione storica del quartiere, testimoniata da alcuni importanti presidi come l’ex macello e il Molino Lovatelli (promossi come “luoghi del cuore” di Ravenna in collaborazione con il Fai) e quella sociale, su cui operano realtà come la Parrocchia di San Rocco, le osterie e la mensa di fraternità.

La realizzazione dei progetti di valorizzazione territoriale si attuerà strada facendo, con una sinergia tra volontariato, imprese e istituzioni, dando fin da subito il via alle prime iniziative e integrando nel tempo una prospettiva urbanistica coordinata che permetta la realizzazione di ulteriori attività, come incontri e spettacoli, anche in quest’area della città.

Già da oggi stesso si partirà con una delle tre passeggiate “A spasso nel Borgo”, attività di turismo dolce della durata di circa tre ore coordinata da TrailRomagna. Nel primo appuntamento, dal titolo “Ottocento e Novecento nel Borgo”, si visiterà l’ex Macello (aperto eccezionalmente per l’occasione) e ai luoghi della memoria del Borgo, terminando poi con un aperitivo a base di carne in piazza Anna Magnani (qui informazioni e prenotazioni).

I prossimi appuntamenti sono fissati per sabato 1 luglio con”Le acque del Borgo” (visita al Molino Lovatelli e aperitivo a base di pesce nel cortile interno dietro la pescheria) e per settembre, in data ancora da destinarsi, con “La gastronomia del Borgo, cena itinerante”, un percorso cultural-gastronomico nel rispetto della stagionalità e della tipicità dei prodotti in un itinerario che toccherà le botteghe alimentari del borgo con soste anche negli esercizi pubblici del borgo.

Porta Sisi Borgo San RoccoTra gli altri progetti proposti dal comitato (ancora in divenire e sulla cui realizzazione seguiranno ulteriori comunicazioni) anche la realizzazione di un’area attrezzata permanentemente con luce, gas e acqua e priva di barriere architettoniche, in cui sarà possibile organizzare manifestazioni, comprendente Porta Sisi, Largo Andreana Tavelli, Piazza Magnani e via Ricci, il progetto “Tyche”, elaborato dal gruppo Denara Ravenna, che prevede l’installazione di teloni nelle porte storiche del quartiere con l’intento di dare un primo segnale di arredo urbano che riprendesse le tematiche storico-spaziali dell’identità del Borgo San Rocco, la realizzazione di una Banca dati e un sito Web, la realizzazione di opere musive  a cura di Dis-Ordine, come l’inserimento di QR Code mosaicati in prossimità delle tre porte che una volta inquadrati possano mostrare con testi, video e foto, la storia e l’identità del Borgo e  l’installazione del mosaico raffigurante Anna Magnani nella piazza a lei dedicata, la valorizzazione dei luoghi del cuore Fai e la rivitalizzazione di vetrine vuote e negozi sfitti con mostre di giovani artisti.

Tra le attività sociali invece, la realizzazione di una vetrofania a favore della Mensa di Fraternità utilizzando come finanziamento l’applicazione Satispay e l’inserimento del Borgo San Rocco nel progetto ‘Piatto Sospeso’ gestito da Ecologia di Comunità, RavennaFood e Slow Food e l’organizzazione di eventi nel Borgo, di natura ipoteticamente gastronomica e culturale, cinema estivi, mercati e mercatini che andranno ad aggiungersi ad appuntamenti già consolidati come la Festa della Parrocchia di San Rocco a maggio.

Differenziata porta a porta: non saranno più ritirati i rifiuti sbagliati

Gli operatori lasceranno un bollino giallo con la segnalazione dell’errore commesso, saranno i cittadini a doversi occupare del corretto smaltimento. Si rischiano anche verbali

Rifiuti DifferenziataI sacchetti o bidoncini di rifiuti domestici esposti in maniera errata rispetto al calendario dei passaggi porta a porta non saranno più ritirati dagli operatori di Hera nelle zone della Bassa Romagna dove è attiva la raccolta differenziata. Gli operatori metteranno il cosiddetto “bollino giallo” sui contenitori e sui sacchetti con anomalie per incentivare i cittadini a correggere le proprie abitudini. ). Il rifiuto erroneamente preparato non verrà ritirato e dovrà essere cura del cittadino ripetere l’operazione, secondo le regole note.

Diventa quindi pienamente operativo anche nella Bassa Romagna il servizio di controllo previsto al termine del programmato periodo di rodaggio del sistema di raccolta porta a porta, avviato gradualmente da fine dicembre 2021 in tutte le famiglie e attività dell’Unione dei Comuni. Nel mese di febbraio 2023 le segnalazioni sono in calo di circa il 40 percento rispetto al picco massimo di segnalazioni registrato nel periodo giugno-agosto 2022, a seguito dell’avvio dei servizi e in particolare dopo la rimozione dei cassonetti stradali.

Il “bollino giallo” rappresenta il primo livello di controllo della correttezza della raccolta differenziata e viene effettuato dall’operatore. Viene posta una X in corrispondenza della voce relativa alla non conformità. I casi sono diversi: esposizione del rifiuto in contenitore non corretto, esposizione nel giorno sbagliato, raccolta differenziata non corretta, mancato ritiro del bidone dopo lo svuotamento, conferimento di quantità superiori rispetto a quelle consentite di rifiuto indifferenziato, conferimento di rifiuto non consentito (es. ingombranti).

Un altro livello di controllo riguarda la prevenzione dell’abbandono dei rifiuti ed è rappresentato dall’azione di agenti accertatori, formati e autorizzati all’apertura dei sacchi. Gli stessi agenti possono anche redigere un verbale sanzionatorio, che poi verrà trasmesso alla Polizia locale per l’invio della sanzione all’utente. Nelle situazioni più critiche potranno anche essere installate foto-trappole.

Paola Pula, sindaca referente per l’Ambiente dell’Unione, fa sapere che nel corso del 2022 tutti i nove Comuni si sono attestati al di sopra del 75 percento dei rifiuti differenziati, con percentuali in continuo miglioramento: «Il trend in crescita è confermato dai dati dei primi due mesi del 2023, in cui la percentuale media sfiora addirittura il 79%, consentendo di raggiungere gli obiettivi prefissati dal Piano Regionale dei Rifiuti. Inoltre, rispetto ai mesi di marzo-maggio 2022 di avvio dei nuovi servizi, il numero delle segnalazioni ricevute dai cittadini (attraverso i canali messi a disposizione da Hera) a febbraio 2023 è calato circa del 50-55%. Questi risultati dimostrano che differenziare di più e meglio è possibile e che, dopo un periodo sperimentale durato più di un anno, è il momento di fare un ulteriore passo in avanti. Ricordo infine che anche le stazioni ecologiche presenti su tutti i comuni sono un valido supporto per i cittadini per il conferimento di rifiuti, ovviamente correttamente differenziati».

Ponte sullo Stretto: ecco il modellino del progetto di un ingegnere di Faenza

Il 26 marzo una mostra delle proposte di Marco Peroni che si occupatò dell’opera di Messina già nella tesi di laurea 31 anni fa

FIGURA 8 MODELLO SOLUZIONE MESSINA META' PONTEIn occasione della festa di carnevale di San Lazzaro a Faenza, il 26 marzo nel locale al 44 di corso Europa sarà allestita una mostra curata dall’ingegnere Marco Peroni, titolare e fondatore dell’omonimo studio di progettazione in città, dedicata ai ponti sospesi e in particolar modo al ponte sullo Stretto di Messina di cui si è tornati a parlare in questi giorni con l’annuncio del ministro Matteo Salvini per l’inizio dei lavori nell’estate 2024 e la previsione di completamento in cinque anni.

Nella mostra, visitabile dalle 14 alle 19, sarà possibile ammirare due modellini del ponte che Peroni ha progettato e già pubblicati su diverse riviste del settore. I modelli saranno accompagnati  da una serie di pannelli esplicativi che spiegano come funziona un ponte sospeso e quali sono le problematiche che possono avere. Un progetto inedito di calcolo strutturale (la verifica in tensostruttura del ponte sullo Stretto di Messina) è stata la tesi di laurea di Peroni all’Università di Bologna nel 1992.

La Surgital punta sulle osterie romagnole: entro il 2024 obiettivo dieci locali

L’azienda di Lavezzola della pasta fresca surgelata sta lanciando una catena di locande nel Centro e Nord Italia

CaPellettiBergamo
Ca’ Pelletti di Bergamo

Surgital esporta la Romagna con “Ca’ Pelletti”, la catena di locande che sta aprendo in diverse città l’azienda di Lavezzola attiva nel settore della pasta fresca surgelata. Alle prime due, aperte a Bologna nel 2013, si sono aggiunte quelle di Padova, Bergamo e Firenze, e si prevede di portare, nel Centro-Nord Italia, il numero dei locali a dieci entro il 2024.

«La natura di Surgital rimane comunque produttiva – spiega Elena Bacchini, direttrice marketing -. Questo importante e strategico progetto ci consente di diversificare, sempre rimanendo fedeli ambasciatori della cultura romagnola, che già sosteniamo portando la nostra pasta fresca nel mondo. L’Emilia Romagna sta lavorando tanto per farsi conoscere anche all’estero e come aziende dobbiamo contribuire a questo processo. Per ora, infatti, Ca’Pelletti si svilupperà nel Centro e Nord Italia, ma vorremmo spingerci fuori confine».

Con le dieci locande si presume il raddoppio dell’attuale fatturato di 6,5 milioni di euro (previsione 2023). Nuove aperture significano anche nuove assunzioni: ogni ristorante conta una media di 18 dipendenti. Punto di forza è la varietà dei profili professionali disponibili: il direttore e i manager dei locali sono a contratto a tempo indeterminato, mentre gli addetti multiservizi possono scegliere tempi lavorativi più contenuti, basti pensare che il 70% di loro, ad oggi, sono studenti e studentesse.

La proposta delle locande Ca’Pelletti coniuga – scrivono dall’azienda – «lo stile fast casual dining, la qualità della ristorazione, la velocità di servizio e un prezzo competitivo, 365 giorni all’anno». Punto di forza è la cucina aperta tutto il giorno, dalla mattina con la “Signora Colazione”, passando dal pranzo alla merenda, fino all’aperitivo e alla cena.  Il menù spazia dalle tagliatelle al ragù ai cappelletti, dai pici ai bartolacci, fino alle immancabili piadine, ma anche insalate e taglieri di salumi.

In Ca’Pelletti, Surgital porta così a valore tutta la passione per la cucina tradizionale e l’esperienza maturata nel settore della pasta fresca surgelata, oggi estesa anche a sughi e piatti pronti.

Tre di mesi di cantiere per potenziare un km di acquedotto e eliminare le perdite

Dal 27 marzo via ai lavori di Hera in via Santa Barbara e via Romana per un costo complessivo di 400mila euro. Ci saranno restringimenti della carreggiata e interruzioni del servizio idrico che saranno segnalate via sms agli utenti

Riparazione
riparazione

La rete dell’acquedotto a Fusignano sarà potenziata da Hera con la posa di due condotte in pvc, lunghe complessivamente quasi 1,2 km, in via Santa Barbara (680 metri nel tratto compreso fra via Garibaldi e via Pero) e via Romana (490 m). Il cantiere comporterà un investimento complessivo di 400mila euro e i lavori dureranno circa tre mesi a partire dal 27 marzo 2023. Durante le lavorazioni la viabilità sarà gestita chiudendo di volta in volta porzioni di carreggiata e istituendo un senso unico alternato con semaforo.

L’intervento è in continuità con quanto realizzato in precedenza lungo via Garibaldi e permetterà il potenziamento della portata nonché una maggiore efficienza e funzionalità della rete, con conseguente eliminazione delle perdite.

Hera, inoltre, si farà carico della realizzazione del collegamento, al sistema fognario, della cassa di espansione denominata “Santa Barbara” realizzata dal Comune di Fusignano, dedicata alla laminazione dei picchi di piena provenienti dal bacino agricolo situato a monte dell’abitato. L’intercettazione del collettore fognario lungo la via omonima all’altezza del civico 75 permetterà di sgravare il tratto urbano dello stesso collettore dalle portate provenienti dalla zona monte.

Per le lavorazioni programmate, le utenze interessate saranno avvertite attraverso il servizio di avviso gratuito tramite sms, previsto da Hera in caso di interruzioni idriche programmate. Si ricorda che il servizio è fornito ai clienti che ne facciano richiesta: chi volesse comunicare il proprio numero per attivarlo sul cellulare o cambiare i propri riferimenti, può farlo accedendo dal sito a questo link.

La multiutility assicura di contenere al minimo i tempi dei lavori, ricordando che in caso di urgenza (segnalazione guasti, rotture, emergenze varie) è gratuito e attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette il numero di pronto intervento 800.713.900 per i servizi acqua, fognature e depurazione.

Terremerse rinnova la sua digitalizzazione e punta sulla sicurezza informatica

La cooperativa dell’agroalimentare rivoluziona il suo processo di trasformazione digitale affiancandosi all’azienda Elmec e mettendo al primo posto il rinnovo delle infrastrutture IT e la gestione e protezione dei dati interni

Terremerse, cooperativa multifiliera dell’agroalimentare con sede in provincia di Ravenna, ha scelto di riconvertire la sua infrastruttura tecnologica attraverso un importante processo di Digital Transformation.

Al centro di questa rivoluzione digitale l’aggiornamento delle infrastrutture IT e l’attenzione alla sicurezza informatica e alla protezione dei dati, argomento quantomai importante e attuale per sapere come difendere la propria azienda dagli attacchi di hacker che potrebbero danneggiare non solo gli archivi digitali ma anche la reputazione aziendale con l’eventuale fuga di dati sensibili di dipendenti e utenti. Per effettuare questo importante cambiamento in termini di efficienza tecnologica, formazione e approccio alla cyber security, Terremerse ha ritenuto importante affidarsi a un Managed Service Provider come Elmec Informatica, azienda di Brunello (Va) che da oltre cinquant’anni fornisce servizi informatici e soluzioni IT alle aziende.CybergON 2

Proprio da Elmec sono stati progettati e realizzati tre corsi di approfondimento sulla cyber security, con lo scopo di trasferire a tutti i collaboratori di Terremerse le problematiche causate dal cyber crime, che spesso determinano la compromissione e nei casi peggiori, la perdita o la diffusione dei dati aziendali con gravi danni reputazionali. Le tematiche principali affrontate durante i corsi sono state il phishing, la gestione delle password e le buone norme di comportamento da adottare online quando si utilizzano gli applicativi aziendali. Gli insegnanti certificati hanno proposto anche vere e proprie simulazioni di attacchi di phishing, così da sensibilizzare tutti gli utenti nel riconoscimento dei messaggi sospetti.

«Investire in percorsi formativi verticali sulla cybersecurity è sicuramente una scelta strategica.» Afferma Edoardo Bulgheroni, Business Developer Cyber Security di Elmec Informatica.«È il modo migliore per non trovarsi impreparati di fronte alle minacce che stanno influenzando l’operatività di molte aziende. Affidarsi a un team di esperti permette sia alla governance interna, che ai dipendenti, di prendere consapevolezza dei rischi e aumentare di conseguenza il livello di sicurezza informatica dell’intera struttura»

Per quello che riguarda invece le modifiche strutturali all’IT aziendale, l’obiettivo è stato fin da subito quello di effettuare una trasformazione dei processi tradizionali con particolare attenzione all’implementazione di nuovi strumenti di monitoraggio proattivo, al fine di garantire a tutti i collaboratori la continuità di servizio. La prima fase del progetto ha visto la migrazione dei dati dalla precedente infrastruttura on-premise di Terremerse, all’interno del Data Center 100% green e certificato Tier IV di Elmec. Al contempo è stato avviato anche un processo di upgrade dei sistemi operativi, così da aumentare il livello di sicurezza dell’intera infrastruttura IT.
«Grazie ai nuovi tool sviluppati dall’azienda, possiamo monitorare in tempo reale lo stato di avanzamento di ogni ticket, i backup programmati, l’analisi delle patch e molto altro. L’infrastruttura informatica sviluppata con Elmec ci permette la flessibilità e la scalabilità che volevamo. Due aspetti fondamentali per Terremerse che conta ad oggi 5.600 aziende associate». Racconta Stefano Fenati, IT Manager di Terremerse.

Un maestro del jazz a Piangipane: al Socjale il concerto di Donald Harrison

Donald HarrisonUn maestro del jazz al teatro Socjale di Piangipane.

Questa sera (venerdì 23 marzo), in collaborazione con il Ferrara Jazz Festival, l’appuntamento è con Donald Harrison, fresco vincitore del Nea Jazz Master Award, tra i sassofonisti più stimati al mondo, vantando collaborazioni con Miles Davis, Eddie Palmieri, Billy Cobham fino al rapper The Notorious Big.

Il concerto vedrà Harrison accompagnato da una line-up dinamica (piano, basso, batteria).

Inizio concerto ore 21.30.

Una nuova scuola materna (che fa discutere) e un auditorium con i fondi del Pnrr

Tra i progetti finanziati dal piano anche il Ponte della Pungéla

Un rendering della nuova scuola materna di Lugo
Un rendering della nuova scuola materna di Lugo

Uno dei progetti più importanti resi possibili dal Pnrr, a Lugo, fa arrabbiare i residenti. Perché non vogliono una scuola dell’infanzia proprio lì (in largo Corelli, su via Lorenzo Da Ponte), al posto di un’area verde, con il rischio di vedere abbattuti alcuni alberi e di aumentare il traffico. Proteste a cui il sindaco Davide Ranalli ha risposto anche sui social: «Ci siamo trovati di fronte a chi sostanzialmente teme il rumore dei bambini e il deprezzamento delle case», ha dichiarato amareggiato, limitandosi a precisare come gli alberi abbattuti verranno ripiantati e faranno posto a «una costruzione di grande bellezza a emissioni zero che produrrà energia da sola».

Si tratta della scuola dell’infanzia “Filastrocca”, il cui progetto esecutivo è stato approvato dalla giunta a fine 2022, finanziata appunto con 3 milioni di euro del Pnrr e ulteriori 300 mila euro che sono stati riconosciuti per la progettazione (a cura dell’architetto Alessandro Bucci).

La materna – un edificio su un unico piano con cinque sezioni per circa 1.400 metri quadri e un’area esterna di 4.000 metri quadri, con un impianto solare e geotermico per la produzione di acqua calda, il riscaldamento a pannelli a irraggiamento nel pavimento e l’impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica – darà vita, con il vicino nido Corelli, a un polo dell’infanzia dedicato ai bambini da 0 a 6 anni.

L’altro grande progetto dell’Amministrazione di Lugo finanziato con fondi Pnrr (una decina di milioni quelli a disposizione direttamente del Comune, su oltre 20 che arriveranno complessivamente sul territorio) è quello del nuovo auditorium, per un investimento da 2,2 milioni di euro da realizzare nel complesso ex Enal, per un luogo polivalente (da 272 posti) che funzionerà in sinergia con la programmazione del teatro Rossini e della sala Estense.

Intanto sono partiti a inizio anno i lavori a Palazzo Rossi, finanziati dal Pnrr con 1 milione e 250mila euro, che dureranno circa undici mesi e prevedono il recupero con riqualificazione energetica dell’ala nord dell’edificio di proprietà comunale che ospita diversi uffici pubblici. Tra gli altri interventi finanziati dal Pnrr il recupero del ponte della cosiddetta Pungéla a Villa San Martino (600mila euro) e il restauro di un’ulteriore ala del complesso del Carmine (300mila euro). Oltre il completamento del bacino di laminazione di Lugo Ovest (fino ai primi di aprile resterà chiuso per questo motivo l’accesso al parco del Loto di via Canale Inferiore Destra) e l’avvio dei lavori per quello di Lugo Sud. Da segnalare anche a Lugo il finanziamento del Pnrr all’Ausl per la Casa della Comunità, da oltre 2 milioni di euro.

Al Mercato Coperto di Ravenna una lezione per la preparazione della tavola di Pasqua

Il corso è in programma domenica 2 aprile. Lo terrà la vice presidente dell’Accademia Italiana di Buone Maniere, Galateo e Costume

Cortesie Pasquali GalateoUna lezione di galateo per la preparazione della tavola in occasione delle festività pasquali: appuntamento domenica 2 aprile al Mercato Coperto di Ravenna.

Cortesie pasquali è un evento per chi desidera approfondire i gesti, i comportamenti e le buone maniere per la perfetta ospitalità, ma anche per chi è in procinto di organizzare feste, eventi, ricevimenti, matrimoni ed è curioso di un parere esperto.

A tenere il corso sarà la bresciana Cristina Braguzzi, vice presidente dell’Accademia Italiana di Buone Maniere, Galateo e Costume e docente di Business etiquette, Web etiquette, Brand reputation e Hotellerie, che dispenserà consigli ai partecipanti in base alle loro esigenze e li aiuterà nella preparazione di un’elegante tavola pasquale.

La lezione sarà un evento speciale proposto dal Mercato Coperto, in occasione delle preparazioni pasquali e avrà la durata di un’ora e mezza. Al termine del corso sarà offerto a tutti i partecipanti un brindisi con una bollicina.

Il costo della lezione è di 36 euro a persona e per partecipare è necessaria la prenotazione, chiamando il numero 0544 244611 o 3428174898 oppure inviando una mail a info@mcravenna.it.

Regolamento materne comunali: «Perché vale più un anno di nido di una sorella?»

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di una madre che solleva alcune perplessità sul regolamento per l’accesso alle scuole materne del Comune di Ravenna.

Game Room In The Kindergarten«Gentile redazione,
vi scrivo per condividere un dubbio: perché nei regolamenti per le materne comunali un anno di nido vale più di una sorella? Per la seconda volta, infatti, ci siamo ritrovati esclusi da tutte le materne comunali più vicine a casa nostra. E se con il primo figlio ero pronta a ciò, in fondo eravamo solo due genitori lavoratori a fare punteggio, con il secondo, quattro anni dopo, pensavo di avere le carte in regola per poterci contare. Nella speranza che potesse bastare un solo viaggio alla raccolta dei figli tra materna ed elementari da parte dei nonni o di chi per loro (essendo noi, per l’appunto, al lavoro). E invece non è così, perché la fascia di precedenza di chi ha fatto almeno un anno di nido (ma guarderanno anche l’effettiva frequenza, mi chiedo?) fa saltare il banco dei punti. Così come quella riservata a bambini che hanno quattro o cinque anni. Il che significa che il prossimo anno ovviamente potremmo decidere di rifare domanda e saremmo sicuramente ammessi, ma davvero è auspicabile per un bambino fare due inserimenti? Cos’è, una visione dantesca per cui dopo aver espiato un anno di purgatorio sali al paradiso della materna del quartiere?

Le scuole statali sono sempre la salvezza perché non includono la clausola nido, ma ahimé non esistono scuole statali nella nostra zona. E così, da settembre, si prospetta lo slalom, il doppio viaggio, necessariamente l’auto (che anche in termini di mobilità sostenibile lascia un po’ il tempo che trova).

Niente di drammatico, per carità, però continuo a non capire bene il senso di questa specie di “carta di fedeltà” per cui se hai i bollini del nido, allora vinci il premio della materna comunale. Ma pazienza.

Cordialmente».

Lettera firmata

A Bagnara di Romagna una serata dedicata alle donne con testimonianze dall’Iran

Incontro lunedì 27 marzo con l’attivista Sohyla Arjomand e alcuni studenti dell’Università di Bologna

Sohyla Arjmand
Sohyla Arjmand

Serata dedicata alla lotta per i diritti delle donne e del popolo iraniano: si terrà lunedì 27 marzo alle 20.30 nella sala consiliare della Rocca sforzesca di Bagnara di Romagna.

All’iniziativa Donna, vita e libertà sarà presente Sohyla Arjomand, attivista iraniana, che porterà la sua testimonianza di cosa significa essere donna in Iran ai tempi di oggi. Interverranno, inoltre, Farnah e Saji, studenti iraniani dell’Università di Bologna.

«La conferenza, benché incentrata sull’Iran, vuole essere un segno di solidarietà anche alle donne in Afghanistan – commentano dal Comune di Bagnara – e in generale in tutte le aree del mondo in cui le donne sono private dei propri diritti. Sohyla è testimone diretta delle conseguenze del regime fin dai suoi albori, motivo per cui non ha potuto fare ritorno in Iran: in Italia è diventata proprietaria di un rinomato ristorante persiano e ha partecipato negli anni al Popoli Pop Cult Festival».

A Ravenna incontri e degustazioni dedicati alla bevanda giapponese sakè

Sabato 1 e domenica 2 aprile alla fumetteria Kazuma e al ristorante pub Darsenale. Presente il sommelier Lorenzo Ferraboschi

SakèDue giorni dedicati alla bevanda alcolica giapponese sakè: appuntamento l’1 e il 2 aprile a Ravenna, alla fumetteria Kazuma e al ristorante pub Darsenale con l’evento “L’arte del bere in Giappone: il Sakè”.

All’iniziativa, presentata dall’Ascig di Ravenna (Associazione per gli scambi culturali fra Italia e Giappone), parteciperà Lorenzo Ferraboschi, sommelier certificato della Sakè Sommelier Association, che si occupa della divulgazione della bevanda al di fuori del Giappone, e proprietario della Sakè Company, società che opera in Italia e primo importatore specializzato di sakè di qualità.

La bevanda è ottenuta attraverso la fermentazione del riso miscelato a spore koji e acqua purissima, facilmente reperibile in Giappone grazie alle numerose sorgenti presenti su tutto il suo territorio.

Lorenzo Ferraboschi
Il sommelier Lorenzo Ferraboschi

Si partirà sabato 1° aprile alle 17 alla fumetteria Kazuma l’autore Lorenzo Ferraboschi presenterà il libro Guida al Sakè (Trenta Editore, 2021). Saranno disponibili copie del libro e, a seguire, sarà possibile degustare un Sakè. L’ingresso sarà gratuito e senza prenotazione.

Domenica 2 aprile alle 15 al Darsenale si proseguirà con il mini corso di degustazione di sakè, tenuto da Ferraboschi. Verranno introdotte le quattro principali categorie di sakè (aromatico, rinfrescante, ricco, invecchiato), che potranno essere degustate insieme a diversi abbinamenti di cibo. Al termine verrà regalato ai partecipanti l’ochoko, un piccolo bicchiere di ceramica per il sakè.

Alle 19, sempre al Darsenale, grazie alla collaborazione tra lo chef del ristorante Franco Ceroni e il sommelier Ferraboschi, ci sarà l’aperitivo con due degustazioni di sakè (diverse rispetto a quelle del mini corso) accompagnate da due abbinamenti di cibo scelti per l’occasione. Durante l’aperitivo verranno illustrate le differenze tra i due sakè e il sommelier suggerirà come gustarli al meglio con gli abbinamenti proposti.

L’evento in programma alle 15 sarà della durata di quattro ore e avrà un costo di 27 euro. L’appuntamento delle 19, invece, durerà circa un’ora e avrà un costo di 22 euro. Per chi sarà interessato ad entrambi gli eventi il costo del pacchetto sarà di 42 euro. Per partecipare alle iniziative è necessario prenotare entro domenica 26 marzo, lasciando un messaggio WhatsApp o chiamando il numero di telefono del Darsenale 392 3777568.

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