mercoledì
16 Luglio 2025

Calcio giovanile: all’Alfonsine bambini non tesserati e senza certificati medici

Società multata e un anno di inibizione alla presidente. La Figc: «Fatto gravissimo e senza precedenti, speriamo sia stato un disguido…»

Calcio Giovanile 696x462Ottanta bambini tra i 7 e i 12 anni hanno disputato, la stagione passata, i campionati della Figc senza essere tesserati. E di questi in 19 hanno giocato senza avere gli obbligatori certificati medici di idoneità sportiva. È accaduto ad Alfonsine, nell’omonima società di calcio, condannata in questi giorni dal tribunale sportivo a pagare una multa di 1.500 euro. Una pena irrisoria, secondo molti addetti ai lavori, se si considera che si tratta di un caso probabilmente mai verificatosi in precedenza, almeno non coinvolgendo un numero così alto di bambini, presumibilmente la maggior parte di quelli iscritti.

«È un fatto gravissimo – commenta il presidente regionale della Figc Paolo Braiati, contattato al telefono – che spero sia stato provocato da un semplice disguido. Ci raccomandiamo sempre con le società di controllare bene di essere in regola con i tesseramenti; noi, visto il numero elevatissimo di gare tra bambini in programma ogni settimana, non possiamo certo controllare tutte le partite, ci limitiamo a farlo a campione. È capitato più volte di avere problemi per uno o due giocatori, ma un caso di ottanta bambini non tesserati sinceramente non lo ricordo proprio».

La gravità – oltre che per il mancato tesseramento in sé, che potrebbe portare a concorrenza sleale, con società per esempio che potrebbero portare alle partite bambini magari anche di un’età più grande di quella consentita (nel settore giovanile l’elenco dei giocatori viene semplicemente scambiato con gli avversari e poi inviato alla Figc in un secondo momento, non essendo presente l’arbitro) – sta anche nel fatto che con il tesseramento è compresa la copertura assicurativa. Per questo motivo ogni club paga alla Federazione 22,50 euro per ogni bambino, compresi nella quota di iscrizione che le famiglie versano a inizio anno alle stesse società che fungono così da intermediari. In questo caso quindi l’Alfonsine ha trattenuto la quota per il tesseramento, senza versarlo alla Figc, risparmiando, conti alla mano, 1.800 euro. Con il rischio di finire in guai ben più seri (in caso di infortuni a bambini privi dell’obbligatoria copertura assicurativa) rispetto alla multa di 1.500 euro comminata in questi giorni.

L’Alfonsine si è difesa, davanti al giudice, scaricando le responsabilità su un’unica persona: il direttore sportivo del settore giovanile, un dirigente (di cui non si fa il nome, quindi neppure squalificato) che sarebbe stato allontanato durante la stagione, non appena si è fatta luce sul suo operato. Sia la presidente, che i vari dirigenti accompagnatori che di volta in volta firmavano l’elenco dei bambini non tesserati da consegnare agli avversari, secondo la versione dell’Alfonsine, sarebbero stati invece del tutto ignari delle posizioni irregolari. Tesi che non ha del tutto convinto il giudice (che sottolinea nella sua delibera il rischio a cui sono stati esposti i giovani calciatori) che ha comunque inflitto un anno di inibizione alla presidente Rossana Guerrini e una cinquantina di mesi di inibizione complessivi ad altri sette dirigenti.

La biblioteca universitaria di Palazzo Corradini resterà aperta fino a mezzanotte

Un anno fa la sperimentazione nelle sedi bolognesi, ora Ravenna fa da apripista per la Romagna. Sabato e domenica dalle 9 alle 18

UNIVERSITADal 10 settembre la biblioteca universitaria del campus di Ravenna a Palazzo Corradini in via Mariani 5, con 56 posti, resterà aperta dalle 9 a mezzanotte dal lunedì al venerdì e dalle 9 alle 18 il sabato e la domenica. Nessuna differenza tra i servizi attivi durante tutto l’orario di apertura: consultazione, prestito, prestito interbibliotecario, informazioni bibliografiche resteranno sempre disponibili, per mantenere costante l’offerta.

Il progetto di estensione dell’orario di apertura delle sedi bolognesi ha preso avvio nello scorso autunno. Il presidente del sistema bibliotecario di ateneo (Sba), il professor Guglielmo Pescatore, visto l’altissimo gradimento dell’apertura serale fino alle 24 da parte degli studenti bolognesi, ha voluto che venisse estesa anche alla Romagna, con una prima sperimentazione al Campus di Ravenna.

Esprime grande soddisfazione la presidente di campus, la professoressa Elena Fabbri: «L’apertura serale della biblioteca è un nuovo e prestigioso tassello che va ad unirsi alle già numerose attività che il Campus mette in campo per gli studenti universitari e per la città».

La città “abitata” dalla danza urbana, da piazza San Francesco alla Darsena

Al via la ventesima edizione di Ammutinamenti. Ecco il programma

Spyrou 5 WEBAl via sabato 8 settembre la ventesima edizione di Ammutinamenti, festival di danza urbana ideato e guidato da Selina Bassini e Monica Francia, da quest’anno affiancate nella direzione artistica dal team di giovani curatrici – Francesca Serena Casadio, Laura Curti, Giulia Melandri – cresciute professionalmente all’interno dell’associazione Cantieri e che ne hanno condiviso valori e visioni.[pro_ad_display_adzone id=”147886″]

Metaforicamente l’edizione racconta un’esperienza che, negli anni, si è trasformata in pratica etica e civile, attraverso i corpi e i processi dentro gli spazi dell’uomo e della città.

Come manifesto di questo “abitare”, Ammutinamenti XX sceglie tre spettacoli che implicano, spiegano da Cantieri «una visione partecipata, una guerriglia, una presa in carico coraggiosa della vita nella sua bellezza e dolore: R.Osa – 10 esercizi per nuovi virtuosisimi, di Silvia Gribaudi, Sopra di me il diluvio di Enzo Cosimi, Òmnira della greca Stella Spyrou. Con questa assunzione di responsabilità, Ammutinamenti XX racconta la sua linea di esistenza/resistenza di un’umanità femminile/maschile, trascrive diverse fenomenologie di appartenenza, lontane dalle logiche del potere consolidato e dagli stereotipi culturali».

Nel dettaglio, Silvia Gribaudi presenta R.Osa – 10 esercizi per nuovi virtuosismi, lo spettacolo rivelazione del 2017. Gribaudi, coreografa che con ironia dissacrante porta in scena l’espressione del corpo, della donna e del ruolo sociale che esso occupa con un linguaggio “informale” nella relazione con il pubblico (10 settembre, ore 21 – Artificerie Almagià).

Enzo Cosimi porta Sopra di me il diluvio, interpretato dalla Paola Lattanzi. Lo spettacolo intende dare spazio ad un’arte della coreografia rigorosa, attraverso la quale indirizzare una riflessione sul mondo in cui viviamo in rapporto alla natura (11 settembre, ore 21 – Artificerie Almagià).

La coreografa greca Stella Ariadne Spyrou presenta òMNIRA (8 settembre, ore 17.30 in piazza San Francesco). La performance trae ispirazione dal monologo di Ritsos in Farewell, composto nel marzo 1957, momento in cui l’eroica morte del ribelle cipriota Afxentiou piombò come un fulmine su tutte le persone che credevano negli ideali democratici.

I coreografi Francesco Capuano e Nicola Picardi presentano Glitch Project, spettacolo selezionato per Danza urbana XL, azione del Network Anticorpi XL. Glitch Project (glitch, in inglese significa problema tecnico) è uno spettacolo per spazi all’aperto che intende creare una connessione tra coreografia e tessuto urbano. Il progetto si incentra sulla frenesia del mondo di oggi, sulla quotidianità pervasa da sentimenti di frustrazione e insoddisfazione (8 settembre, ore 19 – Piazza Unità d’Italia).

La compagnia ravennate gruppo nanou presenta Alphabet: metodo, negli spazi unici della Sala del Mosaico della Biblioteca Classense, apertura pubblica del laboratorio condotto con allievi e allieve delle scuole di danza di Ravenna (apertura pubblica del progetto 16 settembre, ore 15 e in replica ore 16).

Nel ricco programma si segnala l’apertura del Festival sabato 8 settembre (alle ore 16 e alle ore 18.15) a Palazzo Rasponi e Piazza Kennedy con gli esiti dei laboratori coreografici curati da NNChalance (Funamboli e Passengers|viaggiatori) e Cantieri Danza (Device) con adolescenti del territorio di Ravenna e Rimini nell’ambito del progetto Bioma, promosso dalla Rete Anticorpi.

Ma come da tradizione, il fulcro del Festival è da sempre la Vetrina della giovane danza d’autore (13 – 15 settembre). Prove d’autore XL è invece l’azione promossa dal Network Anticorpi XL che dà a coreografi emergenti della scena coreutica contemporanea italiana la possibilità di misurare le proprie capacità autoriali confrontandosi con l’ideazione e la scrittura coreografica per ensemble numerosi.

Appuntamento fisso di Ammutinamenti è sia con il laboratorio CorpoGiochi OFF, laboratorio di movimento per adulti e bambini dai 5 anni (9 settembre dalle 10 alle 13 – Artificerie Almagià); e sia con “Invito alla danza – appunti per nuovi innesti tra antico e contemporaneo” con le scuole di danza e i gruppi informali della città. Invito alla danza, dopo gli eventi al teatro Socjale di Piangipane e all‘Antico Porto Archeologico di Classe, la progettualità del 2018, condivisa con la Fondazione RavennAntica, si conclude ad Ammutinamenti (9 settembre, dalle ore 15 alle 17 – Artificerie Almagià, spazi urbani della Darsena di città & Darsena PopUp). Da segnalare, l’appuntamento con Garage sale il 9 settembre dalle 10 alle 19 alle Artificerie Almagià.

Attraversa il Festival il progetto Nuove Traiettorie (8 – 16 settembre), azione del Network XL: una comunità artistica di formazione di coreografi emergenti caratterizzato da incontri, confronti, allenamenti e visioni di spettacoli.

IL PROGRAMMA COMPLETO DEL FESTIVAL AMMUTINAMENTI 2018, GIORNO PER GIORNO

Virus West Nile, Fabbri (Lega) chiede un piano straordinario della Regione

Il consigliere regionale del Carroccio invita la giunta Bonaccini a prendere esempio dal Veneto a guida leghista che ha stanziato mezzo milione di euro per la disinfestazione

«Ben 62 casi di contagio da virus West Nile in forma gravissima in Emilia-Romagna e la Regione non ha ancora previsto un piano straordinario. Prendiamo esempio dal Veneto che ha stanziato 500mila euro e avviato controlli a tappeto». Alan Fabbri, capogruppo della Lega nel consiglio regionale interviene sull’emergenza sul caso sanitario dell’estate 2018 che ha toccato in maniera concreta la provincia di Ravenna: il bollettino pubblicato dal Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità (Iss) conferma dieci decessi di cui sette in Emilia-Romagna e di cui tre nel Ravennate. I casi di infezione sono 255 in tutta Italia, di cui 103 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva. L’indagine sottolinea che al 16 agosto nell’Unione Europea sono stati segnalati 273 casi umani d’infezione da Wnv: 123 in Italia, 75 in Grecia, 31 Romania, 39 in Ungheria, 3 in Francia e 2 in Croazia.

«Il nostro territorio, insieme al Veneto è quello più gravemente colpito dal virus – spiega Fabbri –, il Veneto però ha reagito subito e ha stanziato mezzo milione di euro per un piano straordinario di disinfestazione (è la zanzara a trasmettere il virus da uccelli a uomo, ndr) che coinvolge i Comuni che hanno registrato il maggior numero di casi. A quanto pare, invece, la nostra Regione resta a guardare quello che accade, scaricando di fatto responsabilità e costi delle disinfestazioni sui singoli Comuni».

Il leghista ha depositato una interrogazione, per chiedere che l’Emilia-Romagna prenda esempio dalla Regione a guida Lega e stanzi un fondo per attivare un piano straordinario di prevenzione, a supporto delle azioni di disinfestazione delle amministrazioni locali.

Dopo sei mesi riapre il ristorante-pizzeria “Al Portico”. Il titolare ha 25 anni

Il giovane imprenditore Lokrez Mehmeti gestisce con la sua società già altri tre locali a Ravenna: «Credo molto nella città, presto nuove acquisizioni»

Portico1Dopo sei mesi dalla chiusura riapre a Ravenna il noto ristorante “Al Portico”, alle porte della città. L’inaugurazione è fissata per venerdì 7 settembre dalle 20 con buffet e drink, musica dal vivo e dj set, mentre il servizio di ristorazione vero e proprio ripartirà dal giorno dopo.

A prendere in mano lo storico ristorante di via Faentina – quasi una istituzione della città con una sessantina d’anni di storia – è Lokrez Mehmeti, venticinquenne che guida la società “Il Giglio”: «Faremo la pizza classica, al tegamino e quella senza glutine. Ma non saremo solo pizzeria, anche ristorante». Il gruppo di Mehmeti gestisce attualmente altri tre locali a Ravenna e sta studiando anche altre acquisizioni: «Credo molto in questa città e, insieme ad alcuni imprenditori, ho deciso di investire».

Mehmeti è cresciuto a Ravenna ma è tornato in città solo lo scorso anno, dopo alcune esperienze all’estero dove si è specializzato in finanza applicata. Un’esperienza, questa, in cui ha conosciuto alcuni manager e imprenditori: «Alcuni di essi sostengono il nostro gruppo e hanno deciso di puntare su questa città, come me».

Oltre ai ristoranti, anche la collaborazione con alcune realtà culturali per realizzare buffet a tema in occasioni speciali e convenzioni varie. «Abbiamo diversi progetti e già più di cinquanta dipendenti. La nostra idea è quella della “ristorazione liquida”: i dipendenti non rimangono fissi in un ristorante ma ruotano. Inoltre pensiamo di creare un centro di lavorazione unico per la pasta fresca o una sola cantina».

L’appuntamento di venerdì sera prevede, alle 20, la musica di Stefano Calvano accompagnata da Franco Costantini. Alle 21.45 Alessandro Scala Quartet. Alle 23.15 il Duo America. Si chiude con il dj set di Gianni Maselli da mezzanotte. Per tutti cena a buffet e drink.

In luglio il 10 percento di turisti in meno sui lidi ravennati. Bene la città d’arte

Male anche Cervia. Boom di Faenza, che nei primi sette mesi dell’anno ha registrato il 10 percento in più di pernottamenti rispetto al 2017

Mare

Con i dati Istat di luglio incomincia a prendere forma la stagione turistica della provincia di Ravenna che complessivamente tiene in quanto a pernottamenti, che sono di fatto gli stessi dello stesso periodo del 2017 (oltre 3,8 milioni) mentre registra un lieve calo (1,1 percento) per quanto riguarda gli arrivi, ossia il numero di turisti che si sono presentati nelle strutture ricettive della provincia.

Naturalmente è interessante analizzare i dati dei singoli territori. Partendo dal comune capoluogo balza all’occhio in luglio il 9 percento in più di pernottamenti registrato nella città d’arte a fronte del 2,6 percento di turisti in più (migliorando quindi il dato 2017 che a fine anno risultò essere il record storico per Ravenna); i dati aggregati dei primi sette mesi per la città vedono una crescita superiore all’1 percento sia per il numero di turisti (144mila quelli registrati a fine luglio) che per i pernottamenti (quasi 280mila).

Ben diversi i dati del comparto Ravenna Mare. Qui in luglio si è assistito a un piccolo tracollo, con il 10 percento in meno di turisti registrati nelle strutture rispetto allo stesso mese del 2017. Complessivamente, nei primi sette mesi i turisti sui lidi ravennati sono stati oltre 236mila, il 5 percento in meno rispetto a un anno fa. Più positivo il dato dei pernottamenti, a quota 1.259.195 (in calo solo dell’1,3 percento).

Complessivamente il comune di Ravenna chiude così i primi sette mesi dell’anno con un calo del 2,5 percento dei turisti e dello 0,9 percento dei pernottamenti rispetto al 2017 (i dati del mare naturalmente pesano molto di più rispetto a quelli della città d’arte).

Mese di luglio negativo anche per Cervia che perde il 6 percento dei turisti e l’1,1 percento dei pernottamenti rispetto al 2017, sostanzialmente però restando in linea con l’anno scorso per quanto riguarda il dato complessivo dei primi sette mesi, in cui si sono registrati oltre 2 milioni di pernottamenti (-0,4 percento).

Dando un’occhiata al resto della provincia spicca il risultato di quello che è il terzo comune per flussi turistici, quello di Faenza, che in luglio ha visto crescere i turisti dell’11 percento e i pernottamenti addirittura del 15 (il dato totale dei primi sette mese vede invece rispettivamente una crescita del 7,3 e del 9,8 percento, a fronte di 35.483 turisti e 88.185 pernottamenti).

La Pubblica Assistenza compie 35 anni, quattro appuntamenti per la ricorrenza

Eventi, incontri e dibattiti con una mostra fotografica e un libro: il servizio dei volontari in ambulanza apre le porte

Pubblica Assistenza Russi

La Pubblica Assistenza di Russi compie 35 anni. Nata per garantire un servizio di ambulanza e di pronto soccorso a Russi, la Pubblica Assistenza ha ben presto allargato la propria attività ai trasporti sanitari generici, interpretando anticipatamente un fenomeno che negli anni successivi è andato crescendo. Una scelta che ha garantito alle famiglie russiane e alle persone sole migliaia di trasporti verso i centri sanitari della provincia per visite, analisi, terapie e le varie necessità del caso.Tra l’8 e il 14 settembre, in occasione della Fira di Sett Dulur, sono in programma quattro giornate di eventi, incontri e dibattiti per ricordare questa ricorrenza.

Sabato 8 in piazza Farini: nella sede della Pubblica Assistenza al civico 37 alle 20 inaugurazione della mostra fotografica dedicata ai 35 anni, dalle 21 il gruppo musicale “Basterdjazz” ed intervalli comici di Tiziano Gatta. Domenica 9 dalle 9 in piazza Farini accoglienza associazioni consorelle ed esposizione mezzi. Mercoledì 12 alle 18.30 alla chiesa dei Servi Russi la Messa in memoria dei Volontari defunti. Venerdì 14 alle 21 nella biblioteca comunale la presentazione del libro “35 anni al servizio della comunità”.

Contestazione contro la commemorazione del gerarca fascista, indagata una 50enne

L’accusa per la donna è di danneggiamenti aggravati per una scritta nei pressi del cimitero dove era in programma l’iniziativa promossa dai movimenti di destra

Ettore Muti DivisaUna donna cinquantenne è stata denunciata per danneggiamenti aggravati in riferimento al raid antagonista avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 agosto scorso per contestare la commemorazione dell’anniversario della morte del gerarca fascista Ettore Muti. La donna è indagata presumibilmente in ragione di una scritta («Ora e sempre resistenza») realizzata sul muro di un chiosco del cimitero accanto a una svastica schiacciata da un martello, scritte e immagini poi coperti dal personale comunale con vernice bianca. Lo si apprende da un articolo sulle pagine dell’edizione odierna de Il Resto del Carlino.

Il volto di Dante come non l’avete mai visto, dal fumetto alla street art

Inaugura alla biblioteca Oriani il progetto “Dante Plus”. In giardino il cerbero dell’artista Allessandro Turoni

Alessandro Turoni Cerbero 1

Tra i numerosi eventi dedicati a Dante spicca anche quest’anno la mostra collettiva “Uno, nessuno e centomila volti” alla biblioteca Oriani di Ravenna, nell’ambito del progetto Dante Plus a cura di Marco Miccoli. In mostra un gruppo di artisti diversissimi gli uni dagli altri, dall’illustrazione al fumetto e alla street art, che hanno cercato di dar vita a nuova identità del Poeta. Ancor prima dell’apertura al pubblico, già molto fotografato dai turisti, è comparso un cerbero nei giardini della biblioteca affacciati su piazza San Francesco (vedi foto), nel cuore della zona dantesca: si tratta dell’imponente scultura dell’artista Alessandro Turoni dal titolo “La soglia dell’aldilà”.

Questa nuova edizione di Dante Plus inaugura oggi, venerdì 7 settembre, alle 18 con i disegni dal vivo dello street artist lombardo Seacreative e del ravennate Nicola “Rospo” Bustacchini, accompagnati dai video di Gangaproduction.

Gli artisti in mostra sono: Alberto Corradi, Alessandra Carloni, Andrea Dalla Barba, Andrea De Luca, Bibbito, Bomboland, Brome, Camilla Garofano, Codeczombie, Dalia Del Bue, Davide Barco, Davide Bart Salvemini, Emanuele Racca Senior, Giordano Poloni, Giulia Flamini, Krayon, LABADANzky u.a.m., Lisa Gelli, Marco Bonatti, Marco Galli, Marco Filicio, Maria Gabriella Gasparri, Marta Pantaleo, Massimiliano Marzucco, Michele Bruttomesso, Resli Tale, Roberto Gentili, TMX artist, Totto Renna, Valentina Lorizzo, Werther Banfi.

La mostra resterà visitabile fino al 28 ottobre a ingresso gratuito dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il sabato e la domenica dalle 15 alle 19.

Info: www.bonobolabo.com, www.danteplus.com.

Spettacoli, laboratori e la “Locanda della mutanda”: la Sagra delle erbe palustri

A Villanova di Bagnacavallo dal 7 al 10 settembre una festa per rievocare le antiche arti dell’utilizzo delle erbe di valle e del legno nostrano

sagra erbe palustri

Al via la trentaquattresima edizione della Sagra delle Erbe Palustri, che da venerdì 7 a lunedì 10 settembre animerà Villanova di Bagnacavallo con spettacoli, musica, mostre, mercatini, gastronomia e laboratori artigiani. Organizzata dall’associazione culturale Civiltà delle Erbe Palustri e dal Comune di Bagnacavallo, la sagra rievoca ogni anno le antiche arti dell’utilizzo delle erbe di valle e del legno nostrano e rappresenta un’opportunità unica per apprezzare la sapienza delle mani degli artigiani villanovesi e dei vari intrecciatori provenienti da altre regioni italiane.

Taglio del nastro venerdì alle 19 nella Sala azzurra del Palazzone, in piazza Lieto Pezzi, dove sono allestite per l’occasione la mostra fotografica “Nel cielo del Delta” e la mostra laboratorio di aquiloni di Medio Calderoni a cura dell’Associazione Lucertola Ludens. Seguirà la visita agli allestimenti negli spazi interni ed esterni dell’Ecomuseo delle Erbe Palustri: Storie vere di fili colorati, curata da Maria Rosa Bagnari; La canna e il gesso, in collaborazione con il centro culturale “Mauro Guaducci” di Zattaglia; Ciavadur e saliscendi, raccolta di serrature e antiche chiusure per porte del collezionista Giovanni Cortini; Storie di pace e di fili colorati, a cura del collezionista Bruno Zama, con esempi di riutilizzo di materiali bellici per la realizzazione di manufatti d’uso unici e originali.

A partire dal pomeriggio di sabato 8 e per tutta la giornata di domenica 9 il centro del paese sarà gremito dalle bancarelle del mercatino del riuso “La Soffitta in piazza e da domenica anche dal mercatino delle pulci” dei bambini. Sempre domenica dalle 10 alle 12 nel parco pubblico sarà attivo un laboratorio didattico sull’ecosistema marino a cura del Ceas Polo Adriatico; nel pomeriggio le vie, le piazze e il parco saranno animati dai Musicanti di San Crispino, dall’organetto e le ocarine di Paolo Palmieri e Fabio Galliani, le bolle giganti di Strudel, i personaggi sui trampoli di Elastica Teatro, il biciclettone d’epoca e il teatro dei burattini di Dams spettacoli.
Tra gli appuntamenti sportivi anche la “Podistica delle erbe”.

Per quanto riguarda gli spettacoli serali sono in programma: lo spettacolo di poesie e farse dialettali Zibaldon rumagnôl con La Cumpagnì dla Zercia di Forlì (venerdì 7); la simpatia di Sgabanaza, accompagnato da Veris Giannetti e dal maestro Mauro Neri, con Sorrisi e Canzoni (sabato 8); serata in musica tra romanze e canzone napoletana con il concerto del gruppo Amaranto (domenica 9).

Durante la durata della sarà allestita la Locanda dell’Allegra Mutanda nel museo e vari punti ristoro nel paese. L’ingresso alle mostre, all’Ecomuseo e agli spettacoli sarà a offerta libera.

Il programma completo è disponibile sul sito www.erbepalustri.it.

E’ tempo di primi test match per la Consar: si comincia con la Montalbano Macerata

Volley / Sabato 8 settembre la squadra di Graziosi affronta la formazione marchigiana di A2 al PalaCosta. Il presidente Casadio chiama a raccolta i tifosi: «Sarà molto importante per i ragazzi sentire il calore e il supporto di Ravenna»

Rosa Porto Robur Costa
Foto di gruppo per il tecnico Gianluca Graziosi e i giocatori della Consar

Mancano poco meno di quaranta giorni all’inizio del campionato, previsto domenica 14 ottobre con la partita casalinga al Pala De André contro la Revivre Milano (molto probabile, però, l’anticipo a sabato 13 ottobre a causa della concomitanza con la gara dell’OraSì), ed è tempo di scendere in campo per la Consar Ravenna. E’ stato infatti definito il programma dei test match con formazioni di SuperLega e Serie A2 che la squadra allenata da Graziosi dovrà affrontare, anche se l’organico non è al completo. Al momento nel gruppo non sono presenti l’argentino Poglajen e il belga Verhees, entrambi impegnati ai Mondiali che cominceranno domenica 9 settembre, Rychlicki, che con il Lussemburgo sta disputando le qualificazioni ai prossimi Europei, e il giovane centrale Russo, di ritorno dalla nazionale azzurro dopo tante settimane vissute al fianco di Zaytsev e compagni.

Il primo allenamento congiunto della Consar è in calendario sabato 8 settembre, al PalaCosta (ore 17 circa), con la Montalbano Arena Macerata di A2, mentre sabato 15 settembre arriverà a Ravenna la Conad Reggio Emilia, sempre di A2. Il weekend del 22-23 settembre, invece, vedrà la squadra di Graziosi impegnata in campo a Viterbo nel torneo quadrangolare “Hot Buttered” organizzato dal Tuscania Volley al PalaMalè di Viterbo. Di seguito il programma nel dettaglio: sabato 22, alle ore 17.30, i giallorossi se la vedranno con la Top Volley Latina (Superlega, altro match Maury’s Italiana Assicurazioni Tuscania-Cucine Lube Civitanova); domenica 23, dalle 16, sono previste le due finali. Domenica 7 ottobre sarà la volta del trofeo Lobietti: tra le mura amiche del Pala Costa si giocherà il settimo memorial dedicato al coach Roberto Lobietti scomparso nel 2011, con la Consar che affronterà la Biosì Indexa Sora in un incontro amichevole che sarà a ingresso libero.

RAVENNA 06/08/2018. VOLLEY PORTO ROBUR COSTA. Il CONSAR Nuovo Main Sponsor Pwe I Prossimi 3 Anni.
Il presidente del Porto Robur Costa, Luca Casadio, e quello di Consar, Veniero Rosetti

In attesa di vedere all’opera i giocatori della Consar, il presidente della Porto Robur Costa Luca Casadio traccia un primo bilancio della nuova stagione, invitando i tifosi, gli appassionati di pallavolo e i curiosi ad avvicinarsi alla squadra della città. «La società è riuscita a fare un grande regalo alla città di Ravenna, fidelizzando tifosi e instaurando una collaborazione importantissima con il nuovo main sponsor Consar. Il gruppo è stato costruito dal nostro direttore generale Marco Bonitta con una prospettiva di crescita a lungo termine. Per farla funzionare occorre una chimica complessa ma capace di portare grandi risultati, spesso inaspettati, come la vittoria della Challenge Cup della passata stagione. Con questi intenti possiamo aspirare a ripeterci».

Il campionato di Superlega maschile quest’anno sarà sicuramente più impegnativo, con la reintroduzione della retrocessione per le ultime due classificate, ma come afferma il presidente Casadio «sarà una stagione difficile da affrontare. Dovremo costruire con grande impegno un match dopo l’altro per rimanere a galla nella classifica, ma non ci spaventiamo, anzi puntiamo a stupire il pubblico come sempre, è il lato affascinante di questo gioco. Perciò sarà molto importante per la squadra sentire il calore e il supporto dei tifosi e della città, proprio come il nostro nuovo sponsor Consar, che ha dimostrato di capire i bisogni della pallavolo ravennate per creare nuovi legami, nuovi appassionati».

Casadio ricorda quando da bambino il sabato era il giorno della partita, non aveva importanza vittoria o sconfitta, ci si trovava al palazzetto per vedere la squadra, per vivere quel momento di condivisione sportiva ed è questo che, invitando a partecipare alla campagna abbonamenti per la nuova stagione, auspica per la città, di «riconquistare quel valore positivo di una volta, vivere la pallavolo come un appuntamento fisso, imperdibile, senza pensare a chi vince o chi perde, ma solo alla passione, alla partecipazione e al calore da dimostrare alla squadra della città, la Consar Ravenna».

In attesa di vedere all’opera la nuova formazione del Porto Robur Costa, i tifosi possono continuare ad abbonarsi per la stagione 2018/2019, nella sede di Via Trieste 86, a Ravenna, nei seguenti orari: la mattina dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 12.30; il pomeriggio di martedì e giovedì dalle 17 alle 19; il sabato mattina dalle 9.30 alle 12.

Renzi, one man show alla Festa: «Compagni, avete contestato il Matteo sbagliato»

Bagno di folla per l’ex premier. Nessuna concessione al dibattito interno ma una frecciata agli avversari interni: «Io, colpito dal fuoco amico». Poi un comizio contro il governo. Sul suo programma tv: «Un modo per parlare dell’Italia»

RAVENNA 06/09/2018. FESTA NAZONALE DE L’ UNITA’. Il Futuro Del Paese, Matteo Renzi

One man show. O comizio, se si preferisce. Matteo Renzi ha scelto questa formula per intervenire alla Festa Nazionale dell’Unità e parlare del “futuro del paese”. L’ex premier tuttavia si è tolto qualcosa più di un sassolino dalla scarpa: «Cari amici e soprattutto compagni, avete attaccato il Matteo sbagliato e avete rotto l’argine contro il populismo. Ora a lavoro per costruirne uno più resistente». È l’unica concessione al dibattito interno, all’analisi della sconfitta, al contrapporsi di correnti. «Non vengo alla Festa dell’Unità per partecipare a questo gioco». Niente da fare, Renzi non risponde alle critiche sollevate mercoledì sera da Dario Franceschini e, in altre sedi, anche da Nicola Zingaretti. «Sono sei mesi che analizziamo la sconfitta, ora bisogna guardare al futuro». Se ci fosse un moderatore sul palco potrebbe obiettare che Renzi ha buon gioco a parlare così, essendo il segretario che quelle elezioni le ha perse. Ma probabilmente l’ex premier ribatterebbe che quella fase si è chiusa con le sue dimissioni che «erano doverose», come concede, ma che lui è «l’unico ad essersi dimesso».

In ogni caso quello che viene accolto da una platea già pienissima alle 18 è un Renzi in versione 2012: camicia bianca, senza giacca e cravatta. Quello che perdeva le primarie ma strappava applausi, libero di spaziare sul palco, senza essere ingessato dai ruoli istituzionali o di partito. L’ex premier piazza le battute, sfotte gli avversari, attacca i giornali considerati ostili («Il Fango Quotidiano», facendo il verso al “Fatto” di Marco Travaglio) ed è allergico, come  sempre, alle liturgie del partito. Il pubblico poi è caldo: chi si aspettava contestazioni rimane deluso, perché si parte addirittura con il coro MAT – TEO, MAT – TEO e si finisce con una standing ovation in stile Cristiano Ronaldo a Torino.

Non sembra insomma il segretario che ha perso le elezioni e per il suo comizio parte dalla sua nuova veste di divulgatore culturale, mostrando il trailer del suo nuovo programma che andrà in onda su Rete Quattro e che riguarderà Firenze. Ingenuamente, si pensava che sul tema volesse sorvolare, invece Renzi inizia proprio da lì: il video di un minuto e mezzo in cui lui è al centro della scena per raccontare un’opera di Michelangelo che «aveva un caratterino mica tanto facile, come molti fiorentini». Preludio di una nuova carriera? Macché, per l’ex premier quello è un modo di fare politica, di rimettere la bellezza al centro: «L’Italia, nel mondo, è conosciuta per queste cose qui».

Secondo Renzi, però, il Pd deve «smettere di piangersi addosso» e fare una seria opposizione. Tradotto: attaccare la maggioranza e non l’avversario politico interno. «Io ho subito il fuoco amico per anni. Ora dico: facciamo questo congresso, poi chi vince comanda e gli altri giocano insieme a lui. Io non mi candiderò ma darò il mio contributo».

Il resto delle energie del senatore di Scandicci vengono concentrate per le critiche a Matteo Salvini, il segretario di un partito – la Lega – appena condannato a restituire 49 milioni di euro. «Ha detto che non è preoccupato perché i sondaggi dicono che tanto ha dalla sua parte gli italiani? Se lo faccia dire da un esperto del settore: la ruota gira…» e comunque: «Dove sono finiti i costituzionalisti di fronte ad un ministro che non rispetta la sentenze?». Ce n’è anche per i Cinque Stelle: «Sono il governo del cambiamento perché cambiano idea ogni giorno» accusati senza mezzi termini di avere «una classe dirigente di scappati di casa». Insomma, «l’iscritto, attivista, dirigente e senatore» Renzi si dice molto più preoccupato del governo gialloverde che del dibattito interno del partito. Cinquanta minuti di comizio che si chiude tra selfie e applausi e immancabile giro tra gli stand a salutare i volontari. Per tutto il resto, ci sarà il congresso.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi