domenica
17 Agosto 2025

È morto l’attore Gianni Cavina, ha recitato nel film su Dante in uscita a settembre

Aveva 81 anni, malato da tempo. Nella pellicola di Pupi Avati girata anche a Ravenna interpreta il notaio Pietro Giardino

277336113 4282149365222129 5220198124555642356 NL’attore Gianni Cavina è morto stamani, 26 marzo, a Bologna dove era nato 81 anni fa. L’ultimo film in cui ha recitato uscirà nelle sale a settembre ed è il “Dante” di Pupi Avati, girato anche a Ravenna, in cui il bolognese interpreta il notaio Pietro Giardino.

Cavina, Nastro d’argento nel 1997 per la sua interpretazione in “Festival” di Avati, era malato da tempo: «Purtroppo – ha detto Antonio Avati, fratello del regista Pupi, all’agenzia di stampa Adnkronos – la moglie di Gianni all’alba di oggi ci ha dato questa tristissima notizia. Gianni era già malato ma aveva affrontato con grande forza anche le riprese di “Dante”».

Mille profughi dall’Ucraina in provincia. Un protocollo per l’inserimento scolastico

Un quarto degli esuli è ospitato nella rete di accoglienza straordinaria. Comune e Ufficio scolastico hanno attivato uno sportello per la mappatura delle esigenze di istruzione dei minori (circa la metà del totale in regione)

Cas Riolo Terme ProfughiSecondo i dati della prefettura, i profughi arrivati in provincia di Ravenna dall’Ucraina sono 1.080 di cui 265 ospiti nella rete dei centri di accoglienza straordinaria (Cas). Il dato è aggiornato alle 17 di ieri, 25 marzo.

In totale in regione le persone in fuga dalla guerra sono quasi 17.700 di cui ottomila minorenni. Sono stati rilasciati 14.818 codici Stp (Straniero temporaneamente presente), che consentono l’erogazione dell’assistenza sanitaria nei confronti degli stranieri privi di permesso di soggiorno.

Il Comune di Ravenna, l’Ufficio scolastico regionale e il Servizio sociale dei Comuni di Ravenna, Cervia e Russi hanno definito un protocollo operativo per il coordinamento delle azioni finalizzate all’inserimento di minori ucraini esuli nei servizi per l’infanzia 0-6 comunali e nelle scuole statali di ogni ordine e grado.

I soggetti firmatari analizzeranno il fabbisogno dei minori in un’ottica globale del percorso di accoglienza sul territorio, valuteranno l’opportunità di inserimenti in strutture educative/scolastiche immediati o da programmare anche in relazione alla stabilità o transitorietà dell’accoglienza abitativa, indirizzeranno gli inserimenti nelle strutture educative/scolastiche in relazione all’effettiva disponibilità dei posti e al fabbisogno rilevato; inoltre si rapporteranno anche con il sistema integrato pubblico – privato dei servizi 0-6 e con il sistema delle scuole primarie e secondarie di primo grado paritarie private. Si tratta di una sperimentazione a livello locale ed è una misura che si inserisce nel panorama delle diverse azioni che soggetti pubblici e privati stanno mettendo in campo per accogliere coloro che sono in fuga dalla guerra in atto nel territorio ucraino.

Dal 21 marzo è stato istituito uno sportello nella sede della Casa delle Culture di Ravenna in cui opera un’equipe multidisciplinare che si sta occupando dell’accoglienza dei cittadini ucraini sia supportando persone e nuclei familiari nell’espletamento di tutte le pratiche sia identificandone i bisogni al fine di attivare progetti integrati di accoglienza. È al medesimo sportello che verrà rilevata la necessità di inserimento in strutture educative o scolastiche aventi sede nel comune di Ravenna. Lo sportello è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il martedì e il giovedì anche dalle 14 alle 16 (è consigliata la prenotazione telefonando ai seguenti numeri: 3347185717 – 3316378245).

Cibo scaduto da un anno nelle cucine di un ristorante, sequestrati 20 kg di alimenti

Ispezione di polizia locale e carabinieri in un’attività sulla costa. Sanzioni per alcune migliaia di euro. Segnalazione agli uffici Ausl

Nelle cucine c’erano cibi scaduti da un anno e altri senza etichetta di scadenza, il titolare e un dipendente cucinavano senza indossare copriveste e copricapo e i bidoni dei rifiuti non avevano i coperchi, rifiuti vari erano anche all’esterno del locale: è lo scenario trovato da polizia locale e carabinieri in un ristorante di Marina di Ravenna. Sono stati sequestrati 20 kg di cibo e per l’attività un totale di sanzioni di alcune migliaia di euro. Le condizioni in cui versava la cucina hanno comportato, infine, la segnalazione ai competenti uffici dell’Ausl per un sopralluogo e per la verifica delle condizioni igienico sanitarie essenziali per la manipolazione e somministrazione di alimenti.

Il Comune darà la cittadinanza onoraria ai residenti stranieri nati in Italia

Dovranno essere figli di coppie iscritte all’anagrafe locale da almeno 5 anni. I nati all’estero dovranno essere iscritti entro il dodicesimo anno e aver completato un ciclo scolastico sul territorio

Rientro Scuola GenitoriIl Comune di Faenza concederà la cittadinanza onoraria ai minori iscritti alla propria anagrafe nati da genitori stranieri regolarmente iscritti all’anagrafe comunale da almeno 5 anni e ai minori nati all’estero ma iscritti all’anagrafe entro il compimento del dodicesimo anno di età che abbiano completato un intero ciclo scolastico in un istituto del territorio. La decisione è stata assunta tramite l’approvazione il 24 marzo scorso in consiglio comunale di una mozione ad hoc promossa dai gruppi di maggioranza (Partito Democratico, Faenza Cresce, Faenza Coraggiosa, Movimento 5 Stelle e Italia Viva) che ha raccolto il voto favorevole anche delle due liste civiche di minoranza, Insieme per Cambiare e Per Faenza.

Faenza diventa uno dei primi comuni in regione, dopo Bologna, a compiere questo passo dal valore simbolico «ma che si propone di avere riflessi concreti – si legge in un comunicato stampa – nelle politiche di inclusione, riconoscimento dei diritti e pari opportunità portate avanti dall’amministrazione comunale e dalla rete associazionistica della città».

Oltre alla concessione della cittadinanza onoraria, la mozione chiede l’inserimento del principio dello “ius soli” nello Statuto del Comune di Faenza, allo scopo di sancire la piena appartenenza e partecipazione alla comunità dei figli dei migranti nati o cresciuti in Italia e agli stranieri che vivono stabilmente in Italia, senza distinzione di origine o provenienza.

L’auspicio finale del Consiglio Comunale è rivolto al Parlamento perché ratifichi la Convenzione Europea sulla Nazionalità siglata tra gli Stati membri del Consiglio di Europa e approvi quanto prima una nuova legge sulla Cittadinanza italiana che riconosca finalmente pieni diritti ai figli dei migranti nati o cresciuti in Italia.

Per tutto il 2022 i locali potranno usare ampliamenti esterni per le consumazioni

A Ravenna prorogato il provvedimento per aiutare le attività colpite dalla crisi pandemica. E il Comune studia ulteriori forme di aiuto con esenzioni sul canone per occupazione di suolo pubblico

Tavolini Centro Ravenna Via NovembreUn’ordinanza del Comune di Ravenna proroga fino al 31 dicembre 2022 il provvedimento che aveva esteso alle attività artigianali e commerciali, già autorizzate a far consumare sul posto i prodotti alimentari, la possibilità di recuperare all’esterno i posti previsti per il consumo all’interno dei locali, qualora non utilizzabili, nonché di ampliare le superfici occupate all’esterno, così come per le attività di somministrazione di alimenti e bevande sulla base della normativa nazionale fino all’anno scorso e da quest’anno anche grazie a provvedimenti del Comune. Si tratta di una delle molteplici misure di sostegno alle attività colpite dalla crisi dovuta all’emergenza sanitaria.

Nel corso di una delle ultime sedute, la giunta comunale ha approvato una proposta di delibera, che dovrà essere discussa e votata dal consiglio comunale, con la quale si stabiliscono ulteriori forme di aiuto, al fine di garantire da un lato il distanziamento sociale tuttora fondamentale per far fronte al contenimento del contagio e dall’altro una azione di sollievo finanziario a favore degli operatori economici. La proposta di delibera prevede di esentare dal pagamento del canone patrimoniale per l’occupazione di suolo pubblico, per il periodo 1 gennaio – 31 marzo, gli spazi e chioschi su suolo pubblico occupati per attività artigianali e commerciali ed eventuali relative aree esterne, anche per il consumo sul posto, analogamente a quanto previsto dalla normativa nazionale per i pubblici esercizi; e di esentare inoltre dal pagamento del canone patrimoniale per l’occupazione di suolo pubblico, già previsto dalla normativa nazionale fino al 31 marzo, gli ampliamenti di occupazione del suolo pubblico, regolarmente autorizzati o che saranno autorizzati sulla base della normativa vigente, per il periodo 1 aprile – 31 dicembre, da parte dei pubblici esercizi ed anche delle attività artigianali e commerciali.

Alberi sfigurati per 2 km lungo il Canale Mulini, Legambiente chiama i vigili urbani

Il presidente del circolo “Cederna” ipotizza sia stata l’azione di un trinciatutto e chiede di individuare i responsabili: «Anche nelle aree private in città vediamo interventi che danneggiano le piante»

Un tratto dell’argine del Canale dei Mulini a Fusignano, circa due km tra il Palazzone e via Nuova, si presenta con alberi scortecciati, rami strappati o schiantati. La segnalazione è del circolo Legambiente “Cederna” che ha informato la polizia locale per chiedere accertamenti sulle responsabilità di quei danni al verde in una zona tutelata.

«Un’operazione incredibile – ha dichiarato Yuri Rambelli, presidente del circolo – realizzata probabilmente con un trinciatutto o qualcosa del genere, a giudicare dal tipo di danneggiamento agli alberi e dall’estensione del tratto di strada interessato. Gli alberi sono stati schiantati o seriamente danneggiati: i rami strappati e lasciati lungo la strada e spesso la stessa corteccia seriamente danneggiata, mettendo a rischio la salute delle piante”.

L’intervento in questione presenta caratteristiche eccezionali ma Rambelli ricorda che «purtroppo capita molto spesso, semplicemente percorrendo i nostri centri urbani, di vedere alberi abbattuti o potature radicali che hanno compromesso la salute delle piante e viene da chiedersi se tali interventi fossero realmente necessari e autorizzati».

L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna si è dotata da una decina di anni di un regolamento del verde che dovrebbe servire a tutelare il patrimonio arboreo per via della sue “diverse e importanti funzioni ambientali, urbanistiche e sociali, ma anche il per il notevole ruolo di educazione naturalistica e di miglioramento della qualità urbana e periurbana”. Rambelli attacca: «Ma quale è la sua reale efficacia? Quanti controlli sono stati effettuati in questi anni? Quanti interventi scorretti sono stati sanzionati?».

Mangia i biscotti fatti in casa e ha un malore: c’era cannabis tra gli ingredienti

Una ragazza si è sentita male, soccorsa dalla guardia di finanza: i cani antidroga hanno fiutato il pacchetto di stagnola con i dolcetti

FotoUna ragazza ha accusato un malore in stazione a Ravenna dopo aver ingerito dei biscotti da lei stessa preparati in casa ed è emerso che nei dolcetti c’era la presenza di Thc, principio attivo dei cannabinoidi. È successo nei giorni scorsi come reso noto dalla guardia di finanza.

I finanzieri della squadra cinofili del gruppo di Ravenna, nel corso di controlli finalizzati alla repressione del traffico di sostanze stupefacenti, sono intervenuti nei pressi della stazione ferroviaria a seguito del malore. È stata la giovane stessa a far riferimento ai dolcetti appena mangiati. Dopo aver chiamato il 118, i militari hanno notato che i cani antidroga Lucky e Bacol puntavano 3 involucri di carta stagnola, contenenti effettivamente dei biscotti al cioccolato. All’esame speditivo con i reagenti, emergeva la presenza dell’ingrediente extra.

A seguito delle dichiarazioni della ragazza, la quale affermava di averli preparati personalmente, i militari estendevano i controlli nella sua abitazione e rinvenendo 3 grammi di hashish e 38 semi di canapa.

Dal 28 marzo al via le prevendite di tutti gli eventi del Ravenna Festival

Tagliandi disponibili a teatro, sul sito del festival, in banca e agli uffici turistici: la rassegna parte l’1 giugno (anteprima il 25 maggio con Einaudi)

INIZIATIVA IN MEMORIA DI MARIO SALVAGIANI FONDAZIONE RAVENNA FESTIVALCon oltre 120 alzate di sipario e più di mille artisti coinvolti, dall’1 giugno al 21 luglio Ravenna Festival torna a trasformare la città e il territorio in un meraviglioso palcoscenico, quest’anno sospeso Tra la carne e il cielo, come vuole il titolo di questa XXXIII edizione dedicata a Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita (qui il programma nel dettaglio).

Mentre sono già disponibili i biglietti per i concerti di Ludovico Einaudi (anteprima del 25 maggio) e La Rappresentante di Lista (17 luglio), lunedì 28 marzo, ore 10, si aprono le prevendite per tutti gli spettacoli del programma estivo. I biglietti possono essere acquistati alla Biglietteria del Teatro, telefonicamente (0544 249244), online sul sito web del festival, alle filiali La Cassa di Ravenna Spa e gli IAT di Ravenna e Cervia. La rinnovata formula del Carnet Open, a partire da un minimo di quattro eventi a scelta da tutto il programma, offre uno sconto del 15% sui biglietti.

«È il caso di dire bentornata normalità – commenta Antonio De Rosa, Sovrintendente di Ravenna Festival – anche se, parlando di Festival, forse è il caso di parlare di straordinaria normalità: dopo due anni in cui abbiamo dovuto investire energie, competenze e creatività per salvaguardare il lavoro di molti, in scena e dietro le quinte, la manifestazione riabbraccia le consuetudini che l’hanno resa a tutti gli effetti un Festival della città e per la città. Oltre ai concerti nelle basiliche bizantine, tornano anche gli eventi al Pala De André, con un nuovo allestimento ‘flessibile’ che potrà adattarsi a ogni necessità. E, consapevoli di quanto la fiducia e la partecipazione del pubblico siano stati fondamentali per affrontare le sfide della pandemia, invitiamo i giovani a scoprire e riscoprire l’emozione dello spettacolo dal vivo aderendo alle nostre iniziative, che quest’anno, oltre ai biglietti a 5 Euro per gli under 18, includono per gli under 30 uno sconto del 50% applicato a tutti i biglietti di valore superiore a 20 Euro».

Alla galleria Sabe si apre “Un Viaggio” tra le opere di Gabriella Benedini

Dal 26 marzo al 12 luglio la Fondazione per l’arte contemporanea nel cuore di Ravenna ospita  sculture e  installazioni dell’artista cremonese, che vuole ricordare con Mappe, Vele e Arpe esperienze vissute nei suoi vagabondaggi per il mondo

9b) Goniometro, 2021
Goniometro, 2021

Si inaugura il 26 marzo (apertura alle 11) il secondo evento della Fondazione Sabe per l’arte, il nuovo spazio espositivo di via Pascoli 31, e nato con lo scopo farsi punto di riferimento per l’esposizione, la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea in città, con un particolare accento sulla scultura.
Dopo l’inaugurazione del polo artistico a novembre con la personale di Mirella Saluzzo, artista e presidente della fondazione, il Sabe è ora apre le sue porte alla mostra di Gabriella Benedini e a tutti coloro che vorranno perdersi nei suoi Viaggi.
L’esposizione, intitolata per l’appunto “Un Viaggio”, si ricollega concettualmente e visivamente ai lavori della Saluzzo, contenendo anche alcune delle sue opere e creando un filone artistico che collega questo evento del Sabe direttamente al primo. 

Il focus di questo allestimento deriverà dalle esperienze vissute negli anni ‘70 dall’artista in mete esotiche come Iraq, Afghanistan e alcuni territori asiatici. Questi vagabondaggi in terre lontane sono stati fonte di emozioni e ricordi capaci di riemergere all’interno del suo immaginario artistico anche dopo anni, andando a creare gli elementi simbolo della rassegna, quali Mappe, Vele e Arpe

Le Mappe e le Arpe, create a cavallo tra il 2005 e il 2007 e rielaborate appositamente per l’esposizione, si fanno simbolo rispettivamente di quei territori lontani, persi tra le pieghe della storia, trascurati per gran parte del ‘900 e dei primi 2000 e dai toni quasi desaturati, come le opere che li rappresentano e degli strumenti di misurazione e manifestazione sonora, affiancati da relitti di barche.
Le Vele sono invece un nuovo tipo installazione che si unisce alla mostra andando a completarla, facendosi metafora del movimento, della navigazione in atto. 

L’allusione al viaggio, allo spostamento, è filo conduttore di un’esposizione costruita tramite episodi distinti, unificata da questa sola narrazione. L’intero progetto è stato curato da Francesco Tedeschi e corredato da un catalogo edito da Danilo Montanari. Inoltre, parteciperanno alla mostra studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari, come Franco Farinelli e Raffaele Milani, dando un contributo intellettuale con incontri e critiche.  

La storia dell’arte della Benedini inizia a Parma, dove si diploma all’istituto Paolo Foschi per poi frequentare alcuni corsi all’accademia di Belle Arti di Brera. Tra la fine degli anni 50 e il 1960 si trasferisce a Parigi, inaugurando le prima esposizioni e segnando profondamente il suo percorso artistico. Tornata in patria, si stabilisce a Milano, dove entra in contatto con la Galleria Bergamini, ospite nel 1962 della sua prima personale. A quella seguiranno altre personali e collettive, oltre che la partecipazione a manifestazioni come la Biennale di Venezia o la Quadriennale di Roma.
Nel corso degli anni la sua arte subisce gli influssi delle sue passioni, crescendo e mutando con esse: letteratura, poesia, esperienza e viaggio, inteso nel senso meno convenzionale del termine formano le sue intuizioni e si riversano nelle sue opere, da quelle pittoriche per le quale ha vinto premi come il Ramazzotti nel 1966 a quelle scultoree, come testimonia “Un Viaggio”.

La mostra, patrocinata dal Comune di Ravenna e del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, resterà aperta al pubblico (ingresso gratuito) fino al 12 luglio, ogni giovedi, venerdì e sabato, dalle 16 alle 19. 

 

Il gruppo Aran Cucine sbarca a Ravenna con un negozio monomarca in via Panfilia

Dal 26 marzo apre al pubblico lo store del marchio abruzzese conosciuto anche all’estero: in Italia i prodotti sono presenti in 140 punti vendita (in provincia un altro spazio monobrand a Faenza)

276003195 364552628893148 6697760028319312356 NArriva anche a Ravenna il marchio Aran Cucine. L’azienda di Teramo aprirà domani, sabato 26 marzo, un nuovo store in via Panfilia. È il terzo negozio in Emilia-Romagna dove, già da qualche anno, il gruppo è presente con due monomarca (prima a Cesena e poi a Faenza).

La gestione di tutti è in mano a Pietro Carlà, particolarmente soddisfatto di tagliare il nastro a Ravenna: si realizza così un obiettivo nato prima della pandemia e poi accantonato in attesa di tempi migliori.

«Abbiamo iniziato da qualche anno un processo di apertura di negozi monomarca – spiega il direttore commerciale Pasquale Consola in occasione dell’inaugurazione alla vigilia dell’apertura al pubblico –. Nonostante la pandemia ci abbia un po’ rallentato, nel giro di quattro-cinque anni, in Italia, siamo arrivati a sessanta monomarca e ottanta “shop in shop”, aree dedicate al nostro marchio all’interno di negozi più grandi».

L’azienda abruzzese è una delle poche italiane ad essere molto conosciuta anche all’estero e, nel nostro Paese, ai primi posti nelle esportazioni. «Facciamo tesoro della nostra esperienza internazionale – continua Consola –: il nord America è uno dei nostri mercati più importanti. Di recente abbiamo arredato completamente un palazzo molto importante a New York».

Un nuovo “atelier” del vino a Ravenna: ecco la Tenuta del Paguro – FOTO

Uno spazio in via Belfiore con i vini che “nascono” in fondo al mare

È stata ufficialmente inaugurata giovedì 17 marzo la sede della Tenuta del Paguro, in via Belfiore 60, a Ravenna. Una sorta di “atelier del vino”, arredato con acciaio e legno di pino marittimo, gli stessi materiali usati per confezionare le bottiglie della Tenuta. Che hanno la grande particolarità, appunto, di “maturare” in fondo al mare, nel relitto della piattaforma del Paguro, “oasi” nota agli appassionati di subacquea al largo di Marina di Ravenna.

Qui si realizza l’affinamento “subacqueo” dei vini, quattro tipologie di alta qualità (Sangiovese, Merlot, Cabernet, Albana) realizzati con uve ottenute da vigneti nella zona della vena del gesso romagnola, nelle colline della provincia.

Nel nuovo spazio di via Belfiore verranno organizzate degustazioni (dopo quella a cura di Matteo Salbaroli dell’Acciuga all’inaugurazione, a cui era presente anche il sindaco Michele de Pascale), si può acquistare direttamente il vino e scoprire il progetto, dalla sperimentazione che ha portato al “metodo Paguro” fino alle difficoltà tecniche che sono state superate.

Nel nuovo spazio è presente anche l’UnderWaterWines Showroom, che conserva, oltre a quelli della Tenuta Del Paguro, una selezione di altri vini prodotti con la metodologia dell’affinamento subacqueo provenienti da altre cantine italiane ed estere, che è possibile acquistare in loco.

Parchi: a luglio collaudo del nuovo Cesarea, al Baronio arredi con tavoli da scacchi

L’assessore Gallonetto fa il punto sugli interventi in città a Ravenna: si allontana il punto ristoro vicino al laghetto tra viale Randi e via Pertini; alla Rocca Brancaleone addio alla fontana, diventa un’aiuola; in zona darsena giochi per disabili, in piazza Mameli ci saranno degli alberi

IMG 4013Entro quattro mesi Ravenna avrà un nuovo parco in città. L’assessore Igor Gallonetto, titolare della delega al Verde pubblico nella giunta comunale, fa sapere che per luglio è previsto infatti il collaudo a conclusione dei lavori iniziati a novembre 2020 per la realizzazione del Cesarea, la grande area verde che farà parte della nuova urbanizzazione compresa tra via Antica Milizia (dove ci sarà l’accesso principale), via don Carlo Sala, via Stradone e lo scolo Lama. In totale 94mila mq di spazio naturale (più di dieci campi da calcio): 63mila destinati a prato, quasi novemila dedicati al lago già realizzato e oltre 20mila a rimboschimenti. Il parco era già previsto nel piano del verde adottato dal Comune nel 1993. Nei pressi sorgerà anche un piccolo ospedale.

Con l’assessore facciamo una rapida ricognizione sullo stato dell’arte del verde cittadino con il riepilogo dei prossimi progetti già approvati. Per un altro dei tre grandi parchi urbani è previsto un momento atteso da tempo: al Baronio, che conta già 3.011 alberi piantati, verranno installati gli arredi (sedute, cestini, porta bici) per completare la fruizione. Intervento da circa 35mila euro: «Abbiamo posizionato qualche tavolo predisposto per giocare a scacchi. Non è che vogliamo imitare Central Park, ma ci è sembrata una possibilità in più per chi è appassionato di questo gioco». Posizionati gli arredi, si faranno valutazioni per le aree giochi: «Quando tutto sarà completo faremo un sopralluogo. La volontà di creare spazi per bambini c’è, ma vogliamo farlo in modo corretto e lasciando spazi ai diversi tipi di frequentazioni del parco». Al momento non è in previsione la stesura di un bando pubblico per l’apertura di un punto ristoro, come invece previsto nel progetto originario.

IMG 4012A poca distanza partiranno i lavori per ampliare l’area verde di via Leopardi dagli attuali 19mila metri quadri a 31mila, un intervento del valore di 200mila euro realizzato da un privato come misura di compensazione: arriveranno 85 alberi in più, un percorso ciclopedonale, l’illuminazione, la chiusura del fossato e il rifacimento dell’area sgambamento cani.

Lavori anche alla Rocca Brancaleone: «All’interno delle mura abbiamo creato dei piccoli orti con l’associazione degli Ortisti di strada. La fontana non avrà più l’acqua ma diventerà un’aiuola con marmo e mosaici, nuove piantumazioni di alberi all’interno e all’esterno. In totale 120mila euro».

Tra via Calcagnini e via Copernico, zona Piscina Comunale, il giardino Ipazia sarà un parco giochi inclusivo: le attrezzature saranno pensate per essere utilizzate anche da disabili. Lavori da fare entro l’anno per centomila euro.

In tema di verde pubblico poi si possono citare altri tre interventi, anche se non propriamente riferiti a parchi. Piazza Mameli diventerà più green con alberi e ghiaia rinverdita. In piazza Garibaldi, lungo il palazzo delle Poste e della prefettura, sarà realizzato un percorso pedonale con fioriere. In via Sirotti rimboschimento di un’area agricola del Comune con circa 200 piante. Infine nel forese 45mila euro per riqualificare il parco 25 aprile a Sant’Alberto: è il primo stralcio che prevede anche la ristrutturazione della piastra polivalente.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi