mercoledì
20 Agosto 2025

Turismo, in agosto in provincia numeri peggiori anche del 2021

Ma complessivamente nei primi otto mesi i pernottamenti sono in calo solo del 4 percento rispetto al 2019 pre pandemia

Galla Placidia TuristaNei primi otto mesi dell’anno – quelli più importanti dal punto di vista numerico, essendo compresa la stagione estiva – in provincia di Ravenna sono stati registrati oltre 5,3 milioni di pernottamenti (le cosiddette “presenze”), in crescita del 20 percento rispetto all’anno scorso ma in calo del 4 percento rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia. Male il mese di agosto, preso singolarmente, in calo di quasi il 2 percento anche rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

A pesare, rispetto al 2019, è stato il calo degli italiani, che probabilmente quest’anno sono tornati a viaggiare all’estero con più tranquillità, mentre il dato dei pernottamenti di ospiti provenienti dall’estero è risultato addirittura in crescita del 2 percento rispetto allo stesso periodo del 2019.

Il numero degli arrivi (ossia i turisti che si sono presentati alle reception delle varie strutture ricettive, senza considerare il numero di notti trascorse) è stato invece pari a 1.224.827, il 3,4 percento in meno rispetto al 2019 (+28,8 percento invece rispetto al 2021).

Andando ad analizzare le destinazioni più nel dettaglio, il comune più turistico della provincia si conferma Cervia, con quasi tre milioni di presenze (+16,8 percento sul 2021; -3,6 percento sul 2019) a fronte di 653mila turisti. Anche in questo caso, agosto ha chiuso con il segno meno anche rispetto al 2021 (presenze -3,4 percento; arrivi -4,5).

Il comune capoluogo, quello di Ravenna, in agosto ha invece visto crescere i pernottamenti dell’1,1 percento rispetto a un anno fa (ma con un calo del 7 percento rispetto al 2019). Complessivamente, nei primi otto mesi dell’anno, il comparto Ravenna Mare ha registrato 1,8 milioni di pernottamenti (+19,8 percento sul 2021; -6,1 percento sul 2019), quello di Ravenna Città invece 370mila, in crescita sia sul 2021 (+45,5 percento) sia sul 2019 (+6 percento, nonostante i turisti siano diminuiti, con gli arrivi a -4,7 percento). Nella sua totalità, il comune ha chiuso con 2,2 milioni di pernottamenti (+23,5 percento e -4,3) a fronte di circa 480mila arrivi (+32 percento e -3,4).

Infine, da segnalare il caso di Faenza, terzo comune per flussi turisti della provincia (ma neppure paragonabile a quelli di Ravenna e Cervia), con 100mila pernottamenti a fronte di 40mila turisti, in forte crescita rispetto al 2021 ma in calo rispettivamente del 5 e dell’8 percento rispetto al 2019.

Rigassificatore, Snam in cambio dovrà realizzare ciclabili e nuovo viale di Punta

Via libera dalla giunta del Comune di Ravenna alle opere di compensazione. L’elenco

Marcia Rigassificatore 5
Una marcia contro il rigassificatore di Punta Marina

Dopo l’approvazione da parte del consiglio comunale nella seduta di martedì 18 ottobre della delibera relativa alla “variante urbanistica che consente il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio del rigassificatore e delle strutture connesse al suo funzionamento”, oggi, giovedì 20 ottobre, la giunta del Comune di Ravenna ha approvato l’atto che indica alla Regione Emilia-Romagna le “opere da porre a carico di Snam per mitigare e compensare l’inserimento delle strutture connesse all’attività della nave rigassificatrice nel contesto paesaggistico e ambientale del territorio comunale”.

Ecco l’elenco, così come approvato dalla giunta:

  • la realizzazione, prioritaria, della rinaturalizzazione delle aree circostanti il previsto impianto a terra a Punta Marina, mediante intervento di forestazione con percorsi di fruizione ambientale per un totale di circa 90 ettari;
  • un percorso ciclabile di collegamento tra quello esistente in via Canale Molinetto e quello esistente in via Trieste (in parte ricadente all’interno della suddetta area di forestazione, in prossimità di via dell’Idrovora);
  • l’adeguamento e il collegamento del percorso ciclabile fra via Canale Molinetto e via delle Americhe a Punta Marina;
  • l’intervento di riqualificazione urbana di viale dei Navigatori a Punta Marina;
  • l’efficientamento energetico della pubblica illuminazione comunale e la riqualificazione energetica di edifici pubblici al fine della riduzione dei consumi energetici, anche mediante installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili destinati all’autoconsumo o per la formazione di comunità energetiche.

Tali opere saranno inserite nel provvedimento di autorizzazione del commissario straordinario per il rigassificatore, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, al termine della Conferenza di servizi che sta esaminando l’istanza, la cui ultima seduta è fissata per il 28 ottobre.

Sul fronte invece dei ristori, come ad esempio le scontistiche energetiche, l’Amministrazione comunale – assicura il sindaco Michele de Pascale – si sta facendo parte attiva nei confronti del Governo e del Parlamento affinché possano essere presi i provvedimenti più favorevoli alla cittadinanza e ci sia assoluta parità di trattamento rispetto a quanto verrà valutato per Piombino.

«Come abbiamo detto più volte – dichiara De Pascale – la realizzazione del rigassificatore è strategica per la sicurezza nazionale, a sostegno di famiglie e imprese in questo momento di pesante crisi energetica. L’impianto sarà realizzato e opererà in sicurezza come dimostrato dai pareri positivi forniti dagli enti preposti alla sicurezza e alla tutela ambientale. Altrettanto fondamentale è che le opere di mitigazione e compensazione che oggi deliberiamo ufficialmente diano una risposta anche in termini di valorizzazione turistica di Punta Marina e di efficientamento energetico del nostro territorio».

Ecco l’ordinanza: riscaldamento acceso solo dal 2 novembre. E non sopra i 19 gradi

Eccezioni per materne, ospedali, piscine

RiscaldamentoAnche a Ravenna è stata firmata l’ordinanza che riduce il periodo di esercizio degli impianti di riscaldamento, posticipandone l’accensione a mercoledì 2 novembre.

Sono esclusi dalla disposizione: ospedali, cliniche o case di cura, strutture protette e altri servizi sociali pubblici; scuole materne e asili nido; edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali nei casi legati ad esigenze tecnologiche o di produzione; piscine e saune; sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali che non siano ubicate in stabili condominiali.

La decisione è stata adottata in particolare viste le temperature registrate a Ravenna dalle stazioni meteorologiche, sensibilmente al di sopra della media stagionale.

L’ordinanza si colloca nel contesto del Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas approvato dal ministero della Transizione Ecologica che già aveva rinviato l’accensione degli impianti di riscaldamenti dal 15 al 22 ottobre (per la zona climatica E di cui fa parte Ravenna) al fine di abbattere i consumi di gas naturale e attribuito ai sindaci la facoltà di ampliare o ridurre, con propria ordinanza, i periodi annuali di esercizio e la durata giornaliera di attivazione degli impianti termici.

A Ravenna gli impianti di riscaldamento potranno dunque essere accesi dal 2 novembre di quest’anno al 7 aprile del prossimo, per un massimo di 13 ore giornaliere.

La durata giornaliera di attivazione degli impianti è compresa tra le 5 e le 23.

Nel periodo di funzionamento degli impianti, la media ponderata delle temperature dell’aria non deve superare, con le tolleranze previste dalla legge: 17°C negli edifici adibiti a attività industriali, artigianali e assimilabili; 19°C in tutti gli altri edifici.

Peschereccio affondato, mezzi antinquinamento in azione. Interrogati i marittimi

Non rilevate fuoriuscite di carburanti. Continuano le attività di perlustrazione

Guardia Costiera 2È stata posizionata una boa per individuare il punto dove il peschereccio Lugarain è affondato, poco prima dell’alba del 19 ottobre, a 21 km dalla costa, all’altezza del canale d’ingresso al porto di Ravenna. Si tratta di un’imbarcazione di 23 metri di lunghezza, affondata dopo lo scontro con una nave mercantile di 82 metri e 1.660 tonnellate, adagiandosi su di un fondale di circa 25 metri.

A tutela della sicurezza, la Capitaneria di Porto di Ravenna ha emanato un’ordinanza che vieta la navigazione alle navi con pescaggio superiore a 10,5 metri entro un raggio di 200 metri dal punto di affondamento, mentre è stato emanato un “avviso urgente ai naviganti” e sono stati diffusi messaggi radio per indicare la presenza del relitto.

Nella giornata di ieri, 19 ottobre, sono proseguite senza sosta le attività di perlustrazione di tutta la zona, con l’impiego di due motovedette e un elicottero della Guardia Costiera e del nucleo subacquei dei Vigili del Fuoco, che hanno ispezionato il relitto non rilevando fuoriuscite di carburante.

I comandanti delle due imbarcazioni coinvolte hanno ricevuto una formale diffida (ai sensi degli articoli 11 e 12 della Legge n. 979/1982) per l’adozione di “urgenti misure atte ad eliminare i potenziali effetti dannosi all’ambiente marino e costiero”.

La lieve iridescenza superficiale che si è formata a seguito del naufragio è stata contenuta e recuperata da un mezzo antinquinamento del Consorzio Castalia, intervenuto su richiesta della Capitaneria.

Le operazioni di monitoraggio di tutta la zona interessata sono riprese dalle prime ore della mattinata di oggi, senza rilevare “presenza significativa di idrocarburi in superficie”, si legge in una nota inviata alla stampa.

Intanto, negli uffici della Guardia Costiera di Ravenna sono iniziati gli interrogatori di tutti i marittimi imbarcati sulle navi coinvolte, ai fini di una “inchiesta sommaria sui sinistri marittimi” prevista dall’art. 578 del Codice della Navigazione.

I militari della Capitaneria hanno già acquisito inoltre i tracciati radar e Ais delle navi coinvolte, dai quali è possibile verificare, con assoluta certezza, le rotte e le manovre eseguite (senza dubbio non sono state rispettate le disposizioni e i divieti recentemente imposti in un’ordinanza, sottolineano dalla Guardia Costiera).

Inoltre, il mercantile coinvolto, il danese Mika, è stato sequestrato a seguito di diverse carenze derivanti dal mancato rispetto delle vigenti Convenzioni marittime internazionali, certificate dagli uomini della Capitaneria.

Tre giorni al sapore di cioccolato in centro: stand, laboratori, cooking show

Dal 21 al 23 ottobre dalle 10 alle 20 iniziative aperte ai golosi, animazioni anche per i bambini

Foto Edizione 2019Il centro di Faenza avrà il sapore del cioccolato da venerdì 21 a domenica 23 ottobre. Piazza della Libertà ospiterà la quinta edizione di Chocomoments, la festa dedicata al cioccolato artigianale all’insegna di cooking show, lezioni di cioccolato per adulti, laboratori per bambini e una mostra mercato del cioccolato artigianale. La tre giorni di iniziative costruite sulle innumerevoli possibilità gastronomiche del cacao è organizzata da Chocomoments in collaborazione con il Consorzio Faenza C’entro.

Gli stand della mostra-mercato resteranno aperti tutti e tre i giorni dalle 10 alle 20. Sarà possibile gustare il ricco assortimento di praline, tavolette al latte, fondenti e aromatizzate, creme spalmabili, liquori al cioccolato, le torte Sacher e le fragole con panna e cioccolato caldo. Inoltre, per gli amanti del “cibo degli dei” ci saranno sculture di cioccolato e tante raffinate creazioni, tutte da gustare.

Foto Edizione 2019 3Cooking show nei pomeriggi di tutte e tre le giornate dell’evento, venerdì alle 18 “Come nasce una Sacher?”, sabato sempre alle 18 il secondo appuntamento in cui verrà realizzata la pralina di Faenza con un ingrediente della zona e domenica alle 15 “Come nasce una pralina”. Le attività con i maestri cioccolatieri della Fabbrica di Cioccolato permetteranno così a tutti i presenti di assistere in presa diretta alle varie fasi di lavorazione, calandosi nel clima di un vero e proprio laboratorio artigianale.

Sabato 22 e domenica 23 ottobre, dalle 10 alle 12, sarà possibile partecipare al corso di lavorazione del cioccolato per principianti, un incontro formativo che permetterà di apprendere i primi trucchi del mestiere dagli esperti della Fabbrica di Cioccolato. Il costo di partecipazione è di 30 euro: è obbligatoria la prenotazione, scrivendo alla mail giancarlo.maestrone@gmail.com.

Intrattenimento anche per i più piccoli con Choco Baby, spazio aperto tutti i giorni dalle 15.30 alle 17.30, nel quale è possibile improvvisare con il cioccolato, muniti di tutte le attrezzature necessarie: grembiuli, cappellini, guanti e strumenti per la lavorazione (costo 5 euro).

Foto Edizione 2019 2A disposizione dei bambini anche tappeti elastici e il castello gonfiabile per un divertimento assicurato.

L’evento gode del patrocinio e del contributo del Comune di Faenza, del contributo della Banca di Credito Cooperativo Ravennate, Forlivese e Imolese e della collaborazione della Cabina di Regia composta da Confcommercio Ascom Faenza, Confesercenti, Confartigianato e Cna. Per maggiori informazioni, visitare la pagina Facebook “Faenza C’entro”, o contattare il numero 0546 061945.

Alla casa di riposo arriva il cinema per stimolazione sensoriale e musicoterapia

Nuovo progetto alla Sassoli con un contributo di 2.500 euro dalla Fondazione Cassa: due sale disponibili anche per iniziative promosse con associazioni culturali e del volontariato

Lugo Cra Sassoli 1Due sale della casa di riposo Sassoli di Lugo saranno attrezzate per la proiezione di video di stimolazione sensoriale, arte immersiva, telegiornali, documentari (soprattutto di storia locale), musicoterapia, memofilm e immagini della memoria.

“Nuovo Cinema Sassoli” è un originale progetto multimediale in fase di avvio alla cra: una sorta di cinema dedicato agli anziani, con una scelta di contenuti multimediali adatti all’animazione e alla stimolazione cognitiva dei fruitori. Il progetto, a cura dell’Asp dei Comuni della Bassa Romagna che gestisce la struttura, può contare su un contributo di 2.500 euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo.

Il progetto è rivolto in primis agli ospiti della struttura ma gli “spazi digitali” della Cra Sassoli verranno resi disponibili anche per iniziative, promosse in collaborazione con associazioni culturali e del volontariato, rivolte ad anziani che vivono nel proprio domicilio.

Da Sx Giangrandi Clo Pini TagliaviniLa prima stanza in fase di allestimento, la cosiddetta “Sala animazione”, si trova al piano terra del Sassoli: per le dimensioni che ha, si presta molto bene ad accogliere fino a trenta persone e consente una buona distribuzione del suono. Per la sua collocazione, al piano terra e con accessi diversi rispetto a quelli utilizzati per gli ospiti e il personale, si presta a essere fruita anche da visitatori esterni. La seconda stanza che verrà allestita è posta al primo piano, ha dimensioni più raccolte e verrà utilizzata prevalentemente per piccoli gruppi di utenti, con caratteristiche di declino cognitivo omogeneo, per effettuare interventi di stimolazione psico-sensoriale mirati e adeguati alle tipologie degli ospiti.

«Il “Nuovo Cinema Sassoli” potrà rappresentare una nuova occasione – sottolinea l’amministratrice unica dell’Asp Emanuela Giangrandi – per famiglie o caregiver interessati, di coinvolgimento dei propri anziani in percorsi audiovisivi tematici, come punto di aggregazione per aumentare le loro opportunità di animazione sociale e culturale. Un nuovo luogo di incontro, strategico per la collocazione della Cra Sassoli, aperto anche alle istanze della comunità lughese e non soltanto a quelle assistenziali proprie della struttura, per sperimentare concretamente questa “condivisione” di opportunità per un numero sempre maggiore di anziani e famiglie.»

Nuova piscina, il costo sale del 23 percento. Lavori da aggiudicare entro luglio ’23

Si passa da 16 a 20 milioni di euro. La giunta puntava ad avviare il cantiere entro la primavera del 2021

PiscinaLa giunta comunale di Ravenna, nella riunione del 18 0ttobre 2022, ha approvato l’aggiornamento al rialzo dei costi per la costruzione in project-financing della nuova piscina in viale Falconieri, al posto di quella esistente che risale alla fine degli anni Settanta e ha carenze strutturali. Da 16,3 milioni di euro si sale a 20,1 (Iva esclusa). La revisione dei costi è conseguente alle variazioni delle tariffe dei materiali edili.

Il progetto confermato è quello proposto da Arco Lavori. Nei mesi scorsi un’istruttoria dei tecnici pubblici aveva selezionato l’idea di Arco nel confronto con quella presentata da un’altra società. Ora servirà il pronunciamento del consiglio comunale per la variazione urbanistica e la variazione di bilancio. Ottenuto quel vaglio, probabilmente in novembre, verrà pubblicato il bando.

Come noto, Arco propone di realizzare l’opera in project financing mettendo buona parte del totale (il Comune metterà 6,4 milioni e non più 4,5 come previsto), potendo poi contare sulla gestione per il rientro dell’investimento. La spesa del Comune sarà coperta tramite fondi del Pnrr. Proprio l’inserimento nel piano nazionale impone di arrivare all’aggiudicazione dei lavori entro luglio 2023. La procedura di project-financing prevede di mettere a gara quel progetto; in caso di offerta economica migliore, Arco potrà aggiudicarsi i lavori pareggiando la proposta.

Già alla fine del 2018 la giunta approvò il project financing proposto da Arco. Nella fase di passaggio in consiglio, viste alcune polemiche, il Comune chiese all’azienda di modificare il progetto proposto per fare in modo che non vi sia mai interruzione del servizio durante la demolizione e ricostruzione. A marzo del 2020 il sindaco Michele de Pascale fissava l’obiettivo di aprire il cantiere entro la legislatura, quindi entro la primavera del 2021.

Il nuovo impianto natatorio sarà composto da tre vasche di cui una di 50 metri, olimpionica. Due tribune per una capienza massima di 1.300 posti. E poi nuovi spogliatoi, un centro benessere, fitness e un ristorante. Da un punto di vista architettonico (progetto di Nuovostudio) sarà un edificio unico a forma di “C” rivolta verso il campo di atletica con un’area verde di relax. Sul lato di viale Alberti ci sarebbe la nuova vasca da 50 metri con un suo accesso, su viale Falconieri invece la parte fitness e ristorante. Al posto dell’attuale vasca da 50 ne verrebbero realizzate due minori per tutta l’attività in acqua che non è agonistica.

In piazza anche a Ravenna per chiedere la pace

La mobilitazione di Europe for Peace che porterà a una grande manifestazione nazionale a Roma

Europe For PeaceLa coalizione Europe for Peace torna nelle piazze per promuovere una mobilitazione nazionale per la pace. Dal 21 al 23 ottobre si terranno iniziative in tutta Italia.

A Ravenna l’appuntamento, scandito dal messaggio “Tacciano le armi, negoziato subito!” è previsto per venerdì 21 ottobre alle 17,30 in piazza del Popolo.

Nel weekend dal 21 al 23 ottobre (ad otto mesi dall’invasione russa e alla vigilia della Settimana Onu per il disarmo) si svolgeranno iniziative in decine di città per rilanciare l’appello al cessate il fuoco immediato e per una Conferenza internazionale di pace. Questa mobilitazione diffusa porterà poi a una grande manifestazione nazionale a Roma il prossimo 5 novembre.

«La minaccia nucleare incombe sul mondo, è responsabilità e dovere degli Stati e dei popoli fermare questa follia – spiegano gli organizzatori -. Condanniamo l’aggressore, rispettiamo la resistenza ucraina, ci impegniamo ad aiutare, sostenere, soccorrere il popolo ucraino, siamo a fianco delle vittime. Siamo con chi rifiuta la logica della guerra e sceglie la non violenza. Chiediamo al Segretario Generale delle Nazioni Unite di convocare urgentemente una conferenza internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale, per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di investimenti per combattere le povertà e di finanziamenti per l’economia disarmata, per la transizione ecologica, per il lavoro dignitoso».

Aderiscono al presidio del 21 ottobre a Ravenna: Cgil Ravenna, Cisl Romagna, Uil Ravenna, Anpi Ravenna, Arci Ravenna, Libera Ravenna, Acli Ravenna, Auser Ravenna, Legambiente Ravenna, Casa delle Donne Ravenna, Donne in nero Ravenna, UDI Ravenna, Linea Rosa, Sos Donna Faenza, Demetra Donne in aiuto, Rete Restiamo Umani Bagnacavallo, Overall Faenza Multiculturale, Comitato in Difesa della Costituzione Ravenna, Comitato di Faenza per la Valorizzazione e la Difesa della Costituzione, Salviamo la Costituzione Ravenna, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale Ravenna, Movimento Federalista Europeo Faenza, Ravenna Coraggiosa, Articolo 1 Ravenna, Prc-Se “Un altro mondo è possibile”.

Fatture false per gonfiare il “bonus facciate”, scoperta maxi frode fiscale

Negli ultimi anni mezzo milione di euro di tasse risparmiate. Nei guai imprenditore del settore edile

FinanzaGrazie a un vorticoso giro di fatture false scambiate tra le imprese del suo gruppo, era riuscito a creare un fittizio credito fiscale relativo al “bonus facciate” per circa 190.000 euro e a conseguire negli ultimi anni un indebito risparmio di imposte per un importo complessivo stimato in oltre 450.000 euro. A finire al centro delle attenzioni delle Fiamme Gialle è stato un imprenditore lughese, referente di diverse società operanti nel settore edile.

In particolare le indagini della Finanza hanno preso le mosse dall’ispezione di una prima azienda del gruppo, risultata ancora operativa, ma che dal 2018 in poi non aveva più presentato le dichiarazioni fiscali. Considerando anche gli anni precedenti, scoperto un utilizzo di fatture false, l’ispezione dei finanzieri si era conclusa con la constatazione di imposte evase per oltre 220.000 euro.

I finanzieri della Tenenza di Lugo hanno quindi deciso di estendere il controllo anche alle altre imprese gestite dallo stesso imprenditore edile, accertando così l’emissione e l’utilizzo di altre fatture false. E in particolare come – a fronte di fatture emesse per oltre 2 milioni di euro riguardanti il rifacimento di un capannone industriale con utilizzo del cosiddetto “bonus facciate” al 90 percento – una delle società del gruppo avesse sovra-fatturato i lavori, gonfiando i prezzi delle materie prime e della manodopera, al solo scopo di far beneficiare a un’altra impresa collegata un indebito credito d’imposta ai danni dell’erario.

Al termine delle attività ispettive, è stato quindi segnalato il volume d’affari complessivamente sottratto a tassazione all’Agenzia delle Entrate, che provvederà al recupero delle imposte evase e alla irrogazione delle relative sanzioni, mentre gli amministratori delle società interessate sono state denunciati alla locale Autorità Giudiziaria con l’accusa di omessa dichiarazione fiscale, frode fiscale e indebita percezione di erogazioni pubbliche.

Inoltre, essendo alcuni dei fatti contestati commessi dal 2020 in poi, sono state segnalate alla Procura della Repubblica anche le stesse società coinvolte nella frode, che dovranno risponderne anche con il loro patrimonio.

Si è infatti trattato di una delle prime applicazioni nella provincia di Ravenna della recente riforma del diritto tributario che ha previsto l’inserimento anche delle frodi fiscali nel novero dei reati per i quali sono responsabili anche gli enti che hanno beneficiato delle condotte delittuose poste in essere dai loro amministratori, e non solo gli autori materiali dei reati.

Incidente in mare, affonda un peschereccio. Salve le 5 persone a bordo

Scontro con un mercantile a 11 miglia dalla costa ravennate. Ora si aprirà un’inchiesta per capire i motivi

Capitaneria PortoIl peschereccio “Lugarain”, di stanza nel porto di Cesenatico, è affondato poco prima dell’alba di ieri (19 ottobre) dopo uno scontro con un mercantile avvenuto a 11,5 miglia dalla costa ravennate.

L’equipaggio, fortunatamente, è riuscito a mettersi in salvo sull’altra imbarcazione coinvolta, il mercantile danese Mika – proveniente dalla Croazia – arrivato in sicurezza nel porto di Ravenna, dov’era diretto.

I 5 pescatori del “Lugarain” stanno bene e sui quotidiani di oggi – 20 ottobre – possono raccontare di aver visto la morte in faccia.

Ora si aprirà un’inchiesta coordinata dalla capitaneria di porto per capire per quale motivo si sia verificata una compresenza di due imbarcazioni su una stessa traiettoria.

Accoltellato in centro a Ravenna dopo una lite – FOTO

Al culmine di una lite con un’altra persona. Le sue condizioni non sono gravi

Un uomo è stato accoltellato in centro a Ravenna nella prima serata di ieri, mercoledì 20 ottobre.

Stando a una prima ricostruzione, la vittima, un 40enne di origini straniere, sarebbe stata colpita da più fendenti al culmine di una lite con un’altra persona, verso le 20 in piazza Baracca.

Sul posto i sanitari del 118, polizia e carabinieri. L’uomo è stato trasportato in ospedale per le cure del caso, ma le sue condizioni non sarebbero gravi.

Sul posto anche un gruppo di stranieri, conoscenti dell’uomo ferito, che però non avrebbero preso parte all’aggressione.

Dal consiglio comunale via libera al rigassificatore, senza voti contrari

Approvati anche tre ordini del giorno: la richiesta è di avere gli stessi sconti e ristori di Piombino

RigassificatoreNella seduta del 18 ottobre il consiglio comunale ha approvato la delibera con la quale ha espresso parere favorevole alla variante urbanistica che consente la realizzazione del progetto del rigassificatore al largo della costa di Ravenna e tre ordini del giorno sullo stesso argomento, chiedendo in particolare gli stessi sconti previsti per il primo impianto che entrerà in funzione a Piombino.

La delibera è stata approvata con la seguente votazione: 23 voti a favore (Pd, Lista de Pascale sindaco, Ravenna Coraggiosa, Partito repubblicano italiano, Movimento 5 Stelle, Gruppo misto, Fratelli d’Italia, Lega Salvini premier) e un astenuto (Lista per Ravenna). L’assessora Federica Del Conte, che ha presentato la delibera, ha riassunto il progetto del rigassificatore: con l’approvazione dell’atto, esprimendo parere favorevole alla variante urbanistica che consente la realizzazione del progetto, «si riconoscono la strategicità e la pubblica utilità dell’opera, indifferibile e urgente, finalizzata all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale». I passaggi successivi saranno l’autorizzazione da parte del Commissario Bonaccini e la definizione di mitigazioni, compensazioni e ristori. Sul progetto, anche se attraverso una procedura con tempistiche il più possibile serrate, si sono espressi tutti i soggetti preposti.

Il primo ordine del giorno “Ristori, compensazioni e mitigazioni per il progetto rigassificatore di Ravenna” è stato presentato dal consigliere Lorenzo Margotti (Pd) e sottoscritto da Daniele Perini (Lista de Pascale), Luca Cortesi e Francesca Impellizzeri (Ravenna Coraggiosa), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna); è stato approvato con 22 voti favorevoli (Pd, Lista de Pascale, Ravenna Coraggiosa, Partito repubblicano italiano, Movimento 5 Stelle, Gruppo misto, Lista per Ravenna) e 2 astenuti (Fratelli d’Italia e Lega Salvini premier).

Il secondo ordine del giorno “Affrontare l’emergenza rispettando gli obiettivi della transizione ecologica” è stato presentato dal consigliere di Ravenna Coraggiosa Luca Cortesi e sottoscritto anche da Francesca Impellizzeri (Ravenna Coraggiosa) e Lorenzo Margotti (Pd) ed è stato approvato con 20 voti a favore (Pd, Lista de Pascale, Ravenna Coraggiosa, Partito repubblicano italiano, Movimento 5 Stelle), un voto contrario (Gruppo misto) e 3 astenuti (Fratelli d’Italia, Lega Salvini premier e Lista per Ravenna).

Infine è stato approvato anche l’ordine del giorno “Responsabilità e sicurezza” presentato dal consigliere Giancarlo Schiano (Movimento 5 Stelle) con la seguente votazione: 19 voti favorevoli (Pd, Lista de Pascale, Ravenna Coraggiosa, Movimento 5 Stelle), 2 voti contrari (Gruppo misto e Partito repubblicano italiano) e 3 astenuti (Fratelli d’Italia, Lega Salvini premier e Lista per Ravenna).

Il gruppo Pd si è detto a favore del progetto, sottolineando l’importanza nazionale del rigassificatore, «progettato in sicurezza nonostante l’iter si sia concluso in tempi brevi».

Il gruppo Lista per Ravenna ha condiviso la necessità del rigassificatore, «anche se rimangono alcune perplessità: servivano ad esempio a parere del gruppo più tutele per l’ambiente».

Il Movimento 5 Stelle ha spiegato che il progetto «deve garantire le adeguate sicurezze e permessi finalizzati alla sicurezza e incolumità dei cittadini e spinge inoltre sulle rinnovabili».

Per il Partito repubblicano italiano si tratta di un’importante delibera «che delinea la politica energetica e che è di utilità non solo per Ravenna, ma per tutto il Paese».

Il Gruppo misto si è detto a favore, ritenendo «l’impianto di necessità assoluta per raggiungere l’indipendenza dal gas russo e sostenendo che si devono riprendere anche le estrazioni in mare».

Il gruppo Lega Salvini premier si è detto favorevole, sottolineando anche come sia necessario trovare il modo di avere delle risorse per Ravenna da investire sul territorio e dei ristori.

Il gruppo Viva Ravenna ha messo l’accento sulla necessità di avere dei ristori significativi per il territorio e ha inoltre criticato il percorso di partecipazione.

Il gruppo Fratelli d’Italia ha sottolineato che si batterà per far sì che il rigassificatore sia un’opportunità per la città e ha sottolineato che servono ristori per tutta la comunità ravennate.

Il gruppo Ravenna Coraggiosa ha sottolineato che «si deve evitare di confondere le necessità dettate dall’emergenza con una strategia di lungo periodo» e si deve potenziare l’uso delle rinnovabili.

Il gruppo Lista de Pascale sindaco ha sottolineato per dare il via al progetto sono importanti la sicurezza e l’ambiente, due aspetti che secondo il gruppo non mancheranno certamente.

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