giovedì
28 Agosto 2025

Maurizio Rustignoli confermato presidente della Cooperativa Spiagge Ravenna

Vicepresidenti dei bagnini Ricky De Zordo, Ivan Turci e Giacomo Rossi

Maurizio Rustignoli Cooperativa Spiagge RavennaMaurizio Rustignoli – titolare di stabilimenti balneari a Punta Marina Terme e già presidente nazionale Fiba Confesercenti – è stato confermato presidente della Cooperativa Spiagge Ravenna anche per il prossimo triennio.

È stato eletto all’unanimità dal nuovo consiglio di amministrazione della cooperativa, che associa tutti gli oltre duecento stabilimenti balneari del Comune di Ravenna.

Insieme al presidente sono stati nominati vice presidenti Ricky De Zordo, Ivan Turci e Giacomo Rossi.

Nelle prossime riunioni di consiglio verranno nominati gli operatori componenti degli importanti gruppi di lavoro attraverso i quali è articolata la cooperativa: Commissione Salvataggio e Commissione Acquisti, oltre ai gruppi che, tra gli altri, si occuperanno di Piano dell’Arenile e Parco Marittimo.

Il consiglio e le commissioni si avvalgono del direttore Riccardo Santoni.

Numerosi e attuali i temi di discussione: la vicenda del riordino legislativo del settore balneare, la revisione di parti del piano comunale dell’arenile, la lotta all’erosione, la soluzione delle criticità legate al progetto del Parco Marittimo, il confronto e le iniziative in vista della prossima stagione.

Le ibridazioni di Monika Grycko e i mixed media di “Rave 1836” al MAG

In via Mazzini riaprono la personale dell’artista polacca e una collettiva più “pop”, a conferma del panorama eclettico di una galleria apprezzata sia ad ArtVerona che alla recente Arte Fiera di Bologna

Monika Grycko Rat Mother
Monika Grycko, “Rat Mother” (scultura)

Passato l’esame ad ArtVerona in ottobre dove la galleria MAG è stata inserita dalla rivista Artribune fra i migliori 10 stand presenti, è stata la volta di Arte Fiera a Bologna, manifestazione appena conclusa, dove la responsabile della galleria ravennate Alessandra Carini ha scelto di presentare una selezione rappresentativa del lavoro e della filosofia del proprio spazio mettendo in esposizione opere di Joseph Beuys, Chiara Lecca, Giorgia Severi e Matteo Lucca. Ed è stato di nuovo un bel successo che conferma la qualità dell’itinerario del MAG.
Al ritorno a Ravenna, hanno riaperto quindi le due esposizioni inaugurate nella sede di Via Mazzini lo scorso dicembre, in cui sono presenti lavori di artisti e artiste della squadra della galleria.

La personale “Fortitude” di Monika Grycko – artista di origine polacca residente in Romagna da 30 anni – raccoglie sculture in ceramica e dipinti degli ultimi anni fino a lavori recenti, imbastiti – al di là dei diversi materiali impiegati – su temi lungamente attesi dall’artista, concentrati principlamente sui concetti di ibridazione e metamorfosi. Che sia la figura umana di Lili o l’animale umanizzato di Rat Mother poco cambia: il senso di incertezza inquieta che si prova davanti a queste nitide opere si mantiene; anzi, viene amplificato dal contrasto fra le algide superfici ceramiche, perfettamente levigate, e i soggetti rappresentati che sfuggono alla norma della realtà. La scultura di Lili mantiene per la quasi totalità una figura umana elegante, uno sguardo espressivo e un sorriso accattivante nonostante la sua ambigua fattura di grande bambola. Ma la testa è coronata da una serie di protuberanze simili a organi interni in modo da causare una forte sensazione di disturbo: quel che è dentro è fuori, e non è al suo posto. La stessa ambiguità attraversa Rat Mother in posa composta, piedi e mani acconciati in modo signorile, qualche piega sul ventre dovuta ad un leggero sovrappeso. Di nuovo, ciò che delude le aspettative alzando lo sguardo è la visione di un muso aninale muto e vitreo dagli occhi spenti.
Cervi, pecore, umani e lupi compaiono su grandi tele ad acrilico. Qui non è il processo di ibridazione a rendere incerto il panorama della realtà ma la posizione astratta degli animali, il set dello sfondo – glaciale o monocromo – e la gamma dei colori, tutti virati teneramente al rosa e azzurrino. Il lavoro si trasforma in una specie di bomba avvolta dalla confezione di confetti. Ancora altre opere: crani di animali modificati, trofei di musi sintetizzati in forme extraterrestri, oggetti rituali composti da pezzi anatomici. Le ambigue visioni interiori di Monika attraversano i territori del post umano, vincendo soprattutto quando nell’opera viene mantenuta confinata la sensazione di mortifero e l’eleganza tampona alcuni eccessi visivi.

Anna Never Last Revival Party
Anna Never, “Last Revival Party” (olio su tela)

Del tutto diversa è la collettiva di Rave 1836 in cui sono inseriti i lavori di artiste e artisti della galleria fra cui Anna Never, Lucia Nanni, Roberto Beragnoli & Elisabetta Cardella, Mia Pulcini, Dissenso Cognitivo, Margherita Paoletti, Riffbalst, Deco Rabiscando, Nic Alessandrini, Matteo Sbaragli e Riccardo Garolla.
Sculture, dipinti e molti lavori in mixed media rendono bene il panorama eclettico della galleria che mantiene un filone pop e in dialogo con fumetto, street art, pubblicità, stencil e writing, realizzati con piglio ironico o eleganti derive decorative.
È presente anche una seconda linea di lavori che invece si richiamano alla tradizione e che variano da un linguaggio volutamente naïve a sperimentazioni con le intelligenze artificiali, dalla narrazione di frammenti di vita quotidiana a ritratti e ambienti completamente spaesanti. Il campo artistico è ampio e restituisce la vivacità di questi anni e una dimensione immaginativa complessa.

Interviste e concerti: tre big della musica italiana al Rossini di Lugo

Protagonisti Ruggeri, Grandi e Pelù, accolti a teatro dal dj Massimo Cotto. In scena il 17 febbraio, 10 marzo e 21 aprile

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Si chiama “Rossini d’Autore” la nuova rassegna proposta dal teatro di Lugo, che tra febbraio e aprile ospita tre big della canzone italiana, in una formula che abbina l’incontro-intervista con il concerto.
Sarà il giornalista e dj radiofonico Massimo Cotto – oggi conduttore a Virgin Radio dopo essere stato per vent’anni una delle voci di punta di Radio Rai – ad accogliere nel “salotto” sul palco del teatro Rossini tre grandi autori e interpreti, in bilico tra pop music e canzone d’autore.

Aprirà la rassegna Enrico Ruggeri, venerdì 17 febbraio, raccontando quasi mezzo secolo di ritmi rock e cantautori.
Venerdì 10 marzo sarà la volta di Irene Grandi, voce femminile in sintonia sia con la melodia italiana che con il sound di matrice anglosassone, che svelerà la sua passione per il soul e il blues, reinterpretando nell’occasione molte perle del suo repertorio.
Venerdì 21 aprile toccherà ad un altro fiorentino, Piero Pelù, chiudere la rassegna, con uno show dedicato a 40 anni di rock italiano.

Psicologi di Cure Primarie: in provincia oltre 1.200 colloqui nel 2022

Come nelle 8 Case della Salute Ausl ravennati si è sviluppata un’attività di ausilio e terapia contro il disagio psichico per un’ampia fascia di cittadini

Psicopterapia AuslAll’interno delle Case della Salute dell’Ausl Romagna si è allargata la comunità professionale con la presenza degli Psicologi di Cure Primarie.
Il progetto, avviato sperimentalmente alla Casa della Comunità di Russi, si è progressivamente allargato a tutta l’Azienda coinvolgendo attualmente 15 Case della Comunità su tutto il territorio della Romagna, di cui ben 8 nella provincia di Ravenna (Russi, San Piero in Vincoli, Marina di Ravenna e Lido Adriano, Bagnacavallo, Cotignola, Castelbolognese e Brisighella).

Sono i medici di famiglia ad intercettare il bisogno fra i propri utenti e segnalarlo allo “psicologo di cure primarie” operante all’interno della Casa della Salute che provvede a fissare direttamente gli appuntamenti per una prima consultazione orientata ad approfondire e conoscere le problematiche dell’utente. Questa prima consultazione, in circa il 40 percento dei casi, risponde da sola alle esigenze dei pazienti. Qualora tuttavia sia necessario mettere in atto un intervento più specifico all’interno della Casa della Comunità lo psicologo potrà offrire interventi terapeutici brevi e focali o interventi psicoeducativi di piccolo gruppo o ancora, in accordo con il medico di famiglia, indirizzare e motivare la persona al servizio specialistico più appropriato al proprio bisogno, sia di tipo sanitario che sociale.

La scelta di introdurre il servizio risponde ad una richiesta diffusa di interventi psicologici che giunge ai servizi dell’Ausl. «Assistiamo da anni – si legge in una nota dell’Azienda – a un significativo aumento del disagio, che coinvolge ampie fasce di popolazione che hanno sofferto l’isolamento, la precarietà economica, il venir meno di relazioni significative, l’acutizzazione di un sentimento di paura, incertezza, vulnerabilità relazionale. Il servizio è pensato per rispondere ad un disagio dell’adattamento di natura prevalentemente reattiva. Il riferimento è a quei cittadini che vivono una condizione di sofferenza conseguente a eventi traumatici, lutti, a condizioni di malattia, disabilità o conflittualità o isolamento relazionale. Per le persone che hanno invece una storia caratterizzata da disturbi psichici più rilevanti il percorso rimane in capo al Servizio di Salute Mentale».

Nel corso del 2022 hanno usufruito di questo percorso 216 utenti nella provincia di Ravenna, per un totale di circa 1.200 colloqui, di cui il 73% di sesso femminile. Il 25 percento di richiedenti ha fra i 18 e i 35 anni, mentre il 47 percento ha un’età maggiore di 50 anni.

Pug 2023, le perplessità degli architetti: «Prescrizioni molto rigide»

Parla Piera Nobili vicepresidente dell’Ordine provinciale: «Prevedo tempi di adozione ancora lunghi perché ora preme il Pnrr»

Piera Nobili Arhitetta
Piera Nobili, vicepresidente dell’Ordine provinciale degli architetti di Ravenna

Nella finestra di tempo in cui i portatori di interesse potevano presentare osservazioni alla bozza del Piano Urbanistico Generale del comune di Ravenna, 60 giorni poi prorogati a 120 e scaduti il 7 giugno scorso, l’Ordine degli architetti della provincia ha inviato una relazione di una ventina di pagine. Il suo contenuto lo spiega Piera Nobili, vicepresidente dell’Ordine: la professionista dello studio Othe di Ravenna, segue il percorso del Pug sin dall’avvio nel 2019.

«Le nostre osservazioni vanno da quelle più macroscopiche che riguardano l’indirizzo e l’approccio per la nuova pianificazione fino a quelle più specifiche su determinate aree e contesti. Abbiamo costituito un gruppo di lavoro che ha coinvolto una trentina di iscritti e iscritte all’Ordine e una decina di loro hanno fornito contributi che abbiamo condiviso e fatto confluire in un documento unico dettagliato».
I numeri di pagine e di professionisti coinvolti possono essere un indizio della visione del Pug da parte dell’Ordine: «Di fronte alla bozza redatta dal Comune di Ravenna siamo tutti rimasti un po’ disorientati, anche gli addetti alla materia. Ma va detto che l’elaborazione del Pug è una novità assoluta introdotta da una legge regionale che ha solo l’Emilia-Romagna. È una novità per tutti, anche per i tecnici comunali».
A diversi addetti ai lavori, il Pug ravennate è parso in contrasto con le linee guida della legge regionale 24/2017 da cui discende. La norma chiede una pianificazione di ampio respiro e snella, la proposta uscita dagli uffici comunali è ben altro. Nobili conferma questa percezione: «Dovrebbe normare il meno possibile lasciando agli accordi programmatici le modalità di intervento. Nella realtà non ci pare che sia così: nel Pug si trovano delle prescrizioni molto precise e rigide».

Ma non è una caratteristica che vale solo per Ravenna: «Ho avuto modo di vedere altri Pug da altre amministrazioni, anche fuori provincia e più o meno tutti si muovono con queste modalità. La ragione è semplice: non è facile passare dalla mentalità precedente di una pianificazione che ti dava indicazioni molto precise su ciò che potevi e non potevi fare, a un nuovo approccio idiogrammatico dove si devano dare linee di indirizzo generale sullo sviluppo del territorio e requisiti prestazionali».
Che il Comune abbia incontrato delle difficoltà nel maneggiare la materia non è un segreto. È emerso anche dalle parole dell’assessora all’Urbanistica in occasione di incontri pubblici di presentazione nell’ambito del percorso di partecipazione cittadina: «La stessa Federica Del Conte ha riconosciuto che ci sarà bisogno di formare tecnici interni che sappiano gestire in maniera adeguata questi strumenti».

I sei mesi che la giunta comunale si era presa per valutare le osservazioni sono passati senza sviluppi. Al momento il Comune non fornisce indicazioni sul momento in cui verrà restituita la versione modificata del Pug. La vicepresidente degli architetti ipotizza tempi lunghi: «Non credo che avremo risposte a breve. Anche perché a occuparsi del Pug sono gli stessi uffici che devono gestire le pratiche dei lavori per il Pnrr e quelle hanno delle scadenze tassative da rispettare per non perdere i finanziamenti. Nella scala delle priorità è facile capire cosa avrà la precedenza».

Le lungaggini del Pug (va ricordato che l’incarico ai consulenti esterni è del 5 febbraio 2019) fanno sì che in questi mesi siano partiti diversi interventi di urbanizzazione che nulla hanno a che fare con il nuovo piano: «Per ora resta in vigore la precedente normativa e le concessioni rilasciate decadranno nel momento in cui si avrà il nuovo inquadramento. Chi ha titoli per costruire che magari risalgono a molti anni fa si sta muovendo per non perdere quelle autorizzazioni».

Cordoglio nel mondo portuale per la scomparsa di Andrea Gentile

Il manager aveva 61 anni. Direttore e Ad della Doks Cereali era anche presidente del gruppo Porto e Logistica di Confindustria Romagna

Andrea Gentile ManagerHa suscitato sconcerto e commozione nel mondo della portualità e dell’economia ravennate la morte a 61 anni di Andrea Gentile, massimo dirigente del terminal Doks Cereali di Ravenna e presidente del gruppo Porto e Logistica di Confindustria Romagna.
Innumerevoli le manifestazioni di cordoglio e il ricordo di rappresentanti delle istituzioni ravennati, di aziende e colleghi dell’imprenditoria locale.
Fra questi, il messaggio del sindaco De Pascale e dell’assessora comunale Annagiulia Randi che hanno dichiarato: «Apprendiamo con profondo dispiacere della scomparsa di Andrea Gentile… Si tratta di una tristissima perdita per il nostro Porto, ma anche per tutta la città. Lo ricordiamo come un professionista impeccabile e una persona di grande umanità e valore. A nome nostro e di tutta l’amministrazione comunale le più sincere condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari».
«È davvero un giorno molto triste – ha sottolineato in una nota stampa il presidente dell’Autorità Portuale Daniele Rossi – per l’intera comunità dello scalo dravennate, che perde una persona di indubbio valore, un amministratore preparato che con passione e grande professionalità ha svolto per molti anni e sino all’ultimo un ruolo di protagonista in tutte le vicende del nostro porto…».
Messaggio di condoglianze anche dalla dirigenza degli industrili romagnoli che rimpiangono «la prematura scomparsa di un professionista stimato, dirigente capace e profondo conoscitore del settore logistico. Nella sua lunga esperienza associativa, ha saputo dare un apporto decisivo alle istanze che Confindustria Ravenna prima, e Confindustria Romagna poi, hanno portato avanti per lo sviluppo del porto di Ravenna, affrontando gli ostacoli con decisione, franchezza e senso pratico non comune. Lavorando con impegno, costanza e riservatezza, ha contribuito a gettare le basi di quella strategia di rilancio dello scalo che è confluita nel progetto dell’hub portuale».
Al cordoglio si associa anche la parlamentare ravennate Ouidad Bakkali, membro della commissione infrastrutture e trasporti della Camera dei Deputati: «In questo momento di grande dolore ci stringiamo intorno alla famiglia di Gentile, professionista apprezzato e punto di riferimento in tante fasi di sviluppo e crescita del nostro porto».

Nuova sede e attività in ripresa per la cooperativa Acmar

La storica azienda di costruzioni ravennate trasferita in via Villa Glori. Il presidente Cusumano «È il momento della rinascita dopo anni difficili»

Acmar Nuova Sede
I dirigenti di Acmar, l’assessora comunale Del Conte e il vicesindaco Fusignani all’inaugurazione della nuova sede dell’azienda

Lasciati gli uffici di via Girolamo Rossi per trasferirsi in più funzionali spazi direzionali in via Villa Glori (nel quartiere San Biagio), l’Acmar questo fine settimana ha inaugurato ufficialmente la sua nuova sede. «Un’occasione per sancire una rinascita dopo anni difficili» ha dichiarato Sebastiano Cusumano, l’attuale presidente della storica cooperativa ravennate del settore delle costruzioni, nata nel 1951 e aderente all’Agci.

Acmar è in concordato preventivo dal 2016, dopo una fase molto rischiosa e complessa sul piano economico e di gestione delle attività imprenditoriali: «Oggi possiamo concretamente parlare di ripartenza. Contiamo di chiudere il concordato per l’autunno – ha sottolineato il presidente – Nel corso del 2022 abbiamo assunto 55 persone e questo ci riempie d’orgoglio perchè ribadisce il nostro attaccamento al territorio e al suo sviluppo».

«Dopo gli anni difficili della pandemia – ha aggiunto il direttore generale Diego Caiconti – chiudiamo il bilancio 2022 in positivo e questo è stato possibile grazie all’impegno di tutto il nostro personale».
Il portafoglio ordini per il 2023 è è ricco di commesse e raggiunge l’importo di 35 milioni di euro. Tra i principali lavori affidati, il rinnovo del contratto di manutenzione dei terminal portuali Sapir, Tcr e Terminal Nord; i lavori di ristrutturazione per Invitalia Torino e la rigenerazione urbana della stazione ferroviaria di Faenza.

«Dopo gli anni della crisi che ha coinvolto tutto il settore delle costruzioni – ha commentato l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Federica Del Conte – inaugurare una nuova sede è come una rinascita per Acmar e non possiamo che esserne tutti felici. Parliamo di una cooperativa storica per Ravenna e saperla rilanciata è positivo anche pensando ai tanti lavori pubblici che abbiamo davanti con i fondi del Pnnr e a quelli che stanno arrivando da altre fonti nazionali ed europee».

Per il vice sindaco Eugenio Fusignani «la ripartenza di Acmar simboleggia lo sviluppo della nostra città e per questo motivo rappresenta un’importante rivelazione per tutta la comunità ravennate, non solo economica ma anche sociale, e di speranza per il futuro».

Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti, oltre alle autorità comunali, il presidente dell’Agci Ravenna-Ferrara, Alessandro Brunelli, dirigenti della cooperativa e rappresentanti di consorzi del settore.

Sabbioni fa tris con nuove aperture a Ravenna, Lugo e Alfonsine

Il marchio di profumerie acquisisce le insegne “Brunella” eporta a 20 gli store del territorio. Fatturato 2022 in crescita del 10%

Profumerie Ex Brunella SabbioniIl noto brand di profumerie ravennate Sabbioni ha il 2022 con una crescita dei punti vendita e di ricavi. Lo fa grazie a un tris di acquisizioni, rilevando le insegne storiche di “Brunella” e riaprendo così col suo marchio tre nuovi negozi: in centro città in via Gordini, a Lugo in Largo della Repubblica (Pavaglione) e ad Alfonsine in via Samaritani. La mappa degli store Sabbioni diffusi sul terriorio emiliano-romagnolo si aggiorna a quota 20, e a 80 il numero complessivo dei dipendenti.

Peraltro Sabbioni ha voluto mantenere intatto l’organico dei tre nuovi punti vendita assumendo, oltre ai dipendenti, anche i due figli di Brunella, per dare continuità al prezioso lavoro svolto dall’insegna in 44 anni di attività.

Per quanto riguarda i conti e piani di sviluppo, la società che dal 2021 ha la sua sede centrale a Fornace Zarattini, ha chiuso il 2022 con un incremento delle vendite del 10% sull’anno precedente e ha annunciato nuove assunzioni per sostenere altri importanti progetti che porteranno a una ulteriore crescita nel 2023.

Sipario sulla danza con il dittico della MM Contemporary Dance Company

Spettacolo pomeridiano, il 12 febbraio, apre la stagione coreografica del teatro Alighieri con opere di Bigonzetti e Morelli

Elegia Enrico Morelli
Una scena di “Elegia” (foto Tiziano Ghidorsi)

Al via la stagione di Danza del Teatro Aligheri di Ravenna il 12 febbraio, alle 15.30, con il titolo Ballade della MM Contemporary Dance Company che presenta il dittico di coreografie – Elegia di Enrico Morelli e, per l’appunto, Ballade di Mauro Bigonzetti – che ha debuttato a Modena a novembre.

Nel caso di Ballade sono protagonisti gli anni Ottanta che Bigonzetti racconta ispirandosi anche al lavoro dello scrittore Pier Vittorio Tondelli, fra le più rappresentative voci di quegli anni, e una drammaturgia musicale che include Prince, Frank Zappa, Leonard Cohen, i CCCP – Fedeli alla linea.

Elegia, su musiche di Chopin e Giuseppe Villarosa, si concentra invece su un oggi dominato dal senso di smarrimento, attraverso una danza corale che racconta la vertigine ma anche la rinnovata speranza di un nuovo inizio. L’appuntamento con la compagnia di Michele Merola incrocia la rassegna “ToDay ToDance”, in collaborazione con Cantieri Danza.

La MM Contemporary Dance Company è nata nel 1999 come centro di produzione di eventi e spettacoli e come promotrice di rassegne e workshop con l’obiettivo di favorire scambi e alleanze fra artisti italiani e internazionali, testimoni e portavoce della cultura contemporanea. Il repertorio della compagnia, che ha sede a Reggio Emilia, è ricco e variegato, grazie ai lavori del suo fondatore e direttore e alle creazioni firmate da coreografi europei e italiani. Nel 2010 ha vinto il Premio Danza&Danza come migliore compagnia emergente, nel 2017 il Premio Europaindanza 2017 per lo spettacolo Bolero di Merola e dal 2018 è compagnia associata del Circuito InDanza del Trentino Alto Adige.

L’itinerario danzante della stagione all’Alighieri continua con Asylum di Rami Be’er, riflessione danzata sulla condizione dei rifugiati affidata alla strepitosa Kibbutz Contemporary Dance Company di cui è direttore (4, 5 marzo) e la serata dedicata a Stravinskij con il Malandain Ballet Biarritz: il suo fondatore Thierry Malandain, maestro del linguaggio neoclassico, che firma L’uccello di fuoco, mentre è di Martin Harriague, astro nascente della coreografia francese, La Sagra della Primavera (11, 12 marzo).

Info e prevendite: biglietteria Teatro Alighieri tel. 0544 249244 e sul sito web del teatro.

Piano urbanistico, a Ravenna il Comune prende altro tempo

Il percorso per definire il documento parte nel 2019 con l’incarico da 400mila euro affidato a consulenti esterni. L’assessora Del Conte prevede l’adozione entro il 2023. I punti preliminari del Pug

Case Urbanistica

Il disegno del futuro urbanistico della città di Ravenna, con un orizzonte che si spinge fino a 15-20 anni da oggi, è nelle mani di una trentina di persone. Sono geometri, ingegneri e architetti (dipendenti diretti del Comune o consulenti esterni) che stanno lavorando alla stesura del Piano urbanistico generale (Pug). È uno strumento di dimensione comunale (o di unioni di Comuni) che non esisteva fino alla legge regionale 24 del 2017 che ha rivoluzionato la pianificazione territoriale in Emilia-Romagna. Diventerà la cornice cui dovranno adeguarsi tutti gli interventi: dalle strade alla mobilità, dalle scuole alla bonifica, dagli insediamenti residenziali agli spazi commerciali. Ma ci vorrà ancora del tempo prima che Ravenna abbia il suo Pug. Non avverrà prima della fine dell’anno.

SEI MESI SCADUTI
È appena scaduto il termine di sei mesi che il Comune si era preso per esaminare le 442 osservazioni arrivate da altri enti e privati, dopo la pubblicazione della prima bozza un anno fa, ma il tempo non è bastato ai trenta tecnici. E tra gli addetti ai lavori si fa largo qualche preoccupazione, alimentata da un dato di fatto e da una sensazione. Il primo: nei lavori pubblici, settore strettamente legato all’urbanistica, dal giorno del suo insediamento nel 2016 in poi il sindaco ha passato più tempo a spiegare ritardi e intoppi anziché tagliare nastri. La seconda: non sarà che al Comune sono riusciti a complicare il Pug che la Regione immaginava invece come qualcosa di più leggero?

CONSULENZA ESTERNA DA 400MILA EURO
L’elaborazione del Pug ravennate è cominciata nel 2019. Il 5 febbraio è stato assegnato al raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Mate Engineering di Bologna il bando per la redazione del Piano urbanistico generale e del Regolamento edilizio. Alla gara sono arrivate cinque offerte. Il servizio è stato affidato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, a partire da una base d’asta di poco superiore ai 406mila euro, da assoggettare a ribasso. Al professor Carlo Gasparrini dell’Università Federico II di Napoli è stato affidato il coordinamento tecnico scientifico (qui un testo elaborato da Gasparrini per illustrare i 5 punti fondamentali del Pug). Per qualcuno, già qui starebbe un primo motivo di critica: perché prendere una consulenza esterna se la Regione lasciava intendere che potevano occuparsene gli uffici interni? La risposta stava in un comunicato di Palazzo Merlato di quattro anni fa: «Tra gli elementi che hanno fatto propendere l’amministrazione per la scelta di affidarsi a un gruppo di lavoro esterno ci sono – oltre appunto al fatto che si tratta di un processo di pianificazione generale di natura innovativa – l’ampiezza e la complessità del territorio comunale ravennate e le ristrettezze dei tempi imposti dalla legge urbanistica regionale: formazione del Piano entro la fine del 2020».

PARTECIPAZIONE
In parallelo alla redazione del Pug si è svolto un percorso di partecipazione aperto alla comunità, con l’obiettivo di coinvolgerla appieno nell’elaborazione del principale atto di pianificazione del Comune. Attraverso l’organizzazione di eventi e la facilitazione di mediatori esperti, è stato promosso un confronto fra la cittadinanza, gli amministratori, i tecnici comunali e i progettisti del piano.

Urbanistica Costruzioni120 GIORNI PER LE OSSERVAZIONI
A gennaio 2022 è arrivata quella che in gergo si chiama assunzione del Pug. In parole povere l’ok della giunta comunale a una prima versione. E si è aperta la finestra di tempo di 60 giorni per la presentazione di osservazioni da parte dei portatori di interesse. La complessità della bozza proposta ha messo in crisi molti addetti ai lavori al punto tale che il Comune ha accettato di concedere altri 60 giorni e si è arrivati al 7 giugno.

442 RILIEVI PERVENUTI
All’inizio di agosto 2022 la giunta ha deliberato di prendersi sei mesi per poter trattare le 442 osservazioni pervenute (da singoli cittadini, professionisti, ordini professionali, associazioni rappresentative di svariate categorie economiche e portatori istituzionali di interesse) e mettere a punto la proposta di piano da adottare. La legge regionale 24/2017 non fissa una scadenza per arrivare all’entratain vigore del Pug. Nel frattempo resta valida l’applicazione dell’attuale disciplina urbanistica impostata nel 2003. Che è il riferimento usato per spiegare da più parti le recenti urbanizzazioni.

UN’ALTRA FINESTRA PER LE OSSERVAZIONI
I sei mesi sono appena scaduti. «Non abbiamo ancora concluso l’esame delle osservazioni che erano tante, come è giusto che sia per uno strumento così importante – spiega l’assessora competente Federica Del Conte –. A breve potrebbe esserci una nuova delibera di giunta con una proroga dei tempi per completare il lavoro sulle osservazioni». Da Del Conte si apprende anche l’intenzione del Comune di aprire poi una ulteriore finestra di tempo per nuove osservazioni: «Il Pug verrà ripubblicato dando evidenza delle osservazioni accolte che hanno portato a modifiche e, per mantenere la partecipazione come principio fondamentale del lavoro, daremo un nuovo termine di tempo per presentare osservazioni sulle parti modificate. Vogliamo arrivare alla discussione in consiglio comunale con uno strumento che raccolga le indicazioni più ampie possibili dalla cittadinanza».

IL SOCCORSO CERVESE
L’assessora conta di arrivare alla definitiva adozione del documento con il voto del consiglio comunale per la fine del 2023. Se così sarà, saranno passati cinque anni dal primo Pug entrato in vigore in tutta la regione, cioè quello dei vicini di casa di Cervia (con un territorio comunale di 82 kmq e 30mila abitanti, cioè rispettivamente un ottavo e un quinto del capoluogo). E guarda caso il dirigente del Comune di Cervia che ha seguito quella partita è stato chiamato al Comune di Ravenna lo scorso autunno dal sindaco Michele de Pascale con un incarico fiduciario legato alla durata del suo mandato. Il servizio di progettazione e gestione urbanistica – che prima era in mano a Valentino Natali – è stato assegnato all’ingegnere Daniele Capitani che ora si divide fra Cervia e Ravenna. La mossa sa tanto di bocciatura per Natali, una delle voci che hanno avuto peso nella scelta di ingaggiare un team di consulente esterni. L’assessora Del Conte assicura che non è così: «È stata una decisione del sindaco ma è solo un rafforzamento della struttura. Il capo area precedente aveva raccolto diverse responsabilità per via di vari pensionamenti, ora i carichi sono distribuiti meglio». Ma forse, più che nel politichese della Del Conte, la verità sta nella battuta calcistica del collega nella giunta cervese: «Nel calciomercato si vanno ad acquistare i migliori – dice Enrico Mazzolani che ha la delega all’Urbanistica –. Capitani era in una buona squadra di serie A e ora è stato cercato da una squadra che vuole arrivare in Champions. Da Cervia colonizziamo un altro po’ di Ravenna».

Urbanistica ProgettiBozza Pug: zero consumo di suolo e attenzione al verde

Gli aspetti più rilevanti, caratterizzanti e innovativi del nuovo Piano urbanistico generale (Pug) del Comune di Ravenna sono stati descritti in cinque punti dal coordinatore tecnico-scientifico del raggruppamento che ha redatto e firmato il documento, l’architetto Carlo Gasparrini, professore all’Univesità Federico II di Napoli. Di seguito ne proponiamo una sintesi (la bozza integrale del piano è scaricabile in pdf dal sito del Comune di Ravenna).

1. Il Pug di Ravenna propone uno strumento compatto e non più tripartito come quello vigente che il Comune si appresta a sostituire (Psc, Rue e Poc), un piano unico quindi, a validità indeterminata, che attiverà progressivamente interventi ad attuazione diretta (Permessi di Costruire, convenzionati e non) e indiretta (Accordi Operativi e Piani Attuativi di Iniziativa Pubblica) garantendo una maggiore flessibilità e semplificazione soprattutto per i secondi attraverso un coinvolgimento attivo dei promotori privati. […] L’intenzione del Pug è di limitare il ricorso alle varianti dello strumento al fine di semplificare il processo gestionale, laddove le modifiche da apportare agli elaborati di piano non determinino nocumento all’interesse pubblico o di terzi, incremento di diritti edificatori, riduzione dello spazio pubblico e delle dotazioni territoriali e urbanistiche esistenti, incrementi dei carichi urbanistici, riduzioni immotivate delle attribuzioni di valore storico-architettonico e ambientale, aggravamento delle condizioni di rischio, riduzione delle prestazioni richieste per interventi di riuso e rigenerazione urbana.

2. Il Pug sarà soprattutto ancorato a 5 grandi obiettivi: la resilienza e l’adattamento ai rischi, a partire da quelli prodotti dal climate change; la sostenibilità dell’agricoltura, dell’agro-biodiversità e del settore agro-forestale anche in aree urbane e periurbane; la centralità del ferro per persone e merci e della mobilità ciclopedonale; la multifunzionalità dei settori economici e produttivi connotanti Ravenna, da quello portuale e logistico alla cultura e al turismo; la rigenerazione urbana ed ecologico-ambientale della città esistente e dei numerosi centri agricoli e costieri, per non consumare più suolo. […] Quattro progetti-guida centrati su alcuni segni e luoghi strutturanti di valore strategico: Canale Candiano, Litorale, Grande Corona verde e Metro-ferrovia. […] Il Pug è già sintonizzato, a livello europeo, con il Green New Deal (Piano per l’ambiente) e il Next Generation Eu e, a livello nazionale, con il Pnrr.

3. La questione ambientale e la transizione ecologica costituiscono un asse portante del Pug che attraversa tutti gli Obiettivi Strategici, conforma e indirizza gli interventi sulle componenti paesaggistiche e sullo stesso patrimonio edilizio esistente, informa le prestazioni più qualificanti della Strategia per la Qualità Urbana ed Ecologico-Ambientale (Squea) che sostiene i 5 obiettivi strategici e i progetti-guida […]

4. L’obiettivo è di un consumo di suolo zero, senza quindi utilizzare la possibilità offerta dalla Legge urbanistica regionale di consumare un ulteriore 3 percento di suolo, che l’Amministrazione comunale ritiene di poter attivare esclusivamente per scelte connesse alla produzione di energia da fonti rinnovabili, in considerazione degli interventi strategici che la medesima legge esclude da questo conteggio. […] Si affianca un impulso consistente ad alcuni grandi Progetti Urbani storici e nuovi: Darsena, Ex Agip, Distretto di Classe e trasversale Mirabilandia-Pineta di Classe […]

5. Il Pug ha messo a punto dispositivi normativi e una Guida per la Qualità Urbana ed Ecologico-Ambientale che hanno lo scopo di creare le condizioni di fattibilità necessarie. Ciò sia nel caso degli interventi puntuali di Qualificazione Edilizia sia in quelli più intensivi di Ristrutturazione Urbanistica, di Addensamento e Sostituzione Urbana. La strada individuata si basa sulla combinazione tra premialità urbanistiche differenziate – oscillanti fra il 30% e il 100% di incremento di superficie rispetto all’esistente o a un indice di base – e il rispetto di Requisiti e Indicatori Prestazionali di diverso tipo e con valori crescenti all’aumentare delle premialità urbanistiche. Prestazioni in termini di: permeabilità dei suoli e desigillazione, dotazioni vegetali qualificate per ossigenare l’aria e stoccare CO2, nuove fonti energetiche per aumentare la produzione da quelle rinnovabili, multifunzionalità qualificata alla scala territoriale ed edilizia, dotazioni territoriali aggiuntive di servizi alla scala urbana e di prossimità, nuovo welfare per l’accessibilità e l’offerta di alloggi sociali.

Matinée ai “Mikrokosmi” con l’incanto di violino e pianoforte

Per la rassegna domenicale all’Alighieri del 12 febbraio, il duo Rimonda e Nguyen con brani di Dvorak, Brahms, Grieg e Ravel

Giulia Rimonda Violinista
La violinista Giulia Rimonda

Cambiano i protagonsiti e il programma musicale del terzo appuntamento di domenica 12 febbraio  (inizio ore 11) per la venticinquesima edizione di “Mikrokosmi”, la stagione concertistica dell’Associazione Culturale Mikrokosmos, sotto la direzione artistica di Barbara Valli.

A causa di una improvvisa indisponibilità per impegni col Teatro alla Scala, Fabrizio Meloni e Takahiro Yoshikawa non potranno suonare per il pubblico della rassegna ravennate.
Al loro posto si esibirà il duo formato dalla violinista Giulia Rimonda e il pianista Lorenzo Nguyen, giovani ma valentissimi musicisti, reduci da importanti riconoscimenti e partecipazioni a festival e concerti a livello nazionale.
In programma i Quattro pezzi romantici op. 75 di Dvorak, la Sonata n.2 per violino e pianoforte op.100 di Brahms, a seguire, di Grieg, la Sonata in do minore per violino e pianoforte op.45, e infine, Tzigane di Ravel.

Al teatro Socjale arriva il tour del supergruppo hard-rock

Sul palco di Piangipane il 12 febbraio l’esibizione degli Heroes And Monsters di Todd Kerns, Stef Burns e Will Hunt

Heroes And Monsters Hard Rock

Fa tappa anche al teatro Socjale di Piangipane il tour italiano degli Heroes And Monsters, supergruppo formati da tre piccole leggende dell’hard- rock, il bassista/cantante Todd Kerns, il chitarrista Stef Burns e il batterista Will Hunt. L’appuntamento è per domenica 12 febbraio, dalle 21.30.

Todd Kerns è un polistrumentista, cantante, cantautore e produttore. È noto soprattutto per essere il bassista e il cantante di supporto in Slash con Myles Kennedy And The Conspirators e per essere il front man della band canadese The Age Of Electric, nonché come frontman della band dell’ex chitarrista.
Il chitarrista Stef Burns ha suonato con Sheila E., Berlin e Huey Lewis & The News, nonché con gruppi rock come Y&T, con cui ha registrato quattro album, e Alice Cooper. Attualmente suona con Vasco Rossi e ha anche la sua band, la Stef Burns League.
Il batterista Will Hunt è negli Evanescence, con cui ha iniziato a suonare per la prima volta nel 2007. Nel corso degli anni si è esibito con Dark New Day, Skrape, Staind, Vasco Rossi, Vince Neil, Tommy Lee, Slaughter e altri.

Biglietti a 38 euro, apertura del locale dalle 20.30. Come di consueto i “mitici” cappelletti del Socjale all’intervallo.

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