Intorno alle 7 del 26 gennaio l’intervento dei pompieri di Lugo e Ravenna. Cause del rogo ancora sconosciute. L’azienda è riuscita a garantire le consegne del giorno
Un incendio nella sede della Nespak a Massa Lombarda alle prime ore del mattino di ieri, 26 gennaio. Le fiamme sono divampate verso le 7 e hanno riguardato una parte di un macchinario di macinazione, in una zona isolata rispetto allo stabilimento del gruppo Guillin che produce soluzioni di packaging alimentare. Danni solo alle cose, senza feriti. L’evento è stato gestito inizialmente dalla squadra antincendio di Nespak e con un successivo intervento dei vigili del fuoco. Dopo l’immediata evacuazione degli operatori più prossimi alla zona coinvolta, l’azienda ha ripristinato l’attività produttiva ordinaria assicurando così la consegna quotidiana dei prodotti. Si stanno valutando le possibili cause.
I pompieri sono intervenuti da Lugo, con il supporto della centrale di Ravenna. In tutto sono interventi due mezzi da Lugo (autopompa-serbatoio e autobotte) e due da Ravenna (autobotte e carro decontaminazione).
Sabato 28, per la serie di incontri del sabato, dialogo fra il direttore artistico del Ravenna Festival e un maestro del liscio
Bruno Malpassi
Sabato 28 gennaio, alle 18, al Moog Slow Bar di vicolo Padenna a Ravenna, si tiene il dodicesimo incontro della rassegna “I sabati del Moog”, curata da Ivano Mazzani.
Franco Masotti, direttore artistico di Ravenna Festival, Susanna Venturi, collaboratrice del Festival, musicologa, e articolista musicale per il “Corriere di Romagna”, dialogano-incontrano Bruno Malpassi, maestro folk di musica pèopolare e balli tradizionali romagnoli.
Bruno Malpassi si avvicina al mondo del folk agli inizi del 1960, frequentando feste popolari e saloni danzanti, dove conosce Anna Patuelli con la quale condidivide dapprima la pista da ballo, poi una lunga vita coniugale. Per entrare nel giro che conta fra i ballerini del tempo, partecipa a diverse gare di ballo laureandosi più volte campione romagnolo dei tre balli tipici: valzer, mazurka e polka. Poi, da un incontro con Augusto Fabbri, amico del Maestro Secondo Casadei, decide di chiudere con le competizioni per dedicarsi all’insegnamento ed alle esibizioni, formando un gruppo che racchiudeva i migliori elementi di tutto il territorio romagnolo. Nel 1968, Bruno Malpassi, Anna Patuelli e Romolo Pasini si mettono in proprio, nasce così, a Ravenna, l’attuale “Gruppo Folk Italiano Alla Casadei”, un omaggio al Maestro Secondo Casadei ed al ballo di tradizione romagnolo. Con il suo gruppo nel 1973 fonda la prima scuola di balli popolari romagnoli. La carriera di Bruno è sottolineata da tante eccellenze, rappresentando la storia della Romagna in svariate trasmissioni televisive e apparizioni cinematografiche, esibizioni in tutta Italia e all’estero. A Bergamo nel 2020, viene insignito dalla Federazione Italiana Tradizioni Popolari “Padre del Folklore”, nello stesso anno è tra i protagonisti del film, Extra-liscio – Punk da balera, di Elisabetta Sgarbi, presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia 2021. Sempre nel 2021 Bruno Malpassi e la figlia Monia si esibiscono, insieme agli Extraliscio, sul palco del festival di Sanremo. Ancora oggi, a 80 anni, Bruno balla alcune ore al giorno per insegnare ed essere da esempio ai giovani e giovanissimi che si avvicinano al mondo del liscio, pronti ad indossare il costume tradizionale ad impugnare la mitica frusta degli s’ciucarén e portare avanti questa straordinaria memoria popolare.
Il sistema è attivo dal 28 gennaio per migliorare la fruizione dei visitatori e offrire un linguaggio in più a allestitori e artisti
Il museo civico “San Rocco” di Fusignano è stato dotato di un impianto di diffusione sonora che sarà attivo già a partire dal 28 gennaio e consentirà ai visitatori di godere di un’atmosfera più immersiva e focalizzante sul contesto espositivo. L’impianto, realizzato dalla ditta Radio Sata di Bologna, è costato seimila euro: finanziato per quattromila euro dalla Regione Emilia-Romagna e i restanti con fondi propri del Comune.
Il servizio non è finalizzato unicamente al miglioramento dell’esperienza all’interno del museo per i visitatori, ma è stato pensato anche e soprattutto per artisti e allestitori, che d’ora in poi potranno immaginare, creare e arricchire le proprie opere in esposizione anche attraverso il linguaggio della musica.
Sulla nuova installazione è intervenuto il sindaco di Fusignano, Nicola Pasi, dichiarando: «Si tratta di una innovazione che va nella direzione di tutelare e valorizzare il patrimonio museale, uno degli strumenti di crescita della comunità, nonché strumento di inclusione per tutta l’utenza. Avere spazi flessibili e tecnologicamente avanzati è uno dei fattori di sviluppo della creatività e con essa della costruzione dell’identità locale; per noi questo rappresenta un ulteriore passo qualificativo come paese natale di Arcangelo Corelli».
Il segretario provinciale del sindacato lancia un appello a prefetto e sindaci perché invitino governo e Parlamento al rinnovo dell’accordo collettivo nazionale fermo da 7 anni
Il sindacato Ugl sicurezza civile si dichiara favorevole al protocollo firmato in prefettura a Ravenna per incentivare una collaborazione pro-attiva tra le forze di polizia e le guardie giurate dei vari istituti di vigilanza che operano sul territorio provinciale, ma il segretario provinciale Maurizio Ricci coglie l’occasione per ricordare che è necessario aggiornare il contratto collettivo nazionale dei lavoratori della vigilanza scaduto da sette anni e, dunque, non aggiornato ai reali costi della vita. Ugl è il secondo sindacato che esprime questa sollecitazione, già lo aveva fatto Uil, all’indomani della firma.
In concreto con il protocollo si invitano le guardie giurate in servizio a segnalare alle forze dell’ordine eventuali situazioni di pericolo per la sicurezza urbana, episodi anomali o, peggio, di microcriminalità. «Come sindacato di categoria non ci siamo mai sottratti a iniziative sinergiche fra i vari attori sociali e istituzionali che concorrono al bene pubblico. Ma la questione contrattuale è un problema per migliaia di lavoratori tra guardie giurate armate e addetti ai servizi fiduciari non armati in provincia di Ravenna, almeno duecentomila in tutta Italia».
E così Ugl lancia un appello al prefetto e ai sindaci: «È ora di invitare governo e parlamento ad adoperarsi per avviare l’iter di rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori della vigilanza, noi come Ugl la nostra parte l’abbiamo fatta: attraverso le sollecitazioni continue del nostro segretario nazionale di Ugl sicurezza civile Enrico Doddi».
Il 3 febbraio all’auditorium Corelli una serata con ospiti internazionali delle due ruote a pedali come Giancarlo Ferretti, Oscar Pirazzini, Evgenij Berzin e altri. Interverrà anche Arrigo Sacchi
Al ciclismo e alle imprese dei suoi protagonisti sarà dedicata una serata all’auditorium Corelli di Fusignano. Il 3 febbraio alle 20.45 un gran galà, condotto da Ivan Cecchini, dedicato alle due ruote a pedali con la partecipazione prevista di numerosi ospiti, tra i quali Arrigo Sacchi e il campione Moreno Argentin che riceverà il premio “Caveja” giunto alla dodicesima edizione.
Argentin, professionista dal 1980 al 1994, sarà premiato dall’amministrazione comunale: il 62enne veneto è stato campione del mondo su strada nel 1986, vincitore di quattro Liegi-Bastogne-Liegi, un Giro di Lombardia, un Giro delle Fiandre, tre Freccia Vallone, tredici tappe al Giro d’Italia e due tappe al Tour de France. Tra i vincitori delle passate edizioni della “Caveja” si annoverano i nomi come quello di Felice Gimondi, Francesco Moser, Piero Pieroni, Franco Ballerini, Vittorio Adorni, Roger De Vlaeminck e Morena Tartagni.
Numerosi gli ospiti dal mondo del ciclismo che parteciperanno al gran galà: Giancarlo Ferretti, Piero Pieroni, Oscar Pirazzini, Marino Amadori, Daniele Caroli, Romano Randi, Marcello Siboni, Tullio Bertacco, Evgenij Berzin, Emanuele Bombini, Pëtr Ugrjumov, Roberto Conti; fino all’ospite speciale della serata, Arrigo Sacchi.
Giro di Lombardia 1987- il trionfo di Moreno Argentin
Oltre all’assegnazione del riconoscimento ad Argentin, sarà conferito il premio “Caveja giovani” a Filippo Baroncini, giovane ciclista su strada italiano che corre per il team Trek-Segafredo. Professionista dal 2022, nel 2021 si è laureato campione del mondo nella gara in linea under 23 disputata a Lovanio.
«Si tratta di un evento sportivo di primo livello con ospiti di fama internazionale – dice Andrea Minguzzi, assessore del Comune di Fusignano –. Per una sera i riflettori del mondo del ciclismo saranno puntati su Fusignano ed è quindi un’occasione imperdibile per tutti gli amanti di questo sport. Lo stesso albo d’oro del premio Caveja dimostra come negli anni questa manifestazione si sia sempre distinta, guadagnando prestigio. Ringrazio le associazioni che con impegno e dedizione hanno collaborato con l’Amministrazione comunale per l’organizzazione della serata e coinvolgendo gli ospiti».
La serata è organizzata dal Comune di Fusignano in collaborazione con l’associazione Pedale Fusignanese e dell’Asd Maianese; il premio Caveja è stato ideato da Stefano Ronchi.
Il 2 febbraio terzo congresso per la centrale nata dieci anni fa che riunisce 380 aziende con circa 24mila occupati e un fatturato di sei miliardi di euro. Il nuovo presidente sarà Paolo Lucchi
Paolo Lucchi
A dieci anni dalla nascita, avvenuta nel 2013, Legacoop Romagna si presenta al suo terzo congresso. Giovedì 2 febbraio all’Almagià di Ravenna, a partire dalle 9.30, si riuniranno i delegati delle circa 380 imprese associate (circa 24mila persone occupate, con un fatturato che supera i 6 miliardi di euro) nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Il presidente uscente Mario Mazzotti non si ripresenterà, in ossequio al regolamento che prevede l’incandidabilità alla carica di presidente di Legacoop per i pensionati. Il candidato indicato dalla direzione di Legacoop Romagna a seguito di apposita consultazione è Paolo Lucchi, attuale amministratore delegato di Federcoop Romagna.
I lavori si apriranno con un video in cui saranno riassunte le iniziative realizzate da Legacoop e Federcoop Romagna dall’ultimo congresso a oggi, seguiranno i saluti delle autorità istituzionali per arrivare alla relazione del presidente uscente Mario Mazzotti. Interverrà quindi Simone Gamberini, direttore di Coopfond, candidato alla presidenza di Legacoop nazionale. Seguiranno il dibattito, le presentazioni delle nuove cooperative associate uscite dal concorso Coopstartup e le votazioni per il rinnovo degli organi associativi.
Tanti i temi che entrano a fare parte del dibattito congressuale di Legacoop Romagna, visto il particolare momento storico ed economico, segnato dal conflitto in Ucraina, dai rincari delle materie prime e dall’inflazione. Una recente rilevazione interna evidenzia come nel corso dell’ultimo anno un terzo delle cooperative associate abbia subito aumenti dei costi dell’energia non inferiori al 200 percento e i restanti due terzi si attestino su aumenti che arrivano al 100 percento. Numeri che mettono a rischio imprese e posti di lavoro, vanificando i segnali di ripresa del 2021 e posticipando decisamente il recupero degli indicatori economici ai livelli pre-pandemia.
Difficoltà a reperire personale, aumento dei redditi, sostenibilità, welfare, innovazione, infrastrutture, riforma istituzionale, promozione cooperativa e identità di genere: queste le priorità per i prossimi anni indicate dal documento congressuale di Legacoop Romagna, indicatori del modello di sviluppo economico a cui vuole tendere il movimento cooperativo, basato su giustizia sociale, legalità, inclusione ed uguaglianza.
Il 31 gennaio alla Camera di commercio un incontro moderato dall’avvocata Aleandra Argentieri segna l’avvio dell’attività dell’Associazione di coordinamento delegati e custodi
Creare gruppi di lavoro composti da professionisti (avvocati, commercialisti, notai, geometri, architetti, ingegneri) per promuovere un confronto tra i soggetti coinvolti nell’attività giurisdizionale e favorire l’adozione di modalità operative che elevino la qualità e l’efficienza della giustizia, in modo da diffondere prassi virtuose. È l’obiettivo con cui nel mese di ottobre 2022 è stata costituita l’associazione Acdc Ravenna, circoscrizione provinciale dell’Associazione nazionale di coordinamento delegati e custodi.
Il 31 gennaio alla sala Cavalcoli della Camera di Commercio dalle 15 alle 19 è in programma un evento di presentazione dell’associazione a carattere prettamente scientifico senza scopo di lucro, un incontro di studio sulla riforma che riguarda le esecuzioni immobiliari (valido come evento formativo per i crediti professionali).
I relatori saranno Michele Angelo Lupoi (professore ordinario in Diritto Processuale Civile dell’Università degli studi di Bologna) con un excursus sulle novità in materia di esecuzione forzata; Samuele Labanca (giudice dell’esecuzione al tribunale di Ravenna) con un intervento sul processo esecutivo telematico e prospettive per una sua implementazione; Massimiliano Blasone (avvocato di Trieste e vicepresidente nazionale Acdc) con un focus sull’art.179 ter riformato. L’incontro sarà moderato dall’avvocata Aleandra Argentieri, presidente di Acdc Ravenna. Presenzieranno per i saluti istituzionali, tra gli altri, il presidente del tribunale di Ravenna, il giudice delegato Paolo Gilotta e i presidenti degli ordini professionali coinvolti.
Tra gli scopi associativi emerge preponderante quello di supportare, coadiuvare e promuovere, soprattutto a livello nazionale ed internazionale, le iniziative promosse dagli uffici giudiziari, dagli ordini e collegi professionali di appartenenza e, quindi, in particolare dal tribunale di Ravenna. La finalità associativa si sostanzia altresì nel confronto scientifico tra gli associati anche livello nazionale sino all’elaborazione di proposte di riforma a livello legislativo.
Domande fino al 31 marzo, gruppi di almeno tre persone. Per i vincitori 12mila euro e un tutor per l’avvio del progetto. Il percorso è legato al festival dell’innovazione digitale “Wmf” in programma a giugno a Rimini
Chi volesse costituire una startup in forma cooperativa può beneficiare dei contributi a fondo perduto messi a disposizione da Legacoop Romagna con la stesta edizione di Coop startup, un bando che stanzia 48mila euro e tante collaborazioni importanti, tra cui spicca quella con il “Wmf -We Make Future”, il più grande festival di innovazione digitale al mondo. Si presenta così ai nastri di partenza l’iniziativa promossa anche da Coop Alleanza 3.0 e Coopfond.
Le iscrizioni sono aperte fino al 31 marzo 2023 sul sito www.coopstartup.it/ romagna (informazioni anche al numero Whatsapp 0544 509512).
Possono partecipare tutti i residenti in Italia e nell’Unione Europea organizzati in gruppi di almeno 3 persone, nonché le cooperative già costituite a partire dall’1 gennaio 2022, con sede legale e operativa nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Non ci sono limiti di età. Le idee possono riguardare tutti gli ambiti settoriali e merceologici, in particolare quelli considerati dall’agenda 2030 dell’Onu.
Ogni gruppo vincitore, fino a un massimo di 4, avrà diritto a un contributo a fondo perduto di 12mila euro e servizi gratuiti messi a disposizione dall’organizzazione. Le 10 startup finaliste avranno l’accesso al “We Make Future” – a Rimini dal 15 al 17 giugno – e la possibilità di presentare il loro progetto all’interno di uno degli eventi.
Tutti i partecipanti a Coop startup Romagna ricevono gratis una formazione a distanza sulla forma di impresa cooperativa. I 15 gruppi finalisti entrano a far parte di un percorso di tutoraggio in modalità one-to-one in cui vengono affiancati dagli esperti per la messa a punto dei progetti.
L’annuncio dei titolari, che danno appuntamento alla prossima primavera/estate
Lo staff che in questi anni ha rilanciato il Chiribilli annuncia di aver deciso di riaprire e rilanciare un altro locale simbolo di Bagnacavallo.
Si tratta dell’Osteria di Piazza Nuova, chiusa da tempo, e che riaprirà con la nuova gestione targata appunto Chiribilli.
«Uno dei luoghi più incantevoli d’Italia», commentano i futuri titolari sui social, dando appuntamento alla prossima «primavera/estate».
«Questo passo – continua il post pubblicato sui social – arriva dopo anni di sacrifici e tanta passione per il nostro lavoro, consapevoli che non sarà facile, come quando cinque anni fa ci davano per “pazzi” quando abbiamo rilevato il Chiribilli. Con i nostri ragazzi, i nostri errori, la nostra gente, cioè voi, l’abbiamo reso uno dei locali più in voga della nostra provincia ed è quello che faremo anche ora in Piazza Nuova con questa nuova sfida. Avremmo potuto allargarci verso altre zone, come ad esempio i nostri lidi, ma abbiamo deciso di investire ancora una volta nel nostro paese che amiamo, di creare lavoro per le realtà e aziende del territorio».
Il Comune insieme ad Arcigay e altre associazioni apre uno sportello per raccogliere segnalazioni. Con l’ausilio di psicologi, avvocati, operatori sociali
Chi si sente vittima di discriminazioni dettate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere, e cerca supporto per affrontare la questione, può bussare in via Berlinguer 7 a Ravenna. In un ufficio messo a disposizione dal Comune è operativo un centro anti discriminazioni (Cad) che prevede di implementare i servizi del Comune stesso con altri dedicati anche all’applicazione delle linee guida accolte dalla comunità Lgbti.
Alle attività di tipo culturale ed educativo, si aggiungono una serie di servizi di tipo sociale, legale, medico e di consulenza in ambito occupazionale e abitativo, per superare pregiudizi e ostilità. È previsto l’impiego di figure specialistiche: operatori sociali, psicologi, avvocati, psichiatri, formatori ed esperti. È prevista anche un’attività di formazione rivolta a specifiche categorie professionali per diffondere strumenti idonei nell’uso del linguaggio e delle attenzioni per il rispetto della sensibilità e fare in modo che l’ignoranza dell’argomento sia sempre meno una delle cause di discriminazioni.
I servizi saranno disponibili gratuitamente per l’utenza. Lo sportello infatti nasce grazie a un finanziamento statale di 86mila euro, assegnato in seguito alla candidatura del progetto a un bando promosso dalla presidenza del Consiglio dei ministri. L’importo complessivo previsto per la realizzazione è di 99mila euro (13mila saranno messi a disposizione dal Comune quale quota di cofinanziamento obbligatorio). L’elaborazione del progetto ha visto la partecipazione di alcuni partner individuati dal Comune tramite un avviso pubblico: si tratta di Ausl Romagna, Movimento Consumatori Ravenna, Arcigay Rimini, Arcigay Ravenna, Aldepi Provinciale Ravenna, Villaggio Globale e LibrAzione.
Per la precisione, si tratta di una seconda partenza per il Cad. L’attività infatti era iniziata a maggio 2022 ma da agosto è stata sospesa, per decisione del Comune, per poter ricalibrare meglio i rapporti e le competenze fra i vari soggetti coinvolti. Ora il centro torna in pista.
Due ore al giorno (accesso libero dalle 9 alle 11 di martedì, mercoledì e venerdì; dalle 17 alle 19 di lunedì e giovedì, è consigliato comunque l’appuntamento) sarà disponibile una prima accoglienza fornita da personale formato appositamente per raccogliere segnalazioni e fornire un primo consulto indirizzando poi la persona verso il professionista più idoneo in un secondo momento.
Per facilitare l’accesso delle persone, spesso bloccate da imbarazzi o sfiducia, sono previste una serie di iniziative per intercettare chi ha bisogno. Verrà fatta una campa- gna di affissioni e di comunicazione tramite volantini e sulla stampa locale per presentare il servizio e divulgare i canali di contatto. Ma anche momenti divulgativi aperti al pubblico con giornalisti, psicologi e addetti ai lavori.
La storica azienda ha chiuso un accordo con L’Antica Cascina «al fine di ottimizzare i costi»
Termina a fine mese la lunga storia di Sicla a Faenza.
La Società Industria Commercio Latte e Affini – fondata nel 1955 – ha infatti stretto un accordo con il caseificio L’Antica Cascina di Forlì, dove ha deciso di trasferire la sua produzione, «al fine di ottimizzare i costi fissi di produzione e unire le competenze tecniche e tecnologiche in modo da mantenere inalterata la qualità e la tradizione dei formaggi romagnoli», si legge in una nota inviata alla stampa.
«Occorre riconoscere che i tempi cambiano – ha commentato Andrea Argnani, Ceo di Sicla – ed è necessario prendere decisioni importanti, a volte difficili, per preservare il nostro passato e allo stesso tempo garantire un futuro ai nostri prodotti tradizionali».
Dei 14 dipendenti che Sicla aveva la scorsa estate, tra reparti produttivi e uffici, al momento della contrattazione sindacale ne sono rimasti otto. Di questi – riporta il Carlino Faenza in edicola oggi, 27 gennaio – quattro saranno trasferiti nel caseificio di Forlì, mentre i restanti quattro saranno licenziati, con un incentivo all’esodo. I sindacati, sul Carlino, sottolineano come i dipendenti siano stati comunque tutelati nella massima maniera possibile.
Appuntamento in centro e a Marina, rispettivamente il 12 e 19 febbraio
A distanza di tre anni, dopo due anni di stop a causa della pandemia, torna la tradizionale sfilata dei carri allegorici del Carnevale dei Ragazzi Città di Ravenna.
L’appuntamento è per domenica 12 febbraio dalle 14.30 in centro a Ravenna, con partenza davanti alla basilica di Santa Maria in Porto, in via di Roma, e percorso che proseguirà come da tradizioner lungo viale Santi Baldini e via Alberoni.
La domenica successiva, 19 febbraio, la sfilata si svolgerà invece a Marina di Ravenna, dove verranno anche estratti i biglietti vincenti della lotteria (con il ricavato che verrà devoluto alla Caritas) che mette in palio anche un’automobile.
In caso di maltempo, la sfilata del 12 si terrà a Ravenna domenica 19.